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venerdì 13 gennaio 2017

Al Museo Il Correggio "Mai più": le opere di Bruno Canova per il Giorno della Memoria | 22 gennaio - 26 febbraio 2017


Bruno Canova, Il mondo prende atto delle parole di Hitler, 1972-73, collage, acrilico e tecnica mista su masonite, cm. 95 x 244.
tavola dal libro L'arte della guerra

Bruno Canova, La cosa immonda, 1974,
collage, acrilico e tecnica mista su tela, cm. 151 x 220.

Bruno Canova, La strage degli innocenti 1,

1982-1984, acrilico su tela, cm. 70 x 100.

Bruno Canova, La strage degli innocenti 2 (Grande natura morta),
1990, acrilico su tela, cm. 200 x 200.
Bruno Canova, Razzismo italiano, 1995,
collage e tecnica mista su masonite, cm. 71 x 70

Bruno Canova, Viva l’Italia!, 2000,
collage e tecnica mista su masonite, cm. 68 x 96.
























































"Mai più": le opere di Bruno Canova per il Giorno della Memoria a Correggio.

Un progetto internazionale per una mostra, curata da Margherita Fontanesi,

al Museo Il Correggio.
Inaugurazione domenica 22 gennaio, ore 17.


Dal 22 gennaio al 26 febbraio 2017 il Museo "Il Correggio" (Palazzo dei Principi, C.so Cavour, 7, Correggio) ospita la mostra "Mai più", personale di Bruno Canova – artista testimone della Shoah – promossa dal Comune di Correggio in occasione del Giorno della Memoria.

L'esposizione fa parte di un progetto internazionale, curato da Margherita Fontanesi e Lorenzo Canova, che vede coinvolto l'Istituto di Cultura Italiana di Lisbona che ospiterà, in contemporanea alla mostra di Correggio, disegni e grafiche dello stesso Bruno Canova.


Bruno Canova (1925 – 2012) è stato un grande interprete dell'arte italiana, avendo vissuto la terribile esperienza del campo di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale.

La mostra indagherà un aspetto in particolare della Shoah attraverso le opere di chi ha vissuto la guerra e la persecuzione in prima persona. 

Un approccio del tutto nuovo per esplorare ogni modo in cui l'arte può essere interprete e portavoce della storia.

Artista militante e antifascista, attivo nella Resistenza partigiana e per questo arrestato e deportato come prigioniero politico nel campo di concentramento di Brüx nel Sudetenland, Canova, nonostante il vissuto personale di oppositore politico, non ha messo solo il suo vissuto personale al centro del suo lavoro, ma ha dedicato molto spazio, nel suo narrare, alla persecuzione antiebraica.

La maggior parte delle opere in mostra appartengono a un ciclo unitario di dipinti intitolato "L'arte della Guerra", il cui nucleo principale risale agli anni '70. 

Si tratta di opere di medie e grandi dimensioni, fra le quali si distinguono numerosi collage realizzati con documenti, quotidiani e manifesti dell'epoca che danno al lavoro un taglio quasi scientifico.

Attraverso le opere di Canova è possibile trovare l'intera parabola di nascita, sviluppo e fine del Nazifascismo.

"In questi anni stiamo caratterizzando le proposte di Correggio in occasione del Giorno della Memoria attraverso l'allestimento di percorsi artistici contemporanei", commenta il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi.

"Confortati in questa scelta dall'apprezzamento ricevuto, quest'anno ospitiamo la mostra di Bruno Canova, che propone il punto di vista di un artista che ha vissuto l'orrore dei campi di concentramento non perché ebreo, ma in quanto prigioniero politico. 
Grazie alla collaborazione con i curatori, la contemporaneità della mostra con l'esposizione all'Istituto di Cultura Italiana di Lisbona offre all'evento un respiro internazionale di cui siamo ovviamente felici". 

Bruno Canova, 1938, 1973, collage, acrilico e tecnica mista
su masonite, cornice intagliata, cm. 186 x 123.
"Il linguaggio artistico fortemente espressionista di Canova", spiega Margherita Fontanesi, "si intreccia ai documenti storici e ai ricordi personali in opere alle quali è impossibile sottrarre gli occhi e la coscienza. 
Nelle sue opere si trovano echi delle avanguardie di inizio Novecento, di Hieronymus Bosch e dei suoi quadri brulicanti di figure mostruose e disperate, della Neue Sachlichkeit ma anche dello stile degli amici e compagni con cui ha condiviso pittura e ideali: Renzo Vespignani, Mario Mafai, Antonietta Raphaël. 
Quello di Canova è un simbolismo non onirico ma storico e  bellico al cui servizio è stata declinata la tecnica del collage, impiegata solitamente da movimenti artistici dai contenuti molto distanti da questo, come il futurismo e il dadaismo".


Domenica 22 gennaio, alle ore 17, in occasione dell'inaugurazione della mostra, sarà presente a Correggio anche Lorenzo Canova – figlio dell'artista, critico d'arte, professore di Storia dell'Arte Contemporanea all'Università del Molise e direttore dell'Archivio Bruno Canova – che illustrerà al pubblico l'opera del padre.

L'esposizione sarà visitabile fino al 26 febbraio 2017, il sabato con orario 15,30 - 18,30 e la domenica ore 10 - 12,30 e 15,30 - 18,30. Venerdì 27 gennaio, Giorno della Memoria, apertura straordinaria con orario 10 - 12,30 e 15,30 - 18,30. 
Altri giorni su appuntamento. 
Ingresso libero.

Per informazioni: tel. 0522 691806, museo@comune.correggio.re.it, www.museoilcorreggio.org.



BRUNO CANOVA

Mai più

a cura di Margherita Fontanesi

Correggio, Palazzo dei Principi

22 gennaio – 26 febbraio 2017


Inaugurazione: domenica 22 gennaio, ore 17



Orari di apertura: sabato 15,30 - 18,30; domenica 10 - 12,30 e 15,30 - 18,30. 


Apertura straordinaria venerdì 27 gennaio, "Giorno della memoria": 10 - 12,30 e 15,30 - 18,30.


Altri giorni su appuntamento.


Info: Museo Il Correggio, tel. 0522.691806 - museo@comune.correggio.re.it - www.museoilcorreggio.org


Ingresso libero.

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