Collezione Pérez Simón
fino al 5 giugno 2014 > Roma, Chiostro del Bramante
L’opera narra dell’imperatore romano debosciato e scellerato che dopo una regale cena coprì di petali di rosa i propri commensali fin anche a soffocarli.
E i petali di rosa sono i protagonisti della serata di gala al Chiostro del Bramante che inizia con un sontuoso aperitivo tra l’argento dei candelieri, lo chiffon color cipria del tovagliato e le bocche di leone traboccanti dai vasi di cristallo. Per gli ospiti poi, un tour cosparso di petali inizia alla scoperta delle cinquanta opere sbarcate a Roma. Esse rappresentano per lo più giovani fanciulle circondate da fiori, tra disegni floreali che spuntano dai muri e citazioni solenni di poeti sopraffini scritte addirittura in “capitale romano”, come segno di accoglienza da parte di Roma dei quadri di Pérez Simòn.
Tra i primi ospiti a varcare la soglia del tempio rinascimentale del Bramante ci sono Fausto Bertinotti e Gianni e Maddalena Letta. Ad accogliere gli ospiti oltre alla padrona di casa Patrizia de Marco, anche il famoso collezionista e magnate messicano Juan Antonio Pérez Simon - prestatore di tutte le opere in mostra - e la compagna Silvia Gomez, accompagnati da Véronique Gerard-Powell - la curatrice - insieme all’Ambasciatore del Messico Miguel Ruiz Cabanas Izquierdo.
E lentamente il grande spazio allestito a festa e profumato di essenze floreali - così che il rimando alla visione delle opere diventi anche olfattivo - si anima di personaggi dei salotti buoni romani come Marisela Federici e la signora Leopardi della famiglia dei collezionisti Bellingeri.
Non mancano personaggi del mondo della cultura come Flavia Barca e Andrea Carandini - il grande archeologo - e il Sovrintendente Claudio Parisi Presicce insieme a quelli del mondo dello spettacolo come Ira von Furstenberg e Alessandro Preziosi.
Il tour degli ospiti si conclude con un grande effetto d’impatto proprio dov’è esposta la famosa opera a cui si ispira tutta la serata: l’ultima sala della mostra, dove troneggia Le rose di Eliogabalo è invasa dal profumo dei fiori simbolo per eccellenza di amore e ammirazione - la rosa appunto - che accompagnerà il commensale fino alla tavola, luogo del simposio moderno. Ma al Chiostro del Bramante nessun finto soffitto cadrà sopra le teste dei commensali inondandoli di petali di rosa, anche se il fiore prediletto di Venere, proprio come nell’opera di sir Alma Tadema, regna protagonista oltre che sulla tela anche nell’incantevole cornice del Chiostro del Bramante.
La mostra Alma-Tadema e i pittori dell'800 inglese. Collezione Pérez Simòn sarà aperta e visitabile tutti i giorni fino al 5 giugno.
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