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domenica 12 aprile 2009

Onocausto


Omocausto

Il comitato provinciale ArciGay "I figli della luna" di Cuneo presenta la mostra di carattere storico "Omocausto", che si svolgerà dal 20 al 27 Aprile 2009 presso la Sala Mostre della Provincia di Cuneo.

L'evento si inaugurerà Lunedì 20 Aprile 2009 alle ore 18,00 presso la Sala Mostre.

Venerdì 24 Aprile, dalle ore 21 alle 23 sarà realizzata un'apertura speciale in concomitanza con la Fiaccolata che si svolgerà per la Giornata della Commemorazione dell'Anniversario della Liberazione.

L'esposizione proposta è un progetto realizzata dai volontari del Circolo Arcigay "Nuovi Passi" di Udine nel 2005 che è stata aggiornata e riproposta dal 2006 in un nuovo formato in diverse città italiane ed in lingua slovena nella Città di Ljubljana.

Si tratta di 15 pannelli, realizzati su supporto plastico (70 x 100), che propongono ad un buon livello di approfondimento un quadro storico sul nazismo e sul fascismo col'approccio all'omosessualità e sulla loro strategia di persecuzione. Negli ultimi pannelli si introducono sinteticamente le discriminazioni nei regimi comunisti proponendo nell'ultimo l'elenco dei paesi che, al momento della stampa, prevedevamo norme contro l'omosessualità. L'aggiornamento attuale riporta i dati al maggio 2008.

Dati Tecnici:
Titolo rassegna : “Omocausto”
Promotori: Arcigay “I figli della Luna”.
Luogo: Sala mostre - Palazzo della Provincia Corso Nizza 19 - Cuneo.
Inaugurazioni: Lunedì 20 Aprile 2009 alle ore 18.00
Orario di apertura: dal 20 al 27 Aprile 2009 orario 16-19, aperto anche su appuntamento per scuole o altri gruppi telefonando al 3396256506 Emanuele.


Campovisivo - Le azioni visibili del contemporaneo




La Fondazione Casa Delfino è lieta di presentare la prima edizione della rassegna “Campovisivo – le azioni visibili del contemporaneo”, appuntamenti con l’arte contemporanea ideato da Stefano Venezia in collaborazione con l’artista Domenico Olivero dell’Associazione Art.ur.

Essi desiderano proporre una visione dell’arte aperta e dialogante, realizzando una serie di incontri e conferenze sul tema: “Arte=Ambiente”, argomento scelto come problema di grande urgenza sociale.

In questo periodo di grandi cambiamenti è stato selezionato il delicato tema della relazione fra l’arte e l’ambiente umano, sia nei suoi aspetti naturalistici che in quelli urbani, al fine di porre l’attenzione su una delle questioni più scottanti del nostro presente. Saranno quindi proposti i processi più costruttivi dell’arte contemporanea che agiscono nella realtà degli spazi pubblici e delle relazioni collettive, sia in modo estetico che in modo pratico, in una trasformazione e rivalutazione del contesto sociale, con un risalto sui complessi temi della presenza umana e delle sue dinamiche rappresentative.

La rassegna si svilupperà in una serie d’incontri per un totale di quattro appuntamenti che si svolgeranno nell’arco di due settimane, dal 7 al 17 Maggio 2009.

Ogni serata, il giovedì ed il venerdì, si svolgerà un incontro pubblico con relatore.

Per tutta la durata della rassegna, presso lo spazio espositivo della Fondazione Casa Delfino, sarà allestito un punto informativo sui diversi interventi che saranno realizzati. In questo luogo saranno raccolti tutti i documenti relativi alle diverse tematiche affrontate, sui diversi progetti in corso. Riviste, libri, materiale multimediale il tutto consultabile e reso disponibile per un maggior approfondimento sugli incontri.




Tempi e luoghi:

Gli eventi avranno luogo presso la sede della Fondazione Casa Delfino, in corso Nizza 2 a Cuneo.


Giovedì 7 Maggio ore 21 - La storia
Il primo appuntamento sarà con la critica d’arte Ida Isoardi e la storica dell’arte, insegnante presso il Liceo Artistico di Cuneo, Fulvia Giacosa. Esse presenteranno un inquadramento storico dell’arte e delle sue relazioni con l’ambiente, dal secondo novecento al nostro presente.

Venerdì 8 Maggio ore 21 - Un progetto
Nel secondo incontro, in cui interverrà il curatore Claudio Cravero, sarà approfondito il progetto intitolato PAV - Parco Arte Vivente, realizzato recentemente a Torino dall'artista Piero Gilardi. Contenitore e contenuto, il PAV è un centro di sperimentazione artistica sull’arte del vivente, vale a dire sugli sviluppi in termini di relazionalismo e biopolitica di quella che, solo quattro decenni fa, veniva chiamata Land Art o Art in Nature.

Giovedì 14 Maggio ore 21 – Il territorio
Serata conviviale aperta al pubblico, coordinata dall’ artista Domenico Olivero e dal curatore della rassegna Stefano Venezia, in cui si dibatterà sulle realtà del territorio cuneese. Alla serata saranno invitati tutti gli operatori culturali, artisti, curatori e critici della provincia.

Venerdì 15 Maggio ore 21 – L’arte per lo spazio pubblico
A chiusura della rassegna, la storica e curatrice Giorgina Bertolino dell’associazione a.titolo, presenterà una serie di opere d’arte realizzate nello spazio pubblico secondo modelli di progettazione partecipata che hanno coinvolto gruppi di cittadini. L’intervento sarà dedicato al progetto Nuovi Committenti, realizzato a Torino nel quartiere Mirafiori Nord, e al Laboratorio Artistico Permanente sperimentato in alcuni Comuni della provincia torinese.



Dati Tecnici:
Titolo rassegna : “Campovisivo”
Promotori: curatore Stefano Venezia e l’artista Domenico Olivero.
Luogo: Fondazione Casa Delfino Corso Nizza 2 - Cuneo.
Organizzazione: Fondazione Casa Delfino e Associazione Art.ur.
Inaugurazioni: Giovedì 7 Maggio 2009 alle ore 21.00
Data: dal 7 al 17 Maggio 2009 orario secondo le date degli eventi.
Blog del progetto http://campovisivocuneo.blogspot.com/
e-mail: campovisivo.cuneo@gmail.com;
info: 347.9734612 0171.695600
Ingressi Liberi.

sabato 11 aprile 2009

Mostra "Dislocazioni" Roma La Magnolia

DISLOCAZIONI

Collettiva


31 marzo - 31 aprile

Nell'ambito del ciclo di conferenze Il Mediterraneo Cambia Volto: Creatività e Confini delle Donne Migranti. Un dialogo interculturale sulle donne e la migrazione nel Mediterraneo contemporaneo in collaborazione con Loyola University Chicago, La Magnolia presenta una collettiva delle sue giovani artiste.

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Tredici donne si specchiano l'una nel linguaggio dell'altra, diverse per origini, percorsi di vita e di ricerca artistica. Tredici donne si ritrovano in un luogo geografico, Roma, al centro del Mediterraneo, in uno spazio di crescita in cui la creatività si declina con la pratica politica , la Casa Internazionale delle Donne.

L'identità si costruisce attraverso il proprio sguardo sul mondo, guardandosi e mostrandosi. Si costruisce nella relazione, confrontandosi con l'altro da sé. Dislocandosi. Rendendo la propria stessa identità luogo di relazioni.

Le artiste de La Magnolia sono: Sara Spizzichino, Nadine Ethner, Soledad Johansen, Irene Iorno, Francesca Manzini, Sarah Klingeberg, Rivka Spizzichino, Kerstin Birgit Bude, Roberta Coni, Teresa Merolla, Daria Morucci, Valentina Parisi, Letizia Marabottini.


La Magnolia

Area Cultura Casa Internazionale delle Donne

via della Lungara, 19

06 68193001

areacultura.cidd@tiscali.it

www.casainternazionaledelledonne.org



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Da: Alexander Reine Crese <a.reinecrese@gmail.com>


giovedì 9 aprile 2009

“I PROMESSI SPOSI” di ALIGI SASSU


“I PROMESSI SPOSI”

di ALIGI SASSU

9 – 31 MAGGIO 2009

Quadreria “Bovara Reina”, Malgrate - Lecco

INAUGURAZIONE SABATO 9 MAGGIO ORE 17,00



I 58 acquarelli che Aligi Sassu realizzò nel 1943 per illustrare «I Promessi Sposi» di Alessandro Manzoni saranno esposti dal 9 al 31 maggio presso la Quadreria “Bovara Reina” di Malgrate (Lecco), recentemente restaurata e completamente rinnovata.

La mostra, organizzata e promossa dal Comune di Malgrate, dalla Provincia di Lecco e dalla Fondazione della Provincia di Lecco Onlus, sarà l’occasione per celebrare i dieci anni dalla costituzione della Fondazione stessa, nata dieci anni or sono con l’obiettivo di promuovere in ambito territoriale una “cultura della donazione”, favorendo il sostegno alle realtà del volontariato che si occupano di assistenza sociale e socio sanitaria, oltre che di tutela e valorizzazione dell’ambiente e della cultura della provincia di Lecco.

Per la prima volta il territorio lecchese ospita le opere che il grande maestro sardo dipinse per illustrare il romanzo che rese famoso Alessandro Manzoni.

Disperse e ritrovate solo nel 1977, gli acquarelli (di formato 40,5x29,5) sono stati pubblicati nel 1983 a corredo di un’edizione per bibliofili de «I Promessi Sposi», che fu presentata alla Casa del Manzoni di Milano con prefazione di Giancarlo Vigorelli. Nel 2003 i proprietari delle tavole, Alfredo e Teresita Paglione, donarono la raccolta alla città di Chieti; la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, beneficiaria della donazione, la collocò in un allestimento permanente, da cui nacque il primo nucleo del Centro Abruzzese Studi Manzoniani.

Presso la Quadreria “Bovara Reina” sarà quindi possibile vedere attraverso gli acquarelli di Aligi Sassu i personaggi e i luoghi che Alessandro Manzoni descrisse nel suo romanzo qui ambientato.



“I PROMESSI SPOSI”

di ALIGI SASSU

9 – 31 MAGGIO 2009

Quadreria “Bovara Reina”, Malgrate – Lecco
Ingresso Libero
Orari: martedì e giovedì dalle 8,30 alle 12,30

sabato e domenica dalle 11,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00
Visite guidate gratuite per il pubblico:

sabato e domenica: ore 17,30

giovedì: ore 20,45
Visite guidate gratuite per le scuole (su prenotazione):

martedì e giovedì: dalle 8,30 alle 12,30

Le visite guidate sono a cura di MATERIAVIVA
Per informazioni e prenotazioni: Anna Sala - 349 1476928 - a.sala@materiaviva.eu



Ufficio Stampa:

CORRELAZIONI sas - Lecco

Giorgio Cortella – 335 7904683

Armanda Mainetti – 328 3627614 - armanda.mainetti@correlazioni.it

KLEOMBROTOS - VIGLIATURO, una letterea dal passato


Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con tutti i suoi Istituti, promuove la Settimana della Cultura, quest’anno giunta all’XI edizione con lo slogan “Ia cultura è di tutti, partecipa anche tu”, per dare un maggiore impulso all’amore per l’arte e per il patrimonio culturale. In questo contesto Silvio Vigliaturo espone una collezione di sculture in terracotta e una serie di installazioni e opere in vetro presso il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, che raccoglie tutte le testimonianze materiali della Sibaritide dall’età protostorica all’età romana, ed in particolare il ricco e glorioso passato di quella che fu una delle più importanti poleis della Magna Grecia: Sybaris.

“Il tempo tutto toglie e tutto dà; ogni cosa si muta, nulla s'annichila”, così scriveva il filosofo Giordano Bruno in L’arte della memoria. Questa breve frase è la perfetta sintesi delle riflessioni che stanno alla base di questa mostra di Silvio Vigliaturo. Si tratta infatti di una meditazione sul tempo e le sue stratificazioni, i suoi intrecci che sembrano essere guidati dal Fato degli antichi greci – civiltà con cui l’artista si è misurato costantemente lungo tutto il suo percorso creativo. È un’analisi volta a smascherare e reinterpretare la parvenza caotica del succedersi delle epoche storiche, quella confusione che solo apparentemente è in grado di cancellare le tracce anche d’intere città – come successe all’antica Sybaris nel 510 a.C., conquistata e distrutta dall’esercito della rivale Kroton. Nella visione di Vigliaturo quelle tracce non si perdono mai del tutto, ma, anzi, danno l’impressione di riaffiorare esse stesse spontaneamente dalle nebbie dell’oblio, per arricchire il nostro presente con il loro inestimabile valore documentario. In questo modo viene interpretata la dedica votiva alla dea Athena dell’atleta olimpionico dell’antica Sibari, Kleombrotos: una lettera, un documento, i cui destinatari siamo noi uomini d’oggi che, nel ritrovarci nel cuore di un’installazione, tra l’epigrafe e l’immagine del condottiero Milone - distruttore di Sybaris, anch’egli atleta olimpico, certo il più grande di tutti i Giochi antichi - siamo testimoni, stimolati dalla traccia lasciataci da Kleombrotos, di come l’antica città sia tuttavia riuscita a sopravvivere alla sua devastazione.

Questa dialettica tra passato e presente, mito e contemporaneità, in cui entrambi i poli in comunicazione sono in grado di agire stimolandosi a vicenda, è alla base della riflessione che Vigliaturo ha sviluppato per questa mostra. Le grandi sculture in vetro, le installazioni a pavimento e la serie di venticinque opere in ceramica intitolata La Guerra di Troia, si avvicendano agli importanti reperti archeologici custoditi nelle sale del museo. Ne traggono ispirazione, come nel caso del vaso con l'Erote: personaggio alato, con il quale l’artista intende dialogare, collocandogli di fianco una scultura in vetro che rappresenta una delle metafore a lui più care, la Caduta dell’Angelo, al fine di mostrare come certi temi siano delle costanti, degli archetipi della rappresentazione artistica e che, se anche in certe epoche possono subire delle modificazioni, o addirittura scomparire come la città di Sibari dopo l’attacco guidato da Milone, riappariranno, anche solo in una traccia mitica estrapolata dall’inconscio collettivo, di cui l’artista vuole essere il portavoce e l’interprete.


(Andrea Rodi)



Mostra: Kleombrotos – Vigliaturo, una lettera dal passato

Luogo: Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide

Località Casa Bianca, 87011 Sibari (CS)

Vernissage: 18 aprile 2009 ore 11.00

Orario mostra: tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.30. Lunedì chiuso.

Curatori: Anna Lucia Casolaro, Domenico Marino, Vittorio Amedeo Sacco

Testi di: Bernard Légé e Vittorio Amedeo Sacco

Periodo: dal 18 aprile 2009 al 31 maggio 2009

Info:
Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide
Ufficio stampa MACA
tel. 0119422568

maca@museovigliaturo.it
www.museovigliaturo.it

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