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martedì 18 settembre 2012

Mostra: MARCO DE LUCA. OPERE


a cura di Claudio Spadoni


23 SETTEMBRE – 4 NOVEMBRE 2012

MAR-Museo d’Arte della città di Ravenna


Sul sito www.culturaliart.com immagini ad alta risoluzione e cartella stampa

Dal 23 settembre al 4 novembre 2012 il Mar ospiterà la mostra antologica Marco De Luca, curata da Claudio Spadoni. In esposizione circa trentaquattro opere, considerate le più significative degli ultimi trent’anni di produzione dell’artista e tutte fortemente rappresentative del suo approccio innovativo, e al tempo stesso antico, alla tecnica del mosaico.

Marco De Luca si riappropria del mosaico dopo l’esperienza pittorica dei primi anni Settanta, un’esperienza con ottimi risultati, ma che aveva esaurito le proprie potenzialità espressive inducendo l’artista a cercare un nuovo linguaggio, uno strumento diverso per recuperare la propria creatività e la propria dimensione del tempo.
L’incontro con il mosaico era in realtà già avvenuto negli anni della formazione, durante l’apprendistato nella bottega di Carlo Signorini a Ravenna e in occasione delle numerose campagne di restauro alle quali aveva preso parte, durante le quali aveva potuto apprendere l’antica tecnica musiva.
La scelta degli anni Settanta, fondamentale per il successivo percorso artistico, fu principalmente dettata da una personale concezione del linguaggio musivo, nel quale scultura e pittura, regina per eccellenza delle arti figurative, risultano pienamente coinvolte. L’ampio bagaglio di conoscenze tecniche e artistiche hanno permesso a De Luca di sviluppare la propria opera come sintesi perfetta tra antico e presente, di coniugare l’attenzione alla cultura contemporanea con la conoscenza dell’antico. L’approccio innovativo alla tecnica, già nei primi anni ‘80, si traduce nel totale abbandono del progetto pittorico, considerato fino ad allora parte integrante della “progettualità del mosaico” e ancora fondamentale per il mosaico inteso come arte applicata. Per De Luca la progettazione e l’esecuzione sono parte dello stesso processo creativo; la scelta dei materiali, il taglio delle tessere, l’allettamento sulla malta sono parti integranti di una complessa prassi che traduce un pensiero, un concetto di tempo, una condizione espressiva.
Anche nelle opere degli anni successivi la componente dell’oggettivazione - espressione, in forma concreta e oggettiva o in immagini, di pensieri – si traduce in termini di materia e di luce.
In un periodo di grande complessità come quello che stiamo vivendo, per De Luca l’artista ha la responsabilità di riappropriarsi degli strumenti di indagine, anche di tipo filologico, necessari ad analizzare i processi del fare e del pensare che determinano la creazione di un’opera d’arte. E il mosaico offre un terreno fertile per indagini creative di questo tipo.
In mostra, una selezione di trentaquattro opere, ripercorre l’evolversi della sua poetica a partire dagli anni ’80 fino ad oggi.
Il catalogo, con i contributi di Claudio Spadoni, Fulvio Dell’Agnese e Sabina Ghinassi, sarà edito dalla casa Editrice Umberto Allemandi.

Biografia
Nato a Medicina, in provincia di Bologna, nel 1949, Marco De Luca si diploma presso L’Istituto d’Arte per il Mosaico Gino Severini di Ravenna nel 1968 e presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1973. Tra il 1973 e il 1975 collabora con il laboratorio Il Mosaico di Carlo Signorini realizzando molte opere musive su progetto di artisti di fama internazionale e partecipando a numerose campagne di restauro per conto della Soprintendenza ai Beni Culturali di Ravenna e di Bari.
Nel 1976 viene nominato docente di ruolo in discipline pittoriche all’Istituto Statale d’Arte per il Mosaico di Ravenna, dove insegna fino al 2002. Nel 2007 è incaricato dall’Accademia di Belle Arti di Ravenna per la docenza di Work Shop mosaico. Nel 1998 pubblica il volume Il mosaico per immagini.. A partire dal 1973 inizia ad esporre in numerose mostre personali e collettive, in Italia, Stati Uniti, Giappone, Inghilterra, Francia, Lussemburgo, Turchia, Russia. Tra le ultime esposizioni in ordine di tempo, si segnala la partecipazione nel 2011 alla IV Biennale di Mosca (Musivum Gallery, 1 marzo - 8 aprile 2012), dove ha presentato la personale Silicio Con-Forme.


Mostra: Marco De Luca
Sede: Museo d’Arte della città di Ravenna
Ente organizzatore: Mar - Museo d’Arte della città di Ravenna
Periodo: 23 settembre – 4 novembre 2012
Con il contributo di : Autorità Portuale – Ravenna
Inaugurazione: sabato 22 settembre 2012, ore 18.00
Conferenza stampa: venerdì 21 settembre ore 11.00
Orari: martedì, giovedì e venerdì: 9.00-13.30 / 15.00-18.00
mercoledì e sabato: 9.00-13.30 - domenica 15.00-18.00
lunedì: chiuso
Ingresso: ingresso libero



MAR - Ufficio relazioni esterne e promozione
Nada Mamish - Francesca Boschetti
tel. +39.0544.482017 / 482775
fax +39.0544.212092




Ufficio Stampa Nazionale
Agenzia di Comunicazione:
Culturalia di Norma Waltmann
Bologna - Vicolo Bolognetti 11 
tel : +39-051-6569105
mob: +39-392-2527126


lunedì 17 settembre 2012

STEFANO TURRINI: “ARTIFICIO” alla SACI Gallery Firenze 18 settembre

 


STEFANO TURRINI: Artificio
18 settembre – 10 ottobre, 2012
INAUGURAZIONE: MARTEDì 18 SETTEMBRE ORE 18


La SACI Gallery in Via Sant'Antonino, 11, Firenze, è lieta di presentare una mostra di arte di Stefano Turrini.

In mostra sono esposte sculture leggere e trasparenti fatte di rete in alluminio rame, ferro e colore acrilico, opere pittoriche su carta, libri d’artista editi in tiratura limitata e in unica copia, e alcuni gioielli in argento e altri materiali.

Stefano Turrini nasce a Figline Valdarno (Firenze) nel 1951. Attivo fin dai primi anni ottanta, ha esposto in numerose mostre personali e collettive, in gallerie private e istituzioni pubbliche, prevalentemente in Italia ma anche in Francia, Spagna, Svizzera. Artista eclettico, utilizza la pittura, la scultura, i libri d’artista e altro per esprimersi. Si è occupato di arte marginale contribuendo alla fine degli anni settanta alla nascita e alla crescita del centro di attività espressive La Tinaia di Firenze. Ha collaborato con numerosi poeti e scrittori per i suoi libri d’artista.

www.stefanoturrini.com

SACI Gallery
Palazzo dei Cartelloni
Via Sant’Antonino, 11
50123 Firenze, Italy
T 055 289 948

La Galleria SACI è aperta dal lunedì al venerdì ore 9-19, sabato e domenica ore 13-19.   Ingresso gratuito.

Teste CreAttive 4: ARTERIE a Pescara dal 18 al 22 settembre 2012

L'Associazione culturale "Arte ed Oltre" e la Fondazione Pescara/Abruzzo presentano la quarta edizione di Teste Creattive.

Arterie come percorsi di due mondi creativi. Immagini per la Città che come un filo rosso collegano i passi.

Inaugurazione 18 settembre ore 18,30 presso La Feltrinelli con la presentazione ed esposizione delle tavole originali del fumetto STORIE BREVI E SENZA PIETA’ di MarcoTaddei e Simone Angelini (Bel-Ami Edizioni)

Chiusura 22 settembre ore 18,30 presso Milonga Vintage installazione e presentazione di RADICI “Disegni, favole e talismani contro il male” dell'illustratrice Michela Tobiolo

I percorsi creativi saranno visibili nelle vetrine del centro della città di Pescara dal 18 al 22 settembre 2012.
Verranno distribuite piccole mappe per instradare i visitatori lungo i percorsi.

info: labventotto@gmail.com

http://laboratoriocreativo28.blogspot.com

http://simoneangelini.blogspot.com
http://michelatobiolo.blogspot.com
















"IL CONCILIO VATICANO II" di ALIGI SASSU



Presentazione del volume

Pubblicato in occasione del 50° anniversario del Concilio Vaticano II e del Centenario della nascita di Aligi Sassu



Mercoledì 26 settembre 2012 alle ore 18 a Palazzo de’ Mayo a Chieti, nuova e prestigiosa sede museale della Fondazione Carichieti, sarà presentato il volume “Il Concilio Vaticano II” di Aligi Sassu dall’Arcivescovo di Chieti/Vasto Mons. Bruno Forte, dal Preside dell’Istituto Teologico “Pianum” di Chieti Mons. Michele Giulio Masciarelli e dalla Prof.ssa Adele Cicchitti, Direttrice del Museo Sassu di Atessa.

Il volume, dedicato alla grande opera murale realizzata nel 1964 dall’artista nella Chiesa di Sant’Andrea a Pescara che raffigura il più importante evento religioso del secolo scorso, presenta la più grande raccolta di Concili storici che Sassu dipinge tra il 1941 e il 1987.

I contributi nel volume sono stati redatti dall’Arcivescovo di Mesembria e Segretario di Giovanni XXIII, Loris Francesco Capovilla, dall’Arcivescovo di Chieti-Vasto Bruno Forte e da Giovanni Gazzaneo, Presidente della Fondazione Crocevia e coordinatore di "Luoghi dell'Infinito", mensile culturale di “Avvenire”.

Dopo una presentazione in anteprima al Convegno sul Concilio Vaticano II, organizzato dall’Arcidiocesi di Chieti-Vasto e tenutasi a Fara San Martino nei giorni 14 e 15 settembre scorsi, sarà il Museo di Palazzo de’ Mayo ad ospitare la presentazione del volume.

Una scelta ideale in quanto, proprio a Palazzo de’ Mayo, è stata inaugurata il 25 luglio la splendida mostra “Sassu e Corrente 1930-1943. La rivoluzione del colore” visitabile fino al 7 ottobre, dove spiccano, tra gli altri, due autentici capolavori dedicati al Concilio di Trento dipinti da Sassu tra il 1941-1942.


Agenzia di Comunicazione:

Culturalia di Norma Waltmann
Bologna - Vicolo Bolognetti 11 
tel : +39-051-6569105
mob: +39-392-2527126

giovedì 13 settembre 2012

Surreale quotidiano. Eredita' del Surrealismo nell’arte di oggi. Dal sogno alle visioni narrative

SURREALE QUOTIDIANO

L'eredità del Surrealismo nell'arte di oggi. Dal sogno alle visioni narrative

Una mostra  dal ritmo incantato, come  un viaggio nei  sogni degli  artisti  che si  perdono con la testa tra le nuvole in una terra di frontiera spezzata tra la durezza della realtà e l'incanto dei sogni.

Sogno, surrealismo, inconscio, mistero .... C'è un sentimento che vogliamo mettere in evidenza ed è l'intuizione dell'artista che svela una realtà.

Il Surrealismo fa entrare nell'arte ciò che per secoli era stato considerato evanescente rispetto alla fisicità del cosiddetto mondo reale, il sogno!

Proust fa dire ad Elstir, il pittore: 'Se un piccolo sogno è pericoloso, la cura nei confronti di questo non è sognare meno, ma sognare di più, il sogno intero!'.

L'artista trova nell'attività onirica la radice della creazione e tutti noi  prendiamo visione del  suo mondo creativo  tramite l'elaborazione del suo sogno.

Otto sono gli artisti presenti in mostra, cosa hanno in comune? Niente,  per una ragione semplice: ognuno di questi artisti ha obbedito al consiglio che dà Polonius a suo figlio ne l'Amleto: "Con te stesso sii sincero, e come al giorno segue la notte, non potrai essere falso con nessuno". Così ognuno di loro ha espresso il proprio mondo interiore, un mondo che è sempre puramente individuale e quindi unico.

Occuparsi di arte è, comunque, creare uno spazio interlocutorio col mondo della psiche e delle relazioni umane, perché l'incontro con una forma d'arte si rivela un valido strumento conoscitivo di analisi e di ricerca esistenziale.

Cosa succede all'interno dei meccanismi dell'inconscio è un mistero. La parte sognante di ciascun artista  entra in questi meandri cerebrali, al centro di queste zone buie dell'animo umano "per vedere di più" ed sviluppare, organizzare, intuire la scintilla creativa del proprio sogno per poi,  portarla alla luce.

Il Surrealismo non è stato una scuola letteraria o solo un movimento artistico. Il Surrealismo è una filosofia di vita che ha fatto sua l'ingiunzione dell'oracolo scolpita sul corridoio del tempio di Apollo a Delfi: ΓΝΩΘΙ ΣΕΑΥΤΟΝ (gnothi seauton), e cioè conosci te stesso. In effetti il surrealista ha l'ambizione sconfinata di trasformare il mondo e la vita, ma si rende conto che per riuscirci è prima necessario capire se stesso.  Ciò significa conoscersi, esplorare il proprio inconscio, che, come la parte sommersa dell'iceberg, rappresenta i nove decimi della nostra personalità.

Alla domanda cosa resta del Surrealismo oggi, Arturo Schwarz risponde: 'Tutto. Non ho in mente arte o poesia, cinema e teatro, fotografia o libri. Penso a una filosofia di vita, a uno stato d'animo, a una morale, una purezza, un bisogno di libertà. Come dalla nozione di lotta di classe o di inconscio, dal Surrealismo non si può tornare indietro: col Surrealismo, qualcosa è successo per sempre'.

 

Artisti: Alessandro Bianchi, Veronica Bonini, Beatrice Crotti, Elisa Latini, Cristina Madini, Giulio Cesare Matusali, Daniela Rebecchi, Rosario Tortorella

 

A cura di Cristina Madini

 

18 – 28 settembre 2012

 

RossoCinabro

Via Luigi Borsari 12

00122 Roma

Tel. 06 60658125

 

Visit: rossocinabro.com

 

Opening 18 settembre ore 18:00

 

 

 

Gentile artista,

ho avuto modo di vedere il suo profilo sul suo sito.

La invito a valutare la possibilità di esporre nella Galleria che dirigo con opere in permanenza.

Il sito per tutte le informazioni: www.rossocinabro.com

Portfolio di Galleria: http://www.rossocinabro.com/exhibitions/exhibitions_2012.htm

 

Può richiedere le condizioni dettagliate all'indirizzo: artisti.rossocinabro@gmail.com

Potrà richiedere ulteriori chiarimenti anche telefonicamente.

 

Grazie per la sua attenzione

Cordialmente Arch. Cristina Madini

Direttrice

 

RossoCinabro

Via Raffaele Cadorna 28

00187 Roma (Centro Storico)

Tel. 06 60658125

 

Visit: rossocinabro.com

Aperto da lunedì a venerdì 11:00 -19:30

 

 

 

Giovanni Balletta "Banne"

Emanuela Battista

Massimiliano Cammarata "MaxArte"

Luca Cappai

Matteo Cascetti

Renata Castilho

Debora Cetroni

Serena Chiari "Caleidoscopio"

Michel Cogo

Oronzo Curvo "Renzo"

Paolo Cusin "Delirio"

Marco D"Auria

Serena De Grazia

Gian Potito De Sanctis

Salvatore Deiana "Salvo"

Salvatore Falco

Sergio Farina

Giusy Foresta

Acácio Manuel Freire Cainete

Cesare Garuti "Kaiser"

Silvia Gioiosa

Samantha Gori

Rute da Conceição Inês Vaz "Rute Inês"

Pietro Longu

Mariangela Mariani

Cristina Merlo

Gabriele Moriconi

Valentina Nasca

Emanuele Neri

Fabio Nicosia "Nikos"

Sergio Panero

Danila Pascali

Ilaria Pergolesi

Viorica Petroff

Silvia Piampiano "Shiribia"

Angelo Ribezzi

Sara Riccieri

Stefania Rizzi

Maria Teresa Romano

Mirko Roncelli

Angelo Scagnetti

Luigi Settembrini

Yari Sgambato

Minori Shimizu "Kyo origami"

Francesco Squillace

Sergio Starace "Sergiosta"

Gabriella Sterzi

Adrijana Tijardovic

Antonio Trimarchi "Antri"

Maria Tufano "Cassatas"

martedì 11 settembre 2012

Passato e moderna tecnologia nella Seguso Experience “Notte in fornace”, installazione a cura di Giuseppe Mascitelli e Filmare GroUP Settembre 2012: è' terminato tra l'entusiasmo dei visitatori e delle autorità il flusso di partecipanti alla Seguso E

Passato e moderna tecnologia nella Seguso Experience "Notte in fornace", installazione a cura di Giuseppe Mascitelli e Filmare GroUP

Settembre 2012: è' terminato tra l'entusiasmo dei visitatori e delle autorità il flusso di partecipanti alla Seguso Experience a Murano, concept esperienziale innovativo che segna un nuovo percorso di condivisione dei valori e della cultura del vetro di Murano. Emerge la centralità dell'eccellenza italiana come motore della ripresa in una visione internazionale e la necessità di valorizzare i grandi talenti del Made in Italy di qualità. Intervista a Giuseppe Mascitelli, ad di Filamre GroUP, creatore dell'installazione

Giuseppe Mascitelli, ad Filmare di GroUP, che ha progettato l'installazione Seguso Experience "Notte in fornace", spiega: "nella seconda parte del percorso, dopo aver vissuto una immersione nella fabbrica dell'Ottocento con i fumi, la fiamma, le polveri ed il calore dei forni, in seguito ad un intermezzo, ci trasferiamo nella fabbrica più moderna. E' come se avessimo ritrovato Atlantide, dove il moderno è già archeologico se pur funzionante. In questa Atlantide fuor d'acqua dove tutto è antico ma tutto funziona, scopriamo il significato di presente che, come un dono, è il magico luogo dove si incontrano passato e futuro. Qui, infatti, nelle forme antiche di Murano e dei suoi vetri, troviamo innesti di pura tecnologia come le luci led...". Il mito di Atlantide riemerge ogni qualvolta riusciamo capire che il passato non va mitizzato ma neanche abbandonato in funzione di un incerto futuro pieno di promesse bugiarde…

 

http://www.filamaregroup.com/

Settembre 2012: è' terminato tra l'entusiasmo dei visitatori e delle autorità il flusso di partecipanti alla Seguso Experience a Murano, concept esperienziale innovativo che segna un nuovo percorso di condivisione dei valori e della cultura del vetro di Murano. Emerge la centralità dell'eccellenza italiana come motore della ripresa in una visione internazionale e la necessità di valorizzare i grandi talenti del Made in Italy di qualità. Intervista a Giuseppe Mascitelli, ad di Filamre GroUP, creatore dell'installazione

Giuseppe Mascitelli, ad Filmare di GroUP, che ha progettato l'installazione Seguso Experience "Notte in fornace", spiega: "nella seconda parte del percorso, dopo aver vissuto una immersione nella fabbrica dell'Ottocento con i fumi, la fiamma, le polveri ed il calore dei forni, in seguito ad un intermezzo, ci trasferiamo nella fabbrica più moderna. E' come se avessimo ritrovato Atlantide, dove il moderno è già archeologico se pur funzionante. In questa Atlantide fuor d'acqua dove tutto è antico ma tutto funziona, scopriamo il significato di presente che, come un dono, è il magico luogo dove si incontrano passato e futuro. Qui, infatti, nelle forme antiche di Murano e dei suoi vetri, troviamo innesti di pura tecnologia come le luci led...". Il mito di Atlantide riemerge ogni qualvolta riusciamo capire che il passato non va mitizzato ma neanche abbandonato in funzione di un incerto futuro pieno di promesse bugiarde…

 

http://www.filamaregroup.com/

lunedì 10 settembre 2012

FONDAZIONE PALMIERI (LECCE) - "TENTATIVI" DI ADRIANA GIANGRANDE - 12-19 SETTEMBRE 2012


 

Tentativi

Mostra personale di Adriana Giangrande

 

Lecce, Fondazione Palmieri, 12-19 settembre 2012

 

Inaugurazione: 12 settembre 2012, ore 18.00

 

 

La Fondazione Palmieri di Lecce ospiterà una mostra personale di Adriana Giangrande. Docente associato presso l'Università del Salento, Giangrande insegna discipline scientifiche. Il disegno e la pittura sono però la sua grande passione, come confermano anche i suoi studi giovanili presso il Liceo Artistico di via Ripetta a Roma, dove ha perfezionato la pratica del disegno e della pittura. Ed è proprio la grafica disegnata il punto di partenza della prima fase della sua ricerca artistica, legata a nature morte, ritratti e indagini su particolari oggi della memoria collettiva, come lattine di Coca Cola e tubetti di colore ad olio, e all'illustrazione scientifica. La mostra ospitata negli spazi della Fondazione Palmieri prende il via da queste opere su carta concepite con tecniche miste per poi giungere agli esiti recenti del suo percorso appassionato nel mondo dell'arte.

 

Dopo circa trent'anni di lontananza dal mondo del disegno e della pittura, in tempi recenti Adriana Giangrande ha infatti ripreso in mano colori e pennelli. Ha così concepito un nuovo ciclo di opere legato alla pittura astratta di radice segnica. Pennellate energiche vivono lo spazio del supporto dei dipinti, rievocando talvolta alcune analogie con l'universo scientifico.

Alcuni pannelli esplicitamente legati a questo ambito sono stati concepiti in occasione del workshop organizzato dal Professor Stefano Piraino, del DiSTeBa, Università del Salento, sul monitoraggio delle specie marine invasive, che si terrà dal 12 al 14 settembre a Lecce presso Palazzo Turrisi.

 

Info: adriana.giangrande@unisalento.it




--
Redazione del CorrieredelWeb.it


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