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martedì 2 maggio 2017

LA BELLEZZA NELL'UNIVERSO DELL'ARTE: da domenica 7 maggio a Villa Soragna di Collecchio (PR)

LA BELLEZZA NELL'UNIVERSO DELL’ARTE

Mostra collettiva d'arte contemporanea e d'avanguardia

Pittura, Scultura e Poesia



25 artisti per 75 opere esposte a Villa Soragna di Collecchio (PR)

Curatori: Mauro Buzzi, Claudio Cesari e il critico d’arte Marzio Dall’Acqua

Inaugurazione domenica 7 maggio 2017 alle ore 11.00


Collecchio (PR), 2 maggio 2017 - Pittura, scultura e poesia si fondono nel nuovo appuntamento “La Bellezza nell'Universo dell’Arte”, mostra collettiva di arte contemporanea e d’avanguardia, promossa dal Comune di Collecchio e curata da Mauro Buzzi, Claudio Cesari e dal critico d’arte Marzio Dall’Acqua, che inaugura domenica 7 maggio 2017 alle ore 11.00 al Centro Culturale di Villa Soragna, nel Parco Nevicati di Collecchio (PR).

In tutto venticinque artisti che interpretano il tema della bellezza, dalle molteplici sfaccettature e connotazioni diverse: Bottioni, Buzzi, Caccioli, Cesari, Pelosi, Scapinelli, Vernizzi e Violi danno voce alla bellezza attraverso opere pittoriche; Beretti, Bigliardi, Canforini, Cassano, Coruzzi, Guida, Lucchetti, Monica, Montecchi, Ortolani e Sabini invece interpretano il bello con sculture e opere tridimensionali; infine Amoretti, Ramploid, Tinti, Tomasi, Ulivieri e Vignoli mettono in versi la bellezza, creando un trait d’union tra le creazioni artistiche e l’arte dello scrivere per eccellenza: la poesia.

Le opere faranno parte di un catalogo a colori, una pregiata pubblicazione dedicata alla mostra con i contributi scritti di Bartolotti, Carrera, Dall'Acqua, Del Sante, Galli, Guidotti, Marchetti, Ortolani, Pioli, Provinciali e Sabini che sarà presentata durante l’inaugurazione, a cui interverranno anche l’Onorevole Giuseppe Romanini, il Sindaco di Collecchio Paolo Bianchi e l’Assessore alla Cultura Michela Zanetti.



I cataloghi delle mostre curate da Mauro Buzzi, Claudio Cesari e dal critico d’arte Marzio Dall’Acqua sono a tutti gli effetti libri d’arte, già presentati presso importanti librerie come La Feltrinelli.

La mostra è liberamente visitabile nelle sale del Centro Culturale di Villa Soragna fino al 28 maggio 2017 nei seguenti giorni e orari: da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00, il sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 e la domenica solo al pomeriggio.

lunedì 1 maggio 2017

Associazione Bari Centro inaugura la mostra fotografica LUCREZIA RODA "STEEL-LIFE"



 
ASSOCIAZIONE CULTURALE BARICENTRO




 è lieta di invitarvi all'inaugurazione della mostra fotografica personale
 
                               


LUCREZIA RODA   STEEL-LIFE

a cura di Sandra Benvenuti



Inaugurazione mercoledì 10 maggio
ore 19.00


in mostra dal 11 al 24 maggio 2017



ASSOCIAZIONE CULTURALE BARICENTRO 
Via Pola 6
20124 Milano
 
orari: martedì - sabato dalle 15.30 alle 19.00
lunedì su appuntamento
chiuso: domenica e festivi



Associazione culturale Baricentro
Via Pola 6
20124 Milano
Tel. 02 603628 -  335 5871944

domenica 30 aprile 2017

Sedimentazioni Mostra d'arte contemporanea Sovana


M O S T R A  D'A R T E  C O N T E M P O R A N E A

SEDIMENTAZIONI

 

a cura di SALVATORE ENRICO ANSELMI

 

DEMAS, PIZZI, RICCIONI, TATA

  

29 Aprile - 18 Giugno 2017

Museo Archeologico di San Mamiliano - Palazzo Pretorio Sovana (Grosseto)

Orario mostra: 10.00 -13.00/15.00 -19.00 chiuso mercoledì

 

Inaugurazione sabato 29 Aprile 2017, ore 17

 

Midissage sabato 13 Maggio 2017, ore 16.30

Conferenza di Francesca Ceci

Archeologa, Musei Capitolini-Roma

Dialoghi infiniti tra passato e presente

 

 

    La stratificazione delle età, la sovrapposizione delle sedimentazioni caratterizzano gli spazi museali e l'abitato di Sovana, rendendoli un macrotesto fortemente qualificato. Nell'antichità, nel Medioevo e ancora in età moderna gli interventi antropici hanno secato la roccia tufacea, tracciando un circuito viario, un 'sistema vascolare' di fenditure finalizzate alla comunicazione, hanno colonizzato aree urbane, hanno rivestito le architetture di 'panni fittili', hanno fortificato il territorio con arroccamenti e mura urbiche, hanno lasciato i segni simbolici della devozione religiosa in pievi di pietra austere e sacrali. A questo substrato si unisce e con questo si armonizza, secondo finalità dialettiche, l'intervento di quattro artisti contemporanei, Massimo De Angelis-Demas, Maria Pizzi, Luigi Riccioni e Maria Grazia Tata, che percepiscono e rendono reattive le suggestioni del passato, celebrano i rinvenimenti e le emergenze delle civiltà, colloquiano con questi attraverso le individuali semantiche.

    SEDIMENTAZIONI non vuole istituire soluzioni di continuità ma condurre al dialogo le diacronie per farle confluire in un andamento sincronico. Le forme ravvisate dai quattro artisti divergono. Comune è l'atto di trarre dal contesto preesistente il movente ispiratore.

   Demas interpola le superfici bidimensionali con la tridimensionalità delle sovrapposizioni, degli assemblaggi, della massività e della trasparenza, dell'addizione e della compresenza. Polisemica e variegata è la sua produzione. I grafismi che ricordano l'inchiostratura xilografica coesistono con il senso costruttivista dei volumi e delle forme totemiche.

   Maria Pizzi e Luigi Riccioni trattano in via prevalente la strada di decodifica della suggestione di Eros e Thanatos evocata dalle due statuette degli amanti, avvinti da una damnatio che continua a legarli, esposti nel museo di San Mamiliano.

Costruendo una graphic novel, una picture-story neo pop Pizzi dissacra l'eterna vicenda di Romeo e Giulietta, ironizza e denuda, squarcia il sacro velo, rende dissonanti gli antichi versi interpolandoli con una lingua meticcia e demitizzata.

Riccioni colloca l'uomo e la donna sotto forma di figurazioni antropomorfe che fluttuano nello spazio mimando l'incontro di due corpi, quasi in un fregio ligneo che echeggia le danze delle origini, le ataviche narrazioni dello spirito di creazione e le sue forme espressive.

  Tata compie una devota e classificatoria raccolta di rinvenimenti presso la natura, di Ex voto, di tracce repertoriali, di impressioni labili e ravvisate nell'evocazione, nella persistenza del ricordo, nella prefigurazione di salvifiche Resurrezioni. Si affermano nella sua produzione coordinate binarie: natura e mimesi, naturale e naturalistico secondo un tenore prosodico rarefatto ed evocativo.

 

Salvatore Enrico Anselmi




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venerdì 28 aprile 2017

Venezia 2017 | HyperPavilion | 13 maggio - 30 ottobre

  HyperPavilion 
Venezia, Arsenale Nord, Tese 89-90-91
 Preview 9 - 12 maggio, 11 – 19
Vernissage 
11 maggio, 12 – 15
Aperta 
al pubblico dal 13 maggio al 30 ottobre, 2017

Image
Claire Malrieux, Climat General 2017, disegni preliminari, per gentile concessione di HyperPavilion, Venezia, con il supporto di DICREAM
HyperPavilion è una grande esposizione di arte contemporanea che occupa 3000mq in tre magazzini storici dell’Arsenale Nord di Venezia, durante la 57^ Biennale di Venezia.

La mostra è stata annunciata il 23 marzo a Hong Kong; è prodotta da Fabulous Inc (una casa di produzione di contenuti creativi Coreana http://fab-pictures.com/ ) e curata da Philippe Riss-Schmidt.

La mostra presenta una selezione dinamica di opere d'arte che affrontano le conseguenze sull’arte dell'arrivo del digitale. Tutte le opere sono site-specific e la maggior parte sono state create appositamente per questo progetto. HyperPavilion presenta un gruppo di artisti i quali hanno come obiettivo comune l’analisi, la sfida e il dare una risposta a una ulteriore transizione digitale.

HyperPavilion vuole esplorare le modalità in cui il mondo digitale e quello fisico si sono fusi per creare una realtà ibrida. Le opere propongono una spettacolare immersione post-tecno-umana e sono presentate attraverso diversi media tecnologici che includono: proiezioni, un cinema a 360°, un teatro ad ologrammi, installazioni multi-schermo e opere d’arte ibride.

Gli artisti sono: Aram Bartholl; Vincent Broquaire; Claude Closky; Frederik De Wilde; LabNT2; Lawrence Lek; Claire Malrieux; Théo Massoulier; Julien Prévieux; Paul Souviron; Theo Triantafyllidis.

Il curatore Philippe Riss-Schmidt ha dichiarato “Al momento ci troviamo sul ciglio di una nuova era nella quale è iniziata la sinterizzazione del passato verso un (neo-)futuro perfetto. Artefatti culturali, immagini e dati sono trattati come l’oro, fatti per essere estratti dalle macchine. L’internet e il digitale non sono né finiti né sorpassati, non sono un mezzo: rappresentano una nuova era. L’arte post digitale è ovunque”.

Sungbok Myron Jung, CEO di Fabulous afferma che “La chiave di lettura dell’HyperPavilion non è digitale ma artistica: l’arte espressa attraverso la tecnologia digitale. Continueremo a sperimentare nuovi modi di presentare mostre attraverso gli strumenti della nuova era in cui stiamo vivendo.”

Informazioni pratiche
Arrivare all’Arsenale Nord, Tese 89–90–91
Mezzi pubblici: fermata Bacini
Shuttle Privato dall’Arsenale (gratuito con biglietto di Biennale)
HyperPavilion è aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18.
Aperto eccezionalmente nei lunedì 15 maggio, 14 agosto, 4 settembre e 30 ottobre
Ingresso libero

Per scoprire di più sull’HyperPavilion:
Lightbox 
+39 0412411265

Mostra personale di Emilio Leofreddi “Gea Mondi Colori ” a cura di Graziano Menolascina


a cura di Graziano Menolascina
Inaugurazione giovedì 11 maggio 2017 ore 18.30

Presso galleria Smac, via Velletri 30 - 00198
Dal 11 maggio al 17 giugno 2017
La Galleria Smac è lieta di annunciare, l’inaugurazione della mostra personale di Emilio Leofreddi “Gea Mondi Colori ” a cura di Graziano Menolascina. 

In Emilio Leofreddi la materia pittorica si affolla sulla tela con un infittirsi di segni, frasi, pennellate, ritagli, divengono componenti dialettiche indispensabili per un confronto ideale sulla opportunità di evidenziare la mancanza di un qualsiasi desiderio di ordine e l’aspirazione naturale a disporre con razionalità i fatti segnici sul piano. 

Il caos primigenio e le forze scatenate della natura ambiscono a una qualunque collocazione che possa, in un certo senso, superare quell’atmosfera ossessiva, assillante, e paurosamente aggressiva, emergente dal circolare inquieto e pressante dei segmenti e dei punti. 

Le precedenti esperienze di Leofreddi si fondono con le nuove, creando un’importante tessuto di ricerca, sottolineando una tensione creativa coinvolgente, grazie alla quale le problematiche Zen giungono a evocare, nella contemplazione intimistica del proprio esistere, il principio del vuoto attivo, proprio di quel filone del pensiero buddista. 

Sembra quasi che nei suoi elaborati, tenda, a spezzare i vincoli del monologo filosofico e religioso per aprirsi a una possibilità di comunicazione diversa, meno concettuale e sufficiente ad affinare gli strumenti operativi e di recare un contributo sostanziale per superare i limiti della tradizione. 

Il sintetizzare i dati oggettivi e logici, quali ad esempio il rapporto spazio-temporale, e proporre interpretazioni alogiche e intuitive assumono un carattere emblematico e riassuntivo di un quadro psicologico piuttosto complesso, dialetticamente vivo e ricco di significati generali. 

Un’affascinante meditazione sulla natura del cosmo, con molte caratteristiche di levità e immediatezza, un cauto cromatismo che sono tipiche di una raffinatissima e antica civiltà orientale. 

In effetti, in alcuni lavori soprattutto nei tappeti, si nota una diversa impostazione formale che sollecita il fruitore a indagare le cause della nuova ricerca per individuarne la natura proprio nella necessità interiore di guardare alla via, al principio, all’ordine cosmico, in sintesi a quello eterno, vago ed elusivo, profondo e oscuro, ma sempre tale da contenere ogni forma, ogni essenza e ogni realtà. 

Al bisogno di raffigurare sulla tela le istanze di un ordine naturale corrisponde quasi sempre il senso della via verso Oriente, appare come il giusto cammino per arrivare alla verità e vivere quella stessa legge morale, qualificatasi come sostegno indispensabile al viaggio umano. In senso cosmico il movimento del principio Yang e di quello passivo Yin si fondono in unità, dimostrandosi componenti necessari della forza vitale, fino a trascendere la stessa corporeità. 

Il mutamento e l’incessante prodursi e riprodursi sono il fondamento della pittura di Emilio Leofreddi , il quale affonda nella sua cultura radici profonde, sufficienti a portargli linfa e sostanziali giustificazioni al rinnovarsi incessante della poetica.
Studio di Emilio Leofreddi
 
Happy Journey
Corallo psichedelico
Galleria Smac
Martedì – Sabato dalle ore 11.00 alle ore 18.00 e su appuntamento
via Velletri 30 – Roma 00198
0664780359
info@segnimutanti.it
www.segnimutanti.it

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