Personale di Gianpaolo Cono
Galleria d'Arte Salvatore Serio
via Oberdan
Napoli
dal 26 aprile al 2 maggio
Nel panorama nazionale è raro incontrare artisti capaci di saper interpretare l'attualità senza dover ricorrere ai mezzi tecnologici e alle frontiere del concetto tramite installazioni e videoarte che spesso non sono facilmente comprensibili per tutti, e se come da sempre, l'arte deve essere ed è comunicazione, risulta evidente che artisti come Cono che riescono a fondere i linguaggi in una contaminazione "sporca", dove nel correre dei sistemi solo la cronaca riesce ad essere falso avvenimento, l'accogliere le reti come tag di un linguaggio bidimensionale facilmente individuabile attraverso segni e nuovi alfabeti in codice, portano il giovane artista napoletano a rispondere ad una esigenza di comprensione immediata, istintivamente assolta con la sintesi e una stesura cromatica figlia della contaminazione dei linguaggi degli ultimi 30 anni. Nei "mantra" come nelle "City" si fa forte il messaggio di globalità, che nelle prime è località inglobata dai paralleli di un disegno unico mondiale che diventa codice di una perduta identità e di contro si manifestano voglie di semplificazione dei poteri - nelle seconde, l'umanità si perde nella rete delle reti, scompare subissata di strutture reali e virtuali e si perde qualsiasi presenza visibile vivente, come in un continuo ricercare spiragli che consentano di aprirsi spazi vitali.
Gianni Nappa
Curatore
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