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Palermo, 26 ottobre 2018. "Il rapporto tra uomo e natura, tra natura e cultura, è sempre stato una costante dell'arte, fin dagli albori delle prime manifestazioni espressive dell'essere umano. L'uomo primitivo ha rappresentato il mondo circostante in ogni modo, utilizzando gli scarsi strumenti che aveva a disposizione in quell'epoca remota, ma il suo vocabolario artistico e la sua sensibilità estetica si sono via via arricchiti progressivamente nel corso della Storia, con il susseguirsi dei secoli".
Lo ha detto il Professor Emmanuele Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale Italia e Mediterraneo, in occasione della presentazione a Palermo della mostra "Foresta Urbana". La mostra, a cura di Paolo Falcone, è promossa e realizzata dalla Fondazione Cultura e Arte, emanazione della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, in collaborazione con la Città di Palermo ed è visitabile da domani presso il Polo Museale d'Arte Moderna e Contemporanea.
"L'arte – continua il Professore - che oggi definiamo contemporanea, benché personalmente io ritenga che l'arte sia un fluire incessante e continuo che sfugge ad ogni catalogazione o settorializzazione, non fa eccezione caricando questo indissolubile rapporto tra arte e natura di nuovi, urgenti significati: in un mondo in cui l'ambiente è sempre più maltrattato e minacciato, diviene imprescindibile assumere un nuovo impegno morale, attraverso la forza comunicativa dell'arte, che rinnovi e corrobori il rapporto indissolubile tra uomo e natura. Questo il motivo – sottolinea – per cui ho voluto con determinazione questa mostra".
C'è, però, un piccolo rimpianto nelle parole di Emanuele che spiega: "Non posso tacere il mio sincero disappunto per non essere riuscito, a causa della mancata concessione da parte dell'autorità pubblica delle necessarie autorizzazioni, a realizzarla come avevo ipotizzato, una mostra diffusa che portasse nella vecchia Palermo, in particolare nel caratteristico quartiere del Cassaro, una foresta ideale fatta di opere d'arte. Il progetto che era mio desiderio realizzare – spiega il Professore – consisteva nel far "germogliare" l'arte per le strade ed i vicoli della città, per farne dono ai suoi abitanti, che avrebbero potuto ogni mattina scendere per le vie, recarsi a scuola o al lavoro, incontrarsi nel quartiere, trovandosi idealmente in un luogo costellato di opere d'arte, una "foresta di arte", che desse vita a suggestioni e contaminazioni positive per gli occhi e per lo spirito."
La Galleria In Arco è lieta di invitarvi alla mostra di
BRUNO MUNARI ENRICO PRAMPOLINI
MOVIMENTO, LUCE E CREATIVITÀ INFANTILE
a cura di Graziano Menolascina
inaugurazione
sabato 3 novembre 2018 ore 18.30
dal 3 novembre 2018
al 2 febbraio 2019
Bruno Munari
Enrico Prampolini
Dopo l'acclamata mostra "Scacco Matto" dove il teatro futurista e le geometrie elementari di Fortunato Depero incontravano le composizioni astratte e fluorescenti di Peter Halley, la Galleria In-Arco è lieta di presentare "Movimento, Luce e Creatività Infantile" Bruno Munari ed Enrico Prampolini. La ricerca poliedrica sul tema del movimento, della luce e dello sviluppo della creatività infantile attraverso il gioco di Bruno Munari si affianca al panorama dell'arte astratta caratterizzata per il suo profondo interesse per il dinamismo -organicismo, sino alla polimatericità influenzata da visioni del microcosmo di Enrico Prampolini.
La mostra curata da Graziano Menolascina, si compone partendo dal 1913 con "Ritmi Spaziali" di Enrico Prampolini sino ai lavori realizzati negli anni cinquanta, continuando con una selezione di dipinti, sculture e carte che percorrono tutta la carriera artistica di Bruno Munari dal 1950 al 1990.
Designer, scultore e scrittore. Considerato uno dei massimi protagonisti dell'arte, del design e della grafica del 20° secolo, ha mantenuto inalterata la sua estrosa creatività a sostegno dell'indagine costruttiva della forma attraverso sperimentazioni visive e tattili e insieme, alla sua grande capacità di comunicare attraverso parole, oggetti, giocattoli. Inizialmente vicino al futurismo, se ne allontanò poi gradualmente dedicando la sua ricerca all'approfondimento di forme e colori e all'autonomia estetica degli oggetti. Tra le realizzazioni più emblematiche le «macchine inutili» (dal 1933), congegni meccanici presentati come modelli sperimentali che indagano sulle possibilità percettive, che fecero di Munari un precursore dell'optical art. La ricerca non inquadrabile nelle categorie consuete, tende a una sorta d'ironico analismo, mediante la continua sperimentazione di sempre nuovi strumenti di comunicazione. Partito dalla poetica futurista dell'interpretazione dell'arte come totalità, egli risolve il suo processo inventivo attraverso forme astratte semplici e pure, per offrire all'uomo oggetti utili non solo in senso materiale, ma anche intellettuale ed estetico, nel tentativo di riassumere in essi le contrastanti istanze della tecnica e dell'arte, della necessità, della libertà e dell'imprevisto. La sua costante ricerca è stata quella dell'approfondimento di forme e colori, variabili secondo un programma prefissato e della autonomia estetica degli oggetti.
La figura di Enrico Prampolini, nasce come pittore, scenografo e scrittore d'arte. Fu uno dei più noti rappresentanti del futurismo, cui aderì dal 1912, contribuendovi con «manifesti» e scritti polemici, caratterizzando fin dall'inizio la sua ricerca col prediligere come mezzo espressivo il collage polimaterico. Dopo un periodo preparatorio in cui assimilò, assieme agli elementi futuristi, quelli del cubismo e dell'astrattismo. Prampolini si avviò gradatamente attraverso forme puramente astratte e mezzi polimaterici, verso una rappresentazione di visioni fantastiche di forte luminosità, oggetti e corpi cosmici, che simboleggiano di fatto il potere dello spirito umano sulle forze naturali, attraverso i mezzi della civiltà moderna e la sua compenetrazione con esse. In contatto con i maggiori movimenti d'avanguardia del Novecento, svolse un importante ruolo come organizzatore di eventi. Nel 1945 fondò l'Art club, e proseguì nel suo impegno per la diffusione dell'arte astratta parallelamente alla sua attività pittorica che rimase sempre fedele all'astrazione pura e alla ricerca delle varie possibilità offerte dal polimaterismo (Rapporti armonici, 1954; Astrazione plastica X, 1955, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna). Di grande interesse è il suo contributo teorico nel campo della scenografia teatrale (da Scenografia e coreografia futurista, 1915, a Elementi formativi della scenografia contemporanea, 1950).
GALLERIA IN ARCO
Piazza Vittorio Veneto 3
10124 Torino
tel +39 0118122927
YouNique
ARTIGIANALITÁ D'ECCELLENZA
10 - 11 Novembre 2018
Villa Ciani
Lugano
La prima mostra - evento dedicata all'alto artigianato artistico, ideata e curata
da YouNique Experience con la direzione di Andrea Peri e la consulenza di Anty Pansera e ospitata nelle sale neoclassiche di Villa Ciani, affascinante dimora ottocentesca affacciata sul Lago Ceresio a Lugano.
Un viaggio nell'artigianato d'eccellenza, principalmente italiano e svizzero, ma che tocca anche paesi come Giappone, Germania e Francia, raccontato in tutte le sfaccettature: dalla ceramica al vetro, dal mosaico all'intarsio ed al bronzo, passando per il tessuto, il design autoprodotto e la sartoria fino a gioielli, orologi e auto.
Il racconto di una passione, che accomuna tutti gli espositori, per il pezzo unico realizzato a mano secondo tecniche antiche declinate per il contemporaneo, che troverà il suo compendio al secondo piano della villa nella mostra Grand Tour - Alla scoperta della ceramica italiana, un itinerario storico nelle città italiane della ceramica.
All'interno del percorso anche un tour enogastronomico tra eccellenze italiane e svizzere selezionate dalla sommelier Nicoletta Rossi di Atelier dei Sapori, con la possibilità di scoprire e degustare i sapori e i profumi di materie prime antiche ed esclusive..
Il 10 e 11 novembre Villa Ciani di Lugano aprirà le sue splendide sale affrescate aYouNique Artigianalità d'Eccellenza, una mostra - evento che vuole celebrare l'alto artigianato artistico, quel fatto a mano che è sinonimo di "fatto ad arte", in tutte le sue declinazioni. Un percorso che celebra la tradizione, reinterpretata in forme attuali e innovative, in cui la creatività dialoga con l'abilità manuale, impiegando tecniche antiche che ancora oggi affascinano e interessano.
YouNique Experience, specializzata in progetti ed eventi "bespoke" per il mondo del lusso, ha scelto l'artigianato di eccellenza per parlare ad un pubblico che cerca l'unicità del fatto a mano e l'esclusività dell'arte in ogni sua forma, dal design, al fashion, fino agli accessori. Proprio per questo non saranno esposti solo prodotti, ma saranno presenti gli stessi artigiani che li creano, per dimostrare che quello dell'artigianato artistico non è un processo mimetico, ma un approccio che si fonda sull'autorialità che usa l'immaginazione per dar vita a qualcosa di irripetibile.
Creazioni fatte per essere utilizzate, indossate, assaporate, quindi vissute da chi ama il lusso del pezzo unico, del tailor made e della materia che viene trasformata dall'ingegno e dall'abilità dell'artiere: un maestro d'arte che custodisce storia e tradizioni, ma che guarda al futuro in un rapporto diretto e privilegiato con il proprio pubblico.
Quaranta espositori animeranno gli spazi di Villa Ciani, componendo una storia fatta di passione, di quel provare e riprovare per apprendere la tecnica che trasforma il manufatto in un'opera d'arte.
Il secondo piano di Villa Ciani sarà invece dedicato all'approfondimento e alla storia con lamostra Grand Tour - Alla scoperta della ceramica italiana, un'esposizione itinerante promossa da AiCC, Associazione Italiana Città della Ceramica e curata da Jean Blanchaert, Viola Emaldi e Anty Pansera, che approda per la prima volta a Lugano.
Un omaggio alla tradizione ceramica italiana e quindi all'alto artigianato artistico che prende proprio la forma di una macchina del tempo, un viaggio nelle forme e nei decori delle suppellettili da mensa dall'antichità all'età moderna lungo 35 città italiane di antica tradizione ceramica: dal Convivio dell'antichità, al Banchetto medievale e alla Festa di corte rinascimentale, fino al pranzo della domenica con il servizio di piatti dei nostri nonni.
Sempre rimanendo in ambito ceramico sarà presente un focus su Albisola, in particolare sulle pignatte in terracotta simbolo della usanze tradizionali ligure che giungevano con le navi in tutto il mondo e che erano accompagnatida cadeux, i cosiddetti macachi, che altro non erano che delle statuine del presepe, realizzate dalle donne che lavoravano nelle fabbriche di stoviglie e per molto tempo considerate "brutte", da qui il particolare nome, ma che oggi rappresentano uno spaccato molto interessante della tradizione popolare italiana.
Infine un approfondimento dedicato al vetro con Leggerezza e trasparenza a cura di Raffaella Fossati che propone una collezione in vetro di Murano disegnata da vari autori - Elisabetta Gonzo, Alessandro Vicari, Ugo la Pietra, David Palterer, Norberto Medardi - e realizzata da grandi maestri vetrai come Simone Cenedese, Davide Salvadori, Claudio Tiozzo: una testimonianza per non disperdere ma anzi a valorizzare e sostenere un grande patrimonio artigiano che tutto il mondo invidia all'Italia.
A corollario della manifestazione, YouNique, in collaborazione con il Garagino, ospita due iniziative dedicati ai motori: YouNique Rendezvous, un incontro tra alcune delle più belle auto di tutti i tempi, sia d'epoca che hypercar, che si daranno appuntamento in Piazza Manzoni a Lugano la mattina di domenica 11 novembre 2018 per essere ammirate da cittadini e turisti luganesi e Effeffe Cars - un brand che è già leggenda, un emozionante incontro con l'Arch. Leonardo Frigerio creatore con il fratello della FF Berlinetta e delle future Barchetta e Gran Turismo, in programma sabato pomeriggio e domenica pomeriggio.
Gli Espositori
Alcarol
Atelier Art In Bronzo
Simona Bellini Sculture Ceramiche
Bottega Vignoli Ceramiche
Buben & Zorweg
Calzoleria Rivolta
Caporali Contract
Chanel
Christofer Kaprelian
Cristalexe
Emozioni Olfattive
Eva Mun
Fabrizio Rossini Designer
Favret Mosaici Artistici
Gastone Fioravanzo Interior Design Studio
Fondazione Scuola Merletti Di Gorizia
Fonderia Artistica Versiliese
Francesca Fossati Atelier Alta Moda
Massimo Galleni Scultore
Les Ambassadeurs
Idb Isabella Del Bono
Angelo Lussiana - Cardboard & Design
Mikimoto
Arianna Mora
Museo-Laboratorio Di Tessitura A Mano Giuditta Brozzetti
Nannini Mirto
Nh Sartoria Milano
Officine Fratelli Frigerio
Olga Frua
Ferruccio Padoa
Parmeggiani
Pasquale Bruni
Red Mosaic
Rose Barni
Stesil Bike
Alberto Striulli Vetri D'arte
Tappezzeria Colombo
Vacheron Constantin
Roberto Vallini
Isabella Waller
Giovedì 15 novembre 2018 Premiazione della vincitrice Elisa Valero e inaugurazione della mostra Swiss Architectural Award 2018 15 novembre - 23 dicembre 2018
Auditorio del Teatro dell'architettura Mendrisio
Interverranno: - Boas Erez, rettore dell'Università della Svizzera italiana - Charles Kleiber, presidente della Fondazione Svizzera per l'Architettura - Riccardo Blumer, direttore dell'Accademia di architettura – Università della Svizzera italiana - Mario Botta, presidente della giuria dello Swiss Architectural Award - Nicola Navone, segretario del premio - Elisa Valero, vincitrice dello Swiss Architectural Award 2018.
Elisa Valero, edificio scolastico a Cerrillo de Maracena (Granada, 2013-2014) Photo by: Enrico Cano 2018 Giovedì 15 novembre 2018 alle ore 19.00 all'Auditorio del Teatro dell'architettura, Università della Svizzera italiana, l'architetto spagnolo Elisa Valero verrà premiata quale vincitrice della sesta edizione dello Swiss Architectural Award.
Nicola Baserga, Christian Mozzetti Nuova Casa anziani / New Elderly Home Giornico (Svizzera / Switzerland) 2010-2018 Foto di / Photo by: Marcelo Villada Ortiz Promosso dalla Fondazione Svizzera per l'Architettura, con la collaborazione dell'Università della Svizzera italiana – Accademia di architettura di Mendrisio e il sostegno della Fondazione Teatro dell'architettura e della Fondazione per le Facoltà di Lugano dell'Università della Svizzera italiana, il premio Swiss Architectural Award si propone di promuovere un'architettura attenta alle questioni etiche, estetiche ed ecologiche contemporanee e di favorire il dibattito pubblico. Il Premio è attribuito ad architetti di età non superiore ai 50 anni (nell'anno in cui il Premio è di volta in volta bandito), senza distinzione di nazionalità, che abbiano realizzato almeno tre opere significative rispetto alle finalità proposte. La vincitrice: Elisa Valero Nata a Ciudad Real (Spagna) nel 1971, Elisa Valero Ramos si laurea nel 1996 alla ETSA (Escuela Tecnica Superior de Arquitectura) di Valladolid. Nel 2000 ha conseguito il dottorato presso la ETSA di Granada, vincendo nel 2003 una borsa dell'Accademia di Spagna a Roma. Autrice di cinque pubblicazioni monografiche, è stata critica e docente invitata in numerose facoltà di architettura europee e alla UNAM di Città del Messico. Attualmente è professore ordinario di Progettazione presso la ETSA di Granada. Così Elisa Valero descrive il proprio lavoro: "In un momento in cui la nostra cultura è caratterizzata da un rumore di fondo incredibilmente forte, ho scelto di praticare un'architettura che opera in silenzio, serenamente e senza attirare l'attenzione su di sé. […] Mi interessano gli spazi della vita, il paesaggio, la sostenibilità, la precisione e l'economia dei mezzi espressivi. Non mi interessano gli stili. Mi interessano i libri piuttosto che le riviste, la consistenza piuttosto che il genio, la coerenza piuttosto che la composizione artistica. E intendo l'originalità come la riscoperta del vero significato delle cose. Mi interessa un'architettura radicata alla terra e al proprio tempo. Accetto i fattori determinanti dell'architettura come regole di un gioco molto serio e piacevole, che cerco di interpretare in modo coerente e rigoroso. E benché non sia più di moda parlare dell'architettura in questi termini, credo che l'opera di un architetto sia essenzialmente un servizio volto a rendere più gradevole la vita delle persone: una nobile vocazione a rendere il mondo più bello e umano, e la società più giusta. Nell'architettura non c'è posto per i nostalgici: è un lavoro per ribelli". Frida Escobedo La Tallera Cuernavaca (Messico / Mexico), 2012 Photo by: Rafael Gamo CONFERENZA STAMPA
Interverranno: Fabrizio Barozzi, Alberto Veiga Museo d'Arte dei Grigioni / Grisons Museum of Fine Arts Chur (Svizzera / Switzerland), 2016 Photo by: Simon Menges LA MOSTRA E IL CATALOGO Mostra: Swiss Architectural Award 2018, a cura di Nicola Navone. Sede: Auditorio del Teatro dell'architettura, Mendrisio. Promossa da: Fondazione Svizzera per l'Architettura, con la collaborazione dell'Università della Svizzera italiana – Accademia di architettura di Mendrisio e il sostegno della Fondazione Teatro dell'architettura e della Fondazione per le Facoltà di Lugano dell'Università della Svizzera italiana. Durata: 16 novembre – 23 dicembre 2018. Orario di apertura: mercoledì / venerdì / sabato / domenica: 12.00-18:00 giovedì: 14.00-20.00 lunedì e martedì chiuso Catalogo: Swiss Architectural Award 2018, a cura di Nicola Navone, Mendrisio Academy Press e Silvana Editoriale, testi in italiano e inglese. Gong Dong – Vector Architects Biblioteca in riva al mare / Seashore Library Nandaihe (Cina / China), 2014-2015 Photo by: Xia Zhi
SWISS ARCHITECTURAL FOUNDATION La Fondazione Svizzera per l'Architettura, nuova denominazione della BSI Architectural Foundation, con sede a Lugano presso l'Università della Svizzera italiana (USI), è una fondazione attiva nella promozione delle conoscenze, della formazione e della ricerca nel campo dell'architettura e si propone l'obiettivo di favorire la collaborazione fra l'Università della Svizzera italiana – Accademia di architettura, Mendrisio e i Politecnici federali di Zurigo (Dipartimento di architettura D-ARCH, ETHZ) e di Losanna (Institut d'Architecture, EPFL). La Fondazione prevede l'istituzione dello Swiss Architectural Award, un premio internazionale di architettura a cadenza biennale che promuova un'architettura attenta alle questioni etiche, estetiche ed ecologiche contemporanee, favorendo il dibattito pubblico. La Fondazione è presieduta da Charles Kleiber. |
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