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Visualizzazione post con etichetta Pino Boresta. Mostra tutti i post
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venerdì 20 ottobre 2017

Pablo Echaurren a Trastevere

Non fermarti!

Il mondo dell'arte non è fermo ma sembra comunque essere un passo al di qua da quello che dovrebbe fare ed un passo al di là delle cose a cui realmente dovrebbe porgere attenzione. Questo non avviene nelle mostra "77 una storia di quarant’anni fa nei lavori di Tano D’Amico e Pablo Echaurren" in corso al MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE. La mostra è il ritratto dell’umanità, dei fatti e degli eventi accaduti nell’anno 1977, la storia di una generazione e di un paese raccontata attraverso le immagini fotografiche di uno tra i maggiori fotografi italiani e le opere di un artista tra i più interessanti della scena contemporanea. Da non perdere.























Il Museo di Roma in Trastevere fa parte dei Musei in Comune ed è sito nell'ex convento carmelitano seicentesco di Piazza S. Egidio, 1/b; nel rione Trastevere a Roma.

http://www.artemagazine.it/appuntamenti/item/5371-notte-al-museo-di-roma-in-trastevere-tra-fumetti-e-musica-jazz

mercoledì 18 ottobre 2017

Luca Vitone al PAC - Cesare Pietroiusti al MLAC

Cerco sollievo

Spesso avverto su di me un peso che mi opprime e riesco a trovare un po' di sollievo solo ogni volta che scorgo giorno, dopo giorno che esistono delle genti, di sovente sono artisti (come in questo caso) con delle menti tali che se le metti nelle condizioni di farlo, se gli offri opportunità e mezzi sono in grado di creare mondi... mondi che vale la pena d'indagare a piene mani, e potendo infilateci pure i piedi. Per cui a tutti gli esploratori delle menti e suoi elementi consiglio di non perdere questi due appuntamenti.








Scusi Vitone, ma con trent'anni di carriera alle spalle ed un'antologica dedicata si sente "arrivato”? «Si è arrivati il giorno che non ci se ne accorge. Quindi no». Criptico, ma soprattutto conciso come un vero genovese, il signor Vitone in questione all'anagrafe è Luca Vitone (Genova, 1964) ed arriva fresco di presentazione della sua prima antologica, "Io, Luca Vitone” (fino al 3 dicembre). 

















INFORMAZIONI Luogo: MLAC - MUSEO LABORATORIO DI ARTE CONTEMPORANEA Indirizzo: Piazzale Aldo Moro 5 - Roma - Lazio Quando: dal 18/10/2017 - al 10/11/2017 Vernissage: 18/10/2017 ore 17 Curatori: Helia Hamedani Generi: arte contemporanea, collettiva Orari: dal lunedì al sabato dalle 15:00 alle 19:00 (salvo ulteriori indicazioni)

Con l'inaugurazione della mostra Contestare l’ovvio, il 18 ottobre 2017 ripartono le iniziative del Mlac - Museo Laboratorio di Arte Contemporanea per l'anno accademico 2017-2018. 
Curata da Helia Hamedani, questa collettiva vede il confronto tra i lavori di Marco Bernardi, Fabrizio Cicero, Marco Colazzo, Rita Mandolini e Pasquale Polidori, ed ospiterà il 9 novembre una lezione-performance di Cesare Pietroiusti sul tema dell'ovviare. 

giovedì 12 ottobre 2017

Le nuvole di Salvatore Pupillo

Salvatore Pupillo – Nuvole








Roma - 12/10/2017 : 11/11/2017

Nuvole, mostra personale di Salvatore Pupillo, vedrà esposta una serie di dipinti della più recente produzione del pittore romano.

  • Luogo: GALLERIA FIDIA
  • Indirizzo: Via Angelo Brunetti 49 - Roma - Lazio
  • Quando: dal 12/10/2017 - al 11/11/2017
  • Vernissage: 12/10/2017 ore 18
  • Autori: Salvatore Pupillo
  • Curatori: Leonora Sofia Marussig
  • Generi: arte contemporanea, personale
  • Orari: Lun-Ven 10-13 16-19.30 / Sab 10-13

Nuvole, mostra personale di Salvatore Pupillo, vedrà esposta una serie di dipinti della più recente produzione del pittore romano. L’esposizione, a cura di Leonora Sofia Marussig, sarà visitabile dal 12 ottobre all’11 novembre 2017 e inaugurerà in occasione della Rome Art Week, iniziativa rivolta alla valorizzazione dell’arte contemporanea nella Capitale.  Protagonista di questa serie di lavori è un sapiente gioco di contrasti in cui campiture uniformi sono graffiate da un’intensa gestualità. Il lirismo cromatico degli sfondi, modulati da tonalità eteree che generano un effetto di soffice evanescenza, è spezzato da vibranti segni formulati attraverso un tocco spontaneo ma mai casuale, impulsivo ma meditato. In quella che parrebbe essere una contraddizione, il pennello si lascia condurre dall’istinto ma le sue scie sono oculatamente calibrate, non dissimili dai disegni tracciati su carta prima di confrontarsi con la tela. Traspare così una ricerca ostinata - quasi ossessiva - di un equilibrio indispensabile all’armonia del risultato finale. 

Gli sfondi sono stratificazioni di velature cromatiche che sembrano evocare una sensazione più che una realtà tangibile, immergendo l’osservatore in atmosfere impalpabili simili a dense nuvole vaporose dalla cromia delicata. Tracce filiformi, circolari, puntiformi e lineari si stagliano come impronte pregne di forza su questi fondi rarefatti, costituendo il marchio di fabbrica dell’artista. Anche nelle opere in cui i segni tracciati richiamano la sfera empirica, questi tendono a rifarsi al mondo incorporeo dell’aria e delle luci, suggerendo, ad esempio, un’analogia tra la tela e i bagliori del cosmo in “Pianeti” e in “Cosmico”; tra il dipinto e i lumi riflessi nelle increspature della trama acquatica in “Lampare”.  A rendere inconfondibile la cifra stilistica di Salvatore Pupillo è il segno, il particolare che cattura l’attenzione e permette di individuare immediatamente la mano dell’artista. La solida coerenza che percorre la sua ricerca, indipendentemente dal soggetto dei singoli dipinti, è quindi ravvisabile nella reiterazione, sempre diversa e mai seriale, di questo elemento distintivo. 
Se a primo impatto il fascino dell’opera di Salvatore Pupillo deriva dall’elegante tecnica pittorica, in seguito a un’attenta indagine ne emerge anche il profondo significato, confermando la sua raffinatezza non solo sul piano della forma, ma anche su quello del contenuto. Essa è, nel suo essere dominata dagli opposti, specchio dell’eterna dicotomia e delle contraddizioni che albergano nell’intimo della nostra psiche, rendendola oggetto di immediata identificazione da parte di chiunque si accosti alla sua visione. Così come quando, in un gioco, si scorgono forme conosciute nelle nubi che solcano il cielo, similmente nelle nuvole di colore di Salvatore Pupillo si può riconoscere un linguaggio familiare che si fa portavoce degli elementi solo apparentemente inconciliabili del nostro vissuto. Se poi non ci si lascia condizionare dai titoli attribuiti quasi sempre scherzosamente e a posteriori dall’artista, si è esposti alle infinite suggestioni che le nuvole sanno evocare, poiché nella loro sagoma indefinita è celata ogni forma possibile. 

Artista e basta di Pino Boresta (Pubblicato su; “Juliet” n. 160 December 2012 – January 2013)


La ricchezza nella rinuncia
Assomiglia come una goccia d’acqua all’attore Jack Nicholson ma lui fa l’artista e vive a Roma. Si chiama Salvatore Pupillo. Quando l’ho conosciuto mi ha raccontato che lavorava come impiegato in un ministero, ma non riuscendo a fare entrambe le cose ha deciso di licenziarsi per fare l’artista a tempo pieno, così ogni volta che lo incontro a qualche vernissage questa è sempre la prima cosa che mi viene in mente: “Cazzo! Come assomiglia a Jack Nicholson”.

Quando poi sorride con quelle sopraciglia che si sollevano diventa praticamente spiccicato al famoso attore nel suo tipico ghigno. Tutte le volte gli consiglio di sfruttare questa sua somiglianza in qualche azione che promuova la sua opera di artista visivo, ma lui è talmente timido che solo all’idea mostra sempre un visibile imbarazzo. Salvatore è uno dei pochi puri dell’arte astratta che ci sono rimasti, uno spadaccino della pittura del nulla o meglio del quasi nulla. Alcuni sui quadri che ricordo sono formati da flebili segni gialli quasi invisibili sopra una tela anch’essa di gialli sbiaditi come solo lui riesce a stendere e calibrare. Insomma un incrocio tra gesti alla Georges Mathieu, ma molto molto più leggeri, e delle sovrapposizioni dello stesso colore alla Kazimir Malevich ma il tutto molto ma molto più rarefatto.

Opere le sue che non hanno niente di ermetico e niente di intelligente: sono una sorta di assenza una su l’altra che danno vita alla sua visione del tutto. Pupillo non è un vero artista. Il mondo è pieno di veri artisti e lui è un artista e basta: vive per quello che fa senza essere assillato dalla ricerca del successo a tutti i costi. E chi sa forse Salvatore ha capito che per avere successo l’unico vero modo è avere uno stile di vita rarefatto quasi invisibile come quei soggetti delle sue opere. Perché, come scrive Stefano Paolucci: “Un uomo è tanto ricco non di tutto quello che può possedere o ottenere ma è tanto più ricco quante sono le cose a cui può rinunciare.” E Pupillo ne è l’esempio vivente.

giovedì 13 luglio 2017

Urban REaction figure

Urban REaction figure


14 luglio – 16 luglio

Dal 14 luglio alle 18:00 al 16 luglio alle 19:30
MACRO TESTACCIO SPAZIO FACTORY
Spazio Giovani di Roma Capitale
Piazza Orazio Giustiniani, 4, 00153 Roma
L’Associazione Acronimo di Alessandro Reni e Silvia Dawid Bishay in collaborazione con Microspazio Architecture & Design Office sta organizzando l'evento URBAN reACTION FIGURE, una manifestazione dedicata all'arte contemporanea che si terrà nei giorni 14 15 e 16 luglio presso lo spazio Factory del MACRO di Testaccio e che avrà come filo conduttore il tema della “vita come opera d'arte”. Le tematiche scelte per questo evento sono volte a promuovere ed incentivare la partecipazione di un pubblico di giovani appassionati ad ogni genere di arte.
ll dispiegarsi della rete, la sua estensione capillare hanno prodotto un continuum comunicazionale da cui il luogo è rimasto escluso.
L'idea è quella di creare un happening nella Factory, facendovi prendere parte ad uno spaccato di vita quotidiana vissuta in modo straordinario, un'utopia in una realtà dove la norma è l'effetto speciale e il luogo quotidiano diviene oggetto di stupore.
L'ambiente è diviso in due grandi zone: la zona vasche e la zona atelier. La zona vasche rappresenterà la "strada" dove si intrecceranno opere di writing e performance di parkour, il tutto supportato da una mostra di lavori fotografici sulla cultura urbana. La zona atelier sarà dedicata all'esposizione di tele e sculture degli artisti partecipanti all'evento.

Gli artisti che prenderanno parte all'evento sono stati selezionati in base al loro background da writer:
Hitnes
Paolo Gojo Colasanti
BOL Pietro Maiozzi
COLLETTIVO Artedarubare Arttobestolen
(Marco Canz Cantarelli, Zeitwille, Emmexyz, Pino Boresta, Francesco Bancheri, Mr. Minimal, Daniele Tozzi Andrea Gandini)
Rocco Granata
MEYO
HOT BOYS
LuigiMario Orgh Sella e Gloria Nina Viggiani
Mattia Maudit
Stefano Bruni
Andrea Kiv
Nove Smirnoff
Marco Réa
Omino71
Flavio Solo
Diamond
Fabio Loop Geloso
Klevra De Rossi
Francesco Amorosino
Arcadio Krayon Pinto
Fabio Petani
Michele Ironmould Fasano
Gesta Future
K2m
Guerrilla SPAM
DesX
Rmogrl Ottantunoventi


Parteciperanno inoltre:
Moveway
-un'associazione sportiva volta a promuovere la disciplina del Parkour/ADD attraverso l'insegnamento e collaborazioni di tipo artistico.

Ostia Street Rockerz
-una crew in cui le diverse personalità, sono ciò che li caratterizza e che arricchisce il loro percorso. Ognuno dei componenti infatti oltre al breaking ha sviluppato altri interessi sia nell'ambito hip hop che non.

L'evento durerà tre giorni, da Venerdì 14 luglio a Domenica 16 Luglio.

• Il venerdì sarà dedicato all'arte figurativa. Si inizierà con il vernissage delle opere esposte e la presentazione degli artisti partecipanti all'evento; il tutto sarà accompagnato da un rinfresco offerto da Acronimo a tutti gli invitati. A seguire è previsto un dj set di Davide Borri in cui ripercorrerà la storia della musica che ha accompagnato l'arte urbana in Italia. Seguirà una performance musicale di 43factory.
• Il sabato sarà dedicato alla danza e al parkour. Nell'area adiacente all'ingresso sono previste alcune performance da parte dei più rinomati breaker di Roma e d'Italia; nel frattempo i traceur della MOVEWAY si esibiranno in una performance di parkour lungo un percorso allestito nella navata centrale della zona vasche. La sera è previsto un dj set di Federico Mancini dj/producer per l'etichetta EXIT 32 RECORDS ROMA/BROOKLYN; a seguire si esibiranno in una performance musicale dal vivo I Tremendi
• La domenica saranno presenti i traceur della MOVEWAY che continueranno ad esibirsi in una performance di parkour lungo un percorso allestito nella navata centrale della zona vasche.

martedì 20 giugno 2017

Vita a Nudo



Sposi Con Optional
















SOS-BORESTA - Event



Retro di una busta di adesivi CUS























Cosa succede quando un artista mette a nudo la sua vita? L'ha fatto Pino Boresta con il crowdfunding "SOS-SFRATTO" lanciato on-line per salvare lui e la sua famiglia dallo sfratto, scrive Pino: “quali sono le implicazioni di un’azione dove l'essenza di un artista si manifesta attraverso la sua stessa vita me lo sono chiesto anche io. Non so se sia stato un atto di coraggio mettere così a nudo il corpo fragile della mia anima, e forse lo capirò solo più in là, ora come ora penso solo che sia stato dettato dalla disperazione. Qualcuno ha detto che chi dice il vero non potrà mai avere pace, né serenità.  E se per far apparire la verità bisogna ridurre tutti gli obblighi forse la mia fortuna è stata che io non ne ho mai avuti verso nessuno, se non quelli verso la mia famiglia”. 


CUS a Roma, foto di Rita Restifo 


Io durante un intervento al MAAM





































Questo il programma di sabato 24 giugno al MAAM - Metropoliz di Roma (Via Prenestina 913): 

Ore 13:30 
Pranzo Meticcio (Euro 5). 
- Per coloro che non potessero restare fino alla fine da quest'ora in poi vi sarà un desk dove durante tutta la giornata i donatori che hanno partecipato al crowdfunding "SOS-SFRATTO" potranno ritirare la loro ricompensa. (http://kapipal.com/projects/sos-sfratto/) 
- L'artista sarà a disposizione per qualsiasi informazione riguardante l'avvenuto crowdfunding e disponibile a valutare qualsiasi offerta di collaborazione o idea per risolvere il suo (e della sua famiglia) annoso problema abitativo. 

Ore 14:30
Affissione di un enorme smorfia adesiva in serigrafia come dono di Pino Boresta al MAAM.
Prima ed unica edizione serigrafica mai realizzata dall'artista in 30 anni, stampata su carata pregiata e realizzata in tiratura limitatissima da Arturo Amitrano di 56 FILI.

Ore 15:30
Considerazioni sul crowdfounding "SOS-SFRATTO". Una serie di interventi dove verranno fuori i diversi punti di vista e le diverse letture di questa nuova “azione artistica” che l'autore ha qualche remora a ritenere tale.
Interverranno, oltre all'artista Pino Boresta: Giorgio de Finis, Egidio Emiliano Bianco, Stefano Taccone, Francesca Pietracci, Alessandro Gianvenuti. 

Ore 17:00
Coffee break: 
- L'artista distribuirà a tutti gli intervenuti un grande adesivo originale firmato, e solo per i primi cinquanta vi sarà in aggiunta una sorpresa. 
- L'artista sarà a disposizione per dediche ed eventuali.
- Tutti i donors* che hanno partecipato al crowdfunding "SOS-SFRATTO" potranno ritirare la loro ricompensa.

Ore 17:30
Tavola Rotonda con artisti ed esperti di street art che rispondono a una o più di una delle seguenti domande che aleggiano nel dibattito artistico contemporaneo: 

La Street Art è arte contemporanea?
La Street Art è arte d'avanguardia?
La Street Art è arte fuori dagli schemi?
La Street Art è arte contro l'Art System e viceversa?
La Street Art è arte più vicina e comprensibile al pubblico?
La Street Art è arte che nasce da esigenze artistiche, o di altro genere?
La Street Art è arte che possiede forti contenuti sociali più di quella ufficiale? 
La Street Art è arte che sta rischiando di essere esaltata solo per il suo aspetto decorativo?
La Street Art è arte che sta rubando spazio all'arte cosiddetta ufficiale? 
La Street Art è arte che sta subendo un tentativo di speculazione?
La Street Art è arte di protesta che per essere tale deve essere illegale?
La Street Art è arte di opposizione che per essere tale deve essere clandestina?

Breve introduzione di Pino Boresta

Parteciperanno: Egidio Emiliano Bianco, Tiziano Tancredi, Omino71, Andrea Natella, Stefano Salvi, Rita Restifo, Giorgio de Finis, Simona Capodimonti, Matteo e Rachele Bartoli, CANZ e il collettivo Arte da Rubare, Carlo Gori.

- Durante la Tavola Rotonda chi volesse partecipare al dibattito che seguirà subito dopo potrà prenotarsi seduta stante presso il desk.

Ore 19:00
Apertura al dibattito. Moderano: Tiziano Tancredi, Egidio Emiliano Bianco e Pino Boresta.
Questa è una delle parti più importanti di tutta la giornata dove il pubblico avrà la possibilità di esporre il proprio punto di vista, un aspetto di questi "incontri" e “dibattiti” che viene frequentemente trascurato e che in questo caso abbiamo voluto riportare al giusto valore.
Tutti coloro che interverranno potranno inviare in seguito uno stralcio scritto della loro esposizione che potrebbe servire per una eventuale pubblicazione di un bollettino degli atti del convegno.


Fronte di una busta di adesivi CUS
























* Qui tutti i donatori del crowdfunding "SOS-SFRATTO":
Valentina Tanni, Marco Enrico Giacomelli, Francesco Melone, Luca Bidoli, Gian Maria Tosatti, Flavio Carbonaro, Barbara Ambrogi, Armando Porcari, Delphine Valli, Silvano Manganaro, Matteo Peterlini, Alessandro Facente, Anna Abba, Davide Dormino, Corrado Belti, Angelo Bellobono, Antonio Arevalo, Egidio Emiliano Bianco, Claudia Colasanti, Fabriezio Del Signore, Lorenzo Canova, Alessio Ancillai, Alessandro Gianvenuti, Pablo Echaurren, Marco Fiorentini, Raffaele Gavarro, Andrea Carbutti e moglie, Arturo Amitrano, Cesare Pietroiusti, Liuba, Giulia Franchi, Stefano W. Pasquini e studenti, Simona Innocente, I Santini Del Prete, Pierpaolo Federico Rospo, Daniele Villa, Massimo Marzo, Kristien De Neve, Saverio Verini, Leonardo Maltese, Matteo Brogi, Augusto Caracciolo, Paola Valori, Luciano Gerolamo Gerini, Pino Buffa e Stefania de Mitri, Marco Salvaggio, Antonio Colantoni, Christian Omodeo, Eron, Arianna Di Cori, Mirko Vignozzi, Rachele e Matteo Bartoli, Eugenio Sidoli e moglie, Luca Prete, Rita Restifo, Daniele Binci, Cecilia Bartoli, Alessio Saso, Gianna Muller, Lino Baldini, Gugliemo Gigliotti, Cristiana Cobianco e comitato per Elia, Tommaso Evangelista, Naoya Takahara, Fiorenzo Zaffina, Mary Angela Schroth, Raffaello Paiella, Jacopo Baruchello, Laura della Gatta, Mario Tosto, Eleonora del Brocco, Nicola Di Caprio, Nello Teodori, Tiziano Tancredi.


CUS a Roma

venerdì 26 maggio 2017

Non insegno tout court

Ho Esistito?






























Io non insegno l'arte tout court, io insegno (porto nelle strade) la mia arte. Nel senso che promuovo e porto l'arte contemporanea in strada, anche a tutta quella gente che neanche ne sospetta l'esistenza, è solo un inizio, un tentativo totalmente privo di pretese, di qualsiasi genere di pretesa se non quella di tentare di esistere, di esistere io, ma che forse ha indicato anche a qualcun'altro che pure lui può esistere. Vi dico questo perché se accade che più di una persona ti racconta che scoprendo il tuo lavoro di street art sono cresciute con un nuovo punto interrogativo nella mente che, addirittura in alcuni casi come sostengono, gli ha cambiata la vita (qualcuno esagerando ha detto gli ha salvato la vita), o si sono messi tutti d'accordo per prenderti per culo, oppure incominci a pensare che qualcosa di vero debba pur esserci e non puoi che esserne contento, felice che un piccolo parziale obbiettivo forse lo hai raggiunto. Se non altro HO ESISTITO, e non ho insegnato la strada per farcela a nessuno, ma ho semplicemente segnalato che ce la si può fare, ognuno troverà poi il modo più adatto per farlo. La mia opera probabilmente è solo un esortazione che tenta di svegliare quelle coscienze assopite e che cercano intorno a loro qualche informazione per trovare nuova forza dentro se stessi, ed in alcuni casi quella informazione sono stato io, e che altro dire se non che mi ha fatto piacere di essere stato utile per qualcuno? Tutto il resto sono solo chiacchiere.
Questa qui sopra la mia risposta ad un provocatorio commento su di un mio post di facebook dove segnalavo la mia intervista di Claudia Colasanti uscita su Il FATTO QUOTIDIANO il 12 maggio 2017 che potrete leggere se avete piacere a link che qui riporto qui:  
https://www.pressreader.com/italy/il-fatto-quotidiano/20170512/282132111364501






Oppure per gli amanti dell'originale qui sotto nella foto:




venerdì 14 aprile 2017

Un mondo di merda


Aria di vita 

Io ed Al che facciamo i lavavetri al semaforo
Failure waist
Noi che spesso (quasi sempre io compreso, o almeno non quanto dovrei visto pure una mia performance qui il link http://pinoboresta.blogspot.it/2017/04/dove-sono-gli-artisti.html) non diamo neanche la mancia a quello che ci pulisce i vetri al semaforo, perché dovremmo dare 30, 100 o 500 Euro ad uno che lo stanno sfrattando con tutta la famiglia? Inoltre, queste sono sommette non indifferenti specialmente l’ultima di 500 Euro, e in questi tempi di crisi per tutti, capisci da te. (sto parlando di questo che troverete qui: http://kapipal.com/projects/sos-sfratto/ leggete pure quello scritto in FAQ). Ragionamento giusto dico io, ma intanto in cambio non è che non ricevi niente, oltre a fare un atto di generosità. Si! Lo so, anche quello al semaforo in cambio ti da una pulita al vetro oppure ti da in cambio un pacchetto di fazzoletti, il problema è la mia presunzione di fondo nel credere che quello che io faccio e che do in cambio valga un po’ di più di un pacchetto di fazzoletti, ma se non vi credessi io come potrebbero credervi gli altri? Ed è stata cosi tutta la mia vita. In realtà le mie ricompense qualcosa valgono e me né sto accorgendo proprio anche in virtù di questo crowdfunding, anche se in realtà quasi nessuno mi supporta e dona per questo motivo. Mi chiedo; se tutti quelli che potrebbero (e non parlo degli amici di Facebook) stessero facendo male i loro conti? E se stessero sbagliando ignorandomi ancora una volta, e come sempre è accaduto? (Un po' ho pianto un pò... ho detto di no tra un pò. nooo un po' ho anche riso un po' anche tu)

Io presento la rivista ARIA 










Failure life
Ho scritto a tutto il mondo:
Gente che 10.000 Euro li spendono per dormire una notte in un albergo di lusso.
Gente per la quale 500 Euro, sono un caffè.
Gente che non diventerebbe sicuramente povera donando 100 Euro.
Gente che mi conosce bene e che qualcosa potrebbe sicuramente fare senza neanche sforzarsi tanto, e la cui sola idea che non mi abbia risposto neanche per una parola di conforto mi crea un vero dolore, tanto che spero vivamente (e quasi me né voglio convincere) che non abbiano mai ricevuto il mio email, ma purtroppo così non è perché non mi è arrivato nessun “failure notice”.
Tu mi dirai, certo se dovessimo dare qualcosa a tutti quelli che ce lo chiedono staremo freschi. Pero mi spiegate per quale motivo alla fine sono solo le persone normali (quelli del tipo che fanno un bollettino a “Save the Children” di 20 Euro ogni anno, perché quello è quello che possono fare e non di più) quelli che sono i più generosi? E che magari neanche mi/ci conoscono direttamente ma sono amanti dell’arte e donano 100 Euro. Questi sono fatti che fanno riflettere, non credete?                                                   (Aria di vita che ogni tanto mi uccide però poi consola mi prende per mano e poi mi tortura gioca con te e pensi: che mondo di merda.)

Io al MAAM di Giorgio De Finis













Failure live

In questi giorni incomincio a credere che la colpa di tutto quello che ci sta succedendo sia mia, perché in un mondo dove le corporazioni, le relazioni tra le persone sono sempre più importanti, indispensabili, inevitabili, necessarie, fondamentali al punto tale che se le trascuri la fine che fai e quella mia, dovevo fare qualcosa di più, qualcosa di diverso. Eppure io non sono quel tipo d’artista cui gli si può rimproverare di stare chiuso nello studio, fuori dal mondo. Ma purtroppo allo stesso tempo non sono quello che si dice un simpaticone particolarmente abile a tessere relazioni e alleanze. E non parlo solo delle PR all’interno del mondo dell’arte ma in generale. Qualcuno in una chat privata mi ha fatto notare che per raggiungere l’obiettivo del Crowdfunding (che parzialmente ci aiuterebbe a superare questo forte momento di difficoltà economica , qui il link: http://kapipal.com/projects/sos-sfratto/ ) sarebbe sufficiente che meno della metà dei miei amici su Facebook mi supporti almeno con l’offerta minima: infatti, 200 (amici) x 30 (Euro) uguale 6000 Euro tondi tondi. Tutti ricompensati, con le mie ambite (a detta di alcuni) smorfie adesive. Io però gli ho fatto presente che non è questo un ragionamento sostenibile, e nessuno dei miei amici di Fb deve essere biasimato se non partecipa al crowdfunding, poiché ognuno deve fare quello che può e quello che si sente di fare relativamente alle proprie possibilità. E qualsiasi critica nei confronti anche di uno solo dei miei amici su Fb non lo accetto e non lo permetto, in quanto, c'è chi come me ha una soglia della vergogna bassa e corazzata dalle critiche in virtù di anni ed anni di continue denigrazioni alle quali non potevo e non posso sottrarmi in quanto è così che ho deciso di affrontare la vita e le difficoltà che questa mi mette continuamente difronte ogni giorno, e chi invece reagisce in maniera diversa, ma i problemi né ha tanti anche lui come la stragrande maggioranza della popolazione di questi tempi specialmente se appartieni a un certo strato sociale. 
Mi sono accorto parlando qui è lì che molti non sanno come funziona il Crowdfunding, e pensano che qualsiasi somma versata, anche quel poco che viene raggiunto venga comunque elargito pur senza raggiungere l'obiettivo, ma purtroppo non è così. Se il target non viene raggiunto tutte le somme versate vengono restituite, e nulla viene dato.
(Rispondo sempre "bene" a un tuo "come va?" ma poi, ma poi. perché? non voglio ma son complice)



La mia famiglia

















Failure being


Ultimamente ogni giorno della mia vita è costellato di problemi che non mi danno tregua, non mi concedono un minuto di tranquillità per respirare e accorgermi di quello che ho intorno, e da quando ho questo problema dello sfratto ho come la sensazione di vivere dentro un casco dove intorno a me vedo solo: provvedimenti giurisdizionali, giudizi, verdetti, decreti, ordinanze, dichiarazioni, decisioni, deliberazione, delibera, giudicato, giudici, avvocati, autorità giudiziaria, potere giudiziario, tribunale, magistrati, magistratura, legale, difensore, procuratore, giureconsulto, consulente, protettore, difensore, patrocinatore, istanze, dibattito, udienza, verbale, fascicolo, incartamento, magistrato, ufficiale giudicante, giudicato, condannato, organo giudiziario, responso, giudizio, sentenza, decisione etc. Il mondo intorno a me sembra essere scomparso, e solo ogni tanto scorgo i miei figli che mi sfrecciano sotto al naso, e anche a tavola quando si mangia tutti insieme, evento raro ma possibile, ognuno è immerso nel suo mondo racchiuso in una visore 6 x 12 centimetri, ma forse è meglio così perché questo evita di caricarli di altre preoccupazioni oltre a quelle della scuola e tutte le altre di cui l'adolescenza è prodiga. Ma probabilmente anche questo non è vero e fanno solo finta di non sentire il peso del problema familiare che tutti i giorni ci urliamo addosso io e Titti, come è giusto che sia in una coppia che dura insieme da 30 anni solo perché così diversi uno dall'altro. Inoltre, a mio modo di vedere il significato della parola “Amico” sta assumendo una valenza diversa in quanto è impensabile che si possa avere 5000/10.000 amici, o anche solo 500 amici veri, ma io non considero questo nuovo aspetto dell’amicizia riguardante i social media una deformazione dell’amicizia e non vedo tutto questo con sospetto e negatività ma anzi né apprezzo i grandi vantaggi che tutti sappiamo e che mi hanno permesso, perlomeno, di ottenere quel minimo che ho raggiunto, se non altro in termini solidarietà, e di cui diversamente non avrei potuto godere.

(Aria di vita che ogni tanto ti uccide però poi consola ti prende per mano e poi ti tortura gioca con te e pensi: che mondo di merda.)

Io dentro al portafoglio di  un amico

























Failure span

Ma non sono qui per fare un trattato sull’amicizia, o come questa parola tanto importante nell’esistenza sociale di un essere umano stia modificando il suo valore, alla luce dell’avvento dei social media. Ne ho intenzione di vivisezionare la nuova valenza della parola “amicizia”, i suoi riferimenti di fondo e quelli nuovi che stanno nascendo, questa è materia di studio per la sociologia contemporanea e lascio che siano i sociologi a occuparsene, o gli scrittori interessati alla questione. Io non sono un sociologo, né uno scrittore ma un artista che navigando tra mille difficoltà cerca, non di farsi accettare dal mondo dell’arte, ma tenta solo di esistere e dare senso e valore alla propria presenza in questo palcoscenico chiamato mondo.

(e pensi: che mondo...)


pino boresta



Il corsivo nelle parentisi il testo di una canzone di Giusy Ferreri che si intitola "Aria di vita"


Omaggio a Giusy Ferreri 









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