La Xilografia è un'antica forma d'arte, che consiste nella realizzazione di incisioni su legno (matrici), che vengono poi stampate su carta attraverso l'inchiostro. Questa disciplina diventa importante nel '500: da qui nasce il libro a stampa, e proprio con Ugo da Carpi e con Durer in Italia si fa conoscere, anche se le migliori espressioni artistiche di questa disciplina (se si esclude Paladino) sono oggi all'estero, in Germania e nel mondo anglosassone.
Dine (Cincinnati, 1935) è uno degli artisti di seconda generazione più interessanti della Scuola di New York, che verso la fine degli anni '50 insieme a Oldenburg, Ratliff, Wesselman, Rauschenberg e Johns si è avvicinato alla Pop Art, ma mantenendo con essa un rapporto più complesso di quanto il termine 'pop' possa indicare, che emerge dalla sua trentennale produzione incisoria, anche xilografica, tra le più interessanti nel panorama artistico del Novecento. Da quasi cinquant'anni Dine si dedica alle incisioni e la sua opera è ritenuta a buon titolo una delle più interessanti del Novecento per la capacità di coniugare tecniche tradizionali con la modernità.
"Jim Dine è un artista attento alla cultura museale e all'arte classica – spiega la direttrice dei Musei di Palazzo dei Pio, Manuela Rossi -; nella sua produzione è in grado di rileggere in chiave contemporanea anche figure classiche come la Venere di Milo conferendo nuovi significati. Insieme a Enzo Di Martino, curatore storico della biennale, abbiamo deciso di ospitare i suoi lavori considerandoli picchi di eccellenza".
Una curiosità: il cortometraggio /Jim Dine: A Self-Portrait on the Walls/ http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Jim_Dine:_A_Self-Portrait_on_the_Walls&action=edit&redlink=1, diretto dalla moglie dell'artista, Nancy, è stato candidato all'Oscar 1996 nella categoria Miglior cortometraggio documentario.
/Jim Dine, Woodcuts, XIV Biennale di xilografia contemporanea/ (mostra resa possibile dal sostegno di importanti sponsor come Abitcoop, Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Blumarine, Cmb, Unipol assicurazioni) consentirà agli appassionati di xilografia e più in generale di grafica un approccio con opere di rilievo e potrà rappresentare un'occasione per conoscere le tante bellezze storiche ed architettoniche del Palazzo dei Pio e più in generale di Carpi, approfondendo la conoscenza di uno dei principali nuclei collezionistici dei Musei cittadini.
Saranno una ventina le xilografie di grandi dimensioni presenti all'interno della rassegna, suddivise per aree tematiche dedicate alla già citata Venere di Milo, a 'Uccelli', 'Teschi', 'Accappatoi', 'Cuori' e 'Pinocchio'. "Può stupire pensare all'accappatoio come soggetto artistico – conclude Rossi – ma è tipico degli artisti legati alla pop art utilizzare nelle opere oggetti di uso quotidiano. I cuori sono uno degli elementi più caratterizzanti della sua creatività, mentre Pinocchio appartiene alla produzione più recente e rappresenta una sorta di metafora della creazione artistica, soprattutto su legno che, proprio come fa Geppetto con Pinocchio, viene trasformato in qualcosa di vitale".
Jim Dine, Woodcuts, XIV Biennale di xilografia contemporanea
Loggia di primo Ordine, Palazzo dei Pio, Carpi, dal 21 marzo al 2 giugno
Orari: venerdì, sabato e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 da martedì a giovedì solo su appuntamento dalle 10 alle 13
Ingresso, comprensivo della visita ai Musei e al Palazzo, 5 euro (3 euro ridotto)
L'inaugurazione della mostra, realizzata in collaborazione con Alan Cristea Gallery, è prevista per sabato 21 marzo alle ore 17
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