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giovedì 3 dicembre 2009

Mostra Risonanze-Omaggio a Romano Pascutto 12 dicembre 2009 Torre di Mosto (VE)

COMUNICATO STAMPA

COMUNE DI TORRE DI MOSTO

MOSTRA "RISONANZE - OMAGGIO A

ROMANO PASCUTTO "

TITOLO : RISONANZE - OMAGGIO A ROMANO

PASCUTTO

LUOGO: MUSEO DEL PAESAGGIO - COMUNE DI TORRE DI

MOSTO (VE) ,

Località Boccafossa

INAUGURAZIONE: sabato 12 dicembre 2009 , ore 16.30

DURATA: 12 dicembre 2009 – 14 febbraio 2010

ORARIO: venerdì e sabato ore 15.00/18.00

domenica ore 10.00/12.00 – 15.00/18.00

ingresso libero

INFO: www.museodelpaesaggio.ve.it

info 0421324440 (int 1- ore 9.00/12.00)

CATALOGO: in mostra

CURATORI Giorgio Baldo e Stefano Cecchetto

PATROCINIO Regione Veneto

A conclusione del ciclo delle numerose manifestazioni realizzate per il centenario della nascita di Romano Pascutto, la Regione Veneto e il Comune di San Stino di Livenza rendono omaggio alla figura del grande poeta con l'inaugurazione di una mostra che racconta i rapporti tra Romano Pascutto e gli artisti del suo tempo.

La mostra : Risonanze, Omaggio a Romano Pascutto, che inaugura sabato 12 dicembre 2009 alle ore 16.30 presso il Museo del Paesaggio di Torre di Mosto, in località Boccafossa,

vuole essere la testimonianza di una presenza ancora viva nel territorio veneto della figura di Romano Pascutto e del clima che si respirava nel mondo artistico e culturale di quegli anni.

Il tema principale dell'esposizione, curata da Giorgio Baldo e Stefano Cecchetto, intende riaffermare il dialogo ininterrotto tra pittura e poesia nell'Italia del secondo dopoguerra, e svelare i rapporti di amicizia che hanno legato Romano Pascutto agli artisti della sua generazione: Armando Pizzinato, Biagio Pancino, Remo Pasetto e Vittorio Basaglia. Un legame condiviso dalle lotte sociali e civili per alleviare la fatica del vivere quotidiano, in una società che iniziava la sua metamorfosi da civiltà contadina a realtà industriale. Il percorso per immagini di questa trasformazione è affascinante: i dipinti degli artisti che hanno condiviso il pensiero di Romano Pascutto, raccontano la genesi di questo sodalizio attraverso la narrazione di opere significative che testimoniano l'impegno politico e sociale del poeta. Del pittore Armando Pizzinato sono presenti in mostra alcuni emblemi della sua produzione artistica, tra i quali: Ragazza ebrea del 1944-45; Il partigiano torturato del 1943; Cantiere del 1947; Bracciante ucciso del 1949; e Terra non guerra del 1950.

La seconda sezione della mostra intende indagare Il rapporto tra poeti e pittori a Venezia negli anni sessanta e settanta, per svelare un rapporto stretto di amicizie che si incrociano, e che confondono le reciproche influenze. Questo ritrovato dialogo sfocia nelle forme più diverse per manifestarsi, con lavori a quattro mani che vedono la loro concretezza in copertine e illustrazioni per libri di poesia, inserti di stampe e litografie che accompagnano i volumi di versi, cartelle di grafica-poesia.

Questo rapporto tra poesia e pittura nel dopoguerra veneziano avviene sotto l'egida di tre esperienze editoriali estremamente significative per la vita culturale della città, quella degli editori-galleristi Carlo Cardazzo e Vanni Scheiwiller a partire dal secondo dopoguerra e poi quella legata alla pubblicazione della rivista "La città" dal 1964 al 1967.

Saranno proposti in mostra alcuni esempi sia delle pubblicazioni, sia delle opere comuni tra pittori e autori che ai due editori fanno riferimento, accompagnate da alcune opere di Guidi che lavorò con entrambi.

Tra i poeti sono ricordate le figure di: Guido Valeri, Manlio Dazzi, Ugo Fasolo Ennio Puochard, Marcello Pirro; tra gli artisti Virgilio Guidi, Hans Richter, Roberto Crippa e lo stesso Marcello Pirro.

Nella terza sezione sono presenti i dipinti di alcuni artisti contemporanei che già hanno esposto al Museo del Paesaggio e ai quali abbiamo commissionato delle opere che nella poesia di Pascutto trovano un'assonanza concettuale.

Gli artisti che hanno aderito alla proposta: Biagio Pancino; Giovanni Cesca; Valerio Bevilacqua; Eraldo Mauro; Giani Sartor; Nadia Balzarin; hanno trovato nella parola, l'elemento indispensabile al processo evolutivo della figurazione, il processo narrativo del loro lavoro è tutto dentro all'universo onirico di un linguaggio che rinnova continuamente la sua poetica espressiva.

Nel segno del concettuale, la quarta sezione, scandisce i temi di un Laboratorio in Progress, affidato a cinque gruppi di giovani creativi che, partendo dalla poetica di Pascutto, intervengono con le loro idee e con le differenti creatività, a realizzare una performance visiva che invade tutto lo spazio del laboratorio, per stimolare quel senso di interdisciplinarietà tra le arti, assolutamente necessario a rinnovare la comunicazione e il dialogo tra poesia, architettura, arti visive e fotografia.

L'installazione dal titolo: La Quercia Sradicata è stata ideata e realizzata da: KANTIERE MISTO - Alessandro "SPAZIO" Alemanno; Dario "ACRILICO 81" Soldera; Loris "HEDGEHOG" Fogliani;

ULTIME UTOPIE - Andrea "MANOLIBERA" Princivalli; Anna "OBANNA" Alemanno.

In questo particolare contesto, ci è sembrato opportuno dare spazio alla creatività di giovani che abitano il territorio di appartenenza del poeta, che respirano lo stesso paesaggio, e ne condividono, non solo la poetica, ma anche le nuove problematiche emergenti.

Installazione di pop art di Andy sulle vetrate Shenker - Milano

Spettabile Redazione,
inviamo il comunicato stampa e fotografia relativi all'iniziativa "Shenker Window Gallery", un progetto innovativo con cui Shenker intende esplorare contesti diversi da contaminare con l'arte e rinnova il proprio impegno di partecipazione attiva alla vita culturale delle città in cui è presente, rafforzando, ancora una volta, il legame con il territorio, con un contributo di "make up" urbano.
Il progetto verrà inaugurato con un'installazione di pop art dell'artista Andy sulle vetrate di Shenker Culture Club in Corso Matteotti 10 / angolo Via S. Pietro all'Orto a Milano, dal titolo "Blowing in the window - l'arte in vetrina, che rimarrà esposta fino all'estate.
Opere di Andy sono in mostra anche all'interno della sede Shenker: è prevista una preview della mostra per i giornalisti giovedì 17 dicembre alle ore 17.30. Il press kit è contenuto nell'art bag appositamente realizzata e firmata dall'artista, in edizione limitata e numerata.
A seguire party di inaugurazione con il dj set di Andy.
Ringraziamo per un'eventuale segnalazione e partecipazione alla preview del 17 dicembre, di cui si prega di dare adesione a: ufficiostampa@shenker.com.
Cordiali saluti,
Anna Favarin

Anna Favarin
Eventi e Ufficio Stampa


Shenker Italia S.r.l.
Sede Operativa
Piazza di Spagna, 66 - 00187 Roma
Tel. 06/45421851
Fax 06/45421588







mercoledì 2 dicembre 2009

Mostra “Giappone Potere e Splendore 1568-1868”

FINAZZER FLORY PRESENTA LA MOSTRA
"GIAPPONE POTERE E SPLENDORE 1568-1868"

Milano, 2 dicembre 2009 – Domani, giovedì 3 dicembre, alle ore 12.00, nella Sala Otto Colonne di Palazzo Reale, l'assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory presenterà la mostra "Giappone. Potere e Splendore 1568-1868. L'esposizione, curata da Gian Carlo Calza, rimarrà aperta dal 7 dicembre all'8 marzo 2010.

Saranno presenti:
Hiroshi Azuma, Console generale del Giappone
Salvatore Carrubba, Presidente 24 ORE Motta Cultura
Gian Carlo Calza, curatore della mostra
Hiroyuki Shimatani, direttore del Tokyo National Museum
Roberto Peregalli e Laura Rimini, curatori del progetto di allestimento.

Modera Domenico Piraina, responsabile Coordinamento e gestione mostre di Palazzo Reale.




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Postato su MilanoNotizie

L' llestimento della mostra Pittura Sacra a Montecitorio

COMUNICATO STAMPA

L’ALLESTIMENTO DELLA MOSTRA A PALAZZO MONTECITORIO

Design e sostenibilità nei rivestimenti pittorici Oikos

Dal 10 dicembre 2009 al 15 gennaio 2010 Palazzo Montecitorio ospita la mostra “Pittura Sacra a Montecitorio - Dipinti dal ‘400 al ‘600 della Collezione Pallavicini”, con opere di Luca Signorelli, Zanobi Machiavelli, Alessandro Botticelli, Federico Barocci, Pietro Paolo Rubens.

Oikos, da 25 anni azienda leader nella produzione di pitture decorative, è sponsor tecnico della mostra, con la messa in opera dei padiglioni espositivi.

Le strutture lignee sono dipinte con un procedimento che, utilizzando la finitura Antico Ferro, riproduce fedelmente la ruggine del cor-ten.

Antico Ferro si colloca tra i rivestimenti pittorici di ultima generazione, in grado di riprodurre i materiali nei cromatismi, negli spessori e nelle texture.

L’alta qualità raggiunta è il risultato di una lunga attività di ricerca e sperimentazione dei laboratori Oikos.

L’azienda, oltre a studiare e riprodurre da sempre le tecniche del passato, negli ultimi anni ha impegnato una intera divisione allo sviluppo di nuove finiture, in collaborazione con i progettisti ed in linea con quel design contemporaneo che predilige i materiali naturali (la pietra, il marmo, l’oro), le lavorazioni industriali (l’acciaio), i segni del tempo (ruggine, cor-ten).

Le qualità ecologiche di questi rivestimenti innovativi si sommano al loro valore estetico e tecnico: la produzione è interamente a Basso Impatto Ambientale, priva di solventi chimici e con processi non inquinanti.

Inoltre, riprodurre le pietre naturali o i metalli con pitture ad alto valore applicativo ha, oggi, la stessa valenza di risparmio energetico ricercata anticamente, ad esempio dai veneziani, che rendevano l’effetto del marmo con il sapiente utilizzo dello stucco.

L’utilizzo di prodotti leggeri comporta, oggi come allora, una notevole riduzione dei costi di trasporto rispetto a quelli delle materie prime, evitando al contempo l’impoverimento di fonti difficilmente rinnovabili, e processi produttivi ad alto impegno energetico, come nel caso dell’acciaio.

www.oikos-paint.com

Ufficio Stampa per Oikos: Imma Puzio

ufficiostampa@immapuzio.it - T +39 348 8572387

Luigi Le Voci, l'ultimo grande artista bohemien


Dell’artista Luigi Le Voci – originario di Castrovillari, ma tramutatosi rapidamente in amante passionale delle grandi città europee – hanno scritto, negli anni, firme importanti del panorama critico italiano, da Luigi Carluccio a Giovanni Arpino, Massimo Mila e Marziano Bernardi. Fu proprio quest’ultimo – storico critico del quotidiano La Stampa – a scoprirlo, seguirlo e sostenerlo negli anni passati dall’artista a Torino, prima come studente della facoltà d’architettura e poi ribelle e idealista promotore di se stesso con l’apertura, nel 1976, dello Spazio Le Voci, in cui esponeva le sue opere per venderle direttamente al pubblico, saltando a piè pari il mondo delle gallerie d’arte. «Un romantico nel senso Ottocentesco della parola», così lo definiva il grande critico torinese, «candidamente emotivo […], d’una assoluta sincerità di sentimenti, che osa dipingere dei violinisti in estasi, dei frati invasati di misticismo alla Greco, e ricupera i saltimbanchi del primo Picasso ma in chiave di passionalità disarmata». Ogni recensione dedicata al lavoro di Le Voci propone un’influenza nuova, un grande nome della storia dell’arte da accostare al suo segno irrequieto e vivo, serpeggiante e frizzante in segni concisi, frammenti di segno, slanci e soprassalti di accenti; un tocco volante e guizzante alla De Pisis; e poi ancora Toulouse Lautrec, Velazquez filtrato attraverso Manet, il pizzico fiabesco alla Chagall e alla Utrillo. Questi riferimenti, che senza dubbio nobilitano l’artista, non devono però far pensare ad una mancanza di personalità. Le Voci ha un linguaggio individuale che si inserisce nella tradizione dei pittori di strada e che fa di lui l’ultimo grande bohemien; originale proprio per il suo legame alla figura in un periodo storico di costante fuga informale. Un linguaggio pieno di forza e di tensione lirica, fatto dell’irrequietezza demoniaca di un universo romantico. La sua pennellata, ora corposa e opulenta, ora levigata fino a rasentare la velatura, è stata capace di cogliere scorci caratteristici di città quali Parigi, Torino e Milano, restituendone delle cartoline animate. Grazie ad un ben miscelato impasto di agilità pittorica, perizia grafica e freschezza è sempre riuscito a sottrarre le immagini all’ovvietà, facendone dei quadri pieni di garbo e coinvolgente allegria. E ciò accade anche per l’opera – l’ennesima sensuale frattura nella rigidità del mondo – che entra a fare parte della Collezione Bancartis, un progetto della BCC Mediocrati, e che farà da preludio ad una mostra personale al MACA – Museo Arte Contemporanea Acri – sempre in collaborazione con la BCC –, che ripercorrerà l’intera carriera di quest’artista profondamente europeo, come sapevano esserlo i suoi colleghi del XIX secolo. I gesti rapidi, eppure vigorosi, fatti di una tecnica ricca di preparazione didattica trasfigurata attraverso un animo irrequieto ed una fantasia esuberante, vivificano, in questo caso, una scena della Festa di San Giovanni – a cui l’artista ha anche dedicato dei versi – di cui sono rievocati i teneri fantasmi ai piedi dell’imponente castello aragonese della sua città natale, Castrovillari, mentre nel cielo fioriscono pennellate, sbocciano fuochi d’artificio.


Mostra: Luigi Le Voci, l’ultimo grande artista bohemien

Luogo: BCC MEDIOCRATI

Sala “De Cardona”, Centro Direzionale BCC Mediocrati

Via Alfieri – Rende (Cs)

Curatori: Federico Bria

Vernissage: 18 dicembre 2008 ore 17:00

info: BCC Mediocrati – tel. 0984841811

Ufficio stampa MACA

tel. 0119422568

maca@museovigliaturo.it

www.museovigliaturo.it

martedì 1 dicembre 2009

4a ediz Video Arte & Culture Digitali

PRIMO PIANO LIVINGALLERY

COMUNICATO STAMPA

OFF MINUTES

IV Edizione Internazionale di Video Art & Culture Digitali
Lecce - Primo Piano LivinGallery
05 –10 DICEMBRE 2009

INFORMAZIONI UTILI

Artisti: Collettiva video artisti internazionali

Titolo: OFF MINUTES - IV Edizione Internazionale di Video Art & Culture Digitali

Orario vernissage: Sabato 05 DICEMBRE ORE 19,00

Date al pubblico: 05 – 10 DICEMBRE 2009
Sede: Primo Piano LivinGallery
Indirizzo: Puglia - Lecce |
Viale Guglielmo Marconi 4
Orari: dal lunedì al sabato 16:30 – 19:30
Telefono Sede: 0832.304014
Sito Web:
www.primopianogallery.com
Email:
primopianogallery@libero.it
Curatore: Dores Sacquegna
Catalogo in mostra

COLLABORAZIONI:

  • La Santa Proyectos Culturales
    www.lasanta.org
  • CCCB Centre De Cultura Contemporanea
  • BAC FESTIVAL
  • www.bacfestival.com
  • Ministero Cultura, Portogallo – Dg Artes
  • Dar Al-fonon Center

Si inaugura sabato 05 dicembre alle ore 19,00 la IV edizione di Video Arte e Culture Digitali, curata da Dores Sacquegna. Off Minutes, senza minuti, senza respiro, propone le opere di artisti locali e internazionali con una sequenza screening. Sei giornate "no stop" tra musica contemporanea sperimentale con il palestinese Mohammed Salman presente per la durata dell'evento, con video performances, video installazioni, video animazioni e corti, la rassegna, ancora una volta, si configura come appuntamento annuale indiscusso nel calendario della galleria.

Anche quest'anno l'evento si apre l'evento in partnership con il CCCB Centre de Cultura Contemporanea e La Santa Proyectos Culturales di Barcellona (Spagna), con il quale la galleria presenta artisti di riferimento in occasione delle rassegne di video arte del Bac Festival. Quest'anno, sarà in mostra il video "Penelope" di Silvia De Gennaro, artista romana.

Si ringrazia il Ministero della Cultura del Portogallo per il video di Manuela Barile e Mr. Hatem Abdel Qader Al-Hafi del Dar Al-fonon di Nablus (Palestina), per la segnalazione di Mohammed Salman e Dima Hourani. Il Centro ha sede nel vecchio campo dei rifugiati (Askar) e promuove le attività artistiche, culturali e tradizionali del Paese (arti visive, teatro, danza).

In questa quarta edizione di Video Arte & Culture Digitali, in mostra undici artisti nelle seguenti sessioni:

Video performance (Manuela Barile,Gruppo Sinestetico,Dima Hourani,Giovanna Pastorelli, Corpicrudi/Matteo Levaggi)

Video Arte (Gianluca Russo & Angelo Però, Camille Boissiere, Lena Lapschina)

Video installazioni (Heidi Moriot)

Video animazioni ( Silvia De Gennaro)

Video Sound (Mohammed Salman).

SCREENING OPENING 05 dicembre dalle ore 19,00

Presentazione della rassegna con ospite Mohammed Salman

Ascolto della musica palestinese e visione dei video:

Manuela Barile " Pesa", 2009, Ministero Cultura Portoghese

La video performance descrive l'approccio di un individuo che con malinconia lascia il luogo a cui

si sente profondamente legato, per mettersi in cammino alla ricerca della nuova "casa".

Pesa (nido in Estone) è parte di Locus in quo, un progetto multidisciplinare sul senso

dei luoghi che combina insieme sound art, sperimentazione vocale, performance art, video art e fotografia.

Il ritmo circolare del video richiama quello dell'uccello dentro il suo nido. Il nido è associato all'immagine della casa semplice, la casa dell'infanzia, quella casa a cui sempre si ritorna o si sogna di ritornarvi come l'uccello ritorna al nido.

Camille Boissiere "Walk", 2009 Boissiere Production

Il video è un incontro con lo spazio e con il tempo dell'Uomo.

Corpicrudi/Matteo Levaggi" White Lux", 2008 – Balletto Teatro di Torino Production
Ispirato ai dipinti seicenteschi delle Vanitas (particolare tipologia di Natura Morta), l'installazione presenta tre teche museali in plexiglass e legno su cui sono riposti un teschio e dei fiori recisi (rispettivamente simbolo della fine della morte e della fine della bellezza), e i corpi eretti immobili di due modelle simbolo di bellezza eterna. Il video è la versione rmx girato nella splendida cornice decadente della Cavallerizza Reale di Torino creato dagli artisti su richiesta del coreografo Matteo Levaggi del Balletto Teatro di Torino. L'installazione è diventata il set del primo atto dell'opera PRIMO TOCCARE co-firmata dagli artisti e dal coreografo Matteo Levaggi e presentata in anteprima mondiale presso la Biennale de la Danse de Lyon nel settembre 2008, seguita dal secondo atto che ha debuttato al Joyce Theater di New York nell'ottobre 2009 con ottime recensioni di testate internazionali.

Silvia De Gennaro "Looking Illumination", 2008 – Assaus Production

Il video descrive il rapporto zen con il proprio "io", con la luce e le relazioni sociali. Realizzato con animazioni digitali e corti.

Gruppo Sinestetico "Action Aban",2009- G.S. Production

Il Gruppo Sinestetico si propone in "maniera sinestetica" cioè utilizzando e innalzando la sinestesia in arte , sia nella performance , nell'azione , nell'immagine , e nel contatto/contagio , quindi utilizzando video , foto , e videoinstallazione.

Dima Hourani" I'm making video art too", 2008 –Dima Hourani Production

Questo video nasce in dialogo con un'opera di John Baldessari " I am making art" del 1971 e mostra le differenze culturali tra una donna musulmana e quella occidentale.

Lena Lapschina "Absorbed Landscape" 2009 - Lena Lapschina Production

Il video tratta di un viaggio dell'artista in autobus, attraverso il confine eurasiatico delle Ural Montains. L'atto di scrivere e cancellare è un lavoro sulla memoria dei luoghi e dei personaggi incontrati sul cammino.

Heidi Moriot" Untitled"2005 – 2009 – Moriot Production

Nel video l'autrice gioca alla caccia al tesoro, mettendo in dubbio il luogo, lo status dell'artista, l'oggetto, il gesto, l'attesa, il segnale, tentando di rovesciare e reinventare i valori.

Angelo Però & Gianluca Russo " The Passion of The "Christ", 2004- Però & Russo Production

Il video è ispirato dalla versione del film "The Passion of the Christ" e dalle immagini violente che lo caratterizzano. Gli artisti hanno realizzato le quindici stazioni della via crucis in chiave ironica, generando un netto distacco e un confronto concettuale tra le immagini violente e quelle ironiche realizzate nel centro storico di Nardò, e in alcune zone della macchia salentina. L'ironia, non è rivolta alla religione cattolica ma è una forma di protesta per la violenza di alcune scene presenti nel film. Lavorando sul doppio è da notare il cambiamento dell'epoca che da antica diventa attuale, le scenografie, gli indumenti, etc. Una delicata corona di fiori, sostituisce quella di spine. La musica di fondo si alterna con il battito del cuore e la musica originale.

Giovanna Pastorelli "Madre acida", 2009 –Giovanna Pastorelli Production

La video performance eseguita dall'artista è una scultura in movimento, non racchiude forme ma ne genera di nuove. Nella pasta lievitata che ella modella si alternano diverse emozioni ed energie in una dimensione surreale.

LOBODILATTICE - ARTE CONTEMPORANEA IN MOVIMENTO N.109


COPERTINA N. 109 selezionata da Ivan Quaroni :

Mirko Baricchi "IDRA" - tecnica mista su tela, 40x40 cm. 2009

PRIMO PIANO

-MY TWO CENTS, la Rubrica di Chiara Canali, N.00: "IL SENSO DI UN'OPERA NEL MONDO NON-SENSE DELL'ARTE"

"Il significato delle cose non sta nelle cose in sé, ma nel nostro atteggiamento verso di esse. "(Antoine de Saint-Exupéry). Un'analisi del senso del fare le cose che conduce a riflettere sul senso dell'opera d'arte. Il gesto dell’artista deve fare la differenza, deve lasciare un segno del suo passaggio, deve marcare lo spazio esteriore ma anche quello interiore.

-CHE LA COVER SIA CON TE - ROLL OVER ROTONDI

Recensione della mostra Roll Over Rotondi presso Area/b. Di Maria Teresa Melodia

"Creatività è unire elementi preesistenti con connessioni nuove, che siano utili" ovvero la capacità di scegliere elementi già esistenti per combinarli in modo nuovo, rispetto al periodo storico, e utile, cioè funzionale al loro scopo. Sulla base di questa concisa, quanto ficcante definizione, opera dello scienziato francese Jules Henri Poincaré, è naturale affermare che Michael Rotondi è un creativo a tutti gli effetti....

- IL TEATRO DELLA PERFORMANCE

Recensione sulla mostra "Il teatro della performance" presso GAM Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino.
di Davide W Pairone

Le pratiche artistiche della performance e dell' happening sono arrivate al nuovo millennio con l'affanno ed il fiato corto. Apparentemente non hanno più molto da dire, ridotte ad accessorio coreografico per le scintillanti carriere di pittori e scultori tornati al sicuro negli studi...

-"EXPOSITION DES TRAVAUX RECENTS" - Jacqueline Devreux

Recensione della mostra "Exposition des travaux recents" - Jacqueline Devreux, presso l'immagine art gallery.
di Barbara Agostoni

Quando si dice che quella donna, quel racconto, quel film o quel quadro è tipicamente francese, si pensa ad un qualcosa, o per dirla alla francese "quel je ne sais quoi", di raffinato, a quel gusto per l'elegante sobrietà che affascina proprio perchè riesce a comunicare un'immagine di poetica bellezza, quasi un ricordo nostalgico di un tempo remoto...


http://www.lobodilattice.com

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