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domenica 10 novembre 2013

Modica (RG) - “Le cose non dette”, personale di Anna Silvana Vullo a Palazzo Grimaldi


Agli organi di Stampa

Modica (RG), 09/11/2013


"Le cose non dette", personale di Anna Silvana Vullo a Palazzo Grimaldi

Da venerdì 22 novembre a domenica 8 dicembre il Palazzo Grimaldi (Corso Umberto I, 106) ospiterà una mostra personale di Anna Silvana Vullo dal titolo "Le cose non dette" (inaugurazione venerdì 22, alle ore 17.00).

La mostra, realizzata con il patrocinio della Fondazione Grimaldi, propone una trentina di opere recenti, realizzate con varie tecniche e materiali (olio su tavola, olio su tela, acquerelli, acrilici e incisioni). Dalle delicate marine ai malinconici e misteriosi volti di donna, dalla luminosità mediterranea di agrumi e ortaggi alla vivacità materica di vecchi portoni e frammenti architettonici, le opere della Vullo racchiudono un'ampia gamma di temi e visioni, da cui traspaiono messaggi ricchi di significati introspettivi. Il profumo dei ricordi, l'amore per la natura, gli antichi palazzi, paesaggi di luce lunare, semplici oggetti di vita quotidiana diventano per la pittrice occasioni e stimolo alla creazione artistica.

"La sua pittura – scrive Ignazio Monteleone, artista, critico e storico dell'arte - nasce con l'anelito al divertimento, al piacere di cercare il bello, nella realtà interiore. Il mondo esterno diventa un pretesto per un confronto che è premessa di genuina espressività." "Il segno grafico, spontaneamente naif ma consapevole – continua Monteleone - si associa, in simbiosi, con un uso liberatorio del colore. La tendenza a rifuggire da un figurativismo fine a se stesso, spinge Silvana Vullo a cercare significati nascosti all'occhio. Quando, poi, l'esigenza di trasmettere interiorità si fa più forte, allora i segni pittorici si svuotano di significato referenziale, per diventare testimonianza di pathos".

Anna Silvana Vullo (Gela, 1968) vive e lavora a Modica. Formatasi artisticamente a Roma e a Verona con Ivy Mefalopulos, ha all'attivo diverse mostre personali e collettive a Roma, Verona, Cerea, Mira, Peschiera del Garda, Soave, Lugagnano, Castelrotto, Treviso, Olbia.

La mostra osserverà i seguenti orari di apertura: tutti i giorni (tranne la domenica) dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle ore 16.30 alle 19.30.


Info e contatti

Fondazione G.P. Grimaldi
Corso Umberto I, 106, Modica (RG)
Tel: 0932 757459
Web: www.fondazionegrimaldi.it
Sito Web artista: http://www.annasilvanavullo.it/index.html 




-- 
INpress ufficio stampa 
di Giovanni Criscione
p. iva. 01467520886
Via Assì 13, Modica (RG)
tel. 0932 752707
cell. 329 3167786

sabato 9 novembre 2013

Nothing Was the Same (John Boehner Ramesses III) dell'artista Parker Ito presso la Luce Gallery di Torino.



LUCE GALLERY

PARKER ITO

 
Nothing Was the Same (John Boehner Ramesses III)
 
 
Opening: oggi alle ore 18.30
 
In mostra 9 Novembre – 7 Dicembre 2013
 
Luce Gallery è lieta di ospitare la prima mostra personale in Italia dell'artista californiano Parker Ito. Considerato per lungo periodo come un'artista web, Parker Ito si discosta dalla net art, ma abita internet come fosse il proprio studio. Si pone in modo trasgressivo con opere inaspettate ed accostamenti kitsch, utilizzando vernici riflettenti e cangianti che gli consentono di catturare la natura piu' recondita del colore quasi a piegarlo alle propria volontà. Al contempo le opere cambiando radicalmente con la luce o la posizione dello spettatore creano un effetto optical sfuggendo alla propria identificazione. La sua ricerca è incentrata sul rapporto tra individuo e web, tra persona fisica ed il proprio "doppio virtuale", ovvero quell'entità che vive e si muove nella rete, nei social networks, dotata di password alla quale ormai siamo tutti connessi giorno e notte senza interruzioni. Secondo la metafora narrativa dell'artista, anche l'opera d'arte, a sua volta dotata di un corpo fisico al pari di un essere umano, possiede un proprio "doppio virtuale" che si compone dell'immagine stessa dell'opera fotografata in digitale e riprodotta nella rete. Per Parker Ito paradossalmente non esistiamo più come esseri umani nel momento in cui le nostre password sono scollegate, risultando inibito l'accesso alla rete. Analogamente l'opera d'arte non esiste senza il suo doppio virtuale. L'artista in modo pragmatico pone l'accento sul proprio ego e sull'amore come unici karma in cui riporre la propria credenza ed il suo manifesto diventa la libera rappresentazione che possiamo osservare nelle creazioni fotografche sui wallpaper dove l'artista concede sfogo ai propri istinti dimostrando tutta la sua ecletticità e l'interesse per il cambiamento. Come in un gioco Parker Ito si identifica nelle molteplici personalià che si riflettono nella sua opera. La sua identità artistica è in continua trasformazione, e lui stesso viene chiamato con i diversi Nicknames che col tempo si è dato definendosi Cheeto, Burrito, Deke2 ed altri appellativi. L'accostamento tra reale e virtuale traspare nelle opere, dove dipinto e fotografa appaiono assemblati in un'unica immagine, come l'artista net si scontra con l'artista reale avendone la peggio. Questa contrapposizione pero', si affina col tempo, fno a trasformarsi in unicità di immagine, in una dualità che porta l'unificazione nella coerenza del lavoro. L'incessante uso di un linguaggio astratto si accompagna a tematiche classiche dell'arte figurativa, come i fiori od i paesaggi, camminando sul filo tra astrattismo come negazione della figura, e figurativo riferito all'impressionismo di Seurat e Monet. Con la tecnica del getto d'inchiostro su tela di seta, coprendo la superficie di punti colorati, le immagini in mostra vengono riprodotte come un ingrandimento zoommato che si frammenta in pixels. I singoli punti si disgregano dalle forme e l'immagine a prima vista appare astratta, ma in ultima analisi il richiamo è volto all'impressionismo francese, con un accostamento alla sua percezione visiva, in un'elegante combinazione tra arte contemporanea nelle forme più fresche e visioni figurative riferite ai classici della storia dell'arte. Questa sinergia proveniente dall'arte digitale si trasforma nell'evoluzione di immagini tratte dal computer, con l'illusione di osservare lo schermo del pc, vedendo punti che si trasformano in cellule, palloncini, caramelle e forme dall'interpretazione soggettiva.
 
 
Parker Ito è nato nel 1986, vive e lavora a Los Angeles e a New York.
Tra le mostre personali si ricordano quelle tenute quest'anno alla IMO Gallery di Copenhagen e recentemente alla FIAC di Parigi con la New Galerie. Tra il 2010 e il 2012 Firefox Add-Art, Add-Art.org, Paradise Hills Gallery - Sydney, Adobe Books Backroom Gallery - San Francisco, Tomorrow Gallery - Toronto, Stadium - New York.
Tra le mostre collettive si ricordano "Lai Fun, List of Pasta, Soba" Steve Turner Contemporary, Los Angeles, "Mythology Online", Polytechnical Museum - Moscow, "Brand Innovations for Ubiquitous Authorship" Higher Pictures - New York, "Internet Art Future" Reality of Post Internet Era, NTT InterCommunication Center - Tokyo, "BYOB MOCA LA" Museum of Contemporary Art - Los Angeles, *new jpegs*, Johan Berggren Gallery- Malmo, "Random Rotations" The Berkeley Art Museum- Berkeley, "Rat Piss Virus Give It To Me" Yautepec Gallery - Mexico City, "Shine A Light", South Portland Art Museum – Portland, "Black Hoes Black Holes" Encuentro Internacional de Medellin - Mexico City, "BYOB Tokyo" Daikanyama M – Tokyo, "Offne" Temple Bar Gallery – Dublin, "Private Investigation" Pacifc Design Center, Mastadon Mesa- Los Angeles, "We Are World" Roots and Culture Contemporary Art Center- Chicago.
 
 
In occasione della Notte delle Arti Contemporanee la galleria seguirà il seguente orario 18.30 - 24.00
 
 
 
 
LUCE GALLERY
Corso San Maurizio 25
10124 Torino
Italy
 
 
 
 
Immagine opera: Parker Ito "True Love" 2013

 


Immagine






venerdì 8 novembre 2013

Eni main partner della mostra Il Principe di Niccolò Machiavelli e il suo Tempo a Washington

La mostra Il Principe di Niccolò Machiavelli e il suo Tempo inizia a Washington il suo tour internazionale. Dopo il successo al Complesso Monumentale del Vittoriano la scorsa primavera, l'esposizione arriva,  grazie alla partnership con Eni,  negli Usa in occasione dell'Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti, di cui l'azienda è corporate ambassador.

La mostra, che sarà inaugurata l'11 novembre prossimo alle 18 presso l'Ambasciata d'Italia a Washington, ha l'obiettivo di approfondire la conoscenza di un'opera straordinaria che è da sempre un riferimento per comprendere il pensiero politico moderno. Le due città dove è possibile visitare la mostra sono Washington, presso l'Ambasciata d'Italia (11-28 novembre) e presso la Georgetown University (12 - 28 novembre), e New York presso l'Istituto Italiano di Cultura (6 dicembre – 6 gennaio) e presso l'Italian Academy for Advanced Studies (6 - 20 dicembre).

In cinque secoli di storia Il Principe ha definito un perimetro di valori cui ogni guida dovrebbe ispirare la propria leadership. A cominciare dalla prima virtù del Principe, l'intelligenza, l'energia e l' "ardimento" necessari per affrontare in modo innovativo ed efficace il proprio lavoro, un principio in cui Eni si è riconosciuta già dalla sua fondazione e a cui continua a ispirarsi.

Anche la modalità espositiva adottata, che vede al centro della mostra un'unica opera, è cara a Eni che ne ha fatto, negli anni, un proprio modo per avvicinare le persone alla cultura. Questa modalità innovativa di fruizione dell'arte, premiata in Italia negli anni dall'apprezzamento del pubblico (l'esempio più recente: oltre 225 mila visitatori in poco più di un mese nel dicembre 2012 per la mostra Amore e Psiche a Milano) è stata già proposta per l'Anno della cultura italiana negli Stati Uniti con l'esposizione del "Pugile del Quirinale", capolavoro tardo ellenistico, lo scorso maggio, al  Metropolitan Museum of Art.

L'obiettivo di Eni è di facilitare la conoscenza all'arte e alla cultura, in una collaborazione esemplare tra pubblico e privato. La cultura rappresenta per Eni un importante terreno di iniziative attraverso cui coniugare la propria natura di grande società energetica con il tessuto sociale e culturale dei paesi in cui opera.

 

giovedì 7 novembre 2013

MOSTRA COLLETTIVA MASSIMO BALLABIO-FABIO CESCHINA-MARIANO FRARE

LA GALLERIA CIRCOLO TOGUNA' presenta:

una collettiva di tre scultori: MASSIMO BALLABIO-FABIO CESCHINA-MARIANO FRARE


La mostra si svolgera dal 16 novembre al 15 dicembre 2013

nei seguenti orari: venerdi' 16.00-18.00  sabato e domenica: 10.00-13.00 / 16.00-19.00

aperture extra su appuntamento

opening sabato 16 novembre ore 17.30



Massimo Ballabio è nato a Erba (Como) nel 1952.

Vive e lavora facendo la spola fra la Como Razionalista e l'Umbria Francescana.

Ha realizzato diverse sculture per spazi pubblici in Giappone, Spagna, Svizzera, Francia, Stati Uniti, Germania e Italia.


Massimo si fa travolgere da un affetto quasi commovente per i materiali che di volta in volta va a lavorare: li immagazzina, ne contempla le venature, li accarezza, li seziona, li raschia, li liscia, passa ore e ore chino su pietre e legni.

Nel suo laboratorio, posto sul ciglio di una strada provinciale Massimo lavora in maniera sapiente. La prima volta che ho visitato il suo spazio sono rimasta affascinata sia dalla presenza di "tanta" arte sia dalle sue parole che mi hanno illustrato il suo vissuto in tutti i campi dell'arte: dalla scultura, grafica, incisione, architettura........



Fabio Ceschina è nato a Como nel 1962.

Vive e lavora a San Fermo della Battaglia (Como)

Diploma di Maestro d'arte, Accademia Belle Arti di Brera. Laurea in Architettura Politecnico di Milano
Si occupa di Arte Applicata , Modellismo statico per l'architettura e restauro lapideo
Insegna Tecniche di decorazione plastica


Dopo un parentesi creativa in cui la tematica rappresentata voleva porre la figura dell'uomo in relazione con gli altri ( le folle ) e prima ancora
nel rapporto con la vita, nelle sue stratificazioni temporali ( totem alberi umani ), ora la rappresentazione dell'essere uomo è vista in senso
giocoso con un occhio rivolto a Melotti e Calder.
In questa nuova visione, l'uso della linea diviene direttrice di un percorso di una vita, fatta di giochi di equilibrismi impossibili, dove convivono esilità e precarietà che non sono altro, se non, la precarietà dell'essere.


Mariano Frare è nato a Saronno nel 1938.
Vive e lavora a Carrara e Saronno.
Diploma Istituto d'Arte del Castello Sforzesco di Milano.

Sorprendente è il ruolo che hanno i materiali per Frare: la terracotta, poi il bronzo quindi il marmo ed infine il ferro.

Nell' evolvere delle superfici si arriva al ferro dapprima sfruttato nella sua purezza e poi, sempre piu', reso vivo e dialogante con l'uso del colore destinato a definire ed evidenziare i cambi di superificie.

Quest'ultima situazione è evidente nelle opere della mostra. Proprio qui il colore interviene a sottolineare o a graduare lo slancio della curva e a darle relatività. L'artista giunge a queste figure in seguito ad una immersione dentro se stesso. Vi legge e racconta l'idealità della curva ma anche gli intoppi, gli intralci, le interruzioni.


galleria circolo togunà - via c. bianchi, 2/a - 22044 inverigo-frazione villa romano' (como)

tel. 031.607223

Fine settimana a Civitanova 9-10 novembre: Vintage di ricerca con VINTAGE WORKSHOP® Civitanova MarKet© Scarpe e Borse



Civitanova Marche 7.11.2013 Torna a Civitanova VINTAGE WORKSHOP® Regione Marche “Scarpe e Borse”, manifestazione tecnica di accessori Vintage di ricerca dedicata al comparto della tradizione calzaturiera e pellettiera delle Marche, una esposizione-vendita particolarmente rivolta a stilisti e addetti ai lavori della moda che rivolgono la propria distribuzione anche ai mercati internazionali. Anche gli appassionati di Vintage privati saranno ammessi alla visita con ingresso libero.



Esclusivo ed unico nel suo genere in tutta Europa, Vintage Workshop® Scarpe e Borse é organizzato dall’Associazione Culturale Ricercatori Moda d’Epoca, specializzata nella ricerca di calzature e borse Vintage finalizzate a fornire idee, spunti e ispirazioni per le future collezioni moda grazie al lavoro consortile dei più appassionati e qualificati esperti in accessori di ricerca che, setacciando le migliori fonti di Vintage in Italia e all’estero, da anni conferiscono i loro migliori pezzi ad altissimo contenuto creativo negli " Archivi di Ricerca Vintage Workshop® " articolati e variegati in migliaia di proposte di scarpe e borse che attraversano tutto il Novecento e provengono dalla tradizione pellettiera Italiana ed Europea ma annoverano anche il miglior Vintage americano nonché esemplari molto rari o unici provenienti da manifatture e laboratori artigianali un po’ di tutti i Continenti.
Una particolare attenzione verrà data agli accessori "made in Italy" di cui il bacino produttivo calzaturiero della Regione Marche é uno dei migliori interpreti…perché scoprire il Vintage è anche un po’ riscoprire i valori delle lavorazioni tradizionali artigiane.
E proprio l’alta artigianalità è stata oggetto del mood forse più riuscito che abbiamo presentato recentemente al Vintage Workshop® Milano “Anticipazioni Tendenze” ed al Vintage Workshop® Bologna for Luxury Fashion, in occasione di Lineapelle con grandissimi riscontri da parte di top brands del lusso che continuano a dimostrare e dimostrarci di preferire il “fatto in Italia”. Il video Youtube con i moods previsti e proposti da Vintage Workshop® per la stagione A/Inverno 2014-15, è stato per noi un successo sopra le aspettative, riscuotendo consensi ovunque e superando in soli 60giorni di programmazione le 3500 visualizzazioni. Canale Youtube: http://www.youtube.com/VintageWorkshopItaly

In esposizione: scarpe, stivali e borse vintage di ricerca ad alto contenuto stilistico e creativo, pezzi unici, accessori artigianali anche anonimi e al tempo stesso rari e inediti, cinture e piccola pelletteria Vintage artigianale.
Tra gli esemplari griffati divenuti icone di stile saranno esposti esemplari storici delle seguenti Maisons: Hermès, Chanel, Bottega Veneta, Céline, Gucci, Yves Saint Laurent, Roberta di Camerino altre ancora. Selezione d'archivio accessori vintage (uomo e donna) con molte nuove acquisizioni disponibili per il noleggio. 
VINTAGE Workshop® Civitanova Market© Shoes & Bags”  Vintage Workshop Civitanova  Marche 38a edizione
Sede espositiva: Sala Celeste e sala relax dell’Hotel Chiaraluna, Via Del Grappa 37, ang. V.le Vittorio Veneto 89, 
Civitanova Marche (MC)  Possibilità di parcheggio gratuito nelle immediate vicinanze.

Date: 9-10 novembre 2013 

Orari: 10/20 non-stop, ingresso libero sia per operatori moda sia per privati appassionati.
Visita in anteprima venerdì 8 novembre 2013 (a porte chiuse su appuntamento pre-accordato)

Infoline per richieste via sms: 339-6729704

Calendario eventi associazione: http://www.vintageworkshop.it/calendario.php






Nota stampa a cura di Comunicazione e Marketing Perla, uff. stampa dell'Associazione Ricercatori Moda d'Epoca, Vicenza 07.11.2013

mercoledì 6 novembre 2013

Mostra inedita su: "Alessandro Dalla Nave, Imolensis - Pittore di molto merito"



"Alessandro Dalla Nave Imolensis
Pittore di molto merito"

Centro Polivalente Gianni Isola – Fondazione Cassa di Risparmio di Imola
dal 22 novembre 2013 al 19 gennaio 2014

Inaugurazione venerdì 22 novembre ore 17,30



È una mostra inedita quella dal titolo "Alessandro Dalla Nave, Imolensis - Pittore di molto merito" curata da Giovanni Asioli Martini, frutto dell'impegno e della ricerca profuso dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Imola che propone per la prima volta al pubblico un percorso dedicato al talento, alla ricerca estetica, alla tecnica raffinata oltre che alla ricca personalità e alla vocazione artistica, del pittore e decoratore Alessandro Dalla Nave, protagonista della pittura imolese del Settecento.
 
L'opportunità di organizzare questa grande mostra si deve alle recenti acquisizioni della Fondazione di una cartella contenente 24 disegni dell'artista, oltre ad una incisione, la cui analisi da parte di alcuni studiosi ha permesso, attraverso i loro saggi critici, di tracciare in modo esaustivo la vita, le opere e lo spirito umanistico di questo pittore che fino alla veneranda età di anni 88 continuò ad operare, come è documentato in alcuni disegni, nei quali si firma " A.D.N. f. 1821, anni 88."
 
Un racconto straordinario che svela al pubblico l'identità di Dalla Nave (morto a Imola nel 1821 e nato a Budrio, non si ha data certa della nascita che si può ricondurre a un periodo che va dal 1732 al 1736) proponendo per la prima volta, oltre alla visione del copioso compendio di disegni, un importante documento, in versione originale, relativo al Diploma di Accademico D'Onore dell'Accademia Clementina di Bologna, datato 1790, ritrovati presso una collezione milanese.
 
Accanto le opere su carta provenienti da collezioni private ed istituzioni pubbliche, non solo del Dalla Nave ma anche di suoi collaboratori e di artisti contemporanei come Angelo Gottarelli (nato a Castel Bolognese nel 1740 e morto a Imola nel 1813) di cui ricorre il bicentenario della morte, che fu importante collaboratore di Dalla Nave, figurista delle pitture del "collega" paesaggista nelle pareti e nei soffitti nei più importanti palazzi imolesi.
 
L'interesse da parte della Fondazione per questo raffinatissimo pittore e decoratore imolese si era manifestato già anni addietro con la pubblicazione dal titolo: "Il volto nascosto della città. Decorazioni settecentesche in palazzi storici imolesi", a cura di O. Orsi e C. Pedrini promossa dall'assessorato alla Cultura e Musei Civici di Imola, dell'associazione per Imola Storico-Artistica  e del Fondo per l'Ambiente Italiano (Editrice Compositori).
 
E sono proprio gli ornamenti di edifici privati e pubblici ad essere al centro della parte di mostra caratterizzata da un moderno allestimento multimediale che propone i luoghi in cui il pittore si espresse dilatando pareti e prospettive di scaloni, stanze, studioli e soffitti verso spazi agresti, rovine, laghetti, fontane, così che l'architettura dei palazzi si ravvivava, nei suoi interni, di decorazioni parietali immerse nel paesaggio, lontane dalla staticità dei decori geometrici e dalla greve atmosfera delle tappezzerie.
 
Queste straordinarie decorazioni, che arricchiscono gli edifici più pregiati di Imola, sono state inserite nel percorso grazie alla scelta di presentare queste grandi opere inamovibili, avvalendosi della tecnologia e allestendo alcuni luoghi, architetture e relativi fregi, tramite sofisticati strumenti multimediali.
 
La suggestiva visita interattiva porterà il visitatore, attraverso l'uso di tablet, a compiere un balzo nel passato, rivivendo il Settecento tra magnifici edifici, saloni e soffitti affrescati come la sala da pranzo di Villa " La Marcona", nell'agro imolese, o lo studiolo della Contessa Ginnasi, a Palazzo Ginnasi-Poggiolini, pensati elaborati e riprodotti, ciascuno in modo diverso, per coinvolgere il pubblico e ricreare l'atmosfera degli ambienti del tempo che fu di Dalla Nave.
 
 
SCHEDA TECNICA

Titolo: "Alessandro Dalla Nave" Imolensis Pittore di molto merito

Promotore: Fondazione Cassa dei Risparmi di Imola

Curatore: Giovanni Asioli Martini

Date: 22 novembre 2013 – 19 gennaio 2014

Dove: Centro Polivalente Gianni Isola, Piazza Giacomo Matteotti 4,
 Imola (Bologna), Italia.

Orari:

Martedì e giovedì 10-12 e 16-19
Mercoledì e venerdì:16-19
Sabato e Domenica: 10-12 e 16-19
 
Per info: 0542/26606

Catalogo: a cura di Giovanni Asioli Martini, edito da Mandragora editrice. Il volume è il numero 10 della collezione Tracce della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola

Patrocinio:
Comune di Imola
Provincia di Bologna
Regione Emilia Romagna
Istituto Beni Culturali dell'Emilia Romagna
Accademia Clementina di Bologna
Soprintendenza Beni Artistici di Bologna

Informazioni:
www.Fondazionecrimola.it <http://www.Fondazionecrimola.it> ,
tel: 0542/26606,
mail: segreteria@fondazionecrimola.it <mailto:segreteria@fondazionecrimola.it>

Ingresso: gratuito

martedì 5 novembre 2013

MOSTRA > EDVARD MUNCH, a cura di Marc Restellini > dal 6 novembre 2013 > Genova, Palazzo Ducale





EDVARD MUNCH
a cura di Marc Restellini

Genova, Palazzo Ducale
6 novembre 2013 - 27 aprile 2014








Edvard Munch Bagnanti, 1904 - 1905 olio su tela, 57,4 x 68,5 cm Collezione privata © The Munch Museum / The Munch-Ellingsen Group by SIAE 2013

COMUNICATO STAMPA
Genova è una delle tre città europee che quest'anno celebrano i 150 anni della nascita di Edvard Munch con una scelta espositiva che intende presentare al pubblico il cuore dell'opera dell'artista, le opere che egli stesso prediligeva, i temi a lui cari, le tecniche preferite.
Oslo, che con il resto della Norvegia detiene la quasi totalità della produzione munchiana, ha seguito una linea onnicomprensiva, Zurigo si è concentrata sull'opera grafica. A Genova, la lettura dell'opera di Munch intende riportare l'asticella dell'interpretazione munchiana verso il vero interesse dell'artista.
Organizzare un'esposizione di Munch diventa quindi un vero e proprio avvenimento, una sfida indubbiamente affascinante ma incredibilmente impegnativa.
La mostra genovese dunque offre al grande pubblico un'occasione unica e irripetibile, quella di vedere le opere che di norma sono custodite gelosamente nelle dimore private dei pochi e fortunati proprietari dell'opera munchiana, ma soprattutto di capire il percorso di un artista che è diventato noto per un'opera, ma che ne ha realizzate altre, sublimi, forse meno note, ma che egli credeva rappresentative della sua poetica.
Palazzo Ducale di Genova, che da sempre si distingue per mostre colte, ricercate e destinate a un pubblico di conoscitori dell'arte, non tradisce la sua missione culturale e racconta un Munch mai visto prima d'ora. Una scelta coraggiosa, ma corretta e adeguata alla necessità storico-scientifica.
Palazzo Ducale di Genova, con Arthemisia Group e il 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE, hanno raccolto questa sfida non solo realizzando una mostra su Munch, ma realizzandola nell'anno delle celebrazioni e tentando di restituire al genio norvegese il suo vero volto, attraverso una lettura appassionante della sua opera, intima e delicata, quasi voyeristica.
Il percorso espositivo si conclude con un omaggio ai visitatori, una piccola mostra nella mostra, inattesa e ancora una volta del tutto inedita:  Warhol after Munch, una sezione con le straordinarie opere realizzate da Andy Warhol che interpreta alla sua maniera Edvard Munch.  L'Urlo, la Madonna, espressioni dell'angoscia profonda di Munch, diventano icone pop nell'opera di Warhol, che li colora, li moltiplica, e ci fa sorridere. Un segno smitizzante e leggero, dopo la profondità dolorosa dell'artista norvegese.
Promossa dal Comune di Genova, la mostra Edvard Munch prodotta e organizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Arthemisia Group, 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE è stata realizzata con il sostegno della Camera di Commercio di Genova e Costa Crociere come main sponsor, con l'obiettivo di sostenere i progetti culturali più importanti della città di Genova, e grazie a Knauf e Paul Wurth Italia, Ricola, Willis e Frecciarossa, Nh Hotels e Sky Arte hd.
L'evento ha visto la collaborazione con Secolo XIX e la partnership con Il Sole 24 Ore - Domenica 24 Ore – Radio24.
Hanno partecipato Compagnia di San Paolo, Fondazione Carige, Costa Edutainment Experience, Civita Arte a te e Iren Mercato e Coop Liguria.

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