CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Ultime news di Mostre ed Esposizioni

Cerca nel blog

mercoledì 10 dicembre 2008

Silvio Vigliaturo - L'Oro del Busento



Nel 1820 il poeta tedesco August Graf Von Platen trovò ispirazione dalla leggenda della morte del re visigoto Alarico I, per scrivere la sua poesia Das Grab im Busento, poi tradotta in italiano da Giosuè Carducci con il titolo di La Tomba del Busento. La storia ci racconta che, nel 410, in seguito al sacco di Roma, il re ed il suo seguito si recarono nel sud Italia. Colpito dalla malaria, Alarico venne seppellito nel letto del fiume Busento insieme all’immenso tesoro sottratto alla città dei Papi. Non è però questo l’oro che ha ispirato queste opere in vetro di Silvio Vigliaturo. L’artista utilizza il fascino che la leggenda ha sempre suscitato nei suoi conterranei, i quali in passato scavavano il letto del fiume, quando questo si prosciugava, nella speranza di ritrovare il tesoro; per mostrar loro, ma non solo, che il vero Oro del Busento è l’eredità culturale della Calabria stessa, un tempo parte della Magna Grecia, ed il suo territorio splendidamente vario, un giardino fatto di colori intensi e di gesti quotidiani che ingiustamente rimane ancora nascosto ai più.
Il colore di questa terra, del suo cielo, del suo mare, dei suoi verdi sgargianti, torna ad essere l’indiscusso protagonista nella raccolta di dipinti. Dipinti che l’artista non vuole assolutamente definire astratti, e che, al contrario, rappresentano una vera e propria sublimazione del suo pensiero, del suo vivere un territorio che la presenza umana non ha contaminato offuscandone la gamma infinita di tinte, che continuano ad essere le vere brillanti pietre preziose della fortuna di questa regione.
Il lavoro ed il pensiero di Silvio Vigliaturo sono contemporanei – e queste opere ne sono testimonianza –, vivono le tensioni della quotidianità perché sempre in movimento alla ricerca di nuove forme da creare e canali da sperimentare. Definito Homo Faber, le sue opere in vetro sono frutto del lavoro compiuto nei forni della sua bottega a Chieri, ideate, interpretate e vissute in un rapporto di simbiosi tra pensiero ed operosità, tra consapevolezza e abilità manuale, tra creatività e pregnanza visiva.
Le due sculture e la raccolta di dipinti, che rientrano nel progetto Bancartis promosso da BCC Mediocrati, sono il tentativo dell’artista di custodire un immenso tesoro, come si narra che il fiume Busento faccia ancora con quello di Alarico, ma esaltandone i colori e le forme attraverso la liquidità del vetro e del gesto pittorico, rendendolo un tesoro finalmente visibile, per affascinare la Calabria di se stessa.




Mostra: L’Oro del Busento
Luogo: BCC MEDIOCRATI
Sala “De Cardona”, Centro Direzionale BCC Mediocrati
Via Alfieri – Rende (Cs)
Curatori: Boris Brollo e Federico Bria
Vernissage: 17 dicembre 2008 ore 17
info: BCC Mediocrati – tel. 0984841811

Ufficio stampa MACA
tel. 0119422568
maca@museovigliaturo.it
www.museovigliaturo.it

martedì 9 dicembre 2008

Mostra IMMAGINI SOSPESE inaugurazione 13 dicembre 2008

Dal 13 Dicembre

IMMAGINI SOSPESE

Inaugurazione: Sabato 13 Dicembre ore 18.00

Artisti presenti in galleria

OpenLab in Compagnia Unica

Via S.Vincenzo 102/104 r - 16121 Genova

Mercoledì / Sabato ore 15.30 – 19.30

Info:

www.myspace.com/openlab
www.compagniaunica.com
compagniaunicaopenlab@hotmail.it

010587315 - 3407652181

Compagnia Unica - Openlab: IMMAGINI SOSPESE

Si può innovare nella tradizione, si può contaminare mescolando fotografia e danza, pittura e fotografia: tre forme d'arte per tre linguaggi che cercano la loro espressione nel contemporaneo. Sia esso incarnato nelle architetture e nei monumenti delle nostre città, in questo caso luoghi di Genova particolarmente ricchi di valore simbolico e di suggestioni (il porto, Piazza de Ferrari, San Lorenzo…) oppure dai nostri bambini in carne ed ossa, con le loro paure, le loro ansie, che sono poi anche le nostre.

Saranno subito le idee di Stella Lombardo e Cristina Piccardo, accompagnate dalle coreografie di Maria Grazia Sulpizi, ad invadere gli spazi dell'intero negozio di Compagnia Unica - non solo di Open Lab - salendo fino al bar, prendendo le sembianze di eleganti scene in bianco e nero. Scatti in cui l'armonia dei corpi e dei gesti convivono con la bellezza delle scenografie urbane per aprire la nostra immaginazione, suggerire storie, esaltare il potere creativo dell'immagine. Due forme d'arte, fotografia e coreografia, che una dentro l'altra moltiplicano la valenza comunicativa della visione perchè condividono la medesima idea di partenza: la volontà di fondersi con la città per celebrarla.

E se le nostre fotografe amano la contaminazione con altre forme d'arte, pur partendo dalla tecnica purissima della fotografia analogica stampata in bianco e nero, anche Simone Lammardo realizza, con una tecnica classica come l'olio su tela, quadri che assomigliano a scatti in bianco e nero per il taglio delle inquadrature, ma soprattutto per l'incarnato grigio e sbiadito dei protagonisti, bambini circondati da un mondo che resta colorato, seppure con tinte pallide e opache, nell'atmosfera offuscata del sogno e del ricordo.

Lammardo nelle sue opere non vuole raccontare, ma al massimo descrivere uno stato d'animo, una condizione umana avulsa da riferimenti spazio-temporali precisi. Non c'è più spazio per una comunione con la realtà che ci circonda, ma solo per citazioni fumettistiche o pubblicitarie. I corpi sono impacciati o sproporzionati, le espressioni troppo adulte. L'armonia lascia il posto all'ambiguità, all'ironia, allo straniamento.

Titoli come "Le cose mai scritte", "Il presagio", "Oltre" rievocano radici surrealiste; i dettagli precisi, i contorni netti, accostamenti talvolta incongrui (il corpo scolpito del bambino ne "L'ostaggio" ) rievocano lo stesso effetto spiazzante, le sgocciolature di colore come dissolvenze calano il sipario su scenari incoerenti.

Lammardo in "I love…" sembra coniugare persino pop-art e astrattismo, per comunicarci con il gioco dei riferimenti e della "pittura di sospensione" come la definisce lui stesso, angosce e solitudini del nostro tempo.

(Elisa Scuto)

Catalogo della mostra in galleria.

Cogliamo l'occasione per augurarvi Buone Feste.

Cordiali Saluti

Elena Saccardi e Davide Caridi

Resp. Art Gallery



----------
Open Lab - Compagnia Unica <openlab@compagniaunica.com>

INVITO Il Ballo all'Opera & Appunti #2 | c/o CIAC inaugurazione sabato 13|12|2008 h. 18,00

Il Ballo all'Opera e Appunti #2 Memoria-Memorie:

musica, parole e arte si fondono al CIAC Centro Internazionale per l'Arte Contemporanea.
Lettura in musica e otto installazioni sul tema della Memoria da un progetto del CIAC e della Casa Editrice LIVELLO 4
 
(inaugurazione sabato 13 dicembre 2008 | ore 18,00)
 
 
Ufficio stampa e Coordinamento CIAC:
Paola D'Andrea • Federica La Paglia •
press@castello-colonna.it • + 39 340 1646406
 
Casa editrice Livello 4: info@livello4.com –
www.livello4.com
 
 
CIAC – Centro Internazionale per l'Arte Contemporanea,
Castello Colonna
Piazza San Nicola 4, 00030 Genazzano (Roma)
tel: + 39 340 1646406 info@castellocolonna.it •
press@castellocolonna.it • www.castello-colonna.it/ciac

lunedì 8 dicembre 2008

Materiali per il progetto Urbano - EdA Esempi di Architettura n. 5 2008



EDA_N°5/2008

Materiali per il progetto Urbano

A cura di Maurizio Morandi

Con Elisa Palazzo e Bruno Pelucca

A due anni dalla prima uscita, EdA dedica un numero monografico al tema «Materiali per il progetto urbano» curato da Maurizio Morandi, professore ordinario di urbanistica presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze.

All'inizio degli anni '60 del secolo scorso – afferma Morandi - fu riproposta l'attenzione alla progettazione della città. Cominciarono così a svilupparsi - soprattutto nel mondo anglosassone e in Italia - ricerche sul disegno urbano, riflessioni teoriche e sperimentazioni progettuali che cominciarono a individuare il tema del progetto urbano come campo specifico della progettazione (…).

Ma ad una identificazione del progetto urbano sul piano teorico non hanno però corrisposto con altrettanta precisione le prassi operative indicate con questo nome. Sono infatti definiti progetti urbani interventi architettonici a grande scala e contemporaneamente si parla di progetto urbano ogni volta che l'urbanistica istituzionale si affaccia sulla dimensione fisica e morfologica. Anche il rapporto del progetto urbano con l'urbanistica e le sue istituzioni si presenta in modo differenziato, oscillando da strumento di attuazione dei piani a momento di verifica, anche antagonista, delle scelte di piano.

Questi e tanti altri temi costituiscono la base di ricerca e di analisi affrontata nel numero 5 di EdA che viene presentata a Napoli, città che più di tante altre è oggetto di interessanti ed articolati interventi di trasformazione urbana, sia a piccola che a grande scala.

EdA, con la direzione scientifica di Olimpia Niglio, docente di restauro architettonico presso l'Università di Pisa, nasce con l'intento di mettere a confronto realtà, mondi progettuali e di ricerca diversi, consapevole della ricchezza disciplinare che costituisce il patrimonio proprio dell'architettura nonché dell'arricchimento che tale confronto e dialogo potrà contribuire nella formazione e nel lavoro quotidiano di ogni architetto, responsabile della trasformazione della realtà in cui viviamo.

È possibile scaricare l'editoriale e l'indice di EdA 5 alla pagina:

http://www.esempidiarchitettura.it/


EDA_Materiali per il progetto Urbano

Napoli 15 dicembre 2008, ore 9.30

Facoltà di Architettura di Napoli
Dipartimento di Progettazione Urbana e di Urbanistica
L'Arca di Noè_Biblioteca Interdipartimentale
Marcello Canino
Via Forno Vecchio, 36

saluti

Claudio Claudi de Saint Mihiel

Preside Facoltà di Architettura di Napoli

Mario Losasso

Direttore Dipartimento di Progettazione Urbana e di Urbanistica

interventi

Olimpia Niglio

Direttore Scientifico della rivista EdA - Università di Pisa

Esempi di Architettura_la rivista

Maurizio Morandi

Facoltà di Architettura di Firenze

Comitato Scientifico della rivista EdA

Materiali per il progetto urbano_il numero

Benedetto Gravagnuolo

Docente di Storia dell'Architettura Facoltà di Architettura di Napoli

Progetto Urbano e Storia

Fabrizio Spirito

Docente di Composizione e Progettazione Urbana Facoltà di Architettura di Napoli

Progetto Urbano e Architettura

Carlo Gasparrini

Docente di Urbanistica Facoltà di Architettura di Napoli

Progetto Urbano e Urbanistica

coordina la discussione

Federica Visconti

Redazione della rivista EdA – Università di Napoli "Federico II"


Da: Paola Ruotolo <paolaruotolo@tin.it>

Impronta globale: inaugurazione mostra rinviata al 15 dicembre


l’inaugurazione della mostra è stata rinviata al 15 dicembre


Mostra collettiva d'arte contemporanea


IMPRONTA GLOBALE

Inchiostro indelebile. Impronte a regola d’arte


a cura di Daniele Arzenta

Lunedì 15 dicembre 2008, ore 18,00

Tutti i giorni, ore 10.00-13.00/16.00-19.00

ISA – Istituto Superiore Antincendi, Via del commercio 13 - Roma


“ovo sapiens” opera di Lughia su impronta di Claudio Strinati


Lunedì 15 dicembre 2008, alle ore 18.00, presso l'ISA – Istituto Superiore Antincendi, avrà luogo la mostra d'arte contemporanea Impronta globale - Inchiostro indelebile. Impronte a regola d’arte, a cura di Daniele Arzenta.

L’evento, che riunisce circa trecento artisti nazionali ed internazionali, è l’ultima tappa prima dell’asta finale il cui ricavato verrà devoluto all’Associazione “Nonne di Plaza del Mayo”, al fine di sostenere il loro progetto "Banca del sangue e laboratorio di ricerca genetica sul DNA", necessario per ritrovare i figli scomparsi dei “desaparecidos”, strappati agli oppositori politici durante la dittatura argentina e mai più ritrovati.

La mostra Inchiostro indelebile. Impronte a regola d’arte è stata presentata per la prima volta nel 2003 al MacRo – Museo d’Arte Contemporanea di Roma. Un evento espositivo di alto valore che ha riscosso un notevole successo, diventando un vero e proprio work in progress. Negli ultimi anni infatti, sono aumentate notevolmente il numero delle opere e parti della mostra hanno viaggiato in tutta Italia e all’estero.

La tematica della mostra prende spunto dal dibattito svoltosi qualche tempo fa sulle impronte digitali richieste agli immigrati, per estendersi più in generale al tema degli strumenti di controllo nella società contemporanea. Su tali questioni sono state coinvolte personalità della cultura, dello spettacolo, opinion leader, figure politiche e pubblico spontaneo, che hanno dato il loro "contributo" imprimendo su tela le proprie impronte digitali. Tra i personaggi che hanno “donato” le loro Impronte: il premio Nobel Lech Walesa, il cantautore Vasco Rossi, il capitano della Roma Francesco Totti, il critico d’arte Maurizio Calvesi, l’Onorevole Massimo D’Alema, il regista Michelangelo Antonioni, l’attrice Claudia Cardinale, sono solo alcuni degli oltre cinquecento nomi noti. In seguito circa 300 artisti, fra i più affermati nel panorama internazionale dell’arte contemporanea, hanno completato l’opera lasciando la loro “impronta artistica indelebile”, ognuno attraverso il proprio linguaggio: dalla fotografia al video, dalla scultura all’installazione.

La mostra, come spiega il curatore Daniele Arzenta: “È un percorso che si snoda passando attraverso un ritorno alla dimensione provocatoria dell'arte e un rinvio all'identità personale e ai valori della tolleranza”.

Tutti coloro che hanno partecipato a questo evento non hanno soltanto pensato a come realizzare un tema, hanno piuttosto scelto di aderire ad una iniziativa: un’esposizione che si è presentata sin dall’inizio come la costruzione di un piccolo movimento di sostegno, di espressione, di memoria storica, nei confronti di una serie di fatti che riflettono la coscienza individuale e collettiva del nostro tempo.

L’evento, organizzato dall’associazione culturale Horti Lamiani Bettivò, da Hybrida Contemporanea e da Giuseppe Ussani d’Escobar, è sostenuto dalla Fondazione Internazionale Don Luigi di Liegro e dalla Provincia di Roma. Dipartimento IX – servizio n.3 “Immigrazione e Emigrazione”.


----------

Da: Giuseppe Salerno

domenica 7 dicembre 2008

Arte & Gusto. Ercolano – Rassegna di arte contemporanea al Miglio d’Oro Park Hotel


Arte & Gusto

Ercolano – Miglio d'Oro Park Hotel

Dicembre, 14/15 2008

Inaugurazione 14 dicembre ore 11,00

Rassegna di arte contemporanea

Curatore Gianni Nappa

L'arte contemporanea in Campania vede la presenza di operatori ed artisti tesi alla costruzione di una rete che sappia esitare non solo le più acclamate evidenze artistiche, ormai già di mercato, ma anche e soprattutto una operatività che nel solco di un indirizzo più globalizzato, sappia essere interprete di un'attualità e del fare artistico. Nel corso degli ultimi anni, l'attenzione dedicata dalle istituzioni all'arte contemporanea, ha prodotto un aumento di offerte alternative che hanno colmato a livello anche più provinciale il gap esistente tra l'arte museale e quella prodotta fuori circuito istituzionale.

Fatta questa breve premessa, la possibilità di offrire con la rassegna "Arte & Gusto" uno spaccato sulle evidenze artistiche contemporanee della regione è occasione ghiotta per quella rete alternativa, che con l'aiuto delle associazioni del territorio e l'attenzione delle istituzioni comunali, può produrre valore aggiunto nell'offerta non solo culturale, ma anche turistica e sociale.

Nell'ambito della manifestazione "Vesuvio Arte & Gusto" è prevista negli spazi del Miglio d'Oro Park Hotel l'esposizione di 40 artisti scelti dal curatore Gianni Nappa, che sappiano essere legati alla nostra terra ed allo stesso tempo sperimentatori e sviluppatori dell'arte contemporanea. Si darà spazio ad artisti già affermati ed altri validi ma ancora poco conosciuti, per un insieme di pittori, fotografi e scultori, con installazioni e opere oggettuali, opere digitali e quanto sappia presentare, seppur con soli 40 artisti, il prodotto artistico in regione.

La scelta terrà conto dei canoni dia ricerca di un bello condivisibile e soprattutto di una comprensione delle opere immediata e di grande impatto, che nei locali saranno accolti su pannellature e formeranno tra i vari linguaggi, un percorso di stimolo ed approfondimento artistico.

Gli artisti selezionati

Ariano Giovanni / Art Manjù / Ausiello Gaetano / Basile Roberta / Bigal / Biondi Francesco Saverio / Bruno Bruno / Ciervo Antonio Nicola / Coccorese Chiara / Cono Gianpaolo / Cozzolino Aniello / Danise Fortunato / De Falco Giuseppe / De Giorgio Barbara / De Rosa Angela Maria / Esposito Giuliana / Galdo Saverio / Gentile Bernardo Granato Paolo / Guarino Lucio / Janamè / LURO / Martone Giordano / Matrone Franco Milo Renato / Miscione Raffaele / Monaco Pasquale / Mostrato Simona / Napolitano Paolo / Neotto / Nil / Parente Ilaria / Romagnuolo Remo / Santo Paolo / Sensibile Vincenzo / Stoccuto Mario / Verio Francesco / Vinaccia Sonia / Vinti Silvana


Miglio d'Oro Park Hotel corso Resina, 296 - Ercolano


giovanni nappa <gianninappa@hotmail.com>

sabato 6 dicembre 2008

Galleria Parrellarte Aosta: Roberto Priod FIORI DI CAMPO- Dal 12 dicembre 2008

L'Associazione Culturale Parrellarte
presenta
Fiori di campo - Roberto Priod
A cura di Alessandro Parrella
Inaugurazione: Venerdì 12 dicembre 2008 alle 18
Aosta – Galleria Parrellarte, Via de Tillier 9

Dopo l'inaugurazione della nostra galleria con Il genio del viaggio del maestro fiorentino Andrea Granchi, l'Associazione Culturale Parrellarte propone Fiori di Campo, una creazione dell'artista valdostano Roberto Priod. Serigrafie stampate a mano in tiratura limitata e numerata.
"Richiami ad un'arte intellettuale alla Poussin con impressioni degne del primo Cézanne, rafforzate da un approccio analitico ed antropologico contemporaneo e da un uso audace di immagini depositate nella memoria visiva collettiva, fanno di questa serigrafia un nobile coronamento allo straordinario momento di vita
dell'artista valdostano". (Alessandro Parrella)
Ha l'eleganza della semplicità quest'opera di Priod. L'essenzialità dei colori e delle forme di una stampa giapponese, sintesi estrema ed espressione massima del concetto stesso di bellezza.
Ma non cede alla moda delle filosofie orientali. L'artista è ben radicato nel suo territorio e lo dimostra quel delicato richiamo alla montagna innevata, paesaggio così familiare a chiunque sia transitato almeno una volta nella Valle d'Aosta d'inverno. Testimone "dell'esistenza di un legame attivo fra cicli cosmologici e cicli
biologici", come lui stesso ha più volte affermato, Priod trae spunto dalla natura e dalle culture umane per riproporle trasfigurate, filtrate dal suo estro creativo.

Scrive Andrea B. Del Guercio, Docente di Storia dell'Arte e direttore di Dipartimento presso l'Accademia di Brera: "Non risponde al passivo rapporto descrittivo del naturalismo ma si dedica ad esaltare, a sottolineare la scelta espressiva che indaga i valori e le forme più intense, sul piano diretto e nel deposito culturale, del paesaggio; Priod, combina in una rinnovata inscindibilità il senso profondo della cultura naturale e paesaggistica e le responsabilità analitiche dell'arte contemporanea, per installare nell'habitat nella nostra stessa sensibilità un nuovo sguardo sulla bellezza, sul piacere, sul ricordo nel tracciato dei processi storico-culturali."

Accanto alla serigrafia si potrà ammirare un'esposizione di opere di Roberto Priod legate al tema della mostra e visitabile fino al 24 dicembre dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00. In seguito, fino al 10 gennaio, su appuntamento.


Orari:dal 13 al 24 dicembre 2008: 10,30 - 12,00 / 15,00 - 19,00, tutti i giorni
dal 24 dicembre al 10 gennaio su appuntamento
Galleria Parrellarte
Via de Tillier, 9 Aosta
Ingresso libero
Info: (+39) 335.8038287
parrellarte@tiscalinet.it

Ufficio Stampa/Web: Paola Ugliano
e-mail: parrellarteweb@gmail.com
Fotografie: Bruno Domaine, Pier Francesco Grizi
in collaborazione con:
Pier francesco
Grizi
Grafico

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *