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martedì 18 ottobre 2016
Alessandra Baldoni | A debita distanza | 27.10.2016 h18
sabato 15 ottobre 2016
Dal 21 ottobre alla Fondazione Pasquinelli la mostra "Geometrie e Lirismi intorno al 1930"
Alla Fondazione Pasquinelli di Milano
opere di Kandinsky, Klee, Mirò e Prampolini.
Con la mostra d'autunno dedicata all'astrattismo europeo ritorna il consueto appuntamento con L'arte in una stanza, il ciclo di esposizioni d'arte ideato e organizzato dalla Fondazione Pasquinelli di Corso Magenta, che offre al pubblico piccole e curatissime mostre con opere della collezione privata Antognini.
Geometrie e Lirismi intorno al 1930, a cura di Antonello Negri, dal 21 ottobre al 3 dicembre raccoglierà in una stanza quattro nomi fondamentali del panorama artistico del Novecento. Un'occasione preziosa di vedere sotto lo stesso tetto Kandinsky, Klee, Mirò e Prampolini, maestri della pittura che hanno condiviso l'esperienza dell'astrattismo, anche di persona come Kandinsky e Klee, che abitarono sotto lo stesso tetto durante la loro docenza al Bauhaus.
Sono ormai due anni che i milanesi scoprono volta per volta i capolavori privati della collezione Antognini, che la presidente della Fondazione Pasquinelli ha deciso di offrire al pubblico in un percorso attraverso autori sempre nuovi.
Da Boccioni, a Carrà, da Modigliani a Balla, passando per Rousseau, Picasso e Magritte: come a voler racchiudere gran parte del panorama artistico del Novecento in un'unica stanza. "Proprio come piaceva a mio marito, il Maestro Pasquinelli, a cui la Fondazione è dedicata"- racconta Pina Antognini – "Raccogliere opere tra loro varie e anche molto differenti, ma ciascuna significativa nel percorso dell'artista".
Tutto nasce nella Parigi del 1925: nella capitale francese si respirava un clima intellettuale nuovo, favorito dal convergere di diverse avanguardie artistiche che videro nell'astrazione la nuova linea direttiva: da una parte l'astrattismo di Mirò e Prampolini, più lirico, che si allontanava dalla figurazione con una progressiva astrazione delle forme naturali; dall'altra la pittura geometrica che partiva dalla linea, dal punto e dal cerchio per arrivare ad una nuova realtà, come nelle opere di Kandinsky e di Klee.
Geometrie e lirismi intorno al 1930, che prosegue fino al 3 dicembre, espone Divenire (1925), tela dipinta dal 'maestro della forma', Kandinsky, utilizzando un vocabolario geometrico e cromatico familiare al pubblico, ma di difficile interpretazione: il pittore non copia la natura ma propone una serie di segni in sintonia con l'animo umano.
Come lui anche Paul Klee desiderava mostrare l'invisibile agli occhi, portando sulla tela un mondo immaginario, che ha perso le coordinate tradizionali in favore di spazi atmosferici evocativi accompagnati da segni grafici, che rompono la lettura lineare dell'opera.
Ne è un esempio Regìa nella tempesta, esposto in mostra, dove numeri, linee e semicerchi circondano una figura a cavallo al centro della tempesta, resa attraverso l'uso sapiente delle pennellate e del colore.
Il pittore è regista di un nuovo mondo anche nell'astrattismo più lirico e naturale di Mirò e Prampolini, che guardavano il mondo attraverso la forza sintetica del colore e delle linee morbide, fino e dipingere singoli elementi in reciproca relazione.
Come in Donna (1932) dell'artista spagnolo, dove il corpo umano conserva la morbidezza delle forme femminili anche se sottoposto a continuo cambiamento e a una costante evoluzione.
La stessa idea di metamorfosi guida l'opera in mostra di Enrico Prampolini dal titolo Paesaggio femminile (1929): l'artista, che visse in prima persona il clima artistico parigino degli anni '30, lavorò sul tema del divenire della materia; nel quadro le forme piene contornate da linee curve perdono qualsiasi contatto con la realtà contingente e danno origine a una composizione astratta, quasi un'arte pura.
Prampolini fu la figura di riferimento per i rapporti tra l'astrattismo internazionale presentato a Parigi nel 1925 e l'ambiente artistico italiano, in quegli anni rappresentato dalla milanese Galleria il Milione.
Tra il 1929, quando aprì, e il 1937, la Galleria ebbe un ruolo fondamentale nella promozione della giovane arte sia attraverso esposizioni all'avanguardia, che con pubblicazioni periodiche di grande qualità; i bollettini esposti in mostra sono la testimonianza di una disponibilità non comune negli anni '30 verso le giovani avanguardie europee.
La mostra viene accompagnata da tre incontri, sempre alle 18.30, tenuti da Antonello Negri - mercoledì 2 novembre - Silvia Bignami – mercoledì 16 novembre – e Andrea Kerbaker – mercoledì 30 novembre – che mettono a fuoco aspetti particolari della stagione storica dell'astrattismo.
Per tutta la durata della mostra, la sezione didattica propone ai bambini dai 6 ai 10 anni delle scuole primarie, dal lunedì al venerdì mattina: Ci sono un russo, uno svizzero, uno spagnolo e un italiano…
Mentre per le famiglie gli appuntamenti sono sabato 22 ottobre, 12 e 26 novembre e sabato 3 dicembre dalle 16.00 alle 17.30.
I laboratori sono a entrata libera su prenotazione obbligatoria: www.larteinunastanza@fondazionepasquinelli.org
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VISITFLANDERS partner della nuova mostra dedicata a Rubens a Milano
Pietro Paolo Rubens La scoperta di Erittonio fanciullo_ particolare Vienna, Palazzo Liechtenstein - The Princely Collections |
Dal 26 ottobre il consueto spazio espositivo milanese del Palazzo Reale ospita una nuova mostra: Pietro Paolo Rubens e la nascita del Barocco.
VISITFLANDERS – Ente del Turismo delle Fiandre, rivolgendosi a un target di viaggiatori mosso da forti motivazioni culturali sempre di più al centro della strategia, sarà partner di questa grandiosa rassegna espositiva che evidenzia lo stretto rapporto tra il pittore di Anversa e la tradizione espressiva e figurativa italica.
Ente del Turismo delle Fiandre
Piazza Santa Maria Beltrade 2
20123 Milano
T +39 02 97 38 17 53
www.turismofiandre.it
info.italy@visitflanders.com
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GRANDE MOSTRA > PICASSO. FIGURE (1906-1971) > 15 ottobre 2016 - 12 marzo 2017 > Museo AMO - Arena Museo Opera, Verona
Picasso Pablo (1881, Málaga - 1973, Mougins), Nu assis (étude pour "Les Demoiselles d'Avignon"), Hiver 1906 -1907, Paris, Huile sur toile, 121x93,5 cm, Musée national Picasso - Paris, © Succession Picasso by SIAE 2016
Picasso Pablo (1881, Málaga - 1973, Mougins), Jeune Garçon à la langouste, 21 juin 1941, Paris, Huile sur toile,130x97,3 cm, Musée national Picasso - Paris, © Succession Picasso by SIAE 2016
Picasso Pablo (1881, Málaga - 1973, Mougins), Femme à la montre, 30 avril 1936, Juan-les-Pins, Huile sur toile, 65x54,2 cm, Musée national Picasso - Paris, © Succession Picasso by SIAE 2016
Picasso Pablo (1881, Málaga - 1973, Mougins), Le Baiser, 12 janvier 1931, Paris, Huile sur toile, 61x50,5 cm, Musée national Picasso - Paris, © Succession Picasso by SIAE 2016
Picasso Pablo (1881, Málaga - 1973, Mougins), L'Étreinte, 26 septembre 1970, Mougins, Huile sur toile, 146x114 cm, Musée national Picasso - Paris, © Succession Picasso by SIAE 2016
Dopo anni dall'ultima retrospettiva milanese dedicata al più ecclettico degli artisti del Novecento, tornano per la prima volta in Italia 90 opere tra le quali Nudo seduto (da Les Demoiselles d'Avignon del 1907), Il Bacio (la piccola e struggente tela del 1931) e La Femme qui pleure e il Portrait de Marie-Thérèse entrambe del 1937, solo per citare alcuni dei capolavori tra i molti concessi in prestito dal Musée national Picasso - Paris.
Opere di pittura, scultura e arti grafiche creano un percorso capace di raccontare la metamorfosi a cui l'artista sottopone la rappresentazione del corpo umano, mentre la sua arte attraversa le fasi del pre-cubismo, del Cubismo, l'età Classica e il Surrealismo, fino a giungere agli anni del dopoguerra, superando le barriere e le categorie di "ritratto" e "scena di genere" per giungere sempre a un nuovo concetto di "figura": quella che rese Picasso costruttore e distruttore al tempo stesso di un arte solo sua, dal fascino inesauribile.
Con il patrocinio del Comune di Verona, la mostra Picasso. Figure (1906-1971) è organizzata da Arthemisia Group in collaborazione con il Musée national Picasso - Paris ed è curata da Emilie Bouvard, conservatrice presso il del Musée national Picasso - Paris. La mostra vede il fondamentale contributo del Gruppo AGSM main sponsor dell'iniziativa.
Il viaggio nel processo creativo picassiano, attraverso le sei sezioni di mostra, porta a scoprire il perché delle produzioni in serie e del riprendere sempre lo stesso soggetto da parte del Maestro, per riprodurlo nel corso degli anni (e cavalcando le diverse epoche e stili) al fine di raccontare quanto fosse ossessivo per lui il ripetersi, nelle proprie creazioni, della figura umana e dei ritratti.
Tra foto e filmati d'epoca che accompagnano il visitatore alla scoperta del vissuto dell'artista, la mostra abbraccia l'arco temporale della sua produzione che va dal 1906 fino agli anni inizi degli anni '70 e racconta - oltre all'entourage intellettuale e letterario e agli studi sul movimento - anche la ricerca durante il primo dopoguerra di un nuovo primitivismo attraverso il disegno infantile, le fonti preistoriche e quel desiderio di liberarsi dalle forme che durerà fino agli anni '40.
L'evento vede come main sponsor Gruppo AGSM; come sponsor Generali; come sponsor tecnico Trenitalia;
media partner L'Arena, AD, Glamour e Radio Company.
Hospitality partner Due Torri Hotel Verona.
L'evento è consigliato da Sky Arte HD.
Catalogo Skira.
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mercoledì 12 ottobre 2016
Salerno / Spazio Ophen Virtual Art Gallery
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