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giovedì 12 febbraio 2009

Fotografie di Amalie R. Rothschild alla SACI Gallery, Firenze


SACI GALLERY STUDIO ART CENTERS INTERNATIONAL
VIA SANT’ANTONINO, 11 50123 FIRENZE, ITALIA
www.saci-florence.org gallery@saci-florence.org
T 055 289948 F 055 277 6408

FOR IMMEDIATE RELEASE

Photographs by
AMALIE R. ROTHSCHILD:
Eyewitness to the 60’s Rock Revolution

16 febbraio - 6 marzo 2009
Inaugurazione: lunedì 16 febbraio ore 19:30
Presentazione: martedì 17 febbraio ore 19:30

Amalie R. Rothschild, fotografa rinomata, ha vissuto in prima linea la Rock Revolution degli anni ’60. Come fotografa non ufficiale del famoso Fillmore East, il nuovo tempio del rock dell epoca, Amalie R. Rothschild è stata testimone di quel turbine creativo che ha cambiato il volto della società e della cultura popolare durante gli anni ’60 e ’70. Con la sua macchina fotografica, l’artista ha immortalato concerti storici, tra cui quelli di Jimi Hendrix, Janis Joplin, The Grateful Dead, The Who, Santana e numerosi altri giganti del rock. Le fotografie esposte in questa mostra, inoltre, mettono in luce l’interesse che la fotografa aveva nel ritrarre i fans, i momenti di retroscena e gli spettacolari effetti visivi che hanno contribuito a definire la generazione della psichedelia. Rothschild ha lavorato personalmente per il Joshua Light Show, le cui vive e pulsanti immagini venivano proiettate come sfondo durante i concerti. “L'esperienza del Fillmore East era molto, molto di piu’ della musica,” racconta la Rothschild, “erano i fans con i capelli lunghi che si accampavano per riuscire a comprare un biglietto o che ballavano tra le file dei posti a sedere, erano i poster contro la guerra in Viet Nam appesi all’entrata. C’era un’atmosfera speciale, come di un avvenimento. Con le foto che ho scelto per questa mostra cerco di raccontare le storie che avvenivano sul palco e quelle che si svolgevano, piu’ nascoste, dietro il sipario.”

La galleria SACI è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19, sabato dalle 13 alle 19 con ingresso gratuito.
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February 16 - March 6, 2009
Opening: Monday, February 16 at 7:30pm
Artist Lecture: Tuesday, February 17 at 7:30 pm

The SACI Gallery is proud to present an exhibition of photographs by Amalie R. Rothschild. Renowned photographer Amalie R. Rothschild was on the front lines of the 60's Rock Revolution. As the unofficial house photographer at New York's fabled Fillmore East rock venue, she was an eyewitness to the creative whirlwind that changed the face of society and popular culture in the 1960s and '70s. Camera in hand, she recorded landmark stage performances by Jimi Hendrix, Janis Joplin, The Grateful Dead, The Who, Santana, and many other giants of rock. But, as shown in the photographs in this exhibition, she also immortalized the fans, the intimate backstage moments, and the spectacular visual effects that also helped define the psychedelic generation. She herself worked for the Joshua Light Show, whose pulsating projected images formed a living backdrop to the beat. "There was much, much more to the Fillmore East experience than the music," Rothschild says. "From long-haired fans camped out to buy a ticket or grooving in the aisles, to anti-Viet Nam posters hung up in the lobby, there was a special atmosphere, like a happening. With the pictures I have chosen for this show I try to tell the onstage and offstage story hidden behind the curtain."

The SACI Gallery is open Monday – Friday 9:00am-7:00pm and Saturday 1:00-7:00pm.

FUTURISMO ALLA COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM

Dal 19 febbraio "Capolavori futuristi alla Collezione Peggy Guggenheim" Un'occasione da non perdere per vedere riuniti i grandi maestri del futurismo.

A cento anni dalla pubblicazione su Le Figaro, il 20 febbraio 1909, del Manifesto del Futurismo a firma del “jeune poète italien” Filippo Tommaso Marinetti, a partire dal 18 febbraio e per tutto il 2009, la Collezione Peggy Guggenheim celebra questo rivoluzionario movimento d’avanguardia, che contagiò l’intera scena artistica europea, con la mostra Capolavori futuristi alla Collezione Peggy Guggenheim, a cura di Philip Rylands, direttore del museo veneziano. L’esposizione vuole essere un omaggio alla preveggenza di Gianni Mattioli, uno dei più grandi collezionisti del Novecento, per aver accolto all’interno della sua collezione un importante gruppo di opere futuriste di Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Gino Severini, Ottone Rosai, Mario Sironi e Ardengo Soffici.

La mostra comprende, tra gli altri, capolavori come Materia e Dinamismo di un ciclista di Boccioni, Mercurio transita davanti al sole di Balla, Manifestazione interventista di Carrà, Ballerina blu di Severini, nonché tre opere futuriste appartenenti alla collezione di Peggy Guggenheim (Mare=Ballerina di Severini, Velocità astratta + rumore di Balla e la scultura di Boccioni Dinamismo di un cavallo in corsa + case), alcuni prestiti da collezioni private di Balla, Boccioni, Carrà e Sironi, e una recentissima donazione alla Fondazione Solomon R. Guggenheim, Il ciclista di Mario Sironi, del 1916, una delle prime opere chiave dell’artista. Capolavori futuristi alla Collezione Peggy Guggenheim rappresenta inoltre un’occasione rara per vedere esposte ben tre delle quattro sculture di Boccioni: ad affiancare Dinamismo di un cavallo in corsa + case ci saranno infatti anche Forme uniche di continuità nello spazio e Sviluppo di una Bottiglia.

Una sezione introduttiva sarà dedicata a dipinti, sculture e disegni che contribuiscono a contestualizzare le tematiche del movimento futurista nell’ambito di altre avanguardie del Novecento, quali Divisionismo, Cubismo, Orfismo e Vorticismo. Artisti come Jean Metzinger e Raymond Duchamp-Villon hanno esplorato la resa del movimento e la vita moderna, altri hanno tratto ispirazione dalla retorica di Marinetti, come il vorticista Edward Wadsworth, anch’egli presente in mostra con due silografie, Cantanti di strada e La città dall’alto, recentissime acquisizioni della Fondazione Solomon R. Guggenheim.

Il testo sovversivo di Marinetti, che si concludeva con “eretti sulla cima del mondo lanciamo ancora una volta la nostra sfida insolente alle stelle”, era inteso in primis come una rivoluzione letteraria (“Il coraggio, l’audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia”), ma allo stesso tempo incitava, attraverso la drastica rottura con la tradizione, a un radicale rinnovamento di tutti gli aspetti della cultura italiana, esortando alla velocità, al dinamismo e alla ricerca tecnologica. L’anno seguente, precisamente l’11 febbraio e l’11 aprile del 1910, cinque artisti sottoscrissero in due momenti distinti, il Manifesto dei Pittori Futuristi: Balla, Boccioni, Carrà, Russolo e Severini. I cinque firmatari sono tutti presenti con i loro capolavori all’interno della collezione Mattioli, dal 1997 ospitata dalla Collezione Peggy Guggenheim come prestito a lungo termine.
Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18, tranne il martedì
Dal 1 al 20 marzo tutti i giorni alle 15.30 visita guidata gratuita alla mostra. Non è richiesta la prenotazione
Per informazioni 041 2405411
press@guggenheim-venice.it
http://www.guggenheim-venice.it/
Trovaci anche su PEGGYG.MOBI

sabato 7 febbraio 2009

Fabio Moro - Compagnia Unica OpenLab. sabato 7 febbraio inaugurazione mostra

Gentilissimi,

abbiamo il piacere di invitarVi all'inaugurazione della mostra personale di Fabio Moro,

sabato 7 febbraio alle ore 18.00 presso la nostra Art Gallery di Compagnia Unica Openlab.

Dal 7 febbraio al 28 marzo Compagnia Unica – Openlab presenta:

LUCI E OMBRE

Troviamo nuovamente unite fotografia e pittura nelle immagini di Fabio Moro. E' ormai la seconda, però, che imita la prima. Armato solo di grafite e del suo agile tratto, Fabio riproduce su carta bianca ritratti e paesaggi che sembrano foto in bianco e nero. Con i suoi delicati passaggi sfumati e i contorni tremuli, però, Moro sfugge ad una presentazione analitica, iperrealista del soggetto per ottenere un effetto più vago, lirico, filtrato non dall'occhio freddo e distaccato dell'obiettivo, ma dal suo sguardo riflessivo e indagatore. Anima e corpo dei soggetti sono delineati dalla sua mano, alcune volte più delicata ed eterea, altre più irrequieta ed energica: la tecnica del fuori fuoco viene sostituita dallo sdoppiamento delle linee e da un espressivo chiaroscuro.

Oltre che su carta l'artista riproduce lo stesso effetto di distorsione con un'altra tecnica molto efficace che consiste nel sovrapporre diverse stampe dello stesso disegno e poi schiacciarle tra vetri. Il tutto viene poi incorniciato assumendo quasi l'aspetto di uno specchio riflettente la stessa figura in trasparenza: la vaghezza dell'immagine è conservata e si accentuano profondità e impatto nonostante il piccolo formato.

Per le figure femminili è facile un paragone con i corpi di Schiele, non solo per affinità di tratto e soggetto, ma anche per la dichiarazione di un certo disagio interiore che si estrinseca sul loro fisico e nelle tecniche di distorsione adottate dall'artista. Altre figure sembrano discendere dai personaggi derelitti che popolavano già quadri Impressionisti come "L'assenzio" di Degas. Proprio Degas era anche un grande appassionato di fotografia e di corpi in movimento esposti alla luce: certi bagliori riprodotti da Fabio sui vestiti o sulle esili gambe delle sue modelle ricordano quelli che investono le sue ballerine sul palco.

Alcune delle immagini femminili, le scarpe e le folle nascono appositamente per la mostra all'interno di Compagnia Unica, ottima occasione per indagare luce e bellezza, in affinità al tema della moda, ma anche per riflettere con ironia sul rischio di standardizzazione al quale sono esposte le nostre idee e lo stesso gusto estetico. Nelle opere di Fabio Moro si esalta la valenza estetica dell'immagine: si tratta, però, di valori molteplici, non omologati ad un unico modello visivo o interpretativo.

(Elisa Scuto)

Nella speranza di averVi come nostri graditi ospiti porgiamo i nostri più cordiali saluti

Lo Staff di Openlab

OpenLab in Compagnia Unica

Via S.Vincenzo 102/104 r - 16121 Genova

Mercoledì / Sabato ore 15.30 – 19.30

Info:

www.compagniaunica.com

www.myspace.com/openlab

openlab@compagniaunica.com

010587315 – 3407652181

domenica 1 febbraio 2009

Vintage Workshop® Milano 2009: confermato il raddoppio delle date per febbraio e marzo

Al via la 16a e 17a edizione dell’evento dedicato al Vintage di ricerca con due sessioni in calendario: una a febbraio e una marzo 2009 ed assortimenti diversificati.
Vintage Workshop® è un’esposizione collettiva di borse, scarpe e accessori d'epoca destinati alla ricerca per le tendenze future nella moda.
La manifestazione, organizzata dall’Associazione Culturale “Ricercatori Moda d’Epoca” si prefigge l’obiettivo, sin dalla sua fondazione nel 2005, di presentare un distillato della miglior ricerca vintage creando ad ogni edizione - mediante istallazioni, conferenze, mostre e programmi sempre diversi - una sorta di immersione totale in un suggestivo mondo di idee dalla moda del passato, riconducendole ai nostri giorni per la moda e le tendenze del futuro.

La 16a edizione si svolgerà presso l’Admiral Hotel di Largo Domodossola 16 a Milano, nel quartiere di Fieramilanocity dal 4 al 6 febbraio 2009 con orari 9/20, apertura a tutti e ingresso libero.

Saranno esposti per la vendita: borse, calzature, cinture, fibbie, foulards, costumi da mare, cappelli e molti altri accessori d'epoca provenienti da tutto il mondo. Il salone dell’Admiral sarà così aperto sia al pubblico degli appassionati sia agli operatori professionali della moda, in particolare stilisti, produttori, buyers, manager di prodotto, centrali d’acquisto, stylists, cool-hunters, boutiques specializzate.

Denominatori comuni degli articoli esposti saranno l’appartenenza all’ultimo secolo di storia della moda (1880/1980), la caratteristica di essere rari o unici e di avere un elevato contenuto stilistico finalizzato a fornire fonti d’ispirazione anche per la moda contemporanea e soprattutto per proporre idee così creative da sortirne tendenze moda future.

Il giorno martedì 3 febbraio sarà riservato a ricevere in anteprima e su appuntamento gli stilisti e i buyers che ne faranno preventiva richiesta all'infoline della segreteria organizzativa (339-6729704).

Da non perdere per gli operatori moda: su richiesta i visitatori professionali potranno visionare la nuova selezione d’archivio accessori d’epoca Primavera/ Estate ed eventualmente noleggiarli con pick-up direttamente in loco.

I colori e i temi proposti per la stagione estiva 2010 saranno dischiusi direttamente presso l’Admiral Hotel durante le giornate espositive sia mediante prototipia vintage sia con cartelle stampa che potranno essere richieste in loco fino ad esaurimento. Vintage Workshop è infatti l’unica esposizione itinerante esistente in Italia dove gli espositori “aprono” i propri archivi di ricerca lontano dalle loro rispettive sedi.
In seconda sessione, programmata dal 2 al 4 marzo con orari 9/20 ed ingresso libero Vintage Workshop® prevedrà l’esposizione-vendita di alcune migliaia di accessori Vintage fra borse, scarpe, cinture, piccola pelletteria, valigeria, foulards, cappelli ma con preponderanza di calzature e borse. L’assortimento di questa 2a data sarà completamente diverso dalla 1a, pertanto si consiglia la visita di entrambe le manifestazioni. Inoltre, la 2a sessione servirà anche di approfondimento e conferma dei temi più richiesti in quella di anteprima e accluderà anche una nuova selezione di articoli vintage per rispondere a richieste mirate espresse dai clienti la 1a settimana di febbraio, questo nell’ottica di offrire un servizio sempre più efficiente. Vintage Workshop è cresciuto con questo obiettivo fondamentale e grazie a questo da alcune stagioni riceve la visita delle migliori 300 Aziende al mondo attive nel settore del prêt-à-porter e dell’alta moda.

Da non perdere per il pubblico: Vintage Workshop ha sempre salutato favorevolmente anche visitatori non professionali purché realmente appassionati di Vintage ed il team di espositori è particolarmente orgoglioso del fatto che alcuni esemplari unici e irripetibili di capi e accessori Vintage siano ora nelle mani di privati.

Il 2009 segna per me un felice momento di cambiamento nell’Associazione. Infatti la prossima primavera il mio mandato, così come prescritto dal nostro Statuto sociale, terminerà e spero ci sia una persona di buona volontà a cui cedere il passo”. Ce lo ha dichiarato con preghiera di divulgazione Angela Eupani, presidente attualmente in carica, nella speranza che qualcuno interno o ancora esterno all’Associazione si faccia avanti per candidarsi e proseguire un cammino che, con tanto impegno e passione ha costruito e portato avanti finora con piccole e grandi soddisfazioni.

“Ricercatori Moda d’Epoca”, attualmente unica associazione culturale a livello nazionale attiva nel settore vintage-fashion, raduna vari esperti e collezionisti della moda d’epoca e si occupa della programmazione di un carnet di eventi e mostre rivolte al pubblico degli utenti finali per Enti e Associazioni locali.

Il settore Programmazione e Sviluppo dell’Associazione si occupa inoltre di pianificare mostre ed eventi espositivi “on demand” per operatori moda quali produttori del tessile/abbigliamento ma anche dei semilavorati funzionali alla produzione di accessori e per uffici stile ed inoltre contests, direzione artistica e scenografica, istallazioni particolari per vernissages, servizi fotografici, gallerie e locali.


Per saperne di più: www.vintageworkshop.it (sito ufficiale), www.vintageworkshop.org (blog affiliato con approfondimenti e foto)
Per raggiungere la sede espositiva, visualizzare la piantina e il percorso in auto o con i mezzi pubblici l'Associazione ha messo online un utile collegamento: www.vintageworkshop.it/comearrivare

Comunicato a cura dell’Ufficio Stampa dell’Associazione Culturale Ricercatori Moda d’Epoca

venerdì 30 gennaio 2009

AlegriaWordArt - Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea

Dal l 7/02 al 17/02 si svolgerà a Napoli presso la Galleria LineaDarte sita in via S.Domenico Soriano 24 la Mostra d´ArteContemporanea AlegrìaWorldArt, curatori dell´evento sono Paolo Vitale e Paula França.

L'evento vuole essere un incontro tra diverse discipline e diverse culture,un interscambio di "alegria!" dove i colori e le emozioni sono pronte a parlare e dialogare in un confronto di artisti provenienti da ogni parte del mondo.
"Alegrìa" come momento di riflessione in positivo usando il linguaggio universale delle emozioni che si estrinsecano attraverso le forme, le tecniche ed i colori dell´arte.
Grazie ad i numerosi artisti che hanno accolto il messaggio, "Alegrìa" ha preso corpo nel segno dell´arte che unisce e non divide, ma è crescita nell´incontro tra diversità.
Organizzatori e partecipanti, uniti nell´intento di portare "Alegrìa" il più lontano possibile, realizzando un´evento che vada molto oltre i confini di una collettiva chiusa in se stessa.
Ci saranno artistiche accompagnano la loro opera di persona, creando così un vero momento di dialogoe confronto costruttivo fra arte, artisti e persone.

Inaugurazione il giorno 7/02/09 alle ore 18.30

Si ringrazia la gentile collaborazione della compagnia aereaTAM Ailines www.tamairlines.com

Il sito ufficiale di AlegrìaWorldArt

http://www.alegriaworldart.synthasite.com


Fabio Agace

Lya Alves

Beatrice Basile

Lorenzo Basile

Ana Maria Cardoso

Marco Ciarciaglino

Clairet

Domenico Corrado

Rosy D'Ascola

Antonella Da Lio

Jacopo Da San Martino

Andrea Finocchiaro

Paula França

Pasquale Gatta

Guida Gerosa

Traudi Hoffmann

Luminita Irimia

Marina Locastro

Monica Lume

Loris Manasia

Marco Matta

Patricia Montegrande

Adrianne Moro

Fabiola Murri

Marcos Oliva

Salvatore Orza

Bruno Pagliarulo

Adilson Pinto

Edri Rama

Corrado Roccaro

Newton Santana

Paolo Santo

Henry Scherkerkewitz

Nicoletta Sciannameo

Patty Silva

Mariangela Tirnetta

Lili Vilela

Paolo Vitale

Carlo Volpicella

Zoro



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Postato da arteonline su Nuovo CorrieredelWeb

mercoledì 28 gennaio 2009

Tobia Rava' a Castelfranco


Entropie & Sincronie

La mostra di Tobia Ravà approda ora a Castelfranco Veneto (TV) dove sarà aperta per tutto il mese di Febbraio presso le gallerie del Teatro Accademico e di Art & Media.

Si tratta del terzo appuntamento dopo Bruxelles e Milano in cui l'artista espone gli ultimi lavori caratterizzati dal suo stile inconfondibile, in cui le immagini sono interamente costruite con lettere ebraiche e numeri. Dalle visioni architettoniche ai paesaggi e boschi, due linguaggi - logica letterale e matematica - si fondono nelle sue opere a creare un terzo linguaggio - quello figurativo - che vuole indagare, ricostruire e manifestare il mistero dell'universo.

"Il titolo fa riferimento alla presenza di un invisibile legame tra le cose ed al pensiero sincronico della tradizione ebraica, secondo il quale quello che è successo in passato, attraverso la memoria, viene rivissuto dal singolo nel presente. Da qui l'importanza della storia e l'alto valore della memoria per l'avvenire. Questo intreccio affascinante tra presente, passato e futuro, tra natura e cultura, viene non solo intuito e riconosciuto dall'artista, ma anche visualizzato attraverso seducenti immagini fatte di forme, colori, lettere e numero, che costituiscono quella foresta di simboli che si cela dietro il reale.

La presenza dell'artista a Castelfranco si propone quale ideale anticipazione del cinquecentenario giorgionesco non solo per l'ipotesi di Maurizio Calvesi che ritiene Giorgione di nascita ebraica, ma anche per le frequentazioni dell'artista con il Bembo e l'ambiente culturale asolano, permeato di misticismo e animato da studi cabalistici e alchemici" (M.L.Trevisan)

La mostra si può ben inserire nelle iniziative che ogni anno si svolgono a Castelfranco in prossimità del 26 gennaio "Giorno della Memoria".

Vernice della mostra domenica 8 febbraio alle ore 11 presso il Teatro Accademico di Castelfranco Veneto,

Presentazione di Caterina Limentani Virdis e Maria Luisa Trevisan.

Catalogo Artiscope con testi critici di Amos Luzzatto, Nadine Shenkar, Arturo Schwarz, a cura di Maria Luisa Trevisan Allestimenti di Luigi Guzzardi

Seguirà aperitivo presso Art & Media, altra sede della rassegna, in Via Roma 38.

La mostra resterà aperta fino al 1° marzo con i seguenti orari:

Teatro Accademico:

dal martedì al sabato, ore 16 – 19; domenica dalle 10-12,30 e 16 – 19.

In caso di eventi culturali anche dalle ore 16 fino ad inizio spettacolo..

Art & Media:

Dal martedì al sabato ore 15,30 – 19,30. In altri orari e giorni, su appuntamento telefonando al 348 0302605 www.artetmedia.it

Tobia Ravà (Padova, 1959) ha frequentato la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia ed Urbino. Si è laureato in semiologia delle arti all'Università di Bologna, allievo di Umberto Eco, Renato Barilli, Omar Calabrese, Flavio Caroli. Ha esposto in mostre personali e collettive in Italia, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Spagna, Brasile, Argentina, Cina, Giappone e Stati Uniti. È presente in collezioni sia private che pubbliche, in Europa, Stati Uniti, America Latina, e in Estremo Oriente. Si occupa di iconografia e cultura ebraica, di logica matematica e di arte contemporanea. Hanno scritto di lui, fra gli altri, Amos Luzzato, Arturo Schwarz, Flavio Caroli, Caterina Limentani Virdis, Omar Calabrese, Nadine Schenkar, Piergiorgio Odifreddi, Umberto Daniele e Francesco Poli.

cartec@alice.it

Maria Luisa <marialuisa.trevisan@virgilio.it>


lunedì 26 gennaio 2009

LUCI E OMBRE di Fabio Moro in mostra dal 7 febbraio

Dal 7 febbraio al 28 marzo

Inaugurazione: Sabato 7 Febbraio ore 18.00

Artista presente in galleria

OpenLab in Compagnia Unica

Via S.Vincenzo 102/104 r - 16121 Genova

Mercoledì / Sabato ore 15.30 – 19.30

Info:

www.compagniaunica.com

www.myspace.com/openlab

openlab@compagniaunica.com

010587315 - 3407652181

Compagnia Unica - Openlab: LUCI E OMBRE

Troviamo nuovamente unite fotografia e pittura nelle immagini di Fabio Moro. E' ormai la seconda, però, che imita la prima. Armato solo di grafite e del suo agile tratto, Fabio riproduce su carta bianca ritratti e paesaggi che sembrano foto in bianco e nero. Con i suoi delicati passaggi sfumati e i contorni tremuli, però, Moro sfugge ad una presentazione analitica, iperrealista del soggetto per ottenere un effetto più vago, lirico, filtrato non dall'occhio freddo e distaccato dell'obiettivo, ma dal suo sguardo riflessivo e indagatore. Anima e corpo dei soggetti sono delineati dalla sua mano, alcune volte più delicata ed eterea, altre più irrequieta ed energica: la tecnica del fuori fuoco viene sostituita dallo sdoppiamento delle linee e da un espressivo chiaroscuro.

Oltre che su carta l'artista riproduce lo stesso effetto di distorsione con un'altra tecnica molto efficace che consiste nel sovrapporre diverse stampe dello stesso disegno e poi schiacciarle tra vetri. Il tutto viene poi incorniciato assumendo quasi l'aspetto di uno specchio riflettente la stessa figura in trasparenza: la vaghezza dell'immagine è conservata e si accentuano profondità e impatto nonostante il piccolo formato.

Per le figure femminili è facile un paragone con i corpi di Schiele, non solo per affinità di tratto e soggetto, ma anche per la dichiarazione di un certo disagio interiore che si estrinseca sul loro fisico e nelle tecniche di distorsione adottate dall'artista. Altre figure sembrano discendere dai personaggi derelitti che popolavano già quadri Impressionisti come "L'assenzio" di Degas. Proprio Degas era anche un grande appassionato di fotografia e di corpi in movimento esposti alla luce: certi bagliori riprodotti da Fabio sui vestiti o sulle esili gambe delle sue modelle ricordano quelli che investono le sue ballerine sul palco.

Alcune delle immagini femminili, le scarpe e le folle nascono appositamente per la mostra all'interno di Compagnia Unica, ottima occasione per indagare luce e bellezza, in affinità al tema della moda, ma anche per riflettere con ironia sul rischio di standardizzazione al quale sono esposte le nostre idee e lo stesso gusto estetico. Nelle opere di Fabio Moro si esalta la valenza estetica dell'immagine: si tratta, però, di valori molteplici, non omologati ad un unico modello visivo o interpretativo.


Elisa Scuto

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