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sabato 24 settembre 2016

Fino all'11 dicembre 2016 in mostra alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma). Per fermarsi una notte, ecco le proposte delle strutture INC Hotels Group

Le ninfee di Monet: lasciatevi… impressionare


Fino all'11 dicembre 2016 in mostra alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma). Per fermarsi una notte, ecco le proposte delle strutture INC Hotels Group

Una notte a Parma, l'occasione unica di vedere dal vivo le celeberrime Falaise, le straordinarie scogliere dell'Atlantico, ma soprattutto le Ninfee, tra le opere di Claude Monet più conosciute e riprodotte. 
Sono loro al centro di una piccola e raffinata mostra allestita fino all'11 dicembre 2016 alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo, a pochi chilometri da Parma (per info e orari: www.magnanirocca.it). 

Si chiama "Monet. Quelle Ninfee che anticiparono l'Informale" e riunisce opere provenienti da musei italiani e americani affiancate a quelle conservate nelle collezioni della cosiddetta Villa dei Capolavori, un percorso che dà l'opportunità di capire il processo creativo, stilistico e poetico del padre dell'Impressionismo. 

In contemporanea e sempre sino all'11 dicembre, la Fondazione ospita la grande mostra "Italia Pop, l'arte negli anni del boom", composta da circa settanta opere provenienti da importanti istituzioni pubbliche e prestigiose collezioni private, con firme quali De Chirico, Burri, Schifano, Rotella, Baj e Pistoletto.

Un'idea per fermarsi a pochi chilometri dalla Fondazione che ospita la straordinaria mostra, è soggiornare in una delle tre strutture a marchio Inc Hotels in provincia di Parma, che per l'evento propongono prezzi speciali: da 45 euro a persona con camera e prima colazione al  BEST WESTERN Hotel Farnese Hotel San Marco, oppure da 36 euro con camera e prima colazione al Holiday Inn Express Parma

Ognuno degli Inc Hotels si trova a venti minuti in auto dalla sede delle mostra.
   

Per informazioni: INC Hotels Group
Via Reggio 51/a, 43126 Parma 
E-mail: info@inchotels.com
Sito web: www.inchotels.com


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Bertozzi & Casoni, "Minimi Avanzi". Dal 26 novembre una grande mostra nella Pinacoteca Civica di Ascoli PIceno


BERTOZZI & CASONI
MINIMI AVANZI
a cura di
Stefano Papetti, Elisa Mori, Giorgia Berardinelli e Silvia Bartolini
Pinacoteca Civica – Ascoli Piceno
26 novembre 2016 – 5 marzo 2017

La mostra "Bertozzi & Casoni. Minimi avanzi" curata da Stefano Papetti, Elisa Mori, Giorgia Berardinelli e Silvia Bartolini sarà inaugurata al grande pubblico sabato 26 novembre 2016 presso le magnifiche sale della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno.

Preview esclusiva venerdì 25 novembre con cena gourmet su prenotazione.
Dal 26 novembre 2016 al 5 marzo 2017, nella suggestiva cornice della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, verrà presentata al pubblico l'attesa mostra "Bertozzi & Casoni. Minimi Avanzi".
Nata da un'idea di Verticale d'Arte, promossa e organizzata da quest'ultima in collaborazione con i Musei Civici di Ascoli Piceno e curata da Stefano Papetti, Elisa Mori, Giorgia Berardinelli e Silvia Bartolini, è la prima grande personale che ha luogo nelle Marche dedicata agli artisti Giampaolo Bertozzi e Stefano Dal Monte Casoni, romagnoli di provenienza ma internazionali di fama.
L'esposizione ha come tema privilegiato il food in tutte le sue declinazioni: avanzi di cibo, rifiuti, lattine, rimasugli, pattumiere, ma anche fiori, farfalle, animali, giornali, ed elementi della vita quotidiana che, sapientemente smembrati e riassemblati, compongono le insolite nature morte realizzate in ceramica policroma che hanno reso celebri i due artisti.
Il percorso espositivo, dunque, si compone di ben 25 opere dai diversi formati, cui si aggiunge un'installazione di grandi dimensioni creata site-specific, e si snoda attraverso le suggestive sale della Pinacoteca di Ascoli Piceno, dialogando con i suoi spazi sontuosi e ricchi di storia e con le sue opere in un vero e proprio cortocircuito tra antico e moderno.
Il capoluogo marchigiano, inoltre, vanta una lunga e importante tradizione nell'arte ceramica (per altro con un museo a essa dedicato), che Bertozzi & Casoni hanno saputo reinterpretare all'interno del panorama dell'arte contemporanea: la ceramica policroma, infatti, costituisce il loro medium privilegiato per garantire una mimesis che il più delle volte supera la realtà, mentre l'immaginario pesca nel quotidiano, tra oggetti che vengono recuperati giusto nel momento in cui diventano scarti, rifiuti, con evidente riferimento alla società dei consumi.
Ne risultano opere costantemente in bilico tra surrealismo compositivo e iperrealismo formale, in cui la vanitas e la caducità del mondo organico si collegano a quei sentimenti di disgusto e orrore che proiettano il pubblico nel mondo dell'usa e getta e della futilità del materialismo moderno; ma attraverso la ceramica Bertozzi & Casoni restituiscono agli oggetti nuova esistenza, donando loro una sorta di nuova vita "eterna". 
Essi, infatti, grazie alla loro trasformazione artistica, sottratti alla deperibilità, acquisiscono una nuova valenza che è quella della godibilità estetica. 
Lo spettatore, dunque, di fronte ai rifiuti della società trasformati in mirabolanti sculture, che difficilmente è possibile cogliere per intero ad un primo sguardo, ne scopre l'orrore e la bellezza, ed è sollecitato a più riprese, tra lo stupore e il turbamento, a indugiare nell'osservazione dei minimi particolari lasciandosi sedurre da opere in cui si fondono passato e presente, artificio e realtà.

Prima della sua apertura al pubblico, la mostra verrà presentata con un evento speciale: una cena gourmet esclusiva, su prenotazione, venerdì 25 novembre, durante la quale, tra le opere di Bertozzi & Casoni e all'interno delle splendide sale della Pinacoteca, si potranno degustare i piatti realizzati da tre chef di prestigio e, al contempo, godere in anteprima delle opere degli artisti; un'esperienza irripetibile e divertente, che coniuga perfettamente il gusto visivo dell'arte al gusto per il buon cibo.

BIOGRAFIA BERTOZZI & CASONI
Bertozzi & Casoni è una società fondata nel 1980 a Imola da Giampaolo Bertozzi (Borgo Tossignano, Bologna, 1957) e da Stefano Dal Monte Casoni (Lugo di Romagna, Ravenna, 1961).
Già durante la prima formazione all'Istituto Statale d'Arte per la Ceramica di Faenza i loro interessi si indirizzano verso un dialogo con la grande tradizione dell'arte e coltivano una originaria vocazione per la sperimentazione in campo scultoreo, vedendo nella ceramica una possibilità per una scultura dipinta.  
Bertozzi e Casoni frequentano poi l'Accademia di Belle Arti di Bologna e partecipano alle manifestazioni che tentano di mettere a fuoco i protagonisti e le ragioni di una "nuova ceramica" cercando di superare il gap che ancora inscrive questo mezzo espressivo in un ambito minore e gregario rispetto ad altre forme artistiche.
Le loro prime creazioni sono di piccola dimensione e in sottile maiolica policroma. Collaborano dal 1985 al 1989 con la Cooperativa Ceramica di Imola come ricercatori nel Centro Sperimentazioni e Ricerche sulla Ceramica e, come corollario (1987-1988), instaurano vari rapporti con "K International Ceramics Magazine" di cui realizzano anche immagini di copertina. 
Quando il rapporto con la Cooperativa di Imola sta per concludersi realizzano due impegnative prove sponsorizzate dall'azienda: gli interventi a Tama New Town (Tokyo 1989-90) e il grande pannello "Ditelo con i fiori" collocato su una parete esterna dell'Ospedale Civile di Imola.
Tra il 1983 e il 1994 emergono tangenze con il mondo del design tramite un rapporto privilegiato con lo spazio Dilmos a Milano e la partecipazione a varie edizioni di Abitare il Tempo a Verona e della Triennale di Milano oltre alle manifestazioni nella ex chiesa di San Carpoforo, sempre a Milano. Per Dino Gavina progettano la "Poltrona Ercolano".
Negli anni Novanta emerge nel loro lavoro un aspetto maggiormente concettuale e radicale, quasi a compensare ipertrofiche espressività e inossidabili perfezioni esecutive che, tuttavia, proprio sul finire del secolo, con "Bosco sacro" del 1993, "Evergreen" del 1995 e "Scegli il Paradiso" del 1997, raggiungono apici dimensionali e realizzativi mai prima raggiunti. 
Con quest'ultima opera Bertozzi e Casoni chiudono il capitolo della maiolica dipinta e aprono a sperimentazioni che prevedono l'utilizzo, quasi esclusivo, di materiali e di tecnologie di derivazione industriale. Un passaggio decisivo che permette alle loro opere di conquistare un superiore livello di fisica presenza. I virtuosismi pittorici vengono abbandonati a favore 
di una resa il più possibile oggettiva dei soggetti prescelti. I prediletti temi iconografici, che trovano sostanza nelle grandi categorie artistiche della vanitas e del memento mori, subiscono una trasfigurazione fantastica e la loro trascrizione formale assume quella forma oggettiva che attenua la presenza degli autori stessi e la condizionante percezione di un tempo particolare.      
E' la grande svolta: si apre il capitolo delle "contemplazioni del presente" in cui, in una sorta di "epopea del trash", l'attrazione per quanto è caduco, transitorio, peribile e in disfacimento, diventa icona, internazionalmente riconosciuta, di una, non solo contemporanea, condizione umana.
La critica, i musei e le più importanti gallerie d'arte nazionali e internazionali si interessano al loro lavoro.
Nel 2004 sono invitati ad esporre alla Tate Liverpool e alla XIV Quadriennale di Roma. 
Del 2007 è la mostra personale a Ca' Pesaro, Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Venezia (dove espongono tre grandi opere in concomitanza con la Biennale: "Composizione in bianco", "Le bugie dell'arte" e "Composizione Scomposizione") e del 2008 quella al Castello Sforzesco di Milano e al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. 
Nel 2009 i loro lavori sono esposti al Padiglione Italia della Biennale di Venezia ("Composizione non finita-infinita" e "Rebus"); nel 2010 a All Visual Arts di Londra, alla Sperone Westwater di New York, alla Galleria Sperone a Sent e alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano. 
Nel 2011 espongono al Musée des Beaux Arts di Ajaccio, al Padiglione Italia della Biennale di Venezia ("Sedia elettrica con farfalle"), alla FaMa Gallery di Verona, a La Maison Rouge di Parigi. 
Nel 2012 espongono alla Galleria Robilant+Voena di Londra, alla Sperone Westwater di Lugano e nuovamente alla Sperone Westwater di New York. 
Dello stesso anno è la personale a All Visual Arts di Londra dove viene esposta per la prima volta la grande opera "Regeneration". 
Del 2013 sono le mostre personali al Museum Beelden aan Zee all'Aia, alla Galleria Beck & Eggeling di Düsseldorf, alla Galleria Cardi di Pietrasanta e del 2014 quelle alla Sperone Westwater di Lugano e nelle sale monumentali di Palazzo Te a Mantova. 
Del 2015 le personali alla Galleria Tega di Milano, alla Galleria Poleschi di Lucca, alla Sperone Westwater di New York, al Mambo di Bologna, alla Art'In Gstaad Gallery di Gstaad e la partecipazione a Expo Milano 2015. 
Del 2016 le personali nelle sale di Palazzo Larderel a Firenze, alla Galleria d'Arte Moderna di Palermo e all'Espace Grandjean di Vallauris.
Tra surrealismo compositivo e iperrealismo formale Bertozzi e Casoni indagano da anni i rifiuti della società contemporanea, non escludendo quelli culturali e artistici, in una messa in scena dai vivificanti rimbalzi senza fine in cui si alternano affondi nel degrado e rinvenimenti di superstiti o misconosciute bellezze, astrazione e figurazione, impermanenza ed eternità, storia e contemporaneità, immaginazione fantastica e precisa tecnica. 

PINACOTECA CIVICA DI ASCOLI
Tra le preziose opere custodite spiccano per importanza il Piviale del XIII secolo, di manifattura inglese, donato nel 1288 al Duomo di Ascoli da Papa Niccolò IV, i dipinti di Carlo Crivelli (i due trittici di Valle Castellana XV sec.), Cola dell'Amatrice (La salita al Calvario,1527), Tiziano (San Francesco riceve le stigmate, XVI sec.), Guido Reni  (Annunciazione, 1575), Strozzi, De Ferrari, Magnasco, Mancini, Morelli, Palizzi e Pellizza da Volpedo (Passeggiata amorosa, 1901). 
Le opere sono ambientate in splendide sale, ammobiliate con rare consolles, poltrone, specchiere e cassettoni del XVIII e XIX secolo che, con i preziosi tendaggi e i lampadari di Murano, ricreano l'atmosfera e la suggestione di un palazzo aristocratico.

INFORMAZIONI UTILI
TITOLO DELLA MOSTRA: Bertozzi & Casoni. Minimi Avanzi
PROMOSSO DA: Associazione Verticale d'Arte e Musei Civici di Ascoli Piceno
A CURA DI: Stefano Papetti, Elisa Mori, Giorgia Berardinelli e Silvia Bartolini
SEDE ESPOSITIVA: Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, Piazza Arringo n. 7
CENA GOURMET SU PRENOTAZIONE: 25 Novembre ore 20.00
CONFERENZA STAMPA E PREVIEW: 24 Novembre ore 12.00
INAUGURAZIONE: 26 Novembre ore 17.00
DATE DI APERTURA: 26 Novembre 2016 – 5 Marzo 2017
GIORNI E ORARI DI APERTURA: Dal martedì alla domenica, festivi e prefestivi 10.00-19.00. Chiuso il lunedì 
INGRESSO: Intero: euro 4,00; Ridotto: euro 3,00 
INFO E CONTATTI TEL: 0736 298213 – 333 3276129
EMAIL: 
LINK UTILI:

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA:
Silvia Bartolini
339/3329624
Giorgia Berardinelli
340/3326020
Elisa Mori
347/1071873

DESIGN PER LA COMUNICAZIONE: Sceverti Studio
VIDEO E FOTO: Giandomenico Lupi, Domenico Oddi
CATALOGO: a cura di Musei Civici di Ascoli Piceno e Verticale d'Arte; stampato da Artelito (Camerino).

PATROCINIO:
ORGANIZZATORI:
SPONSOR:
PARTNER:
CHEF E PARTNER:
 
AGENZIA DI COMUNICAZIONE E UFFICIO STAMPA


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venerdì 23 settembre 2016

Puk Gallery, Castelfranco Veneto (TV) | SONIA STRUKUL | 8 - 26 ottobre 2016





Puk Gallery, Castelfranco Veneto (TV)
8 – 26 ottobre 2016

SONIA STRUKUL

Eden?

Inaugurazione: sabato 8 ottobre, ore 18.30
Presentazione di Michela Girotto



Puk Gallery di Castelfanco Veneto (TV) ospita, dall'8 al 26 ottobre 2016, la mostra personale di Sonia Strukul, artista originaria di Padova che, interrogandosi sul significato attuale del termine "Eden", invita lo spettatore ad aprire il proprio giardino segreto, il luogo in cui si coltivano sogni e speranze.

L'esposizione sarà inaugurata sabato 8 ottobre, alle ore 18.30, con presentazione di Michela Girotto.

«L'Eden è fuori o dentro di noi?», si chiede l'artista. «Eden è spazio di visione, prova, coscienza, confronto e invito a riflettere sull'essenza e sulla caducità dell'esistere, attraverso un limite, il rapporto tra finito e infinito. Noi artisti non siamo indispensabili – aggiunge – ma il nostro intervento può modificare la percezione delle cose e dei luoghi e suggerire, allora, nuove possibilità».

In mostra, una ventina di opere di medio formato e due tele di grandi dimensioni, tutte realizzate dal 2014 al 2016.

Oltre ai paesaggi onirici e surreali, che emergono da fondi neri, anche alcuni camaleonti, ricorrenti nella produzione della pittrice, sinonimo di cambiamento e positivo adattamento alla società contemporanea.

Emblematici i titoli, da "È già domani" a "Paesaggio del mio cuore" e "Il cielo in Terra", o ancora "Petaloso", che alludono a storie parallele, vicende esemplari, piccoli paradisi personali.

La mostra, inserita nel calendario della dodicesima Giornata Contemporaneo promossa da AMACI, sarà visitabile fino al 26 ottobre 2016, di giovedì e venerdì con orario 17.30-19.30, oppure su appuntamento.

Ingresso libero.


Sonia Strukul nasce a Padova.

Dopo gli anni del Liceo Artistico, si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Venezia e prosegue la sua formazione all'Ecole Nationale Supérieure des Beaux Arts di Parigi.

Ha esposto in Italia e all'estero.

Tra le principali mostre: "Pittpannello" (Helium, Parigi, 1983), "Salone della giovane pittura" (Grand Palais, Parigi, 1987), "Biennale del Mediterraneo" (2010), "Personale" (Galleria Il Melone, Rovigo, 2011), "Oltre il paesaggio" (Galleria Govetosa, Padova, 2014), "Artefatti" (Galleria laRinascente, Padova, 2014), "La pelle della pittura" (Farmacia Meltias, Conselve, 2015).

Vive e lavora a Conselve (PD).

Puk Gallery non è solo una galleria d'arte e fotografia, ma anche uno spazio per eventi culturali di tipo musicale, letterario e poetico, gestito dall'Associazione Culturale Puk, presieduta da Fausto Crocetta.

La galleria, inaugurata il 30 gennaio 2016, ha ospitato nel corso dell'anno diverse mostre d'arte contemporanea.



SONIA STRUKUL
Eden?
Puk Gallery
Via Puccini, 2/b
31033 Castelfranco Veneto (TV)


Date: 8 – 26 ottobre 2016
Inaugurazione: sabato 8 ottobre, ore 18.30, presentazione di Michela Girotto

Orari di apertura: giovedì e venerdì ore 17.30-19.30, oppure su appuntamento.
Puk Gallery

Via Puccini, 2/b | Castelfranco Veneto (TV) | tel. 347 6415491 | pukgallery@gmail.com | www.pukgallery.eu



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giovedì 22 settembre 2016

Mostra "MARIA SAVINO. Percorsi luminosi" > 22 settembre - 14 ottobre 2016 > Complesso del Vittoriano - Ala Brasini, Roma

Al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini di Roma
dal 22 settembre al 14 ottobre 2016



Luce, natura, spazio ed eleganza delle forme. Sono questi gli ingredienti che nelle mani di Maria Savino si trasformano nelle singolari ed esclusive opere di Percorsi luminosi, la mostra che dal 22 settembre al 14 ottobre 2016 arricchisce gli spazi della Sala Giubileo presso il Complesso del Vittoriano - Ala Brasini di Roma.

Con 23 opere - alcune delle quali realizzate appositamente per l'esposizione romana come quelle della serie Frammenti -, la mostra racconta gli aspetti più significativi dell'evoluzione stilistica e della ricerca artistica in continua trasformazione di Maria Savino (1971, Vimercate), artista poliedrica che ha scelto la luce come medium espressivo principale del suo lavoro.

Elemento in grado di valicare confini e barriere spaziali, scevro di alcun limite di intensità e manifestazione emblematica della vita, è la luce che viene qui adoperata come relazione di idee, collegamento tra gli oggetti e amplificatore di concetti.

Attraverso un affascinate e onirico percorso ideato come un gioco infinito, la mostra Percorsi luminosi trova il suo fulcro nell'opera Torre di Babele. Ruota della preghiera (2012): "Ho plasmato l'argilla creando tanti mattoni. - racconta l'artista Maria Savino - Mattone sopra mattone ho realizzato questa torre rossa, un muro, un cilindro che gira e rigira, abbatte la barriera, apre un varco. Ci sorprende. Una luce abbagliante arricchita da molteplici colori. Giallo, blu, rosso, verde, bianco. Palpita rivelando ogni sfumatura, ogni preziosa diversità (come madre natura ci insegna, la diversità è un dono da sostenere, da difendere). La luce li unisce, si anima, creando una danza di colori infiniti, come fa l'arcobaleno."

Ad aprire il percorso espositivo, una sequenza dei primi lavori realizzati con lastre in acciaio di forte impatto visivo (come in Percorsi luminosi Rosa e Percorsi luminosi Celeste del 2015), possenti e sinuose forme attraversate da fili di vari colori che si riflettono sulla superficie specchiante dando vita a visioni e sensazioni differenti per l'osservatore.

In questo continuum cronologico ed evolutivo, l'artista presenta poi installazioni tridimensionali luminose monocrome, che amplificano le tematiche già evidenziando il percorso di sinaptici collegamenti per un do ut des: lavori realizzati con materiali e tecnologia semplici (materiali come fili, lampadine led, sfere in plexiglass, smalti, foto, quotidiani, radiografie e altro ancora), che si presentano al visitatore con sfere luminose su basi uniformi di vari colori, come satelliti dai quali partono fili opachi, come rami di vegetazione, segnali di vita.

Appartengono a questa sezione opere delle serie Frammenti e Filo conduttore. Fili radicati sorgono e viaggiano su tragitti liberi per relazionare "Mondi" (sfere) e realtà differenti (nell'opera Filo conduttore 6 le sfere, come nel sistema Copernicano, orbitano nell'immenso giallo solare come pianeti culturali relazionati da "fili conduttori").

La sfericità rende più limpido il linguaggio eliminando angoli chiusi e reconditi, in cui ogni singolo spazio acquisisce pari dignità indipendentemente da ciò che lo anima e dall'energia che lo fa pulsare. Il cangiante alternarsi di colori determina, infine, la dialettica (dei fili) tra opposti (Filo conduttore 8, 2016).

La mostra si conclude con la sua produzione più recente - testimonianza di un percorso reale e/o mentale -, che trae ispirazione dalla ricerca dell'essenza di un vissuto allo stesso tempo individuale e sociale, estrapolando dal caos l'essenza positiva che, come un faro, indica nuovi percorsi luminosi (fanno parte di questo periodo opere come Frammenti fanciulleschi e Frammenti di verità del 2016).

È così che, in alcune installazioni tridimensionali, le sfere diventano trasparenti e riempite con frammenti di radiografie (Frammenti. Introspezione materna del 2016) o di mappe geografiche di territori visitati, input trasudanti di tradizioni e culture differenti che permettono di individuare ed esprimere nuovi stimoli (Frammenti. Percorsi mentali del 2016).

La mostra è in collaborazione con Studio Lattuada, Milano e vede come sponsor tecnico C.M.D. Paderno d'Adda.
Il catalogo è edito da Gangemi Editore.


Info
Ingresso Gratuito
www.ilvittoriano.com



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mercoledì 21 settembre 2016

Mostra Enrico Della Torre "Figuratività dell'Invisibile" | Comunicato Stampa



Alla Galleria d'Arte 2000 & NOVECENTO di Reggio Emilia dal 1 ottobre al 13 novembre 2016
ENRICO DELLA TORRE
"Figuratività dell'Invisibile"

Con la personale dell'artista cremonese Enrico Della Torre, in programma dal 1 ottobre al 13 novembre 2016, la Galleria d'Arte 2000 & NOVECENTO di Reggio Emilia aderisce alla terza edizione di "In Contemporanea", rassegna che unisce diverse gallerie d'arte moderna e contemporanea della città.

La mostra sarà inaugurata nella nuova sede della Galleria alle ore 18.00, alla presenza dell'artista, apprezzato a livello nazionale ed internazionale sia come pittore che come incisore.

Il titolo del progetto "Figuratività dell'Invisibile" fa riferimento ad una definizione coniata da Vittorio Sereni nella seconda metà degli anni '70. 

Un'espressione che, ad oltre trent'anni di distanza, presenta carattere di grande attualità e pertinenza alle opere di recente produzione. In esposizione, una ventina di dipinti di piccole e medie dimensioni, oltre ad alcune grandi tele, tutte realizzate dagli anni '70 ad oggi. 

Una pittura estremamente calibrata, fatta di linee e di forme geometriche, ma capace di preservare una dimensione umana, una visione interiore in cui il riferimento oggettuale viene integrato dalla memoria e dall'immaginazione, trasportando lo spettatore in un "altrove" mutevole e visionario.


Paesaggio, 1976 »

Siesta, 1982 »

Senza tempo, 1986 »

Universo fluviale, 1989 »

Scandito in orizzontale, 2006 »


Via Sessi 1/F - 42121 Reggio Emilia
Tel. +39 0522 58





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martedì 20 settembre 2016

S_RELiTTi di legno, di ferro e di pietra: Bazoni e Catellani fino al 29 settembre in mostra a Parma


Veduta della Galleria Sant'Andrea, ex Chiesa di Parma - Fotografie di Manuela Dazzi


Di legno, di ferro, di pietra è la natura di S_RELiTTi, la nuova mostra di Paolo Bazoni e Maurizio Catellani in corso alla Galleria S. Andrea in via Cavestro, 6 a Parma.
Due artisti così diversi fra loro, ma accomunati da una forte amicizia e da un sentire comune.
La S privativa che caratterizza il titolo della mostra, sta a significare che l'arte recuperando i relitti del passato, li fa rivivere, rendendoli eterni nel presente.
Questa singolare collettiva, curata da Manuela Bartolotti e da Danzio Soragni, ha avuto il contributo anche dell'antiquario Tommaso Tomasi, titolare della Galleria d'arte e di antiquariato "Le due Torri" di Castelguelfo in provincia di Parma.


Manuela Bartolotti, Danzio Soragni, Tommaso Tomasi, Paolo Bazoni, Maurizio Catellani durante l'inaugurazione della mostra


Una cinquantina di opere, tra quadri e sculture, recuperano e ripropongono antichi materiali come il legno, il ferro e la pietra, che sapientemente riutilizzati ed abbinati fra loro, danno vita ad opere d'arte estremamente attuali e all'avanguardia dal punto di vista concettuale e simbolico.
Il progetto espositivo ha ottenuto il patrocinio del Comune di Parma, della Galleria "Le due Torri", di Arte in Vetrina e di FIMA; ed è stata realizzata con il supporto di Frog Learning e di Officine On/Off.


Un altro momento dell'inaugurazione

La mostra, ad ingresso libero, è visitabile fino a giovedì 29 settembre 2016, da martedì a sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00, la domenica solo al pomeriggio.


Una delle opere di Paolo Bazoni


Una delle opere di Maurizio Catellani

Francesca Caggiati

lunedì 19 settembre 2016

CONDRO' ILLUSTRATORE - Esposizione personale -

Prosegue la mostra che si tiene nella suggestiva sala della cultura all'interno dell'ex Convento dei Domenicani nel centro di Bitetto. 

L'esposizione contiene le illustrazioni che Condrò ha realizzato nel corso degli ultimi anni per libri pubblicati in Italia e all'estero. 

Potrete ammirare circa 20 opere (tra copertine e illustrazioni interne) ma anche i libri che le contengono.

Le opere ovviamente sono originali e non stampe.

All'interno della sala Condrò ospita un paio di opere dell'artista Angela Marsala realizzate con la fine tecnica denominata QUILLING.


Gli orari di visita per questi ultimi giorni sono 17:30-20:30

La mostra si chiuderà giovedì 22 con la presentazione di TRAMONTO ETILICO ultimo capolavoro del cantautore Marco Laccone. 

Ospite d'onore della serata Annalisa Carbonara (cantante e soprano).

Orario concerto 19:30


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