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lunedì 19 febbraio 2018

Sabato 24 febbraio: CISLAGHI in mostra da Italy Restaurant

Sabato 24 febbraio dalle ore 18.00 
ANDREA CISLAGHI
partecipa alla collettiva
CENA CON GLI ARTISTI

presso


P.zza Cordusio - Via San Prospero, 4
Ang. Via Dante - Milano


Sabato 24 febbraio ANDREA CISLAGHI, artista operaio ecosostenibile del ferro e del cemento, partecipa alla mostra collettiva  CENA CON GLI ARTISTI  presso Italy Restaurant a Milano, proponendo alcune sue opere di nuova creazione.

Sabato 24 febbraio alle ore 18.00
inaugurazione della mostra con ANDREA CISLAGHI
CENA CON GLI ARTISTI

presso Italy Restaurant
P.zza Cordusio - Via San Prospero, 4 Ang. Via Dante - Milano
M1 Cordusio
Ingresso mostra con cena: 15 euro
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La mostra "L'infinita Curiosità" per "M'illumino di Meno"


LA MOSTRA L'INFINITA CURIOSITÀ. UN VIAGGIO NELL'UNIVERSO IN COMPAGNIA DI TULLIO REGGE PER "M'ILLUMINO DI MENO"

La mostra torinese L'infinita Curiosità. Un viaggio nell'universo in compagnia di Tullio Regge parteciperà all'iniziativa "M'ILLUMINO DI MENO", la giornata pensata per sensibilizzare il mondo sull'abbassamento dei consumi e promuovere la sostenibilità.

È con piacere che gli organizzatori della mostro aderiranno all'iniziativa venerdì 23 febbraio spegnendo l'illuminazione dell'allestimento dalle 17 alle 18.

Un modo per sensibilizzare e dare il proprio contributo alla battaglia contro gli sprechi e l'inquinamento luminoso, un gesto doppiamente importante per chi, come fu per Tullio Regge, lavora nel campo della scienza e dell'astronomia.

Le troppe luci delle nostre città, infatti, ci impediscono di vedere le stelle. E non è solo una questione di romantiche serate ma un problema serio per gli astronomi e per tutti gli scienziati che hanno bisogno di precise osservazioni del cosmo. 

Nella mostra L'infinita Curiosità. Un viaggio nell'universo in compagnia di Tullio Regge, ospitata  all'Accademia delle Scienze di Torino fino al 18 marzo, si parla dei "messaggeri celesti", cioè di tutti quei segnali che arrivano dallo spazio e ci permettono di studiare in grande dettaglio l'universo. 

La luce delle stelle è fondamentale per capire il nostro posto nel cosmo ed è per questo che il 23 febbraio anche la mostra dedicata al celebre scienziato torinese Tullio Regge… "s'illuminerà di meno"!

L'INFINITA CURIOSITA' - UN VIAGGIO NELL'UNIVERSO IN COMPAGNIA DI TULLIO REGGE
Settembre 2017 – 18 Marzo 2018
Torino, Accademia delle Scienze, Via Accademia delle Scienze 6
Ingresso gratuito

Una mostra che esplora i temi più affascinanti della fisica contemporanea (relatività, teoria quantistica, struttura della materia, astrofisica e cosmologia, particelle elementari). 

Un appuntamento da non perdere non solo per gli appassionati di scienza ma anche per chi sa che la curiosità è il motore della conoscenza. 

Pensata per tutti coloro che vogliono provare ad esplorare e capire l'universo attraverso il linguaggio solo apparentemente complicato della fisica ed in particolare per le scuole e per le famiglie.

La mostra è divisa in sei sezioni ed è strutturata come un viaggio nell'universo, dall'immensamente piccolo all'infinitamente grande, per capire come la semplice realtà quotidiana si spieghi attraverso profonde quanto affascinanti leggi della fisica.

Un viaggio curioso, divertente, che permetterà a tutti di sentirsi un po' scienziati…


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sabato 17 febbraio 2018

Giappone. Storie d'amore e di guerra > 21 marzo - 29 luglio 2018 > Palazzo Albergati, Bologna


Giappone. Storie d'amore e di guerra

Una grande mostra dedicata al Giappone classico:
da Hiroshige a Utamaro, da Hokusai a Kuniyoshi, tutti i più grandi artisti dell'Ottocento giapponese saranno esposti a Palazzo Albergati dal 21 marzo al 29 luglio.


Palazzo Albergati, Bologna
21 marzo - 29 luglio 2018




   

Yōshū Chikanobu (1838-1912), Tango Ama no Hashidate, Ama no Hashidatenella provincia di Tango, serie Meisho bijin awase, Raffronto di belle donne e luoghi famosi
Keisai Eisen (1790-1848), Yoshiwara no yoru no ame, notte di pioggia allo Yoshiwara serie: Edo hakkei, otto vedute di Edo

Geisha e samurai, donne bellissime ed eroi leggendari, attori kabuki, animali fantastici, mondi visionari e paesaggi bizzarri sono i protagonisti della mostra Giappone. Storie d'amore e di guerra.

Attraverso una selezione di oltre 200 opere, il Mondo Fluttuante dell'Ukyo-e arriva per la prima volta a Bologna a Palazzo Albergati, calato per l'occasione nella elegante e raffinata atmosfera del periodo Edo (
1603-1868).

Saranno esposti i più grandi artisti dell'Ottocento giapponese tra cui Hiroshige, Utamaro, Hokusai, Kuniyoshi. La mostra offre un panorama completo anche sulla vita dell'epoca in Giappone, con l'esposizione di vestiti di samurai, kimono, ventagli e fotografie.

Il percorso si snoda tra il suadente mondo femminile delle Geisha e delle Ōiran (le cortigiane d'alto rango) e il fascino dei leggendari guerrieri samurai, il racconto della nascita dell'ukiyo-e e le famose stampe Shunga ricche di erotismo, le opere che ritraggono gli attori del teatro Nō e Kabuki accanto a quelle che rappresentano il mondo della natura in tutte le sue manifestazioni - fiori, uccelli e paesaggi.

La mostra sarà corredata da un nutrito programma di attività didattiche e collaterali quali la cerimonia del tè, la creazione degli origami e molto altro.
Sarà insomma un meraviglioso viaggio attraverso la storia, l'arte e la bellezza del Giappone.

Con il patrocinio del Comune di Bologna la mostra è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia e curata da Pietro Gobbi.

Sede
Palazzo Albergati, Bologna


Orario apertura
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
(la biglietteria chiude un'ora prima)

Biglietti
Intero € 14,00 (audioguida inclusa)
Ridotto € 12,00 (audioguida inclusa)

Informazioni e prenotazioni gruppi
T. +39 051 030141


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sabato 10 febbraio 2018

ALLA FONDAZIONE ADOLFO PINI LA PRIMA MOSTRA PERSONALE A MILANO DELL’ARTISTA LEONARDO PELLICANO’: SHEDDING ALL THE DEAD WOOD


ALLA FONDAZIONE ADOLFO PINI LA PRIMA MOSTRA PERSONALE A MILANO DELL'ARTISTA LEONARDO PELLICANO':

SHEDDING ALL THE DEAD WOOD

16 febbraio 2018 – 9 marzo 2018
Opening: 15 febbraio 2018 ore 18.30
Fondazione Adolfo Pini – Corso Garibaldi 2, Milano

Dal 16 febbraio al 9 marzo 2018 la Fondazione Adolfo Pini presenta Shedding all the dead wood, la prima mostra personale a Milano di Leonardo Pellicanò, che raccoglie i nuovi lavori pittorici del giovane artista, realizzati negli ultimi mesi tra Milano, Roma e Bruxelles.

Con questa nuova mostra la Fondazione prosegue il proprio percorso dedicato all'arte contemporanea, sotto la guida di Adrian Paci, con l'obiettivo di porsi quale luogo di incontro e valorizzazione della scena dell'arte giovanile nazionale e internazionale a Milano. 

Quello proposto da Pellicanò è un viaggio nell'alterità, un viaggio dove la dimensione intima si fonde con l'esplorazione di luoghi archetipici: nelle opere esposte all'interno della galleria al piano terra della Fondazione Adolfo Pini, l'artista si manifesta come un cacciatore che si aggira all'interno di territori sconosciuti, che appaiono ora rassicuranti come un giardino dell'Eden pieno di risorse, ora come un buio sottobosco in cui ci si smarrisce. 

Shedding all the dead wood è un percorso che si snoda in un territorio metaforico, dove gli scenari onirici e narrativi rappresentati nei dipinti alludono a luoghi e spazi altri, con la sottostante idea di un paesaggio naturale non intaccato dalla civiltà

L'opera è attraversata dalla presenza dell'artista, centro focale della visione e soggetto nomade all'interno del mondo da lui generato. Dai dipinti di Pellicanò emerge l'atmosfera triviale dei quadri raffiguranti scene di caccia, investite di una propria intima e specifica carica emotiva. È una grande messa in scena che agisce come metafora del processo stesso della creazione artistica.

"Quello che si attua tramite l'entrata in questo territorio inesplorato è quasi un rito iniziatico, la messa in atto delle fasi strutturali dell'individuazione; lo smarrimento, il vagabondaggio, la ricerca, l'incontro, l'azione eroica, il ritorno a casa", afferma l'artista. 

Osservando i lavori di Pellicanò, si percepisce un continuo contrasto tra un dramma sottostante e un atteggiamento ironico, beffardo e celebrativo, si avverte una lieta amarezza in questa giocosità, dove l'ideale romantico è spesso ridicolizzato. 

Nel dipinto "Sunrise/Sunset" ad esempio, un levriero, nobile cane da caccia, rivestito da un'armatura dorata, salta speranzoso verso l'orizzonte. Nella superficie del legno sottostante, emerge un ammasso informe di corpi animali, un presagio di una possibile catastrofe.

Pellicanò utilizza il medium pittorico con serietà e distacco, mettendolo continuamente in discussione con sperimentazioni tramite la pratica del collage, dello spray e l'utilizzo di materiali di recupero

Ad esempio, Il dipinto "My mother won't stop smoking" si presenta come una effigie della madre, un ritratto generato da un'immagine assente. Presentato tramite un display rudimentale, esso richiama l'idea di uno scenario naturalistico. Le fantasie dei luoghi evocati sono infatti presenti nel materiale stesso delle opere, che si aprono nello spazio in un intreccio di silenziose intese.


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Liu Bolin. The invisible man > la mostra arriva a Roma con degli scatti inediti > dal 2 marzo al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini


Liu Bolin. The invisible man
 
2 marzo - 1 luglio 2018
Complesso del Vittoriano - Ala Brasini, Roma


La prima grande mostra in Italia dedicata a Liu Bolin, l'artista cinese definito "l'uomo invisibile" per le sue straordinarie perfomances nell'arte del camouflage.
Amatissimo dal pubblico internazionale sarà celebrato
al Vittoriano con una grande mostra antologica attraverso l'esposizione di oltre 70 opere.

    
Sala del Trono, Reggia di Caserta, 2017 - Courtesy Boxart, Verona
Colosseo n°2, Roma, 2017- Courtesy Boxart, Verona



È il 2005: l'amministrazione di Pechino ordina di abbattere il quartiere Suojia Village, dove risiedono molti artisti critici con il governo. Liu Bolin, classe 1973 e ai suoi esordi come artista, si mimetizza con le macerie del suo studio, si fa fotografare e divulga la foto dando il via a una protesta silenziosa e "trasparente", riscuotendo allo stesso tempo un inaspettato successo.


Inizia così la straordinaria carriera di uno degli artisti contemporanei più talentuosi e interessanti, capace di nascondere forti messaggi sociali attraverso immagini apparentemente semplici, in una sintesi di molteplici linguaggi quali la pittura, l'installazione e la fotografia.


Le sue performance vogliono essere un messaggio forte e chiaro di ciò che accade nel presente, tra il peso della storia e le conseguenze del progresso.

Nel tempo Liu Bolin si fa fotografare davanti ai più importanti monumenti del mondo, a librerie, a scaffali dei supermercati, a opere d'arte, a montagne di rifiuti e tra gli immigrati; la sua fama cresce fino a quando le sue immagini diventano un'icona per i grandi brand: uno per tutti Moncler, che utilizza per diverse stagioni un camouflage di Liu Bolin per pubblicizzare il proprio marchio, ma anche Tod's, Ferrari e molti altri.

La mostra al Vittoriano racconta la storia di Liu Bolin, dalla prima perfomance a Pechino fino agli scatti più recenti del 2017 alla Reggia di Caserta e al Colosseo, appositamente realizzati per la mostra romana e qui esposti in anteprima mondiale.

Con il patrocinio della Regione Lazio e Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale e quello della Fondazione Italia Cina, la mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Galleria Boxart, ed è curata da Raffaele Gavarro.

Sponsor Generali Italia, sponsor tecnico Trenitalia.
L'evento è consigliato da Sky Arte HD.


Orario apertura
dal lunedì al giovedì 9.30 - 19.30
Venerdì e sabato 9.30 - 22.00
Domenica 9.30 - 20.30
(la biglietteria chiude un'ora prima)

Biglietti
Intero € 12,00
Ridotto € 10,00

Informazioni e prenotazioni gruppi
T. + 39 06 8715111



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sabato 27 gennaio 2018

L'artista Giorgio Bevignani in mostra nell'ambito dell'artweek bolognese con DUM.BO dal 31 gennaio al 26 febbraio 2018 presso il Centro Studi Didattica della Arti


DUM.BO
Didattica Underground Metropolitana_Bologna

Artisti: Gian Luca Beccari, Angelo Bellobono, Giorgio Bevignani, Davide Bramante, Massimo Giacon
A cura di Maria Chiara Wang
febbraio – 25 febbraio 2018

Presso Centro Studi Didattica delle Arti - Via Cartoleria, 9 – Bologna

Organizzato da: Contemporary Concept e Liceo Artistico Arcangeli


Promosso da: Ministero della Pubblica Istruzione_Ufficio Regionale Scolastico dell'Emilia Romagna

Accademia delle Belle Arti di Bologna. 

In collaborazione con: Deodato Art Gallery |  giochidiluce  |  Painting |

Mercoledì 31 gennaio: Vernissage su invito, ore 18.30
Giovedì 1 febbraio: Apertura mostra 10.00 – 19.00                
Ingresso: libero


Contemporary Concept, in concomitanza con Arte Fieraorganizza una grande mostra dal titolo DUM.BOin cui vengono presentati cinque artisti di calibro internazionale: Gian Luca Beccari, Angelo Bellobono, Giorgio Bevignani, Davide Bramante e Massimo Giacon.

Il titolo della mostraDUM.BOtrae origine dall'omonimo quartiere artistico newyorkese famoso per la sua anima bohémienne e per il suo fermento artistico sperimentale. Tutti gli artisti presentati in mostra hanno vissuto, lavorato, creato ed esposto nella Grande Mela; molti di loro lo hanno fatto proprio in questo quartiere all'avanguardia di Brooklyn. 

Citando Angelo Bellobono: 'New York rimane ancora oggi uno dei più riusciti esperimenti di antropologia contemporanea; il crocevia dove vite, sogni, successi, vulnerabilità e fallimenti si incontrano e stratificano'. 

DUM.BO, curato da Maria Chiara Wang - con il Patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione_ Ufficio Regionale Scolastico dell'Emilia Romagna - è un progetto espositivo risultante dall'ideazione, organizzazione e realizzazione di cinque percorsi tematici proposti dagli stessi artisti agli studenti del Liceo Artistico Arcangeli di Bologna

Gli obiettivi specifici di questa iniziativa sono orientati a favorire l'indagine degli alunni sugli aspetti interdisciplinari del mondo dell'arte contemporanea e a promuovere la collaborazione tra l'Istituzione scolastica e il sistema dell'Arte, per accompagnare gli studenti verso il mondo universitario. DUM.BO è anche acronimo di Didattica Underground Metropolitana _ Bologna e, in quanto tale, vuole porre l'accento su tre aspetti cardine dell'iniziativa: la valenza didattico-formativa attribuita alle attività in programma, il taglio anticonvenzionale e anticonformista del percorso ideato per gli studenti e il carattere metropolitano del progetto. Bologna è una città viva e attiva dal punto di vista culturale, una città che - grazie alle iniziative sia pubbliche che private - offre sempre più spazio all'Arte Contemporanea. 

La mostra organizzata da Contemporary Concept è inserita nel programma ministeriale del Ministero della Pubblica Istruzione_Ufficio Regionale Scolastico dell'Emilia Romagna, nella programmazione degli eventi culturali della manifestazione di ArteFiera e si avvale del patrocinio del Comune di Bologna e dell'Accademia delle Belle Arti di Bologna.

Nell'ambito di Art City Bologna, in occasione di ArteFiera 2018, DUM.BO è un evento pensato, ospitato e allestito all'interno del Centro Studi Didattica delle Arti: un palazzo del XVI secolo facente parte della splendida cornice dell'Insula Gesuitica di Bologna e prima sede dell'Istituto Statale d'Arte della città (n.1885), che conserva al suo interno calchi e bozze dei più importanti artisti italiani tra cui Michelangelo, Pisano, Jacopo della Quercia e Donatello. 

Contemporary Concept è l'istituzione contemporanea che da anni allarga i propri orizzonti a forme d'interazione tra generi - arte visiva, arte digitale e arte urbana – con progetti curatoriali e grandi eventi, privati e pubblici. Contemporary Concept rinnova la sua collaborazione con la città di Bologna, dopo i grandi successi di Andy Warhol e di Takashi Murakami realizzatinelle scorse edizioni di Arte Fiera.  

I cinque artisti in mostra sono stati scelti per la loro rilevanza internazionale e per la spiccata sensibilità pedagogica. Hanno esposto in gallerie e fiere di tutto il mondo e anche i progetti futuri li vedranno proiettati all'estero. La loro presenza, negli anni, è stata registrata a più scale: dal territorio locale, a quello nazionale per poi estendersi oltre confine.
Per Beccari, Bellobono, Bevignani, Bramante e Giacon il confronto e lo scambio con le nuove generazioni è linfa vitale edimprescindibile nel proprio percorso artistico; il dialogo con i giovani diventa fondamentale per la coltivazione di nuovi talentied essenziale per offrire e ricevere stimoli e rimanere a strettocontatto con  il magma fecondo degli artisti emergenti.

Gian Luca Beccari si occupa di videoarte. La sua produzione ha origine nell'epoca analogica, quella dell'arte manuale, delle foto e delle riprese con la pellicola e approda all'era digitale, quella che utilizza la tecnologia come strumento di analisi e mezzo di espressione. Beccari, portavoce dell'estetica della comunicazione di massa e della filosofia mistica applicata, si concentra sul rapporto tra corpo e tecnologia, uomo e macchina, sinapsi e magneti, carne e metallo. Alla base del suo lavoro c'è uno studio approfondito sia a livello di tecnica (computer, sensori, strumenti digitali…)  che di contenuti (dalla filosofia, alla religione, dalla mitologia ai classici). 

L'arte pittorica di Angelo Bellobono è relazionale, sociale, partecipativa e, in quanto tale, l'osservazione e l'ascolto sono elementi fondamentali nella sua ricerca. Bellobono da anni svolge un'indagine sui temi dell'appartenenza e dell'identità condotta a stretto contatto con le comunità e i territori. 'Before and after my time', programma di avvicinamento e approfondimento della storia originale dei primi abitanti di New York, ne è un esempio. 
E proprio nella Grande Mela Bellobono ha deciso di aprire uno studio come ulteriore sede per il suo lavoro, oltre a Roma. Temi ricorrenti nei suoi lavori sono la Montagna, vissuta non come barriera ma come ponte, cerniera tra luoghi; l'idea di Confine come entità in movimento; il Ghiaccio interpretato come archivio, depositario di memorie sedimentate nel tempo; lo Sviluppo Sostenibile come risultato di una relazione virtuosa tra antropologia e geologia.

Giorgio Bevignani è un artista che ama sperimentare: la sua produzione è varia per i temi sviluppati, per i materiali utilizzati, per i volumi e le forme realizzate. I titoli delle sculture palesano l'interesse di Bevignani per la letteratura, la mitologia, la scienza e la filosofia. La luce, il colore, la cristallizzazione dello spazio e del tempo, le sensazioni tattili sono gli aspetti su cui si concentra maggiormente la sua ricerca. Un approfondimento è dedicato dall'artista anche alle tematiche sociali e allo studio della società contemporanea. Bevignani ha vissuto a New York per alcuni anni ed è lì che è avvenuto l'incontro che ha motivato la sua carriera artistica, quello con Leo Castelli, famoso gallerista statunitense, scopritore di grandi talenti come Andy Warhol. 

Davide Bramante è un fotografo ed uno sperimentatore di linguaggi video. Il suo lavoro è la sintesi di tre passioni: l'arte, la fotografia e il viaggio. Le immagini di grande formato in mostra che ritraggono le città metropolitane del mondo sono realizzate con una tecnica fotografica del tutto originale. Bramante sovrappone esposizioni multiple comprendenti da 4 a 9 scatti fatti in fase di ripresa. Nelle sue opere si racchiude ancora l'effetto sorpresa della pellicola: solo nel momento dello sviluppo si scopre il risultato del proprio lavoro. 

Infine, Massimo Giacon è un artista eclettico e poliedrico. Nella sua carriera annovera opere da fumettista, illustratore, designer, musicista. Le sue sculture in ceramica che vedremo esposte in mostra sono il risultato di una riflessione sulla società contemporanea. I giocattoli da emblemadi divertimento e spensieratezza diventano le personificazioni dei vizi e delle debolezze dell'uomo moderno, i simboli della sua corruzione e del suo malessere. 

In occasione dell'inaugurazione della mostra DUM.BO, la sera del 31 gennaioil Centro Studi Didattica delle Arti aprirà le porte del suo splendido spazio da poco restaurato e si presenterà alla città felsinea con i 5 percorsi degli artisti sopracitati. É altresì compresa, in un'ala dello spazio di Via Cartoleria, una sezione con i lavori dei giovani studenti del Liceo Arcangeli che hanno partecipato al progetto Ministeriale. 

Orari mostra:

Mercoledì 31 gennaio | Vernissage su invito, ore 18.30
Giovedì 1 febbraio: 10.00 – 19.00 
Venerdì 2 febbraio: 10.00 – 19.00
Sabato 3 febbraio: 10.00 – 23.30 ART CITY WHITE NIGHT -
Domenica 4 febbraio: 10.00 – 19.00
Orari mostra dal 6 al 25 febbraio: 10.00 –19.00

Ingresso gratuito 

Lunedì chiusura


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