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mercoledì 11 febbraio 2015

I RACCONTI DELL'ARTE > LA MOSTRA SUL GENIO OLANDESE RACCONTATA IN ANTEPRIMA > ESCHER, Bologna, Palazzo Albergati


  I RACCONTI DELL'ARTE

La grande mostra monografica dell' ™artista visionario raccontata in anteprima da Sergio Gaddi

> 17 febbraio 2015, Faenza (Museo Internazionale delle Ceramiche, Sala Conferenze, Viale Baccarini 19)
> 19 febbraio 2015, Modena (Complesso del San Geminiano, Aula Magna, Facoltà di Giurisprudenza, Via San Geminiano 3)
> 24 febbraio 2015, Ferrara (Castello Estense, Sala Imbarcadero 2, Largo Castello 1)
> 27 febbraio 2015, Bologna (in collaborazione con Biblioteca Salaborsa, Auditorium Enzo Biagi, Piazza del Nettuno 3)






Dopo il grande successo della mostra che ha visto 200.000 visitatori nella tappa romana, Escher inaugura e apre le porte del nuovo spazio espositivo di Arthemisia Group, Palazzo Albergati - Art Experience a Bologna dal 12 marzo fino al 19 luglio 2015.

A raccontare il visionario artista e incisore Maurits Cornelis Escher e le sue oltre 150 opere in mostra quattro presentazioni a cura di Sergio Gaddi che fanno parte del ciclo d'incontri I RACCONTI DELL'ARTE: l'innovativo programma di divulgazione culturale nato per presentare in anteprima l'arte e gli artisti protagonisti delle mostre di Arthemisia Group al grande pubblico in modo dinamico, coinvolgente, conturbante e allo stesso didattico, divulgativo, e dal voluto profilo scientifico.

Inaugura questo ciclo di incontri il racconto sulle opere di Escher che fanno parte a pieno titolo del nostro immaginario collettivo: entrare in contatto con i suoi lavori significa immergersi nei misteri enigmatici della logica geometrica, matematica e fisica del mondo intero.

Il primo appuntamento de I RACCONTI DELL'ARTE si terrà il 17 febbraio a Faenza, presso la Sala Conferenze del Museo Internazionale delle Ceramiche per poi proseguire il tour 19 febbraio a Modena (Complesso del San Geminiano Aula Magna), il 24 febbraio a Ferrara (Castello Estense, Sala Imbarcadero) e giungere il 27 febbraio a Bologna presso l'Auditorium Enzo Biagi della Biblioteca Salaborsa.

I RACCONTI DELL'ARTE sono una narrazione artistico-teatrale, organizzati nei luoghi simbolo delle città italiane, che accompagnano lo spettatore in un viaggio nella vita, nel contesto storico e nelle esperienze umane dei più grandi artisti di tutti i tempi.

Capita ancora troppo spesso che la storia dell'arte venga percepita come una disciplina per esperti, o per appassionati in possesso di strumenti per interpretarla.
Altrettanto spesso accade che la vita e la storia degli artisti - anche i più grandi - siano osservate a distanza perché percepite appartenenti al passato. Ma la personalità di un pittore è il suo capolavoro più vero, la chiave di volta per capire la sua arte ed emozionarci.
Con un accattivante e allo stesso tempo rigoroso racconto scientifico I RACCONTI DELL'ARTE stimolano la partecipazione emotiva del pubblico attraverso spunti e suggestioni che sono un'utile chiave di lettura per la visita personale alla mostra. L'approccio degli incontri è arricchito da un supporto multimediale e, oltre alla spiegazione delle opere, mette in gioco i sensi e le emozioni del singolo spettatore che poi sarà il visitatore della mostra. 
La narrazione a tratti anche colloquiale e ludica è incentrata sulla chiarezza espressiva e comunicabilità dei contenuti. 

La sfida di questo nuovo progetto è raccontare l'arte in modo diverso, di avvicinarla e di renderla piacevole, di coglierne gli aspetti più avvincenti per trasmetterla con tutta la passione che merita. Un'esperienza affascinante ma al tempo stesso comprensibile, che possa stimolare la creatività e trasformarsi in un valore aggiunto per l'esperienza quotidiana, aprendo nuovi e inaspettati orizzonti di conoscenza e di curiosità culturale.

Il primo ciclo de I RACCONTI DELL'ARTE è quindi dedicato a Escher, genio olandese dell'incisione e della grafica, noto in tutto il mondo per la straordinarietà delle sue visioni impossibili. L'incontro con Escher è un viaggio nella dimensione del sorprendente e dell'imprevedibile, un cammino d'illusioni visive e di continue meraviglie, che merita di essere percorso nel segno magnetico del mistero della vita.

Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti. Per motivi di sicurezza le sale ospiteranno un numero limitato di spettatori, fino all'esaurimento delle sedute.

Info e prenotazioni
06 915 110 55 - didattica@arthemisia.it

SITO
www.palazzoalbergati.com

martedì 10 febbraio 2015

Finissage mostra e performance-estemporanea La Metafisica dei Suoni

ADAMO ed EVA di Fernando Perrone e Ornella Durini | FINISSAGE mostra con performance estemporanea di musica e pittura | 14 febbraio 2015,  ore 18.00 | Galleria Biblioteca Provinciale – ex Convitto Palmieri | Lecce

Axa Cultura e Salentoweb.tv in occasione del finissage della mostra Adamo ed Eva, di Fernando Perrone ed Ornella Durini, propongono per il 14 febbraio "LA METAFISICA DEI SUONI", una serata speciale dedicata alla musica con estemporanea di pittura.

Diversi gli artisti coinvolti, dal giovane chitarrista Gino Semeraro alle artiste Chiara Maragliulo, Anna Maria Antonazzo, Tiziana Bardaro, Filomena D'Ambrosio e Cosimo Menga,  coordinati dal critico d'arte Giampiero Personè.

In una spettacolare performance il musicista Gino Semeraro, sabato sera a conclusione della mostra cominciata il 30 gennaio scorso nei suggestivi spazi della Galleria della Biblioteca Provinciale di Lecce, ci coinvolgerà con le sue trascinanti note che saranno interpretate e tradotte su tela dalle giovanissime artiste, che  lasceranno libera la loro creatività, ispirandosi sia alla musica che alle opere degli artisti Fernando Perrone e Ornella Durini.

La performance avrà luogo a partire dalle ore 18.00 con ingresso libero.

Per informazioni contattare axacultura@gmail.com | cell. 320 9654542

Performance di musica e pittura | Finissage mostra ADAMO ed EVA | 14 febbraio 2015, ore 18.00 |Galleria Biblioteca Provinciale | p.tta Carducci - Lecce

LA METAFISICA DEI SUONI
Performance estemporanea

Gino Semeraro (1995). Artisticamente nasce come autodidatta per poi studiare armonia con il maestro Alessandro Quarta. Dal 2014 suona nei progetti musicali del trombettista Cesare Dell'Anna (Opa Cupa, Girodibanda, Zina e Tarantavirus). Attualmente studia jazz con il chitarrista Andrea Favatano.

Tiziana Bardaro (1987) dopo il conseguimento del diploma nell'Istituto d'Arte di Grottaglie si laureata nella facoltà di Beni Culturali di Lecce. La sua pittura è chiaramente espressionista, densa di colori accesi e sgargianti. Tiziana predilige raffigurare fiori e panorami, tutto contraddistinto dalla sua verve dinamica e fresca. Ha partecipato a numerose mostre collettive nelle province di Lecce e Brindisi.

Chiara Maragliulo (1989) nel 2012 ha conseguito il diploma presso l'Istituto Europeo di Design di Roma. Da circa due anni realizza collage con materiale recuperato principalmente dal mare, come legni, reti da pesca, galleggianti ridandoli una nuova vita. "Nei miei quadri frammenti di paesaggio affiorano dal mare e dalla terra." Ultimamente ama realizzare scorci notturni di Lecce con un richiamo all'arte espressionista di Van Gogh.

Filomena D'Ambrosio (1981). Trascorre l'infanzia a Tursi (MT), un paese sulle colline lucane. Dopo il diploma, si trasferisce a Firenze, dove intraprende il proprio  percorso artistico. Nel 2006 si trasferisce a Lecce, studia pittura e incisione presso l'Accademia di Belle Arti, e conclude il percorso specialistico, nella sezione di Pittura, laureandosi con il massimo dei voti. Predilige il linguaggio sperimentale dell'unione fra la pittura e l'antica tecnica della Calligrafia. Le sue opere affrontano il legame fra l'uomo, la natura e il simbolismo inconscio. Lavora in Italia e all'estero.

Cosimo Menga (1987). Ama disegnare sin da piccolo utilizzando diverse tipologie di carboncini e matite. Dopo una prima produzione di nature morte, all'età di 16 anni realizza disegni con matita e sanguigna. In seguito al diploma presso il Liceo Artistico di Brindisi continua ad approfondire il suo percorso artistico nell'Accademia di Belle Arti di Lecce. Durante i suoi studi è particolarmente affascinato dalla misteriosa e complessa pittura surrealista divenendo essa la sua principale ricerca artistica.

Annamaria Antonazzo (1986) Diplomatasi a pieni voti presso l'Accademia di Belle Arti di Lecce si esprime attraverso disegni che librano in uno spazio illimitato e surreale. La sua ricerca artistica si basa sulla "non materia" un concetto complesso ma carico di fascino. Ha collaborato con alcune pubblicazioni come nel 2010 nel catalogo La terra ha bisogno degli uomini con l'opera La solitudine prende corpo e nel 2012 in Via Francigena: cammini di fede e turismo commerciale a cura di A. Trono con le illustrazioni Vedersi ed essere visti nel bosco del Belvedere.

Mostra @-TRIBUTE di Matthew Broussard Galleria Bucaro, Varese 13 febbraio - 8 marzo 2015

@-TRIBUTE di Matthew Broussard in mostra
alla Galleria Bucaro di Varese.
13 febbraio - 8 marzo 2015
 
Una mostra che accosta arte classica e contemporanea per interpretare la duplice valenza di attributo e di tributo.

Inaugura il 12 febbraio presso la Galleria Bucaro di Varese la mostra personale @-TRIBUTE di Matthew Broussard, artista texano che svolge la sua attività in Italia. Frammenti di arte antica saranno accostati alle opere di Broussard in un percorso narrativo figurativo che ha l’ambizione, come vuole il titolo scelto, @-TRIBUTE, di interpretare la duplice valenza di attributo e di tributo. Da un lato, la mostra verte sull’importanza degli attributi, elementi per identificare il valore iconologico dell’opera e dall’altro è un tributo all’arte figurativa classica, al rinascimento, all’800 romantico. Il fil rouge è quindi il rapporto tra l’arte classica di una galleria antiquaria, la cui sede è anche un luogo storicizzato, un ex convento dei Frati Umiliati, e il profondo legame con la sua arte. Le opere esposte sono frammenti classici, bassorilievi ottocenteschi in gesso, vasi con decorazioni allegoriche di metà ‘900 e tele a soggetto religioso ‘600, ‘700 e ‘800 accostate alle opere autografe di Broussard, in un continuo rimando a immagini e significati che mettono in luce il valore narrativo ed evocativo della rappresentazione figurata.

Le opere di Matthew Broussard sono figurative, ma non sempre ciò che è iconograficamente comprensibile lo è anche iconologicamente. Soprattutto se l’artista gioca con l’osservatore, fondendo immagine e parola. I titoli polisemici coniati da Broussard suggeriscono inaspettate chiavi di lettura ad un’immagine che si palesa nella sua più estrema semplicità. Azioni domestiche e fotogrammi di quotidianità vengono bloccati nella più efficace naturalezza di posa: un uomo che getta dell’acqua dal secchio, una donna che scava la terra con un badile, due figure che corrono e si divertono tra loro, un uomo nudo legato. Così le opere di Matthew Broussard sono semplici e preziose al tempo stesso.

Le lastre di metallo tagliate senza grande cura sono sottoposte a un deperimento ricercato o naturale che le porta ad arrugginire e ad assumere colorazioni differenti. In seguito, vengono ricoperte parzialmente o completamente da foglie d’oro direttamente “a missione”, sotto forma di sottili quadrati di oro giallo 24 carati o oro bianco 12 carati, stesi con estrema cura lasciando libere silhouettes di figure ed oggetti. E’ come se Broussard realizzasse solo lo sfondo delle sue opere facendo emergere l’immagine netta come un’ombra. “Io non sono un bravo pittore – afferma - sono competente. La tecnica che utilizzo mi toglie il controllo dell’opera. E’ alchimia, un rischio, perché il risultato è visibile solo alla fine”. Talvolta l’artista copre interamente la lastra e successivamente interviene graffiandola o sottoponendola all’azione del diluente alla nitro che scioglie la missione e crea suggestioni cromatiche di vivo interesse, ancor più quando cambia l’incidenza della luce sulla superficie. Sono opere dagli effetti molteplici: dal cangiante all’iridescente.


Esposizione 13 febbraio - 8 marzo 2015
Orari di apertura: da martedì a sabato compreso 10.30/12.30 - 15.30/19.30
GALLERIA BUCARO
Via Vetera, 1 - 21100 Varese



MATTHEW BROUSSARD
Matthew Broussard nasce a Lake Charles, Louisiana (Stati Uniti). Cresciuto a Dallas, Texas, ha conseguito il Bachelor of Fine Arts (BFA) in scultura al Maryland Institute College of Art di Baltimora. Dopo aver trascorso diversi anni vagando tra Stati Uniti e Europa, si stabilisce infine in Italia nel 1992. Attualmente vive e lavora in Lombardia, nei pressi del Lago Maggiore, e partecipa regolarmente a mostre nazionali e internazionali. E' rappresentato in Svezia e a Berlino dalle Gallerie De Freo. Parallelamente, l’amore per i materiali lo porta a creare mobili e complementi d’arredo - esposti da Mint Market di Milano - che sono un insieme di artigianato, design e arte.


GALLERIA BUCARO
L'attività dell'allora "Bucaro Antichità" nasce l'11 Marzo 1994 a Varese in Corso Matteotti n. 53, all'interno del chiostro dell'ex Convento 500sco di Sant'Antonino. Raffinatezza, eleganza e originalità nella disposizione delle opere e degli arredi diventano le parole chiave del successo ormai ventennale di Francesco Bucaro. Siciliano di nascita, trapiantato a Milano e maturata un'esperienza nel campo della moda, a contatto con l'atelier di Gianni Versace, persegue una passione nel campo delle belle arti, affinando il gusto e una sensibilità estetica fuori dal comune.
Risale al Settembre 1995 una delle prime pubblicità "shock" apparsa su "Cose antiche" che coglierà l'attenzione di lettori e collezionisti, avviando un futuro lavorativo alquanto vivace, costellato da partecipazioni a fiere antiquarie e da mostre tematiche.
Nei primi anni del 2000 l'attività si trasferisce in un'altra sede storica della "città-giardino", l'ex Convento dei Frati Umiliati in Via Vetera n. 1, cambiando nome in "Galleria Bucaro".
Nell'arco di vent'anni, seguendo il mercato e le richieste del collezionismo nazionale e internazionale, diversi sono stati gli orientamenti di sviluppo che hanno condotto anche alla partecipazione del Gotha di Parma nel 2008, riscuotendo un enorme successo di pubblico.
Negli ultimi anni gli interessi della Galleria spaziano dal "rovinismo" di gusto classico, a opere di artisti dell'800, fino al contemporaneo, dettando le nuove mode nel campo dell'arte e dell'antiquariato.

Libera Interpretazione de LA DIVINA COMMEDIA

Dal 28 febbraio al 08 aprile 2015
“Libera Interpretazione de LA DIVINA COMMEDIA”
Bassorilievi, disegni, istallazioni: la personale dello scultore salentino Giovanni Rollo
Si inaugura nelle sale del suggestivo Castello V di Lecce, sabato 28 FEBBRAIO 2015 alle ore 18:00 la personale dello scultore Giovanni Rollo, una “Libera Interpretazione della DIVINA COMMEDIA di Dante Alighieri " che rimarrà in esposizione fino al 08 aprile 2015
La curatela è del critico d’arte Pompea Vergaro.
La mostra è organizzata dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese: Theutra, Oasimed e Novamusa, con il patrocinio del Comune di Lecce.
Come sottolinea il critico Pompea Vergaro, “lo scultore Giovanni Rollo vive e opera a Cavallino (LE) e lungo il suo percorso artistico ha sempre proposto opere di grande valore universale, come questa personale monumentale e unica dedicata alla Divina Commedia. L’artista vanta lungo il suo percorso artistico premi e riconoscimenti, coppe e medaglie, diplomi di merito, premi speciali della critica, ricevuti durante le rassegne alle quali ha partecipato in tutta Italia. Le sue opere sono in collezioni pubbliche e private e all’interno di luoghi sacri come nel Museo d’Arte Sacra di Foggia e sono pubblicate su Riviste di Arte accreditate a livello nazionale.
La “Libera Interpretazione della DIVINA COMMEDIA” riflette l’aspetto poliedrico dello scultore e documenta l’OPERA tra disegni, bassorilievi e istallazioni realizzate con differenti tecniche e materiali: ferro, legno, gesso, zinco, rame, all’insegna di una lunga esperienza, percorrendo alcune tappe significative delle 3 Cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso. L’artista pone molta attenzione allo spazio in cui colloca le sue opere, le quali, per la maggior parte, sono imponenti libri aperti, tra le cui pagine i personaggi palpitano e prendono vita!
In questo percorso le creazioni sono il frutto di un’attenta indagine sul modus operandi della stessa vita di Giovanni Rollo, sempre vigile al mondo che lo circonda, sempre alla ricerca di un sostegno per giunger a Dio, che ognuno di noi può trovare: chi in Beatrice, che rappresenta l’amore, chi nell’Arte, perché “da soli non potremo mai farcela”, come afferma egli stesso in pieno convincimento”.
Come ci spiega lo stesso scultore Giovanni Rollo: “Chi vuole visitare la mia mostra non si aspetti di trovare l’ennesima illustrazione de … LA DIVINA COMMEDIA “ … il poema sacro al quale ha posto mano e Cielo e Terra … “(Paradiso canto XXV vv 1/2).
Il mio è un lavoro lungo e complesso, fuori da ogni schema e logica. Fatto da bassorilievi, è una sfida con me stesso e con il mio orgoglio di artista, un nuovo frutto della mia immaginazione nell’interpretare tutta l’Opera.
Per me Dante non ci presenta un vero e proprio viaggio nell’aldilà, ma ci descrive, quasi fossero delle moderne diapositive proiettate su un grande schermo, le immagini che il suo inconscio, forte della sua “CULTURA”, ha elaborato su quelle che saranno le pene, le espiazioni e i premi a cui andrà incontro l’anima di un uomo una volta giunta nell’aldilà.
Non solo, ma, perfettamente conscio di quello che scriveva, ha voluto lasciarci, sia pure amalgamato nel suo interno, nella figura di Virgilio, “LA SOMMA SAPIENZA” , ovvero, il suo alterego, la sua intelligenza, cultura e la sua volontà di redenzione.
E sotto le sembianze di Beatrice, l’amore con la a maiuscola. Quell’Amore che solo Maria, madre di Gesù ci ha comunicato nella sua interezza e grandezza, come dice lui stesso nella bellissima preghiera che S. Bernardo rivolge alla Vergine nell’ultimo Canto del Paradiso”

lunedì 9 febbraio 2015

Al via la prima edizione del Premio internazionale d’arte contemporanea Lynx


L'Associazione Culturale Il Sestante di Trieste indice la prima edizione del Premio internazionale d'arte contemporanea Lynx, rivolto ad artisti italiani e stranieri, senza limiti di età, con tema libero.

Visibilità e confronto. Sono questi i due ingredienti su cui puntano gli organizzatori. Ciascun artista finalista avrà così la possibilità di dialogare con altre esperienze mettendo sul banco di prova i risultati della propria ricerca.

In questa logica verranno selezionate 60 opere finaliste suddivise nelle tre sezioni del concorso: pittura, fotografia, digital art.

Per ampliare le occasioni  di visibilità di ogni artista, gli organizzatori hanno triplicato l'esposizione delle opere finaliste presentandole, tutte, prima alla Lux Art Gallery di Trieste (dal 20/09 al 11/10/2015), successivamente alla Lokarjeva Galerija di Aidussina (Slovenia, dal 6 al 27/11/2015) ed infine l'esposizione finale all'Ex Teatro Lazzeri di Livorno (dicembre 2015). 

Tre locations dalle grandi dimensioni che coinvolgono, ormai da qualche anno, le affinità artistiche più rilevanti dell'ultimo decennio e di cui, spesso, rileviamo un certo interesse nelle loro proposte.

Per il Premio Lynx ogni novità sarà presentata attraverso i social network ed il sito web ufficiale ma non solo, infatti, la comunicazione è amplificata dalla collaborazione di partner e media-partner nazionali e internazionali, attivi nel campo dell'editoria e dei nuovi media e i Patrocini di particolari musei e di diverse istituzioni che si stanno definendo in questi giorni.

L'A.C. Il Sestante promuove questo concorso non interessandosi ai grandi numeri ma bensì ai bravi artisti, siano essi conosciuti o sconosciuti al grande pubblico. Al Premio Lynx possono iscriversi artisti di ogni età e di qualsiasi nazionalità. Un'attenzione speciale però è stata riservata ai giovani con un premio dedicato ai giovani artisti Under 21.

Per aumentare ancora di più la visibilità sono previsti 2 premi speciali per 12 artisti costituiti da ulteriori esposizioni in contesti internazionali, partecipazioni a fiere d'arte contemporanea e contratti espositivi annuali con il progetto "Be Art Builder" (del quale si sveleranno i particolari fra qualche giorno). 

Per ogni sezione la giuria, composta da 15 membri autorevoli, selezionerà un vincitore. Per i tre vincitori, al fine di promuoverne l'attività, verranno assegnati premi per un valore totale di € 8.000.

Le iscrizioni sono aperte e termineranno il giorno 11 luglio 2015 ma l'A.C. Il Sestante propone delle promozioni e agevolazioni fino alla fine di febbraio (salvo nuove comunicazioni che verranno date attraverso sito e social network) consentendo agli artisti di "prenotare" l'iscrizione, con la promo del periodo, e di completarla in seguito con l'inserimento delle opere entro la deadline. 

C'è tutto il tempo per i fotografi, i digital artist ed i pittori per produrre le migliori opere, anche di grandi dimensioni (misure massime bxh 130x220 cm), portando all'attenzione della giuria la propria esperienza artistica.


È possibile iscriversi online all'indirizzo www.premiolynx.com o via posta scaricando l'apposito modulo dalla pagina dedicata.

Mostra-evento per S.Valentino - Castello di Ceccano (FR)

Letteratura e pittura per esprimere l'amore:

"Caro amore ti scrivo" del 14 febbraio (castello di Ceccano)
locandina dell'evento

Vortice d'amore - quadro dipinto da Agnes Preszler

sabato 7 febbraio 2015

‘RICERCA E PERDIZIONE’ Lillo Bartoloni in mostra alla Libreria Moderna

Idealmente ispirata ad uno dei capolavori di Isaac Bashevis Singer, 'Ricerca e perdizione', ed in generale alla letteratura ed alla cultura yiddish, la mostra di Lillo Bartoloni che si aprirà venerdì 27 febbraio 2015 presso la Libreria Moderna di Rieti (via Garibaldi 244) sarà l'occasione per un doppio appuntamento di confronto ed approfondimento, artistico e letterario. 

Alle ore 17.00, infatti, Manuela Marinelli terrà una conversazione/intervista con l'artista ed a seguire, alle ore 18.30, Monica C.Storini e Luca Vannozzi si confronteranno sulla personalità e l'opera di Singer, con letture a cura di Rossella Russo.



La mostra, curata da Barbara Pavan, promossa da Studio7 Arte Contemporanea, riassume attraverso una selezione di lavori di diversi periodi, il percorso artistico di Bartoloni, sul filo dei temi cari all'autore tra i quali appunto la letteratura mitteleuropea che da molti anni popola ed ispira il mondo delle sue opere. 

'(…) Un mondo -  scrive Tania Belli - che Bartoloni, dalla sua peculiare prospettiva di una cultura sensibile ed attenta (attenta finanche al minimo dettaglio, da cui è attratto inesorabilmente), e di una maturità artistica solida e seria (indiscutibilmente attratta dalla tradizione yiddish), cerca di raccontare, facendocene appassionare; come, del resto, lui stesso ne è innamorato (benché velandosi di ironica malinconia), quale curioso ed insaziabile viaggiatore dello spazio e dei sentimenti. Insomma, Bartoloni, artista sperimentatore e poliedrico, uomo capace ancora di meravigliarsi, oltre il tempo e l'età, aspira a trasmettere e rivelare l'esperienza del vivere, con la quale prova una indubbia e viscerale empatia, in espressione artistica (…)'.
                                                        
Lillo Bartoloni è stato allievo di Cesare Vivaldi, storico direttore dell'Accademia di Belle Arti di Roma, che inquadrava il primo periodo del suo lavoro nel panorama dell'art brut, l'arte di folli, per inserire successivamente Bartoloni nella corrente del pop espressionismo. Bartoloni ha all'attivo numerose mostre in Italia ed all'estero in ambito pubblico e privato. 

Tra queste segnaliamo le esposizioni del Lubrina Atelier di Parigi, della Bronfman Gallery di Washington e della QV Gallery di Newport, della Galleria L'hebraica di San Paolo in Brasile, del Museo Jaghellonco a Cracovia e della Galleria Prosna Street a Varsavia. In Italia, tra gli altri, le sue opere sono state esposte a Roma (Ex Mattatoio e Palazzo Braschi). A febbraio la mostra dal titolo 'Cammelli' sarà ospitata in Libano presso il Beirut Art Center.

Scheda tecnica:

Titolo:                                                 Ricerca e perdizione
Artista:                                                Lillo Bartoloni
A cura di Manuela Marinelli e Barbara Pavan.
Date:                                                   27 febbraio – 27 marzo 2015
Inaugurazione                                     venerdì 27 febbraio 2015 ore 17
Sede espositiva                                   Libreria Moderna
Via Garibaldi 244
02100 Rieti
Ufficio stampa e coordinamento:        Studio7
Info mostra e orari                              tel.320.4571689;
Fb Studio7 Arte Contemporanea
Ingresso libero.

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