Le scatole degli attrezzi di Tinguely
Erró. Atelier Mécacollages
Le mostre autunnali del Museo in erba di Bellinzona sono dedicate a due "MECARTISTI" *, lo scultore
svizzero Jean Tinguely e il pittore islandese Erró. Tutte e due recuperano per ricreare e riflettono
sulla società dei consumi. Il primo raccoglie ferraglia nelle discariche e realizza "macchine inutili"
chiassose e divertenti; il secondo colleziona ritagli di riviste, giornali, fumetti per creare poi
collages surreali e ironici che stimolano l'invenzione di nuove fantastiche storie in un universo in cui
tutto è possibile.
Le casse degli attrezzi di Jean Tinguely è un percorso gioco interattivo, ideato dalla Vallée de la
jeunesse di Losanna (Roland Besse e Christiane Jost) in collaborazione con il Musée en Herbe di
Parigi: la scelta dei temi e delle opere proposte è stata fatta con particolare attenzione al pubblico
giovane privilegiando l'aspetto gioioso e poetico.
Una mostra originale disposta in grandi casse di ferro, che propone una serie di "incontri con Jean":
Jean e il colore, Jean e l'acqua, Jean il mago, Jean inventa una nuova ruota… che accompagnano i
bambini in un avvincente viaggio che inizia con un filmato dove si racconta di quando il giovane Jean,
ribelle all'autorità del padre, si rifugia nei boschi vicino alla sua casa di Basilea e costruisce mulini
sonori lungo il fiume…
Tinguely affermava "costruisco delle macchine che non servono a niente". Il percorso svela alcuni
segreti delle sue "macchine inutili" nate in un momento in cui di macchine utili, sempre più presenti
nella vita dell'uomo, ce n'erano fin troppe! Precarie, effimere, imperfette, ironiche, colte e
intelligenti le sue macchine sono un omaggio alla fantasia, perché liberate dall'obbligo di avere una
funzione, possono "cadere in panne" e diventare opera d'arte. La mente sognatrice di Tinguely
assembla ferraglia e giocattoli raccolti in depositi disabitati e discariche: oggetti, buttati dalla nostra
società consumistica che rinascono attraverso la sua opera. Tinguely amava sorprendere il pubblico
che spesso era invitato a interagire con le sue opere: proprio come al Museo erba dove i bambini sono
coinvolti nella costruzione di un'opera effimera che poi fanno esplodere, oppure possono sparire
otticamente una borsetta, scoprire la magia delle ruote di Tinguely, creare un originale capolavoro
con la macchina per disegnare…
Tinguely aveva un rapporto speciale con i bambini che considerava, per la loro spontaneità, il suo
pubblico migliore. Ci auguriamo che le sue "macchine inutili", realizzate con rifiuti riciclati "ad
arte", trasformati da una fantasia creatrice e bizzarra, possano essere uno stimolo per avere il
piacere di creare ma soprattutto di giocare.
Un mondo affascinante, cigolante e strano, tutto da giocare e toccare aspetta i bambini al Museo in
erba!
Erró: atelier Mécacollages. Questa non è una mostra… è vero! È un atelier, uno spazio creativo e
di narrazione, ideato da Sarah Mattera e realizzato dal Centre Pompidou di Parigi.
Se Tinguely recuperava e dava nuova vita alla ferraglia, Erró fa rinascere ritagli di libri e riviste: un
tema li accomuna quello del recupero artistico e fantasioso che emoziona. Tutte e due sono uno
stimolante invito al fare creativo per i bambini.
Erró: atelier Mécacollages è percorso è disposto a pavimento grazie al quale i bambini, scoprono 19
riproduzioni di opere di un artista che sicuramente li incuriosirà, un genere (ritratto/ autoritratto)
e una tecnica, il collage.
Erró è un artista islandese affascinato dal mondo delle immagini, fonte della sua ispirazione. Ritaglia
e colleziona tutto ciò che trova nei fumetti, nella stampa, nelle pubblicità, nelle illustrazioni dei
libri… Ed è grazie a questa "riserva d'immagini" che compone i suoi collages dove convivono
personaggi di fumetti, ritratti di dittatori, opere d'arte, oggetti di meccanica, prodotti alimentari,
mezzi di trasporto…: grazie agli accostamenti insoliti, si creano ponti e relazioni fra mondi e
personaggi di ogni tipo che fanno scordare il reale e proiettano in una nuova fantastica storia. Le sue
opere pittoriche nascono dalla trasposizione su tela dei collages.
Un breve filmato presenta un'intervista con l'artista e il suo modo di realizzare le sue opere.
Le postazioni permettono ai bambini di familiarizzare con la serie Mécacollages, divertenti ritratti
surreali in cui Erró mescola elementi del viso umano con ritagli di riviste di meccanica, fotografie…
Dopo aver scoperto l'opera di Erró e i suoi strumenti di lavoro, i bambini sono confrontati con il
"fare": aiutandosi con gli specchi, tracciano il contorno del loro viso a matita, poi ritagliano
elementi meccanici dalle riproduzioni dei Mécacollages messi a loro disposizione, li incollano e
creano il loro ritratto che potrà essere letto e raccontato in tanti personalissimi modi. Ogni bambino
riceve un "kit pronto da incollare" per realizzare nuove opere a casa.
* Il termine "Mecartista" è tradotto dal francese "mécartiste", termine inventato da Erró nel suo
manifesto "Mecanismo".
L'allestimento dell'atelier propone due divertenti "macchine" che desiderano sottolineare l'aspetto
ludico e poetico dell'opera di Tinguely e stimolare il gioco con materiali di recupero.
"La macchina delle parole" è un'opera dall'artista italiano Enrico Casmirri", direttore artistico di
ReMida Varese presso il Chiostro di Voltorre Gavirate.
"La macchina che funziona", è un'istallazione ideata da Gabriella Boeri e Michele Cenzi e
realizzata con la collaborazione delle animatrici del Museo in erba.
L'atelier propone un ricco programma di attività che desiderano innanzitutto introdurre i bambini al
lavoro dei due artisti, Erró e Tinguely. Molte le novità per i piccolissimi un "Baby atelier", per le
famiglie la "Notte al Museo" e i laboratori domenicali, per gli adulti un "Aperitivo e creatività". Il
programma dettagliato così come la documentazione per i docenti è scaricabile dal nostro sito
INAUGURAZIONE: SABATO 14 SETTEMBRE 2013
Dalle 15.30 porte aperte al museo
Alle 17.00, Sala dell'Oratorio Salita alla Motta:
Momento teatrale con il gruppo Storie di Scintille
14 settembre 2013 – 9 febbraio 2012
Orari: lu - ve: 8.30 - 11.30 * 13.30 - 16.30
Sabato, domenica e vacanze scolastiche: 14.00 - 17.00
Chiuso: festivi; 24 e 31 dicembre
Per informazioni e prenotazioni (visite scolaresche, gruppi e atelier):
Il Museo in erba, Piazza Giuseppe Buffi 8, 6500 Bellinzona, Svizzera
Il Museo in erba di Bellinzona è stato inaugurato nel 2000. Nato come prima antenna estera del Musée en
Herbe di Parigi, è diventato autonomo nel 2010 aprendosi a nuove collaborazioni svizzere e internazionali.
È un museo diverso, uno spazio didattico dove sono presentate esposizioni concepite per i bambini. Unico
nel suo genere in Ticino, ha accolto, dalla sua apertura, più di 100'000 visitatori. Stimolando la fantasia
dei giovani visitatori, coinvolgendoli emotivamente nel momento della scoperta e attivamente
nell'atelier, dà loro delle "chiavi" per avvicinarsi con attenzione diversa alla cultura, in particolare alle
opere d'arte conservate nei musei. Il Museo in erba ha ricevuto il Premio Coop Cultura nel 2001 per
l'originalità dell'iniziativa e nel 2011 il Premio cultura della Città di Bellinzona. Nel 2013 ha ricevuto il
partenariato da parte del Club per l'UNESCO Ticino.
Sponsor principale: BANCA STATO
Con il contributo di: Dicastero Cultura Bellinzona, Repubblica e Cantone Ticino–Fondo
SWISSLOS, Fondazione Lucchini, La RegioneTicino, Ticino Turismo, Bellinzona Turismo,
uessearte.
Sponsor principale: BANCA STATO
Con il contributo di: Dicastero Cultura Bellinzona, Repubblica e Cantone Ticino–Fondo SWISSLOS, La RegioneTicino, Ticino Turismo, Bellinzona Turismo, uessearte.
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