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mercoledì 16 giugno 2010

URBAN CREATURES Palazzo S. Bernardino - Rossano (CS)

DAL 19 GIUGNO Al 16 LUGLIO 2010
Palazzo S. Bernardino - Rossano (CS)
Spazioeventi Mondadori, San Marco - Venezia.
a cura di Settimio Ferrari e Francesca Londino
OPENING: Sabato 19 giugno 2010 dalle 18.00

ARTISTI IN MOSTRA
Angelo Barile - Michele Bono - Maurizio Cariati - Linda Carrara - Delya Dattilo - Debora Fede - Diego Dutto – Dellaclà - Damiano Fasso - Gavino Ganau - Mario Loprete - Francesco Liggieri - Ilaria Margutti - Sabrina Milazzo - Jara Marzulli - Andrea Riga - Matteo Tenardi - Angelo Volpe


Creature urbane in bilico tra lo smarrimento e la riconquista dell'identità individuale. Qui l'arte visiva non smette di rincorrere la realtà: ed ogni volta qualcosa le resta tra le mani.

Urban Creatures
è il titolo della mostra itinerante ospitata nel progetto artistico culturale "Arcanum Naturae", a cura di Francesca Londino e Settimio Ferrari, patrocinato dal Dipartimento Politiche dell'Ambiente della Regione Calabria e dal Comune di Rossano.
La mostra riunisce 19 artisti emergenti sulla scena nazionale o internazionale che esplorano la meccanica sociale contemporanea e le sue conseguenze sulla vita dell'individuo.
La loro indagine sugli spaccati sociali ed emozionali di quella che per alcuni aspetti viene definita "epoca delle passioni tristi", le loro riflessioni sulle tensioni e le contraddizioni che si nascondono sotto i toni smaglianti di una società complessa, secolarizzata e disorientata, la loro attenzione verso un paesaggio umano e, si suppone, urbano offrono allo sguardo un momento speleologico in cui il rigore analitico sembra aver avuto un incontro felice con la rabdomanzia. Una cornice in cui si rimane in balia di opere che esprimono un lucido e complesso dialogo/soliloquio su una contemporaneità che non ammette certezze. Il senso di visionarietà di Linda Carrara che presenta i soggetti del suo sguardo in uno stato di percezione incerta,come apparizioni indistinte colte attraverso la penombra, la poetica discesa demoniaca intrapresa da Mario Loprete nei quartieri neri delle metropoli statunitensi, scansati dal conformismo quotidiano, per raccontare la violenza continua che tutti subiscono nei rapporti interpersonali, le immagini di Gavino Ganau apparentemente sorde ma capaci di penetrare nei nostri recessi e di risuonare, sottratte al flusso incessante della comunicazione, i valori dell'installazione utilizzati da Dellaclà per creare quella distanza necessaria alla fruizione di immagine che l'osservatore accoglie con la nostalgia di qualcosa che si è perduto creano un'atmosfera che conferisce alla mostra un'intensa stimolazione visiva. Colpiscono in questo senso anche la silenziosa teatralità che emerge nei dipinti di Matteo Tenardi, dove figure singole e isolate, in bilico tra tensione interiore e reale indifferenza, sembrano voler uscire dal rettangolo creativo che le tiene prigioniere; il senso di enigmatica sospensione, capace di evocare drammatiche risonanze che caratterizza l'opera di Andrea Riga, densa di rimandi alle debolezze e alle lacerazioni del tessuto sociale contemporaneo; la deformazione prospettica, estroflessa dei volti dipinti, visti come da un fish eye, di Maurizio Cariati. Volti in cui l'artista coglie una sorta di dolce e catatonica belluinità, che rinnega gerarchie e classificazioni.
All'universo femminile contemporaneo, per poterlo indagare, leggere e raccontare come nuova possibilità di immagine e di senso si rivolgono le immagini di Jara Marzulli, schegge di dolore che rimandano alla ricerca del Sé perduto. Le figure di Ilaria Margutti, avvolte dalla stesso silenzio e concentrazione che caratterizzano il tempo lento e meditato necessario al lavoro di pittura e ricamo che le ha create, si definiscono nel gioco tra fili e luce che vi si compie sopra. Ipnotizzano lo sguardo per l'intensità cromatica le opere di Angelo Volpe che raffigurano cartoon girls dal forte appeal visivo, simbolo dell'attuale mercificazione mediatica del corpo femminile.
Un linguaggio fumettistico ironico e colorato caratterizza anche l'opera di Michele Bono che produce storia, distruggendo l'aura degli anti-eroi e dei falsi idoli della nostra contemporaneità.
Il lavoro di Francesco Liggieri si presenta come una grande composizione di ritratti affiancati in una sorta di quadreria. L'opera si trasforma così in un organismo complesso che rimanda ai legami liquidi nell'era dei social network. Sulla natura dei sentimenti umani indaga anche Sabrina Milazzo, concentrando la sua attenzione sulla sensualità dei corpi di una giovane coppia. Corpi che s'intrecciano, mani che toccano, sfiorano, cercano…
L'occhio di Angelo Barile è attento al mondo dell'infanzia, un'infanzia figlia dell'immagine, che respira le incertezze del presente, affondando in un indeterminato smarrimento, tra innocenza e perversione. Le immagini di Delya Dattilo, inserite all'interno di bianchi tabernacoli modulari, dalle geometrie dolci, sono punti di appiglio per proiettare l'infinito cosmico che è dentro di noi. Debora Fede accorda l'immagine della realtà, della scrittura e della fotografia in un unicum suggestivo e malinconico che si verifica e si rivela soltanto nel momento in cui è esibito. Le sculture di Diego Dutto sembrano il ponte, la traccia di un processo di trasformazione dagli esseri viventi alle forme meccatroniche, ovvero l'esperienza dialettica di una conoscenza estetica che riscrive il codice della vita tra il naturale e l'artificiale. Il futuro cibernetico che insidia il presente affascina anche Damiano Fasso che propone un'installazione che trasforma l'uomo in un ambiguo e inquietante ente inorganico, privo di peso e di carnalità, intrappolato nella logica ferrea della tecnologia avanzata.

martedì 15 giugno 2010

Cirò (KR), venerdì 18 giugno 2010 - Manifestazioni Liliane: Lectio Magistralis "Il calendario perfetto di Aloysius Lilius" di Antonino ZICHICHI e altre importanti iniziative

Iniziative organizzate dal Ministero per i Beni e le attività Culturali, in partenariato con il Comune di Cirò (KR) - nell’ambito delle Manifestazioni Liliane, programmate per il cinquecentenario della nascita dell’astronomo Luigi Lilio - che avranno luogo a Cirò (KR), venerdì 18 giugno 2010.

ore 9.00ore 13.00

Lectio Magistralis “Il calendario perfetto di Aloysius Lilius

di Antonino Zichichi

Cirò (KR) - Palazzo dei Congressi - Salone delle Conferenze - Centro Servizi per le Imprese

ore 14.30

Inaugurazione esposizione dell’edizione originale del Compendio di Aloysius Lilius

e di opere rare della cultura astronomica del ‘600

Cirò - Museo Civico Archeologico e Polo Culturale

ore 15.30

Inaugurazione del Museo dedicato ad Aloysius Lilius

e della mostra permanente multimediale‘‘Visioni Celesti - Aloysius Lilius e la scienza degli astri’’

Cirò - Palazzo dei Musei di Cirò

ore 21.00

Concerto di musica antica ”Gaude et Laetare

a cura del Conservatorio di Musica di Cosenza “Stanislao Giacomantonio”

Cirò - Cattedrale S. Maria de Plateis

Per la partecipazione alla Lectio Magistralis tenuta dal Prof.Antonino Zichichi

l’ingresso in sala è consentito fino alle ore 10.30

E’ necessario confermare la presenza ai numeri 328.7946650 - 0962.32023 - e-mail: lombardo1931@libero.it

Comune di Cirò - Assessorato alla Cultura

Corso Luigi Lilio 88813 Cirò (KR)


Fernanda Bruno

Rapporti con la stampa

MiBAC – DG OAGIP

tel. 06.6723.2120

fax 06.6723.2908

email: fbruno@beniculturali.it

Mostra Sabrina Falzone a Palazzo Leti Sansi per il Festival Internazionale di Spoleto una


Per il Festival Internazionale di Spoleto una mostra di Sabrina Falzone al Palazzo Leti Sansi



SEGNI.
SINTESI DI UN'ANIMA
Festival Internazionale
dei Due Mondi
Mostra Collettiva
d'Arte Contemporanea
dal 19 giugno al 4 luglio 2010
Inaugurazione Sabato 19 giugno ore 19
Ingresso libero
Orario di visita: martedì-sabato h.17-20
Curatrice: Sabrina Falzone
Presso: Palazzo Leti Sansi

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Foto disponibili online: http://www.flickr.com/photos/31023900@N06/sets/72157624158101615/

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Per il Festival dei Due Mondi, il più prestigioso evento internazionale di arte e cultura, il critico e storico dell'arte Sabrina Falzone presenterà "Segni. Sintesi di un'anima", un monumentale progetto espositivo fondato sulla valorizzazione dell'arte contemporanea a trecentosessanta gradi, che vedrà la realizzazione nell'elegante cornice del Palazzo Leti Sansi di Spoleto, sito in prossimità di Piazza del Mercato, sede di importanti eventi culturali. L'edificio storico, risalente al XVI secolo, ospiterà simultaneamente due mostre di risonanza internazionale: l'esposizione personale di Antonella Magliozzi intitolata "Graffi. Sintesi di un'anima" ed una inedita collettiva "Segni. Sintesi di un'anima" con validi artisti contemporanei provenienti da tutta Italia, accuratamente selezionati per il celebre Festival di Spoleto.
Nella terza sala si potranno ammirare gli impeccabili disegni di Sara Dorigo, abile ritrattista della provincia di Belluno, e gli straordinari dipinti sulla poetica del nudo di Valerio Tizzi, sospesi in un'atmosfera di sensuali equilibri e armoniosi contrasti cromatici.
Nel languore della luce affiorano i sensibili paesaggi eseguiti da Nicla Rossini, eclettica pittrice e poetessa che, mediante un particolare impiego cromatico, riesce a trasmettere il senso di solitudine universale, sottolineando il motivo dell'incomunicabilità. Sulle medesime tonalità, sia pure in chiave mnemonica, appare l'opera di Regina Di Attanasio che si concentra su delicatissimi trapassi ritmici. Ma il ritmo del segno è rielaborato magistralmente nell'arte di Barbara Romano, ispiratasi alle bellezze del paesaggio toscano. La sensibilità verso la natura si rende manifesta nella pittura di Susanna Anna Redaelli, che indaga nuove eloquenze monocrome dalle calde e piacevoli sfumature. Con il solo uso delle dita Rosa Proface dipinge tele di encomiabile visione estetica, mostrando tutto il proprio amore per la natura.
Dal suo canto Maurizio Falcocchio espone la tela simbolica dal titolo "L'equilibrio sopra la follia", affrontando un tema oltremodo caro agli artisti. Il simbolismo, di cui è intessuta buona parte della ricerca artistica odierna, si ritrova con grande efficacia rappresentativa nella "Ninfa" di Enrico Delfini e prosegue con accenti quasi drammatici nella pittura digitale dell'autrice siciliana Rita Puliafito dedicata all'infanzia perduta.
In occasione del Festival di Spoleto, a Palazzo Leti Sansi sarà presente anche la nota pittrice milanese Marta Boccone, che è stata recensita nel 2009 da Sabrina Falzone in occasione della personale presso la Galleria Il Borgo e nel 2010 dall'illustre critico Paolo Levi nel catalogo edito da Mondadori "La materia è il colore". Secondo la Falzone la poetica del caos materico in Marta Boccone è recuperata mediante l'apologia del colore, dissipato in deflagrazioni sensoriali senza tempo.
Durante la mostra verrà proiettato il video "(S)hadow(S)" di ArtOfNoise, gruppo composto da Massimo Mugavero, Danilo Paliani (guitar) e Bartolomeo Quintiliani (keyboard). La performance artistica è stata elaborata in esclusiva per la Mostra Collettiva d'Arte Contemporanea "Segni.Sintesi di un'anima" del Festival di Spoleto e rappresenta in realtà un video-racconto dove il viaggio è stato preparato meticolosamente; le immagini, le tonalità dei brani, l'indirizzo stilistico sono stati frutto di un appassionato confronto artistico.
Il percorso espositivo prevede anche una sezione fotografica di particolare rilievo, costituita dagli scatti di Carlo De Angelis e Milena Tambosi. Il primo gioca sull'elemento simbolico della maschera per svelarci l'essenza dell'umanità e il suo assurdo modus vivendi, mentre la seconda sperimenta l'imago feminae per approfondire il tema dell'immortalità dello spirito.
In mostra figurerà persino una originale radio sapientemente restaurata dal dr.Maurizio Gallinaro e un considerevole nucleo scultoreo, reso possibile dall'estro di Paolo Bacchio, supremo nella modellazione della terra, e Chiara Rossato che ci proietta nel suo mondo delle terrecotte intriso di volute ancestrali. Alcuni lavori di TM Artigianato Artistico completano l'itinerario espositivo, suggerendo una pregnante propensione dell'uomo verso la manualità. Sono l'ingegno, l'originalità dell'esecuzione e la passione smodata per la materia e il colore a fare di questi artisti dei grandi interpreti dell'arte del nostro tempo.

Presso: Palazzo Leti Sansi
Via Arco di Druso 37, Spoleto (PG)
Info: info@sabrinafalzone.info

Ecohousing Art: aziende e partecipanti chiedono di più, e la grande opportunità sconfina nel 2011

Estesi i termini e le date del primo concorso al mondo che mette in mostra i processi creativi

Le formule sperimentali sono un'astuzia che richiede tempo.
Tempo per essere assorbite, tempo per essere capite, usate e ottenere un cambiamento effettivo nel sistema culturale e produttivo. House Company, l'organizzazione che ha ideato e che gestisce Ecohousing Art coglie l'invito e le esigenze delle aziende dell'Industria dell'Abitare e di junior e senior Artisti, Designer, Architetti Ingegneri partecipanti, ripensando tutte le date del primo concorso al mondo che invita ad inserire online, in itinere, i processi creativi:

ISCRIZIONI
Termine preiscrizioni - 30 novembre 2010
Termine iscrizioni - 15 dicembre 2010
1a Fase WORK IN PROGRESS - on line
Partecipanti: Inserimento ed esibizione dei processi creativi - fino al 31 gennaio 2011
Giuria Popolare: Voto ad opere e progetti - dal 1 giugno al 31 gennaio 2011
INVIO OPERE E PROGETTI
Inserimento on line definitivi + spedizione dall'1 al 18 febbraio 2011
2a Fase AWARD IN PROGRESS - on line
Inizio Voto Giuria Popolare 19 febbraio 2011
Termine Voto Giuria Popolare 22 aprile 2011
3a Fase ART SHOW IN PROGRESS - a Milano
Inaugurazione venerdì 6 maggio 2011 18.00
Premiazione Concorso Ecohousing Art, Sabato 4 giugno 2011
Fine mostra Domenica 5 giugno 2011

La giuria popolare può registrarsi QUI e votare fino al 22 aprile 2011.
Nella 3a fase voterà visitando la mostra.

www.ecohousing-art.it - uno spazio di cohousing per idee eco: la vostra opera, il vostro progetto, la nostra casa.
Qualcuno dei partecipanti del concorso passerà alla storia; House Company li fa prima passare alla geografia, nei territori digitali. Perché molte trasformazioni del futuro passano dalla rete. Ecohousing Art è reality show interattivo: una valigetta virtuale per artisti, designer, architetti e ingegneri che viaggiano nella rete, investendo creatività e talento per farsi trovare da aziende e professionisti che vogliono fare affari con le idee del futuro. Confermato da Maffesoli a Rifkin, da Di Felice a Paul Hawken, i fremissement e le moltitudini inarrestabili liberano le idee e moltiplicano le iniziative attraverso la diffusione nelle reti digitali: aperture, contaminazioni e scambi tra discipline e diversi ruoli, con il valore aggiunto di un'organizzazione che investe nel concorso le proprie competenze marketing: questa la garanzia di House Company a partecipanti ed utenti. Stabilire ogni giorno relazioni con Enti, imprese, addetti ai lavori per portare l'attenzione su opere e progetti da sviluppare e produrre che esprimano le declinazioni della cultura dell'abitare. Chiedendo ai partecipanti una forte dose di responsabilità nello sviluppare le idee, House Company ne promuove l'affermazione con l'obiettivo di mettere in relazione le nuove eccellenze con le realtà economiche e produttive dell'Industria dell'Abitare: artisti con gallerie d'arte, musei e collezionisti, designer con aziende, architetti e ingegneri con imprese di costruzioni ed enti pubblici.

Da oggetti a soggetti, la trasformazione nel tempo di opere e progetti
Da tempo rileviamo un processo di trasformazione degli oggetti in soggetti dell'abitare: da un lato gli oggetti portano il carico delle idee e delle energie di più menti creative e di importanti spiriti imprenditoriali, dall'altro le persone si accostano agli oggetti non più in modo meramente funzionale, estetico o - peggio - compulsivo; esiste un vero e proprio scambio di emozioni ed un senso di appartenenza dinamica ed affettiva che spinge a circondarsi della sobria lussuosità di presenze oggettuali che accompagnano il quotidiano, una riscoperta dimensione di benessere e di cultura dell'abitare. Questa trasformazione, che coinvolge profondamente tutte le progettualità dei partecipanti a livello più o meno conscio, è un processo lento e in divenire che House Company vuole a tutti i costi mostrare e rilanciare, perché è in questa direzione che muove il futuro, assieme alle nuove esigenze legate alla sostenibilità di processi e materiali.

Variabili geniali: il tempo e le idee
Ecohousing Art estende i termini e le date perché in questo momento di crisi economica c'è la necessità di una più lunga riflessione sul presente per immaginare e costruire un futuro migliore e il concorso è una grande opportunità per l'Italia, la sua economia, la sua cultura.
Lungimiranti e visionari, dobbiamo indicare la strada per il futuro: non c'è altra via all'infuori di uno sviluppo di qualità, forte, duraturo. Il meglio di sé l'Italia lo dà quando intreccia la cultura con l'impresa, l'innovazione con la tradizione, la tecnica con l'arte, il manufatto con il design, il genio con la passione e, come innumerevoli genius loci, i partecipanti di Ecohousing Art sono espressione creativa del nostro Paese unito e diverso, delle terre che abitano, della storia e delle culture, portando con sé energie mentali, suggestioni dell'anima, competenze specifiche per immaginare prima e costruire poi, la nuova Italia.

www.ecohousing-art.it

concorso@ecohousing-art.it

giovedì 10 giugno 2010

MOSTRA ARTE CONTEMPORANEA DOWNTOWN LOCARNO, 3 LUGLIO 2010


MOSTRA D'ARTE CONTEMPORANEA DOWNTOWN
LOCARNO, 3 LUGLIO 2010

Sabato 3 luglio 2010 alle ore 17.00, 36Mazal Contemporary, Lungolago G.Motta 2/a, a Locarno (Svizzera), inaugura la mostra d'arte contemporanea Downtown, a cura di Barbara Pavan.

La mostra nasce intorno al lavoro di sette artisti italiani che affrontano, elaborano ed interpretano alcuni degli aspetti della relazione attuale tra l'uomo e il proprio ambiente: Stefano Bergamo, Daniela Caciagli, Giovanni Chiarinelli, Valentina Crivelli, Massimo Falsaci, Mariarosaria Stigliano e Meri Tancredi.

I grandi agglomerati urbani che si espandono in maniera esponenziale costringono l'uomo contemporaneo ad affrontare e risolvere nuove sfide. La complessità delle società metropolitane pone problematiche non solo organizzative e logistiche, ma, soprattutto strutturali e relazionali la cui soluzione non può non tener conto delle implicazioni sociali, psicologiche e filosofiche sugli individui che abitano e vivono in megalopoli sempre più popolose. Gli aspetti, positivi e negativi, di questa evoluzione sollecitano anche gli artisti a porre l'attenzione sull'ambiente urbano che diventa terreno di studio e di ricerca non solo da un punto di vista paesaggistico ma anche e soprattutto umano.

La città di STEFANO BERGAMO assomiglia ad un formicaio. Soffocati, omologati, compressi, gli individui si confondono in una folla rumorosa di persone e macchine creando, con una buona dose di ironia, un paesaggio surreale da cartone animato. Per DANIELA CACIAGLI è l'individuo l'elemento fondamentale di ogni forma di società organizzata, dalla più elementare alla più complessa delle grandi metropoli contemporanee. Le sue opere, come pagine di un libro senza fine, raccontano brevi attimi di singole vite, siano essi situazioni comuni e, a prima vista, banali o eventi straordinari in grado di cambiare il corso di un destino. Le opere di GIOVANNI CHIARINELLI nascono dalla sintesi alchemica dei linguaggi contemporanei: la fotografia diventa il medium attraverso il quale l'artista esprime concetti complessi con l'immediatezza e l'incisività di uno slogan pubblicitario. La parola diventa immagine in un gioco ironico di scambio continuo tra significato e significante, tra forma e sostanza. Le realtà urbane ci impongono ritmi e stili di vita spesso estranei alla nostra natura. Facciamo parte di un popolo di nomadi-stanziali-quotidiani che si sposta incessantemente, sempre attraverso i medesimi percorsi. Quello che ritrae VALENTINA CRIVELLI è il tempo, il nostro tempo; è il tempo lento che scandisce l'attesa al binario, è il tempo sospeso che si esaurisce tra un punto di partenza e uno di destinazione, è il tempo consumato che ci scivola via senza essere veramente vissuto. E' il tempo infinito che tutti ci illudiamo di avere a disposizione. Sono le architetture urbane le protagoniste delle opere di MASSIMO FALSACI. Il paesaggio urbano, con i suoi monocromatismi, le sue linee perfettamente dritte, le forme squadrate dei palazzi, diventa la tela bianca su cui Falsaci stende i suoi colori, esaspera i toni, sottolinea la luce; il rigore dell'architettura si arricchisce della morbidezza del colore, l'artista ri-inventa la sua città, personalizza, come fa idealmente ognuno di noi, lo spazio che lo circonda. Intervenendo e modificando virtualmente il paesaggio, Falsaci sottolinea la necessità di trasformarsi da fruitore passivo a creatore attivo del proprio ambiente. Atmosfere crepuscolari e silhouettes che si muovono ora ordinatamente, ora confusamente, aggirandosi per la città come comparse su un palcoscenico: sono le ombre, in realtà, e non le persone, le vere protagoniste delle opere di MARIAROSARIA STIGLIANO. Ombre che paiono il vero motore dei manichini che si agitano intorno. La città della Stigliano è un luogo in cui l'individuo rischia continuamente di perdere la propria identità e la propria individualità, fagocitato da ritmi accelerati che non gli appartengono, costretto in spazi troppo ambigui, confinato in luoghi senza anima e senza bellezza. Arte, storia, filosofia si intrecciano confondendosi e sovrapponendosi nelle opere di MERI TANCREDI. Per l'artista l'opera d'arte non può prescindere dall'affondare le radici nel complessivo percorso della civiltà. Così la città, trasformazione e maturazione dell'antica polis, diventa luogo in cui le esperienze, le idee, le opportunità dei singoli individui si incontrano, si sommano, si scambiano, si arricchiscono. La metropoli diventa luogo di possibilità ulteriori di crescita e confronto non solo del singolo ma della collettività tutta.

Scheda tecnica:

Titolo Downtown

A cura di Barbara Pavan

            Artisti Stefano Bergamo, Daniela Caciagli, Giovanni Chiarinelli, Valentina Crivelli, Massimo Falsaci, Mariarosaria Stigliano e Meri Tancredi

Sede espositiva 36Mazal Contemporary

Lungolago G.Motta 2/a

Locarno (Svizzera)

www.36mazal.com email: info@36mazal.com

tel.(0041) 917510365

Date 3 luglio – 31 agosto 2010

Inaugurazione 3 luglio 2010 ore 17.00

Ufficio stampa Studio7.it www.associazionestudio7.it

Info mob.+39 320 4571689

Catalogo in mostra

Finissage Istvan Betuker. Workshop recycle racing di Marco Bernacchia


Dopo il successo della prima personale italiana dell'artista rumeno Istvan Betuker, la galleria White Project invita il pubblico all'evento di chiusura della mostra, sabato 12 giugno 2010. La mostra è stata realizzata in collaborazione con la Prometeogallery di Milano (www.prometeogallery.com) che presenterà le opere del giovane talento rumeno alla fiera di Torino di novembre.

Il finissage sarà l'occasione per apprezzare le opere di Betuker, caratterizzate da una grande capacità di comunicare le proprie emozioni e le atmosfere che lo circondano tramite il controllo delle pennellate e della propria espressività.

Inoltre verrà presentata la prossima mostra Recycle racing un progetto di Marco Bernacchia articolato in più step:

Al workshop dal 14 al 19, che verte sull'idea di recuperare biciclette inutilizzate per farle "ri-vivere", seguirà un evento in cui le carcasse, trasformate in opere d'arte, prenderanno parte ad un gara di velocità sulle piste ciclabili della città. Le sei biciclette e relativi foto e video che ne documenteranno la "rinascita", rimarranno esposti in galleria dal 26 giugno al 24 luglio 2010.

Stiamo cercando le sei persone interessate, per saperne di più ci vediamo sabato in galleria!

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Galleria White Project
Piazza Garibaldi 7 - 65127 Pescara
Infoline: +39 085 45 49 728
Infosite: www.whiteproject.net
Infomail: info@whiteproject.net

COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM IN AUSTRALIA

LA COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM ARRIVA IN AUSTRALIA



René Magritte La voce dell'aria, 1931

LA ART GALLERY OF WESTERN AUSTRALIA PORTA A PERTH UNA MOSTRA ESCLUSIVA CON OPERE PROVENIENTI DALLA COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM DI VENEZIA.

Questa primavera il pubblico australiano avrà l'opportunità unica di ammirare presso l'Art Gallery of Western Australia alcuni capolavori d'arte moderna, provenienti dalla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, in occasione della mostra Peggy Guggenheim: A Collection in Venice (9 ottobre, 2010 - 31 gennaio, 2011), prima di una nuova serie di esposizioni dal titolo Great Collections of the World.

Stefano Carboni, direttore dell'Art Gallery of Western Australia e originario di Venezia, afferma: "La collezione di Peggy Guggenheim non è mai stata esposta in Australia e abbiamo fortemente collaborato con il museo veneziano per portare questa mostra alla Western Australia. Perth sarà l'unica sede di quest'esposizione straordinaria che catturerà il pubblico attraverso l'eccezionale qualità artistica delle opere e l'intrigante storia della stessa Peggy".

Carboni spiega che il suo progetto per l'Art Gallery of Western Australian e' di presentare una serie di mostre di alto profilo, provenienti da importanti istituzioni museali internazionali, e sottolinea quanto sia importante per lui potersi assicurare, come prima esposizione, una collezione di opere provenienti da un museo tanto prestigioso di Venezia, sua città natale.

Le opere in mostra rivelano l'amore di Peggy Guggenheim per l'arte e, in particolare, il suo stretto legame con due movimenti-chiave del XX secolo: Surrealismo e Astrattismo. Saranno esposte inoltre foto personali e oggetti della collezionista americana, come i suoi famosi occhiali da sole. La mostra presenterà la vitalità scaturita dall'unione di artisti europei e americani che, con le proprie creazioni, hanno trasformato l'arte moderna, e porterà sulla scena i capolavori di Pablo Picasso, Max Ernst, René Magritte, Piet Mondrian, Costantin Brancusi, Mark Rothko e Jackson Pollock.

L'esposizione sarà corredata da un catalogo illustrato, con testi di Philip Rylands, Direttore della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.

La mostra è stata organizzata dalla Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York e dalla Art Gallery of Western Australia.

Per maggiori informazioni, interviste e immagini rivolgersi a:
Tanya Sticca, Art Gallery of Australia, +61 894926692,

tanya.sticca@artgallery.wa.go.au




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