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giovedì 22 marzo 2018

illycaffè partner della mostra dedicata a James Rosenquist: l'artista che disegnò il logo dell'azienda

Inaugura il 24 marzo la mostra

 

JAMES ROSENQUIST. OPERE SU CARTA/WORKS ON PAPER

 

A Casa Cavazzini una personale dedicata a Rosenquist, uno dei fondatori della Pop-Art:

taglio del nastro con la moglie e la figlia dell'artista statunitense.

Apertura al pubblico dal 25 marzo al 17 giugno 2018.

 

 

Nel 1963, al Guggenheim Museum fu allestita l'esposizione Six Painters and The Object: nasceva la Pop Art americana e tra quei sei pittori c'erano artisti come Jim Dine, Roy Lichtenstein, Andy Warhol e James Rosenquist. A un anno dalla scomparsa, proprio a quest'ultimo è dedicata James Rosenquist. Opere su carta/Works on Paper, mostra organizzata dal Comune di Udine–Civici Musei e dall'ERPaC, Ente Regionale per il Patrimonio Culturale, che vuole ricostruire le tappe salienti del suo percorso artistico, focalizzando nello specifico la sua ampia produzione su carta. L'esposizione sarà inaugurata il 24 marzo alle 18.00 a Casa Cavazzini (Udine) alla presenza della moglie dell'artista, Mimi Thompson, e della figlia, Lily, a Udine per l'occasione. Fino al 17 giugno 2018, poi, nelle sale del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Udine si potranno ammirare trentacinque opere dell'artista americano, soprattutto incisioni, disegni e collages provenienti per la maggior parte da collezioni private statunitensi, che delineano l'evoluzione della sua attività dagli inizi degli anni Sessanta, alle ultime prove seguite all'incendio del suo studio avvenuto nel 2009: l'esposizione permetterà così di ammirare lavori quali Spaghetti & Grass o Dusting off Roses (entrambi del 1965) che segnano gli esordi dell'artista nell'ambito della grafica d'arte, passando attraverso capolavori significativi come la serie litografica a colori dal titolo Speed of Light della fine degli anni Novanta del secolo scorso, lungo un itinerario che ricostruisce visivamente la carriera di Rosenquist, caratterizzato da policromie aggressive e vistose e dalla passione per l'esasperazione visiva dei dettagli di oggetti di uso quotidiano. 

La mostra è stata realizzata in partnership con illycaffè, che con l'artista americano ebbe un rapporto privilegiato: fu Rosenquist, infatti, a realizzare a metà degli anni '90 il logo per l'azienda di Trieste che della collaborazione con i grandi maestri ha fatto un tratto distintivo. In mostra sarà visibile anche il dipinto realizzato da Rosenquist in omaggio a illycaffè da cui è stato tratto il logo oggi noto in tutto il mondo.

 

James Rosenquist (Grand Forks, 1933, New York, 2017) è considerato tra i maggiori esponenti della Pop Art americana; prima di diventare famoso, si era mantenuto dipingendo silos e serbatoi di benzina nelle praterie dell'Iowa, del Wisconsin e del North Dakota e aveva poi lavorato per un'agenzia commerciale dipingendo cartelloni autostradali e pubblicitari.

 

Un'esperienza, quella di cartellonista, che influenzerà molto la sua pittura che si dispiega generalmente in dimensioni monumentali, in una successione di immagini legate da associazioni più o meno comprensibili, a commento e critica della società americana. Le radici visive del suo lavoro affondano nella pubblicità e nella comunicazione di massa (da cui elimina qualsiasi intenzione estetica o simbolica), nel modo in cui esse restituiscono in maniera banale e stereotipata la realtà quotidiana; a colpirlo è l'energia e la velocità espressiva che promana dall'immaginario della pubblicità, di cui riscopre l'aspetto fantastico e meraviglioso. Stilemi che riguardano sia la pittura su tela, sia il meno conosciuto mondo del suo lavoro su carta che prende spunto dai medesimi principi compositivi e stilistici.

L'interesse che egli manifestò per la stampa d'arte deve essere ricondotto da un lato al crescente rilievo assunto da questo mezzo di riproduzione negli Stati Uniti durante gli anni '60, dall'altro a una specificità del movimento Pop, che nella stampa d'arte trovava un campo di sperimentazione sul segno e sul suo rapporto con il colore e la pittura, un terreno di ricerca espressiva sulla composizione stessa della raffigurazione. 

In questa situazione si colloca anche l'attività della Universal Limited Art Edition (ULAE), operante ancora oggi a Long Island (New York), ma fondata nel 1957 da Tatyana Grosman, per cui lavorarono molti esponenti della Pop Art e lo stesso James Rosenquist. Buona parte della produzione grafica dell'artista a partire dalla metà degli anni Sessanta è conservata proprio negli archivi della ULAE da cui provengono molte delle stampe esposte in mostra.

 

La mostra e il relativo catalogo, che conterrà uno scritto di Sarah C. Bancroft, direttrice del James Rosenquist Studio,  sono curati da Vania Gransinigh, direttore di Casa Cavazzini – Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Udine. 

 

www.civicimuseiudine.it

 

ERPaC- Servizio promozione, valorizzazione e sviluppo del territorio di Villa Manin

 

L'Ente Regionale per il Patrimonio Culturale ha lo scopo di migliorare la qualità della filiera produttiva della conservazione, del restauro e della gestione del patrimonio culturale del proprio territorio e valorizzarne le potenzialità economiche. 

Provvede alla gestione e valorizzazione del compendio di Villa Manin e del suo parco e degli altri beni culturali, istituti e luoghi della cultura, alla promozione delle relazioni col territorio circostante Villa Manin quale principale punto di riferimento storico culturale.

Gli spazi espositivi di interesse culturale-turistico in gestione al sopracitato Servizio sono il Compendio monumentale di Villa Manin, il Magazzino delle Idee di Trieste, il Teatro Basaglia e Parco di San Giovanni di Trieste, il Faro di Trieste e la Galleria Spazzapan di Gradisca di Isonzo.

 

 

CIVICI MUSEI DI UDINE

 

I Civici Musei di Udine racchiudono una rete di musei e patrimoni, composta da Museo del Castello, Museo Etnografico, Gallerie del Progetto, Museo Friulano di Storia Naturale e Casa Cavazzini – Museo d'Arte Moderna e Contemporanea. 

Quest'ultimo, progettato dall'architetto Gae Aulenti, si sviluppa su 3.500 mq ed è ospitato nell'antico edificio donato dal commerciante udinese Dante Cavazzini. Oltre alle esposizioni temporanee, sono visitabili nel museo le collezioni permanenti, la collezione Astaldi e la collezione F.R.I.A.M. Fra gli artisti esposti figurano Roy Lichtenstein, i fratelli Basaldella, Carlo Carrà, Giorgio Morandi, Giorgio de Chirico, Willem de Kooning, Sol le Witt.



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Mostra Design Week > "La grammatica della linea. MARIO GOTTARDI architetto e designer" > 15 - 29 aprile 2018 > Milano, Spazio IDEA4MI


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Milano Design Week 2018

 

La grammatica della linea

MARIO GOTTARDI

architetto e designer

 

15 - 29 aprile 2018

 

Spazio IDEA4MI

Via Lanzone 23 – Milano

 

INAUGURAZIONE 14 APRILE 2018 DALLE 18

 

In occasione della Milano Design Week 2018 lo spazio IDEA4MI ospita la mostra La grammatica della linea. Mario Gottardi architetto e designer, un omaggio all'opera e alla storia di Mario Gottardi, voluto dal figlio Giorgio e curato da Caterina Corni, con l'art direction dell'architetto Paola Maria Gianotti.

 

Insieme a foto, bozzetti e testimonianze d'epoca della vasta produzione di Gottardi, la mostra sarà anche l'occasione per riattualizzare il suo lavoro, presentando tre complementi d'arredo che portano la sua firma, interpretati in chiave contemporanea.

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             Ritratto di Mario Gottardi                                Conchiglia Grand Hotel - Torre di Madesimo

Mario Gottardi, figura forse poco conosciuta ma molto prolifica sia come architetto che come interior designer, nasce a Venezia nel 1913 e si laurea nel 1939 al Politecnico di Milano, dove muove i suoi primi passi. I decenni '50-'60-'70 sono quelli che lo vedono più attivo dal punto di vista progettuale, operando prevalentemente in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, con delle incursioni internazionali.

 

Questa mostra è l'occasione per ri-scoprire un progettista eccezionale, che fa della misura la sua cifra stilistica: un equilibrio che non significa ripetitività, ma che applica il dominio della linea a una variegata gamma di soluzioni architettoniche e d'interni e che, partendo dagli stilemi razionalisti da cui è chiaramente influenzato, li reinterpreta e li riattualizza seguendo da un lato le tendenze culturali a lui contemporanee e dall'altro le esigenze pratiche e concrete nell'utilizzo degli spazi e soprattutto degli oggetti e dei complementi di arredo, in cui esprime il suo lato più creativo.

 

"Lo si avverte nelle ville, dove il rigore costruttivo non è mai disgiunto da una sensibilità volumetrica e spaziale così come negli edifici residenziali, in cui l'esigenza abitativa non condiziona il sapiente uso dell'equilibrio e dello spazio." - scrive la curatrice Caterina Corni - "Le radici veneziane, la luce lagunare riecheggiano nell'opera di Gottardi. Il sapiente uso dei pieni e dei vuoti, la fluidità della linea creano quella musicalità cantata dal cemento armato, dal legno e dall'acciaio. Se la grammatica progettuale dell'edificio deve tener conto di determinate regole, la grammatica progettuale dell'oggetto d'arredamento gode di quella libertà creativa che svela la dimensione più intima dell'artista".

 

La cura nella scelta dei materiali e l'attenzione ai particolari, in una mediazione costante e continua tra tensione creativa e pragmaticità costruttiva, lo accompagnano in tutta la sua ricca produzione che spazia dall'urbanistica al restauro, dalle costruzioni pubbliche e private, all'arredamento navale, alberghiero, privato e teatrale, a cui unisce l'insegnamento universitario, ruolo che interpreta come fosse il maestro di una grande bottega.

 

La mostra La grammatica della linea. Mario Gottardi architetto e designer presenta una ricca documentazione fotografica e progettuale che testimonia le principali commesse che lo videro protagonista. I lavori di restauro svolti nei primi anni '50 di storici palazzi veneziani tra cui Palazzo Nero e Palazzo Contarini delle Figure sul Canal Grande, sempre a Venezia gli interni e gli arredi dell'Hotel Bauer Grunwald progettati nel 1951. Nel 1958 la progettazione urbanistica di Piazzale Roma e del 1965 la chiesa di S. Pietro Martire a Cinisello Balsamo. Tra il 1966 e il 1969 si occupa del progetto di interior design per il nuovo Conchiglia Grand Hotel Torre di Madesimo e nel 1968 si dedica alla realizzazione del teatro e centro culturale San Babila di Milano. Negli anni '70 arrivano le commesse internazionali tra cui la pianificazione dei complessi turistici di Marmaria, Kiris North e Aksu East in Turchia. Partecipa anche a molti concorsi in anni diversi e vince importanti commissioni pubbliche per le turbonavi Cristoforo Colombo (1953), Leonardo da Vinci (1958) e Michelangelo (1962), di cui realizza parte degli arredi. Instancabile e con la consueta visione acuta del progetto continua a lavorare anche negli anni Novanta a Milano con le ristrutturazioni della sede centrale dell'Alleanza Assicurazioni in Viale Luigi Sturzo e degli uffici del gruppo Zurigo in piazza Carlo Erba e la costruzione del complesso parrocchiale di Sesto San Giovanni.

 

In mostra il passato, ma anche il presente e il futuro dell'opera di Mario Gottardi, perché verranno presentati in anteprima tre prototipi di tre oggetti progettati da Gottardi che saranno poi commercializzati nel 2019. Con la collaborazione del figlio Giorgio, che ha voluto svelare la figura di suo padre anche da un lato più intimo, la curatrice Caterina Corni e l'art director Paola Maria Gianotti hanno scelto tre complementi d'arredo degli anni '50 - una poltrona, una sedia e un tavolino - che sono stati ri-battezzati con i nomi delle donne di casa Gottardi: Michaela, la moglie; Maria Grazia, la figlia; Chiara, la nipote.

 

I tre oggetti dal punto di vista progettuale sono rimasti intatti nella perfetta simbiosi tra forma e funzione e mantengono la purezza del disegno e la sobrietà della linea, su cui è innestata la cultura pop contemporanea nei rivestimenti, producendo un cortocircuito innovativo e originale, un ossimoro tra il razionalismo dell'impianto e l'impatto cromatico dei rivestimenti.

 

La poltrona Michaela, caratterizzata dal perfetto equilibrio di curve e controcurve che ricordano le movenze sinuose di un gabbiano che spicca il volo, è proposta con un'imbottitura damascata in cui spicca il background di un intenso blu Cina. La sedia Maria Grazia dalla raffinata eleganza che ricorda lo slancio delle architetture gotiche e il fascino senza tempo degli strumenti musicali a corda, presenta una seduta rivestita da un verde cangiante che cita le sete degli abiti indiani. Infine il tavolino Chiara che nelle sue forme semplici e marcate evoca lo scafo di una barca, mantiene il legno di rovere nella struttura, ma presenta un vetro smerigliato di un giallo intenso nel ripiano.

 

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Atrio Hotel Bauer - Venezia

 
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Atrio Gran Hotel - Verona

 
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Sala da ballo - Turbonave Michelangelo

 
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Entrata Teatro San Babila - Milano

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martedì 20 marzo 2018

Mostra "DC Super Heroes"_Palazzo degli Esami, Roma


DC SUPER HEROES: MENO DI UN MESE PER VISITARE LA GOTHAM CITY NEL CUORE DI ROMA

Di Gioia: "la mostra sarà aperta fino alle 23.00 nel week end di Pasqua"

 

Roma, 20 marzo 2018. Meno di un mese ancora e poi la Gotham City di Nathan Sawaya lascerà Palazzo degli Esami dopo aver incantato pubblico e critica.

 

L'artista LEGO® più famoso al mondo ha invaso con i suoi mattoncini la location di 2000 mq nel cuore di Roma dando vita a Trastevere alla mostra DC Super Heroes, in Italia per la prima volta fino al prossimo 8 aprile.

 

"Questa mostra è stata per noi un grande successo – sottolinea Fabio Di Gioia di LiveTree, curatore italiano dell'esposizione –. Sawaya, avvocato newyorkese prestato all'arte, ha sbalordito il pubblico grazie alle gigantesche opere di LEGO® che ricostruiscono il mondo dei Supereroi; ben 3 milioni di mattoncini combinati assieme dall'artista più famoso al mondo, conosciuto in Italia anche per un'altra mostra, The Art of The Brick, esposta con grande successo due anni fa. L'arte di Nathan Sawaya – conclude Di Gioia – ha conquistato sia il pubblico adulto che i più giovani, quelli che amano visitare le mostre la sera. Proprio pensando a queste richieste abbiamo deciso di prolungare l'esposizione fino alle ore 23.00 sabato 31 marzo e domenica 1 aprile, in occasione della Pasqua. Anche a Pasquetta la mostra sarà aperta ma nei consueti orari". 

 

Insomma un'emozione per grandi e piccini da non perdere: più di 120 opere, Superman, Batman, Wonder Woman, Joker e la famosa BATMOBILE in scala 1:1 costruita con mezzo milione di mattoncini. È la mostra LEGO® più grande al mondo creata finora dal guru delle costruzioni.

 

DC Super Heroes è realizzata in partnership con Warner Bros. Consumer Products and DC Entertainment. 

 




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venerdì 9 marzo 2018

MADE4ART, Milano: mostra "Il mio Giappone" - con gentile richiesta di segnalazione

 

Il mio Giappone
mostra fotografica

a cura di Vittorio Schieroni, Elena Amodeo

MADE4ART, Milano
In collaborazione con l'Associazione Culturale Giappone in Italia
14 - 26 marzo 2018 | Inaugurazione mercoledì 14 marzo, ore 18.30

Lo spazio MADE4ART di Milano è lieto di presentare Il mio Giappone, mostra dell'artista fotografo di origine marchigiana Guido Alimento (Macerata, 1950) a cura di Elena Amodeo e Vittorio Schieroni. In esposizione una selezione di fotografie realizzate da Guido Alimento durante i suoi numerosi viaggi nel Paese del Sol Levante, molte delle quali scattate nell'ottobre del 2017 a Kyoto e nei suoi dintorni.

Il Giappone, terra di grande suggestione e fascino, e la cultura nipponica hanno da sempre avuto grande influenza sulla sensibilità e la produzione fotografica di Alimento, caratterizzata da una netta predilezione nei confronti dei soggetti naturali, una profonda attenzione per i dettagli e da una tendenza verso l'astrazione. Giardini, fiori, templi, ma anche eleganti figure femminili in abiti tradizionali: il Giappone di Guido Alimento è un luogo della mente e del cuore, dove particolari di elementi naturali, strutture architettoniche e una presenza umana discreta e mai invasiva raccontano tante storie diverse, catturate e restituite dallo sguardo e dall'obiettivo del fotografo.

Accanto alle fotografie di Guido Alimento, verrà presentata una selezione di opere in ceramica realizzate con la tecnica tradizionale Kintsugi da Chiara Lorenzetti; l'artista rompe intenzionalmente piccole ceramiche, ne immagina fratture e imperfezioni, per poi donare alle opere nuova forma e unicità tramite la perfezione dell'oro.

La mostra Il mio Giappone, realizzata con la collaborazione dell'Associazione Culturale Giappone in Italia (Via Lamarmora 4, Milano) e di ChiarArtè di Lorenzetti Chiara, sarà aperta al pubblico dal 14 al 26 marzo 2018.

Il mio Giappone
a cura di Elena Amodeo, Vittorio Schieroni

14 - 26 marzo 2018
Inaugurazione mercoledì 14 marzo, ore 18.30
Lunedì ore 15 - 19, martedì - venerdì ore 10 - 13 / 15 - 19

MADE4ART
Spazio, comunicazione e servizi per l'arte e la cultura
Via Voghera 14, 20144 Milano
+39.02.39813872

In collaborazione con
Associazione Culturale Giappone in Italia

ChiarArtè di Lorenzetti Chiara

Media partner
Gaiaitalia.com
Milano



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mercoledì 28 febbraio 2018

FILA e WOW Spazio Fumetto insieme per la Mostra I maestri della Matita e le MasterClass Di Segno in Segno

LYRA, MATITA UFFICIALE DI WOW SPAZIO FUMETTO, SOSTIENE LA MOSTRA "I MAESTRI DELLA MATITA" E LE MASTERCLASS "DI SEGNO IN SEGNO".

I tratti unici di Simone Bianchi (Marvel), Angelo Stano (Dylan Dog) e Sergio Zaniboni (Diabolik), in esposizione dal 3 marzo al 13 maggio 2018.


Milano, 28 febbraio 2018 - LYRAbrand di FILA Fabbrica Italiana Lapis ed Affini dedicato al disegno e alle belle artiMatita Ufficiale di WOW Spazio Fumetto, sostiene la Mostra "I maestri della Matita"allestita dal 3 marzo al 13 maggio 2018 presso gli spazi del Museo del Fumetto di Milano. 

Una nuova collaborazione che s'inserisce all'interno di una partnership già consolidata che da anni vede l'Azienda a supporto delle attività didattiche e laboratoriali del Museo.

E oggi, il marchio icona della grafite non p che abbracciarequest'Esposizione unica. 

Al centro tre artisti che proprio attraverso la loro abilità nell'utilizzo della matita sono diventati protagonisti indiscussi nel mondo del fumettoSimone Bianchi, la mano che lavora sui super eroi più famosi della DC e della Marvel, da Wolverine a Batman, da Green Lantern a Spider-Man, Angelo Stano, noto soprattutto per il suo apporto a Dylan Dog, e Sergio Zaniboni, per lunghi anni il disegnatore più rappresentativo di Diabolik. 

Tre artisti di generazioni, scuole e tratti completamente diversi ma accumunati dal segno indelebile della loro matita, uno strumento semplice e al contempo potente, capace di dar vita a un incredibile universo immaginario. 

La Mostra è un percorso tra le tecniche di realizzazione del fumetto, tra i lavori più importanti degli autori per raccontarne metodo, stile, evoluzione, ma anche tra gli strumenti fondamentali per realizzarli, matite in primis. 

In parallelo all'Esposizione, WOW Spazio Fumettoin sinergia con LYRA e al know how di FILA, ha organizzato tre MasterClass professionali dedicate al disegno a matita per dar voce al talento e alla creatività. 

A condurle, Simone Bianchi (domenica 4 marzo dalle 10.30 alle 14.30), Martoz (domenica 22 aprile dalle 10.30 alle 14.30), astro nascente del fumetto italiano e Angelo Stano (sabato 5 maggio dalle 14.00 alle 18.00). 

"DI SEGNO IN SEGNO" sono dei workshop nati per offrire a studenti d'Istituti d'Arte, grafici, illustratori, disegnatori e docenti d'arte, un'esperienza unica durante la quale scoprire, insieme agli autori, stili e generi differenti, per trovare o approfondire il proprio personalissimo tratto.

A supportare docenti e partecipanti, la qualità dei prodotti LYRA, una varietà di strumenti perfetti per dare stile ad ogni opera, una gamma completa a supporto di studenti e professionistie la carta di alta qualità firmata Cansonla nota cartiera francese entrata a far parte del Gruppo FILA nel 2016.



FILA (Fabbrica Italiana Lapis ed Affini), nata a Firenze nel 1920 e gestita dal 1956 dalla famiglia Candela, è una Società italiana e una delle realtà industriali e commerciali più solide, dinamiche, innovative e in crescita sul mercato.
Dal novembre 2015, FILA è quotata alla Borsa di Milano, segmento STAR. 
L'azienda, con un fatturato di oltre 422 milioni di euro al 31 dicembre 2016, ha registrato negli ultimi vent'anni una crescita significativa e ha perseguito una serie di acquisizioni strategiche, fra cui l'italiana Adica Pongo, la statunitense Dixon Ticonderoga, la tedesca LYRA, la messicana Lapiceria Mexicana, la brasiliana Lycin, l'inglese Daler-Rowney Lukas e la francese Canson.
FILA è l'icona della creatività italiana nel mondo con i suoi prodotti per colorare, disegnare, modellare, scrivere e dipingere grazie a marchi come Giotto, Tratto, Das, Didò, Pongo, Lyra, Doms, Maimeri, Daler-Rowney e Canson.
Fin dalle sue origini,  FILA ha scelto di sviluppare la propria crescita sulla base dell'innovazione continua, sia di tecnologie sia di prodotti, col fine di dare alle persone la possibilità di esprimere le proprie idee e il proprio talento con strumenti qualitativamente eccellenti. 
Inoltre, FILA e le aziende del Gruppo collaborano con le Istituzioni sostenendo progetti educativi e culturali per valorizzare la creatività e la capacità espressiva degli individui e per rendere la cultura un'opportunità accessibile a tutti.
FILA è attiva con 21 stabilimenti produttivi (due dei quali in Italia) e 40filiali nel mondo e impiega circa 7.000 persone.


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martedì 27 febbraio 2018

TERRY O’NEILL. Icons > 2 marzo - 20 maggio 2018 > Complesso del Vittoriano - Ala Brasini, Roma


TERRY O'NEILL. Icons
Al Vittoriano di Roma continua il ciclo espositivo dedicato alla grande fotografia d'autore.


Da marzo Terry O'Neill e i "volti delle celebrità" raccontano i mitici anni '60 e '70


Complesso del Vittoriano - Ala Brasini, Roma
2 marzo - 20 maggio 2018





Amy Winehouse prima di salire sul palco per il concerto tributo ai 90 anni di Nelson Mandela, Londra, 2008. 71x58,1 cm. © Terry O'Neill
Paul Newman e Lee Marvin sul set di "Per una manciata di soldi", Denver, 1971. 99x73 cm. © Terry O'Neill
Audrey Hepburn sul set di "Come rubare un milione didollari e vivere felici", Parigi, 1966. 81x58,2 cm. © Terry O'Neill
Bruce Springsteen passeggiando per Sunset Strip, Los Angeles, 1975. 78x57 cm. © Terry O'Neill



Dopo il grande successo di pubblico e critica della mostra I Grandi Maestri. 100 Anni di fotografia Leica, al Vittoriano di Roma continua la stagione espositiva di Arthemisia dedicata ai più importanti fotografi del panorama mondiale.

Dal 2 marzo al 20 maggio 2018 ritratti iconici raccontano un'epoca attraverso i volti dei miti del cinema, della musica, della moda, della politica e dello sport: le sale del Complesso del Vittoriano accolgono un'eccezionale retrospettiva dedicata al grande fotografo britannico Terry O'Neill.

Vivendo tra i miti dello spettacolo e avendo con loro un rapporto di grande vicinanza e complicità, nei suoi cinquant'anni di carriera O'Neill realizza alcuni dei ritratti più autentici: da Frank Sinatra (fotografato nell'arco di trent'anni) a Elvis Presley, da Elton John a Bono Vox, da Elizabeth Taylor a Audrey Hepburn, da Brigitte Bardot a Ava Gadner fino a Marlene Dietrich. 

Tra gli oltre 50 scatti leggendari che hanno catturato momenti cruciali della storia dei più grandi personaggi, una sezione è interamente dedicata a una delle più poliedriche figure dello star system mondiale, icona dandy di stile che ha fortemente influenzato la percezione dell'arte e il mondo della moda di questo ultimo secolo: David Bowie.

Prodotta e organizzata da Arthemisia e curata da Cristina Carrillo de Albornoz, la mostra TERRY O' NEILL. Icons offre un'ulteriore testimonianza di come il culto della celebrità, leitmotiv degli anni '60 - '70, abbia notevolmente influenzato il lavoro degli artisti dell'epoca.


Sede
Complesso del Vittoriano - Ala Brasini, Roma
Orario apertura
Dal lunedì al giovedì 9.30 - 19.30
Venerdì e sabato 9.30 - 22.00
Domenica 9.30 - 20.30
(la biglietteria chiude un'ora prima)

Biglietti
Intero € 8,00 
Ridotto € 6,00 

Informazioni e prenotazioni
T. + 39 06 87 15 111


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lunedì 19 febbraio 2018

Sabato 24 febbraio: CISLAGHI in mostra da Italy Restaurant

Sabato 24 febbraio dalle ore 18.00 
ANDREA CISLAGHI
partecipa alla collettiva
CENA CON GLI ARTISTI

presso


P.zza Cordusio - Via San Prospero, 4
Ang. Via Dante - Milano


Sabato 24 febbraio ANDREA CISLAGHI, artista operaio ecosostenibile del ferro e del cemento, partecipa alla mostra collettiva  CENA CON GLI ARTISTI  presso Italy Restaurant a Milano, proponendo alcune sue opere di nuova creazione.

Sabato 24 febbraio alle ore 18.00
inaugurazione della mostra con ANDREA CISLAGHI
CENA CON GLI ARTISTI

presso Italy Restaurant
P.zza Cordusio - Via San Prospero, 4 Ang. Via Dante - Milano
M1 Cordusio
Ingresso mostra con cena: 15 euro
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