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mercoledì 4 settembre 2013

TOCCANDO LE STELLE: mostra personale di Daniele Bursich

TOCCANDO LE STELLE
mostra personale di Daniele Bursich
a cura di Enzo Bollani
giovedì 5 settembre 2013, ore 19
anteprima e live performance

Musée du Croco (via privata Cascia 6 - Milano)


L'amor che move il sole e l'altre stelle
Chi ha detto che a Milano non si vedono le stelle? Giovedì 5 settembre alle ore 19 le stelle si possono persino toccare in via privata Cascia 6 al Musée du Croco! Tra le note selezionate da Mehmet Gurkan e la degustazione proposta dalla Cantina Le Due Querce Franciacorta, prende avvio la mostra di Daniele Bursich a cura di Enzo Bollani: sulle tele le costellazioni prendono rilievo, accompagnate da parole in Braille, e potremo assistere dal vivo alla genesi di un'opera.



"Vedo le mie tele come la rappresentazione del mondo di un non vedente. Toccando le stelle nasce dal desiderio di raccontare anche ai non vedenti l'emozione di contemplare il cielo stellato, la cui origine si perde nella notte dei tempi, cercando di scorgerne le costellazioni, punto di incontro tra lo spettacolo offerto dalla natura e l'invenzione umana.
Inserendo emisfere di plastica nel tessuto della tela, si rievoca da un lato la presenza degli astri nel cielo e dall'altro il processo di scrittura in Braille. Allo stesso modo, gettando guide in rilievo tra un punto e l'altro, le derivanti costellazioni sono percepibili attraverso il tatto anche dai visitatori non vedenti, in grado quindi di ricrearne una mappa mentale.
E' proprio studiando il codice di Braille che ho capito che esiste un altro modo di vedere, che non conosciamo, che non capiamo, una vista mentale oltre la vista sensoriale.
"

Daniele Bursich, già writer vigevanese, dal 2009 realizza opere fruibili anche al pubblico non vedente, utilizzando sia il codice Braille sia il rilievo materico, ottenuto anche attraverso il riuso di vari oggetti.
Avendo partecipato ad esposizioni e manifestazioni culturali nella zona di Pavia, nel 2010 vince il contest G-Shock World Tour e negli anni successivi partecipa come illustratore alle iniziative organizzate in seno al Fuori Salone di Milano. Nel 2012 realizza una personale con la collaborazione dell'Istituto dei Ciechi di Milano in occasione del ritrovo annuale dei Delegati regionali. Di recente, ha collaborato con la Galleria Studio d'Ars di Milano e ha partecipato alla  Stroke Urban Fair di Monaco di Baviera.

Musée du Croco è uno spazio polivalente inaugurato nel 2012 da Enzo Bollani a partire da un'idea di Lucio Dalla. Situato nello scenario avanguardista di via privata Cascia 6 (Milano), ospita artisti emergenti e idee innovative.

martedì 3 settembre 2013

PETER PÜNTENER alla SACI Gallery, Firenze, apre il 9 settembre



















PETER PÜNTENER

"If Walls Could Talk: Photo from the Abu Salim Prison, Tripoli

9 settembre - 14 ottobre, 2013Inaugurazione: lunedì 9 settembre ore 18


Prima che le rivolte della Primavera Araba si diffondessero in Libia, migliaia di prigionieri politici furono detenuti nelle prigioni di Moammar Gheddafi. In queste opere, le sale e le celle della famosa prigione di massima sicurezza di Abu Salim a Tripoli possono essere osservate da tutti. In quanto luogo della terribile strage del 1966, quando furono massacrati circa 1.200 prigionieri che avevano protestato contro le proprie condizioni di vita, durante le rivolte il simbolismo dietro la liberazione di Abu Salim è stato particolarmente potente. Oltretutto, è stato l’arresto di Fathi Terbil, un avvocato che rappresentava le famiglie delle vittime di Abu Salim a rappresentare la scintilla che ha dato vita alla rivolta libica del Febbraio 2011. Dieci giorni dopo l’inizio delle proteste, migliaia di persone arrestate durante le manifestazioni a Tripoli sono state rinchiuse ad Abu Salim. Essendo l’ala riservata ai prigionieri politici ormai piena, i nuovi arrivi sono stati sistemati nell’ala militare. Arrestati in quanto sospetti ribelli, sono stati costretti a firmare una dichiarazione mentre erano bendati – in caso di rifiuto, venivano torturati: i carcerieri li appendevano ad una sbarra di ferro rialzata e li picchiavano. Le fotografie in mostra sono state scattate poco dopo la liberazione della prigione di Abu Salim, durante i primi giorni di Settembre del 2011. 

Peter Püntener - Biografia

(Svizzero, nato nel 1958, vive a Zurigo)
Dopo aver completato i propri studi di Storia Economica presso l’Università di Zurigo durante i primi anni 90, Peter Püntener ha frequentato un ciclo di lezioni presso l‘ International Center of Photography a New York. Quindi è tornato in Svizzera dove ha iniziato la propria carriera come fotoreporter. Nel 1995, la sua mostra itinerante ed il relativo libro, Ohne Arbeit, consistenti in ritratti di persone disoccupate in Svizzera, lo hanno portato all’attenzione pubblica come uno dei fotografi più rilevanti del paese. Nel 2008 ha fotografato una serie di celebrità svizzere trasferitesi negli Stati Uniti. Queste opere fanno ora parte della Collezione Fotografica della Biblioteca Nazionale Svizzera. Da vari anni sta lavorando sui ritratti di due artisti svizzeri, Bruno Jakob e Hans Witschi, che vivono entrambi a New York. Tra i suoi altri progetti a lungo termine troviamo The End of the Road, fotografie di macchine abbandonate in paesaggi americani, e Under the Trees of Heaven, fotografie di fiori e piante in un‘ isolata valle umbra. Al momento sta lavorando su un progetto riguardante la crisi finanziaria europea. If walls could talk è la seconda mostra di Peter Püntener riguardante i diritti umani dopo Totenklage, che è stata ospitata presso la SACI ad inizio 2011. Le fotografie di Totenklage, per cui Peter Püntener è stato nominato per il Premio Fotografico Svizzero 2009, sono state riprodotte in AFTERWARDS, un volume realizzato dal Musée de l'Elysée, Losanna, e pubblicato da Thames & Hudson, Londra.
www.peterpuentener.ch



SACI Gallery
Studio Art Centers International
Palazzo dei Cartelloni
Via Sant'Antonino, 11
50123 Firenze, Italy
T 055 289 948
www.saci-florence.edu

Aperta dal lunedì al venerd' ore 9-19
Sabato e domenica ore 13-19 

“Derive”, quattordici artisti da vari paesi espongono al Monastero del Ritiro (Siracusa)

 Agli organi di Stampa

Siracusa, 03/09/2013


"Derive", quattordici artisti da vari paesi espongono al Monastero del Ritiro

Dal 15 settembre al 6 ottobre il Monastero del Ritiro (Via Mirabella, 31) e la Galleria Not'Art

(Piazza San Giuseppe, 31) ospiteranno la collettiva "Derive" a cura di Nino Portoghese e Giorgia Romano (vernissage ore 18,30).

In mostra opere di quattordici artisti provenienti da vari paesi: Selim Abdullah, Azelio Corni, Carmela Corsitto, Markus Daum, Paolo Fichera, Emily Joe, Matthias Loebermann, Salvatore Lovaglio, Francesco Marelli, Antonio Pecchini, Alfredo Romano, Federico Simonelli, Jano Sicura, Annibale Vanetti. In occasione del vernissage al Monastero del Ritiro si svolgerà una azione scenica di Giannella D'Izzia dal titolo "Migranti".

La mostra, inserita in un più ampio progetto culturale inteso a stimolare la cooperazione e il dialogo interculturale tra i paesi che si affacciano sul Mediterraneo, è organizzata dall'Associazione "L'arco e la fonte" e promossa dal Rotary Club Siracusa Monti Climiti, col patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, dell'Assessorato ai Beni Culturali e Ambientali della Regione Sicilia, dell'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Siracusa e del Distretto 2110 Sicilia Malta del Rotary.

La deriva, concetto polisemico e modello di lettura del mondo globalizzato, è una perfetta metafora della contemporaneità. Come afferma il sociologo Zygmunt Bauman, si naviga senza una direzione precisa in una società liquida, dove valori, ideali, relazioni si sono disciolti. La deriva o meglio il naufragio dell'arte contemporanea, di cui Giuseppe Fornari discute nel testo in catalogo (pubblicato da Nòmos Edizioni di Busto Arsizio), chiama in causa la crisi della tradizionale Weltanschauung sacrale e religiosa dell'arte intesa come scintilla divina. "Dopo aver stupito per alcuni secoli con innovazioni stilistiche continue e con una proliferazione di geni artistici che non ha paragoni – scrive il critico - l'arte occidentale è esplosa in uno spettacolo pirotecnico di sperimentazioni distruttive della tradizione, fino a giungere a un disorientamento così completo che per usare ancora il termine "arte" bisogna effettuare tante e tali precisazioni da far passare la voglia di parlarne". Ma l'arte, la cui morte non appartiene al novero dei decessi biologici ma dipende dall'atteggiamento degli uomini, può rinascere, a patto di recuperare "nuove mediazioni capaci di far riscoprire l'esistenza reale del mondo, degli altri", ovvero "un ritorno di quella lettura artistica della realtà che è stato il grande orgoglio dell'Occidente".

La mostra osserverà i seguenti orari: da martedì a domenica dalle ore 18,00 alle 22,00.



Info e contatti

Associazione culturale l'Arco e la Fonte
cell. 39 347.4935914
mail: larcoelafonte@hotmail.com
web: www.larcoelafonte.it

lunedì 2 settembre 2013

Infantellina Contemporary gallery at Berliner Liste 2013 (both G0.14 gallery-floor)


I-C both G0.14 gallery-floor at Berliner Liste 2013 
 www.art-ic.com
Infantellina Contemporary is glade to announce the partecipation at Berliner Liste 2013.
We'll have a big stand/both in the main galleries-floor.
We'll show the following artists (their works):

(Paintings)
Seema Al Abdulhai (S.A.)
Enrico Basta (IT)
Matteo Balistreri (IT)
Guido Borghi (IT)
DOMINO (DE)
Nicola Marenzi (IT)
Amalia Gil Merino (ES)
Carla Molina (IT)
Anna Maria Moramarco (IT)
Vincenzo Musardo (IT)
WilloW (IT)

(Photos and digital)
Franco De Angelis (IT)
Mauro Martin (IT)
Gabriele Perissinotto (IT)
Preben van der Straete (BE)

(Sculpturs)
Willi Bambach (DE)
Francesca Romano (IT)



I-C at Berliner Liste
Bundesallee 88, 12161 Berlin
+49 30 77008993

Infantellina Contemporary Gallery Berlin at Berliner Liste 2013

venerdì 30 agosto 2013

“Perrin a Siracusa”, alla Galleria Montevergini una retrospettiva dell'artista argentino

Dal 13 settembre all'8 novembre 2013 la Galleria civica d'arte contemporanea Montevergini (Via Santa Lucia alla Badia, 1) ospiterà una retrospettiva dell'artista argentino George Gonzàles Perrin. "Perrin a Siracusa", questo il titolo della mostra-evento (vernissage venerdì 13 settembre, ore 18,30), è organizzata con il patrocinio dell'Assessorato alle Politiche culturali del Comune di Siracusa in collaborazione con la Galleria Quadrifoglio di Mario Cucè.

Il percorso espositivo comprende oltre novanta opere recenti, realizzate con tecniche miste su carta e su tela, in formati di varia grandezza.

L'opera di Gonzàles Perrin, scrive Natalia March nel catalogo della mostra, descrive "il reale divenire di forme e figure". Se in apparenza i suoi lavori tratteggiano "un universo carico di concetti che dialogano con il puro piacere di texture e materia", "una somma di immagini casuali", uno sguardo più attento rileva un livello profondo della struttura, grafie ordinate e metodiche, segni, simboli, archetipi e metafore, "ombre occulte" e "presenze quasi fortuite" dove il disegno diventa solo essenza.

Nascono così "corpi interi, corpi nudi, dettagli di corpi o corpi abbozzati, figure ritte in piedi, figure in contorsione che giocano su diverse scale di rappresentazione, occupando tutto il campo della composizione, mai solitarie, talvolta moltiplicate o quasi barocche". Vi sono poi lavori speciali che nascono dall'uso della tecnologia e da "una strategia archeologica e globale". "Sulle immagini digitali di Google Earth – spiega la March – da una lontanissima Buenos Aires, Perrin scopre e percorre Siracusa, si ferma invece di addentrarsi nella storia di quei luoghi, si ferma in posti precisi, agli angoli, davanti alle pareti. Con l'intervento della fotografia sfrutta al massimo le possibilità offerte da quello strumento, seleziona squarci e dettagli, deformati o evanescenti con cui mette in risalto vestigia che funzionano come orme, impronte mnemotecniche di condensati passati remoti. Su queste vestigia costruisce nuovi significati del presente; così uno sguardo altro si somma al presente, dando visibilità, realizzando costruzioni, architetture, trame e presenze fantasmatiche".

Gonzàles Perrin (Punta Alta - Buenos Aires, 1954) si è formato negli anni '70 a Buenos Aires ed è entrato nel mondo dell'arte nel decennio successivo. Ha studiato pittura, litografia e disegno e ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali, tra cui il Gran Premio d'Onore del Salone Nazionale dei Disegni (Argentina, 2006). Le sue opere sono presenti in musei, collezioni pubbliche e private d'America e d'Europa.

La mostra osserverà i seguenti orari: tutti i giorni dalle ore 9,00 alle 13,00 e dalle ore 16,00 alle 20,00 (chiuso il lunedì).


Info e contatti
Galleria civica d'arte contemporanea Montevergini
Via Santa Lucia alla Badia, 1 - Siracusa
Tel. 093124902
Mail: officemontevergini@libero.it

Cervia Sapore di sale mostre al magazzino del sale



Cervia Sapore di Sale-Le mostre

Immagini della Cervia degli anni 60-70, immagini artistiche di luoghi marini, la documentazione di un progetto gastronomico e saliere d'autore     

 

Ricco il  cartellone della tre giorni del sale de  6 , 7 e 8 settembre,    che accoglie a Cervia, nei magazzini del sale una serie di mostre fotografiche e una mostra di ceramica artistica.

 

Cervia negli anni 60-70, le fotografie di Sante Crepaldi, 

dal 6 settembre al 6 ottobre Magazzini del sale

Una carrellata di immagini del passato tracciano la storia di Cervia negli anni  1960-70.

Sono 160 scatti  in bianco e nero realizzati da  Sante Crepaldi, fotografo cervese  che inizia la professione giovanissimo e documenta la vita cervese attraverso 50 anni con migliaia di immagini. Sante collabora con l'Azienda si Soggiorno e Turismo di Cervia  in un  periodo estremamente ricco di eventi,  con il  turismo in crescita e vede giungere  nelle località importanti ospiti del mondo dello spettacolo, del giornalismo, della cultura.  Le immagini della mostra dal titolo " Cervia negli anni 60-70, le fotografie di Sante Crepaldi",  sviluppano 8 temi: dalla Traversata Pola –Cervia  evento nato nel 1968 che ha visto atleti e appassionati attraversare l'adriatico sugli sci,  al  Cantagiro del 1964 che portò a Cervia tante celebrità, fra cui  Adriano Celentano (vincitore della edizione), Domenico Modugno, Piero Focaccia ed Edoardo Vianello. Vi sono poi immagini storiche dello Sposalizio del Mare, con la visita del papa nel 1986,  ma anche di altre manifestazioni di quegli anni come  la Marinata di Primavera che per anni ha portato a Cervia importanti nomi  della stampa nazionale ed estera. Trova  testimonianza inoltre  il circuito motociclistico di Milano Marittima, che dal 1964 al 1970 ha visto piloti del calibro di Agostini e Pasolini sfidarsi su un circuito stradale ricavato nell'area di Milano Marittima. La Dolce Vita delle nostre spiagge è testimoniata attraverso immagini che mostrano una località in sviluppo con idee originali e a volte bizzarre  che hanno fatto crescere interesse per la località, una località in mostra con immagini che testimoniano il passaggio del tempo e ci riportano ad una epoca di ricordi.   Una  delle sezioni è dedicata ai personaggi famosi che hanno frequentato o fatto tappa nella nostra località da Giovannino Guareschi a Tino Scotti, ai Nomadi ai Camaleonti, a Corrado, Walter Chiari.   

Le immagini saranno visibili al magazzino del sale dal 6 settembre al 6 ottobre tutti i giorni con i seguenti orari: feriali 16.00-22.00  festivi e prefestivi anche al mattino dalle 10.30 alle 12.30

L'inaugurazione sarà sabato 7 settembre alle ore 15.30

 

MARE NOSTRUM --dal 6 all'8 settembre- magazzini del sale

Dalla fotografia documentaristica a quella artistica con la mostra MARE NOSTRUM di immagini fotografiche di Giorgio Giliberti.  Realizzata in collaborazione con MUSA e Cooperativa Bilanciai di  Modena, , "Mare Nostrum" propone uno sguardo inedito sul mondo litorale. Il mare, secondo Giliberti, ha sempre qualche storia da raccontare: anche il nostro, che spesso consideriamo poco esotico. Le sue fotografie sono dunque un richiamo alla riscoperta di questo mare domestico, a ritrovare le sue storie e ad ascoltarle in silenzio.

Quattro le sezioni in mostra:

Anime senza patria, introdotta da un testo di Giulia Giliberti, figlia del fotografo, esplora la spiaggia alla ricerca di piume, legni, conchiglie portati dalle correnti, "profughi di un'esistenza naufragata", approdati a nuova vita sulla sabbia.

Parole alla deriva affianca ai dettagli fotografici di tronchi naufragati i testi dello scrittore Vittorio Ferarelli, che tra le nervature delle cortecce legge, traduce e commenta frammenti di poesia provenienti da tutti i mari del mondo.

BevaNOland racconta i luoghi e le costruzioni precarie di una zona dell'entroterra adriatico, abitati saltuariamente e quasi sempre cambiati o scomparsi poco tempo dopo gli scatti del fotografo.

Sa di sale è un omaggio al lavoro dei salinari, che a Cervia, tra passione, artigianato e magia, continuano la loro opera di trasformazione dell'acqua marina in granuli di oro bianco.

Fotografo di professione, Giliberti  dopo le prime esperienze come fotoreporter ha sviluppato la sua attività nel campo della pubblicità, della moda, dell'industria e dell'editoria d'arte. Collaboratore di numerose testate e riviste di settore, tra cui "IBC. Informazioni, commenti, inchieste sui beni culturali", progetta e realizza personalmente marchi, dépliants, cataloghi e pubblicazioni, continuando la propria ricerca espressiva attraverso esposizioni ed edizioni di foto d'autore (www.gilibertifotografia.it).

 

Un Piatto con l'Oro Bianco- dal 6 all'8 settembre, Sala Rubicone

Documentaristica invece la mostra fotografica dell'Istituto alberghiero Cervese che testimonia  le varie fasi del progetto sviluppato dalla scuola " Un Piatto con l'Oro Bianco":una sfida fra  studenti ed istituti scolastici alla ricerca della migliore  proposta di ricetta innovativa al sale di Cervia.

 

Ricchezza di un territorio:Terra Acqua e Sale- dal 6 all'8 settembre a MUSA

A MUSA, nell'area espositiva museale, trova posto una  piccola esposizione di ceramiche artistiche  realizzate da artigiani faentini. Le opere hanno per tema il sale e sono contenitori originali per  l'oro bianco. Ricchezza di un territorio:Terra Acqua e Sale, questo il titolo della esposizione delle opere  realizzate da Carla Lega, Maria Cristina Sintoni e Liliana Ricciardelli, ceramiste coordinate dallo Studio di Stefania Montanari.

Ogni anno  un'opera  fra quelle in esposizione  viene donata al museo del sale ed entra a fare parte  della collezione di saliere antiche e moderne  di MUSA.

 

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