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mercoledì 7 aprile 2010

“12 CAMICIE SUDATE”INSTALLAZIONE URBANA IDEATA DAL MAESTRO IGOR BOROZAN IN COLLABORAZIONE CON LE GIOVANI ARTISTE IRENE FRENGUELLOTTI E KATIA PANGRAZI



Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali promuove dal 16 al 25 aprile la XII edizione della Settimana della Cultura, un appuntamento per rivalutare il patrimonio culturale italiano con eventi, mostre, seminari e aperture gratuite di tutti i luoghi d’arte.

Il maestro Igor Borozan, per l’occasione, ha ideato una nuova opera avvalendosi della collaborazione delle artiste Irene Frenguellotti e Katia Pangrazi. Coronamento di un percorso intrapreso da tre giovani artisti, amici e colleghi che uniscono i loro diversissimi linguaggi espressivi per la realizzazione di un’unica grande opera. L’installazione verrà allestita sulla facciata esterna dell’Accademia rivolta verso Corso Cornelio Tacito, uno “spazio aperto al cielo”, basterà alzare lo sguardo.

“12 camicie sudate” è il titolo della video-installazione che rappresenta 12 anni trascorsi, sedimenti nel tempo, una traccia incisa con passione e sacrificio in nome dell’arte, 12 involucri che si sbottonano per offrire al pubblico il racconto intimo, intenso, liberatorio attraverso immagini fotografiche di forte impatto emotivo. 12 volti di donna realizzati in lattice verranno applicati alla camicie, donna come arte, un omaggio alla Dama col Mazzolino di Vorrocchio, icona di eleganza e forza, immagine ufficiale dell’Accademia di Belle Arti di Terni. Camicie bianche fluenti, immagini fotografiche e volti sospesi in un surreale quotidiano che diventa provocazione e chiama fortemente il pubblico a riflettere sull’incertezza del destino umano. Come 12 burattini in un work in progress che subiscono la metamorfosi continua del tempo che passa inesorabile e lascia dietro di se un velo di malinconia, spesso di amarezza e rabbia, ma anche un sottile sorriso ironico. Un omaggio visivo che Borozan aggiunge alla lista di installazioni urbane già realizzate nella città di Terni, è infatti stato pioniere nel 1999 con la realizzazione del grande orologio di carta applicato alla facciata dell’Accademia che scandiva il countdown al nuovo secolo.

La programmazione di art performance è in aumento in ogni museo e galleria di arte contemporanea, c’è chi parla di Rinascimento dell’arte performativa che ha già rivoluzionato e caratterizzato il XX secolo e che continua ad avere un ruolo centrale nel XXI. Proprio al Moma di New York è ospite fino alla fine di maggio una delle più grandi artiste performative, Marina Abramovic, con la sua retrospettiva “The Artist is present”. Simbolo evidente dello straordinario boom che sta avendo questo tipo di arte, al di là di ogni plausibile critica.

L’appuntamento per il back-stage del video “12 camicie sudate” è per il prossimo 19 aprile.

INFO:

Accademia di Belle Arti-International Art School

Terni, Corso Tacito n°20

Tel. 0744 431918

info@italianartschool.it

www.italianartschool.it

art-blog.it

Palazzo Borghese (Fi) : mostra di Vesna Pavan

Si inaugura a Palazzo Borghese la personale di Vesna Pavan


VESNA PAVAN
Tra gli Incanti dell'Eden
Mostra Personale
promossa dal Palazzo Borghese
Inaugurazione: sabato 24 aprile ore 18
In mostra fino al 24 settembre 2010
Ingresso libero
Orario di visita:
da lunedì a sabato dalle ore 9 alle 17
Domenica chiuso
Presso: Palazzo Borghese


Dal 24 aprile, nella storica residenza della casata Aldobrandini nel Quattrocento, il Palazzo Borghese di Firenze presenta "Tra gli Incanti dell'Eden" mostra personale di Vesna Pavan, art designer di origine friulana ma milanese d'adozione che di recente è stata oggetto di attenzione da parte di critici d'arte e dei media internazionali.
L'esposizione propone un nucleo di cinquanta opere dell'artista che mostrano una straordinaria sintesi segnica, cromatica ed iconografica: nel compendio si concentra l'intero universo artistico dell'autrice di Spilimbergo che propone un disegno essenziale interpretato da un raffinato teatro di linee.
Riconosciuta a livello nazionale come una sensibile ricercatrice della femminilità e delicata interprete del senso estetico del Ventunesimo secolo, Vesna Pavan propone un nuovo modello di femminilità reattiva agli schemi tradizionali e alle attuali incombenze del gentil sesso.
Vesna Pavan è l'improvviso terremoto che ha sconquassato la ricerca artistica e l'attività pittorica della regione lombarda nell'ultimo decennio di fermenti creativi, divulgando i suoi profumi progressisti e diffondendo note eversive su tutto il territorio nazionale.
L'ultimo triennio ha registrato sulla scena artistica milanese e settentrionale l'ampia presenza dell'arte di Vesna Pavan ai principali eventi culturali con il fine di valorizzare il ruolo e le virtù ancestrali della donna di oggi. Questo modello di femminilità dissimula una bellezza decadente, mettendo in luce i punti forza della fisicità di una donna e le sue doti intellettuali e relazionali.
Le qualità comunicative della brillante artista delineano una personalità fortemente carismatica in grado di imprimersi nell'arte contemporanea in maniera indelebile e senza dare spazio ad alcuna reversibilità di concezione.
Dopo aver esaminato il leit motiv della produzione pittorica di Vesna, analizzando la sfera iconografica, si giunge ad un particolare personaggio nato dall'immaginario pavaniano: Legghy. In esso la vitalità ludica dell'autrice s'interfaccia con la sensuale bellezza delle figure femminili, mostrando il lato più infantile e spontaneo dell'artista, che spiega: "Ogni mio studio è sempre accompagnato dall'esperienza in prima persona. Prima, durante e dopo il mio agito ho dipinto. La mia arte è frutto delle mie esperienze e, pertanto, io sono la mia arte e la mia arte mi rappresenta".


Presso: Palazzo Borghese
Via Ghibellina 110, Firenze
Info: 0552396293
http://vesnapavan.net/ - www.palazzoborghese.it


martedì 6 aprile 2010

Posizionamento siti o keyword advertising?

La crescente importanza dei motori di ricerca come strumento lato utente per la ricerca di qualsiasi informazione ha permesso da un lato il nascere di un crescente interesse da parte delle agenzie di marketing verso questo strumento di promozione, dall'altro ha suscitato una notevole curiosità da parte degli utenti su quanto si possa realmente ottenere in termini di business a fronte di un investimento iniziale. I canali di promozione incentrati sui motori di ricerca spesso confondono i proprietari dei siti di piccole e grandi aziende, desiderosi di intercettare il traffico consistente che ogni giorno passa attraverso i motori di ricerca in cerca di informazioni, prodotti e servizi. Così molto spesso capita di imbattersi in persone che confondono gli annunci del circuito pay per click di Adwords con i risultati organici negli indici dei motori di ricerca. Questa mancanza di conoscenza sugli strumenti di promozione, che vengono racchiusi all'interno della sfera del web marketing con il termine specifico di search engine marketing (sem), crea, dall'altra parte, un'offerta di servizi di posizionamento e promozione sui motori di ricerca spesso confusionari e fuorvianti. Risulta necessario fare le dovute differenze tra Seo, posizionamento sui motori di ricerca, e campagna promozionale pay per click, Adwords per intenderci. Il posizionamento sui motori di ricerca è definito organico e permette ad un sito di risultare negli indici dei motori di ricerca a seguito di una interrogazione sugli stessi mediante una particolare parola chiave. Sono i risultati puri. In ogni pagina di risultati di Google per esempio, sono 10 per pagina. In cima a questi risultati e sul lato destro spesso troviamo invece i risultati sponsorizzati, cioè quelli del circuito a pagamento, da non confondere quindi con i primi, la cui posizione è frutto di un lavoro bel più lungo affrontato da una seo agency esperta in posizionamento siti. Chi vuole promuovere il proprio sito sui motori di ricerca deve sapere che posizionamento sui motori da un lato e keyword advertising dall'altro hanno delle differenze sostanziali:
Volendo riassumere queste differenze possiamo dire che l'attività seo, posizionamento sui motori, si ed il ppc, keyword advertising si differenziano per:

Seo

1)Costi fissi iniziali
2)Poche agenzie di consulenza
3)Difficoltà
4)Medio periodo di sviluppo
5)Invasivo sul sito
6)Etica professionale necessaria

PPC

1)Costi variabili
2)Molte agenzia di consulenza
3)In apparenza facile
4)Breve periodo di sviluppo
5)Non invasivo sul sito

In breve, un'attività seo professionale è in genere più costosa perché richiede una certa esperienza e un monitoraggio costante, parallelo alla variazione degli algoritmi dei motori di ricerca. La difficoltà in certi settori è davvero notevole specie nel settore del turismo e della finanza, i settori in cui è più alta la conversione in clienti. Il tempo di sviluppo è sicuramente più lungo di una campagna di keyword advertising che ha risultati immediati e costi apparentemente più contenuti nel breve periodo, ma un buon posizionamento sui motori di ricerca ripaga dell'investimento iniziale, se ben fatto, e garantisce una buona longevità del sito nel lungo periodo.

Seoethic Agency

giovedì 1 aprile 2010

Mostra Eleonora Rossi: Hope. Tenderness. Resistance




HOPE. TENDERNESS. RESISTANCE
Eleonora Rossi

17 aprile - 14 maggio 2010
Bologna, Contemporary Concept
a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei

1- 31 maggio 2010
Massa, Palazzo Ducale
a cura di Francesca Baboni, Stefano Taddei, Alessandro Romanini

Dal sito www.culturaliart.com è possibile scaricare la cartella stampa completa e le istruzioni di utilizzo e riproduzione delle immagini

Comunicato stampa

Hope. Tenderness, Resistance è il titolo che unisce le due mostre di Eleonora Rossi, che si terranno dal 17 aprile al 14 maggio presso la galleria Contemporary Concept di Bologna e dal al 31 maggio presso la Sala degli Specchi del Palazzo Ducale di Massa.
Il progetto espositivo è a cura di: Francesca Baboni, Stefano Taddei, Alessandro Romanini e Valerio Dehò - autore del testo critico sul video inserito in catalogo.

Di formazione accademica, Eleonora Rossi conduce la propria ricerca artistica attraverso l'utilizzo di diversi media espressivi - dalla pittura al disegno, passando per video, installazioni e fotografia - per sviluppare i temi cardine di una poetica incentrata sulla continua sperimentazione, come lei stessa afferma: "Pittura e disegno mi permettono una forma espressiva allo stesso tempo rapida, che risponde all'urgenza espressiva e assecondano la decantazione necessaria alla riflessione. Mi permettono di sperimentare attraverso il segno e il colore, stratificando acrilici, spray e bitume la dimensione spaziale, mentre il video consente di declinare i temi e le visioni connesse in una dimensione fluida, in un processo in cui è il tempo, con le sue varie implicazioni di avvenimenti e casualità il vero protagonista e la fotografia mi costringe ad un esercizio disciplinato per cristallizzare immagini pregnanti, scolpite che bloccano il tempo, l'evento per consegnarlo alla memoria". Temi alimentati da forte tensione verso il reale che ruotano da sempre attorno alle varie declinazioni della relazione arte e vita, nei quali la componente biografica e della memoria assume una forma metaforica per trasformare la dimensione personale in una visione universale.

La mostra ospitata dalla Contemporary Concept di Bologna – galleria particolarmente attenta ai talenti emergenti – sarà costituita da una video installazione dal titolo "Hope is the last to die", affiancata da due still fotografici e dieci dipinti. Tutte le opere in mostra sono state appositamente realizzate per l'occasione e riflettono sul concetto di resistenza e di persistente ossessione.
La mostra pubblica al Palazzo Ducale di Massa proporrà invece due installazioni video inedite dal titolo F/R THE WATER e F/R THE AIR, abbinate a frame fotografici e dipinti facenti parte di un ciclo più ampio dal titolo FORWARD/REWIND.

Il progetto espositivo "Hope. Tenderness, Resistance" include la pubblicazione di un catalogo con video in allegato, contenente testi critici di Francesca Baboni, Valerio Dehò, Alessandro Romanini, Stefano Taddei ed edito, nella collana Skip Intro, dalla casa editrice Shin Production.

Eleonora Rossi: nata a Milano nel 1976, lavora fra Milano e La Spezia. Ha studiato all'Accademia di Brera ed ha cominciato a lavorare a Milano esponendo in collettive e personali. Ha esposto in Italia, Europa e Africa.
Nell'ultimo anno, è stata protagonista di un ciclo di mostre in Italia e all'estero che includono: la partecipazione a Scope Miami e Art Paris; una personale presso la Joao Ferreira Gallery di Cape Town; le collettive "Appetite for Destruction" - Museo Nazionale di Villa Guinigi, Lucca e "Undercover" - Galleria Archimede, Roma; la presentazione di due installazioni video al Festival Suoni & Visioni e, a marzo 2010, l'esposizione di una tela di grandi dimensioni alla mostra collettiva XXL presso il SuperStudio Più di Milano.

Progetto realizzato e prodotto da:
TIMECODE e ARTLAB

Sedi:
CONTEMPORARY CONCEPT - BOLOGNA
17 Aprile - 14 maggio 2010
via San Giorgio, 3
ORARI: lun./ ven. 9.30 - 12.30 e 15.30 - 19.00; sab. 9.30 -12.30; dom. solo su appuntamento

PALAZZO DUCALE DI MASSA
1°-30 maggio 2010
Piazza Aranci 35 - tel. +39 0585816203
ORARI: tutti i giorni 11.00 - 13.00 e 16.00 - 19.00

UFFICIO STAMPA:
CULTURALIA, Tel. 051 6569105 fax 051 29 14955,

Eleonora Rossi: "Hope. Tenderness. Resistance." dal 17 Aprile presso Contemporary Concept - Bologna, dal 1 Maggio presso Palazzo Ducale di Massa


HOPE. TENDERNESS. RESISTANCE
Eleonora Rossi

17 aprile - 14 maggio 2010
Bologna, Contemporary Concept
a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei

1- 31 maggio 2010
Massa, Palazzo Ducale
a cura di Francesca Baboni, Stefano Taddei, Alessandro Romanini

Dal sito www.culturaliart.com è possibile scaricare la cartella stampa completa e le istruzioni di utilizzo e riproduzione delle immagini

Comunicato stampa

Hope. Tenderness, Resistance è il titolo che unisce le due mostre di Eleonora Rossi, che si terranno dal 17 aprile al 14 maggio presso la galleria Contemporary Concept di Bologna e dal al 31 maggio presso la Sala degli Specchi del Palazzo Ducale di Massa.
Il progetto espositivo è a cura di: Francesca Baboni, Stefano Taddei, Alessandro Romanini e Valerio Dehò - autore del testo critico sul video inserito in catalogo.

Di formazione accademica, Eleonora Rossi conduce la propria ricerca artistica attraverso l'utilizzo di diversi media espressivi - dalla pittura al disegno, passando per video, installazioni e fotografia - per sviluppare i temi cardine di una poetica incentrata sulla continua sperimentazione, come lei stessa afferma: "Pittura e disegno mi permettono una forma espressiva allo stesso tempo rapida, che risponde all'urgenza espressiva e assecondano la decantazione necessaria alla riflessione. Mi permettono di sperimentare attraverso il segno e il colore, stratificando acrilici, spray e bitume la dimensione spaziale, mentre il video consente di declinare i temi e le visioni connesse in una dimensione fluida, in un processo in cui è il tempo, con le sue varie implicazioni di avvenimenti e casualità il vero protagonista e la fotografia mi costringe ad un esercizio disciplinato per cristallizzare immagini pregnanti, scolpite che bloccano il tempo, l'evento per consegnarlo alla memoria". Temi alimentati da forte tensione verso il reale che ruotano da sempre attorno alle varie declinazioni della relazione arte e vita, nei quali la componente biografica e della memoria assume una forma metaforica per trasformare la dimensione personale in una visione universale.
La mostra ospitata dalla Contemporary Concept di Bologna – galleria particolarmente attenta ai talenti emergenti – sarà costituita da una video installazione dal titolo "Hope is the last to die", affiancata da due still fotografici e dieci dipinti. Tutte le opere in mostra sono state appositamente realizzate per l'occasione e riflettono sul concetto di resistenza e di persistente ossessione.
La mostra pubblica al Palazzo Ducale di Massa proporrà invece due installazioni video inedite dal titolo F/R THE WATER e F/R THE AIR, abbinate a frame fotografici e dipinti facenti parte di un ciclo più ampio dal titolo FORWARD/REWIND.

Il progetto espositivo "Hope. Tenderness, Resistance" include la pubblicazione di un catalogo con video in allegato, contenente testi critici di Francesca Baboni, Valerio Dehò, Alessandro Romanini, Stefano Taddei ed edito, nella collana Skip Intro, dalla casa editrice Shin Production.
Eleonora Rossi: nata a Milano nel 1976, lavora fra Milano e La Spezia. Ha studiato all'Accademia di Brera ed ha cominciato a lavorare a Milano esponendo in collettive e personali. Ha esposto in Italia, Europa e Africa.
Nell'ultimo anno, è stata protagonista di un ciclo di mostre in Italia e all'estero che includono: la partecipazione a Scope Miami e Art Paris; una personale presso la Joao Ferreira Gallery di Cape Town; le collettive "Appetite for Destruction" - Museo Nazionale di Villa Guinigi, Lucca e "Undercover" - Galleria Archimede, Roma; la presentazione di due installazioni video al Festival Suoni & Visioni e, a marzo 2010, l'esposizione di una tela di grandi dimensioni alla mostra collettiva XXL presso il SuperStudio Più di Milano.

Progetto realizzato e prodotto da:
TIMECODE e ARTLAB
Sedi:
CONTEMPORARY CONCEPT - BOLOGNA
17 Aprile - 14 maggio 2010
via San Giorgio, 3
ORARI: lun./ ven. 9.30 - 12.30 e 15.30 - 19.00; sab. 9.30 -12.30; dom. solo su appuntamento

PALAZZO DUCALE DI MASSA
1°-30 maggio 2010
Piazza Aranci 35 - tel. +39 0585816203
ORARI: tutti i giorni 11.00 - 13.00 e 16.00 - 19.00
UFFICIO STAMPA:
CULTURALIA, Tel. 051 6569105 fax 051 29 14955,

lunedì 29 marzo 2010

Mostra di Architettura di T-studio

La Galleria di Architettura “come se” presenta:
Mostra di Architettura di T-studio

Il progetto consapevole

-inaugurazione: venerdì 23 aprile alle ore 20.00

-durata della mostra: dal 23 aprile al 12 maggio

-orario:  dal lun. al sab. - dalle ore 11.00 alle ore 19.30










Lavorare in architettura per T-studio significa sviluppare progetti consapevoli per contesti in continua trasformazione. Contesti sempre più complessi in cui si intrecciano dimensioni e scale diverse dal territorio alla città, all’ambiente, al luogo. Contesti fisici ma anche sociali ed economici, contesti storici ma anche radicati nel presente e proiettati in un futuro incerto.

L’impegno del progetto, la sua consapevolezza, sta nel trovare un punto di equilibrio tra esigenze e vincoli diversi, una forma espressiva di una pluralità di sollecitazioni e domande. 

Il progetto consapevole si fa carico della complessità e del disordine urbano, si confronta col le esigenze ambientali e la scarsità di delle risorse energetiche. Il progetto è consapevole e sostenibile. La ricerca progettuale interpreta la fisicità dei luoghi, i suoi segni e le sue tracce, la trama ridimensionata della storia e quelle più labili del contemporaneo, si misura con le domande e i desideri degli utenti con la loro richiesta di nuovi spazi pubblici e di nuovi spazi per l’abitare.

Per il progetto consapevole non c’è separazione tra architettura e infrastrutture. Lo spazio pervasivo delle infrastrutture diviene, per la sua centralità, scenario di fondo della nuova architettura.

Il progetto consapevole proietta l’architettura oltre l’edificio e il design, ricercando ogni volta un rapporto di senso con le città e il paesaggio. 

Negli anni più recenti, l’attività progettuale e di ricerca di T-studio si è confrontata, in particolare, con tre tematiche:

I confini sensibili, ovvero i luoghi di frontiera, di conflitto di transizione;

Labirinti verticali: spazi che reintegrano il labirinto di superficie con quelli sotterranei;

L’architettura di suolo ovvero la ricerca di una relazione profonda con le pieghe e le conformazioni della terra.



I confini sensibili 

Tra le aree di frontiera i confini tra città e acqua, tra città e porto, tra città e infrastruttura, tra spazi delimitati e spazi infiniti, assumono nuove tensioni, nuovi significati, nuovi potenziali.

Tali spazi, spesso marginali, degradati, poco conosciuti, indefiniti, non progettati diventano occasioni di riflessione profonda e di nuove strategie progettuali capaci di superare l’originaria esclusione promuovendo nuovi spazi di incontro e nuove centralità.


Labirinti verticali

Nella città contemporanea il labirinto orizzontale della superficie è separato da quello sotterraneo. Il labirinto verticale intende esplorare la complessità degli strati e delle sovrapposizioni, promuovono un più intenso rapporto tra il sopra e il sotto, tra l’aereo, la superficie e il sotterraneo.

Stratificare come possibilità di operare su più livelli sovrapponendo segni e significati diversi. Interpretare le stratificazioni per realizzare luoghi complessi spazialmente e funzionalmente: in tale prospettiva l’architettura moltiplica la sua spazialità e i suoi paesaggi mentre il sistema urbano si reinvesta divenendo città dentro la città e città al di sopra la città.


L’architettura del suolo 

Il progetto consapevole nasce dal suolo, dalle sue pieghe, dai suoi segni, dalle sue stratificazioni, dalle sue cavità. L’architettura si dissolve e si integra nel paesaggio, non si impone più come volume che occupa spazio, ma piuttosto organizza il vuoto, assorbendo le regole sottese nella trama del paesaggio e del terreno.

L’architettura lavora con la terra, inventa nuovi paesaggi tra artifici e natura, gioca con le conformazioni geografiche reali e immaginate. La nuova architettura non si rivela immediatamente, non si impone come icona assoluta, ma si rivela poco alla volta, si lascia scoprire nell’avvicinamento diventa frammento di un processo più ampio.




Galleria di Architettura “come se”

Via dei Bruzi 4/6, 00185 Roma

e-mail: info@comese.me.it

web: www.comese.me.it

mob.: 3478748969

fisso: +39 06 44.36.02.48

sabato 27 marzo 2010

IL COLORE DEL GIGLIO personale di Andrea Gelici alle Giubbe Rosse Firenze


Ancora una splendida mostra nello storico caffè Fiorentino , da Sabato 10 Aprile nella famosa terza sala esporrà il maestro Andrea Gelici valente artista dal tratto grafico predominante e determinato . Una mostra sui luoghi di Firenze che si addentra tra le stradine contorte e i vicoli storici ricca di luce e di suggestioni un percorso da non perdere

Di lui ha detto Roberta Degl'Innocenti:L’innocenza e il candore protesi verso un divenire grande ancora troppo rapido: pallido oro e l’incanto di luci-stelle ci donano l’impressione di un inverno del quale percepirne l’essenza. E ancora toni di giallo, marrone sfumato, rosa pallido: Firenze è un quadro d’epoca che sprizza briciole di una storia recente ma sospesa nello spazio temporale del sogno.Proseguendo questo viaggio immaginario, ritratti di gente comune che inducono a un sorriso e un ricordo, oppure i dipinti dedicati al mare. Sfuma l’oro il volo di un fenicottero in una voglia di volo che tutto allude e ancora ritorna la misura del tempo nel faro che occhieggia a un cielo languido, dove il rosa si sfuma in un rosso pellegrino
Il Caffè Storico Letteriario Giubbe Rosse è lieto di invitarVi alla

" PERSONALE DI PITTURA DEL MAESTRO ANDREA GELICI"

Il colore del Giglio

Strade, ritratti e vita di Firenze

Presenta: Roberta Degl' Innocenti
interventi di
Roberto Cellini
Tiziana Curti

Andrea Gelici è nato a Firenze il 2 Marzo 1956.
Sempre attratto dall'arte in tutte le sue forme ottiene il diploma di specializzazione tecnico artistica all'Accademia Lo Sprone di Firenze nell'anno 1980 sotto la guida del maestro Otello Scacciati. Si dedica al disegno ed al ritratto fino agli inizi degli anni 90 per poi evolversi attraverso l'olio e l'acquerello fino alla tecnica mista su tavola. Ed è proprio con questa tecnica, olio e acquerello usati sul legno, con lacche e vernici trasparenti, che va alla ricerca di una dimensione temporale particolare, come se nelle vene del piano dipinto, rimanessero impressi non solo il colore e la forma, ma quella parte invisibile del vissuto quotidiano molto vicina ai ricordi, alle emozioni.

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