CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Ultime news di Mostre ed Esposizioni

Cerca nel blog

venerdì 13 novembre 2015

Domani: inaugurazione Aspetti dell'arte italiana del secondo Novecento, a cura di Lorenzo Madaro, dalle 18.30 da Scaramuzza Arte contemporanea - Lecce

mostra
"Aspetti dell'arte italiana del secondo Novecento"
a cura di 

Lorenzo Madaro

 

14 novembre 2015 alle ore 18.30 da Scaramuzza arte contemporanea
via Libertini 70 – Lecce


In occasione di "Lecce Galleria d'arte", progetto promosso dal Comune di Lecce per Lecce 2015 - Capitale italiana della cultura, Scaramuzza Arte contemporanea propone una ricognizione sull'arte italiana del secondo Novecento, con opere appartenenti a una collezione privata.

In mostra opere uniche – soprattutto dipinti, spesso di grandi dimensioni – di Carla Accardi, Valerio Adami, Roberto Barni, Sandro Chia, Enzo Cucchi, Nicola De Maria, Piero Dorazio, Giorgio Griffa, Piero Gilardi, Emilio Isgrò, Concetto Pozzati, Mario Schifano e Tino Stefanoni.

Le opere scelte per l'occasione – rappresentative dei singoli percorsi creativi – intendono pertanto tracciare un possibile percorso sulle vicende – soprattutto quelle della pittura – italiane, tra attenzioni verso l'astrazione, la Pop Art e il concettuale e un ritorno all'immagine, attraverso l'esperienza della Transavanguardia.



Inaugurazione sabato 14 Novembre, ore 18:30
orari di apertura: dal martedì alla domenica dalle 16:30 alle 20:30

Scaramuzza Arte Contemporanea – via Libertini, 70 – Lecce

Per info: scaramuzza.artecontemporanea@gmail.com 
tel 3297325036

Ingresso: libero

La mostra sarà visitabile fino al 10 gennaio

VÌOLA: a Milano la mostra di Andi Kacziba - L'arte per combattere la violenza contro le donne allo Studio Museo Francesco Messina dal 10 al 20 dicembre

L'ARTE PER COMBATTERE LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
 A Milano la mostra di Andi Kacziba
VÌOLA
a cura di Sabino Maria Frassà
Studio Museo Francesco Messina Via San Sisto 4/A (Via Torino) Milano
10 dicembre/20 dicembre 2015
da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00
Vernissage 9 Dicembre - 18.00
 

Milano, 12 novembre 2015 – Il Comune di Milano, la Fondazione Giorgio Pardi e all'associazione cramum, patrocinati da dell'Istituto Balassi-Accademia d'Ungheria in Roma, presentano VÌOLA di Andi Kacziba, curata da Sabino Maria Frassà.  

La mostra che avrà luogo allo Studio Museo Francesco Messina di Via San Sisto 4/ a Milano (Via Torino)  dal 10 al 20 dicembre, parla della reazione e della sopravvivenza delle donne alla violenza psicofisica. 

Per Andi Kacziba – ex modella ed ex fotografa di origini ungheresi, da anni in Italia – la nostra società è violenta anche nell'immagine e nel modo in cui rappresenta sé e le donne: "l'ossessione per l'infinita giovinezza e bellezza si scontra con il tempo biologico. Sempre più donne sono così portate a vivere il dramma della mancata o negata maternità". 

Chi subisce una violenza, per non soccombere, spesso si piega, modifica il proprio essere, fino quasi ad annientarsi. Questo "quasi", come ricorda il curatore della mostra Sabino Maria Frassà – "è la chiave di lettura della mostra: dall'inevitabile violenza, dall'inalienabile dolore ci si può risollevare e crescere. Per Andi Kacziba la violenza non è mai l'elemento generativo dell'esistenza umana. Lo è invece la forza di non piegarsi, di reagire ed essere diversi." 

Andi Kacziba accoglierà i visitatori in un giardino segreto fatto di corde e ceramiche e creato all'interno della  chiesa barocca di San Sisto, oggi sede dello Studio Museo Francesco Messina, nel cuore di Milano. Il "giardino" di Andi non è però un giardino dell'Eden, un luogo in cui rifugiarsi e fuggire dal mondo. E' piuttosto il luogo in cui avere il coraggio di vedere sé e il Mondo per quello che sono, così da riuscire poi a ricomporli e a farli funzionare meglio. Centro di questo giardino "gotico" sono perciò Santa Veronica e i grandi Termitai. Se Santa Veronica rappresenta l'autoritratto della donna in attesa di un miracolo che la salvi, i Termitai rappresentano la rinascita che parte dalle proprie forze. "Come fanno le termiti per creare i loro grandi nidi" - ricorda il curatore della mostra - "Andi ha imparato che a volte per creare nuova materia vivente occorre partire dalla demolizione, digestione e metabolizzazione di ciò che è stato".  



Nasce in Ungheria nel 1974 e dal 1997 vive e lavora a Milano. La sua avventura artistica, iniziata come modella e fotografa, l'ha portata a riflettere sulle problematiche legate alla donna e hai conflitti del corpo e della mente. La bellezza moderna spesso infatti porta le ragazze a distruggersi a causa di bulimia e anoressia per l'incapacità di accettarsi. Nel 2012 fonda con Sabino Maria Frassà il premio cramum. Dal 2009 ha esposto in mostre in Italia e all'estero. Nel 2015 le sue opere sono state esposte in Frangit Nucem (Palazzo Isimbardi di Milano), Mater (Palazzo del Governatore di Parma), Sale terarrum (Villa Litta) e Oltre (Istituto Italiano di Cultura a Budapest).

 associazione cramum
cramum è nato come work in progress culturale nel novembre del 2012 per promuovere l'arte contemporanea in tutte le sue forme. L'associazione promuove e supporta i migliori giovani artisti che operano in Italia a prescindere dalla loro origine. L'obiettivo ultimo è mettere nelle condizioni questi talenti di vivere della propria arte. www.cramum.it | www.facebook.com/cramum/

Fondazione Giorgio Pardi
La Fondazione Giorgio Pardi lavora dal 2008 per migliorare la qualità della vita delle nuove generazioni. La Fondazione è un ente non-profit che ricorda il Professor Giorgio Pardi, combattendo la fuga di cervelli e sostenendo i migliori giovani in Italia. "Sapere, Saper Fare, Saper Essere. Gli italiani devono imparare a superare le divergenze e fare squadra per affrontare con successo un mondo sempre più complesso." www.amanutricresci.com
Per maggiori informazioni: info@cramum.org


SCHEDA MOSTRA
VÌOLA di ANDI KACZIBA
a cura di Sabino Maria Frassà 
Studio Museo Francesco Messina
Via San Sisto 4/a (Via Torino) Milano
Dal 10 al 20 Dicembre 2015
Sito www.cramum.it
La visita è gratuita
Dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00 Lunedi chiuso

giovedì 12 novembre 2015

I fiori di Valleprata. Mostra personale di Francesca Ascione















I fiori di Valleprata
Le 'voci dentro il coro' di Francesca Ascione in mostra a Rieti

Studio7 Arte Contemporanea, via Pennina 19, Rieti, prosegue la stagione espositiva con 'I fiori di Valleprata' la mostra personale di Francesca Ascione, a cura di Barbara Pavan, con testo in catalogo di Monica Cristina Storini. La mostra inaugura sabato 21 novembre 2015, alle ore 17.30.

Francesca Ascione realizza videointerviste sui temi che la appassionano ritraendo poi i protagonisti in scala naturale affinché l'opera, supportata dal video, incontri davvero chi la osserva. 'I fiori di Valleprata' sono le donne della campagna umbra che l'artista ha scelto di intervistare non solo per conservarne memoria e testimonianza da mostrare in futuro ai propri figli ma soprattutto per dare voce a donne abituate a parlare poco, lavorare tanto e servire a tavola sempre prima gli uomini, attraversando vite molto simili a quelle delle proprie antenate, fiere e disinvolte e con un unico rammarico – quello di essere l'ultima generazione.

'Voci dentro il coro', come scrive Monica Cristina Storini nel catalogo della mostra. 'Per tanto, troppo tempo – si parla di millenni – le donne sono state fuori dal coro: le loro scritture venivano distrutte od occultate, il loro sapere condannato perché scandalosamente prossimo alla natura e all'accoglienza, la loro volontà, la loro sessualità, il loro desiderio controllato e normato, in una progressiva e inarrestabile opera di cancellazione. E il paradosso dei paradossi è stato quello di incolpare loro stesse dell'esclusione: eslege perché utilizzano una lingua sbagliata, "brutta e disarmonica"; perché non studiano e rifiutano il sapere "alto" – come se ciò non fosse stato l'esito di una costante preclusione alla cultura -; perché vincolate dalla natura stessa ad un solo destino, quello di mettere al mondo i "figli dell'uomo" e averne cura.

Soltanto l'odierna abitudine a spostare le questioni su un piano più astratto, più superficiale e d'immagine potrebbe farci ritenere che oggi tutto questo sia stato definitivamente superato. Certo nel frattempo è avvenuto qualcosa di rivoluzionario: le donne hanno studiato le donne; hanno scoperto che nella secolare storia della cultura occidentale – anzi, a volte contro di essa – esse hanno operato, prodotto, costruito, creato. E hanno dato loro un po' di visibilità. Soprattutto ne hanno riconosciuto il sapere, un sapere che è sapienza del corpo, lingua profonda, volontà di trasmissione. Hanno fatto, insomma, rete con le tante disperse nel tempo che le hanno precedute e hanno cercato di abbattere nello spazio le distanze, riconoscendo e valorizzando le differenze di coloro che oggi operano sulla ricostruzione di tale genealogia. (…) Il lavoro di Francesca Ascione (…) restituisce le voci ai corpi, ne raccoglie, con passione e rispetto documentario le storie. E traduce in un altro linguaggio – iconico, bidimensionale, colorato – un'altra storia, che è l'esito della sua relazione con le tante donne, contadine umbre, che ha incontrato. In altri termini, le "guarda". (…)  L'identità è un fatto relazionale: nasce dall'incontro di due soggetti, dalla passione – quasi amorosa – di un testimone che la riconosca e la sappia restituire più complessa – perché arricchita delle parole dell'Altro – all'oggetto della sua conoscenza. Dare corpo, voce, figura a questa relazione, delineando nel contempo le identità delle donne con cui ha costruito la relazione stessa, è la scelta che Francesca Ascione, novella incarnazione femminile dell'antico e saggio aedo, ha portato a compimento ne I Fiori di Valleprata. Ora tocca al pubblico, al suo "guardare" amoroso e appassionato, dare vita, con le donne narrate da Francesca Ascione - e con l'artista stessa - a una nuova relazione, a una nuova storia, e scoprire così, davvero, chi è.' (Monica Cristina Storini).


Francesca Ascione, classe 1982, italo-inglese, nata e cresciuta a Roma, ha abitato e lavorato anche in Francia. Architetto specializzata nella progettazione dello spazio pubblico, ha vinto numerosi concorsi collaborando con diversi gruppi. Dal 2014 Realizza video-interviste e doc-film sul mondo femminile da cui trae ritratti. Tra le sue mostre recenti si segnalano: 'Il ritratto delle felicità' a Parigi e a Pietrasanta (al festival degli stili di vita sostenibili - Ecoversilia); 'La fortuna di avervi incontrate' alla Casa delle Donne di Terni; 'Chi sono io? Chi sei tu?' Blu Monde Atelier. Ha all'attivo la pubblicazione di video e illustrazioni su diverse riviste on-line. Attualmente lavora a ritratti di donne storiche per guide di gender in collaborazione con le 'toponomaste italiane'.

La mostra sarà visitabile fino al 5 dicembre 2015. 
Ingresso libero. Catalogo in mostra. 
Info orari mob.320.4571689.



Scheda tecnica:

Titolo:                                                   I fiori di Valleprata
Artista:                                                 Francesca Ascione
A cura di Barbara Pavan
Testo in catalogo di Monica Cristina Storini
Date:                                                     21 novembre – 5 dicembre 2015
Inaugurazione                                     sabato 21 novembre 2015 ore 17.30
Sede espositiva                                  Studio7 Arte Contemporanea
Via Pennina 19
02100 Rieti



Info mostra e orari                           
Ingresso libero. Catalogo in mostra.

mercoledì 11 novembre 2015

Giuseppe Aldi espone ad ART FACTORY

Giuseppe Aldi Arcana Verba






















La nuova Galleria ART FACTORY in via Montanara n.26 Pontedera Pisa, inaugura i propri spazi espositivi con la mostra: "Strutture Dinamiche".


L'artista lucchese Giuseppe Aldi (già presente nel mese di novembre alla fiera internazionale di arte moderna ARTEPADOVA) esporrà alcune sue opere di carattere astratto-informale insieme agli artisti: Alinari, Comparini, Leoncini, Marcucci, Nesi, Orfeo e Perucca.

 

L'inaugurazione è fissata per sabato 14 novembre 2015 alle ore 17.30.
 

La mostra resterà aperta con ingresso libero fino al 31 dicembre.

Collezione Giuseppe Iannaccone | In Pratica: Davide Monaldi, OPENING SABATO 14 NOVEMBRE


Questo testo viene mostrato quando l'immagine è bloccata

Collezione Giuseppe Iannaccone presenta il progetto IN PRATICA che inaugura con la mostra Davide Monaldi, dal 14 novembre 2015 al 30 aprile 2016

 
opening 14 novembre dalle 10 alle 18, su invito e prenotazione
info@collezionegiuseppeiannaccone.it





Dall’autunno del 2015 la Collezione Giuseppe Iannaccone inaugura il progetto IN PRATICA, un ciclo di mostre a cura di Rischa Paterlini che saranno ospitate nello studio legale dell’avvocato Giuseppe Iannaccone, negli spazi in cui è conservata parte della sua raccolta di arte contemporanea. IN PRATICA vuole proporre, attraverso il susseguirsi di piccole mostre, un continuo confronto tra le opere degli artisti già consacrati nel panorama internazionale presenti in Collezione e quelle di artisti emergenti di talento, anche se ancora sconosciuti al grande pubblico, invitati per l'occasione a concepire progetti site-specific. A queste si alterneranno mostre a tema sugli artisti degli anni '30, per andare così a ribadire quel costante dialogo tra forme espressive ed epoche differenti che fin dagli inizi caratterizza la Collezione.

Il ciclo di mostre di IN PRATICA inaugura sabato 14 novembre con la personale di Davide Monaldi (San Benedetto del Tronto, 1983), scultore specializzato nell’uso della ceramica, che presenta una selezione di opere recenti realizzate tra il 2012 e il 2015. Le sculture che oggi si confrontano con la collezione dell'avvocato Giuseppe Iannaccone sono il frutto di un lungo lavoro realizzato espressamente per gli spazi dello studio legale, nel quale l'artista ha cercato di dare un senso alle “cose sospese”, sia da un punto di vista concreto che simbolico. I soggetti delle sue sculture sono per lo più piccole figure umane, autoritratti in miniatura, che provocano reazioni spiazzanti: si tratta di personaggi comici, veri eroi, o uomini distrutti dal dolore che non vogliono osservare ciò che sta accadendo intorno a loro?

“In questi lavori ci sono tutti gli elementi che raccontano la mia storia personale, il mio vissuto – sottolinea Davide Monaldi – È un riassunto della mia vita, è come se fosse stato realizzato durante una seduta analitica. Avevo in mente un progetto preciso, volevo realizzare una seconda pelle, una corazza. Io sono il soggetto con cui sono a più stretto contatto, che conosco meglio, so quali sono gli elementi che mi definiscono e riesco a trasferire nei lavori emozioni che diversamente forse, non riuscirei a comunicare.”

“Mi piace iniziare quest'avventura nella mia Collezione con Davide Monaldi – racconta l’avvocato Giuseppe Iannaccone – perché è uno scultore che lavora materiali tradizionali come la terracotta e la ceramica e perché il suo lavoro mi ha affascinato fin da quando l’ho visto per la prima volta. Mi ha colpito questo suo costruire immagini quasi infantili che parlano del suo mondo e di sé: una scultura che ritrae lo stesso Davide e che parla della sua vita, 365 omini che raccontano ogni giorno della sua esistenza, la veglia funebre che forse rimanda a ricordi d'infanzia. Mi piace questo raccontare se stessi, questa voglia di scavare nel proprio animo. Io che nell'arte sono assetato di umanità, e ho costruito una collezione che parla solo di “umanità”, non potevo che notare il suo lavoro.”

La mostra di Davide Monaldi, che sarà accompagnata da un catalogo edito da Mousse Publishing, sarà visitabile nello studio legale dell’avvocato Iannaccone dal 14 novembre 2015 al 30 aprile 2016, solo su appuntamento, per piccoli gruppi di persone.

Opening sabato 14 novembre solo su invito e prenotazione.

Prenotazione sempre obbligatoria all'indirizzo:
info@collezionegiuseppeiannaccone.it

In occasione del lancio del progetto IN PRATICA la Collezione Giuseppe Iannaccone presenta anche il nuovo sito internet, realizzato in collaborazione con Mousse Art Agency, completamente dedicato alla collezione, alla sua storia e ai progetti in corso e futuri. 

Collezione Giuseppe Iannaccone
C/o Studio Legale Avvocato Giuseppe Iannaccone e Associati
Corso Matteotti 11, 20121 Milano
www.collezionegiuseppeiannaccone.it

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *