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venerdì 23 dicembre 2016

La Divina Commedia di DALI' arriva in Puglia

Dalì. La Divina Commedia

16 dicembre 2016 - 5 marzo 2017

Aperta anche a Natale, Santo Stefano, 1 e 6 gennaio

INFERNO Acquaviva delle Fonti, Palazzo de' Mari
PURGATORIO Sammichele di Bari, Castello Caracciolo
PARADISO Turi, Chiesa di Sant'Oronzo 

Cento xilografie di Salvador Dalì raccontano il viaggio metaforico di Dante nei regni ultraterreni. 
Tre città pugliesi ospitano la sua mostra, invitando il visitatore a ripercorrere il viaggio di Dante: l'Inferno ad Acquaviva delle Fonti, il Purgatorio a Sammichele di Bari e il Paradiso a Turi. 
L'opera è una delle maggiori espressioni del metodo pittorico "paranoico-critico" dell'artista surrealista. 
L'immaginario viaggio di Dante nelle cantiche della Divina Commedia rivive nelle tre città che ospiteranno la mostra "DALÌ. LA DIVINA COMMEDIA". 

Dal 16 dicembre al 5 marzo prossimo Acquaviva delle Fonti, Sammichele di Bari e Turi esporranno le opere di un grandissimo artista del secolo scorso: Salvador Dalì, nell'ambito dell'operazione "Opere fuori contesto".

La mostra è organizzata dalla Società Sistema Museo, gestore del SAC Ecomuseo di Peucetia.
 
"Dalì. La Divina Commedia" prende il nome dall'omonima serie di xilografie nate dal genio dell'estroso artista spagnolo e ispirate al capolavoro dantesco. 
Composta da cento opere a colori, firmate, numerate e pubblicate da Les Heures Claires a Parigi nel 1960, "La Divina Commedia" riunisce trentatre trittici, ognuno dei quali è composto di tre tavole riferite rispettivamente al Paradiso, al Purgatorio e all'Inferno danteschi. 

L'opera fonde simboli, allusioni, magia e allegorie in un connubio perfetto, diventando una delle maggiori espressioni del metodo pittorico "paranoico-critico" caratteristico dell'artista surrealista.

Le tre cantiche di Dante troveranno posto distribuite nelle tre città pugliesi, rispettivamente l'Inferno ad Acquaviva delle Fonti a Palazzo de' Mari, il Purgatorio al Castello Caracciolo di Sammichele di Bari e il Paradiso nella Chiesa di Sant'Oronzo a Turi.

Dalì creò questi capolavori nel suo periodo illustrativo migliore e lavorò per quasi nove anni alla realizzazione dei cento acquerelli. 

In seguito all'esposizione al Musée Galliera di Parigi nel 1960, furono trasposti in altrettante xilografie, dopo quattro anni di assiduo lavoro con il maestro stampatore Raymond Jacquet. Il risultato è eccellente, sia dal punto di vista tecnico che artistico. 

Il soggetto della Divina Commedia, illustrato in precedenza da Botticelli, Blake, Bocklin e Doré, diventa per Dalì un viaggio nella memoria della sua poliedrica sperimentazione e rappresenta una summa della propria arte. 

Il maestro spagnolo ha raggruppato qui vari aspetti della sua ricerca stilistica, dalla cosiddetta "estetica del molle" alla curiosità verso i miti classici, dall'interesse per la costruzione michelangiolesca delle figure al gusto per l'incisione circolare che dona loro una forma dinamica. 

Nell'uso del colore ci si trova davanti ad una vera e propria antologia di modi, dal tratto fragile e guizzante all'uso plastico, come nei panneggi pesanti e materici. 

Come nella Divina Commedia anche nell'opera di Dalì si respira un'atmosfera di grandezza, di ostentazione consapevole del sublime.

La mostra "Dalì.  La Divina Commedia" si pone all'interno di un più ampio progetto di valorizzazione del territorio, dei suoi beni culturali e paesaggistici che rientra dell'operazione "Opere fuori contesto" del progetto SAC Ecomuseo di Peucetia.

Affiancano la mostra numerose attività collaterali, tra cui visite guidate e laboratori didattici rivolti ai più piccoli con l'obiettivo di far conoscere il linguaggio espressivo di Dalì.
I bambini tra i 7 e i 14 anni potranno sperimentare di persona la metamorfosi degli oggetti e dei corpi partendo dalle immagini bidimensionali delle xilografie, fino ad arrivare alle immagini create da loro stessi. 

Per la fascia d'età tra i 10 ed i 14 anni il momento pratico sarà dedicato anche alla lettura delle opere di Dalì tramite il "Gioco dei cadaveri squisiti" inventato dai Surrealisti.

L'attività didattica e le visite guidate sono a cura della Società Sistema Museo. 

Informazioni mostra: 
Call Center 199 151 123  
callcenter@sistemamuseo.it 
www.sistemamuseo.it



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Vincitori o Vinti?

Dove Vanno gli Spermatozoi?

DOVE VANNO A FINIRE GLI SPERMATOZOI QUANDO NON RAGGIUNGONO L'OVULO?


1. Mio padre sostiene di ricordare perfettamente il vestitino celeste che indossava mia madre la sera che nell'automobile hanno deciso di concepirmi.










2. Mia madre dice sempre che avrebbe voluto una figlia ... e quando appena nato ha visto che facevo la pipi dal pisellino ha detto: "Pure maschio l'ho fatto!"











3. Quando ancora dipingevo (circa 10 anni fa) dietro ogni quadro depositavo lo sperma di una masturbazione ed una ciocca di capelli. 
Intendevo così autenticare i miei capolavori.






4. Tra le mie manie vi è pure quella di tenere il conto di tutte le volte che mi sono masturbato. Ad oggi 4 marzo 1999 (giorno del mio compleanno) sono ben 3661.

- Ho cronometrato che un orgasmo autogestito dura in media 15"

- Ho calcolato così in ore il totale del tempo goduto: 3661 x 15" = 54914": 3600" = 15h 25'

- Ho quindi trasformato la mia vita in ore: (8766 ore in un anno) x (37anni) = 324342h

- Ho così trovato quante ore di auto orgasmo mi sono procurato finora sul totale di quelle vissute: 15h 25' su 324342h




5. Ho contato anche tutte le volte che ho avuto dei rapporti sessuali, considerando tra questi anche i rapporti orali. 

Ad oggi 4 marzo 1999 sono 1058 gli orgasmi ottenuti durante rapporti sessuali. Fino ad ora solo con donne.
- Ho cronometrato che un orgasmo da rapporto dura in media 20", cinque secondi in più di un orgasmo autoprocurato.
- Ho calcolato così in ore il totale del tempo goduto: 1058 x 20" = 21160" : 3600" = 5h 8'
- Ho quindi sommato le ore delle due categorie e cioè: orgasmi da masturbazioni + orgasmi da rapporto, ottenendo con buona approssimazione il totale in ore di tutti gli orgasmi della mia gloriosa o misera (secondo i punti di vista) esistenza: 15h 25' + 5h 8' = 20h 33'
- Ho così scoperto che manca poco meno di tre ore e mezzo per raggiungere la famigerata 24ª ora che segnerà un giorno intero di "orgasmato".
Cosa accadrà allora?


6. Tiziana (mia moglie) controlla furtivamente l'agenda dove annoto tutte le volte che lo facciamo, è convinta che prima o poi scoprirà dove segno i rapporti extraconiugali.













7. Quando ci siamo sposati abbiamo deciso di scrivere sopra le partecipazioni " Sposi con Optional "e pubblicare sulla copertina di una rivista fotografica quello che di solito altri nascondono.
- Questo lavoro è dedicato a nostra figlia Soele.













8. Solo dopo la nascita di mia figlia ho capito che si poteva realmente rinunciare alla propria vita per quella di un altro essere umano.










9. Quando F. Wheis (urologo del S. Camillo) con molta calma e poco tatto mi ha informato che entro qualche anno avrei dovuto sottopormi ad un'operazione all'uretra a causa di una stenosi del collo vescicale e che ciò mi avrebbe procurato un'irreversibile sterilità, sono quasi svenuto!.. 

Un mese dopo Tiziana è rimasta incinta di Mairo (mio figlio).



10. Tiziana dice che considera corna anche un rapporto casuale con una prostituta.















Vincitori o Vinti?
"Noi tutti che ce l'abbiamo fatta e siamo qui dobbiamo considerarci  i vincitori o i vinti?"
Tutti coloro che vorranno rispondere alla seguente domanda oppure a quella che dà il titolo al progetto potranno farlo inviando un messaggio al seguente indirizzo salepepe9598@libero.it
Saranno inoltre ben accetti anche pensieri, riflessioni e racconti legati e inspirati da questo lavoro on-line. 

Tutte le vostre comunicazioni saranno in ogni caso raccolte archiviate e probabilmente in un secondo tempo anche pubblicate non solo su Internet.


Pino Boresta





Questo mio lavoro di WebArt pubblicato per la prima volta su Internet nel 1999 da Roberto Bono sul suo sito viene così ben descritto da Francesca De Nicolò: Pino Boresta, è allo stesso tempo un joker ed un artista che vuole pirateggiare il senso comune del pensare utilizzando il detournament in rete con progetti di webart e percorrendo la teoria del critico della Società dello spettacolo Guy Debord. 
Come mi ha detto lui stesso è affascinato da questo sistema di comunicazione così nuovo e democratico come il web e la netart. Pino è on line con due criptici e cinici progetti come è giusto aspettarsi da uomo cibernetico. "Dove Vanno Spermatozoi?" o meglio "Dove Vanno a finire gli Spermatozoi quando non raggiungono l’ovulo?" e "Hey!…My friend, what’s the matter?" 
Lo scopo è in primo luogo quello di rendere pubblico attraverso la rete Internet gli eventi della propria esistenza, creando di fatto un'unione romantica tra vita ed arte. 
Una situazione dove Boresta fabbrica per se stesso uno spettacolare scherzo senza limiti, dando vita ad una sorta di corto circuito secondo una linea di pensiero che sostiene che qualsiasi cosa può essere arte, esattamente come dal punto di vista Punk dove ognuno può percorrere e rivedere tutte le personali relazioni della propria esistenza in virtù di una connessione virtuale con la realtà per mezzo della propria macchina. 
Quindi, in accordo con il seguente punto di vista ed esperimento, lui mette in rete con il suddetto progetto, le sue fotografie quelle di suo figlio di suo padre di sua moglie ed una clinica prospettiva paranoide di un lavoro dove Boresta ha calcolato e trasformato tutti i suoi orgasmi in ore di vita. Tutto ciò ha qualcosa in comune con la creazione di una situazione che si può accostare all’humour noir e forse per questo attrae la popolazione di Internet che sta chattando via e-mail dando vita ad un lavoro in progress che non finisce mai.
Qui anche la versione in inglese: http://www.arteutile.net/boresta/boresta2.htm.

venerdì 16 dicembre 2016

RINNOVABILI. A Milano la mostra "CREATIVE ENERGY. Arte per il rinnovabile" , 10 ARTISTI si confrontano con il tema dell'energia rinnovabile in una mostra -Palazzo Lombardia dal 2 al 29 dicembre

Elena Di Raddo e International Artistic Hub
in collaborazione con Regione Lombardia 
presentano
Creative Energy. Arte per il rinnovabile
2-29 dicembre Milano, Palazzo Lombardia – Spazio espositivo 

L'associazione non-profit International Artistic Hub è lieta di presentare la mostra d'arte contemporanea Creative Energy. Arte per il rinnovabile nella prestigiosa sede di Palazzo Lombardia – Spazio espositivo, dal al 29 dicembre 2016 (inaugurazione 1 dicembre)

Andrea Bruschi, Stefano e Andrea Cozzi, Raffaella Formenti, Gabriele Jardini, Marica Moro, Maria Teresa Ortoleva, Francesca Pasquali, Laura Renna e Luca Scarabell si confrontano con il tema dell'energia rinnovabile e di risparmio, inserendosi come ponte tra il dialogo di Expo 2015, Energy For Life Green Energy di Expo Astana 2017. 

Il progetto, ispirato al concept "Lombardia. Feeding the Future, now!" di Expo 2015, è sinergico e coerente con la metafora iconica dell'Albero della Vita accanto a quella di Vivaio del Padiglione Italia, sintesi di bellezza, tecnologia, tradizione, efficienza e creatività. 

Seguendo tale immagine, 10 artisti ne interpretano attraverso le loro opere i punti cardine:

Trasparenza  materiali fotosensibili, riciclabili, con valenza metaforica invitano a guardare al di là del proprio ambiente, ainteragire con il mondo, a essere "trasparenti".

Energia – l'energia esprime vita, è strumento, mezzo, motore di trasformazione, faro nella notte, nuovo indicatore del rispetto ambientale.

Acqua  elemento fortemente legato alla città di Milano, simbolo dell'esistenza, della nascita, della rigenerazione, è risorsa della Terra, capacità di "riflettere il cielo".

Natura  realtà fenomenicaevoluzione biologica, madreoperatrice di tutte le cose.

Tecnologia – sguardo al divenireIdentità di questo Paese. Una sfida. Un'opportunità.

Nello spazio di Palazzo Lombardia vengono presentate opererealizzate con materiali riciclati e multimediali il cui risultato èricerca, sperimentazione, originalitàe un arricchimento delle nostre capacità di leggere il presente. 

Gli obiettivi di tale esposizione sono molteplici; in primis si vuole sensibilizzare all'energia rinnovabile (o di risparmio), vero e proprio nutrimento per le generazioni future; in secondo luogo si vuole mostrare come l'energia alternativa può essere veicolo per la creazione di opere uniche, veri e propri manufatti esclusivi. 

La cultura nel nuovo scenario post-industriale si afferma come luogo fertile per la produzione, la circolazione di idee e quindi per l'innovazione. 

L'arte contemporanea si pone dunque come elemento chiave nello sviluppo sociale ed economico del sostenibile.

Informazioni:

Mostra promossa da: International Artistic Hub: www.inahub.com
Sede: Milano, Spazio Espositivo di Palazzo Lombardia, via Galvani 27 
Apertura: dal 2 al 29 Dicembre | Lun® Ven dalle 13.00 alle 19.00 (festivi esclusi)
Contattiinfo@inahub.com | Telefono: 02.84922222
Ingresso: gratuito


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In mostra nell'Orto Botanico di Brera a Milano, i sottili giochi di prestigio della natura


I fiori, le piante e il mondo animale. In mostra nell'Orto Botanico di Brera a Milano, i sottili giochi di prestigio della natura
La Rete degli Orti Botanici della Lombardia organizza la quinta tappa della mostra itinerante, dal titolo "Seduzione Repulsione- quello che le piante non dicono" presso l'Orto Botanico di Brera dell'Università degli Studi di Milano, dal 12 dicembre al 14 gennaio.
 La mostra inaugura il 12 dicembre alle ore 12,00.

L'esposizione, a ingresso gratuito, è dedicata ai complessi meccanismi di seduzione e repulsione a fini riproduttivi e di sopravvivenza, messi in atto dal mondo vegetale. Un viaggio per conoscere i giochi di profumi e forme, l'uso di nettare e veleni per affascinare gli impollinatori e respingere gli aggressori. In questa tappa del tour sarà presentato il catalogo della mostra.


16 dicembre 2016 -
Presso l'Orto Botanico di Brera dell'Università degli Studi di Milano, dal 12 dicembre sarà possibile visitare la mostra "Seduzione Repulsione - quello che le piante non dicono", ideata e realizzata dalla Rete degli Orti Botanici della Lombardia di cui l'Orto Botanico di Brera fa parte. 

Lunedì 12 dicembre si è tenuta l'inaugurazione di questa tappa alla presenza del direttore Martin Kater e sarà possibile partecipare a una visita guidata gratuita agli allestimenti a cura della Rete degli Orti botanici della Lombardia.

La mostra itinerante è stata realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell'Università degli Studi di Milano.

L'inaugurazione è avvenuta nel settembre 2015 all'Orto Botanico di Pavia e la mostra ha viaggiato nel corso del 2016 nei seguenti quattro Orti botanici lombardi: l'Orto Botanico di Bergamo "Lorenzo Rota", l'Orto Botanico "G.E. Ghirardi" di Toscolano Maderno (BS) e il Giardino botanico Alpino "Rezia" di Bormio (SO).


In questa tappa del tour verrà presentato al pubblico il catalogo cartaceo della mostra, acquistabile direttamente presso l'Orto Botanico. 

I ragazzi dell'Accademia di Belle Arti di Brera inoltre, hanno realizzato un'interpretazione artistica dei messaggi dell'esposizione con l'
installazione "Fiori tessuti", un'opera condivisa realizzata dagli studenti del corso biennale in Teoria e pratica della Terapeutica artistica dell'Accademia di Belle Arti di Brera e curata dalla professoressa Laura Tonani.

L'esposizione racconta alcuni dei complessi meccanismi messi in atto nel mondo vegetale a fini riproduttivi e di sopravvivenza e lo fa attraverso una visione fitocentrica, ossia al di fuori della relazione con l'uomo.

Questo consente al visitatore di avvicinarsi alle piante considerandole come esseri viventi, lasciando da parte per un momento il più consueto approccio utilitaristico o produttivo. 


La mostra consiste in dieci sezioni espositive e una parte dedicata all'interazione con il pubblico
, coinvolto nel dire la sua su questo spettacolo della botanica.

L'esposizione inviterà a
scoprire le strategie più curiose messe in atto dalla pianta per permettere l'ottimizzazione delle proprie risorse.Tra i grandi prestigiatori della natura c'è l'orchidea, nelle sue diverse varietà dalle forme sinuose e colorate, di cui ogni strana geometria ha un senso pratico.

Molte specie di orchidee del genere
Ophrys seducono e ingannano: sono prive di nettare ma la forma del labello, una sorta di petalo modificato, imita nel disegno e nella pelosità l'addome della femmina delle specie impollinatrici e addirittura emettono un ferormone che inganna l'insetto.

Un'altra orchidea,
Dracula chestertonii, simula la forma e il profumo di un fungo per attirare insetti che hanno questa golosità.

"Seduzione Repulsione - quello che le piante non dicono" svela ai suoi visitatori queste dinamiche segrete e invita all'ascolto dei messaggi silenziosi del mondo naturale.

Alcune 
citazioni letterarie e poetiche coinvolgono lo spettatore fornendo uno spunto ulteriore di riflessione sui temi trattati.

I botanici e gli esperti che lavorano negli Orti Botanici della Rete racconteranno, con questa esposizione al pubblico, cosa li affascina e li mette in allerta: i cicli vitali e la capacità di sopravvivenza delle piante sono estremamente affascinanti, mentre la perdita della biodiversità, causata dall'arrivo delle cosiddette "aliene" invasive rappresenta un grave pericolo. 

La mostra affronterà questo aspetto, invogliando il pubblico a
orientarsi verso un giardinaggio sostenibile e nella acquisizione di conoscenze in merito grazie alla visita degli Orti botanici delle loro città.

Silvia Assini, presidente della Rete degli Orti botanici della Lombardia afferma: "Sono fermamente convinta che dalla conoscenza e dalla conservazione delle piante, e delle relazioni che esse instaurano con l'ambiente e con gli altri organismi viventi, deriveranno opportunità irrinunciabili per garantire un futuro al nostro pianeta".
Gelsomina Fico, curatrice scientifica
, vede la mostra come "un invito ad osservare il mondo vegetale dal punto di vista delle piante: una pianta è immobile, non scappa di fronte ad un predatore ma lo dissuade dall'avvicinarsi; non insegue un fascinoso impollinatore ma lo seduce con una fine strategia". 

Martin Kater, direttore dell'Orto Botanico di Brera
: "Sono lieto che questa suggestiva mostra sia visitabile nel nostro Orto Botanico, nel centro di Milano". Saranno organizzate visite guidate sia per il pubblico sia per le scolaresche nel corso della permanenza dell'allestimento. 

Ingressi in Via Brera 28 e Via privata F.lli Gabba 10.


Per tutte le informazioni fare riferimento al
sito www.reteortibotanicilombardia.it o scrivere a segreteria@reteortibotanicilombardia.it

Per contattare l'Orto Botanico di Brera
dell'Università degli Studi di Milano scrivere a ortobotanicodibrera@unimi.it e consultare il sito www.museoortibotanicistatale.it


La Rete degli Orti Botanici della Lombardia nasce nel 2002 e si costituisce associazione nel 2009. Ha come scopo la tutela, la conoscenza, la promozione e la valorizzazione del patrimonio degli Orti botanici, della natura e dell'ambiente, con particolare attenzione alla conservazione delle piante. Cardini dell'associazione sono la promozione della cultura e della ricerca scientifica e il perseguimento di iniziative condivise per favorire la collaborazione con enti pubblici e privati in Italia e all'estero. La Rete degli OrtiBotanici della Lombardia comprende sette realtà tra giardini e Orti botanici regionali. Ne fanno parte l'Orto Botanico di Brera dell'Università degli Studi di Milano, l'Orto Botanico di Pavia del Dipartimento di Scienze della Terra e dell'Ambiente dell'Università di Pavia; l'Orto Botanico di Bergamo "Lorenzo Rota" con la nuova sezione di Astino "La Valle della biodiversità", l'Orto Botanico Città Studi dell'Università degli Studi di Milano, il Giardino botanico alpino "Rezia" di Bormio (SO), il Parco botanico di Villa Carlotta di Tremezzina (CO) e il Giardino botanico sperimentale "G.E. Ghirardi" di Toscolano Maderno (BS)dell'Università degli Studi di Milano.




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