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martedì 16 ottobre 2018

Mostra/Premio Apulia Land Art Festival 2017


CATHEDRALS
(cattedrali)

Mostra/Premio sezione Installazioni Urbane Apulia Land Art Festival 2017
Ninni Donato – Angela Pellicanò
A cura di Giuseppe Capparelli e Giosuè Prezioso
17 Ottobre 2018 – 26 Ottobre 2018
 
Vernice 17 Ottobre 2018 ore 19:00 | Istituto Italiano di Cultura | Cracovia (Polonia)
 
L'Istituto Italiano di Cultura Cracovia - in quanto promotore della cultura italiana in Polonia e organo periferico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale - ospita il Premio "Installazioni Urbane" di Apulia Land Art Festival, che per l'edizione 2017 ha visto vincitori il duo artistico Ninni Donato e Angela Pellicanò con l'opera Mare Magnum, intervento site specific realizzato a Settembre 2017 nella Salina di Margherita di Savoia in Puglia. 
 
La mostra, nata dalla collaborazione con la residenza d'arte Apulia Land Art Festival, diretta
da Carlo Palmisano e Martina Glover, è curata da Giuseppe Capparelli e Giosuè Prezioso e si inaugurerà il 17 Ottobre 2018, alle ore 19:00. La stessa è inserita nelle celebrazioni per l'Anno europeo del patrimonio culturale 2018 e negli eventi della XVIII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo.
 
***
 
Cathedrals è un progetto a quattro mani di Angela Pellicanò e Ninni Donato. Gli artisti
prendono le mosse da un pensiero del militare e scrittore italiano Mario Rigoni Stern : "Il bosco, cattedrale del creato. Le luci che filtrano dall'alto, i fruscii, i suoni, gli odori, i colori sono mezzi per far diventare preghiera le tue emozioni, da offrire senza parole a un Dio che non si sa. Forse da qui sono nate per la prima volta nell'uomo l'idea, il pensiero, la riflessione."
 
I boschi sono luoghi dove tutto è fitto e verticale, dove tutto è celato e potenzialmente pericoloso. L'uomo si avvia al loro interno, quasi sempre inconsapevole: avrà la capacità di dove tutto può accadere. Già nella Grecia antica l'eschatià, terra di nessuno, si contrapponeva alla chora, la campagna antropizzata e controllata. Nell'eschatià però erano anche collocati i santuari e i giovani efebi venivano spediti per rientrare da uomini prodi nella polis. Quindi l'inoltrarsi nel bosco può essere considerato come il varcare una soglia, un portale spazio-temporale che ci concede di affrontare nuove avventure, nuove emozioni, e se concesso, di riuscirne cambiati. In questo contenitore di spiritualità si svolgerà il lavoro fotografico di stampo etnografico di Ninni Donato, coadiuvato da un supporto video e da una traccia audio, che si compone anche come indagine su chi vive il bosco. Mentre testi e carte antiche avvolti in un turbinio di collage e pittura saranno piantati da Angela Pellicanò fra le sale espositive. perdersi o la possibilità di ritrovarsi? Ma il Il bosco è considerato anche come luogo di confine 

Ninni articola la sua ricerca artistica, fondata sulla rielaborazione del proprio vissuto integrato ad avvenimenti collettivi, dalla combinazione di strumentazioni tecnologiche e della macchina fotografica. Ha partecipato a diverse esposizioni nazionali ed internazionali come Clinamen, galleria monogramma di Roma patrocinata dalla Fondazione Roma; Lo sguardo dell'altro, Festival di Fotografia Europea 2014, Reggio Emilia; Trauerarbeit, Padiglione Bangladesh presso la 55° Biennale di Venezia. 

Nel 2013 espone al Milan Image Art Fair, a cura di Gigliola Foschi, ed è indicato su Le Monde tra i talenti italiani emergenti.

 
Ottiene la foto di apertura sul servizio dedicato all'evento milanese dal "Wall Street Journal International" di New York. Sempre nel 2013 partecipa alla mostra Oltre il ponte, curata da Enzo Fiammetta, presso la Fondazione Orestiadi a Gibellina. Espone presso la Galleria Nazionale di Palazzo Arnone, il M.A.C.A. di Acri, il Museo Nazionale Giovanni Fattori di Livorno, l'Istituto Italiano di Cultura di Malta, il Metropolitan Pavillion di Chelsea e presso la galleria ARTIFACT di Manhattan, New York. Con la galleria The Format partecipa al MIA2014 e al progetto "The grass grows", fuori salone durante Art Basel 2014. A cura di Vera Agosti espone in Via Broletto a Milano, presso la Galleria Civica di Monza e Interno14 in Roma. Nel 2015 è alla Malzfabrik di Berlino e partecipa al progetto BoCs Art; in Cosenza a cura di Alberto Dambruoso. Presso la Galleria Nazionale di Palazzo dei Priori in Perugia partecipa al progetto Artsiders a cura di Fabio De Chirico e Massimo Mattioli. Nel 2016 è selezionato per la mostra "Tra passato e presente" esposta alla Galleria Nazionale di Palazzo Arnone in Cosenza e partecipa a "Questa casa non è un albergo" a Reggio Calabria.
 
E' presente nelle collezioni del Palazzo della Farnesina (M.A.E.C.I.), del Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina, del Museo di Arte Contemporanea di Cosenza.

Angela assembla le sue opere minuziosamente armonizzando colori, mestiche e carte. La precisa combinazione di elementi figurativi resi con meticolosità maniacale unita agli improvvisi sbalzi cromatici le permette la creazione di un mondo parallelo nel quale lei troneggia in maniera autorevole e indiscussa. La sua levatura internazionale passa, anche, dalle esposizioni personali in Italia e all'estero: Museo Bargellini in Pieve di Cento presentata da Martina Corgnati; Roma, alla galleria monogramma le mostre Shakti, con testo di Gabriele Salvatores, "Pagina dei Giochi", presentata dal Presidente della Fondazione Roma Emmanuele Emanuele. Lynne Wilton Gallery di Melbourne (Australia); Ambasciata italiana di Miami (USA); Clayton Gallery; Metropolitan Pavillion Chelsea - NYC; Istituti Italiani di Cultura di Londra e Malta. Partecipa nel 2011 alla 54° Biennale di Venezia, selezionata dalla Fondazione Roma, esponendo a Palazzo Venezia e nel 2013 alla 55° Biennale di Venezia, su invito del Commissario del Padiglione Bangladesh. Nel 2012 figura tra gli artisti di Open Space 2 - incursioni figurative, Palazzo Arnone in Cosenza. Del 2013 sono le partecipazioni a Oltre il ponte, presso la Fondazione Orestiadi, Gibellina per la Giornata del Contemporaneo AMACI; alla Galleria Nazionale di Palazzo Arnone; al M.A.C.A. di Acri. Nel 2014 per la galleria The Format di Milano partecipa al progetto "The grass grows", presentato durante Art Basel 2014. Sempre del 2014 è ad ArtSiders, mostra a cura di Fabio De Chirico e Massimo Mattioli presso la Galleria Nazionale di Palazzo dei Priori in Perugia. Nel 2015 partecipa al progetto di residenza BoCs Art in Cosenza e nella stessa città espone al M.A.M. 
 
Sue opere sono presenti nelle collezioni del Palazzo della Farnesina presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in Roma; del Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina; della Fondazione Roma, Palazzo Sciarra in Roma; nel Museo di Arte Contemporanea di Cosenza.
 
La vernice del 17 Ottobre 2018 sarà preceduta da un saluto del direttore dell'IIC Cracovia Ugo Rufino, dalla vice-direttrice di ALAF Martina Glover e dai due curatori Giuseppe Capparelli Giosuè Prezioso.
Seguirà una visita guidata introduttiva del progetto realizzato per Cracovia e al termine di essa si concluderà la serata con un vin d'honneur.
 
Apulia Land Art Festival è un evento ideato e organizzato dall'Associazione UnconventionART per l'Arte Mai Vista, con sede a Roma. L'Associazione è un'organizzazione dinamica e fluida che si avvale della collaborazione di professionisti attivi nel campo delle arti visive, coinvolgendo artisti e creativi di tutto il mondo, nell'ottica di generare innovazione culturale partendo dai contesti locali attraverso l'ideazione, l'organizzazione e la promozione di eventi di interesse internazionale. Tra i suoi obiettivi annovera la promozione della giovane arte contemporanea, la valorizzazione di siti territoriali esclusi dai più noti circuiti turistici e la messa in pratica di strategie di organizzazione culturale che prevedono l'interazione con soggetti istituzionali pubblici e privati e con singoli cittadini.
Apulia Land Art Festival è un progetto culturale ed artistico accolto e inserito nei programmi nell'Anno europeo del patrimonio culturale 2018 - "Il nostro patrimonio: dove il passato incontra il futuro", #EuropeForCulture. 


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ALFONSO SIRACUSA ORLANDO L’ultimo cavaliere Jedi (2018) curated by Dario Orphée

ALFONSO SIRACUSA ORLANDO 

L'ultimo cavaliere Jedi (2018)
curated by Dario Orphée

OPENING 27 Ottobre 2018 ORE 17,30
Museo#MeTe, Quartiere Casale - Siculiana (Ag)





In occasione di AMACI | 14 Giornata del Contemporaneo, il Museo #MeTe presenta l'artista Alfonso Siracusa Orlando con un progetto site-specific L'ultimo Cavaliere Jedi (2018)

Contro le forze del male che imperversano nell'universo, entrano in soccorso della Repubblica i Jedi: misteriosi cavalieri armati di spada laser. Essi sono gli unici in grado utilizzare quel campo di energia pura chiamata "Forza". 

Alfonso Siracusa Orlando, in un'analogia fantascientifica, trasporta l'impianto culturale di Stars Wars nella biografia di un gesuita, Padre Vincenzo Basile. 

L'installazione, costruita su una base storica e rappresentata tramite oggetti di uso comune in site-specific, ripercorre la vita del missionario della compagnia di Gesù nei Balcani, perseguitato dai musulmani. Nel linguaggio dell'artista, gli eventi attraversati dal missionario vengono identificati a quelli dei personaggi di un film di fantascienza, creando smarrimento percettivo e integrandola in un ambientazione originale.

 La sede del Museo#MeTe di Siculiana, dialoga infatti con l'opera mediante un gioco di luci tra interno ed esterno dei locali, e tra alba e tramonto, e una disseminazione di simboli massonici. 

L'installazione è un continuum con l'opera intitolata "La Scala dei Turchi colpisce ancora" (2016), creata dallo stesso artista presso il Parco Arte Contemporanea site-specific White Wall | Scala dei Turchi di Realmonte, a cura di Giuseppe Alletto.


Dario Orphée


L'ultimo cavaliere Jedi (2018)




Informazioni:
artista / artist: Alfonso Siracusa Orlando
titolo / title: " L'ultimo Cavaliere Jedi " (2018)
inaugurazione / opening: Sabato 27 Ottobre 2018, ore 17.30
durata / length: 27 Ottobre – 11 Dicembre 2018 
curatore / curated: Dario Orphée

info 
Telefono: +39 3299681701


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giovedì 11 ottobre 2018

Con Epson, l'arte contemporanea prende vita in una straordinaria mostra immersiva

 
Con i videoproiettori Epson, il museo Amos Rex offre un'incredibile esperienza immersiva

Nel nuovissimo museo di arte contemporanea di Helsinki, teamLab ha usato 135 videoproiettori Epson per le sue coinvolgenti installazioni digitali.

Cinisello Balsamo, 11 ottobre 2018 - Epson è il marchio di riferimento del museo di arte Amos Rex appena inaugurato nel centro di Helsinki, dove le coinvolgenti installazioni digitali di teamLab vengono proiettate da 118 videoproiettori Epson a elevata resa luminosa, mentre altri 17 vengono utilizzati per scopi informativi e di cartellonistica in diverse aree del museo.

"La mostra rappresenta un notevole esempio di come si possano utilizzare i videoproiettori Epson per offrire al pubblico un'esperienza davvero coinvolgente, che siamo certi aiuterà il museo a rafforzare lo status di Helsinki come città europea della cultura", ha dichiarato Neil Colquhoun, Executive Director del settore Professional Displays di Epson Europe. "I musei, in particolare quelli che cercano di creare un'esperienza più moderna e coinvolgente per i visitatori, trovano nei videoproiettori Epson lo strumento ideale per dare nuova vita alla cultura grazie a immagini nitide e luminose, prestazioni di lunga durata e manutenzione ridotta."

I videoproiettori 3LCD di Epson vengono utilizzati per proiettare le installazioni digitali immersive di teamLab, un collettivo artistico interdisciplinare formato da 500 componenti tra programmatori, ingegneri, esperti di animazione computer grafica, matematici e architetti, il cui scopo è "esplorare una nuova relazione tra gli esseri umani e il mondo attraverso l'arte". Quest'anno, teamLab ha progettato numerose mostre di grandi dimensioni e il "MORI Building DIGITAL ART MUSEUM: teamLab Borderless" a Tokyo, che ha riscosso un grande successo.

"La mostra di teamLab è straordinariamente complessa da un punto di vista tecnico. I videoproiettori laser 3LCD di Epson sono i più adatti ad affrontare questa sfida grazie alle loro caratteristiche di luminosità, contrasto e riproduzione dei colori", afferma Kai Kartio, direttore del museo Amos Rex.

Descritto come un luogo di incontro tra arte e cultura urbana, il museo Amos Rex è progettato per creare strutture flessibili che possano adattarsi alla continua evoluzione delle esigenze dell'arte contemporanea. Pertanto, la luminosità e i colori eccezionali dei videoproiettori laser 3LCD insieme alla flessibilità dell'installazione a 360° rendono Epson la scelta ideale dei musei per dare vita a questa esperienza.

I videoproiettori Epson utilizzati includono modelli con sorgente luminosa laser 3LCD, 4K nativo, ottica ultra-corta e lampade 3LCD. Il mercato dei videoproiettori utilizzati nelle istituzioni, tra cui i musei, è aumentato di oltre il 70% negli ultimi 10 anni (dal 2008 alla fine del 2017): Epson è il principale produttore di videoproiettori al mondo(1) e detiene il 30% di questa quota, che corrisponde al 138% in più rispetto al secondo(2).

(1) Futuresource Consulting Limited - Projectors Market Insights - WorldWide Analyser CY 2017 - 2018
(2) Futuresource Consulting Limited - Projectors Market Insights - WorldWide Analyser CY 2008 - 2018


Gruppo Epson
Epson è leader mondiale nell'innovazione con soluzioni pensate per connettere persone, cose e informazioni con tecnologie proprietarie che garantiscono efficienza, affidabilità e precisione. Con una gamma di prodotti che comprende stampanti inkjet, sistemi di stampa digitale, videoproiettori 3LCD, così come orologi e robot industriali, Epson ha come obiettivo primario promuovere l'innovazione e superare le aspettative dei clienti in vari settori, tra cui: stampa inkjet, comunicazione visiva, tecnologia indossabile e robotica. Con capogruppo Seiko Epson Corporation, che ha sede in Giappone, il Gruppo Epson conta oltre 76.000 dipendenti in 87 società nel mondo e partecipa attivamente allo sviluppo delle comunità locali in cui opera, continuando a lavorare per ridurre l'impatto ambientale.


Epson Europe
Epson Europe B.V., con sede ad Amsterdam, è il quartier generale regionale del Gruppo per Europa, Medio Oriente, Russia e Africa. Con una forza lavoro di 1.830 dipendenti, le vendite di Epson Europa, per l'anno fiscale 2017, hanno raggiunto i 1.700 milioni di euro. http://www.epson.eu


 

Epson Italia
Epson Italia - Epson Italia, sales company nazionale, per l'anno fiscale 2017 ha registrato un fatturato di oltre 227 milioni di Euro e impiega circa 200 persone

Pixar, tutti i segreti dei film di animazione in mostra a Roma

In mostra a Roma. Con il soggiorno a Villa Linneo è incluso il biglietto per la visita al Palazzo delle Esposizioni, fino al 20 gennaio 2019

 

L'entusiasmante mostra "Pixar, 30 anni di animazione" ti aspetta al Palazzo delle Esposizioni di via Nazionale a Roma, fino al 20 gennaio 2019. Un motivo in più per una visita d'autunno-inverno alla Città Eterna da vivere con tutta la famiglia. E soggiornando a Villa Linneo, splendida dimora in stile liberty nel quartiere Parioli, puoi prenotare i biglietti per la visita con comodo anticipo


La celebre casa di produzione cinematografica californiana è sinonimo di film di animazione "con qualcosa in più", capaci di appassionare i piccoli e trasmettere emozioni anche agli adulti, affrontando temi come l'amicizia, il coraggio, il percorso di crescita dei piccoli nel mondo. Il tutto con grafiche di grande realismo grazie all'utilizzo delle migliori tecnologie applicate su disegni di partenza realizzati in modo tradizionale, con tempere e pennelli. 


In principio fu Toy Story, splendido affresco che racconta la vita del mondo dei giocattoli, cui ha fatto seguito una lunga lista di grandi successi di pubblico e critica: Monsters e Co; Alla ricerca di Nemo, il pesciolino dalla pinna fortunata; il piccolo chef Ratatouille; il commovente robottino Wall-E; la grande storia d'amore di UP; il successo di Cars con i suoi sequel; l'introspettivo e psicologico Inside Out, solo per citarne alcuni


Il percorso espositivo, curato da Fabio Fornasari, parte da tre elementi chiave dei film di animazione: il Personaggio, la Storia e il Mondo. Attraverso bozzetti, sculture e filmati si ripercorre il dietro le quinte che sta alla base della realizzazione di grandi film, di animazione e di emozione. 


Villa Linneo è la location perfetta per un soggiorno a Roma. Dal tranquillo quartiere Parioli si raggiungono con grande comodità le principali attrazioni della città, respirando nel contempo l'atmosfera rilassata e familiare di una casa lontano da casa con tutti i comfort. Il prezzo per il soggiorno per due notti con la prima colazione, più due biglietti interi per la mostra Pixar, è proposto a partire da 333 euro per due persone.

 

Per informazioni

Hotel Villa Linneo

Via Carlo Linneo 1/a

00197 Roma

Tel. +39 06/3213113

Guido Buzzelli: a Bologna la mostra sul padre della graphic novel italiana, maestro d'inquietudine e critica sociale - 23 ottobre - 25 novembre - BilBOlbul 2018

GUIDO BUZZELLI: ALLA SCOPERTA DEL "MICHELANGELO DEI MOSTRI"
Una personale all'Accademia di Belle Arti e un grande convegno di studi dedicato al padre del graphic novel italiano
 
Bologna, 11 ottobre 2018 – Alla (ri)scoperta di uno dei grandi maestri del fumetto: è nel segno di Guido Buzzelli (1927-1992), precursore e padre del moderno graphic novel italiano, il primo atto della 12ma edizione di BilBOlbul 2018, in programma a Bologna dal 23 al 25 novembre prossimi. Guido Buzzelli. Anatomia delle macerie è il titolo della personale dedicata al "Michelangelo dei mostri" (come lo definì il critico e giornalista Michel Grisolia) che inaugurerà il prossimo 23 ottobre all'Accademia di Belle Arti di Bologna. La mostra è curata dal festival BilBOlbul in collaborazione con la casa editrice Coconino Press – Fandango e l'Accademia di Belle Arti di Bologna.
 
Buzzelli fu autore di storie fantastiche e visionarie pervase da un'amarissima vena di satira sociale, ferocemente critico verso il potere e la società dei consumi. La mostra ci introduce nel suo mondo attraverso un percorso tra 150 tavole a fumetti, schizzi e bozzetti preparatori. Le opere sono divise in sei sezioni, dedicate ai temi chiave della poetica dell'autore: dopo l'apertura con La rivolta dei Racchi, considerato dalla critica il primo graphic novel italiano, si prosegue con Il corpo, Le macerie, La società e il potere, Il diavolo e L'artista. A conclusione dell'esposizione, il prossimo 23 novembre, un grande convegno di studi, cui parteciperanno tra gli altri lo scrittore Vittorio Giacopini, il critico Matteo Stefanelli e l'autore di fumetti francese David B., si propone di restituire alla figura di Buzzelli e alla sua opera la centralità che gli spetta nel panorama del fumetto del Novecento.
 
Autore originalissimo, eclettico e sfuggente a qualsiasi catalogazione, Buzzelli nasce a Roma nel 1927, figlio di un pittore. Seguì gli studi artistici all'Accademia di San Luca e negli anni Cinquanta iniziò a collaborare con varie riviste, pubblicando illustrazioni e fumetti. Dopo aver lavorato per alcuni anni in Gran Bretagna e Spagna, tornò in Italia per dedicarsi a tempo pieno alla pittura. Dopo il matrimonio con Grazia de Stefani, che diverrà la sua principale collaboratrice, cominciò a scrivere e disegnare lunghi racconti a fumetti. Nel 1967 presentò al Salone di Lucca La rivolta dei Racchi, un lavoro (poi pubblicato con grande successo in Francia sulla rivista Charlie) che può essere considerato, precedendo Hugo Pratt e Will Eisner, il primo graphic novel della storia del fumetto italiano: ovvero una storia unica e autoconclusiva, opera di un autore che trova nel fumetto il linguaggio per raccontare la propria visione del mondo, al di là di committenze, serialità, generi e personaggi in voga. La rivolta è la prima opera di una trilogia che comprende Labirinti (1970) e Zil Zelub (1972). Grazie a queste innovative opere Buzzelli ottiene grande popolarità soprattutto in Francia, dove escono sulle riviste storie a fumetti come Annalisa e il diavolo (1973), L'intervista (1975), L'Agnone (1977), La guerra videologica (1978), nelle quali l'autore si ritrae sempre nei panni del protagonista. Acclamato come "il Goya italiano" per la bellezza e visionarietà delle sue tavole, vinse i premi Yellow Kid e Crayon d'Or. In Italia collaborò con riviste come Linus, Alter, l'inserto Satyricon di Repubblica e con giornali come Paese Sera, Il Messaggero e L'Espresso. Per l'editore Bonelli disegnò il primo numero della prestigiosa collana "gigante" di Tex (1985). Negli ultimi anni insegnò all'Istituto europeo di design e collaborò con la televisione italiana (Tg2) e francese (Tv7).
Guido Buzzelli è stato artista tragicomico e profondo. Un grandissimo disegnatore e pittore di taglio naturalistico, della scuola di illustratori come Achille Beltrame e Walter Molino, con una vocazione volta all'inquietante, all'oscuro, all'ossessivo e al racconto delle debolezze e delle contraddizioni dell'umanità. Umanista per contrasto, Buzzelli si mette spesso in scena come personaggio nei suoi fumetti e disegna con continue varianti, surreali e grottesche, la denuncia di Pasolini: il grido di dolore per una società che ha abbracciato lo sviluppo senza progresso e annientato l'uomo
 
La rivolta dei Racchi, Labirinti e Zil Zelub sono stati ripubblicati recentemente da Coconino Press – Fandango nel volume La Trilogia. E in occasione della mostra bolognese uscirà per la stessa casa editrice un nuovo volume antologico delle storie a fumetti di Buzzelli: Annalisa e il diavolo, con una prefazione dello scrittore Emanuele Trevi.
 
 
Guido Buzzelli. Anatomia delle macerie
23 ottobre – 25 novembre 2018
Accademia di Belle Arti, via delle Belle Arti, 54, Bologna
 
Per info: Hamelin Associazione Culturale  | 051 233401

Sturmtruppen 50 anni. A Bologna la grande mostra dedicata a Bonvi - Palazzo Fava, dal 7 dicembre al 7 aprile 2019

STURMTRUPPEN 50 ANNI
IN MOSTRA IL GENIO DI BONVI A MEZZO SECOLO DALLA NASCITA DELL'ESERCITO PIÙ FAMOSO AL MONDO
 
Oltre 250 opere provenienti dall'Archivio Bonvicini e in gran parte inedite in mostra a Bologna dal 7 dicembre al 7 aprile 2019
 
 
Bologna, 11 ottobre 2018 – Nel magma ribollente del '68, mentre l'onda della protesta antisistema, pacifista, rivoluzionaria attraversa il globo dall'America all'Europa all'Asia, seduto al tavolo di un'osteria Franco Bonvicini disegna la prima striscia di quello che diventerà l'esercito a fumetti più sgangherato e famoso del mondo, vincendo il premio di Paese Sera a Lucca come miglior esordiente. Allergico alle gerarchie e caustico nei confronti del potere in divisa lo era già dai tempi del militare, quando si faceva infliggere punizioni per incredibili irregolarità, come farsi trainare la 500 in panne da un carro armato, mentre con l'amico Francesco Guccini si scambiava missive su più nobili battaglie ingaggiate con giovani fanciulle. È dedicata al genio irriverente di Bonvi e ai 50 anni dei suoi soldaten la grande mostra Sturmtruppen 50 anni che Genus Bononiae. Musei nella Città e Fondazione Carisbo in collaborazione con Eredi Bonvicini ospitano dal 7 dicembre al 7 aprile 2019 a Palazzo Fava. Un progetto che covava già da due anni nella mente della figlia Sofia, curatrice e progettista della mostra insieme a Claudio Varetto, che ha aperto gli archivi di Bonvi per disegnare un percorso espositivo di quasi 600 metri quadrati nel cuore di Bologna, patria artistica del grande fumettista, che a pochi passi, nell'adiacente via Rizzoli, ebbe il suo studio fino alla morte prematura, il 9 dicembre 1995. 
 
Oltre 250 le opere esposte, tutte provenienti dall'Archivio Bonvicini e in gran parte inedite: se il cuore della mostra è dedicato alle Sturmtruppen, non mancano gli excursus nella vastissima produzione artistica dell'autore, da quella seriale, con Cattivik e Nick Carter, a quella autoriale, per arrivare ad alcune opere pittoriche mai esposte e a quelle VM18 con Play Gulp, parodia erotica di tutto il mondo del fumetto. Dalla ricostruzione dello studio, con materiali e strumenti che mostrano il processo creativo, un percorso non cronologico che evidenzia quanto ancora sia attuale il pensiero di un artista che ha profondamente influenzato la cultura pop italiana novecentesca: non solo un cartoonist, ma un artista completo, capace di suscitare l'entusiasmo del grande pubblico così come degli intellettuali, da Umberto Eco a Oreste del Buono.
 
Fumetto corale abitato da una ridda di personaggi, i militari delle Sturmtruppen di Bonvi, dal soldaten semplice ai vari Sergenten, Capitanen, Generalen e Cuoken, fino al fiero alleaten Galeazzo Musolesi, unico personaggio dotato di identità, le Sturmtruppen diventano presto il fumetto antimilitarista per antonomasia, denunciando con spirito caustico la stupida bestialità della guerra. Ma nonostante l'ambientazione circoscritta nel tempo – la Seconda Guerra Mondiale – e nello spazio – le trincee germaniche in cui tutti si esprimono in un inconfondibile slang "tedeschese", le Sturmtruppen diventano un affresco di umanità di ogni tempo, diventando archetipi nelle loro manie e solitudini, nelle loro paure e vizi.
 
Chiusi in un universo claustrofobico, i personaggi di Bonvi si muovono sul confine delle macerie e della morte, con un nemico invisibile agli occhi ma echeggiante di fragorosi spari e cannonate, non perdendo mai l'occasione per ridicolizzare la meschinità del potere e per prendersi gioco, ora con spirito caustico ora con tenerezza, delle debolezze umane.
 
 
Sturmtruppen 50 anni
Bologna, Palazzo Fava (via Manzoni, 2), dal 7 dicembre al 7 aprile 2019
Orari: da martedì a domenica ore 10-20

MICKEY 90 - MOSTRA A NEW YORK - ANNUNCIO ARTISTI

'MICKEY THE TRUE ORIGINAL EXHIBITION' 
RIVELATI GLI ARTISTI
 
Svariati artisti contemporanei, tra cui Daniel Arsham e Katherine Bernhardt, esporranno le loro inedite opere ispirate a Topolino.
 
Alcune date stanno registrando il tutto esaurito ancora prima dell'apertura, fissata per il prossimo 8 novembre a New York.
BURBANK, California (11 ottobre 2018) – La mostra 'Mickey: The True Original Exhibition' aprirà i battenti a New York il prossimo 8 novembre e saranno più di dodici gli artisti contemporanei che esporranno per la prima volta una serie di opere d'arte originali ispirate a Topolino. Tra questi ci saranno Daniel Arsham e Katherine Bernhardt.
 
La mostra immersiva, ideata per celebrare il 90º anniversario di Topolino, si svilupperà su 1500 metri quadrati e offrirà esperienze interattive multi-sensoriali, molteplici opportunità per scattare fotografie e tanta magia Disney dietro ogni angolo. Il designer residente a Los Angeles e direttore creativo Darren Romanelli ha supervisionato un team artistico composto da acclamati artisti contemporanei e talenti emergenti che lavorano su diversi supporti, formati e con punti di vista differenti. Ognuno di loro ha tratto ispirazione dalla propria affinità nei confronti di Topolino e dalla sua importanza all'interno della cultura popolare. Nelle prossime settimane saranno svelati altri nomi, ma attualmente la line-up include:
 
  • Tanya Aguiñiga: una tessitura a parete creata con orecchie di peluche, coperte e tessuti;
  • Daniel Arsham: una scultura sporgente intitolata "Hiding Mickey", ispirata al lavoro dell'artista nel campo della scultura surrealista ("Hiding Figures");
  • Katherine Bernhardt: un murale di grande formato (10x3) che raffigura Topolino, Minni e il cibo preferito di Topolino;
  • Brian Bress: una video installazione che mostra l'artista intento a disegnare figure variopinte, mentre indossa un costume da Topolino personalizzato;
  • Oliver Clegg: un dipinto a olio su tela in legno riciclato ispirato a L'Apprendista Stregone del film Disney Fantasia;
  • James Jean: grandi stampe fotografiche incorniciate e illustrazioni fatte a mano delle sue statuette di Topolino e Minni, realizzate in collaborazione con altri artisti
  • London Kaye: una variopinta installazione fatta all'uncinetto che si estende dal pavimento al soffitto, ispirata al classico cortometraggio Disney Fanfara;
  • Oliver Payne: grandi stampe su muro di fotografie vintage del Disneyland® Resort, con sovrapposizioni adesive di Topolino;
  • Ariana Papademetropoulos: un acquerello ispirato alla vecchia fotografia di una statuetta di Topolino che si trovava sul comodino di sua nonna;
  • PEACEMINUSONE: una variopinta stampa di Topolino che emergerà da uno strato di cartongesso;
  • Brian Roettinger: un murale grafico realizzato con l'inchiostro e ispirato alle iconiche strisce a fumetti di Topolino;
  • Keiichi Tanaami: una grande stampa psichedelica in stile pop-art, in una cornice di legno e vetro frantumato;
  • Darren Romanelli, aka DRx: un 3000% Be@rbrick avvolto in T-shirt e felpe vintage di Topolino e Minni ricostruite;
  • Amanda Ross-Ho: una versione oversize della classica T-shirt di Topolino
  • Kenny Scharf: "Cosmic Cavern", un mondo al neon ispirato al classico orologio da polso di Topolino;
  • Shinique Smith: una grande scultura di balle di fieno composta da tessuti e peluche classici di Topolino.
 
"Sono incredibilmente emozionato di riportare Topolino a New York, la città in cui Steamboat Willie venne proiettato per la prima volta. L'opportunità di unire leggende del mondo dell'arte come Kenny Scharf ad alcuni dei migliori artisti emergenti del momento, all'interno di una mostra diversa da tutto ciò che abbiamo visto finora, rende questo momento ancora più speciale", afferma Romanelli, che sta anche creando un'installazione per la mostra. "Questi artisti sono stati catturati dalla magia del mondo Disney e la mostra rispecchierà pienamente il loro legame con questo mondo. Non vedo l'ora che il mondo assista a questa mostra che sta prendendo vita".
 
Shinique Smith esporrà per la prima volta l'opera creata per 'Mickey: The True Original Exhibition', "Bale Variant No. 0026, Ode to Mickey Mouse, My First Love", in alcune preview pubbliche che avranno inizio il 10 ottobre, a Los Angeles. Smith, nota per le variopinte e bizzarre opere monumentali create con oggetti di uso quotidiano, rivelerà al pubblico la sua nuova opera, una gigantesca scultura in balle di fieno realizzata utilizzando dei peluche di Topolino. L'opera rimarrà in mostra presso il Downtown Los Angeles Arts District dal 10 al 23 ottobre, all'esterno del punto di raccolta Lupetti.  I fan che risiedono a Chicago potranno inoltre dare un piccolo sguardo all'installazione di Amanda Ross-Ho, "Untitled T-Shirt" (NONAGENARIAN), una riproduzione oversize della classica T-shirt di Topolino, attualmente esposta nella lobby del Chicago Athletic Association Hotel, dove rimarrà fino al 25 ottobre prima di essere trasferita a New York.
 
 
 "Mickey: The True Original Exhibition"
Dall'8 novembre 2018 al 10 febbraio 2019, la mostra 'Mickey: The True Original Exhibition' sarà aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 20 al numero 60 della 10th Avenue, New York. I biglietti saranno disponibili online all'indirizzo Disney.com/MickeyTrueOriginal per il costo di $38 a persona. Alcune fasce orarie stanno già registrando il tutto esaurito per l'apertura della mostra a novembre, dunque gli ospiti sono incoraggiati a pianificare la loro visita con largo anticipo.
 
Per maggiori informazioni sulla mostra e contenuti dietro le quinte, visitate Disney.com/MickeyTrueOriginal e seguite @MickeyTrueOriginal su Instagram con l'hashtag #MickeyTrueOriginal.
 
 
Disney Parks, Experiences, and Consumer Products
Disney Parks, Experiences and Consumer Products è la divisione commerciale di The Walt Disney Company (NYSE:DIS) che porta la magia delle storie, dei personaggi e dei franchise Disney nelle vite giornaliere delle famiglie e degli appassionati di tutto il mondo, per creare memorie che dureranno una vita intera. Le iconiche aziende di viaggi e intrattenimento della compagnia comprendono sei destinazioni turistiche negli Stati Uniti, in Europa e in Asia; una prestigiosa linea di crociere; un lussuoso beach resort per famiglie alle Hawaii; un popolare programma di case vacanze in multiproprietà; e un pluripremiato business di avventure guidate per famiglie. Le operazioni globali di Disney nel campo dei beni di consumo comprendono il business di licensing più importante al mondo; la più grande casa editrice per bambini al mondo, varie location Disney Store in tutto il mondo; e la piattaforma commerciale online shopDisney. Queste esperienze sono create da Walt Disney Imagineering, la forza innovativa che si occupa di supervisionare i prodotti e le esperienze di prim'ordine della divisione: dalle località immersive ai giochi interattivi, e tutto ciò che si trova nel mezzo.

mercoledì 10 ottobre 2018

AMACI | presentata oggi alla Farnesina la Quattordicesima Giornata del Contemporaneo | sabato 13 ottobre 2018

SABATO 13 OTTOBRE 2018


QUATTORDICESIMA GIORNATA DEL CONTEMPORANEO


Marcello Maloberti per la Quattordicesima Giornata del Contemporaneo, Medusa, 2018

I 24 musei AMACI e più di 900 realtà in tutta Italia
per il quattordicesimo anno consecutivo
aprono gratuitamente al pubblico i loro spazi
e inaugurano ufficialmente la stagione dell'arte contemporanea

Inoltre, per la prima volta quest'anno
AMACI dedica all'artista Marcello Maloberti,
autore dell'immagine guida,
una mostra diffusa nei musei associati

e

la Giornata del Contemporaneo valica i confini nazionali
con un intenso programma di promozione
dell'arte contemporanea italiana
che coinvolge
Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura all'estero
grazie alla collaborazione e al coordinamento del
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale –
Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese e del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Arte e
Architettura contemporanee e Periferie urbane

 

Roma, 10 ottobre 2018 - Presentata oggi alla Farnesina la quattordicesima edizione della Giornata del Contemporaneo, il grande evento annuale promosso da AMACI, l'Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani, dedicato all'arte del nostro tempo e al suo pubblico. Sono intervenuti Vincenzo De Luca, Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Federica Galloni, Direttore Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane – Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Gianfranco Maraniello, Presidente AMACI – Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani; Marcello Maloberti, Artista e autore dell'immagine guida della Giornata.

Giunta alla sua quattordicesima edizione, sabato 13 ottobre la Giornata del Contemporaneo aprirà gratuitamente le porte dei musei AMACI e di più di 900 realtà in tutta Italia per presentare artisti e nuove idee attraverso mostre, laboratori, eventi e conferenze. Un programma multiforme che di anno in anno ha saputo regalare al grande pubblico un'occasione per vivere da vicino il complesso e vivace mondo dell'arte contemporanea, portando la manifestazione organizzata da AMACI a essere considerata l'appuntamento annuale che ufficialmente inaugura la stagione dell'arte in Italia.

Due le principali novità di questa Quattordicesima Giornata del Contemporaneo, annunciate oggi in conferenza stampa: una mostra diffusa nei musei AMACI dedicata all'artista Marcello Maloberti, autore dell'immagine guida della manifestazione, e il coinvolgimento – grazie alla collaborazione e al coordinamento del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane – della rete estera del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale di cui fanno parte le Ambasciate, i Consolati e gli Istituti Italiani di Cultura per dare vita dall'8 al 13 ottobre a una settimana di promozione dell'arte contemporanea italiana fuori dai confini nazionali.

Come in passato AMACI ha affidato a un artista la realizzazione dell'immagine guida della manifestazione. Dopo Michelangelo Pistoletto (2006), Maurizio Cattelan (2007), Paola Pivi (2008), Luigi Ontani (2009), Stefano Arienti (2010), Giulio Paolini (2011), Francesco Vezzoli (2012), Marzia Migliora (2013), Adrian Paci (2014), Alfredo Pirri (2015), Emilio Isgrò (2016) e Liliana Moro (2017), quest'anno la scelta dei Direttore dei musei associati è ricaduta su Marcello Maloberti, che ha realizzato per l'occasione Medusa: un ragazzo africano – a torso nudo ma con il volto celato da un casco da motociclista ricoperto di conchiglie – ci guarda fisso negli occhi attraverso l'apposita fessura. La rotondità
del casco viene sostituita da una forma frastagliata e la sua funzione protettiva viene alterata, a prima vista, dalla fragilità dell'agglomerato di molluschi. La durezza dello sguardo e la fissità della posa contrastano con il senso di leggerezza generale dell'immagine che l'artista ha creato giocando con gli stilemi dell'iconografia classica: il giovane appare come una figura mitologica, una divinità riemersa dalle profondità marine, dove viveva o dove probabilmente è naufragato nel corso di un attraversamento in nave. Il suo sguardo diretto e fiero ci interroga, instaurando un dialogo silenzioso con lo spettatore, fatto di non detti e sottintesi: è uno sguardo che chiede risposte e che, ambiguamente, come nel caso di una Medusa contemporanea, potrebbe trasformarci in pietra, esercitando in noi fascino e repulsione, empatia e distacco.
Oltre ad aver realizzato appositamente l'immagine, Marcello Maloberti sarà anche protagonista per la prima volta di una mostra personale diffusa su tutto il territorio nazionale. In questa occasione, infatti, i musei AMACI apriranno gratuitamente i loro spazi e ospiteranno simultaneamente per un giorno una selezione di opere di Maloberti, offrendo al grande pubblico la possibilità di conoscere la produzione performativa dell'artista, regalando un'occasione di approfondimento che rende più compatta e coerente la partecipazione alla Giornata dei musei associati.

Altra novità di rilievo dell'edizione 2018 è la Giornata del Contemporaneo – Italian Contemporary Art, che vede la partecipazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e in particolare della rete degli Istituti Italiani di Cultura, con l'obiettivo di promuovere la creatività italiana anche fuori dai confini nazionali. Una creatività che è frutto del lavoro non solo degli artisti ma anche di esperti, curatori, galleristi, collezionisti, critici, editori d'arte, direttori di musei, registrar. Dall'8 al 13 ottobre, circa 100 professionisti saranno coinvolti nell'iniziativa e diverranno, con i loro racconti ed esperienze, testimoni della qualità artistica del nostro Paese. Grazie al coordinamentomesso in campo dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del MAECI e dalla Direzione Generale Arte Architettura contemporanee e Periferie urbane del MiBAC e da AMACI, Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura all'estero, nei propri territori di competenza, organizzeranno quindi, per la quattordicesima edizione della Giornata del Contemporaneo, oltre 80 eventi d'arte contemporanea italiana tra mostre, performance, installazioni, incontri, dibattiti e presentazioni, in 80 luoghi del mondo.

Un programma, dunque, sempre più ricco e variegato, per un pubblico vasto e curioso che da quattordici anni segue con attenzione ed entusiasmo la manifestazione. Dal 2005 a oggi la Giornata del Contemporaneo svolge infatti un ruolo di primo piano per la promozione della cultura contemporanea. L'incremento in termini di aderenti (dai 207 del 2005 ai 937 con 1100 eventi del 2017) e di partecipazione (dai 97.000 visitatori delle prime edizioni ai circa 200.000 delle ultime) alle Giornate del Contemporaneo degli scorsi anni ha dimostrato con chiarezza la sempre maggiore attenzione che le realtà del contemporaneo prestano ad AMACI e alle sue iniziative. In quattordici anni la Giornata del Contemporaneo ha permesso infatti di concretizzare una mappa dell'arte di oggi che ha coinvolto non soltanto le grandi città ma anche i centri più piccoli, da sempre molto attivi, dove i musei hanno assunto il ruolo di poli culturali con la missione di presentare e valorizzare l'attività degli artisti contemporanei, evidenziando l'importante funzione che il contemporaneo svolge nello sviluppo culturale, sociale ed economico del nostro Paese.

A testimonianza del rilievo sempre crescente della manifestazione e dell'importanza del suo ruolo nel sistema nazionale, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha conferito anche quest'anno alla Giornata del Contemporaneo la Medaglia del Presidente della Repubblica.

La Quattordicesima Giornata del Contemporaneo si avvale del sostegno della Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del MiBAC e del patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dell'UPI – Unione Province d'Italia, dell'ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, di ICOM Italia e della Regione Lombardia.

AMACI – Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani è un'associazione non profit che riunisce 24 tra i più importanti musei d'arte contemporanea del nostro Paese.
Nata nel 2003 con lo scopo di sostenere l'arte contemporanea e le politiche istituzionali legate alla contemporaneità AMACI si propone di consolidare ogni anno di più il suo ruolo di realtà istituzionale e di punto di riferimento per la diffusione dello studio e della ricerca artistica contemporanea in Italia e all'estero.


 

AMACI
Via San Tomaso, 53
24121 Bergamo
tel. +39 035270272 – fax +39 035236962

31 ottobre 2018 Vernissage Giorgio Milani mostra personale Whitelight Art gallery - Torino Copernico Garibaldi


Giorgio Milani 

mostra personale

Inaugurazione/Opening

Mercoledì 31 Ottobre 2018 h.19.00

Whitelight Art Gallery 

Copernico Torino Garibaldi

Corso Valdocco 2
Torino
Fino al 21 dicembre 2018
Su appuntamento dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00 | info@whitelightart.it

All'interno del progetto "di Parole faccio Arte", Whitelight Art Gallery, galleria di arte contemporanea fondata da Giorgia Sarti e Marta Menegon, presenta, in occasione dell'Art Week torinese, pressTorino Copernico Garibaldi la mostra personale di Giorgio Milani a cura di Giorgia Sarti. 

Giorgio Milani, artista italiano, è definito "poeta visivo oggettuale". Inizia la sua ricerca a metà degli anni '60 sul rapporto fra immagine e scrittura. Dagli anni '90 il proprio percorso di ricerca si esprime attraverso l'assemblaggio di caratteri tipografici in legno, ormai divenuti introvabili, i cosiddetti "poetari", un misto di pittura scultura e poesia. Esposti per la prima volta nel 1997 presso la Fondazione Stelline con il patrocinio del Comune di Milano. Da allora la notorietà del lavoro di Giorgio Milani si diffonde sia in Italia sia all'estero. Numerose ed importanti le mostre e le presenze dell'artista in tutto il mondo. 

Presso lo spazio di Torino verrà esposta una selezione di opere tra Assemblaggi di caratteri tipografici e Frottage.

Attraverso l'utilizzo di caratteri tipografici originali divenuti ormai introvabili, l'artista realizza i "Poetari", opere che celebrano una delle più grandi invenzioni dell'uomo, la scrittura. Un vero e proprio recupero della memoria storica delle lettere e dei caratteri di stampa sui quali è passato gran parte del nostro sapere.  
Equilibri di apparente casualità, i Poetari diventano uno strumento per poeti, lettere suggerite e stimolo a nuove composizioni. Così l'artista dona nuova vita ai caratteri lignei di Gutenberg.

Tra i Poetari in esposizione, l'opera "White Manhattan", scultura della serie delle Babeli, opere simbolo della società in cui viviamo in cui regnano confusione e mescolanza di popoli, religioni e culture. 
L'opera è realizzata attraverso l'utilizzo del bianco, colore a cui l'artista dona un significato particolare, di sublimazione, che testimonia l'importante fase di passaggio che stiamo vivendo, da una cultura tattile e materica, della carta stampata e dell'inchiostro, ad una intangibile, virtuale in cui tutto il sapere scorre in digitale. Metaforicamente l'artista colora di bianco un processo di sublimazione in cui la nostra cultura sembra passare velocemente da uno stato solido ad uno gassoso. 

Altre opere presenti, il dittico "Sonne" "Mond", contrapposizione tra maschile e femminile nella parola in lingua tedesca e italiana e nell'esecuzione stessa con la sottile scelta delle lettere in rilievo. 

Oltre alle opere create attraverso l'assemblaggio di caratteri tipografici, verranno esposti anche alcuni Frottage, opere a olio realizzate attraverso una tecnica che consente ai poetari di prendere vita su tela. 

In mostra il Frottage "Oriente-Occidente Magenta", opera ispirata all'omonimo Poetario, simbolo e rappresentazione del dialogo fra le due civiltà, orientale e occidentale, realizzata attraverso l'assemblaggio di caratteri propri delle due culture. Un'opera che vuole dare risposta positiva alla serie delle Babeli, che invita al dialogo e al confronto tra le due culture. 

Infine, in mostra saranno presenti anche alcuni lavori della serie delle "Sindoni", atto finale del percorso dell'artista, apparentemente simili ai Frottage ma inversi per esecuzione, per l'utilizzo di un impasto di cera e colori ad olio che mette in risalto le parti "vuote". 
La Sindone di Giorgio Milani diventa il sudario su cui sono rimaste le tracce della nostra cultura e su cui affiorano i caratteri che sono serviti a stampare tutto il nostro sapere.

Giorgia Sarti  

Altre opere di Giorgio Milani sono visibili presso Clubhouse Brera e Whitelight Art Gallery - Copernico Milano Centrale.


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Today Opening Ignazio Mortellaro @ Botanical Garden Palermo


Francesco Pantaleone Arte Contemporanea recommends
                                  

 

Ignazio Mortellaro

E già sono deserto

a cura di Valentina Bruschi
with an outdoor installation by Mario Merz - powered by Fondazione Merz


OPENING 10.10.2018
ORE 17.30
CALIDARIUM - ORTO BOTANICO di Palermo 

 

IT__L'Associazione Culturale Radiceterna Arte e Ambiente, in collaborazione con il Sistema Museale di Ateneo (SiMuA), è lieta di presentare, E già sono deserto, la mostra personale dell'artista Ignazio Mortellaro, quarto appuntamento del progetto Radiceterna Arte e Ambiente, all'interno del Calidarium dell'Orto Botanico dell'Università di Palermo. A conclusione del primo ciclo di mostre (Allora & Calzadilla, Katinka Bock, Björn Braun) il quarto appuntamento espositivo nella project-room al Calidarium, è una personale dell'artista Ignazio Mortellaro che è tra gli ideatori del progetto Radiceterna, insieme a Valentina Bruschi e con il coordinamento artistico di Vittorio Rappa. Come dichiarato nel titolo della mostra, preso da un verso del poeta Giuseppe Ungaretti, l'artista si propone di "oggettivare" il termine "deserto", inteso come paesaggio, luogo dell'estrema atomizzazione, spazio fluido e libero, la cui mutevolezza lo rende labirinto "dove non ci sono scale da salire, né porte da forzare, né faticosi corridoi da percorrere, né muri che ti vietano il passo." (I due re e i due labirinti, "L'Aleph" di Jorge Luis Borges). Riferimenti letterari e geografici che diventano metafora di una riflessione sul tempo e le sue molteplici forme e dimensioni. Con questa idea in mente, Ignazio Mortellaro ha realizzato una nuova serie di lavori pensati appositamente per questo particolare luogo espositivo: una serie di collage fotografici, sculture in bronzo e ottone e un'opera video. Quest'ultimo lavoro è frutto di una collaborazione con il musicista Lucy, fratello dell'artista e protagonista del live set dell'inaugurazione.
 
EN__The Cultural Association Radiceterna Arte e Ambiente, in collaboration with the University Museum System (SiMuA), is pleased to present the solo exhibition of the artist Ignazio Mortellaro, the fourth appointment of the Radiceterna Arte Ambiente project and series of exhibitions, inside the Calidarium of the Botanical Gardens of the University of Palermo. As the conclusion of the first series of exhibitions (Allora & Calzadilla, Katinka Bock, Björn Braun) the fourth event in the project room at the Calidarium, is a solo show by the artist Ignazio Mortellaro who is among the founders of the Radiceterna project, together with curator Valentina Bruschi and with the artistic coordination of Vittorio Rappa. As stated in the title of the exhibition, taken from a verse by the poet Giuseppe Ungaretti, the artist aims to "objectify" the term "desert", understood as landscape, place of extreme atomization, a fluid and free space, whose mutations makes it a dizzying labyrinth "which has no stairways to climb, nor walls to impede thy passage." (as in the story, The Two Kings and the Two Labyrinths, "The Aleph" by Jorge Luis Borges). Literary and geographical references that become metaphors referencing time and its many forms and dimensions. With these ideas in mind, Ignazio Mortellaro has created a new series of works designed specifically for this particular exhibition space: a series of photographic collages, bronze and brass sculptures plus a video. This last work is the result of a collaboration with the musician Lucy, brother of the artist and protagonist of the inaugural live set. 
 
Informazioni:
artista / artist: Ignazio Mortellaro
titolo / title: "E già sono deserto"
inaugurazione / opening: Mercoledì 10 Ottobre 2018, ore 17.30
durata / length: 11 Ottobre – 4 Novembre 2018
coordinamento artistico / artistic coordinatione: Vittorio Rappa
 

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