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lunedì 31 agosto 2015

Mostra di Roberto Sala a Pineto (TE) “Oltre il confine chissà”

Dal 6 al 12 settembre 2015 gli spazi dell'ottocentesca Villa Filiani di Pineto (TE), accoglieranno "oltre il confine chissà", personale del fotografo e grafico ROBERTO SALA, il cui paradigmatico titolo, scelto per l'esposizione, nella diretta citazione di un verso della canzone La casa di Hilde di Francesco De Gregori, condensa il contenuto poetico dei suoi scatti, definendone al contempo l'ambito tematico di ricerca.

Le sue fotografie, espressione della sua presenza in luoghi e città simbolo del mondo dell'arte contemporanea e anche testimonianze del suo vivere, legate alla sua particolare professione, invitano, infatti, lo spettatore a interrogarsi sulla questione della labilità dei confini e del loro superamento.

Le immagini proposte sono luoghi tanto reali quanti ideali, dove l'obiettivo di Sala, nel mettere in evidenza le geometrie che caratterizzano i paesaggi urbani, edifici e monumenti che li identificano, e che sono anche la sua cifra compositiva, sfuma verso il concetto di attraversamento. Un confine, dunque, può diventare permeabile, ampliarsi, addirittura annullarsi.

Valicando le soglie della visione, Sala da un'immagine ne ricava di diverse e di nuove, ponendo in tal senso la coscienza individuale su ciò che sta al di là di un'ipotetica linea, e che pertanto presuppone il riconoscimento dell'identità dell'altro. Il luogo stesso che accoglie la mostra, Villa Filiani, si fa emblema di un'entità espansa, che vede nell'oltreconfine un'intenzione, una spinta verso il futuro. "oltre il confine chissà" è curata da M. Letizia Paiato, ed è promossa dal Comune di Pineto in collaborazione con l'associazione Yoruba diffusione arte contemporanea di Ferrara.

 
ROBERTO SALA (Lanciano 1965), dal 1990 è fotografo, grafico editoriale e art director della rivista Segno. Dal 2013 insegna Tecniche espressive integrate (grafica) per il biennio di Terapeutica Artistica presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Le sue opere fotografiche sono esposte per la prima volta nel 2009 con Lightscape Pescara, una serie d'immagini della città adriatica a corredo dell'omonimo volume di Andrea Mammarella pubblicato fra il 2007 e il 2008. Nel 2011 la personale A sort of Homecoming / Come un ritorno a casa è esposta alla Galleria Marconi di Cupra Marittima (AP), a Il ritrovo di Rob Shazar di Sant'Agata de' Goti (Bn), da Piomonti a Roma, a Per Mari e Monti a Civitanova Marche (Mc), alla Galleria Verrengia di Salerno, e presso Usomagazzino di Pescara. Infine, una selezione di suoi scatti sono esposti alla collettiva Vedute, vedere e sentire organizzata da Marche Centro D'Arte a San Benedetto del Tronto (AP) nel 2014 e nello stesso anno è presente a Setup Contemporary Art Fair, fiera d'arte indipendente di Bologna. www.robertosala.com

Ufficio Turismo tel +39 085 9491745
Sede: Villa Filiani, Via Gabriele D'Annunzio 175, 64025 Pineto (TE)
Orari: tutti i giorni dalle ore 20.00.
Dal 6 al 12 settembre 2015.
INAUGURAZIONE Domenica 6 settembre ore 19.00.

Tutti i Giovedì dal 3 Settembre al 1 Ottobre visite speciali alla GAM di Milano | Don't Shoot the Painter. Da Bellini a Basquiat: Incontri Interculturali

L'arte come elemento di scambio interculturale

Don't Shoot the Painter.
Da Bellini a Basquiat: Incontri Interculturali 
nell'ambito della mostra che raccoglie oltre 100 dipinti dalla
UBS Art Collection

A partire dal 3 Settembre e fino al 1 Ottobre, tutti i Giovedì dalle 19 alle 21, alla GAM un'occasione imperdibile per vedere la mostra Don't Shoot the Painter. Dipinti della UBS Art Collection attraverso il racconto di dieci ospiti molto speciali che rivestiranno il ruolo di guide. Saranno infatti Carmen, Daniela, Darius, Elvis, Fatima, Geanina, Lilly, Miriam, Sara, Zhaid - provenienti da Paesi diversi e da differenti esperienze di migrazione - a far conoscere al pubblico una selezione di opere fra quelle dei 91 artisti internazionali presenti in mostra, offrendo una rilettura personale e strettamente collegata alle rispettive culture, esperienze e provenienze.

Don't shoot the Painter. Da Bellini a Basquiat: Incontri Interculturali si colloca all'interno dell'ampio programma di Community Affairs che UBS promuove in tutto il mondo. Attraverso collaborazioni con enti e istituzioni a sfondo sociale, UBS instaura veri e propri programmi di partnership per la realizzazione di progetti concreti di istruzione e imprenditorialità, con finalità di inclusione sociale.

Il progetto, sostenuto e voluto da UBS e patrocinato dall'Assessorato alle Politiche Sociali e Cultura della Salute del Comune di Milano, è stato ideato con la collaborazione di Connecting Cultures e Associazione Comunità Nuova Onlus e consiste nell'incontro tra le opere d'arte e persone di provenienza multietnica che avranno la possibilità di offrire al pubblico nuove chiavi di lettura raccontando storie, emozioni e ricordi legati al loro vissuto e connessi alle opere presenti. Non a caso, il titolo "Da Bellini a Basquiat: Incontri Interculturali" richiama idealmente sia le opere che verranno raccontate nell'ambito delle visite, sia la sede dello Sportello Sociale di Comunità Nuova situato in via Gentile Bellini, nel quartiere Giambellino.

domenica 30 agosto 2015

Gustare l’Arte, visioni e sapori della via Francigena a Berceto in provincia di Parma

Una delle opere esposte - Rino Sgavetta per il Comune di Fidenza

È stata inaugurata nei giorni scorsi al Museo Pier Maria Rossi di Berceto in provincia di Parma la mostra “Gustare l’Arte, visioni e sapori lungo la Via Francigena”. Un viaggio alla scoperta degli artisti contemporanei e della cucina del loro territorio suddiviso in quarantaquattro tappe francigene dalla Valle d’Aosta a Roma. L’iniziativa patrocinata dall’Associazione Europea delle Vie Francigene e da ventisei Comuni lungo il percorso, vede la partecipazione di oltre quarantacinque Comuni in questo primo step e quarantasette artisti in esposizione.
L’Associazione Culturale “Sentieri dell’Arte” e il Museo Pier Maria Rossi di Berceto rappresentati da Giuseppe Bigliardi hanno illustrato l’iniziativa che è volta alla valorizzazione dell’antico cammino della via Francigena e propone uno scambio di saperi e sapori tra il cibo e l’arte contemporanea. L’intero progetto avrà una durata triennale e prenderà in considerazione tutto il tracciato dell’antico percorso da Canterbury a Roma.




Per l’anno in corso i temi sono legati ad Expo, in particolare alla necessità di nutrire il pianeta, non solo di cibo, ma anche di arte, cultura e sapere.Agli artisti selezionati nel tratto italiano del Nord, dalla Valle d’Aosta a Roma, è stato chiesto il loro contributo creativo per una visione molto fresca e contemporanea del significato che oggi ha il cammino, tra storia, fede e tradizioni.Le loro opere, lungo un percorso di oltre settecento chilometri, ci portano alla scoperta dei sapori del luogo d’origine e della ricetta tipica che meglio rappresenta la tappa di appartenenza.Un’iniziativa studiata per nutrire l’anima e solleticare il palato valorizzando il passato e il presente di uno storico percorso che conserva ancora oggi tradizioni millenarie e spesso sconosciute a molti. In quanto strada Romea, la via Francigena è infatti parte di un cammino più che millenario comune all’Europa intera, che attraversando Paesi e Nazioni ha favorito intrecci e scambi culturali.Fino al 13 settembre arte e cibo si incontrano quindi a Berceto e danno inizio ad una mostra itinerante arricchita da diversi eventi collaterali, come conferenze, proiezioni e degustazioni. Nella sala superiore del museo ora si può visitare la mostra collaterale “Pellegrini a passo di… patchwork” in collaborazione con l’associazione Parma Patchwork Club.
La collaterale è il risultato di un lavoro d’indagine filologica e d’interpretazione di affreschi, sculture, architetture, paesaggi, relativi all’area parmense della via Francigena, tradotti dalle quilter su tessuto in suggestioni di forme, luci e colori utilizzando le tecniche del patchwork.


Da sx Giuseppe Bigliardi, Marzio Dall'Acqua, Lucia Baracchini e Luigi Lucchi


All’inaugurazione sono intervenuti il Sindaco di Berceto Luigi Lucchi, Lucia Baracchini nella doppia veste di Sindaco di Pontremoli e delegata AEVF – Associazione Europea Vie Francigene - e Marzio Dall’Acqua, storico d’arte, che ha sapientemente introdotto la mostra indicandone natura e finalità, ed ha ricordato come “il pellegrino, anche moderno, che si muove per altre pulsioni da quella medievale, porta con sé i sapori del proprio luogo e, per quanta strada faccia, non si libera mai del tutto da quello che ha lasciato alle spalle: “omnia mea mecum porto”, ogni mio bene porto con me, dicevano gli antichi”.
Uno scambio di saperi e sapori quindi che sarà ampiamente documentato attraverso una pubblicazione, al momento in preparazione, destinata a diventare una guida a colori di oltre trecento pagine che illustrerà Comune dopo Comune, tappa dopo tappa, le caratteristiche peculiari dei territori toccati attraverso la storia, l’arte, la cultura e l’enogastronomia.
La mostra è visitabile fino al 13 settembre, nel mese di agosto dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, al lunedì solo al pomeriggio, mentre nel mese di settembre da venerdì a domenica sempre negli stessi orari. 


di Francesca Caggiati

venerdì 28 agosto 2015

AMY D Arte Spazio, Milano: mostra "FAST / digiuno"


FAST / digiuno

project economART di AMY D Arte Spazio Milano
Opening 03 settembre h. 18.30
03/09 - 21/09/2015


In mostra opere di: Sasha Meret, Marcin Klocek, Daniele Franzi.
Site specific: - Plastica smart 2015 -, nanotecnologia e riciclo, a cura dell'I.T.T. (Istituto Italiano di Tecnologia) e della Prof.ssa Athanassia Athanassiou, fisico, ricercatrice e responsabile dello Smart Materials Group di Genova.
"FAST", un progetto per sottrazione nato da un'idea di Anna d'Ambrosio, inaugura il 3 settembre, cronologicamente dopo "Memorie di Equilibrio" dello scorso marzo, in cui l'elemento acqua si faceva opera di denuncia del famigerato water grabbing.
In mostra per "FAST", inedito progetto economART, opere create attorno al tema del digiuno, inteso non solo come provocazione nell'anno di EXPO 2015 (che doveva essere la piattaforma di confronto di idee e soluzioni sull'alimentazione), ma come occasione di riflessione inedita, ricca di possibili interpretazioni rigeneranti.
Quasi tutti i lavori esposti sono stati pensati appositamente per la mostra, mentre altri davano già una lettura personale del digiuno come metafora di altri vuoti e sconfitte.
Scenari totalmente differenti, interpretazioni inedite e inattese del contemporaneo: un punto di vista fuori dal coro sul tema del cibo.
"FAST" pone il cibo come sottraendo dell'esposizione artistica, in cui i rimandi a tematiche sociali, culturali ed economiche sono tutti declinati alla sconfitta dell'umanità, proprio come su un campo di battaglia nel giorno della riflessione postuma.
La rinascita, quella proposta da "FAST", passa dalla scoperta scientifica, proposta rivoluzionaria di nuove scoperte e interpretazioni, a soluzioni nuove per uno spiraglio etico di esistenza.
L'economART di AMY D Arte Spazio lo fa con l'arte responsabile degli artisti in mostra.
Ciò che resta saranno macerie, tumuli, disgregazioni laceranti e strazianti, ma anche una nuova speranza fatta, come dopo un lungo digiuno, di odori forti senza matrici, trasformazioni entropiche dello scarto declinato da rifiuto organico da macero.
Anna d'Ambrosio

Concept del progetto
Scenograficamente potente, "FAST" si presenterà allo spettatore con un'installazione a semicerchio (mensa articolata) delle opere di Daniele Franzi "Casale Monferrato/ prescrizione" 2012, misure 60x40 cm, in fibrocemento.
Dello stesso artista, un carrello porta vassoi contenente un unico vassoio, usato e deteriorato, quale rimando alla nocività dell'Eternit.
"Stratospheric Helmets" 2015, armature scultoree fatte con coltelli, forchette e cucchiai, dell'artista americano Sasha Meret, che, durante l'opening, verranno indossate da artisti di entrambi i sessi che si muoveranno a passo di marcia militare con, in sottofondo, una colonna sonora ripresa da una parata militare cinese del 2013). A fine opening, le opere indossate verranno deposte in terra su un tumulo, in atto di sconfitta e sottomissione.
Nell'arco di durata della mostra (aperta fino al 21 settembre 2015), il progetto si ridurrà per sottrazione (digiuno) a personale di Sasha Meret, con i suoi soli lavori come reliquia e monito per una nuova rinascita.
Alle pareti nell'open della galleria, i lavori fotografici sul sumo di Marcin Klocek, giovane artista polacco finalista al Sony World Photography Awards 2015 con il progetto Ryogoku district of Tokyo.
Questi lavori saranno stampati in grande formato su carta fotografica e lacerati durante l'opening. Un altro spazio della galleria ospiterà le stesse opere realizzate su carta Fine Art, acquistabili e integre.
Al termine della galleria, in una stanza al buio, le nuove plastiche smart 100% vegetali, sotto forma di strisce e cocci, indicatori olfattivi del cibo da macero. Questi nuovi materiali sono stati realizzati dal Dipartimento di Nanofisica dell'I.T.T. (Istituto Italiano di Tecnologia) e dalla Prof.ssa Athanassia Athanassiou, responsabile dello Smart Materials Group di Genova.
Anche per questa edizione la galleria AMY D Arte Spazio è impegnata nell'arte di far incrociare gli sguardi con progetti che uniscono opere, libri, economia e scienza con l'utilizzo di un metodo in cui il reale si persegue attraverso l'immaginario e solo per via del simbolico.
Con gli artisti si condividono interessi che loro poi traducono in un linguaggio senza il quale non ci sarebbe un percorso, vero e proprio viaggio che dà forma al mondo.
In soccorso del pianeta arriva da Genova la plastica generata dai rifiuti di caffè e cannella.
di Antonio Carnevale
[…] Per realizzare la loro plastica smart, all'I.I.T. hanno utilizzato caffè, prezzemolo e cannella. Un materiale 100% green, che in un sol colpo potrebbe aiutarci a risolvere parte del problema dello smaltimento dei rifiuti biologici. I residui vegetali, come appunto gli scarti di caffè (e/o altri), vengono trattati con solventi e polimeri biocompatibili. In questo modo si arriva a un materiale malleabile e versatile, del tutto simile alla plastica derivata dal petrolio, ma completamente biodegradabile.
Oltre a non impattare l'ambiente, questi polimeri plastici incorporano le proprietà degli "scarti" da cui sono prodotti, fino a ottenere una plastica con proprietà antiossidanti e antimicrobiche.

AMY D Arte Spazio
Via Lovanio 6, 20121 Milano - MM2 Moscova
lun./ven. 10-13 e 15-19, sab. e festivi su richiesta
www.amyd.it, info@amyd.it, 02.654872

I "Quadri elettrici" di Marco Lodola a Fusignano

Una sede industriale per una grande esposizione. A Fusignano (RA) dal 4 al 13 settembre.
Con il patrocinio dell'UNESCO, che ha proclamato il 2015 Anno internazionale della Luce.

I "QUADRI ELETTRICI" DI MARCO LODOLA 
PER I TRENT'ANNI DI NORDELETTRICA 

Sculture monumentali, "quadri elettrici" - come recita il titolo - e light boxes, grandi tele, iute e sericollages. Ci sono tutte le forme e i colori che caratterizzano l'arte di Marco Lodola - uno dei più quotati artisti italiani in attività, fondatore del Nuovo Futurismo. Ci sono pin up, musicisti e sportivi, automobili e moto, ballerini: espressione di "immediatezza e istinto", di quella "velocità" che Lodola ama catturare ed esprimere con le sue opere. Plexiglass, perspex, smalti e neon, figure sfavillanti e talvolta evanescenti, ripetute all'infinito in complicate scenografie, che rimandano al mondo più patinato e pop della televisione, dello spettacolo, di un universo urbano e moderno, ma con echi di classicità. E la luce, sempre, come un flusso vitale, essenziale: «i colori - dice Lodola - non si vedrebbero senza luce». 

Si inaugura venerdì 4 settembre, alle ore 20:30, la grande mostra organizzata per celebrare il trentennale della fondazione di Nordelettrica Impianti nella sede storica di Fusignano (RA), trasformata per l'occasione in un grande, luminoso atelier. Un evento espositivo che si inserisce nel calendario delle festività patronali dell'8settembre, con il patrocinio del Comune di Fusignano, Provincia e Camera di Commercio di Ravenna, Regione Emilia-Romagna e UNESCO, che l'ha inserito nel calendario ufficiale degli eventi legati all'Anno internazionale della Luce, proclamato per questo 2015.

Quasi cento addetti, 10 milioni di euro di fatturato di gruppo, riconosciuta a livello internazionale per la realizzazione di impianti elettrici industriali, Nordelettrica ha accompagnato passo passo lo sviluppo del settore energetico da fonti rinnovabili, in Italia e non solo - fotovoltaico, eolico, idroelettrico

L'azienda di Fusignano (Ra) ha voluto promuovere questo evento per celebrare i primi trent'anni di attività, che cadono proprio nel 2015, e spalancare così le porte dell'azienda (la mostra, ad ingresso gratuito, sarà visitabile fino al 13 settembre, dalle 18:30 alle 23). Arte e industria che incrociano il loro percorso, quindi: se per Nordelettrica rappresenta un'importante novità, non si può certo dire lo stesso per Lodola, che nel corso della sua intensa attività ha firmato importanti progetti per brand del calibro di Swatch, Coca Cola, Ferrari, Harley Davidson, Illy, Byblos. 

Un evento doppiamente eccezionale, poi, se si considera che il 2015 è stato proclamato dall'UNESCO "Anno internazionale della Luce" e che l'evento espositivo ne ha ottenuto il patrocinio: nel calendario ufficiale, cade tra l'inaugurazione della grande mostra Super Lux di Sidney, in Australia, e il Festival of Light di Riyadh, in Arabia Saudita, pochi giorni prima della Midnight Run che si corre a Parigi. 
MARCO LODOLA, QUADRI ELETTRICI
Nordelettrica, via Santa Barbara 146e, Fusignano (RA)
dal 4 al 13 settembre, ore 18:30-23:00 (ingresso gratuito) - Inaugurazione, venerdì 4 ore 20:30
Organizzazione, Info, Ufficio Stampa: DADO di Adamo Antonellini / 329.8323768 / info@dadocom.com
Catalogo in mostra
www.deodato.com/nordelettrica

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