SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via S. Calenda, 105/D –
Salerno
“EXPERIMENTAL VISUAL POETRY”
Mostra Personale di JOHN
M. BENNETT
Opere 2014 -
2016
a cura di Giovanni Bonanno
Dal 12 Gennaio
al 2 aprile 2017
Inaugurazione:
Giovedì 12 Gennaio 2017, ore
18.00
Ophen Virtual Art
Gallery, Via S. Calenda, 105/D – Salerno Tel/Fax 089 5648159
Orario continuato tutti
i giorni dalle 00.00 alle 24.00
S’inaugura giovedì 12 gennaio 2017, alle ore 18.00, la
mostra personale dal titolo: “EXPERIMENTAL VISUAL
POETRY” che lo Spazio
Ophen Virtual Art Gallery di
Salerno dedica all’artista John M. Bennett con 71 poems poetry realizzati in un arco di tempo che va dal 2014 al
2016. L’esposizione e accompagnata da
una presentazione critica di Giovanni Bonanno.
John M.
Bennett (b. 1942, Chicago) è un poeta
visuale americano sperimentale in cui la scrittura, il suono, la poesia
fonetica e la performance si
relazionano in una sorta di poetica
“asemic” in cui il consueto concetto di poesia lineare si evolve e viene sovvertito in direzione di una
visione sperimentale, accogliendo di fatto umori e ricerche nuove nell’ambito della scrittura, del suono
e della parola. John M. Bennett appartiene a una e particolare
area di ricerca in cui la libertà e la metafora multi-strutturata di
significato si condensa in lacerti di
senso ambiguo dandogli una presenza
apparentemente in forma di scrittura, di immagine o di parola. In 50 anni di attività poetica, ha saputo
rigenerarsi con una sorprendente varietà di proposte in grado
di relazionarsi proficuamente con le avanguardie storiche del novecento e con personaggi interessanti come per
esempio André Masson, Max Ernst, Henri Michaux, Paul Klee, fino ad
rigenerarsi nelle “asemic writings” con una scrittura “universale” capace
di suggerire nuove e diverse interpretazioni possibili. La sua è una scrittura che considero “d’interferenza relazionale” con l’intenzione ben precisa di annullarne
la completa leggibilità e per definirsi
come lettura autonoma, proprio perché riposta in profondità
nelle nostre menti inconsce. Una scrittura creativa, quindi, che fonde testo e segno grafico per divenire in
definitiva anche lacerto d’immagine al limite della figurazione o della scrittura
grafica. Perché, scrive Giovanni Bonanno,
“è nel caso e solo nella
dimensione aperta del fare che
l’espressione poetica può esistere e manifestarsi scavalcando la comprensione univoca della lettura linguistica decodificata; così,
solo così un testo poetico può essere interpretato in modo personale, liberando la mente e
rincorrendo a diversi significati
plurimi che derivano da ciascun accordo
e simbolismo grafico”. Diretto discendente del Dadaismo e della scrittura
sperimentale, viene presentata in questa
mostra personale la poetica di ricerca
di questo importante autore americano con una serie di lavori degli
ultimi tre anni (2014 - 2016). L’evento
vuole essere anche un doveroso omaggio
alla visione del non-sense e dell’objet trouvé diffusa dal Dadaismo di cui
nel 2016 è ricorso il centenario, (1916-2016).
Biografia di
JOHN M. BENNETT
John M.
Bennett [JMB] è nato a Chicago, Illinois, il 12 ottobre 1942. poeta
sperimentale, ha iniziato a far conoscere
il suo lavoro già nel 1970. Ha
lavorato in una grande varietà di generi, tra poesia visiva, grafica, suono,
mail art, cinema collaborando con scrittori e artisti da tutto il mondo. E
'stato anche editore della rivista letteraria internazionale Lost and Found
Times, 1975-2005. Richard Kostelanetz ha scritto che “John
M. Bennett è stato il poeta americano fondamentale della mia generazione,
perché ha prodotto tanti lavori interessanti in una complessa varietà di
modalità sperimentali”. Attraverso una piccola casa
editrice “Luna Bisonte Prods” fondata nel 1974, Bennett si propone prima nella veste di editore di se stesso e poi anche di altri
poeti. In tanti anni ha pubblicato migliaia di opere di scrittori in edizione limitata che fanno parte del
mondo della poesia visiva, parola arte e
arte /poesia, compresi i 30 anni della rivista "Lost & Found
Times", raccolti in diverse
importanti istituzioni, tra cui Washington
University di St. Louis , SUNY
Buffalo , The Ohio State University e il Museum of Modern Art . Bennett
stesso è anche il curatore del
"Avant Writing
Collection", "The William
S. Burroughs Collection", e "The Cervantes Collection"
ai Ohio State University Libraries.
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