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Ultime news di Mostre ed Esposizioni
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mercoledì 8 aprile 2009
Special Intervista a Massimiliano Finazzer Flory
UNCONDITIONAL LOVE
53. Esposizione Internazionale d’Arte
Fare Mondi // Making Worlds
Venezia (Giardini e Arsenale), 7 giugno – 22 novembre 2009
UNCONDITIONAL LOVE
Evento collaterale
Moscow Museum of Modern Art - MMoMA
Con il patrocinio di
Ministry of culture of the Russian Federation
Curatori
Alexandrina Markvo, Alinda Sbragia, Christina Steinbrecher
Curatore Straordinario
Olga Sviblova
Progetto AES+F “La Cena di Trimalcione”
Arsenale Novissimo, Tese di San Cristoforo - Nappa 89
“Se qualcuno mi dice ‘Ti amo’, mi sento come se avessi una pistola puntata alla testa”.
Kurt Vonnegut esprimeva così il suo sentimento di fronte all’amore che, soprattutto con una pistola alla tempia, può essere solo “incondizionato”
“Unconditional Love” è il progetto presente – dal 4 giugno al 5 novembre 09 - alla Tesa 89 dell’Arsenale Novissimo di Venezia, durante la 53. Esposizione Internazionale d’Arte – Fare Mondi // Making Worlds.
Forte di uno spazio espositivo di 1000 metri quadrati, presenta in anteprima l’ultimo lavoro video del gruppo AES+F, intitolato “La Cena del Trimalcione”. Ispirata al capitolo del “Satyricon” di Petronio, l’installazione sarà presentata come proiezione panoramica di 9 canali su 9 schermi, posti in un cerchio di 18 metri di diametro.
Oltre all’ensemble russo, anche Marina Abramovic, Jaume Plensa, Miltos Manetas e Youssef Nabil condurranno alla scoperta di come e cosa sia “l’amore incondizionato”. Non solo, i curatori hanno scelto, poi, artisti di differenti Paesi e in una fase diversa della loro carriera per far crescere e sviluppare un dialogo vivo tra artista e opera e tra artista e artista: Samuel Adams, Artists Anonymous, Angelo Bucarelli, Aristrakh Chernyshov, Wim Delvoye, Dasha Fursey, Almagul Menlibaeva, Angelo Musco, Velena Nikova, Olympia Scarry, Olga Soldatova, Vadim Zakharov.
Materia, segno, sogni... dialogo di due artisti… [moioli / schoumaker]
Raoul Schoumaker (Ebly - Belgio, 1947) fin dall’inizio del suo percorso artistico ha rivelato la sua passione per le linee pure e semplici. A partire dagli anni Settanta la tecnica di Schoumaker si è via via affinata, fino a portare l’artista a ideare e realizzare figure e disegni utilizzando piccolissimi cerchi eseguiti a china.
Alberi, occhi e corpi di donna sono i soggetti ricorrenti nelle opere di Schoumaker, che spesso si mescolano insieme perché considerati il riflesso della vita, della terra e della continuità.
Anche i materiali, dai classici quali gesso, bronzo, cera e ferro hanno subìto una vera trasformazione attraverso la sperimentazione di nuove tecniche di impasto e fusione.
Da queste continue sperimentazioni sono nate le figure bi-tridimensionali dallo straordinario dinamismo non solo virtuale, ma anche visivo, che si muovono animandosi in un gioco quasi fantastico.
In mostra, le opere dell’uno saranno esposte accanto alle medesime dell’altro, in un raffinato gioco di visioni, suggestioni e interpretazioni.
Così i due artisti parlano del loro incontro:
Ambro Moioli e Raoul Schoumaker si sono incontrati un anno fa a una cena tra amici.
Hanno rapidamente capito che c'era qualcosa in comune tra loro, un certo modo di vedere le cose, osservare il mondo, ma soprattutto una valutazione del vuoto, poiché questo fa parte integrante delle loro rispettive opere.
Quest'attrazione del vuoto si ritrova raramente in uno scultore, abituato a sviluppare la materia, la massa… ma anche poco comune presso un artista d'inchiostro; questi, in generale, gradisce il riempimento denso e il pieno, il vuoto «lo disturba»…
Naturalmente e praticamente senza consultarsi, questi due artisti hanno deciso di ispirarsi uno all'altro, non scegliendo una tematica simile, ma riproducendo, così esattamente, per quanto possibile, l'opera dell'uno con la tecnica dell'altro.
La tridimensionalità dello scultore è trasformata nella bidimensionalità dell'inchiostro e della carta, mentre il disegno si trova a essere espanso nello spazio come volume.
Questo linguaggio nuovo dà una nuova vita, una nuova interpretazione a ciascuna di queste opere che scaturiscono dalla reciproca ispirazione: la scala viene totalmente trasformata, da piccolo a grande o viceversa, la prospettiva che ora coglie l'opera da angolazioni diverse, i colori subiscono profondi mutamenti nelle rispettive realizzazioni, creando nuove forme attraverso la materia e il segno, a testimonianza di questa rara affinità elettiva
…ed è come se, per una sorta di magica alchimia, in continuo dialogo, le creature dell’uno entrino nel quadro e quelle dell’altro prendano vita, uscendone.
Da seguire dunque…
In contemporanea con la mostra, venerdì 15 maggio alle 18.30 lo scrittore Angelo Gaccione, direttore della rivista Odissea e Alessandra Paganardi, poetessa e critico letterario, incontrano la poetessa Roveretana Anna Maria Cielo, autrice tra gli altri di: L'Istinto del Fuoco, Florentes Iunci, Via degli Incontri.
Inaugurazione mostra: mercoledì 13 maggio 2009 dalle 18:30 alle 21:00 allo Spazio Lattuada, via Lattuada, 2 (angolo viale Monte Nero), 20135 - Milano. Orari: da lunedì a sabato dalle 10:00 alle 19:00, domenica dalle 10:00 alle 13:00. Ingresso libero. La mostra è aperta fino al 21 maggio 2009.
Ufficio Stampa: Silvia Trovato - Milano. 348/0006859 - info@silviatrovato.com.
artisti toscani contemporanei
I diversi stili e le interpretazioni fantasiose rendono la visitazione di questa esposizione estremamente gradevole e interessante . Equamente divisi tra uomini e donne portano avanti tematiche artistiche varie e variegate , dall'informale al surrealismo,dal vedutismo all'immaginario onirico del fantasy.
Sono presenti opere di Mauro Mari in arte Maris ,Jacopo castellani,Giovanni Boldrini,Curti Tiziana, Gioia Guarducci e Monica Bedini . Inoltre si possono ammirare le opere dei ragazzi del gruppo GI.LO.DA.DA del progetto studio sulla disabilità e infine arricchiscono la visita alcune realizzazioni in ceramica e dei gustosi plastici sui mestieri contadini. Adesso due parole sugli artisti : Gioia Guarducci ,paesaggista raffinata,propone vedute di paesaggi toscani dai colori delicati appena filtrati dal ricordo,perfettamente in linea con la corrente del vedutismo toscano,. Tiziana Curti,invece propone la sua visione metafisica degli oggetti semplici, con colori vivacissimi dai paesaggi surreali interpreta rinnovandola la lezione dei grandi maestri novecentisti. Monica Bedini abile disegnatrice ,con le sue tele ci fa entrare nel mondo fantastico del sogno e della fiaba. Paesaggi onirici dove sostare in attesa del compiersi della “Storia infinita”. Tra gli espositori uomini Mauro Mari con le sue proposte astratte sulla corrente del l'Action -Paintig, dove il gesto diviene tramite del colore . Grande amico di Mario Schifano offre al pubblico la visione di opere concettuali emozionanti dai variegati colori e dalla tensione emotiva sostenuta .
Giovanni Boldrini nella sala laterale espone le sue grandi tele dai supporti di materiali diversi ,esponente della post-pop-art ,cultore del riciclo e di oggetti di uso comune elevati a una nuova dimensione artistica . Tele vivacissime dalle dimensioni e dalle forme non convenzionali.
Jacopo Castellani con i suoi pannelli di resine ghiacciate dover la luce diviene lei stessa materia ed emozione ad ogni diverso sguardo. Chiudono ed aprono la rassegna le tele realizzate dal gruppo GI.LO.DA.DA progetto per la disabilità sull'interpretazione della fiaba sotto la guida di Giovanni Boldrini
La mostra è aperta tutti i giorni dalle ore 9 alle 22
martedì 7 aprile 2009
PITTURA DEGLI DEI, la più antica arte moderna
Vent’anni dopo, al MACA, l’arte aborigena australiana approda nuovamente sul Vecchio Continente, carica di suggestioni ancestrali, attraverso una quarantina di opere sia su tela che su legno. Si tratta di dipinti, utensili e strumenti musicali – quale il didjeridoo –, risalenti agli anni Ottanta, accomunati da un’intensa vivacità cromatica, intrisa dei colori del deserto e del bush australiano, ed un’astrattezza di forme quasi caleidoscopica; astrattezza in realtà solo apparente, dato che esprime un complesso simbolismo in cui alle diverse forme geometriche sono assegnati significati ben precisi. I concetti che possono essere espressi in questo linguaggio sono quelli fondamentali della cultura e della mitologia aborigena. I simboli utilizzati per rappresentare questi concetti possono considerarsi rappresentazioni estremamente stilizzate della forma dell'oggetto, o dell’animale in questione, o di un’orma dello stesso, tipicamente vista dall'alto.
Le opere in mostra – che hanno ricevuto il patrocinio dell’Ambasciata di Australia – fanno parte della preziosa collezione di Claudio Polles: artista italiano che da quasi cinquanta anni vive in Australia a stretto contatto con le popolazioni native di quella terra. Fu ai confini del deserto narrato da Chatwin, che è il cuore del continente australiano, che Polles conobbe questi gruppi di aborigeni che vivevano abbandonati dai “bianchi” con i quali intrattenevano sporadici contatti all’interno dei drugstore – bazar in cui potevano trovare cibo, scambiare i loro prodotti e vendere la loro arte, che allora era una primaria fonte di sopravvivenza. Polles, al fine di documentare l’originalità di queste pitture, e di questi oggetti “primitivi”, fotografa gli aborigeni stessi che ne sono gli Autori, avviando così una preziosa documentazione fotografica – anch’essa esposta al MACA e riprodotta in catalogo –, che può essere letta come un vero e proprio reportage sullo stato degli aborigeni australiani degli anni Ottanta.
Non bisogna inoltre dimenticare che l’Australia è una terra di emigranti e molte sono le famiglie italiane che vi si sono trasferite. Questa mostra diventa quindi un’ennesima importante opportunità d’incontro fra due terre lontane, che già in passato hanno imparato a conoscersi, e fra due culture che hanno condiviso la forza lavoro, ma anche le risorse umane e culturali. Fusione di antipodi esemplificata dall’artista e collezionista Claudio Polles – ed in particolare da alcuni dipinti da lui realizzati e presenti in mostra –, che di questo incontro ne ha fatto il perno del suo operare, e grazie a questa mostra al MACA, rende partecipe il pubblico dell’incanto dell’arte aborigena australiana, antica quanto l’uomo stesso, eppure di recente scoperta, giovane come è giovane il Continente Australiano.
Mostra: PITTURA DEGLI DEI, la più antica arte moderna
Curatore: Boris Brollo
Luogo: MACA-Museo Civico d’Arte Contemporanea Silvio Vigliaturo,
Acri Palazzo Sanseverino- Piazza Falcone, 1 - 87041 Acri (Cs)
Vernissage: 19 aprile ore 18
Periodo: 19 aprile – 14 giugno 2009
Orario Mostra: 9/13 - 16,30/20,30 chiuso il lunedì
info: Ufficio stampa MACA
tel. 0119422568
maca@museovigliaturo.it
www.museovigliaturo.it
domenica 5 aprile 2009
Francesco Bellon "Sulla Tavola"
Sulla Tavola
Milano, La Cantina di Manuela, via Poerio 3 (Zona Indipendenza)
22 aprile – 22 maggio 2009
Un progetto di arte e design in occasione dell’apertura del Salone del Mobile 2009
Vernice e conferenza stampa
22 aprile 2009 ore 18:30
Informazioni:
La mostra è organizzata in collaborazione con La Cantina di Manuela. Nel cuore di Milano, in un ambiente sobrio e informale, un’enoteca con cucina con un menù della tradizione che cambia ogni mese e una ricca e un’accurata selezione di vini. Segnalata da diverse guide nazionali e internazionali, tra cui la Michelin e Il Gambero Rosso, con speciale menzione tra i ristoranti BIB Gourmand.
Orario: aperto dal lunedì al sabato orario continuato dalle 11:00 alla 1:30 giorno di chiusura domenica. Ingresso libero Mezzi pubblici: tram 9 e 29; bus 54 e 61
Ufficio stampa: M&B tel. 333.3073086 02 76318892
www.fbellon.com www.lacantinadimanuela.it
giovedì 2 aprile 2009
Invito Galleria Merliani 137
via G.Merliani,137 Napoli
3/15 aprile
"Cromie Urbane"
Rappresentazione del tessuto urbano, architettonico e viario delle nostre zone urbane, cromie urbane determinate dalla vita cittadina senza aperture di natura incontaminata e quindi figlie di un sentire e di colori cittadini dove il rapporto è con le chiusure più che con le aperture.
Se ancora oggi esiste una pittura di veduta, che sappia interpretare i luoghi del quotidiano e la storia con i suoi monumenti di un passato ancora presente.
Sensazioni di una dimensione cittadina che ci impegna a ragionare con gli alti palazzi e le cromie da ricercare come sfogo verso l'infinito.
Artisti partecipanti: Ciro Balzano / Raffaele Miscione / Gabriella Russo / Annamaria Balzano / M.G.Maddaluno / Marcella Affinito / Lino Tortora / Francesco Saverio Biondi / Remo Romagnuolo / LURO / Sandra Vassetti / Antonio Nicola Ciervo / Paolo Napolitano / Gianpaolo Cono
Il curatore
Gianni Nappa
Vi aspetto alla serata d'inaugurazione
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