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venerdì 25 maggio 2018

Galleria ArteSì, Modena | ANDREA SALTINI, Sopravvivere a Picasso | 9 giugno - 7 luglio 2018

Galleria ArteSìModena
9 giugno – 7 luglio 2018

ANDREA SALTINI
Sopravvivere a Picasso

A cura di Cristina Muccioli

Inaugurazione: sabato 9 giugno, ore 18.30

 

 

La Galleria ArteSì di Modena (Via Fonte d'Abisso, 10) presenta, dal 9 giugno al 7 luglio 2018, "Sopravvivere a Picasso", mostra di Andrea Saltini a cura di Cristina Muccioli. Realizzata in collaborazione con Magnificat Ars Societas, l'esposizione sarà inaugurata sabato 9 giugno alle ore 18.30.

Per la prima volta interamente dedicati ad una personale, gli ampi spazi della Galleria ArteSì, diretta da Maria Teresa Mori, ospitano la nuova produzione dell'artista, tuttora in progress: quindici opere inedite su tela e su tavola caratterizzate da continue citazionie rimandi (prima fra tutte l'opera da cui trae il titolo la mostra, la cui iconografia richiama esplicitamente "Guernica" di Picasso), ma anche dall'uso di argilla, gesso, pigmenti e inchiostri cinesi. Il percorso espositivo è completato, infine, da un excursus attraversotre recenti serie pittoriche: "The Razors Edge" (2017-18), "Come puoi vivere a testa in giù?" (2016), "Trovami un modo migliore per uscirne" (2015-16).

«Andrea Saltini – scrive Cristina Muccioli – ha avuto tempi metabolici e di sedimentazione geologici. Adesso, il suo gesto su tela o su carta, le sue visioni, vanno più veloci della luce elettrica. Andrea è un cortocircuito vertiginoso tra memoria, sapere, sentimenti, pungoli emotivi, urgenze espressive. Niuno mai come costui toccò i colori, scriveva quel toscano-centrico irredento di Giorgio Vasari a proposito di Correggio. Lo avrebbe scritto anche di Saltini, che pure predilige i bianchi e i neri, perché li reinventa da virtuoso cercando i grigi, i suoi, come Yves Klein ha dato la caccia al blu. Titolo ironico e leggero – Sopravvivere a Picasso – a contrappeso di quella densità di contenuto e di forma che contraddice e tacita la prognosi infausta sulla figurazione italiana. Qui si fanno i conti con i giganti, sentiti Maestri non per essere banalmente emulati, né sovvertiti o desacralizzati, ma per essere rianimati attraverso un'infaticabile ricerca della propria unicità, della propria verità, per rinascere a vita nova. Se ne esce stremati, incantati, assorbiti, innamorati». 

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 7 luglio 2018, lunedì e domenica ore 17.00-19.30, martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 10.30-12.30 e 17.00-19.30, chiuso giovedì. Ingresso libero.Per informazioni: tel. +39 338 6764679galleria@artesimodena.comwww.artesimodena.comwww.facebook.com/artesimodenawww.instagram.com/artesimodena.

Andrea Saltini, pittore, poeta e direttore artistico, nasce nel 1974 a Carpi (Mo), dove vive e lavora. Il primo semestre del 2018 è statper lui particolarmente importante, con tre mostre personali ("The Razors Edge", a cura di Alessandra Radaelli, MAC – Fondazione Maimeri, Milano; "Ritual de lo Habitual", a cura di Marta Santacatterina, Rizomi Art Brut, Parma; "Sopravvivere a Picasso", a cura di Cristina Muccioli, Galleria ArteSì, Modena) e la partecipazione a fiere d'arte internazionali ("Scope Art Show 2018"Metropolitan Pavillon, Chelsea, New York; Salon du Dessin, Palais Brongniart, Parigi; "Lausanne Art Fair"Expo Beaulieu Lausanne, Losanna). Sempre nel 2018 è stato prodotto un documentario dedicato all'artista, intitolato "La balena e il gamberetto" (produzione Italia/Sudafrica, in collaborazione conMagnificat Ars Societas). Nel 2017 è uscito il volume "Ritual de lo Habitual. 31 opere fatali" (Fermoeditore). È, invece, del 2016anno in cui l'artista ha avviato la sua collaborazione con l'agenzia di promozione e distribuzione Magnificat Ars Societas, la monografia A.P.M. che racchiude dieci anni di attività. Dopo gli studi artistici e un Master UDP in comunicazione, Andrea Saltini ha portato avanti un'intensa attività espositiva, supportata anche da numerosi premi e riconoscimenti, con mostre in Italia e all'estero, nonché la partecipazione alla "55. Esposizione Internazionale d'Arte  La Biennale di Venezia"nel PadiglioneNazionale della Costa Rica. L'interesse dell'artista si estende, infine, al campo della moda: dal 2015 collabora con MD75, per cui realizza periodicamente progetti dedicati.

 

ANDREA SALTINISopravvivere a Picasso

A cura di Cristina Muccioli

ArteSì – Galleria d'Arte Contemporanea

Via Fonte d'Abisso 10, 41121 Modena

9 giugno – 7 luglio 2018

Inaugurazione: sabato 9 giugno, ore 18.30

Orari di apertura: lunedì e domenica ore 17.00-19.30, martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 10.30-12.30 e 17.00-19.30, chiuso giovedì.

 


ArteSì – Galleria d'Arte Contemporanea

Via Fonte d'Abisso 10, 41121 Modena



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domenica 20 maggio 2018

Carlo Montarsolo, Sounds of Color. Mostra-evento a San Francisco

logo_associazione_montarsolo
Dal 22 maggio al 6 giugno esposte le opere di Carlo Montarsolo all’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco. Continua la riscoperta del noto artista italiano.

Inaugurazione martedì 22 maggio 2018, ore 18.30


Dal 22 maggio al 6 giugno 2018 avrà luogo a San Francisco, presso l’Istituto Italiano di Cultura, la Mostra-evento Carlo Montarsolo. Sounds of Color.
In continuità con le rassegne espositive e gli eventi culturali legati alla riscoperta di Carlo Montarsolo(1922-2005), la retrospettiva odierna è finalizzata ad approfondire la proficua produzione dell’artista, presente a pieno titolo nella storia dell’arte nazionale, muovendo dal figurativo fino alle soglie dell’astrazione.
20 opere selezionate dall’Archivio dell’Associazione Montarsolo raccontano i principali filoni del percorso artistico di Carlo Montarsolo, in particolare quelli legati alla musicalità del colore, tema fondante della rassegna. La mostra è una sintesi della vasta produzione delnoto artista italiano: dai temi del “mare” e delle “lave vesuviane” alle “immagini del creato”; dagli inchiostri degli anni cinquanta ai “segni e suoni” degli anni settanta fino ad arrivare al ciclo più recente degli “affreschi pompeiani”.
In occasione dell’inaugurazione della mostra, l’Associazione Montarsolo presenta Sounds of Color: a Tribute to the Art of Carlo and Paolo Montarsolo, reading teatrale dedicato ai fratelli Montarsolo. Nata da un’idea di Federico Romanelli Montarsolo, figlio dell’artista e presidente dell’Associazione, la performance scritta da Alessandra Valente sarà interpretata da Steve Siegelman ed intervallata da arie cantate da allievi del Merola Opera Program di San Francisco – dove Paolo Montarsolo ha insegnato diversi anni – e da video tratti dalle opere liriche di cui il celebre basso fu protagonista. L’evento fa seguito al successo italiano di Note di colore, l’arte dei fratelli Montarsolo – Teatro di Villa Torlonia di Roma, 2016.
Realizzata grazie al sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura e del Consolato d’Italia di San Francisco, la mostra-evento è promossa dall’Associazione Montarsolo in collaborazione con il Merola Opera Program e con il patrocinio congiunto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Sponsor della mostra-evento: Italia Cargo (Trasporti) e Tenuta di Tavignano.

lunedì 14 maggio 2018

Quando la materia scolastica era arte liberale: a Siena la mostra di pittura di Silvia Gasparrini


A Siena dal 27 maggio al 20 giugno "Il volto delle arti". Una mostra, tutta al femminile, dedicata alle allegorie dei sette antichi insegnamenti base del sapere umano


Quando la materia scolastica era arte liberale


La pittrice senese Silvia Gasparrini propone un insolito viaggio tra terra e cielo alla riscoperta della conoscenza che supera l'erudizione e si mostra come via di libertà

 

 

Volti di donne regali che incarnano il sapere che libera e supera ogni forma di erudizione: è dedicata a quelle che un tempo si chiamavano arti liberali la singolare mostra che la pittrice Silvia Gasparrini propone a Siena dal 27 maggio al 20 giugno nello spazio espositivo di via Cecco Angiolieri, 13 (ingresso libero - vernissage domenica 27 maggio ore 17).

 

Un viaggio che prende il suggestivo titolo "Il volto delle arti": sono infatti le allegorie delle sette figure femminili che rappresentano i sette antichi insegnamenti base del sapere umano, l'oggetto di questa mostra che vuole far riflettere sull'aspetto più nobile e sacro della conoscenza.

 

"Arte liberale" che inneggia alla libertà, al cielo, alla leggerezza, contrapposta alla "materia scolastica" che invece sottintende l'idea della pesantezza, dell'erudizione spesso fine a se stessa: a suggerire a Silvia Gasparrini la lunga ricerca che l'ha portata a realizzare queste opere è la sua quotidiana esperienza personale. Donna, docente in una scuola primaria, ogni giorno si confronta con meccanismi che allontanano lo studente dall'idea che "chi è, sa", ovvero da un percorso che faccia crescere incoraggiando, in maniera efficace, prima di tutto la conoscenza di se stessi.

 

Nelle allegorie di Silvia Gasparrini ogni arte liberale è rappresentata da una donna, così come le ebbe a delineare nel V secolo, Marziano Capella nel suo "De nuptiis Philologiae et Mercurii".

La grammatica, la logica, la retorica, la geometria, l'aritmetica, la musica e l'astronomia si incarnano in volti femminili, al contempo dolci e rigorosi. Una significativa galleria di donne sapienti e regali, portatrici di alte qualità morali e conoscenze capaci di elevare l'animo umano. Per dar loro questa forza ieratica, l'artista si ispira ai volti delle sacerdotesse egizie, mix perfetto di armonia, spiritualità e mistero.

 

La donna di Silvia "è perché sa", come Ipazia d'Alessandria o Aspasia, due intellettuali e insegnanti che seppero segnare i tempi e passare alla storia.

 

All'antichità si rifanno anche le tecniche con cui la Gasparrini realizza i suoi lavori.

Esperta di pittura iconografica, Silvia dipinge secondo un sapere antico. Le tavole vengono preparate con malta in polvere di gesso, levigato a mano con carta abrasiva. I colori assolutamente naturali, sono realizzati con pigmenti in polvere estratti da minerali e vegetali, diluiti con tempera al rosso d'uovo. Mutuando la tecnica dei fondi oro trecenteschi, l'artista riveste le sue tavole di foglia d'oro che impreziosisce di raffinati cromatismi.

 

Durante il periodo dell'esposizione, sarà dato vita ad un calendario di appuntamenti di approfondimento sui temi della mostra.

Si comincia giovedì 7 giugno alle ore 21.30 con la conferenza "Ipazia e l'amore per la Sapienza" a cura di Ariana Kola del board didattico di After's Cool, innovativa start-up dedicata all'apprendimento per giovani e studenti della provincia di Siena. Sabato 9 Giugno alle ore 18.00 Elisabetta Casagli, esperta di scrittura creativa terrà un intervento teorico pratico su "L'arte dello scrivere: il volto della poesia".

Martedì 12 giugno alle ore 21.30 Francesca Manenti docente di fisica e matematica parlerà de "Il volto delle scienze: Geometria, Aritmetica, Astronomia e Musica", mentre venerdì 15 giugno alle ore 21.30 sarà presentato il romanzo "Lei guarda spesso il Mare", scritto da sette donne e incentrato sulla figura di una donna del passato, Aspasia.

 

La mostra "Il volto delle arti" e il calendario di eventi che la vanno ad arricchire sono realizzati in collaborazione con Liberamente Osteria, Zenit foto video, After's Cool.

 

 

 

NOTE BIOGRAFICHE

Silvia Gasparrini è nata a Siena ed è docente nella scuola primaria. Sin da piccola mostra una naturale inclinazione per l'arte. La passione per la pittura e per la sua città la porta a dipingere barberi su legno, stemmi delle contrade su seta e su tavola, tamburi e vari stendardi di ispirazione medievale. Nel 2000 inizia a studiare l'arte bizantina facendo della pittura iconografica il centro di un'intima sperimentazione e di ricerca artistica. Approfondisce i temi dell'arte sacra e della teologia dell'icona, riscoprendo nei colori simbolici e nei canoni pittorici antichi una vera e propria scienza estetica.

Dal 2003 al 2007 trascorre molto tempo in Francia, a Rocamadour, dove organizza corsi e mostre. Nel 2005 è in Russia dove studia le opere dei più grandi iconografi della storia tra cui quelle di Andrej Rublev.

Nel 2009 e nel 2010 tiene corsi in Portogallo.

La produzione di opere originali inizia nel 2008 alla quale si aggiungono nel 2010 esperienze e collaborazioni per scenografie teatrali.

Dal 2012 collabora con il gruppo di artisti "Icona in Arte" un progetto che prevede 24 laboratori stabili che coinvolgono circa 30 artisti/insegnati e oltre 200 allievi in varie città (www.iconainarte.it).

 

 

 

IL VOLTO DELLE ARTI

mostra personale di Silvia Gasparrini

27 maggio – 20 giugno

SIENA, via Cecco Angiolieri 13 - Info 333 5285113

apertura tutti i giorni dalle ore 18 alle ore 22

ingresso libero

 

vernissage domenica 27 maggio ore 17

 

 

contatti stampa: Sonia Corsi 335 1979765



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sabato 12 maggio 2018

Mostra Personale Matteo Galvano al Museo

architAMORfosi

MOSTRA PERSONALE dell'artista Matteo Galvano

VILLA BERNASCONI Largo Campanini, 2 CERNOBBIO (CO)

VERNISSAGE: 8 GIUGNO dalle ore 20:30 - Ingresso Libero
9-10 GIUGNO mostra aperta 
10:00 – 12:00
14:00 – 18:00

 

 

VILLA BERNASCONI eccoci tornati qui da Te

concepita come abitazione privata dell'ingegner Davide Bernasconi, per poi vederti, dopo qualche anno dalla sua morte, nelle mani di molti tra cui un Comando della Guardia di Finanza e diventare, negli anni a seguire, fruibile al Pubblico grazie all'acquisto da parte del Comune di Cernobbio che tutt'oggi tiene cura di ogni aspetto che ti riguardi.

Da poco hai aperto le tue porte al Pubblico in una Nuova Veste: ora sei MUSEO !

Coloro i quali hanno avuto l'opportunità di "VIVERTI" ed "ABITARTI" fino ad oggi, per la prima volta sentono la tua Voce nel percorso di visita. Specialmente i protagonisti degli eventi organizzati nelle tue Sale certamente si saranno domandati: "Chi sa cosa lei avrà pensato di Noi ?!"

Questo il pensiero che si è scatenato nell'artista Matteo Galvano, il quale ha scelto di Donare il tuo "ritratto" al Museo, in segno di Ringraziamento per la Calorosa Accoglienza in occasione di un Progetto che l'ha visto Partecipe nel 2014"La Chiave Contemporanea del Liberty"che ha portato curatrici ed artisti ad approfondire il tema del periodo storico in questione, con passione ed attenzione ad ogni dettaglio.

 

Alle prime notizie riguardanti il Nuovo Utilizzo della Villa,

l'artista Galvano insieme alla Curatrice (Dott.ssa Roberta Macchia) dell'evento sopra citato

hanno ipotizzato la donazione dell'opera [vedi immagine e didascalia in allegato] che,

con approvazione della Responsabile Ufficio Cultura Claudia Taibez,

ha trovato posto nel percorso di visita e da oggi segna il

Respiro di una Contemporaneità nel Pieno Rispetto delle Stratificazioni del Passato.

 

Unitamente alla donazione nasce la proposta di realizzare una MOSTRA PERSONALE, volta a sintetizzare 

in un unico ambiente ( la Torretta ) ed in un unico termine ( architAMORfosi )

sia il passato di questa affascinante Location sia il futuro dell'artista, 

il quale proporrà al pubblico per la prima volta la serie da cui è tratto il titolo dell'esposizione.  

 

architAMORfosi nasce dall'esigenza dell'artista di non fermarsi a ciò che ognuno di noi è capace di vedere attraverso l'occhio umano, viaggiando, navigando in rete o semplicemente sfogliando le pagine di un Libro. Matteo Galvano ama l'architettura e la interpreta a suo piacimento come a voler riappropriarsi della città ideale. Ecco che, attraverso le sue più recenti opere, due città geograficamente distanti tra loro si fondono immaginando di vivere condividendo lo stesso spazio, utile a ottenere silenziosi momenti nel turbinio dei suoni urbani tradotti nel continuo ripetersi di tratti della sua biro. [si veda in allegato una tra le opere, appartenenti alla serie, realizzate che ha girato l'Europa per due anni con l'evento JEUNE CREATION EUROPEENNE]

 

Perché proprio questo Titolo ? 

architAMORfosi richiama il termine Metamorfosi e quest'ultimo può essere l'estrema sintesi di quanto Villa Bernasconi fino ad oggi ha vissuto: più immediato il richiamo con le decorazioni esterne del baco da seta ricomposto ora come bruco ora come farfalla, più riflessivo il richiamo ai cambiamenti morfologici, fisiologici indicati nelle prime righe di questo testo, implicanti ogni volta un diverso rapporto con l'ambiente circostante. 

 

TU, Gioiello del Liberty, ci hai accolto DUE VOLTE

In veste di Location nel 2014

In veste di Museo OGGI

e di questo te ne saremo Sempre Grati.

 

MOSTRA E  TESTO A CURA DI   Dott.ssa Roberta Macchia   



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La GRAZIA nell'ARTE - Sala Museo Santuario S. Maria delle Armi - Cerchiara di Calabria (CS)

AnimARSi Associazione di promozione artistica e culturale presenta

ARS in GRATIA – La GRAZIA nell'ARTE

dal 19 maggio al 18 giugno 2018

Sala Museo Santuario S. Maria delle Armi - Cerchiara di Calabria (CS)

Inaugurazione sabato 19 maggio ore 10.30

Mostra a cura di: Stefania Cassano

Nell'ambito della mission di sostegno e promozione della cultura, l'Associazione artistica culturale AnimARSi di Bari, inaugura un particolare progetto espositivo dedicato al tema del Sacro, ideato e curato per la Fondazione Santa Maria delle Armi di Cerchiara di Calabria, dalla presidente art/director Stefania Cassano.

In una location paesaggistica unica e suggestiva a 1.100 mt di altezza, in uno dei più importanti Santuari Mariani della Calabria, incastonato nella roccia qual è il Santuario della Madonna di S.Maria delle Armi o Madonna della Grotta (la sua storia risale alla seconda metà sec. X), sarà presentata la "visione del Sacro" di 10 artisti di fama nazionale e internazionale, per la prima volta, in un progetto di arte che omaggia la Vergine e il luogo considerato la "Porta Spirituale" della Sibaritide.

Un progetto quindi straordinario ove la mostra è intesa come "viaggio" fra spiritualità, sacro e arricchimento culturale, sostenuto e condiviso negli intenti da Filomena Rago (presidente della Fondazione S.Maria delle Armi) che vedrà la partecipazione degli artisti: ROSSANA BUCCI - Corato (BA); LUCIA BUONO - Bari; PIERLUCA CETERA - Gioia del Colle (BA); ETTORE ALDO DEL VIGO - Sassari; ORONZO LIUZZI - Corato (BA); MARIO PIERRI - Taranto; ANGELA QUITADAMO Manfredonia (FG); CLAUDIO SCIASCIA - Roma; ROBERTA SERENARI - Sasso Marconi (BO); ARMAND XHOMO - Firenze.

Durante uno dei periodi dell'anno più importanti per il Santuario, la festività di Pentecoste del 20 maggio, la mostra (pitture, sculture e installazioni), sarà inaugurata sabato 19 maggio ore 10.30 alla presenza del Rettore del Santuario Padre Roger Ntabala, del Sindaco di Cerchiara dr. Antonio Carlomagno, della presidente della Fondazione del Santuario Filomena Rago, della vicepresidente Marianna Francomano, della curatrice Stefania Cassano e del dr. Francesco Maurella presidente Club UNESCO di Trebisacce che ha patrocinato fra gli altri l'evento e con la partecipazione straordinaria  della Polifonica Aùlos di Lamezia Terme diretta dal M° Rosa D'Aulino (Ass. Musica e Arte di Aùlos) per AnimARSi.

L'Associazione Wine Fashion Europe che scopre, valorizza e promuove il Made in Italy, sostiene l'iniziativa curandone la promozione.

 

ARTISTI PARTECIPANTI

ROSSANA BUCCI - Corato (BA). Artista, poetessa e performer, ha intensificato la sua carriera soprattutto dal 2014, anche attraverso il sodalizio con l'artista Oronzo Liuzzi con cui cura preziose edizioni di raffinata poesia, numerate e personalizzate. Al di là delle carriere personali, l'affinità artistica nata dal loro incontro, ha "legato" le loro esperienze a tutto campo attraverso intense trasposizioni, commistioni fra arte, poesia e performance. L'artista è approdata negli ultimi anni a importanti esposizioni, fra cui quelle collaterali alla "56esima Biennale di Venezia" Padiglione Tibet a Venezia 2015 con il Dalai Lama (oltre Genova e Pavia), fra cui l'ultima promossa dallo stesso Padiglione che partirà da Venezia (5/2018) per arrivare fino in Tibet a favore del rientro del Dalai Lama. Con AnimARSi ha partecipato alle collettive "In Nomine Sancti Nicolai" Bari 2016 inaugurata per la prima volta nella storia della Chiesa Russa di San Nicola il Taumaturgo e Palazzo Barone Ferrarae "In Sacramenta Manent - Artisti Contemporanei in Dialogo sul Sacro con Aligi Sassu" Besana Brianza (MB) 2017. Fa parte, fra le altre, della prestigiosa collezione "Imago Mundi" di L. Benetton.

LUCIA BUONO - Bari. Dopo la maturità classica, si diploma in Decorazione con il prof. M .Conenna, specializzandosi in Arti Visive della Musica e Spettacolo all'Accademia Belle Arti di Bari. Nel 1980 inizia l'attività espositiva ottenendo il Premio Lubiam a Mantova. Partecipa a prestigiose collettive nazionali ed internazionali curate da G. Dorfles, E. Baj, M. Conenna, E. Crispolti in Italia ottenendo premi e riconoscimenti, all'estero fra Parigi, Malta, Toronto, Podgorica (Montenegro). Ha insegnato al Liceo Artistico "Pino Pascali" di Bari. Ricordiamo nel 2015 Medaglia d'Oro Camera dei Deputati al XLII Premio Sulmona e Menzione Speciale 2016 sez. Maestri Contemporanei Premio Limen Arte, Vibo Valentia. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero; hanno scritto di lei L. Anelli, L. Caramel, T. Carpentieri, M. Conenna, E. Crispolti, L. De Venere, G. Di Genova S. Fizzarotti Selvaggi, E.Le Pera, Antonella e Pietro Marino, V.Sgarbi, M. Vinella, M. Vitiello. Sua ultima importante collettiva nel 2016 "In Nomine Sancti Nicolai" a Bari in Chiesa Russa di San Nicola Il Taumaturgo e Palazzo Barone Ferrara, ideata e curata da S.Cassano/AnimARSi. Lucia ci ha lasciati nel febbraio 2017.

PIERLUCA CETERA - Gioia del Colle (BA). Nato a Taranto, è un pittore autoptico. Nei suoi lavori, "ritaglia" i corpi come brandelli, seziona, incide, fora. Ogni opera è un esame ravvicinato delle superfici e dei volti, quasi a volerne estrapolare le Anime attraverso le lacerazioni. Lo studio dei soggetti lascia intravedere quasi un interesse voyeuristico a sondare le devianze umane, le forme del delirio così come gli stati mistici o trascendenti ai piaceri carnali. Formatosi presso l'Accademia di Belle Arti di Bari, insegna Storia dell'Arte e Disegno all'Istituto R. Canudo di Gioia del Colle (BA). Con la sua particolare pittura partecipa a diverse esposizioni sia in Italia sia all'estero; nel 2010 e 2011 con V.Schino, approda fino a Mosca con le esperienze teatrali (Premio Lia Lapini). Fra le mostre personali: Shenzhen, Xinmin, Shanghai, Lucerna, Edimburgo (Consolato Italiano), Roma, Trento, Pescara, Foggia, la Triennale di Milano, Lecce e Bari con AnimARSi "In Nomine Sancti Nicolai" (2016) con i Patrocini fra gli altri del Patriarcato di Costantinopoli e Malta, Regione Puglia, Basilica di San Nicola e della Chiesa Russa di Bari, ove l'evento è stato eccezionalmente inaugurato nella Cappella Superiore Consacrata.

ETTORE ALDO DEL VIGO - Sassari. Nato nel 1952 a Basilea in Svizzera, sin dall'infanzia si dedica al disegno, attirato in particolar modo dal Surrealismo che definisce "Pura essenza della verità interiore". All'età di soli 12 anni esegue il suo primo dipinto monocromo "Autoritratto Anziano" sulla base di scritti personali relativi alla scrittura automatica. Consegue nel 1969 il diploma in grafica editoriale presso una tipografia locale ove ha modo di conoscere Max Ernst in occasione della pubblicazione del catalogo di una sua personale a Basilea. Nel 1976 si trasferisce in Sardegna a Sassari ed entra in contatto con vari artisti locali; dopo aver partecipato a numerosi concorsi e collettive d'arte, allestisce con successo nel 1979 la sua prima personale. Nel 1990 gli viene commissionata la decorazione della sede dell'INA, nel 2000 esegue una serie di dipinti per la Chiesa di San Paolo Apostolo a Sassari e sempre nel 2000 entra a far parte del movimento "VisionaryArt movement" di Otto Rapp, in seguito di "International Surrealism Now" di Santiago Ribeiro da cui scaturiscono una serie di mostre itineranti in Portogallo. Nel 2004 esegue una serie di dipinti per la Sala Ricevimenti dell'Ambasciata di Londra. Del 2015 la nomina a direttore artistico della "Tian Xing International Art Association" in Cina. Nel 2016 fonda il "Movimento Surrealista Contemporaneo" ed entra a far parte della ArtBank con sede in Cina. Numerose sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche sia in Italia che all' estero.

ORONZO LIUZZI - Corato (BA). Nato a Fasano (BR), ha all'attivo oltre mille esposizioni fra personali e collettive in tutto il mondo, ma ancora non termina di stupire attraverso la ricerca non solo di forme artistiche "materiali" (pittura, scultura e installazione), ma immateriali quali versi e liriche (più di 25 pubblicazioni all'attivo) di cui "impregna" opere e tele, dal 2014 anche attraverso l'interazione con l'artista/performer Rossana Bucci. Da ricordare l'Omaggio a Marinetti" a Parigi, 2002; con AnimARSi "In Nomine Sancti Nicolai Bari, 2016 e "In Sacramenta Manent - Artisti Contemporanei in Dialogo sul Sacro con Aligi Sassu" Besana Brianza (MB), 2017. Partecipante a diverse Biennali di Venezia, fra cui quella al "Padiglione Tibet" nel 2015 con il Dalai Lama e iniziative d'Arte a favore della Pace per il Tibet e rientro del Dalai Lama, fra cui l'ultima promossa dallo stesso Padiglione, che partirà da Venezia (5/2018) per arrivare fino in Tibet. Fa parte, fra le altre, delle collezioni del MART di Rovereto, Museion di Bolzano e "Imago Mundi" di L.Benetton.

MARIO PIERRI - Taranto. Pittore e incisore, nato e cresciuto in ambiente famigliare che "viveva" simbioticamente il rapporto con l'Arte figurativa (Angelo Pierri pittore è fratello del padre) e letteraria attraverso la frequentazione con la grande Alda Merini, Carlo Betocchi, Giacinto Spagnoletti ecc. La sua prima esposizione nel 1965 alla Biennale dell'Incisione Contemporanea Italiana, mentre nel '66 la prima personale a Taranto. La carriera è in crescendo fino all'invito nell'87 del Comune di Milano e continua fra personali e collettive soprattutto in Puglia, fino all'ultima importante personale nel 2014 a Bari (Spazio Murat) mentre in collettiva alla Biennale Europea dell'Arte, anno in cui viene inserito nel "Catalogo d'Arte Moderna Mondadori". Nel 2016 con AnimARSi"In Nomine Sancti Nicolai" sempre a Bari su mio invito, sua ultima importante collettiva prima della scomparsa, avvenuta a dicembre 2017. Nel 2018 è stato inserito nell'Archivio Storico dell'Arte Italiana (Maison d'Art, Padova). "L'Arte pittorica di Mario Pierri, svincolata da dettami accademici, rivela accordi cromatici legati a un filo di pura poesia, mentre la calda luminosità si apre ad una dimensione spirituale" (C.D'Aquino Mineo).

ANGELA QUITADAMO - (Scultura) - Manfredonia (FG). Di origini irlandesi, nata a Foggia, opera da circa trent'anni sul territorio garganico per il recupero storico-culturale relativo ai ritrovamenti delle ceramiche nei siti archeologici della Daunia, riproducendole con maestria tale da farla considerare ultima depositaria di questa antica arte. Ha studiato e lavorato in Italia e all'estero, insegna al Liceo Artistico Roncalli di Manfredonia, membro direttivo ArcheoClub-Herdonia. Al suo attivo collaborazioni museali e per i 5 Siti Reali Italiani. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia ed estero, Svizzera, Francia, Germania, Inghilterra (donazioni al British Museum di Londra), California ecc. La Daunia Antica è stata da lei rappresentata in una Stele commemorativa donata a Betlemme, percorrendo il sogno di divulgare e valorizzare il territorio Dauno. In un'ottica di gemellaggio simbolico e spirituale fra il Santuario della Madonna delle Armi e il Santuario della Madonna di Siponto, ho inteso la scelta dell'artista Quitadamo che, su mio invito e attraverso l'Associazione AnimARSi, donerà una Icona raffigurante la Vergine alla legale rappresentante della Fondazione S. Maria delle Armi per l'evento "ARS in GRATIA".

CLAUDIO SCIASCIA - Roma. Nato Roma nel 1958, si diploma in pittura nel 1980 e in scultura nell'88. La sua ispirazione artistica nasce dallo studio dei Maestri classici del Rinascimento (Paolo Uccello, Piero Della Francesca, Van Eyck, Antonello, Rosso, Mantegna, Durer, Giorgione, Tiziano), del Simbolismo (Bocklin), del Surrealismo (Magritte), della Metafisica (De Chirico). "…i Maestri del passato controllano il sentimento dell'allievo, lo incitano ad approfondire il suo tema compositivo, che talvolta egli enuncia e padroneggia come un gioco di prestigio" (Duccio Trombadori). "da Carpaccio ai Fiamminghi, fino a De Chirico sontuoso in cui perdurano incanti metafisici; le ampiezze 'sonore' dell'Ariosto, la levità del Boiardo, i miti greci, le leggende di un cupo Medioevo, i gesti grandiosi di un Rinascimento inquieto, la tarda modernità avida e divorante: tutti sono trama e cornice di un tanto mostrarsi…" (Elio Pecora). Numerose le sue esposizioni personali e collettive in Italia (tra cui al Vittoriano e al Museo Crocetti di Roma) e all'estero (Museo Shirvanshakh di Bakù-Azerbaijan, Old Jaffa Museum di Tel Aviv). Principali personali: 2002-Rose Frutti Alberi; 2004-Fontane Luoghi Colori di Roma; 2009-Metropoli; 2010-Sacre Visioni; 2013-L'Attraversamento dell'Altrove; 2015-Le Ombre della Sera.

ROBERTA SERENARI -Sasso Marconi (BO). Nata a Bologna, vive e lavora a Sasso Marconi. Autodidatta, le naturali doti di predisposizione al disegno dell'infanzia, si arricchiscono negli anni con lo studio approfondito della pittura a olio e della Storia dell'Arte, avendo come unico maestro le opere del passato viste nei musei del mondo. La sua pittura, attraversando l'atmosfera onirica della stagione metafisica, ha la vocazione di condurre a una riflessione intimistica, dove prevale una presenza femminile dotata di misteriosa fascinazione strettamente legata al mondo della fiaba, dell'infanzia e del sogno. Numerose le esposizioni in collettive e personali dal 1982 a oggi. Ha partecipato alla 54° Biennale di Venezia per il Padiglione Italia sez. Emilia Romagna a Palazzo Pigorini di Parma. Sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche, come il Museo di Cà La Ghironda (BO), il Museo di Logudoro (SS), la Quadreria dell'Ospedale Sant'Anna di Ferrara, l'Hotel Albornoz di Spoleto e la Collezione Permanente di Costa Crociere sulle Navi Costa Deliziosa e Costa Fascinosa.

ARMAND XHOMO - Firenze. Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Tirana, in seguito ha lavorato come scenografo in vari teatri. A compimento dell'esperienza teatrale, si sviluppa in lui la vocazione per la pittura, nuovo "luogo interpretativo" ove manifesta un'attenzione speciale verso l'impianto grafico della scena e della figurazione, cariche di un dinamismo sintetico, debitore della scenografia di discendenza futurista che si interseca con le figure antropomorfe in primo piano ma non dimenticando la natura mediterranea e sanguigna pregnante la propria personalità. Nell'arco della sua carriera professionale ha partecipato a diverse collettive e personali; nel 1995 ha vinto il "Premio Italia", nel 2011 il "Premio Arturo Puliti", nel 2016 il Premio Nazionale d'Arte Contemporanea "Miglior Artista del 2016". Ha esposto tra l'altro nel Palazzo Medici Riccardi a Firenze, al Museo Civico di Siena, Pechino, Nanchino (Cina), Nashville (Tennessee), Tirana, Stavanger (Norvegia), New Delhi e alla Pall Mall Gallery di Londra.

ARS in GRATIA – La GRAZIA nell'ARTE
progetto ideato e curato da Stefania Cassano
presidente _art director -  AnimARSi Ass. artistica culturale / Bari

in collaborazione con 
Fondazione S.Maria delle Armi Cerchiara (CS)


Patrocini

Fondazione S.Maria delle Armi, Club per l'UNESCO Trebisacce (CS), Comune di Cerchiara(CS)

Sedi
Sala Museo Santuario Santa Maria delle Armi Cerchiara di Calabria (CS)


inaugurazione
19 maggio 2018 ore 10.30


periodo
Dal 19 maggio al 18 giugno 2018





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giovedì 10 maggio 2018

Mostra d'Arte Robert Cook 2018

Premio d'Arte Robert Cook 2018

 

Giovane Arte in mostra in Canale Monterano di Roma ed inaugurazione dell'esposizione permanente della Poesia "Profili" di Fulvia Minetti in Sala Comunale di Lettura

 

 

In Convenzione formativa con l'Università degli Studi di Roma Tre, con il Patrocinio di Roma Capitale, del Comune di Canale Monterano e dell'Istituto Comprensivo di Manziana, l'Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea, in collaborazione con l'Associazione Culturale Nobile Contrada Carraiola, cerimonia la terza edizione del Premio d'Arte Robert Cook con mostra artistico-letteraria e critiche in semiotica estetica delle opere degli studenti di quinta classe della scuola primaria, presso la Sala Comunale di Lettura di Piazza Tübingen in Canale Monterano di Roma il 30 Maggio 2018 alle 10,30.

Il tema del Premio è l'identità, fra essere e divenire, per la celebrazione e la condivisione della dimensione comune e universale dell'umano. Identità è ciò che nasce dal racconto gestante dell'arte, nella grembale commistione di tutti i linguaggi dell'espressione, disegno, pittura, scultura, fotografia e poesia, dalle braccia dell'abduzione, del "come se" della configurazione immaginativa propria e dello sguardo dell'altro, per la rifigurazione di sé nella vita, fra ricordi, emozioni, aggettivi e desideri. Si è un atto di senso in transito sulla bellezza.

 

Tutta la giovane Arte in concorso riceve la critica della presidenza accademica in diploma e sono conferite tre medaglie cookiane inedite in pregiata fusione manuale in argento ed incisione pantografata del laboratorio orafo Rocchi di Via Margutta 51 in Roma.

 

La presidente dell'Accademia, prof.ssa Fulvia Minetti, in occasione della cerimonia del Premio d'Arte Robert Cook, dona alla Sala Comunale di Lettura l'esposizione permanente della sua poesia a tema, "Profili", per incisione su ottone, ad onorare, unitamente al premio d'arte, la memoria della semantica profonda che l'arte del Cook esprime: l'infinito divenire dialettico dell'essere.

 

La poesia rappresenta il fine umano nel senso come lo spazio che vive fra sé ed altro: una dimensione accrescente, umana, di vita, di azione, di scambio, di espressione comunicante e partecipata. Tutto ciò che l'uomo conosce di sé è segnoun modo di dire di sé e del mondo fra sé e mondo. Il soggetto, interpretato ed interpretante, è movimento, processo, ipseità, possibilità diveniente dell'idem della medesimezza.

 

L'io penso cartesiano, chiuso nella sua certezza e solitudine autofondante, è vinto dall'esperienza di un'identità narrativa, che sente e pensa insieme l'identità e la differenza. Il cogito è conatus: desiderio di essere. L'individuo è protagonista del proprio racconto di vita, è volontà nutrita da una libertà, che si realizza nella partecipazione.

 

L'identità ispirata alla filosofia ricoeuriana ospita in sé la dialettica del sé e dell'altro da sé e dona storicità all'essere umano. Identità emerge dall'equilibrio del cooprotagonismo della relazione.

Identità è fenomenologia di una volontà intrecciata, è viaggio dall'apparire all'essere e dall'essere all'esistere, nell'esserci della testimonianza mutuale. L'identità ipse è libertà, espressione di stesso ed altro: alla voce dell'altro corrisponde l'eccomi del soggetto, nella dualità dialogica della reciprocità relazionale di riconoscimento.

 

I Latini derivavano la parola persona da "per-sonàr": risuonare attraverso l'immagine dall'altro còlta. Profili. / Eco, / mille volte vòlto / è una viola / il tuo vólto. / Il mio palmo / suona / l'arco labiato / del tuo ascolto è la poesia di Fulvia Minetti.



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mercoledì 9 maggio 2018

32^ Mostra dell'Artigianato di Feltre: dedicata al “gioco” di espressioni artistiche tra le vie del centro di una delle città più antiche del Veneto.


MOSTRA DELL'ARTIGIANATO DI FELTRE, IL GIOCO È PROTAGONISTA DELLA 32^ EDIZIONE

   
La storica Mostra dell'Artigianato Artistico e Tradizionale di Feltre (Belluno) torna, dal 29 giugno al 1° luglio, ad animare una delle città più antiche e suggestive di tutto il Veneto. 

Un'edizione dove l'arte può essere interpretata come un gioco di forme, colori e materiali delle opere di artisti, provenienti da tutta Italia, esposte all'interno dei palazzi del centro storico e visitabili seguendo un percorso ricco di storia e fascino. 

Inoltre, la Mostra ha in programma un concorso per artisti del ferro battuto e un simposio di scultura del legno ma anche spettacoli e attività didattiche per bambini.

 
Feltre (BL), 9 maggio 2018 – È il gioco di espressioni artistiche il tema centrale attorno al quale ruotano le mostre e le esposizioni organizzate per la Mostra dell'Artigianato Artistico e Tradizionale di Feltre, quest'anno giunta alla 32^ edizione. Una manifestazione che per tre giorni, dal 29 giugno al 1° luglio 2018, anima le vie e gli androni dei palazzi nobiliari assieme alle antiche botteghe del centro storico cittadino. 

Un evento per celebrare le eccellenze dei mestieri artigianali e far conoscere una delle città più suggestive di tutto il Veneto per la sua ricca storia risalente al 1° secolo a.C. e per la sua posizione geografica; nasce in un anfiteatro naturale di rara bellezza situato ai piedi delle Prealpi.
 
Il connubio tra Feltre e l'artigianato vanta origini molto antiche e che ancora oggi gode di ottime espressioni. La città, con le sue connotazioni storiche, culturali e produttive si è prestata nei secoli a diventare una vera e propria culla per lo sviluppo di botteghe e attività artigianali, registrando delle vere e proprie eccellenze in settori come la tessitura, la lavorazione del legno, del ferro e della pietra

Lana, seta e canapa per realizzare panni e stoffe da esportare a Venezia, Bologna, Ferrara; legno per costruire oggetti destinati all'uso quotidiano (sedie, utensili), ma anche per mobili incisi e sculture, o addirittura per le zattere e le travi da utilizzare nella costruzione delle case e delle ville. E poi il ferro, materiale che i fabbri feltrini lavorano per costruire soprattutto le spade destinate alla Repubblica di Venezia e agli eserciti di tutta l'area europea. 

Infine, la pietra estratta e lavorata per realizzare le abitazioni, i camini, i tetti, ma anche gli stemmi nobiliari e le lapidi con iscrizioni di cui la città è particolarmente ricca. Quale luogo migliore di Feltre quindi dove dedicare una mostra alle attività artigianali e artistiche da presentare a turisti e visitatori come esperienza culturale adatta a tutta la famiglia?
 
Quest'anno il programma prevede l'inaugurazione la sera di venerdì 29 giugno e, subito a seguire, il via del Simposio di scultura e il Concorso di forgiatura che ha come tema "il gioco". Entrambe le competizioni, per le quali sono assegnati dei premi al temine della manifestazione, vantano la presenza di affermati artisti nazionali nella lavorazione del ferro e del legno. 

Anche i piccoli visitatori potranno diventare artisti e artigiani per un giorno cimentandosi nella forgiatura, grazie al laboratorio di Daphne Kooistra dedicato ai bambini sia sabato 30 giugno che domenica 1° luglio

Durante l'intera manifestazione sono inoltre previsti spettacoli per bambini che spaziano dal teatro alla giocoleria e l'arte circense. Intanto, per tre giorni, tra le vie della cittadella medievale, negli androni dei palazzi e nei cortili, gli artigiani espositori mettono in mostra i loro manufatti, talvolta facendo anche dimostrazione diretta di come eseguono le loro lavorazioni. Il tema del gioco torna protagonista anche nelle numerose mostre ospitate nei palazzi nobiliari e aperte ai visitatori della Mostra dell'Artigianato. 

In particolare, Palazzo Zasio ospita una rassegna sul personaggio di fumetti e cartoni animati Popeye, Palazzo Villabruna espone le carte da gioco dedicate al Palio di Feltre e realizzate dalla famosa azienda Dal Negro di Treviso su disegni dell'artista feltrino Gian Antonio Cecchin, mentre la Sala Consiliare dello storico palazzo che ospita il Comune fa spazio al modellismo

In mostra "Il metallo delle Dolomiti per le spade dei re" e, a Palazzo Borgasio, l'installazione dell'Arca dei Talenti, progetto che valorizza talenti emergenti nell'ambito dell'artigianato di eccellenza.
 
La manifestazione prevede l'ingresso gratuito al pubblico di tutte le età e all'interno presenta vari punti di ristoro dove poter degustare piatti tradizionali e specialità locali, per godere in compagnia di una sosta enogastronomica nelle pause tra una mostra e uno spettacolo per i più piccoli. 

  
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Mostra dell'Artigianato Artistico e Tradizionale Città di Feltre - Feltre (BL) 32032 - Piazza Maggiore - Palazzetto Cingolani


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