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mercoledì 24 febbraio 2016

Mostra 'I dipinti dei peintres cartonniers' | David Sorgato, Milano | Inaugurazione 4 marzo, ore 18



David Sorgato 
I dipinti dei peintres cartonniers o l'arte anonima del miracolo d'aubusson

5 marzo - 30 aprile 2016
Inaugurazione: 4 marzo, ore 18


Via Sant'Orsola, 13 
 
Il 4 marzo 2016, alle ore 18, David Sorgato inaugura la mostra "I dipinti dei peintres cartonniers. o l'arte anonima del miracolo d'aubusson".

Opere dipinte e opere tessute che rivelano come il legame tra le due arti, ad Aubusson, vivesse in magnifica simbiosi.

David Sorgato ha selezionato, dalla sua ricca collezione di dipinti dei peintres cartonniers de la Tapisserie Royale, 30 tele dipinte tutte provenienti dalla vendita del 1995 della Collezione Hamot, storica maison francese attiva dal 1792 al 1999, che fu tra i fornitori preferiti di tessuti e arazzi di tutti i governi francesi, da Luigi XV al Generale De Gaulle.

In mostra, fino al 30 aprile, anche 10 Aubusson antichi e 6 moderni, alcuni arazzi eseguiti tra Sei e Settecento e una rarissima serie di arazzi del 1930.

Tra arredi scelti ad hoc, dipinti e tessili dialogano tra loro, ma è ammirando in particolare i primi che s'intende quanto era stretto il rapporto tra l'idea, tradotta in pittura, e l'opera compiuta all'interno dei laboratori de la Manufacture Royale d'Aubusson. 

Basta ammirare la cascata di peonie rosa disposte ad arte nella siloutte del fianco di un arredo imbottito, o ancora il mazzo di fiori che centra uno spazio rettangolare con una leggera modanatura, probabilmente la ventola di un parafuoco, o lo schienale di una seduta.

Questi dipinti, modelli fedeli in proporzione e colore ai manufatti finiti, siano essi arazzi murali, tappeti o tappezzerie, spesso erano accompagnati da scritte, appunti o annotazioni tecniche lasciate dal pittore per guidare il maestro tessitore; costui posizionava i cartons sotto al telaio al quale lavorava con la tecnica a basse lisse, cioè allargando i fili stessi sul retro del lavoro, senza mai vederne direttamente il risultato se non con l'ausilio di un piccolo specchio fatto scivolare tra i fili e i cartons: il miracolo d'Aubusson.

Il fascino dei cartons sta proprio nel fatto di essere stati vivi strumenti di lavoro: lungo il perimetro sono ancora presenti i piccoli fori dei chiodi serviti per fissarli a telaio. 


Nessuno di questi capolavori reca la firma del suo esecutore, che evidentemente si considerava parte integrante di una filiera artigianale. 
 
Solo in qualche caso è apposto a margine dei dipinti il nome Aubusson come autenticazione d'origine, perché comunque, in queste verdures, nei fiori, frutti, paesaggi boschivi, corsi d'acqua e piccoli animali, che sembrano usciti da una fiaba, si coglie una rara sensibilità e un raffinato gusto per il bello.

Chi si avvicina a Les Cartons de Tapisserie d'Aubusson ha dinanzi a sé opere di alto artigianato artistico, dei veri e propri dipinti realizzati con passione e maestria, che sono testimonianza di un'epoca e di un mestiere scomparso. 


Oggi, ammantati della dignità di opera d'arte a sé stante, sono oggetto di un nuovo e vivo interesse artistico e commerciale, soprattutto in Francia dove si prospetta la nascita di un museo dedicato.




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martedì 23 febbraio 2016

"I ritmi del colore, la danza delle forme": le opere di Ghilardi in mostra a Bergamo

I ritmi del colore, la danza delle forme

Dal 12 marzo al 3 aprile, presso la ex chiesa della Maddalena di Bergamo, una mostra dedicata a Paolo Ghilardi


Bergamo, 23 febbraio 2016 - La Fondazione Credito Bergamasco organizza – con il patrocinio del Comune di Bergamo e con la collaborazione di GAMeC – una mostra dedicata a Paolo Ghilardi: I ritmi del colore, la danza delle forme.

L'esposizione approfondisce il percorso esistenziale ed artistico di Paolo Ghilardi attraverso una selezione di dipinti e sculture realizzati dagli anni Sessanta agli anni Novanta, periodo corrispondente al quarantennio centrale della sua attività.


Artista curioso e aggiornato, sempre attento alle diverse manifestazioni della creatività umana, i suoi interessi sono sconfinati nella musica, nel design, nell'architettura, nell'urbanistica.

Dopo alcune esperienze vicine alle tendenze della Nuova Figurazione, alla fine degli anni Sessanta Ghilardi rompe completamente anche gli ultimi rapporti che lo legavano all'arte mimetica per iniziare una personale ricerca nel campo dell'astrattismo e dimostrando notevole apertura verso ciò che parallelamente si produceva a livello internazionale.

Dai quadrati concentrici, alle rette modulate, ai nastri multiformi, le geometrie colorate di Paolo Ghilardi si scandiscono sulle superfici come in una danza, a volte febbrile e sincopata, a volte sinuosa e leggiadra.


Abile sperimentatore di materiali diversi, Ghilardi ha approfondito con rigore gli studi sulla geometria percettiva e, attraverso significativi interventi di arte ambientale, ha rinnovato con freschezza e libertà il concetto classico di opera d'arte.


"L'esposizione – sostiene Angelo Piazzoli, curatore della mostra insieme a Paola Silvia Ubiali – rappresenta l'omaggio della Fondazione Creberg a un artista che ha saputo stare al passo con i tempi recependo in modo personale i venti di novità che soffiavano in Europa nella seconda metà del Novecento e rispondendo agli stimoli con una ricerca sempre intelligente e coerente (peraltro esposta nelle gallerie più aggiornate e sperimentali)."


"Essa costituisce altresì – prosegue il Segretario Generale della Fondazione Credito Bergamasco – l'occasione per ricordare un vero Civis bergomensis, un Cittadino che ha lasciato un notevole contributo a Bergamo, sia come insegnante – prima al Liceo Artistico Statale e poi all'Accademia di Belle Arti Giacomo Carrara – sia come consulente del Comune per il Piano del colore della città dall'inizio degli anni Ottanta fino al 2005, impegnandosi ripetutamente nel recupero di decori antichi. Tematiche delicate, che hanno investito tutto il discorso dell'arredo urbano e sulle quali Ghilardi è intervenuto con il garbo di un vero e proprio maestro del colore, mettendo in campo la propria personale capacità di far "danzare le forme sul ritmo del colore."



Sede e orari 

Bergamo, ex chiesa della Maddalena
Via Sant'Alessandro, 397d 

12 marzo – 3 aprile 2016

Orari:
da martedì a domenica,  dalle ore 15.30 alle ore 19.30 

Ingresso libero
Catalogo in distribuzione gratuita in mostra



Evento inaugurale: venerdì 11 marzo, ore 18.00

Organizzazione Fondazione Credito Bergamasco (Bergamo) con il patrocinio del Comune di Bergamo e con la collaborazione di GAMeC

Curatori: Angelo Piazzoli - Paola Silvia Ubiali





Per informazioni: www.fondazionecreberg.it

La Fondazione Creberg è on line su Facebook con la pagina "Fondazione Credito Bergamasco":
www.facebook.com/pages/Fondazione-Credito-Bergamasco/1544952805763131?fref=ts

lunedì 22 febbraio 2016

"A Pop History" mostra a cura di Graziano Menolascina.

A Pop History
a cura di Graziano Menolascina

Inaugurazione 27 febbraio 2016, ore 18:00 palazzo Pietro Tiravanti
sede dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone
a cura di Graziano Menolascina


L’Accademia di Belle Arti di Frosinone ospita per la prima volta una mostra dedicata all’arte contemporanea; una occasione unica per coniugare la fruizione di un'importante contenitore culturale qual è il MACA (Museo di Arte Contemporanea dell’Accademia) che apre le proprie porte al territorio e poter conoscere il mondo affascinante e sfacettato della Pop Art, lungo quasi cinquant’anni di storia tra tecniche e artisti, in uno scenario davvero internazionale.

“A Pop History” propone un viaggio attraverso tutta l’evoluzione della Pop Art Internazionale a partire dagli anni Cinquanta quando il movimento iniziò a sperimentare una nuova visione estetica del mondo. 

L’esposizione parte dall’assemblage del padre fondatore del movimento Robert Rauschenberg, ma propone anche i “Flowers” di Andy Warhol e i personaggi dei fumetti di Roy Lichtenstein, continuando con i graffiti di Keat Haring, gli studi realizzati da Dennis Oppenheim per macchine del futuro volanti e gli scatti fotografici di Sam Shaw.   

Negli stessi anni in Italia una nuova generazioni di artisti si confronta con la Pop Art americana: Alighiero Boetti, Mario Schifano e Bruno Zanichelli, il nipponico Yasumasa Morimura con la serie “Self-Portrait – After Marilyn Monroe”, passando per i geometrismi di Nicholas Howei e Peter Halley finendo all’artista riconosciuto come il pittore delle persone Alex Katz. 

Il percorso continua con le opere pittoriche di David Bowes, Daniele Galliano, Ryan Mendoza e David Salle, la tecnologia delle sculture parlanti di Tony Oursler e al lavoro in cera New Pop di Silvano Tessarollo, per terminare con uno sguardo sulle generazioni ultime con i lavori di Manuele Cerutti e Sabrina Dan, le installazioni Zen di Yo Akao, le sculture scomponibili di Gabriels e le opere ricavate da codici HTML di Hirotsugu Aisu.


gli artisti:
Hirotsugu Aisu, Yo Akao, Alighiero Boetti, David Bowes, Manuele Cerutti, Sabrina Dan, Gabriels, Daniele Galliano, Peter Halley, Keat Haring, Nicholas Howei, Alex Katz, Roy Lichtenstein, Ryan Mendoza, Yasumasa Morimura, Dennis Oppenheim, Tony Oursler, Robert Rauschenberg, David Salle, Sam Shaw, Mario Schifano, Silvano Tessarollo, Andy Warhol, Bruno Zanichelli.

Una mostra dedicata al tema della Pop Art negli spazi museali,
inaugurazione:
sabato 27 febbraio 2016, alle ore 18:00, Accademia di Belle Arti – MACA
palazzo Pietro Tiravanti (viale Mazzini – Frosinone).



                    Accademia di Belle Arti di Frosinone – Viale Marconi – 03100 Frosinone – Tel. 0775 211167 – Fax 0775 211168
e-mail: direttore@accademiabellearti.fr.it – Sito web: www.accademiabellearti.fr.it

A Romaest "Siamo la Roma", mostra dedicata all'AS Roma

Romaest dal 22 febbraio al 21 marzo ospiterà "Siamo la Roma".
Per la prima volta in mostra tutte le figurine Panini dedicate al Capitano Francesco Totti.
Il Pullman della As Roma arriverà nel Centro Commerciale per essere visitato dai tifosi.


Un mese ricco di appuntamenti da non perdere a Romaest per i tifosi della As Roma. Dal 22 febbraio al 21 marzo il Centro Commerciale di Via Collatina, 858, ospiterà 'Siamo la Roma'.

Tra gli eventi principali, al secondo piano, ingresso sud, dal 24 febbraio al 21 marzo, la mostra di figurine Panini dedicata al capitano della Roma, Francesco Totti.

Per la prima volta la Panini ha messo a disposizione tutte le figurine originali che ripercorrono la carriera del Capitano. Sarà possibile, inoltre, ricevere gadget e scambiare figurine.

Nel corso della manifestazione, previsto anche l'arrivo a Romaest del pullman della As Roma, che i tifosi più appassionati potranno visitare.

Dal 22 febbraio al 21 marzo (secondo piano, ingresso nord) sarà aperta al pubblico anche la mostra 'Vecchi Glorie', una galleria dei giocatori che hanno reso grande la As Roma.

Per i più sportivi sarà possibile giocare al calcio biliardo con Snookball (Lun - Ven 16:00 - 20:00 Sab - Dom 10:30 - 13:30; 15:30 - 19:30, primo piano, ingresso nord).

Prevista anche un Area tecnica per gare di tiri di precisione, potenza e foot bowling e il Subbuteo con tornei e gare di abilità (secondo piano, ingresso nord).

Per i tifosi anche un divertente Face in Hole, mettici la faccia, per farsi fotografare vicino ad un campione della As Roma.

Infine nei  giorni 27/ 28 febbraio, 5/6/12/13/19/20 marzo la mascotte Romolo della As Roma sarà disponibile per una foto ricordo.



Romaest:  GRA uscita 14 - 15 - Autostrada A24 uscita Ponte di Nona - Roma Lunghezza



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GUARNERI, OLIVIERI, VERNA. GLI ANNI SETTANTA, a cura di Ivan Quaroni | opening giovedì 25 febbraio, ore 18:30, Progettoarte elm, Milano


 

GUARNERI, OLIVIERI, VERNA
GLI ANNI SETTANTA

a cura di Ivan Quaroni

Dal 25 febbraio al 29 aprile 2016
Progettoarte elm, Via Fusetti, 14 - Milano

Inaugurazione giovedì 25 febbraio 2016 ore 18:30


La galleria Progettoarte elm di Milano, nel proseguimento del percorso di promozione e valorizzazione degli artisti della Pittura Analitica, dopo le  personali dedicate a Pino Pinelli (2013), Marco Gastini (2012), Claudio Verna (2011), Enzo Cacciola (2010) è lieta di presentare la mostra Guarneri, Olivieri, Verna. Gli anni Settanta.

Per l'occasione saranno esposte circa venti opere pittoriche risalenti agli anni Settanta, periodo in cui le intuizioni dei tre artisti giungono a quella nuova maturazione espressiva, poi variamente denominata dalla critica con i termini di Pittura Analitica, Pittura-Pittura o Nuova Pittura, una tendenza che trova riscontro nelle parallele e coeve indagini dei pittori francesi (Support/Surface) e tedeschi (Analytische Maleri o Geplante Malerei).
I lavori qui proposti mostrano come le ricerche di Guarneri, Olivieri e Verna siano legate da un comune ritorno ai valori basilari della pittura, ai fondamenti irriducibili di una grammatica fatta di luce, segno e colore.
Sorta dalle ceneri dell'Informale, ma egualmente distante dalle sperimentazioni sul grado zero della pittura, questa nuova sensibilità - oggi giustamente riscoperta e rivalutata anche dal mercato - si contraddistingue per l'attenzione al sistema di relazioni interne alla pittura e per l'analisi dei suoi vocaboli essenziali, liberati da ogni funzione descrittiva.
Narrazione e rappresentazione, avvertiti come elementi inessenziali, lasciano, infatti, spazio all'indagine su movimento, vibrazione luministica, pulsazione ritmica e intensità del colore. Il risultato è una pittura "a percezione lenta", che richiede all'osservatore una visione prolungata.
È il caso soprattutto di Riccardo Guarneri che, identificando il colore con la luce, dipinge quadri bianchi, innervati da una filigrana di segni sottili che accentuano il carattere impalpabile della pasta cromatica.
Anche Claudio Olivieri lavora, soprattutto all'inizio del decennio, con un linguaggio che combina il segno al colore, dove però si avverte già l'interesse per la costruzione di forme fluide e scure masse plasmatiche affioranti dal fondo della tela. 
Influenzato dalle teorie gestaltiche e dai problemi legati alla percezione, Verna è, tra i tre, l'artista più interessato alle forme geometriche e alle partizioni ritmiche. Nelle sue tele il colore si organizza in campiture uniformi, sovente scandite da rettangoli, losanghe e bande di colore che evidenziano il dato processuale della sua pittura.
Questa mostra, a distanza di oltre quarant'anni, è un'opportunità unica per valutare il rigore linguistico delle ricerche di Guarneri, Olivieri e Verna attraverso una selezione di opere dipinte tra il 1970 e il 1979. Gli anni Settanta rappresentano, infatti, un periodo cruciale, compresso tra il retaggio delle formulazioni poveriste e i futuri fermenti transavanguardisti, in cui questi artisti, insieme ad altri membri di quella mobile e fluida compagine di personalità che fu la Pittura Analitica, rivendicarono l'autonomia e la radicalità di una pratica millenaria attraverso il ritorno a un linguaggio primario, insieme severo e lirico.



Guarneri, Olivieri, Verna. Gli anni Settanta
A cura di Ivan Quaroni
Opening: giovedi 25 febbraio 2016, h. 18.30
Dal 25 febbraio al 29 aprile
Progettoarte elm
Via Fusetti, 14 - 20143 - Milano – Italy

domenica 21 febbraio 2016

Quella volta che in testa c'ero io proprio io




Quella volta che in testa c'ero io proprio io con quel sogno incastonato da qualche parte dentro di me.








C'era una volta una classifica: la classifica del "#Talentshow - Il Talent Show condotto da Luca Rossi con 101 partecipanti", (si proprio come quelli della carica) e io non solo ero in classifica ma addirittura in seconda posizione solo dopo Stefano ArientiIo, proprio io, che impazzisco per le classiche, io, io che vado matto per le graduatorie, e questo ormai lo sanno tutti come tutti sanno che la vita è tutta una graduatoria. Ma dovevo aspettarmelo, figurati, per una volta che c'ero io. Era la classifica delle classifiche, quella fantastica, quella super, la più importante di tutte, dove io proprio io, una volta tanto ero lì, ero lì in testa a tutti, io proprio io in cima a tutta quella gente, e gli altri? Gli altri sotto! Sotto, sotto di me erano tutti quegli artisti (per poi non parlare di tutti quelli che non c'erano, che goduria il solo pensarci). Non ci potevo credere io, proprio io, in vetta e più in basso la moltitudine, io, proprio io, primo (quasi primo), un uomo solo al comando (quasi solo) ed ero io, io proprio io. Ero arrivato secondo su ben 101 illustri e rispettabilissimi artisti, io proprio io là e 99 altri importanti e autorevoli artisti tutti sotto di me, e quando mi succederà più nella vita? Non si verificherà mai, mai più, mai, mai, mai più. Io proprio io ero là all'apice e toccavo il cielo con un dito (o quasi).  



Ma poi? Poi tutto è svanito, tutto è scomparso, perché lo avete fatto? Dove avete messo quella pagina? Questo significa essere crudeli, questo vuol dire voler minare alla radice il povero animo di un artista già tanto frustrato di suo, questo vuol dire volere umiliare e accanirsi contro l'animo di un povero artista continuamente defraudato che quel piccolo riconoscimento gli alleggeriva l'esistenza e lo faceva sentire importante almeno per una volta nella vita. Ridatemi indietro la mia classifica, rivoglio il mio sogno, non si rubano i sogni agli artisti in questo modo. Perché la mia classifica non c'è più? Perché è stata annullata? Perché questo link è sparito? 
Infatti, se vi andate non troverete più nulla, Perché è stato deciso di cancellarlo? Perché sopprimerlo, eliminando di fatto per sempre la mia classifica, e si! "La mia classifica" perché era l'unica che in 30 anni di onorata attività mi vedeva finalmente presente. Perché abolirla per sempre? E di fatto me con lei? Io proprio io questo inganno, questo tradimento, questa pugnalata alle spalle caro Luca proprio non me la meritavo. 




Ne è faustamente e saggiamente rimasta una traccia sul lungimirante Cagliari Art Magazine qui il link: http://www.cagliariartmagazine.it/talentshow-il-talent-show-condotto-da-luca-rossi-i-101-partecipanti/
Ma non è la stessa cosa. Per fortuna però istintivamente me l'ero già stampata, perché forse lo sapevo, o più probabilmente me lo immaginavo che andava a finire cosi, e ora che faccio? Che faccio, la vado a recuperare li nella cartellina dove la conservo, la incornicio, e me l'attacco in bella vista allo studio, così ogni tanto la posso guardare e ripensare a quei giorni felici in cui io proprio io ero lì al vertice, io proprio io sul punto più alto, lì alla sommità, primo tra i primi, primo azzo! (la "c" mancante non è una svista ma un piccolo accorgimento per i delicati intellettualmente). Ma ci pensate io primo? Come? Quasi primo? Si lo so, ma nella vita bisogna sapersi accontentare, e io sto cercando d'imparare iniziando proprio con questi piccoli fatti, questi piccoli episodi che la vita inaspettatamente ti regala, in attesa in qualcosa di più grande e importante, che forse non arriverà mai, ma questo sogno non potrete togliermelo, non potrete cancellarlo, annullarlo, abolirlo o farlo sparire come avete fatto con quel link. Potrete ridermi alle spalle, potrete prendermi in giro, deridere, dileggiare, ma questa speranza per quanto infame questo mondo sia non potrete togliermela, perché questa chimera è dentro di me, dentro il mio io e per toglierla da li dovete uccidermi, e forse neanche così ci riuscireste. Perché questa illusione è dentro il mio cuore di cavallo matto, dentro la mia testa dura di rinoceronte bianco, dentro la mia mente di gorilla ostinato che vi fissa negli occhi da dietro lo spesso vetro cercando di farvi con il pensiero questa semplice domanda "Perché mi state facendo questo? Perché?". 

pino boresta








p.s.

Un ringraziamento particolare a chi ha inventato le classifiche, e uno ancora più speciale a chi da oggi in poi mi metterà nella sua classifica, pubblica o privata, bella o brutta, vera o finta che sia non importa, possibilmente però sempre nei primi posti, meglio ancora sarebbe se primo, grazie. 






Qui di seguito gli artisti della classifica con tanto di numerazione originale:
1-stefano arienti
2-pino boresta
3-maurizio mercuri,
4- nicola verlato,
5-roberto ago,
6-nico vascellari,
7-domenico “mimmo” di caterino,
8-rossella biscotti,
9-matteo rubbi,
10-adrian paci,
11-francesco arena,
12-giorgio andreotta calò,
13-massimo grimaldi,
14-francesco gennari,
15-giuseppe stampone,
16-luigi presicce,
17-enrico morsiani,
18- emanuele becheri,
19-marinella senatore,
20-laboratorio saccardi,
21-alberto garutti,
22-luca trevisani,
23-yuri ancarani,
24-marcello maloberti,
25-michael fliri,
26-patrick tuttofuoco,
27-paolo chiasera,
28-patrizio di massimo,
29-alberto tadiello,
30-mario airò,
31-cesare pietroiusti,
32-roberto fassone,
33-gian maria tosatti,
34-paola pivi,
35-lara favaretto,
36-giuseppe gabellone,
37-matteo fato,
38-valerio rocco orlando,
39-micol assael,
40-alis/filliol,
41-francesco barrocco,
42-valerio berruti,
43-simone berti,
44-massimo bartolini,
45- botto e bruno,
46-diego perrone,
47-roberto cuoghi,
48-rosa barba,
49-enrico david,
50-italo zuffi,
51-arcangelo sassolino,
52-vedovamazzei,
53-giulio frigo,
54-chiara fumai,
55-flavio favelli,
56-luisa lambri,
57-luca bertolo,
58-eva marisaldi,
59-andrea mastrovito,
60-sabrina mezzaqui,
61-marzia migliora,
62-andrea nacciariti,
63-giancarlo norese,
64-alek o.,
65-pennacchio argentato,
66-gabriele picco,
67-luca pozzi,
68-nicola saporì,
69-cosimo veneziano,
70-massimo bartolini
71-serena vestrucci,
72-elena mazzi,
73-filippo vasetti,
74-armin linke,
75-franco losvizzero,
76-guido airoldi,
77-davide bertocchi
78-luca vitone
79-loris cecchini
80-paola michela mineo
81-olmo
82-manfredi beninati,
83-alterazioni video
84-lia checchin,
85-thomas braida,
86-pesce chete,
87-lamberto teotino,
88-alvise bittente
89-fulvio martini
90-nicola martini
91-stefania galegati shines
92-liliana moro
93-lorenzo scotto di luzio
94-santo tolone
95-elisabetta benassi
96-piero golia
97-david casini
98-pietro roccasalva
99-alessandro pessoli
100-sissi
101-masbedo
















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