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domenica 15 aprile 2018

Beecroft, Picasso, Fellini, Morandi, Guercino: 33 mostre e 2000 opere a Rimini dal 28 aprile per la III Biennale del Disegno

Rimini torna in punta di matita:
33 mostre e più di 2.000 opere per la 3a Biennale del Disegno

 

La mostra di Vanessa Beecroft, quelle su Picasso e Fellini, Guercino e il suo falsario, Giorgio Morandi, Adolfo De Carolis, Felice Giani, Ubaldo e Gaetano Gandolfi, Fortunato Duranti, i fumetti di Sergio Toppi, i collage di Kolár, gli acquerelli di Davide Benati, i contemporanei nel Cantiere Disegno: 33mostre e più di 2.000 opere, a Rimini dal 28 aprile al 15 luglio, per la 3a Biennale del Disegno dal titolo "Visibile e invisibile, desiderio e passione" - Nei luoghi più belli della città, da Castel Sismondo al felliniano Cinema Fulgor, si potrà ammirare un percorso che tocca tutte le arti creative: disegno antico e moderno, fumetto e architettura, calligrafia e grafica, pittura e cinema. Con una traccia sotterranea: l'erotismo - Per l'occasione speciali pacchetti di soggiorno per un fine settimana… in punta di matita.

 

Paul Klee sosteneva che il disegno è l'arte di portare una linea a fare una passeggiata, ma chi ha un cane sa che in molti casi è l'animale a condurre, guidato dalla vaghezza degli odori, dalla traccia dei rumori. In modo analogo il disegnatore è spesso condotto dalla matita, dalla strada tracciata dai segni che induce a inoltrarsi nel bosco bianco della carta. L'artista con il disegno cerca di rendere visibile quel che non lo è: l'idea, un pensiero, una visione, un desiderio. 

Parte da questa riflessione la 3a edizione della Biennale del Disegno, dal titolo "Visibile e invisibile, desiderio e passione", ideata dal Comune di Rimini e dai Musei Comunali, che prosegue l'indagine iniziata nel 2014, sulla centralità del Disegno nell'attività dell'artista.

Da 28 aprile al 15 luglio 2018 Rimini ospita 33 mostre eun percorso di 2.000 opere, che tocca tutti i processi creativi - disegno antico e moderno, fumetto e architettura, calligrafia e grafica, pittura, street art e cinema - scegliendouna traccia sotterranea come l'erotismo.

Rimini mette a disposizione il proprio centro storico trasformato per l'occasione in un cuore pulsante della creatività: da Castel Sismondo al Museo della Città, dal Cinema Fulgor alla FAR, dalla Domus del Chirurgo a Palazzo Gambalunga, il tutto da scoprire comodamente in un fine settimana, grazie anche ai pacchetti soggiorno proposti dagli operatori turistici.

 

33 mostre tra 'Visibile e invisibile, desiderio e passione'

Sono diverse le mostre di altissimo significato che approdano alla 3a Biennale del Disegno di Rimini. Tra tutte l'esposizione di Vanessa Beecroft ospitata alla Far (Fabbrica Arte Riminiin piazza Cavour. Dopo aver individuato e reinterpretato il mondo delle donne attraverso i suoi celebri tableau vivant, Vanessa Beecroft ha ripreso a disegnare, a dipingere, e ha scelto la Biennale deiDisegno di Rimini per esporre una serie di opere nella mostra dal titolo "Disegni americani". Opere eccelse di grandi dimensioni: corpi nudi, figure di donne, muse fragili, silhouette informi sopraffatte dal burka. Un epicentro umano si intuisce in queste figure che si stagliano in solitudine, e anche in quelle che non hanno corpo, che assumono l'aspetto di un fantasmino sotto un lenzuolo nero, da cui affiora un'espressione attonita. 

 

Un altro evento di grande importanza è al Castel Sismondo, la splendida Rocca Malatestiana di Rimini, dove sono messi a confronto, attraverso due mostre dalla traccia erotica, i due maestri del Novecento: Federico Fellini(1920-1993) e Pablo Picasso (1881-1973). Del pittore spagnolo sono esposte 66 incisioni - acqueforti, acquetinte e puntesecche - eseguite nel 1968 per illustrare "La Célestinedi Fernando de Rojas, prima opera drammatica spagnola che diventò simbolo del femminino e di cuiPicasso, con freschezza e originalità, riuscì a renderne la figura.

Accanto nella mostra "Il corpo sognato" i personaggidisincantati del regista italiano nei disegni dal "Libro dei sogni",edove Fellini annotava il suo mondo onirico e in cui Pablo Picasso compare per ben tre volte. Si tratta di 42 disegni di coerente invenzione e di propulsiva ironia. Dal confronto emerge una straordinaria somiglianza, un'unica matrice trasgressiva che accomuna i due maestri, che mai s'incontrarono, ma che tanto condividevano artisticamente.

 

Al Museo della Città un'altra grande mostra dal titolo "Delineavit. Guercino e il caso del Falsario" riunisce un unicum con più di 100 opere, prevalentemente paesaggi,realizzati sia daGuercino (1591-1666)che dall'artista che fu conosciuto come il suo celebre falsario, vissuto intorno alla metà del Settecento. In occasione della Biennale del Disegno viene presentata per la prima volta l'opera dell'artista per secoli anonimo e indicato come il precocefalsario di Guercino e svelata l'identità dello stesso, rivelata ai curatori durante le ricerche preparatorie alla mostra e corrispondente a Francesco Novelli, abile incisore del tempo. La mostra è giocata sul confine tra il vero e i falsi dichiarati e le prove ingannevoli, e prende anche in considerazione l'importante produzione incisoria ispirata ai disegni di Guercino, oltre ad alcuni dipinti particolarmente significativi per la storia dell'arte riminese del Seicento.

 

Accanto a Guercino i disegni inediti di Fortunato Duranti(1787-1863): "Le Carte della Follia dalla Biblioteca di Fermo". 90 sono le opere in mostra al Museo della Città,prodotte dall'artista marchigiano negli anni bui del suo malessere, diverse per soggetto, stile e tratto e accompagnate dagli scritti frammentari dell'artista spesso impossibili da decifrare.

Sempre al Museo Civico vi sono le magnifiche incisioni di Stefano Della Bella (1610-1664) artista che primeggiò nel raccontare la Firenze del Seicento per mezzo della stampa incisa. La mostra dal titolo: "La Poetica del Minuscolo"espone soggetti di formato in gran parte piccolissimo. La caratteristica dell'arte di Della Bella è tutta nel gioco delle proporzioni e nell'incessante variazione di scala.

È la grafia a diventare dipinto, invece, nelle opere di 16 calligrafi esposte nella mostra "Calligrafia Venezia. Caratteri al Femminile" e ispirate alla disciplina che sta alla base del bel tratto nella scrittura. Processo che si replica nell'indagine sull'arte della grafica con l'esposizione: "Visibili e invisibili. I Manifesti Aiap per la Biennale Disegno".

Una mostra collettiva sotto il titolo "Ospiti al Museo" riunisceinoltre le mostre di: "Giovanni Manfredini, MAD MEG, Del Bianco e Lombardelli, la disegneria di Tinin Mantegazza, le xilografie di Giancarlo De Carolis, Luca Piovaccari, Silvio Canini, Umberto Giovannini, Luciano Baldacci e Anna Girolomini.

 

Tornando a Castel Sismondonella preziosa mostra "L'Eco del Tempo" vi sono i disegni di Adolfo De Carolis (1874-1928) dal Fondo del Museo San Francesco di Montefiore dell'Aso, città di origine dell'artista. De Carolisprotagonista dell'arte italiana tra l'Ottocento e Novecentofu preferito da Gabriele D'Annunzio, che lo volle a interprete visivo dei propri testi, delle proprie drammaturgie tradotte a stampa. In mostra un corpus importante: i fogli accurati che studiano a sanguigna le pose dei corpi, i più rapidi e nervosi abbozzi apennello, nei quali la cromia li fa assomigliare a bassorilievi, i rapidi schizzi compositivi che diventano narrazioni, in un groviglio di segni che restituisce tutta la foga creativa del pittore.

Accanto la preziosa mostra "Fogli barocchi" espone opere eccelse: si tratta di disegni di GuercinoFelice Giani,Guido Cagnacci, Donato Creti, Ubaldo e Gaetano Gandolfi, opere dalla metà del Seicento agli sgoccioli del Settecento, ossia dal Barocco al Neoclassicismo, fogli di studio ed esercizi della mano, in vista di opere celebri oppure usciti da aule di lezione. Tutti provenienti dalla collezione del bolognese Maurizio Nobile.

Nell'Ala di Isotta della Rocca espone invece Jiří Kolář (1914-2002), artista e scrittore mondialmente conosciuto per collage, in mostra a Rimini con una personale dal titolo "JK: l'Acronimo della Bellezza". E ancora, accanto, la mostra "Cartoni per vetrate" del pittore di fine Ottocento Giovanni Buffa.

 

Tornando alla FAR l'omaggio al moderno parte da 11 opere di grandi dimensioni di Davide Benati. Dal titolo "Arpabirmana", la mostra raccoglie gli evocativi acquerelli a tema floreale realizzati su carte nepalesi. Il percorso prosegue con le opere di Marilena Pistoia, la più grande disegnatrice del mondo di erbari, e si chiude con la mostra dal titolo "Capriccio russo" che espone disegni di Sergei Tchoban e della tradizione dell'architettura fantastica. 

Infine la mostra dedicata al riminese Davide Arcangeli dal titolo "Più avanti del suo tempo". Del designer di automobili,considerato un genio del disegno nei pochi anni che la vita gli ha concesso, sono in mostra i prototipi straordinari realizzati per i più grandi brand motoristici

 

Nell'Ala nuova del Museo sono 50 gli artisti chiamati a tradurre la realtà sfaccettata e ibrida del disegno contemporaneo nella sezione "Cantiere Disegno". Su tre piani artisti e grafici, disegnatori di graphic novel e di racconti di animazione, pittori e incisori che fondano nel disegno un sistema di azione e di pensiero, in un confronto serrato. Artisti che hanno dato vita sulla carta (e su gli altri supporti) a tracciati e segni, ingombri e latenze, visionarietà e descrizioni del mondo umano e naturale. Espongono: Giovanna Caimmi, Giovanni Frangi, Gabriella Giandelli, Davide Reviati, Marino Neri, Octavia Monaco Dem, Paper Resistance, Scarful, James Kalnda, Alberto Zamboni, Riccardo Angelini, Priscilla Beccari, Elisa Bertaglia, Alvise Bittente, Leonardo Blanco, Roberto Catani, Juan Carlos Ceci, Leonardo Cemak, Giulia Dall'Olio, Barbara Giorgis, Incubo alla Balena, Enrico Lombardi, Emilio Nanni, Barbara Nicoli, Gilda Marconi Sancisi, Toni Pecoraro, Marco Smacchia, Yurii Timoshenko, Veronica Azzinari, Fabio Castellani, Amanda Chiarucci, Sebastiano Guerrera, Giampiero Guerri, Luca Lavatori, Chiara Lecca, Elisa Leonini, Alberto Mingotti, Lucia Nanni, Stefano Ronci, Sandra Santolini, Alessandro Sicioldr, Martina Zena.

 

La Casa del Cinema Fulgor, appena riaperta al pubblico dopo il restauro realizzato dallo scenografo, tre volte premio Oscar, Dante Ferretti, accoglie gli straordinari fumetti di Sergio Toppi (1932-2912). Fumettista, sceneggiatore, illustratore tra i protagonisti del Novecento italiano, Toppi espone in "Lo Spazio dentro il Corpoaccanto alla mostra "Potente di Fuoco" che porta a Rimini i disegni realizzati da bambino dallo street artist Ericailcane"La Scuola del Bornaccino. Un Caso Internazionale" è invece l'esposizione che celebra Federico Moroni. Insegnante e artista, Moroni fu maestro antesignano della didattica artistica e divenne celebre per il metodo che applicava con gli alunni, tanto da essere immortalato dai fotografi del Getty Images per un servizio della rivista LIFE

E ancora, accanto, vi sono le tavole di Filippo Scòzzari, bolognese e avanguardista del fumetto negli anni Settanta. Con lui collaborarono grandi nomi del calibro di Andrea Pazienza. Sempre al Fulgor si trova la mostra che espone gli "avvisi" che Tonino Guerra scrisse nel luglio del 1981, pubblicati in forma di manifesti dalla Maggioli nella veste grafica di Michele Provinciali e che costituiscono un caso singolare nella storia della comunicazione.

 

Palazzo Gambalunganelle storiche sale che preservano il nucleo antico della Biblioteca Gambalunga, un'altra mostra di grande importanza: "Il tempo sulle cose", cheespone incisioni e disegni di Giorgio Morandi (1890-1964)che individuò nella polvere una rappresentazione pittorica. I disegni di Morandi si confrontano sullo scorrere del tempo con le opere polverose di alcuni artisti contemporanei.

 

Alla Domus del Chirurgo espongono Marotta & Russomentre all'Istituto Lettimi la mostra La musica visibileespone le bellissime copertine degli Spartiti musicali illustrati del XIX e XX secolo. L'immagine al servizio della musica potrebbe essere il sottotitolo aggiuntivo a quello scelto, la relazione fra contenuto musicale dello spartito e la sua descrizione grafico-pubblicitaria.

 

Eventi collaterali

Palazzo dell'Arengo è già approdato Caravaggio Experience (dal 24 marzo sino al 22 luglio). La mostra multimediale su Caravaggio promossa dal Gruppo Maggioli,trova collaborazione con la Biennale del Disegno di Rimini offrendo al pubblico la possibilità di acquistare un biglietto unico per i due eventi al prezzo scontato di  16,00 (con un risparmio di  6,00). Caravaggio Experience, spettacolo di proiezioni e musiche in cui sono evocate 58 opere del grande pittore, ospiterà un incontro dedicato al disegno conil critico Claudio Strinati (in data da definire) che si interroga su un tema annoso per gli amanti dell'arte: "è vero che Caravaggio non ha mai disegnato?". 

 

Al Museo storico e archeologico di Santarcangelo apre (fino al 30 settembre) la mostra "Unearth" che espone opere diEron e di Andreco. Al Museo di Arte Povera di Sogliano sul Rubicone apre la mostra "Il disegno di Mirko Vucetich. Quando la grafite traccia l'anima" mentre la mostra di Luciano Baldacci "I segni e le cose" è alla Galleria Comunale Santa Croce di Cattolica. Infine a Cesena, negli spazi di Cristallino la mostra collettiva di artisti contemporanei dal titolo "La linea d'ombra". 

 

Pacchetti alberghieri

Rimini per la Biennale del Disegno rivela la sua anima più artistica. La città è da scoprire passeggiando tra palazzi storici, piazze antiche, strade e vicoli suggestivi, scoprendo gli scorci più importanti di una città profondamente legata alla storia e alle arti, grazie anche ai pacchetti soggiorno proposti dagli operatori turistici.

 


Ingresso: intero € 10,00 – biglietto unificato con Caravaggio Experience  16,00

Catalogo: Lazagne Magazine offerto da Gruppo Maggioli.

 

In collaborazione con: Polo Museale Emilia-Romagna. PartnerRegione Emilia Romagna, IBC–Istituto per i Beni Storici, Artistici e Culturali, APT Servizi SrlRomagna Acque, Hera, Anthea, SGR, UNI Rimini Dipartimento di Scienze della Qualità della Vita, Cartoon Club, Mare di libri, Petroltecnica, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe della Pinacoteca Nazionale Bologna, Museo Civico di Cento, Polo Museale di Montefiore dell'Aso, Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, Fondazione Tito Balestra Longiano, Biblioteca Comunale Spezioli di Fermo, Biblioteca Gambalunga Rimini, Aiap–Associazione italiana design della comunicazione visiva, Gruppo Maggioli.



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mercoledì 11 aprile 2018

Mostra “The End of History” di Barry X Ball: presentata oggi la nuova tappa della pluriennale collaborazione tra JTI e FAI


Nuova tappa della pluriennale collaborazione tra JTI e FAI:

a partire dal 12 aprile a Villa Panza la mostra

"The End of History" di Barry X Ball

 

Villa Panza inaugura una mostra dedicata alla scultura grazie alla partnership tra JTI e FAI

 

Milano, 11 aprile 2018 – Una nuova importante tappa del consolidato percorso che vede vicini da anni JTI (Japan Tobacco International) e FAI – Fondo Ambiente Italiano per la valorizzazione di Villa e Collezione Panza a Varese, storica dimora celebre in tutto il mondo per la sua collezione di arte contemporanea: questo, in sintesi, rappresenta per Villa Panza la mostra dal titolo "The End of History" di Barry X Ball, aperta al pubblico dal 12 aprile al 9 dicembre 2018 grazie al sostegno di JTI.

 

La mostra del celebre artista californiano, conosciuto per le sue opere che travalicano i limiti fisici e concettuali della scultura, si snoderà in un lungo percorso all'interno della Villa e anche nel nuovo spazio delle Rimesse per le Carrozze ed esporrà le prime opere a fondo oro, ritratti policromi realizzati con materie prime sofisticate e una selezione dei masterpieces dell'artista, tra cui Purity, Envy, Sleeping Hermaphrodite in marmo belga nero e il ritratto di Giovanni Paolo II, realizzato appositamente per la mostra.

 

"Siamo particolarmente lieti di poter definire JTI come sostenitore di lunga data del FAI per le sue iniziative in ambito artistico, culturale e sociale. Siamo certi che le collaborazioni di maggior successo sono quelle che condividono ideali, valori e visioni. Quello tra JTI e FAI, infatti, è stato un percorso di crescita reciproca, non solo a beneficio di Villa Panza e della sua collezione, che si è arricchita negli anni di straordinari capolavori artistici, ma anche, e soprattutto, a beneficio della società in cui viviamo" ha dichiarato PierCarlo Alessiani, Presidente e Amministratore Delegato di JTI Italia. "Dal 2016 JTI sostiene "Bene FAI per tutti", un'iniziativa di grande valore sociale nel quale crediamo molto e che è in continua espansione. L'augurio è quello di poter continuare a offrire, soprattutto a visitatori con disabilità intellettive ai quali si rivolge il progetto, percorsi di visita sempre più interessanti e su tutto il territorio nazionale."

 

La mostra di Barry X Ball nasce nell'ambito della collaborazione pluriennale tra JTI e il FAI, iniziata nel 2012 proprio con l'intento di valorizzare Villa e Collezione Panza a Varese, una delle più prestigiose proprietà della Fondazione. A partire dal 2016 la collaborazione tra JTI e FAI si è estesa anche alla promozione di iniziative di valore sociale, con il progetto "Bene FAI per tutti". Un'iniziativa che, oltre a Villa Panza, coinvolge Villa Necchi Campiglio a Milano e, da fine 2017, anche il Castello e Parco di Masino a Caravino (TO), Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (PD) e Torre e Casa Campatelli a San Gimignano (SI). Sviluppata insieme a L'Abilità Onlus e alla Fondazione De Agostini, il progetto ha lo scopo di rendere i Beni FAI accessibili alle persone con disabilità intellettive. 

 

JTI

JTI opera in oltre 120 paesi ed è uno dei maggiori produttori di tabacco a livello internazionale. Con sede centrale a Ginevra, Svizzera, JTI impiega circa 40.000 persone in tutto il mondo ed è stata riconosciuta Global Top Employer per il quarto anno consecutivo. JTI è un membro della Japan Tobacco Group of Companies. 



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La DESIGN WEEK di BASE Milano: mostra "Trouble Making" a cura di RAUMPLAN e i nuovi prototipi di rigenerazione urbana: portineria, officina, cortile | Via Bergognone 34


BASE Milano alla Design Week 2018

 

Un'indagine critica sul city making, le smart cities e le nuove forme di progettazione e rigenerazione urbana protagoniste del Fuorisalone all'ex-Ansaldo:

 


 > la mostra "Trouble Making. Who's making the city?" a cura di Raumplan


> la presentazione dei nuovi prototipi di servizi e funzioni di BASE:
portineria di quartiere, officina in condivisione e cortile rigenerato 


> spazi in corso di rigenerazione verso il raddoppio di BASE a 12.000 mq

 

17 - 22 aprile 2018

Milano, Via Bergognone 34

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Preview stampa lunedì 16 aprile dalle ore 15.00 alle 19.00

 

Martedì 17 aprile festa di apertura organizzata da Threes

In occasione della Design Week 2018, BASE Milano - tra i più importanti progetti di rigenerazione urbana in Europa - propone una riflessione critica sul city making e le nuove forme della trasformazione urbana.

 

Ad aprire il racconto sarà "Trouble Making. Who's making the city?", una mostra commissionata da BASE Milano e a cura di Raumplan sui fenomeni di massa e le reti virtuali che stanno cambiando il volto delle nostre città. Attraverso il lavoro di artisti, fotografi, designer e videomaker, la mostra offre una lettura di alcuni fenomeni collettivi che coinvolgono la realtà urbana: dall'esplosione dell'attività dei corrieri ai nuovi circuiti del turismo di massa, fino ai processi innescati dalla sharing economy, dall'home sharing e dall'informazione online fai-da-te. Chi sono gli attori e quali sono i processi che, realmente, «fanno città», in un'epoca in cui la disciplina urbanistica appare sempre più in crisi? I contributi in mostra indagano le conseguenze e l'impatto dei grandi flussi globali di capitali, informazioni, merci e turisti, sulle realtà a scala locale e sulla vita delle persone.

Tra i progetti esposti: l'analisi delle fotografie degli alloggi di Airbnb a cura di Calibro, Donato Ricci e Òbelo che individuano i capisaldi di un'estetica omologante caratteristica degli interni delle case e delle camere in affitto sulla piattaforma; le fotografie di Delfino Sisto Legnani che ritraggono alcuni dispositivi come i bottoni di Amazon e le serrature smart controllabili in remoto per la consegna dei pacchi; il filmato realizzato da Louis De Belle e Giacomo Traldi che racconta gli itinerari cittadini del turismo su gomma; un'indagine fotografica sui corrieri del food delivery realizzata da Louis De Belle insieme a Nicolò Ornaghi; un contributo sulle conseguenze urbane dei flussi di informazione online presentato da Giga Design Studio e Superinternet. Il percorso espositivo chiude con una scultura di Ayr che si appropria di uno dei più famosi prodotti di Achille Castiglioni.

 

Tra i casi studio di progettazione urbana, la stessa BASE Milano che presenterà al pubblico una nuova porzione di spazi in corso di rigenerazione – da 6.000 a 12.000 metri quadri –, con nuovi prototipi di servizi e funzioni: una portineria di quartiere di nuova concezione, una rinnovata officina interna in condivisione e un cortile che da area di carico-scarico industriale viene restituito alla città e trasformato in spazio per l'intrattenimento culturale.

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Foto_Campagna mostra "Trouble Making"_©DelfinoSistoLegnani

Al suo terzo Fuorisalone, BASE si riconferma quindi un punto di riferimento fondamentale per l'innovazione, la creatività e la cultura, proponendosi come caso studio per nuovi modelli di rigenerazione urbana: uno spazio pubblico, gestito da un'impresa sociale privata, non-profit, frutto di un consorzio misto di associazioni e imprese private, auto-finanziato, che vive sul mercato, con una programmazione partecipativa e miscellanea, costruita insieme a molteplici attori culturali della città. Un ecosistema in continua trasformazione, caso unico nel suo genere e allo stesso tempo parte di un processo di trasformazione più ampio che interessa larga parte delle aree metropolitane occidentali, in cui l'arretramento del manifatturiero lascia spazio a nuove industrie e nuove funzioni urbane. Una scelta – quella di indagare i processi urbani e di rigenerazione – che scaturisce proprio a partire dall'attuale fase evolutiva che vede BASE come una grande Learning Machine: una macchina per l'apprendimento, laboratorio di formazione permanente al servizio della città, del quartiere e dei professionisti delle industrie creative. E, allo stesso tempo, una macchina che apprende, un grande organismo capace di mettere in dialogo comunità creative diverse per assorbire, condividere e ritrasformare reciproci contenuti e contaminazioni.

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SERATE MUSICALI | Suoni di rigenerazione

In linea con le tematiche scelte per questa edizione del Fuorisalone, la programmazione musicale della Design Week 2018 sarà dedicata a celebrare le scene musicali e le sottoculture urbane che storicamente hanno avuto un impatto sulle trasformazioni urbane.

Il programma delle serate musicali negli spazi reinventati di BASE, prevede tutte le sere all'ora dell'aperitivo musica nel cortile (tempo permettendo) dell'ex-Ansaldo, trasformato da piazzale di carico scarico industriale e luogo sociale e culturale, dancefloor e bar. Le serate proseguono poi fino a tarda notte all'interno dell'ex-edificio industriale.

Inoltre, per tutta la durata della Design Week, Radio Raheem - la web radio indipendente di Milano - si trasferisce ne La Portineria dell'Ex Ansaldo con la propria programmazione, fatta di musica e interviste ai protagonisti del design, e non solo.

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BASE Milano

Con il patrocinio del Comune di Milano

Un progetto di: ARCI Milano, Avanzi, esterni, h+, Make a Cube3

Con il supporto di: Fondazione Cariplo

Partner: iGuzzini Illuminazione

Partner Tecnici: Azienda Grafica Italiana, COEX Naturally Fireproof, Duravit, Dyson, PRESTO, Redaelli Velluti, RIVO interior, Sikkens - AkzoNobel, Venber – Geo Hydrica, Zumtobel Group

 

Partner della Design Week 2018

Media partner: Domus, Zero

Con il supporto di: Tortona Design Week

Partner: Ageas UmbertoPiedi, AmicoBlu, Desamanera, 90x100 FERRO




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giovedì 5 aprile 2018

A Salerno MARCELLO DIOTALLEVI “In forma di viaggio, francobolli e lettere da Citera"



SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
 MARCELLO    DIOTALLEVI
“In forma di viaggio, francobolli e lettere da Citera"

a cura di Sandro Bongiani

Dal 18 aprile 2018 al 1 luglio 2018
Inaugurazione:  mercoledì 18 aprile  2018,  ore 18.00

“In forma di viaggio, francobolli e lettere da Citera” è il titolo della mostra personale  che lo Spazio  Ophen Virtual Art Gallery di Salerno dedica a Marcello Diotallevi, uno dei più interessanti   artisti contemporanei italiani nati negli anni quaranta, che per questa  mostra  presenta  42 opere (24 Francobolli d’artista  e 18 Lettere da Citera)  realizzati  tra il  1984  e il  2012, oltre quarant’anni di ricerca, dagli esordi figurativi dei primi anni ’80 fino a oggi.



PAROLE  AL  VENTO

Poema visivo di Giovanni Bonanno
dedicato a Marcello  Diotallevi


A
Fano,
a un passo
dal mare,
 aquiloni stretti
  ad un filo  e  appesi 
per la coda volano leggiadri
sospinti da arifugaci.
 lettere e caratteri tipografici,
si formano e si trasformano  in
anagrammi gentili  che solo pochi  sanno carpire.
Parole  di fiabe  solitarie destinate al vento  si rincorrono e si
arrampicano orgogliosi per la collina per poi lasciarsi 
andare all’ombra del buio   di   una notte stellata,
Sospinti dall’ebbrezza del mare,  formano  strane scie
di seta vellutata dai colori intensi e delicati.
Sotto il portico di Citera,  l’ora dell’oblio segna
il passo con Giove    che raccoglie le ceneri
di un amplesso regalando all’amata  Danae
sospiri, pagliuzze d’oro  e  dolci  lettere  cortesi.
Tra  un bacio rubato e una parola galante,
lettere al mittente
  dal destino ingrato,
francobolli
Cervi
volanti
nati
per caso,
vagano
curiosi
 in
c
e
r
c
a
d
i
t
e

© Giovanni  Bonanno  2012




Marcello Diotallevi, classe 1942, sul finire degli anni Settanta ha iniziato le sue irruzioni nell’area della Poesia Visiva, utilizzando le lettere dell’alfabeto per accumuli, disseminazioni liberati da qualsiasi senso  e significato letterale, e in questi ultimi anni, anche del recupero del colore  e dell’uso gioioso della pittura. Artista di voli a cielo aperto di  “parole al vento”,  di  insolite lettere senza destinatario che ritornano al mittente; lettere in cui l’accumulazione grafica di simboli di tipo grafico creano nuove associazioni sempre imprevedibili e nuove,  disarticolando il linguaggio  e riducendolo a pezzi. L’intera produzione  dell’artista di Fano nasce dall’ibridazione dei linguaggi fino a sconfinare con convincente disinvoltura nella poesia visiva. Di questi ludici interventi provocatori   ne è responsabile Marcel Duchamp artista amato da Marcello per la componente estetica e concettuale. Decisamente rigorosi appaiono i francobolli d’artista e le Lettere da Citera presenti in questa mostra personale che l’artista ha creato  durante  la sua lunga e intensa attività. L’attenzione verso il francobollo d’artista di piccolo formato nasce nel 1984  con un francobollo “Jeune Peinture”, con fiaba al vento,  presentato al Grand Palais di Parigi. Tutti i francobolli presenti trattano temi fantastici, ironici e soprattutto sociali  in linea con la poetica  pungente  e immaginifica dell’artista fanese. Anche le lettere da Citera, opere realizzate su carta (cm 21x30) con tecnica di dattilografia su foto xerografia, rispettano questa attenzione e rigorosa severità alla composizione e al poetico messaggio nascosto e ibridato tra i lineamenti  definiti del corpo. Dedicate alla donna, nascono per essere lette e magari decifrate. Francobollo, lettera e lettere dell’alfabeto diventano così gesto d’amore e nel contempo  veicolo alla ricerca di un ipotetico destinatario. Una sorta di volo poetico  dentro la fantasia e l’incanto  con   la messa a fuoco di  presenze che cercano di esercitarsi al viaggio e  condividere l’in-definito. Lettere dal destino vago relazionano tra gli oscuri anfratti della mente con immaginari  francobolli in attesa che qualche  possibile destinatario possa decrittare gli oscuri presagi della parola, si aggrappano avidamente all’immaginazione e si lasciano trasportare al flusso delle correnti, coscienti  di non poter essere più significato compiuto ma  sola  presenza e indizio sfuggente.    




 MARCELLO    DIOTALLEVI
“In forma di viaggio, francobolli e lettere da Citera"
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via S. Calenda, 105/D  - Salerno
Salerno Tel/Fax 089 5648159    
e-mail:  bongiani@alice.it     
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00


Marcello Diotallevi / In forma di viaggio, francobolli e lettere da Citera



SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY

MARCELLO    DIOTALLEVI
“In forma di viaggio, francobolli e lettere da Citera"



a cura di Sandro Bongiani

Dal 18 aprile 2018 al 1 luglio 2018
Inaugurazione:  mercoledì 18 aprile  2018,  ore 18.00
“In forma di viaggio, francobolli e lettere da Citera” è il titolo della mostra personale  che lo Spazio  Ophen Virtual Art Gallery di Salerno dedica a Marcello Diotallevi, uno dei più interessanti   artisti contemporanei italiani nati negli anni quaranta, che per questa  mostra  presenta  42 opere (24 Francobolli d’artista  e 18 Lettere da Citera)  realizzati  tra il  1984  e il  2012, oltre quarant’anni di ricerca, dagli esordi figurativi dei primi anni ’80 fino a oggi.





“DALLA  LETTERA  AL VIAGGIO” 

Marcello Diotallevi, classe 1942, sul finire degli anni Settanta ha iniziato le sue irruzioni nell’area della Mail Art con   contatti sempre più intensi  con la Poesia Visiva, utilizzando le lettere dell’alfabeto per accumuli, disseminazioni liberati da qualsiasi senso  e significato letterale, e in questi ultimi anni, anche del recupero del colore  e dell’uso gioioso della pittura. Artista di voli a cielo aperto di  “parole al vento”,  di  insolite lettere senza destinatario che ritornano al mittente; lettere in cui l’accumulazione grafica di simboli di tipo grafico creano nuove associazioni sempre imprevedibili e nuove,  disarticolando il linguaggio  e riducendolo a pezzi. Con le “Fiabe al vento” le parole incantate volano allegre nello spazio come dolci fiabe senza tempo. L’intera produzione  dell’artista di Fano nasce dall’ibridazione dei linguaggi fino a sconfinare con convincente disinvoltura nella poesia visiva. Di questi ludici interventi provocatori   ne è responsabile Marcel Duchamp artista amato da Marcello per la componente estetica e concettuale.
Decisamente rigorosi appaiono i francobolli d’artista e le Lettere da Citera presenti in questa mostra personale che l’artista ha creato  durante  la sua lunga e intensa attività. L’attenzione verso il francobollo d’artista di piccolo formato nasce nel 1984  con un francobollo “Jeune Peinture”, con fiaba al vento,  presentato al Grand Palais di Parigi,  e con un foglio di 20 artistamp dal titolo “For the Peace”  dedicato al tema della pace che rappresenta una colomba con un elmo da guerra in testa.  Successivamente a questa data si susseguiranno altri 22 francobolli fino al 2012, con  “Kite Christopher Marchant”, Canada (International Art Post 89),  “Mailyx”  e  “Mail Heart”, del 1990, “The Lie of Sin”,  “Ponza Island” e “War in the Gulf” tutti del 1991,  “Columbus 500 Years”, del 1992, “Tale to the Wind” e   “Metanetworker in spirit”, ideato per il collettivo Fiera di Bologna, del 1994, “Taboo”, “In memory of Ray Johnson”, del 1995,  “Erma”  del 1996, “Esemplare  2-5” del 1997, le due serie di francobolli “Love Poem in a Landscape” del 1998, “Halloveen” del 1999, “Roma 2000 Amor” e “Iubilaeum”, del 2000, “Chiusura delle case chiuse, 50 anni, 1958-2008” del 2008, e  poi, “Poema d'amore in un paesaggio”, “Italia”, del 2011. L’ultimo lavoro esposto è un “Francobollo Celebrativo per i 70 anni di Marcello  Diotallevi”,   che è stato realizzato appositamente nel 2012  in occasione della mostra Retrospettiva organizzata  presso lo Spazio Ophen Virtual Art di Salerno.
Tutti i francobolli trattano temi fantastici, ironici e soprattutto sociali  in linea con la poetica  pungente  e immaginifica dell’artista fanese. Anche le lettere da Citera, opere realizzate su carta (cm 21x30) con tecnica di dattilografia su foto xerografia, rispettano questa attenzione e rigorosa severità alla composizione e al poetico messaggio nascosto e ibridato tra i lineamenti  definiti del corpo. Alla base di tutto vi è l’ironia come sistema per evidenziare gli aspetti  più particolari,  lasciando alla casualità provvisoria  la possibilità di destare stupore e meraviglia. Migliaia di  caratteri di macchina da scrivere  occupano parti di un corpo estrapolato dal loro contesto per definirsi  come pura  suggestione poetica. Infatti, per ogni opera l’artista parte da un nudo  femminile fotografico, ne fa una fotocopia in bianco e nero, poi scrive sulle parti scoperte di una persona un reticolo di lettere a macchina. A tal proposito nel 1996 Marcello Venturoli scriverà: “E quale comunicazione più immediata, più visiva e insieme più scritta, di una pelle che racconta se stessa in una missiva? Dedicate alla donna, nascono per essere lette e magari decifrate. Francobollo, lettera e lettere dell’alfabeto diventano così gesto d’amore e nel contempo  veicolo alla ricerca di un ipotetico  destinatario. Una sorta di volo poetico  dentro la fantasia e l’incanto  con   la messa a fuoco di  presenze che cercano di esercitarsi al viaggio e condividere l’in - definito. Del resto, tutta l’intera  ricerca di Diotallevi è improntata da questo suo particolare  modo di fare. Lettere dal destino vago relazionano tra gli oscuri anfratti della mente con immaginari  francobolli in attesa che qualche  possibile destinatario possa decrittare gli oscuri presagi della parola, si aggrappano avidamente all’immaginazione e si lasciano trasportare al flusso delle correnti, coscienti  di non poter essere più significato compiuto ma  sola  presenza e indizio sfuggente.     Sandro  Bongiani







BIOGRAFIA 


Marcello Diotallevi è nato nel 1942 a Fano. E' vissuto per lungo tempo a Roma dove per un decennio ha esercitato l'attività di restauratore presso il Laboratorio di Restauro in Vaticano. Ha inizio in quegli anni anche la sua attività artistica all'insegna dell'irrequietezza. Come pittore prima, poi come scultore nei primi  anni Settanta, quindi per qualche tempo si occupa di grafica e infine inizia a scrivere. Sul finire degli anni Settanta hanno inizio le sue incursioni nell'area della Mail Art e della Poesia Visiva di cui è tuttora un impegnato protagonista. In oltre un quarto di secolo di attività artistica ha collaborato con suoi interventi a libri e riviste nazionali e internazionali. Nel corso del tempo ha tenuto varie mostre personali nelle maggiori città italiane, partecipando nel contempo a esposizione collettive in tutto il mondo. Fa parte del gruppo di intervento artistico "I metanetworker in spirit". Si occupa in prevalenza di installazione, Poesia Visiva e Mail Art. E' l'autore della copertina della Guida al Musée National d'Art Moderne - Centre Georges Pompidou di Parigi (Hazan Editeur 1983). Nel 2003 riceve l'invito a tenere una performance nella Sezione "Extra 50" della 50esima Edizione Internazionale d'Arte - Biennale di Venezia ma, non essendo egli un performer, declina l'invito. Nel 2007 è stato invitato alla 52esima Biennale di Venezia e poi nel 2011 alla 54 Biennale di Venezia, Padiglione Tibet, a cura di Ruggero Maggi. Dal 1974 vive e lavora a Fano.


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