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lunedì 11 maggio 2015

Talk con l’artista e performance E.T.E.R.E. Project


All’interno della mostra Lino Strangis_Presente ulteriore
A cura di Francesca Gallo
AOCF58-Galleria BRUNO LISI, via Flaminia 58 – Roma
14 maggio 2015, dalle 17.30


Nell’ambito di Presente ulteriore, la personale di Lino Strangis presso la galleria AOC58-BRUNO LISI, il 14 maggio alle 17.30 si svolgerà una tavola rotonda con l’artista e la curatrice della mostra, Francesca Gallo (docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università “La Sapienza” di Roma), e i curatori Chiara Ciucci Giuliani (del collettivo Sguardo contemporaneo), Veronica D'Auria (di C.A.R.M.A.) e Maurizio Marco Tozzi (di C.A.R.M.A.). 

Un’occasione per approfondire alcuni aspetti dalla ricerca video dell’artista, in particolare la capacità visionaria della new media art, tema al centro dei lavori esposti.

Alle ore 19.30 la serata continua con la performance Mondificazioni del gruppo E.T.E.R.E. Project (Lino Strangis, Giovanni Paris, Roberto Liberati, Giulia Pellini), impegnato nel contesto delle "interazioni di senso e sensi" (L.S.) "tra fenomeni visivi e sonori" nei processi di performance intermediale.

Nello specifico la performance MONDIFICAZIONI propone "un processo performativo metaforico del fondamentale ruolo dell'agente sonoro nella formazione e nel fenomeno di evoluzione delle forme che costituiscono i vari livelli dell’esistente, le dimensioni in cui si sviluppano le più differenti forme di vita", spiega Lino Strangis. 

“Questa esperienza multisensoriale è prima di tutto la celebrazione – continua l’artista – dell'elemento sonoro e della sua forza generatrice: basti pensare che fin dall'antichità moltissimi culti religiosi pongono il suono nel ruolo di principio generatore e che, ad esempio, nella teoria delle stringhe si pensa a corpi vibranti come alla materia prima da cui conseguono tutte le altre costruzioni di forme e vite." 

In questa seconda versione di MONDIFICAZIONI, proposta il giovedì 14 maggio, Strangis fa uso di un videomapping modulare basato sulla posizione dei musicisti in scena (interamente coperti da tute bianche che li integrano completamente nella proiezione), tecnica che permette una più intensa interazione e un reciproco potenziamento fra la componente sonora e quella visiva, ma allo stesso tempo permette di riproporre "la scena" nelle più diverse situazioni spazio-temporali ed architettoniche. 

La definizione di free improvisation intermediale è usata da Strangis per tale tipo di performance che riunisce la "tradizione" dell'avanguardia musicale dell'IMPROVVISAZIONE LIBERA portandola nel mondo elettronico-digitale odierno (tramite largo uso di sintetizzatori e software musicali) e con l'elemento video in chiave sperimentale, "come scenografia, partitura aleatoria e corpo di ballo allo stesso tempo". Il risultato è di carattere intermediale, cioè un intreccio di linguaggi capace di generare soluzioni formali in cui concretamente i vari elementi in campo si integrano non semplicemente sommandosi, ma moltiplicando le loro potenzialità in un ambiente mentale al di là delle distinzioni tra le categorie, i generi e i linguaggi artistici.


ASSOCIAZIONE OPERATORI CULTURALI FLAMINIA 58 - 
GALLERIA BRUNO LISI
Via Flaminia 58 - 00196 - Roma - tel - 06/3200317 - 06/3211880 - 00393388676337 aocf58@virgilio.it -  www.aocf58.it

Expoincittà. Museo della Pietà, apertura gratuita prorogata al 31 maggio

 
Del Corno: “Il grande successo, con circa 30mila visitatori dal 2 maggio, ci ha motivati a tenere aperto il Museo alla città fino a fine mese” .Tutti i Musei civici, compresi i Musei del Castello, restano aperti durante il semestre di ExpoinCittà da martedì a domenica dalle ore 9 alle 19.30, senza interruzione oraria.

Milano, 11 maggio 2015 – “Visto il grande successo del Museo della Pietà Rondanini che, dopo l’inaugurazione del 2 maggio scorso, ha visto circa 30.000 visitatori in coda per ammirarne il rinnovato allestimento nell’Antico Ospedale Spagnolo, abbiamo deciso di prorogare l’apertura gratuita fino alla fine del mese di maggio ”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno. 

Sarà quindi possibile fino al 31 maggio visitare gratuitamente il Museo della Pietà Rondanini, che resterà quindi aperto con ingresso libero tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 9 alle 19,30 con orario continuato. Il successo del Museo della Pietà Rondanini si affianca a quello di tutti i Musei del Castello Sforzesco – Museo d’Arte Antica, Pinacoteca, Museo degli Strumenti musicali, Museo dei Mobili e delle Sculture Lignee, Museo Egizio, Museo delle Arti Decorative, Armeria – che hanno ospitato dal 2 maggio scorso, data di inaugurazione di ExpoinCittà, circa 16.000 visitatori. 

Una nuova attenzione che si spiega anche con un rinnovamento dei percorsi museali, partendo dalla riapertura al pubblico, lo scorso 28 aprile, della Sala delle Asse: un allestimento multimediale animerà la Sala fino alla fine di ExpoinCittà, illustrando le vicende dei recenti restauri che hanno portato alla luce nuove tracce della mano di Leonardo da Vinci. 

Il rinnovamento del Museo d’Arte Antica passa anche attraverso il restauro di alcuni dei suoi capolavori esposti: il monumento a Bernabo’ Visconti, posto nella prima Sala del Museo d’Arte Antica e “simbolo” del Museo, e le sculture della tomba di Gaston de Foix, opera di Agostino Busti detto il Bambaia, tra i massimi maestri della scultura rinascimentale. Entrambe le opere, grazie al contributo di Fondazione Cariplo, splendono ora di nuova luce. 

L’attrattività del Castello Sforzesco è anche rafforzata dalla presenza delle esposizioni temporanee allestite nelle diverse Sale: 

-  nella Sala Viscontea è allestita la mostra dedicata alla grafica di Georges Rouault (aperta fino al 7 giugno), che ha già visto 10.000 visitatori dalla sua apertura lo scorso 2 aprile; 
-  nella Sala del Tesoro, invece, la mostra “Splendori rinascimentali nelle corti dell'Italia settentrionale”, aperta fino al 2 giugno, ricostruisce attraverso il nucleo di manoscritti visconteo-sforzeschi conservato oggi nella biblioteca Trivulziana, il contesto culturale della Milano rinascimentale tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento; l’esposizione è già stata visitata da circa 7.000 persone dalla sua inaugurazione, lo scorso 31 marzo. 

Biglietto valido per l’ingresso a tutti i musei del Castello Sforzesco: 
Intero €. 5,00 
Ridotto €. 3,00 
MuseoCard €. 35,00 (permette l’ingresso libero a tutte le sedi museali per un anno intero a partire dalla data di emissione ed è in vendita online, senza costi di prevendita, e nelle biglietterie; dà diritto all’ingresso ridotto presso le mostre nelle sedi espositive, a sconti su prodotti in vendita nel bookshop e molto altro). 

Biglietto cumulativo € 12,00 (l’ingresso libero in tutti i Musei Civici per tre giorni, è in vendita online, senza costi di prevendita, e nelle biglietterie. Gli abbonamenti sono disponibili anche in versione elettronica scaricabili direttamente su smartphone e tablet). 
Ingresso libero tutti i martedì dalle ore 14,00 e da mercoledì a domenica durante l'ultima ora di apertura dei musei. 

Ingresso gratuito ai visitatori sotto i 18 anni di età.

sabato 9 maggio 2015

Intervista di LazioTV con Agnes Preszler - mostra Sacro e profano

In occasione della mostra "Sacro e profano" attualmente in corso nell'atrio del Palazzo della Provincia di Frosinone, LazioTV ha intervistato la pittrice. L'intervista, di circa 15 minuti,  è stata trasmessa all'interno di Monitor di venerdì sera e sabato pomeriggio. Un breve servizio sarà invece inserita domenica 10 maggio nel telegiornale dello stesso emittente.


CARLO D’ORTA "BEYOND THE LENS" a cura di Italo Bergantini e Gaia Conti. Officina delle Zattere. Venezia, 9 maggio - 14 giugno 2015

L'Officina delle Zattere presenta BEYOND THE LENS, mostra personale di CARLO D'ORTA. L'esposizione, a cura di Italo Bergantini e Gaia Conti, raccoglie una selezione degli ultimi lavori del fotografo italiano tra grandi immagini, intriganti installazioni e delicate sculture di vetro.

BEYOND THE LENS, non è solo una mostra, è il racconto di un'evoluzione semantica che si realizza a partire dal mezzo fotografico.  La parte prettamente visiva, ciò che si può definire il risultato oggettivo e tangibile, ne è solo una porzione. Ciò che compone il processo creativo, che sta dietro le lenti e al di là dell'obiettivo, è quello che connette l'artista intimamente ed intuitivamente con l'oggetto del suo lavoro.

La visione è sia all'interno che all'esterno della nostra mente e l'intuizione di Carlo, la sua visione, sta nel riuscire a creare una organicità nel suo modo di operare. Chiamo in causa il criterio della "contestualità organica", espresso dal filosofo Galvano della Volpe, che limita un testo entro dei confini all'interno dei quali ogni nuovo elemento interagisce con gli altri arricchendoli di significato. Così nel lavoro di D'Orta ogni singolo elemento, a partire dai confini del foglio fotografico, ogni slittamento di significato, determina comunque l'unità formale della narrazione, qualunque sia il medium oggetto del suo lavoro.

Il racconto fotografico è il risultato di un lavoro di ricerca armonico, un'elaborazione astratta dell'ambiente urbano che ne trasfigura le relazioni spaziali. Uno sguardo che va oltre - beyond in inglese - e disorienta lo spettatore togliendogli ogni tipo di riferimento, trasformando le architetture in trame di forme e colori. Lo stesso principio che mette in atto anche nella serie di installazioni, le (S)composizioni, nelle quali rende indipendenti dal quadro fotografico le sue componenti, riversandole nello spazio tridimensionale. La stessa tridimensionalità, de-strutturata nella forma, che si fa infine scultura.

Un sistematico lavoro di astrazione, quindi, teso, non a de-strutturare l'oggetto della sua indagine - l'architettura -, ma a ri-strutturarlo alla ricerca di nuove percezioni. In sostanza i lavori di Carlo D'Orta attraversano in maniera trasversale il concetto canonico di fotografia. Raccontano storie visive con una continua (s)composizione della linea narrativa, si espandono in maniera fluida nell'ambiente circostante e aprono nuovi scenari di sperimentazione ad un artista che nel panorama italiano ha sicuramente, BEYOND THE LENS - oltre le lenti - trovato la sua voce.


Carlo D'Orta
Beyond the lens
A cura di Italo Bergantini e Gaia Conti
9 maggio - 14 giugno 2015
Officina delle Zattere,
Dorsoduro 947, Fondamenta Nani – 30123 Venezia
www.officinadellezattere.it

Arti Grafiche Boccia sponsor della mostra Beyond The Lens di Carlo D'orta


Si conferma l'impegno dell'azienda a sostegno dell'arte. 
Oggi l'inaugurazione a Venezia.

L'opera fotografica di un artista come Carlo D'Orta unita alla potenzialità e la precisione delle macchine da stampa di Arti Grafiche Boccia: questo l'incipit da cui prende il via il sostegno dell'azienda all'esposizione BEYOND THE LENS, la personale di Carlo D'orta che mette in mostra da oggi al 14 giugno a Venezia alle  Officina delle Zattere (Dorsoduro 947, Fondamenta Nani – 30123 Venezia) una selezione degli ultimi lavori del fotografo italiano tra grandi immagini, intriganti installazioni e delicate sculture di vetro.

Continua in questo modo l'impegno dell'azienda salernitana per la promozione della cultura e dell'arte, così come già avviene per il Teatro San Carlo di Napoli, il Festival del Cinema di Roma e il Festival Salerno Letteratura.

Arti Grafiche Boccia Spa è una delle industrie leader nel settore a livello continentale. Si caratterizza per la presenza di alcuni dei più innovativi impianti, in alcuni casi prime installazioni in assoluto in Europa. Arti Grafiche Boccia stampa quotidiani, riviste specializzate, cataloghi, prodotti per la grande distribuzione organizzata, etichette per i comparti dell'agroalimentare, del beverage e del pet food.


L'azienda, fondata negli anni sessanta, è stata sempre all'avanguardia per intuizioni e scelte imprenditoriali. Attualmente occupa circa 150 addetti. Oltre alla sede produttiva nell'area industriale di Salerno, Arti Grafiche Boccia è presente nel mercato europeo a Londra, Parigi, Copenaghen, Roma e Milano.

La sponsorizzazione della mostra di Carlo D'Orta rientra in un articolato piano culturale che ha visto il supporto nel 2012 alla variegata attività di ricerca di un altro grande maestro della fotografia, Luca Campigotto, con la realizzazione di un volume dedicato all'azienda e edito da Alinari.

"Abbiamo scelto di supportare questa mostra - dichiara il direttore marketing di Arti Grafiche Boccia Monica Vitiello - perchè crediamo fortemente nell'importanza della ricerca fotografica e nel grande valore di questa espressione dell'arte contemporanea. Le aziende come la nostra stampano milioni di immagini al giorno e la ricerca artistica ed il supporto ai grandi fotografi possono contribuire ad una maggiore attenzione al ruolo della fotografia."

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