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mercoledì 5 luglio 2017

Arte e vino: la Cantina Pizzolato ospita la mostra de "Gli animali fantastici" di Dario Fo


Il 2 agosto verrà inaugurata in cantina la mostra creativa, creata grazie al "Progetto Dario Fo".

Da sempre sostenitori dell'arte e delle belle collaborazioni, la Cantina Pizzolato ospiterà, durante i mesi di agosto e settembre 2017, "Gli animali fantastici", mostra d'arte realizzata da giovani artisti in memoria del premio Nobel, per il "Progetto Dario Fo".

Un concorso promosso dall'associazione ABConlus con la consulenza della Compagnia Teatrale Fo Rame nel quale i bambini delle scuole materne ed elementari di alcuni istituti del Veneto hanno potuto, secondo la loro fantasia ed immaginazione, disegnare degli animali fantastici

Il maestro Enrico Berico Bartolini, con l'aiuto di Jacopo Bartolini e quello di Luca Orlando di Epicbrand, hanno reso possibile la realizzazione in 3D dei disegni vincitori che sono diventati oggi delle vere e proprie sculture. Tutto ciò è stato fortemente sostenuto da Jacopo Fo e da Marina Salvato, organizzatrice e coordinatrice del concorso.

Le opere del concorso, ispirato profondamente all'ultimo lavoro di Dario, il libro "Darwin. Ma siamo scimmie da parte di padre o di madre?" continuano attualmente ad essere esposte nei luoghi che accolgono con entusiasmo il progetto.

Dal 2 agosto, data in cui ci sarà l'inaugurazione della mostra in cantina con un reading di Valeria Zanette, nome molto apprezzato nel trevigiano, fino all'intero mese di settembre le 10 sculture saranno esposte presso la Cantina Pizzolato di Villorba, che il 30 giugno aveva ospitato Mario Pirovano, primo allievo di Dario Fo, portando in scena per la prima volta, dopo 24 anni, "Il Ruzzante di Dario Fo".

Gli animali fantastici  si integreranno perfettamente in un percorso sensoriale e artistico che circonderà l'intera e nuova struttura ecosostenibile di Pizzolato: "La nuova cantina, inaugurata a maggio 2016, è nata anche per questo – spiega Settimo Pizzolato, titolare dell'azienda pioniera del vino biologico dal 1991 – per essere un punto di riferimento di Treviso e per Treviso, siamo lieti di ospitare la mostra e di poter collaborare nella diffusione dell'arte, di sostenere progetti come questi, capaci di promuovere la cultura, coinvolgendo le persone nell'arte e nella libera espressione di sé stessi come hanno fatto questi piccoli autori degli animali fantastici".
 
La Cantina Pizzolato S.r.l.
Via IV Novembre, 12 Villorba (TV) Italy
Tel. +39 0422 928166 - Fax +39 0422 629343



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Grande successo inaugurazione mostra “Domenico Gnoli. Disegni per il teatro. 1951-1955 ” a Spoleto

Grande successo per l'inaugurazione della mostra "Domenico Gnoli. Disegni per il teatro. 1951-1955 " che si è tenuta sabato 1 luglio 2017, alle ore 15, presso il Palazzo del Comune di Spoleto.

Una "folla" di persone formata da autorità, addetti ai lavori e gente comune, ha assistito all'evento.

E il "benvenuto" è stato dato dai due curatori Michele Drascek e Duccio K. Marignoli - dalla  sorella dell'artista Domenico, Mimì Gnoli - dal Direttore Artistico del Festival dei Due Mondi, Giorgio Ferrara - e dal Sindaco del Comune di Spoleto, Fabrizio Cardarelli.

La mostra è organizzata e prodotta dalla Fondazione Marignoli di Montecorona, in collaborazione con l'Archivio Domenico Gnoli di Roma e il Comune di Spoleto, con il patrocinio della Regione Umbria, nell'ambito del 60˚ Festival dei Due Mondi.

Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha conferito una medaglia quale suo premio di rappresentanza all'Inaugurazione della mostra.
La Fondazione Marignoli di Montecorona esprime il proprio ringraziamento al Capo dello Stato per il prezioso attestato di stima e di apprezzamento che ha voluto concedere alla mostra di uno dei più importanti artisti italiani del Novecento.

L'esposizione, con ingresso gratuito, visitabile fino a domenica 1 ottobre 2017, e ospitata presso le Sale del Palazzo del Comune di Spoleto, rientra nella serie di progetti espositivi ed editoriali che la Fondazione Marignoli di Montecorona promuove e che hanno le caratteristiche di uno "studio".

"DOMENICO GNOLI. DISEGNI PER IL TEATRO. 1951-1955" è, infatti, una mostra che presenta e indaga un periodo specifico della produzione di Domenico Gnoli (Roma, 1933 - New York, 1970): la creazione di disegni di costumi e di scenografie per il teatro realizzati dal 1951 al 1955.
Tale lasso di tempo è antecedente alla fase in cui l'artista si dedicherà esclusivamente alla pittura e al disegno.

NELL'ESPOSIZIONE DI SPOLETO SONO PRESENTATI 70 DISEGNI.

Le opere in mostra provengono tutte dall'Archivio Domenico Gnoli di Roma ed includono:
·         i disegni per i manifesti della versione teatrale di "Chéri" di Colette prodotta dalla Compagnia Andreina Pagnani e andata in scena al Teatro Eliseo a Roma (1951);
·         i disegni per l'opera di Carlo Gozzi "Re Cervo" (1953);
·         le scenografie per "La Belle au Bois" di Jules Supervielle richieste all'artista da Jean- Louis Barrault (1954);
·         i disegni per lo scenario e i costumi di "As you like it" di William Shakespeare diretto da Robert Helpmann all'Old Vic Theatre di Londra (1955);
·         gli schizzi per una scenografia del balcone di "Romeo e Giulietta" (1955).

Il catalogo dell'esposizione, pubblicato da Editoriale Umbra per la Fondazione Marignoli di Montecorona, a cura di Michele Drascek (curatore dei progetti della Fondazione Marignoli di Montecorona), contiene una prefazione dell'esimio professore Bruno Toscano, e i contributi dello stilista, scenografo e costumista Quirino Conti, Michele Drascek e Duccio K. Marignoli (presidente della Fondazione Marignoli di Montecorona).

Dettagli Catalogo/Catalogue details:
Graphic design: M A Y B E Studio / Giovanni di Natale
20 x 25 cm / 7 x 9 inches
pp. 256
Hard cover
Prize: 35 Euro
Prezzo in mostra: 30 Euro


DOMENICO  GNOLI 
(Roma, 1933 - New York, 1970)
Nato a Roma, Domenico Gnoli, figlio dello storico dell'arte Umberto Gnoli e della ceramista Annie de Garrou, è stato avviato sin dall'infanzia al disegno, per poi dedicarsi da autodidatta alla pittura.
Frequenta da giovanissimo i corsi di incisione e disegno  di C.A. Petrucci, direttore della Calcografia Nazionale di Roma.

Nel 1951 partecipa alla mostra Art graphique italien contemporain presso la Galerie Giroux di Bruxelles; tiene la prima personale alla galleria La Cassapanca di Roma e disegna il poster per la versione teatrale di Chéri di Colette, prodotta dalla Compagnia Andreina Pagnani al Teatro Eliseo di Roma.

Nel 1952 si è iscritto al corso di scenografia all'Accademia di Belle Arti di Roma. Già a vent'anni disegna scene e costumi per il Re Cervo di Carlo Gozzi e per Il Mercante di Venezia per la Compagnia di Cesco Baseggio per lo Schauspielhaus di Zurigo.

Nel 1954 si trasferisce a Parigi, dove Jean Louis Barrault lo invita a disegnare le scenografie per La Belle au Bois di Jules Supervielle. Lo stesso Barrault lo presenta a Londra, dove, nel 1955, all'Old Vic Theatre realizza scene e costumi per As you like it di Shakespeare, diretto da Robert Helpmann.

Malgrado il successo ottenuto come scenografo, decide di abbandonare il teatro per dedicarsi  alla pittura e al disegno. Nel 1956 va ad abitare a New York dove partecipa  alla  mostra Contemporary Italian Painters  alla Sagittarius Gallery dove l'anno successivo tiene una mostra di quadri e disegni.

Nel 1957 espone disegni e dipinti in una personale alla galleria Arthur Jeffress di Londra  e  l'anno successivo tiene la prima personale di dipinti in Italia, alla galleria l'Obelisco a Roma. Dalla seconda metà degli anni '50 trascorre molto tempo a New York dove si dedica più intensamente alla pittura pur continuando a collaborare con illustrazioni per alcuni libri pubblicati in America e per diversi periodici  facendo  reportage che lo portano a fare lunghi viaggi.
Frequenta vari artisti tra cui il grande amico Ben Shahn. Scrive e illustra una lunga favola, Oreste or the Art of Smiling, pubblicata da Simon and Shuster a New York e da Collins a Londra. Ma, sempre più preso dalla pittura, decide di stabilirsi nell'isola di Mallorca.

Nel 1964, dopo una personale alla Galerie Schoeller di Parigi, i galleristi Jan Krugier di Ginevra e Mario Tazzoli di Torino, lo mettono sotto contratto per alcuni anni. Seguono mostre personali  a Torino, Napoli e Roma, al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, alla Kestner-Gesellschaft di Hannover.

Nel 1968 prepara una mostra di 40 quadri  e  cinque sculture in bronzo per la Sidney Janis Gallery a New York.
Muore a New York il 17 aprile 1970.

In seguito, sono state organizzate  numerose  retrospettive in vari musei e importanti gallerie (Ginevra, Bruxelles, Darmstadt, Rotterdam, Parigi, Francoforte, Roma, Madrid, Venezia, Palma de Mallorca, Modena, Prato).




NOTIZIE UTILI MOSTRA
sede: Spoleto, Palazzo del Comune (Piazza del Comune 1)
durata: 2 luglio – 1 ottobre 2017
inaugurazione: 1 luglio 2017, ore 15

orari:
dall'1 al 16 luglio
lun.-mart.–merc.–giov.-ven., dalle 16.30 alle 20.30
sab.-dom., dalle 10.30 alle 13,30 e dalle 16.30 alle 23.30

dal 17 al 31 luglio
lun.-mart, dalle 10.30 alle 13,30
ven.-sab.-dom., dalle 10.30 alle 13,30 e dalle 16.30 alle 20.30
CHIUSO merc.-giov.

agosto
TUTTI I GIORNI, dalle 10.30 alle 13,30 e dalle 16.30 alle 20.30

dall'1 al 10 settembre
TUTTI I GIORNI, dalle 10.30 alle 13,30 e dalle 15.30 alle 19.30

dall'11 settembre all'1 ottobre
lun.-mart- ven., dalle 10.30 alle 13,30
sab.-dom., dalle 10.30 alle 13,30 e dalle 15.30 alle 19.30
CHIUSO merc.-giov.

ingresso: gratuito



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sabato 1 luglio 2017

Freedom Fork | The other side of the fork - Mostra personale di Giovanni Scafuro a Milano

Freedom Fork
The other side of the fork


Mostra personale di Giovanni Scafuro a cura di Beppe Treccia


I lavori e le opere dell'Artista napoletano saranno esposte, all'interno del ristorante "Al Cortile" e nella scuola della Food Genius Academy (Viale Col di Lana 8, Milano), dal 3 luglio 2017.



"Freedom Fork | The other side of the fork" questo il nome della personale dell'Artista Giovanni Scafuro, a cura di Beppe Treccia, che sarà inaugurata il 3 luglio 2017, alle ore 19,  nella prestigiosa cornice del ristorante "Al Cortile" e della scuola della Food Genius Academy di Milano.

La mostra prende il titolo "Freedom Fork" da un'installazione "site specific" che l'Artista ha realizzato per la prima volta in occasione di questa sua esposizione.

Giovanni Scafuro, celebre pioniere nel riuso di argenteria e utensili, da 30 anni lavora e rielabora posate trasformandole in gioielli, sculture ed oggetti di design

Il suo vero grande amore, il suo oggetto cult, è la forchetta
Ed è proprio in occasione della mostra "Freedom Fork | The other side of the fork" che Scafuro ha deciso di dare vita alla sua musa ispiratrice realizzando una maestosa forchetta alata.

Nella personale dell'Artista partenopeo saranno presenti alcuni dei suoi ultimi lavori realizzati con "scarti di mare": remi, parti di barche, pezzi di legno levigati e successivamente rivisitati

Il tutto sarà accompagnato dal suo tratto distintivo, le posate appunto, che si trasformano in luccicanti banchi di pesci.

Oggetti capaci di suscitare allegria partendo da una semplicità estrema, oggetti di uso quotidiano quali lampade, sedie, tavoli, gioielli a cui Giovanni ha dato una nuova veste che, come lui stesso afferma, "rappresenta solo un momento, un cambiamento di rotta nella vita dell'oggetto stesso".

Il riciclo, il recupero, sono una costante del suo continuo processo di sperimentazione.

  • Vinyl set: Kisk (Apparel Music)
  • Thanks fOr Flyer ArtWork By Massimiliano Petrone 
  • Musica a cura di Apparel Music [Dj Kisk]




BIOGRAFIA DELL'ARTISTA
Nato a Napoli, classe 1971, Giovanni Scafuro ha respirato fin da giovanissimo l'aria di botteghe artigiane del centro, credendo però di proseguire in tutt'altra camminata.

Si è infatti diplomato come perito tecnico delle industrie elettriche e in elettromeccanica. L'incontro con Guido Puca, architetto, designer e artigiano tutto in un unico uomo, gli ha trasmesso la conoscenza di molte tecniche di lavoro mischiate all'utilizzo dei materiali più disparati. 

"Guardare le cose in un altro modo, con semplicità e ironia" diventa l'imperativo di Giovanni, che decide di aprire un atelier a Milano, in zona Tortona, centro nevralgico del FuoriSalone.

Il concetto intorno al quale ruota la filosofia di questo instancabile propulsore della creatività si lega al cambio di rotta da dare ad un oggetto. 
La missione è "liberare gli oggetti dalla quotidianità senza spogliarli della loro funzionalità, per ricollocarli, brillanti di nuova vita, nell'uso giornaliero".

Il riciclo è punto fermo all'interno di un mondo in cui tutto è pressoché già presente e lo spreco non accenna a diminuire, inoltre usare cose che prima erano altro ha qualcosa di affascinante e romantico, diverte e incuriosisce i clienti.

Il riuso fatto da Giovanni abbraccia vari settori e tipologie di oggetti, ma i bijoux prendono il sopravvento rispetto al resto. Tina, ad esempio, è un anello che prende forma grazie alla termosaldatura di sacchetti di plastica, quindi non ne esiste uno uguale ad un altro.

Ri-viste sono invece i bracciali in carta riciclata di magazine e cartone, da indossare per regalarsi ogni giorno una lettura diversa.


www.giovanniscafuro.it

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lunedì 26 giugno 2017

Medaglia del Presidente della Repubblica alla mostra “Domenico Gnoli. Disegni per il teatro. 1951-1955 ” che si inaugura il 1° luglio 2017 a Spoleto


PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO: 
LA MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ALLA MOSTRA  "DOMENICO GNOLI. DISEGNI PER IL TEATRO. 1951-1955" CHE SI INAUGURA SABATO 1 LUGLIO 2017 A SPOLETO

Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha conferito una medaglia quale suo premio di rappresentanza all'Inaugurazione della mostra "Domenico Gnoli. Disegni per il teatro. 1951-1955 " che si terrà sabato 1 luglio 2017, alle ore 15, presso il Palazzo del Comune di Spoleto.
La Fondazione Marignoli di Montecorona esprime il proprio ringraziamento al Capo dello Stato per il prezioso attestato di stima e di apprezzamento che ha voluto concedere alla mostra di uno dei più importanti artisti italiani del Novecento.

Organizzata e prodotta dalla Fondazione Marignoli di Montecorona, in collaborazione con l'Archivio Domenico Gnoli di Roma e il Comune di Spoleto, con il patrocinio della Regione Umbria, nell'ambito del 60˚ Festival dei Due Mondi, sabato 1 luglio 2017, alle ore 15, presso il Palazzo del Comune di Spoleto, si inaugurerà la mostra "Domenico Gnoli. Disegni per il teatro. 1951-1955 " a cura di Michele Drascek e Duccio K. Marignoli.

L'iniziativa, con ingresso gratuito, visitabile fino a domenica 1 ottobre 2017, e ospitata presso le Sale del Palazzo del Comune di Spoleto, rientra nella serie di progetti espositivi ed editoriali che la Fondazione Marignoli di Montecorona promuove e che hanno le caratteristiche di uno "studio".

"DOMENICO GNOLI. DISEGNI PER IL TEATRO. 1951-1955" è, infatti, una mostra che presenta e indaga un periodo specifico della produzione di Domenico Gnoli (Roma, 1933 - New York, 1970), uno dei più importanti artisti italiani del Novecento: la creazione di disegni di costumi e di scenografie per il teatro realizzati dal 1951 al 1955.
Tale lasso di tempo è antecedente alla fase in cui l'artista si dedicherà esclusivamente alla pittura e al disegno.
NELL'ESPOSIZIONE DI SPOLETO SARANNO PRESENTATI CIRCA 70 DISEGNI.

Le opere in mostra provengono tutte dall'Archivio Domenico Gnoli di Roma ed includono:
·         i disegni per i manifesti della versione teatrale di "Chéri" di Colette prodotta dalla Compagnia Andreina Pagnani e andata in scena al Teatro Eliseo a Roma (1951);
·         i disegni per l'opera di Carlo Gozzi "Re Cervo" (1953);
·         le scenografie per "La Belle au Bois" di Jules Supervielle richieste all'artista da Jean- Louis Barrault (1954);
·         i disegni per lo scenario e i costumi di "As you like it" di William Shakespeare diretto da Robert Helpmann all'Old Vic Theatre di Londra (1955);
·         gli schizzi per una scenografia del balcone di "Romeo e Giulietta" (1955).

Il catalogo dell'esposizione, pubblicato da Editoriale Umbra per la Fondazione Marignoli di Montecorona, a cura di Michele Drascek (curatore dei progetti della Fondazione Marignoli di Montecorona), contiene una prefazione dell'esimio professore Bruno Toscano, e i contributi dello stilista, scenografo e costumista Quirino Conti, Michele Drascek e Duccio K. Marignoli (presidente della Fondazione Marignoli di Montecorona).

DOMENICO  GNOLI 
(Roma, 1933 - New York, 1970)
Nato a Roma, Domenico Gnoli, figlio dello storico dell'arte Umberto Gnoli e della ceramista Annie de Garrou, è stato avviato sin dall'infanzia al disegno, per poi dedicarsi da autodidatta alla pittura.
Frequenta da giovanissimo i corsi di incisione e disegno  di C.A. Petrucci, direttore della Calcografia Nazionale di Roma.
Nel 1951 partecipa alla mostra Art graphique italien contemporain presso la Galerie Giroux di Bruxelles; tiene la prima personale alla galleria La Cassapanca di Roma e disegna il poster per la versione teatrale di Chéri di Colette, prodotta dalla Compagnia Andreina Pagnani al Teatro Eliseo di Roma.
Nel 1952 si è iscritto al corso di scenografia all'Accademia di Belle Arti di Roma. Già a vent'anni disegna scene e costumi per il Re Cervo di Carlo Gozzi e per Il Mercante di Venezia per la Compagnia di Cesco Baseggio per lo Schauspielhaus di Zurigo.
Nel 1954 si trasferisce a Parigi, dove Jean Louis Barrault lo invita a disegnare le scenografie per La Belle au Bois di Jules Supervielle. Lo stesso Barrault lo presenta a Londra, dove, nel 1955, all'Old Vic Theatre realizza scene e costumi per As you like it di Shakespeare, diretto da Robert Helpmann.
Malgrado il successo ottenuto come scenografo, decide di abbandonare il teatro per dedicarsi  alla pittura e al disegno. Nel 1956 va ad abitare a New York dove partecipa  alla  mostra Contemporary Italian Painters  alla Sagittarius Gallery dove l'anno successivo tiene una mostra di quadri e disegni.
Nel 1957 espone disegni e dipinti in una personale alla galleria Arthur Jeffress di Londra  e  l'anno successivo tiene la prima personale di dipinti in Italia, alla galleria l'Obelisco a Roma. Dalla seconda metà degli anni '50 trascorre molto tempo a New York dove si dedica più intensamente alla pittura pur continuando a collaborare con illustrazioni per alcuni libri pubblicati in America e per diversi periodici  facendo  reportage che lo portano a fare lunghi viaggi.
Frequenta vari artisti tra cui il grande amico Ben Shahn. Scrive e illustra una lunga favola, Oreste or the Art of Smiling, pubblicata da Simon and Shuster a New York e da Collins a Londra. Ma, sempre più preso dalla pittura, decide di stabilirsi nell'isola di Mallorca.
Nel 1964, dopo una personale alla Galerie Schoeller di Parigi, i galleristi Jan Krugier di Ginevra e Mario Tazzoli di Torino, lo mettono sotto contratto per alcuni anni. Seguono mostre personali  a Torino, Napoli e Roma, al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, alla Kestner-Gesellschaft di Hannover.
Nel 1968 prepara una mostra di 40 quadri  e  cinque sculture in bronzo per la Sidney Janis Gallery a New York.
Muore a New York il 17 aprile 1970.
In seguito, sono state organizzate  numerose  retrospettive in vari musei e importanti gallerie (Ginevra, Bruxelles, Darmstadt, Rotterdam, Parigi, Francoforte, Roma, Madrid, Venezia, Palma de Mallorca, Modena, Prato).


NOTIZIE UTILI MOSTRA
sede: Spoleto, Palazzo del Comune (Piazza del Comune 1)
durata: 2 luglio – 1 ottobre 2017
inaugurazione: 1 luglio 2017, ore 15

orari:
dall'1 al 16 luglio
lun.-mart.–merc.–giov.-ven., dalle 16.30 alle 20.30
sab.-dom., dalle 10.30 alle 13,30 e dalle 16.30 alle 23.30

dal 17 al 31 luglio
lun.-mart, dalle 10.30 alle 13,30
ven.-sab.-dom., dalle 10.30 alle 13,30 e dalle 16.30 alle 20.30
CHIUSO merc.-giov.

agosto
TUTTI I GIORNI, dalle 10.30 alle 13,30 e dalle 16.30 alle 20.30

dall'1 al 10 settembre
TUTTI I GIORNI, dalle 10.30 alle 13,30 e dalle 15.30 alle 19.30

dall'11 settembre all'1 ottobre
lun.-mart- ven., dalle 10.30 alle 13,30
sab.-dom., dalle 10.30 alle 13,30 e dalle 15.30 alle 19.30
CHIUSO merc.-giov.

ingresso: gratuito

tel: 0743 46434 (Sistema Museo, Spoleto)
e-mail: info@marignolifoundation.org
sito web: http://www.marignolifoundation.org

Inaugurata a Pietrasanta la mostra LA FOLLA > Immagini allestimento

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Inaugurata a Pietrasanta la mostra

LA FOLLA
dello scultore danese Jørgen Haugen Sørensen

Fino al 6 agosto 2017

Complesso di Sant'Agostino, Piazza Duomo e
Galleria Paola Raffo Arte Contemporanea,
Pietrasanta (LU)
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Grande successo di pubblico per l'inaugurazione della mostra La Folla di Jørgen Haugen Sørensen che ha avuto luogo sabato 17 giugno nel Complesso Monumentale di Sant'Agostino a Pietrasanta.
 
Il Comune di Pietrasanta, in collaborazione con la Galleria Paola Raffo Arte Contemporanea, per la sua tradizionale mostra estiva, ha voluto quest'anno celebrare Jørgen Haugen Sørensen, uno dei più importanti scultori danesi viventi, con la mostra La Folla, curata da Bruno Corá e Lars Kærulf Møller.
 
L'esposizione, dedicata ai lavori più recenti dello scultore in ceramica, bronzo e marmo insieme ad una antologica, è un omaggio alla lunga relazione di Jørgen Haugen Sørensen con Pietrasanta e come ogni anno anima il cuore della città, interessando il Complesso di Sant'Agostino, Piazza del Duomo e gli spazi della Galleria Paola Raffo Arte Contemporanea.
 
Jørgen Haugen Sørensen ha trascorso la maggior parte della sua vita lavorativa in Italia e agli inizi degli anni '70 risale il suo primo incontro con Pietrasanta. Sørensen ha collaborato nel corso del tempo con vari artigiani locali ed è stato un punto di riferimento per gli artisti italiani e soprattutto internazionali che lavorano in città e per tutti i pietrasantini con cui l'artista ha una consuetudine di lungo corso e che in occasione dell'inaugurazione sono intervenuti in gran numero ad omaggiarlo.
 
Fulcro della mostra è il bronzo monumentale The Crowd, realizzato con la Fonderia Mariani e donato a Pietrasanta dalla New Carlsberg Foundation, che dominerà Piazza Duomo insieme ad un altro bronzo, The Shadow, realizzato grazie al supporto della Danish Arts Foundation.
Di fronte alla Chiesa di Sant'Agostino sarà installata l'imponente scultura alta 1,80 m - While We're Waiting - scolpita presso Laboratorio Henreaux con il marmo della Versilia, mentre all'interno saranno esposti i principali lavori dello scultore. Il chiostro con giardino sarà animato da cinque sculture in granito risalenti agli anni '80 che dialogheranno con il campanile e i palazzi del centro storico visibili dall'interno del chiostro.
Una nuova serie in gres porcellanato bianco intitolata A Dark Story in White sarà esposta nella Sala Capitolo, per finire il percorso espositivo nella Galleria Paola Raffo Arte Contemporanea con sculture policrome degli anni '90.
 
Le opere di Jørgen Haugen Sørensen riflettono, con uno stile crudo e spesso brutale, la sua personale visione della condizione umana, catturano e raccontano i temi fondamentali della vita e della morte, dell'amore e della sofferenza utilizzando la scultura come linguaggio elettivo. Il suo modo di modellare è libero da ogni accademismo e dall'attaccamento ad un linguaggio univoco, ma fluisce e accade seguendo il suo immaginario. Il corpo – umano o animale che sia – o parti di esso, è il suo soggetto privilegiato e lo ritrae nella sua realtà e nudezza, grottesco, mostruoso, riflettendo la verità, a volte crudele, del genero umano, senza giudicare però, anzi comunicando un sentimento di vicinanza e partecipazione, una sensibilità nei confronti dell'epoca in cui tutti viviamo.
 
Photo credit HEINE PEDERSEN
 
 
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