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domenica 11 ottobre 2015

Manifesto della Boresta

Mi presento sono Pino Boresta Artista, Artista. Artista! Artista? "Artista" Artista; Artista:

Questo il mio intervento del 26/09/2015 al Forum dell'arte contemporanea italiana 2015 di Prato al Tavolo M4. "La lingua italiana":
Forte della sollecitazione di Cesare Viel che ha parlato di come si possa utilizzare la lingua italiana in forma performativa e della possibilità di utilizzare la scrittura in maniera creativa, trovo il coraggio per regalarvi questo mio breve testo autoreferenziale, come del resto molto del mio lavoro. Incoraggiato anche dal suggerimento di Cesare Pietroiusti quando afferma che bisogna indagare proprio lì dove si prova vergogna. Per cui, essendomi io molto vergognato quando ho pensato e scritto questa sorta di manifesto, ho deciso di regalarvelo così; Questa è la mia lingua, il mio linguaggio nel bene e nel male, a qualcuno piace i più lo odiano, anzi mi odiano, ma che posso farci? Che posso fare se non leggervelo e farmi odiare anche da voi?




























Manifesto della Boresta

BORESTA ha mille attitudini e mille idee.
BORESTA ha molti difetti qualche virtù ma in sostanza è un fregnone.
BORESTA ha torto ma nessuno lo scrive.
BORESTA ha ragione ma nessuno lo ammetterà mai.
BORESTA racconta, afferma, dice sempre il vero.
BORESTA commenta tutto nel bene e nel male.
BORESTA sbaglia e fa la cosa giusta allo stesso tempo.
BORESTA dicono sia inattuale e lui lo trova esaltante.
BORESTA è un idiota ma dicono che fa il furbo.
BORESTA è intelligente o è uno stolto? Questo non l’ha capito, neanche lui.
BORESTA è cattivo, antipatico, scontroso, irascibile e urla sempre.
BORESTA è arrabbiato ma riflette molto.
BORESTA è permaloso ma non molla mai.
BORESTA è copiato, seguito, usato, fintamente ignorato e fin troppo studiato.
BORESTA è odiato e amato ma questo è il destino dei giusti.
BORESTA è un artista di merda.
BORESTA è un morto di fame e tale deve rimanere, perché è così che serve, è così che ci serve, è così che si serve.
BORESTA è uno stupido perché non sa fare il finto umile.
BORESTA è uno stupido perché non sa stare zitto.
BORESTA è uno stupido perché per una battuta venderebbe il suo regno, ma Boresta non ha regno ma solo buffi, tre figli, una moglie, tanti quadri, tanti progetti, tanti documenti, tanti reperti, tanti lavori che probabilmente nessuno vedrà mai.
BORESTA un giorno brucerà tutto questo, ma forse no! Perché questo è il più grande dispetto che può fare a tutti coloro che lo detestano.
BORESTA nessuno lo vuole perché Boresta non ha un protettore né un procuratore e tanto meno un forte sostenitore.
BORESTA vogliono relegarlo nell’oblio, ma Boresta farà di tutto perché questo non avvenga.
BORESTA un giorno morirà.
BORESTA è già morto.
BORESTA vivrà per sempre, è per questo che sta lavorando, è per questo che costruisce da solo (senza schiavi) la propria piramide, ma se non ci riuscirà chi se frega, peggio per voi, peggio per loro, peggio per me, meglio per me.
BORESTA è autoreferenziale ma se né vanta.
BORESTA è presuntuoso ma lui crede in quello che fa.
BORESTA è ostinato ma è colpa di quel grido che ha dentro, e che avvolte evade.
BORESTA è incoerente e contraddittorio ma è fatto così.
BORESTA non è un narciso, a Boresta non piace fare finta di parlare di altro e di altri per poi in realtà parlare di se, questo è quello che fanno tutti gli artisti in un modo o nell’altro, Boresta lo dice e lo fa.
BORESTA va sempre dritto al punto e non gira intorno alle cose, non gira intorno ai problemi e ai non problemi.
BORESTA alla fine non avrà rimpianti, ma quanto ha pianto…


Forum dell'arte contemporanea italiana 2015 di Prato
Tavolo M4. "La lingua italiana"
Il 26/09/2015 ore 12.30
Monash University Prato Centre
Coordina:
Cesare Pietroiusti
Partecipanti al tavolo:
Ilaria Bussoni
John Cascone
Valerio Mannucci
Nicolas Martino
Jacopo Natoli
Giancarlo Norese
Pasquale Polidori
Luca Pucci
Carla Subrizi
Cesare Viel

Qui il video:


venerdì 9 ottobre 2015

Il Circolo dei lettori: ORTI DEL PARADISO Torino, 15 ottobre


Giovedì 15 ottobre 2015, ore 18
CIRCOLO DEI LETTORI
Via Bogino 9 – Torino

Presentazione della mostra

"ORTI DEL PARADISO - Capolavori d'arte dal XV al XXI secolo"
(Filatoio di Caraglio fino all'8 dicembre 2015)
organizzata dall'Associazione Culturale Marcovaldo
all'interno del progetto "Gusto e Bellezza dal giardino alla tavola"

Intervengono
la curatrice della mostra Martina Corgnati
e l'Associazione Culturale Marcovaldo

Presentazione del catalogo edito SKIRA
INGRESSO LIBERO

Giovedì 15 ottobre 2015, alle ore 18, al Circolo dei Lettori di Torino (via Bogino 9), la critica d'arte Martina Corgnati presenterà la mostra da lei curata, "ORTI DEL PARADISO - Capolavori d'arte dal XV al XXI secolo". 

L'allestimento, al Filatoio di Caraglio fino all'8 dicembre, prende spunto dal tema di EXPO 2015, Nutrire il mondo, e  propone un originale e articolato itinerario attraverso rappresentazioni e opere d'arte dedicate al giardino dal Quattrocento ad oggi: un racconto di bellezze e di delizie ma anche di spazi produttivi, orti e frutteti attraverso un centinaio di opere fra dipinti, acquerelli, tavole, album, disegni, litografie, sculture e oggetti. 

Nello spazioso ed aulico cortile del Filatoio, grazie all'attenta installazione concepita apposta dall'architetto Paolo Pejrone, viene inoltre proposto un orto autentico costituito da piante viventi in vaso e corredato da alberi e cespugli.

Durante l'incontro al Circolo dei Lettori verrà inoltre presentato dall'Associazione Culturale Marcovaldo il progetto complessivo di "Gusto e Bellezza dal giardino alla tavola", di cui fa parte la mostra di Caraglio  e che coinvolge altre eccellenze museali cuneesi - Busca, Costigliole Saluzzo, Dronero, Mondovì, Saluzzo e Vinadio -  attraverso sei mostre sempre incentrate sui temi dell'orto e del giardino.

Per informazioni: www.gustoebellezza.it

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Al via la trentasettesima edizione della mostra micologica Antares

Sabato 10 ottobre alle 15.00 in Famiglia Legnanese taglio del nastro per il tradizionale appuntamento organizzato da Antares con il sostegno della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate


È prevista sabato alle 15.00 nella sala convegni della Famiglia Legnanese (Via Matteotti 3) l'inaugurazione della trentasettesima edizione della mostra micologica organizzata dall'associazione Antares di Legnano con il sostegno della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. 

Nella tradizionale tre giorni saranno esposti al pubblico oltre duecento tipi di funghi, sia commestibili sia velenosi allo scopo di diffondere la cultura micologica insegnando quindi per imparare a distinguere quello che si raccoglie nei boschi. 

Novità di questa edizione la presenza di una ditta che coltiva funghi; per la prima volta saranno in mostra, quindi, accanto ai funghi raccolti, quelli prodotti. La mostra rappresenta il momento di maggiore visibilità per l'attività svolta dalla sezione micologica di Antares, che tutti i lunedì dei mesi di settembre e ottobre fa consulenza micologica nella sede di via Ronchi 78 con lezioni pratiche di determinazione e classificazione di funghi dal vero.

«Ci è sembrato importante anche quest'anno dare il nostro sostegno all'iniziativa di Antares che con questa mostra, come in tutte le sua attività, si adopera per diffondere la conoscenza della natura in diverse discipline  –spiega il presidente della Bcc Roberto Scazzosi–. Come banca locale del territorio ci teniamo a essere a fianco di appuntamenti che sono diventati istituzionali nel calendario legnanese». 

La mostra sarà aperta sabato 10 ottobre dalle 15.00 alle 19.00; domenica 11 ottobre dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00; lunedì 12 ottobre dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.00. L'ingresso è libero.

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giovedì 8 ottobre 2015

Vernissage Henk Helmantel, October 15th at 6 pm



Vernissage Henk Helmantel
15th of October 2015 at 6 pm
Henk Helmantel - Still life with fruit and bread on a blue background, oil on panel, 122 x 200 cm
Henk Helmantel
A Contemporary Old Master

Swiss Debut for realist Dutch Painter

16th October 2015 - 27th February 2016

Cocktail Opening Party
October 15th 2015, 6 pm
in the presence of the artist


Official opening by
H.E. Anne Luwema, Ambassador of the Kingdom of the Netherlands
Carlo Sommaruga, National Councillor, President of the Foreign Affairs Committee


Artvera's Gallery in collaboration with Collectie Harms Rolde & Kunstzalen A. Vecht is pleased to invite you to its forthcoming exhibition Henk Helmantel: A Contemporary Old Master. Exhibiting for the very first time in Switzerland, celebrated Dutch artist Henk Helmantel will be showcasing a series of exquisitely executed still lifes, intimate table and interior scenes of medieval churches and monasteries. The exhibition will shed light on the development of the artist's career showing very early paintings from 1969 up until today.

To highlight Helmantels sources of inspiration, the gallery will present a selection of works of Dutch Old Master paintings from Jacques de Claeuw, Jacob Foppens van Es, Hans van Sant, Willem Claeszoon Heda and Hubert van Ravesteyn.

With his unique combination of modern and traditional techniques, he receives much international attention, and Helmantel's debut exhibition in Switzerland at Artvera's Gallery is sure to engage viewers and collectors alike.


Galerie Artvera's
Rue Etienne-Dumont 1
1204 Geneva, Switzerland
+41 (0)22 311 05 53
www.artveras.com
Monday to Friday 9:30 - 18:00 /
Saturday 11:00 - 17h:00


"His works always involve a degree of randomness and a lack of constraint, or fantasy and dynamics, that propel you hungrily on towards the next artwork."
Diederik Kraaijpoel, Helmantel's out of the Ordinary Ordinariness.
"Where we might expect to see a 17th century painting, we actually feel the spirit of the present."
Drs. Harry Tupan,
Drents Museum Assen / Pays-Bas,
Henk Herlmantel, A Modern Traditionalist.
" La composition n'est après tout qu'une manière mystérieusement satisfaisante de mettre ou de retrouver de l'ordre dans le chaos; et du mystère à la mystique il n'y a qu'un pas. Les peintures de Helmantel sont sans doute - aussi - des prières."
Philippe Boyer, Henk Helmantel un si étrange contemporain,
Artpassions, N°43, septembre 2015.


The exhibition catalogue,
Henk Helmantel A Contemporary Old Master. A legacy, a century, a genius,
with essays by Drs. Harry Tupan, Diederik Kraaijpoel, Babs Helmantel, Marika Meijer
and an interview by Hans van Seventer
will be available at the gallery.

comON: inaugurazione mostra "LAB" - 8 ottobre ore 18.30

Inaugurerà giovedì 8 ottobre alle ore 18.30 a Como, presso lo Spazio Culturale Antonio Ratti (ex Chiesa di S. Francesco), la mostra frutto del progetto scuole di comON 2015, dove saranno esposti i lavori degli studenti delle scuole superiori locali e quelli delle più importanti università italiane del design e della moda, frutto della loro creatività – tema di comON 2015 – e della loro voglia di inventare, sperimentare, sovvertire gli schemi e innovare i materiali.


La mostra, che si intitola "LAB. Vorrei un parco labirinto grande centinaia di km dal quale non si possa uscire", racconta due fasi ben distinte della nostra vita: infanzia e adolescenza, considerate massima espressione dell'individualità e dell'aggregazione in contrapposizione.
Questi due "mondi" sono rappresentati con un percorso a labirinto, che richiama la complessità, pur strutturata, di queste fasi della vita.

La navata centrale prevede l'esposizione dei progetti delle università di stile (Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como, NABA Nuova Accademia di Belle Arti, Istituto Marangoni, FIT in Milan - Politecnico e IED Moda Milano), a cui è stato chiesto di ispirarsi al mondo dell'adolescenza e, attraverso un linguaggio creativo, ideare outfit, con particolare declinazione verso il mondo sportswear, ed accessori che rispondano al meglio alle esigenze dei "teen" e che rappresentino la follia e l'esagerazione tipiche di questa fase di transizione tra l'infanzia e l'età adulta.
Le opere saranno filtrate attraverso delle tende a filo, modulate da linee gialle che a pavimento aumentano la compenetrazione dello spazio e la disgregazione dello stesso.

Nell'abside – strutturata come due grandi videogiochi - verranno posizionati i giochi realizzati dalle scuole medie superiori di Como (ISIS di Setificio Paolo Carcano, IIS Da Vinci-Ripamonti Moda, Casnati Liceo Artistico di Como, ENAIP di Cantù): ad esse è stato chiesto di ispirarsi al mondo dell'infanzia e, attraverso una creatività intuitiva, realizzare toys soffici e textile ispirati a forme antropomorfe.
Tra la navata principale e l'abside saranno invece esposti accessori, ispirati al mondo dell'infanzia ma destinati ad un pubblico adolescente, come borse, shopping bag, buste, pin.

Gli studenti delle scuole che hanno aderito al progetto sono stati seguiti nel corso dell'anno scolastico da tutor messi a disposizione da comON, con incontri informativi e preparatori, revisioni, incontri, e confronti.

I referenti del Progetto Scuole di comON, Federico Colombo (Penn Italia srl), Cristina Zanfrini (Zanfrini srl) e Paola Moretti (Tintoria Moretti srl) sono entusiasti dei risultati ottenuti: "E' stata un'esperienza davvero stimolante anche per noi – commentano -. I giovani delle scuole sono pieni di risorse, di idee, di freschezza e ci hanno contagiato con il loro entusiasmo e la loro creatività. E' stato decisamente interessante per noi poter seguire il loro intero processo creativo, dalle idee iniziali allo sviluppo e alla realizzazione del prodotto finale".

comON, è un progetto promosso da Unindustria Como con lo scopo di avvicinare i giovani creativi alle eccellenze produttive di tessile e design presenti nel territorio di Como.

Il concept e l'allestimento della mostra sono curati da Monica Sampietro.

Le aziende che hanno fornito i materiali per la realizzazione delle creazioni in mostra e per gli allestimenti: A.M. Taborelli srl, Penn Italia srl, Tintoria Moretti srl, Ume srl.

La mostra rimarrà aperta fino al 25 ottobre con i seguenti orari: 10.30 - 13.15 i giorni feriali, 10.30 - 18.30 il sabato, 10.30 -17.30 la domenica.

Ingresso libero.


Al genio di Dante una mostra itinerante di Guadagnuolo che celebra i 750 anni della nascita del sommo poeta

Francesco Guadagnuolo, cultore di Dante, ha interpretato incidendo con la tecnica all'acquaforte la Divina Commedia, in occasione della celebrazione per il 750° anniversario della nascita del sommo poeta ed è diventato subito un evento artistico-culturale. 
 
La mostra itinerante in Italia e all'estero vuole celebrare Dante Alighieri con una serie di "lectiones magistrales", dove parteciperanno vari studiosi della letteratura dantesca.

Punto cardine culturale sono le Scuole, come giusto che sia, il luogo dove si apprende la lingua italiana per dare ai giovani la grande statura del genio di Dante, Maestro della nostra lingua, degli alti valori culturali e dell'identità italiana.

Ha scritto Mons. Pietro Garlato: «…Attraverso la maestria del disegno e dell'incisione Francesco Guadagnuolo interpreta il poema dantesco in chiave attuale, rappresentando l'avventura dell'uomo, immerso e spesso sopraffatto dalla Storia, con le sue miserie e le sue grandezze, e nel contempo teso alla ricerca di un valore assoluto, la Fede, che lo avvii verso la trascendenza del Divino, che solo può dare significato alla sua esistenza.

Nelle acqueforti Guadagnuolo rappresenta la folla dei peccatori, sottoposti nell'Inferno a tormenti commisurati ai loro errori: lussuriosi, iracondi, traditori, tiranni, accidiosi, falsificatori, ladri…; accanto a queste figure deformate dal male e dal castigo eterno, ecco gli orrori e le ingiustizie del mondo moderno, la follia delle guerre, l'odio e la malvagità che non cessano di affliggere l'Umanità.

Nel Purgatorio i volti riacquistano serenità nell'attesa del riscatto, mentre Dante e Virgilio sono colti in una comune esperienza ascensionale. Infine, negli spazi luminosi del Paradiso, sotto la figura dominante del Cristo e, accanto, quella benevola e accogliente di Maria, l'artista rappresenta la conciliazione degli opposti: il Bene e il Male, l'Amore e l'Odio, la Vita e la Morte.

La chiave di lettura proposta da Francesco Guadagnuolo in questa sua illustrazione della Divina Commedia si differenzia da quella comunemente realizzata, in quanto in essa riusciamo a trovare noi stessi, l'attualità del nostro tempo, vivificata da uno spirito religioso, nella consapevolezza che il viaggio di Dante è quello di tutti noi. …».

Ha scritto Mons. Giovanni Fallani: «…La storiografia tradizionale, gli schemi della scuola si modificano davanti a questo processo di revisione dei singoli canti: il pensiero è divenuto arte e immagine, capace di suscitare altri sentimenti e definizioni formali. Emerge la visione di un uomo nuovo, un Dante vivo, che ha una certa fraternità d'intenti con i nostri problemi e che in mezzo ai suoi ambienti e ai personaggi del suo tempo ha stabilito egualmente l'unione con noi, in virtù dell'altra fantasia e della natura misteriosa dell'uomo…».

Da Rudolf Steiner a Eraclito - ultimi giorni della mostra Affinità Elettive - Galleria Cavour di Padova, Venerdì 9 e sabato 10 ottobre ore 17.00, Galleria Cavour - Padova

"AFFINITÀ ELETTIVE"
Maria Pia Camporese Carla Rigato

Galleria Cavour – Piazza Cavour, Padova
11 settembre - 11 ottobre 2015
 ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00 | chiuso i lunedì



Da Rudolf Steiner a Eraclito
La mostra Affinità Elettive dedicata alle due pittrici padovane Maria Pia Camporese e Carla Rigato chiude con due incontri culturali tra arteterapia e filosofia


"AFFINITÀ ELETTIVE"INCONTRI IN GALLERIA CAVOUR
Galleria Cavour, Piazza Cavour – Padova

 Venerdì 9 ottobre ore 17.00"L'opera d'arte totale. L'impulso di R. Steiner verso l'arte e gli artisti del XX secolo"Relatore Tommaso De Angelis, Artista e Docente di Arti Visive"Fare Arte, espressione di esperienze interiori"Relatrice Manuela Pagura, Presidente ARTE.A (Associazione Professionale Arteterapeuti Antroposofi)

 Sabato 10 ottobre ore 17.00«Ciò che si oppone converge e dai discordanti bellissima armonia» (Eraclito)Relatore Stefano Martini, Professore di Filosofia

Ultimi giorni per visitare la mostra "Affinità Elettive" dedicata alle pittrici padovane Maria Pia Camporese e Carla Rigato, in Galleria Cavour (Piazza Cavour, Padova) fino a domenica 11 ottobre.  

Due stili diversi uniti dalla continua ricerca di mettere a nudo l'anima, confrontarsi con le proprie fragilità e paure, ma anche con i propri desideri nascosti. 

Una mostra che ha affascinato un flusso continuo di visitatori interessati colpiti dal messaggio profondo, dalla forza e dal vigore che le due artiste riescono a trasferire sulla tela. 

Più di 1.000 i visitatori nelle prime tre settimane di mostra, sempre molto partecipate anche le conferenze collaterali organizzate in Galleria Cavour dalla curatrice Silvia Prelz.

La mostra chiude con gli ultimi due eventi collaterali a partire dal doppio appuntamento di venerdì 9 ottobre incentrato sulle teorie del filosofo e pedagogo tedesco Rudolf Steiner, fondatore dell'Antroposofia. 

Si inizierà alle ore 17.00 con Tommaso De Angelis  - Artista e Docente di Arti Visive presso l'Accademia di Brescia - che introdurrà il concetto di arte visto dalla dimensione Steineriana spiegando quanto questo abbia influito sugli artisti del secolo scorso, da Kandinsky a Klee da Beuys a Klein.  

A seguire Manuela Pagura - Presidente ARTE.A (Associazione Professionale Arteterapeuti Antroposofi) di Milano - per un approfondimento dell'immagine antroposofica dell'uomo in relazione alla ricerca dell'individualità nei volti di Maria Pia Camporese e un'indagine della dimensione sensibile e interiore del fenomeno colore nelle opere di Carla Rigato anche in relazione alla teoria dei colori di Goethe. Chiuderà parlando di arteterapia a indirizzo antroposofico.

Si conclude sabato 10 ottobre alle ore 17.00 con Stefano Martini - professore di Filosofia al Liceo Classico Tito Livio ora all'Università di Padova e all'Istituto di Cultura Italo-Tedesco di Padova - con un approfondimento filosofico ispirato alla citazione di Eraclito «Ciò che si oppone converge e dai discordanti bellissima armonia».  

Da epoche arcaiche e antiche, sia in Occidente che in Oriente, fino ai giorni nostri la dinamica degli opposti ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo del pensiero filosofico, artistico, religioso. 

Sulla base di vari riferimenti culturali di ieri e di oggi, accanto ad altri percorsi possibili (per esempio la teoria del colore e l'estetica del brutto), Stefano Martini privilegerà proprio tale chiave interpretativa per cercare di dare una lettura filosofica della mostra d'arte contemporanea dedicata alle due pittrici padovane Maria Pia Camporese e Carla Rigato, a partire dal tentativo di approfondire il significato dell'espressione "Affinità elettive", che ne dà il titolo.


"AFFINITÀ ELETTIVE"  
Maria Pia Camporese Carla Rigato
Mostra a cura di Silvia Prelz
Galleria Cavour
Piazza Cavour, Padova
11 settembre - 11 ottobre 2015
ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00, chiuso il lunedì
ingresso libero

INFO:

Comune di Padova - Servizio Mostre

tel. 049-8204529
Galleria Cavour tel. 049-8206730
donolatol@comune.padova.it
http://padovacultura.padovanet.it/

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