Galleria d’Arte
2000 & NOVECENTO, Reggio Emilia
1 ottobre – 13
novembre 2016
ENRICO DELLA
TORRE
Figuratività
dell’Invisibile
Inaugurazione:
sabato 1 ottobre, ore 18.00
In occasione di In
Contemporanea
La Galleria d’Arte
2000 & NOVECENTO di Reggio Emilia (Via Sessi, 1/F) presenta, dal 1 ottobre
al 13 novembre 2016, la personale di Enrico Della Torre, apprezzato a livello nazionale
ed internazionale sia come pittore che come incisore. La mostra sarà inaugurata
sabato 1 ottobre alle ore 18.00 alla presenza dell’artista.
Il titolo del
progetto – “Figuratività dell’Invisibile” – fa riferimento ad una definizione
coniata da Vittorio Sereni nella seconda metà degli anni ’70. Un’espressione
che, ad oltre trent’anni di distanza, presenta carattere di grande attualità e
pertinenza alle opere di recente produzione.
Nella ricerca
dell’artista – scriveva Sereni (Wolfgang Hildesheimer e Vittorio Sereni, Enrico
Della Torre, All’insegna del pesce d’oro, Milano, 1980) – «Il dato di base,
indagato e scomposto, si riordina nelle sue nervature e molecole essenziali e
già diventa altra cosa, si traspone in una diversa struttura, si articola in
altra realtà». Della Torre è giunto ad «una figurazione
dell’invisibile navigando tra gli opposti scogli dell’enigma formale e
della gratuità dei significati» moltiplicando, per citare Roberto Tassi, gli aspetti
del mondo.
In esposizione, una
ventina di dipinti di piccole e medie dimensioni, oltre ad alcune grandi tele,
tutte realizzate dagli anni ’70 ad oggi. Una pittura estremamente calibrata,
fatta di linee e di forme geometriche, ma capace di preservare una dimensione
umana, una visione interiore in cui il riferimento oggettuale viene integrato
dalla memoria e dall’immaginazione, trasportando lo spettatore in un “altrove” mutevole
e visionario.
La mostra, iscritta
alla dodicesima “Giornata del Contemporaneo” promossa da AMACI – Associazione
dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (15 ottobre 2016), sarà visitabile fino
al 13 novembre 2016, tutti i giorni con orario 10.00-12.30 e 16.00-19.30,
aperto anche domenica e festivi. Ingresso libero.
“Figuratività
dell’Invisibile” è parte della terza edizione della rassegna “In Contemporanea”
che vede l’apertura congiunta della stagione espositiva autunnale in sette
gallerie d’arte di Reggio Emilia. Realizzata in collaborazione con il Comune e
i Musei Civici di Reggio Emilia, la manifestazione prevede anche l’esposizione
collettiva “In Contemporanea al Museo”, dal 1 al 30 ottobre 2016 presso il
Palazzo dei Musei (Via Spallanzani, 1). L’inaugurazione della mostra museale si
terrà venerdì 30 settembre 2016 alle ore
18.00
Sabato
22 ottobre, alle ore 18.00, si terrà, inoltre, in
galleria la presentazione del libro scritto
da Guido Mambella “Gioseffo Zarlino e la scienza della musica nel ‘500 dal
numero sonoro al corpo sonoro” (Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti,
2016), in dialogo con il professor Cesarino Ruini, storico della musica, e con la
professoressa Monica Boni, direttrice della Biblioteca Armando Gentilucci
dell’Istituto Peri di Reggio Emilia. In copertina, un particolare dell’opera
“Costruzione” (2011) di Enrico Della Torre, presente in mostra.
Per informazioni:
tel. 0522 580143, duemilanovecento@tin.it, www.duemilanovecento.it, www.facebook.com/duemilanovecento.
Enrico Della Torre nasce a
Pizzighettone (Cremona) nel 1931. Compie i suoi studi artistici a Milano,
diplomandosi nel 1951 al Liceo di Brera e, quattro anni più tardi,
all’Accademia di Belle Arti. Si dedica alla pittura, al disegno e all’incisione
e il suo lavoro viene segnalato con il conferimento di diversi premi.
Presentata da Guido Ballo, allestisce nel 1956 la prima mostra personale presso
la Galleria dell’Ariete di Milano, dove espone pitture e incisioni. Nel 1957
vince il secondo Premio per la Litografia alla Biennale dell’Incisione Italiana
Contemporanea di Venezia e, nello stesso anno, soggiorna brevemente a Parigi. A
partire dal gennaio 1958 la sua arte si rinnova facendosi più chiara e
analitica. Nel 1960 riceve il primo Premio San Fedele di Pittura a Milano, dove
si stabilisce definitivamente. I viaggi in Germania di quegli anni segnano
l’inizio di un proficuo dialogo con la cultura tedesca. Il 1968 è l’anno in cui
approda all’espressione di un proprio mondo, popolato spesso da personaggi
inediti, scaturiti dalla fantasia creativa dell’artista e da un lento processo
di metamorfosi. Scopre l’universo misterioso degli zoofiti e delle chimere. Nel
1971 incontra il pittore americano Mark Tobey, il quale aveva già mostrato
interesse per il lavoro di Enrico Della Torre acquistando un suo dipinto
esposto alla Galerie Suzanne Egloff di Basilea. Il decennio è fitto di mostre
personali e collettive sia di pittura che di incisioni, in Italia e all’estero.
Nel 1972 espone un gruppo di opere alla Xª Quadriennale Nazionale d’Arte di
Roma e nel 1974 è presente alla mostra “La ricerca dell’identità” a Palazzo
Reale di Milano. Iniziano nel 1973 i soggiorni in Valtellina dove Enrico Della
Torre organizza uno studio-atelier che, sostituendosi progressivamente a quello
di Pizzighettone, affianca lo studio milanese. Nel 1974 dona cinquanta lastre
incise all’Istituto Nazionale per la Grafica e la Calcografia di Roma. Nel 1981
ottiene il primo Premio Internazionale Lario per il disegno a Como. Il 1983 è
l’anno in cui si dedica prevalentemente al collage. Negli anni seguenti le sue
opere mirano sempre di più alla costruzione e a una visione più essenziale. Nel
1987 Erich Steingräber organizza una mostra antologica di Della Torre con
dipinti, pastelli e incisioni degli anni 1958-1986, allestita inizialmente
presso la Neue Pinakothek di Monaco di Baviera e poi trasferita in altre città
della Germania. Nell’anno seguente espone a “Di segno italiano – Italienische
Zeichnungen 1908 – 1988” nei musei di Francoforte, Berlino e Zurigo. È del 1989
la mostra a Parma “Le strade, dieci pittori a Milano” (a cura di Arturo Carlo
Quintavalle) e, nell’occasione, dona tutte le trentasei opere esposte al Centro
Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università della città. Nello stesso
anno espone al PAC di Milano. Negli anni successivi espone a: “Il miraggio
della liricità. Arte astratta in Italia” al Liljevalchs Konsthall di Stoccolma
(1991), “Pittura a Milano 1945/1990” al Palazzo della Permanente, Milano (1992)
e “The Artist and the Book in Twentieth – Century Italy” presso il Museum of
Modern Art di New York (1993). Dal 1992 al 1995 insegna tecniche dell’incisione
alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Nella sua attività d’incisore,
collabora con stampatori e editori d’arte come Giorgio Upiglio, Giorgio Lucini,
Franco Masoero, Federico Santini e Vanni Scheiwiller. Nel 1999 è nominato
Accademico Nazionale di San Luca. L’anno successivo Sandro Parmiggiani cura una
grande esposizione antologica a Palazzo Magnani di Reggio Emilia. Nel 2000
espone al Museo della Permanente di Milano partecipando alla mostra “Miracoli a
Milano 1955-1965. Artisti, gallerie, tendenze” e, l’anno successivo, alla
Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Termoli ad “Intenso Essenziale.
Evoluzione dell’Astrattismo in Italia”. Sempre nel 2001, a seguito della
donazione da parte dell’artista di più di cento tra opere uniche e incisioni,
viene costituito il Fondo Enrico Della Torre presso il Museo Villa dei Cedri di
Bellinzona. Nel 2004 esegue una grande vetrata per la facciata del Palazzo
Comunale di Calcio (Bergamo) ed espone alla Casa del Mantegna a Mantova
“L’incanto della pittura, percorsi dell’arte italiana del secondo Novecento”.
Nel 2008, presso la Biblioteca Statale di Cremona, è costituito un Fondo
composto da un cospicuo numero di libri d’artista e partecipa alla mostra
“Sulle tracce di Licini. Artisti italiani contemporanei” al Palazzo dei
Capitani di Ascoli Piceno. Nel 2010 il Museo Villa dei Cedri di Bellinzona gli
dedica una sala personale in cui espone alla mostra “Collage – Una poetica del
frammento”. Nel 2011 è invitato alla 54ª Esposizione Internazionale d’Arte
della Biennale di Venezia - Padiglione Italia - presentato da Ernesto Ferrero
ed espone alla Galleria Morone di Milano: “Dire del silenzio la luce/dipinti
1958-1962. In Germania, per i suoi ottant’anni, tra il 2011 e il 2012, gli
viene dedicata un’esposizione itinerante “Dall’interno all’esterno” realizzata
con i dipinti più recenti, organizzata dalla Frankfurter Westend Galerie di
Francoforte. Nel 2012 Skira pubblica il volume “Enrico Della Torre. Catalogo
generale dell’opera grafica, 1952-2012”. Nel 2015 è presente a Milano con due
esposizioni: alla Galleria San Fedele “Enrico Della Torre. Collage” ed al Museo
della Permanente “Disegni 1953-2011”. Sono del 2016 le mostre: “Enrico Della
Torre. Collage e incisioni” presso la Sala Lucio Fontana di Comabbio (Varese),
“Enrico Della Torre. Pastelli 2003-2012” alla Galleria Marini di Milano ed
“Enrico Della Torre. Figuratività dell’Invisibile” alla Galleria d’Arte 2000
& NOVECENTO di Reggio Emilia.
ENRICO
DELLA TORRE
Figuratività
dell’Invisibile
Reggio Emilia, 2000
& NOVECENTO Galleria d’Arte
1 ottobre – 13
novembre 2016
Inaugurazione:
sabato 1 ottobre 2016, ore 18.00
Sabato 22 ottobre,
ore 18.00, presentazione del libro “Gioseffo Zarlino e la scienza della musica
nel ‘500 dal numero sonoro al corpo sonoro” di Guido Mambella (Istituto Veneto
di Scienze, Lettere ed Arti, 2016), in dialogo con il professor Cesarino Ruini
e la professoressa Monica Boni.
Orari: 10.00-12.30
e 16.00-19.30, aperto anche domenica e festivi
Per
informazioni:
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