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giovedì 21 agosto 2014

mostra a Monopoli


Il gruppo REC, non nuovo all'esplorazione di luoghi dotati di forte spiritualità presenta la mostra:

"6 ARTISTI x 6 ALTARI" - Chiesa di S. Salvatore, via Castello 5 - Monopoli.

dal 23 al 30 agosto - 19:00/21:00   

Natalia Bartoli, Mimmo Avellis, Alessandra Lama, Paolo Tinella, Angela Consoli, Francesco Avellis.

 

La Chiesa di San Salvatore a Monopoli  fu fatta edificare da un capitano di un vascello pirata scampato con tutto il suo equipaggio ad un naufragio. La scelta della chiesa, in seguito saccheggiata, è evocatrice di una spiritualità perduta, privata nel tempo di tutti gli ornamenti religiosi e dell'apparato simbolico-decorativo, che trova nell'arte una funzione salvifica, restituendole quella dignità artistica dissipata nel tempo.

6 ARTISTI x 6 ALTARI è una ricerca di spiritualità tra i 6 artisti, che compongono il gruppo REC, e i 6 altari presenti all'interno della chiesa lungo le navate laterali. La costruzione di telai lignei in corrispondenza degli altari rappresenta uno spazio che ogni artista gestisce con interventi site-specific, inquadrando le 6 opere.

Gli altari vengono incorniciati dai telai, che si innalzano verso l'alto, creando uno spazio al centro di un altro spazio, una struttura provvisoria che ha volutamente carattere di precarietà e leggerezza.

Il telaio è elemento comune  che unifica i linguaggi e dialoga con l'altare, gli artisti si sono dati il compito di interpretare la spiritualità aleggiante in questo luogo consacrato, davanti ad ogni altare spogliato di opere d'arte. Il telaio ligneo delimita uno spazio visivo, è un passaggio temporale che mette in comunicazione il presente con il passato e l'altare con  l'arte. 

Vernissage:sabato 23 agosto ore 20:00 - interventi musicali di Davide Minerva

Per info:  328 1235328  grupporec@libero.it
Angela Consoli



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Redazione del CorrieredelWeb.it


giovedì 14 agosto 2014

THAT’S IT: contemporaneità a confronto - Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto




 
patrocinio



     

presentano

THAT'S IT: contemporaneità a confronto

SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP) – PALAZZINA AZZURRA




con

Federica Amichetti – Attinia - Roberto Cicchinè - Rocco Dubbini 

Armando Fanelli - Pierfrancesco Gava - Carla Mattii - Rita Soccio

a cura di
Nikla Cingolani



dal 23 agosto al 29 agosto 2014

Inaugurazione 23 agosto, ore 18,00

Sabato 23 agosto alle ore 18,30 presso la Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto s'inaugura la mostra dal titolo THAT'S IT: contemporaneità a confronto. La mostra, organizzata dalla Galleria Marconi, IS Gallery, e Marche Centro d'Arte, con il patrocinio del Comune di San Benedetto del Tronto, presenta le opere di Federica Amichetti, Attinia, Roberto Cicchinè, Rocco Dubbini, Armando Fanelli, Pierfrancesco Gava, Carla Mattii, Rita Soccio ed è a cura di Nikla Cingolani che è anche autrice del testo critico.

Sarà possibile visitare THAT'S IT: contemporaneità a confronto dal 23 al 29 agosto, tutti i giorni dalle 18.00 alle 24.00.

La Palazzina Azzurra si trova in  Viale Bruno Buozzi, 14 a San Benedetto del Tronto (AP).

Il giorno dell'inaugurazione Rocco Dubbini presenterà una performance realizzata con il supporto della cooperativa sociale Meridiana.

La curatrice Nikla Cingolani ha presentato il progetto su cui si basa THAT'S IT: contemporaneità a confronto con queste parole: "Attraverso le opere di otto artisti marchigiani, diverse per tematiche e ricerca, possiamo compiere una riflessione sulle urgenze del momento, grazie alla straordinaria sensibilità interpretativa di ciascuno di tradurre in immagini le proprie perplessità. L'arte, intesa come fare dilatato ed esteso, non risponde ad alcun obbligo linguistico e le loro espressioni diventano generali e fluide, spaziando alla sperimentazione in una continua metamorfosi. Federica Amichetti, Attinia, Roberto Cicchinè, Rocco Dubbini, Armando Fanelli, Pierfrancesco Gava, Carla Mattii, Rita Soccio, sono gli artisti a confronto i quali offrono un percorso di senso, dove l'arte diventa luogo di infiniti attraversamenti tra i diversi linguaggi. Il concept della collettiva è un'indagine sull'arte come elemento necessario per costruire l'immagine e la percezione di una regione caratterizzata da una molteplicità di culture e storie. In questo caso il pluralismo diventa spazio strutturale in cui la marchigianità non sia vista come una riduttiva caratteristica geografica, ma si ampli alla dissoluzione della stessa per ridefinirsi come territorio esperienziale universale. Il progetto è un'istantanea sul lavoro di questi artisti e la loro capacità di ascoltare quell'esigenza e quell'ombra, nell'esercizio di captare ciò che anima il vivere nell'epoca attuale. Dalla loro visione nasce l'amore per la bellezza in un tempo in divenire, capace di fissarsi per sempre in immagine che si ricordi. THAT'S IT. Ecco, questo è. L'opera è compiuta e il risultato lo abbiamo sotto i nostri occhi, ora."

TITOLO: THAT'S IT: contemporaneità a confronto

CURATORE: Nikla Cingolani

TESTO CRITICO: Nikla Cingolani

SEDE: San Benedetto del Tronto, Palazzina Azzurra, Viale Bruno Buozzi, 14

TELEFONO: 0735 581139

PERIODO: 23 agosto – 29 agosto 2014.

ORARIO: tutti i giorni 18-24

Un ringraziamento speciale a


INFO:

Galleria Marconi di Franco Marconi

C.so Vittorio Emanuele, 70

63064 Cupra Marittima (AP)

tel 0735778703

e-mail galleriamarconi@vodafone.it

blog http://galleriamarconicupra.blogspot.com/

Facebook http://www.facebook.com/galleriamarconi

twitter https://twitter.com/GalleriaMarconi

IS Gallery

email isartgallery@gmail.com

web www.is-gallery.com



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Redazione del CorrieredelWeb.it


martedì 12 agosto 2014

Ciminna: La Donnafugata de “Il Gattopardo” cinquant’anni dopo. Annullo Postale, un libro, una mostra con 300 foto, la visita ai luoghi del set e il pranzo del Gattopardo.


Ciminna: La Donnafugata de "Il Gattopardo" cinquant'anni dopo. L'Annullo Postale, un libro, una mostra con 300 foto, la visita ai luoghi del set e il pranzo raccontato nel romanzo di Tomasi di Lampedusa. Il paese con una due giorni ricorda il capolavoro di Luchino Visconti

Si inizia con il Te Deum che accolse la famiglia Salina all'arrivo a Donnafugata, con la musica prodotta dallo stesso organo della Matrice che vide l'ingresso nella Chiesa di Burt Lancaster e di tutto il cast del capolavoro di Luchino Visconti "Il Gattopardo". Organizzato da SiciliAntica, con il patrocinio dell'Assessorato regionale Beni Culturali e Identità siciliana, dell'Assessorato regionale Territorio e Ambiente e  del Comune di Ciminna si terrà il 23 e il 24 Agosto 2014 a Ciminna l'iniziativa "La Donnafugata del Gattopardo cinquant'anni dopo". Sabato alle ore 18,00 nella Chiesa Madre Santa Maria Maddalena, dopo il suono del Te Deum, si terrà la presentazione del libro di Giuseppe Cusmano: Ciminna il set de "Il Gattopardo" 50 anni dopo (1963-2013), mentre alle ore 19,30 in Piazza Matrice verrà inaugurata la mostra fotografica: "Il set del Gattopardo in 300 immagini". Attraverso delle gigantografie verranno raccontati i novanta giorni di lavoro per la realizzazione della pellicola con circa 100 fotografie totalmente inedite, mentre all'interno della Chiesa Madre saranno esposti i paramenti e l'argenteria sacra (XVIII-XIX sec) che furono utilizzati durante la lavorazione del film. Previsto inoltre alle ore 16,00, sempre in Piazza Matrice, l'Annullo Postale. Il giorno successivo, domenica 24, alle ore 9,30 è prevista la visita guidata ai luoghi del Gattopardo. Durante il percorso verranno letti dei brani tratti dal romanzo di Tomasi di Lampedusa. Alle ore 12,00 a Piazza Matrice verranno eseguite, dalla banda comunale, le musiche che resero celebre il capolavoro di Visconti. La due giorni si concluderà con il Pranzo del Gattopardo in un ristorante locale.

Per informazioni: Email: ciminna@siciliantica.it - Tel. 324.6358172.

In allegato Comunicato Stampa con schede sul libro Il Gattopardo e il Film, fuoriscena in B/N durante la lavorazione del Film, la scena del Film: nella piazza di Donnafugata/Ciminna vengono proclamati i risultati del plebiscito e il Programma della manifestazione.

 

La storia descritta nel romanzo "Il Gattopardo"

Nella Sicilia del 1860, le camicie rosse guidate dal generale Garibaldi sbarcano sull'isola per cacciare i Borboni e unificare l'Italia. L'aristocratico don Fabrizio (interpretato nel film da un magistrale Burt Lancaster), Principe di Salina, consapevole della fine del predominio aristocratico, vive gli ultimi scampoli di un mondo che sta scomparendo. Anche per allontanarsi da Palermo, in quel periodo di torbidi avvenimenti, parte con la famiglia verso la residenza di campagna di Donnafugata. Qui il nipote prediletto Tancredi (nel film Alain Delon), che nel frattempo si è schierato con i garibaldini, conosce e si innamora della bellissima Angelica (Claudia Cardinale), figlia di Calogero Sedara (Paolo Stoppa) sindaco rozzo e affaristica, rappresentante della arricchita e rampante borghesia. L'unione dei due giovani, ufficializzata durante un gran ballo organizzato nella sontuosa dimora principesca, sancisce il connubio di potere tra la nobiltà latifondista e la nuova classe emergente, decretando per il Principe l'amara accettazione del cambiamento dei tempi.

 

Il Film  "Il Gattopardo"

Promotore della trasposizione cinematografica del romanzo di Tomasi di Lampedusa fu il proprietario della Titanus, il produttore napoletano Goffredo Lombardo. Fu lui ad acquisire, si dice a caro prezzo, i diritti dell'opera letteraria e a scegliere come regista Luchino Visconti. Un lavoro di grande impegno che riportò in vita gli ambienti dell'aristocrazia siciliana e le atmosfere del romanzo. Ineccepibile il cast di attori, primo fra tutti Burt Lancaster, anche se Luchino Visconti avrebbe preferito Laurence Olivier o il sovietico Nikolaj Čerkasov. Sembra che il regista di nobili origini abbia definito Lancaster "un cowboy o un gangster" e per questo poco adatto a interpretare il ruolo di un aristocratico siciliano. Ad imporgli l'attore americano nel ruolo di don Fabrizio Salina fu lo stesso produttore Lombardo.

"Il Gattopardo" venne interamente girato in Sicilia, ad eccezione delle scene dell'interno del palazzo di Donnafugata, che furono ricostruite nelle sale di Palazzo Chigi ad Ariccia, un paese non lontano da Roma.

Nell'autunno del 1961 il regista effettuò i primi sopralluoghi in Sicilia, con lo scenografo Mario Garbuglia. Il 14 maggio 1962 iniziarono le riprese. Nelle settimane che le precedettero, Garbuglia si trovò a dirigere contemporaneamente diversi cantieri per le realizzazioni delle scene dell'ingresso dei garibaldini a Palermo, mentre allo stesso tempo si lavorava alla casa del principe a Boscogrande, alla sua residenza estiva di Donnafugata, a Ciminna, e all'osservatorio. Le costruzioni di Palermo, fra cui quella della Porta civica attraverso la quale irrompono le Camicie Rosse, furono completate nel giro di quindici giorni. In ventiquattro giorni vennero portati invece a termine i lavori alla villa Boscogrande che venne restaurata in molte sue parti, ricorrendo ad un vero e proprio esercito di stuccatori e decoratori: facciata, pavimenti e soffitti  furono rimessi a nuovo, si dipinsero e si tappezzarono le pareti. Solo Palazzo Gangi, sempre a Palermo, dove fu girata la celebre scena del ballo, era in buono stato di conservazione e richiese solo pochi interventi scenografici. «Ma questo è niente in confronto a quello che abbiamo fatto a Ciminna», scrive Garbuglia nel La realizzazione in Il film 'Il Gattopardo' e la regia di Luchino Visconti del 1963. «Il paese era stato scelto perché la sua piazza, con la chiesa in fondo, corrispondeva "quasi" in tutto a quella dell'immaginaria Donnafugata, quel "quasi" sta per l'assenza di un piccolo particolare: mancava infatti il palazzo del principe di Salina. E il palazzo l'abbiamo fatto noi».

Come prevedeva il progetto di Garbuglia a circa un metro di distanza dagli edifici più o meno moderni che sorgono a destra della Matrice fu innalzata la facciata del palazzo Salina. Ci vollero quarantacinque giorni di lavoro, superando difficoltà di ogni genere. Anche la piazza di Ciminna venne rifatta e una pavimentazione più antica sostituì il moderno asfalto.

 

Dalla presentazione del libro: Ciminna il set de "Il Gattopardo" 50 anni dopo (1963-2013)

Ho conosciuto Luchino Visconti a casa di Suso D'Amico nel 1959. Assieme a Suso lavorava allora allo script di Rocco e suoi fratelli. L'aristocrazia ai tempi della gioventù di Luchino aveva una unità di comportamento che ne costituiva l'aspetto classista. Il rapporto fra i suoi membri era diretto, l'appartenenza comune stabiliva subito una rete di sottintesi. Quando dopo Rocco il regista si dedicò al Gattopardo divenni una sorta di suo referente per l'autenticità delle testimonianze. La fedeltà ai luoghi avrebbe voluto che le scene del palazzo di Donnafugata fossero girate a Palma Montechiaro, il feudo dei Tomasi. Ma Palma era allora attraversata dalla strada nazionale Agrigento Gela e questo rendeva il progetto impossibile. Avevo visitato molti centri della provincia di Palermo e fra tutti indicai alla produzione Ciminna. Salvo il palazzo padronale, il paese aveva tutti requisiti richiesti. Lo si raggiungeva allora come ora attraverso una strada provinciale. E questo l'aveva conservato estraneo alla nuova edilizia che cominciava già a diffondersi. Citando un passo dalla scena della caccia la campagna di Ciminna era quella di "sempre"(…) Ed altrettanto di sempre sembrava il paese scosceso ed arroccato con alcune stupendi monumenti dal quattro al settecento, e come a Palma particolarmente segregati, provinciali, monumenti artigianali rispetto a quelli di Palermo, che respiravano allora più di ora una loro particolare, cordiale identità.  Questa arcaicità dei luoghi attrasse Visconti.

Gioacchino Lanza Tomasi, Professore di Storia della musica

 

Dalla presentazione del libro: Ciminna il set de "Il Gattopardo" 50 anni dopo (1963-2013)

Ci sono autentici capolavori che si impongono nella storia di un'arte e segnano in maniera particolare i luoghi in cui vengono realizzati. Uno di questi è sicuramente il film "Il Gattopardo" di Luchino Visconti, tratto dall'omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, e il paese, trasformato per circa tre mesi nella Donnafugata del celebre libro, è Ciminna, un piccolo centro nell'entroterra della Sicilia. Il film, uscito nel 1963, rappresentò uno dei più grandi trionfi del cinema italiano, lanciando una delle raffigurazioni più forti e influenti dell'Isola. E non sempre positiva. La pellicola, infatti, insieme al romanzo, ha contribuito a dare un'idea della Sicilia inerte, inamovibile, irredimibile, il cui tratto negativo del "cambiare tutto per non cambiare niente", ha fornito spesso la peggiore immagine della nostra terra. Ma il film è impareggiabile nell'offrire uno spaccato della Sicilia dell'epoca, nel raccontare un mondo scomparso, fotografato in uno dei momenti epocali di trapasso da un regime ad un altro. "Il Gattopardo" è un capolavoro destinato all'immortalità, anche grazie al recente restauro sponsorizzato da Gucci e curato da The Film Foundation di Martin Scorsese. E gli stessi luoghi legati alla sua produzione in qualche modo lo sono. Per Ciminna "Il Gattopardo" può sicuramente rappresentare una occasione per far riscoprire un paese che con la ricchezza dei suoi monumenti, con il suo clima ameno e il paesaggio per molta parte ancora incontaminato (cose che tanto affascinarono Luchino Visconti) può offrire al visitatore tante suggestioni. E alla gente del paese altre opportunità e altre prospettive che non sia alla lunga il suo semplice ed inevitabile abbandono.

Alfonso Lo Cascio, Presidenza regionale SiciliAntica

 

Programma della Manifestazione

SABATO 23 AGOSTO 2014

Ore 16,00 Piazza Matrice

Annullo Filatelico

Ore 17,30 Chiesa Madre santa Maria Maddalena

Il Te Deum della famiglia Salina

Esecuzione, nello stesso organo immortalato dal film, a cura del maestro Michele Cassata

Presentazione del libro:

Ciminna il set de "Il Gattopardo" 50 anni dopo (1963-2013)

Intervengono:

Vito Catalano, Sindaco di Ciminna

Don Domenico Sodaro, Arciprete di Ciminna

Caterina D'Amico, Presidente Scuola Nazionale del Cinema

Gioacchino Tomasi Lanza, Professore di Storia della musica

Giusy Musso, Presidente Associazione Evita Touring 

Giuseppe Cusmano, Presidente SiciliAntica – Sede di Ciminna e autore del libro

Coordina: Francesco Scimeca, Vice Presidente SiciliAntica - Sede di Ciminna

All'interno della Chiesa: esposizione di paramenti e argenteria sacra (XVIII-XIX sec.) e alcuni lacunari del tetto a cassettoni del XVI sec.

Ore 19,00 Piazza Matrice

Inaugurazione della mostra fotografica

"Il set del Gattopardo in 300 immagini"

Intervengono:

Paolo Calabrese, Presidente del Senato Accademico "Accademia Internazionale Amici della Sapienza"

Alfonso Lo Cascio, Presidenza Regionale SiciliAntica

DOMENICA 24 AGOSTO 2014

Ore 9,30 Piazza Fondaco (Madonna bianca)

Visita guidata ai luoghi del Gattopardo

Itinerario

Piazza Piersanti Mattarella (Arrivo e partenza di Chevalley), via Collegio (Il figlio del Principe Paolo e il Conte Chevalley in cammino verso il Palazzo), Piazza Matrice (Il Palazzo del Principe – l'arrivo delle carrozze), Piazza Matrice (Il seggio elettorale durante il plebiscito e la casa del Sindaco), Chiesa Madre Santa Maria Maddalena (L'arrivo a Donnafugata e il Te Deum)

Letture tratte dal romanzo "Il Gattopardo"

A cura di Cinzia Carraro

Ore 12, 00 Piazza Matrice

Le musiche del film "Il Gattopardo"

Esecuzione a cura della banda A.C.A.M. "G. Verdi" diretta dal maestro Vincenzo Grimaldi

Ore 13,30 Ristorante locale

Il Pranzo del Gattopardo

Presentazione delle portate a cura di Teresa Armetta, Accademia del cibo siciliano




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Redazione del CorrieredelWeb.it


lunedì 11 agosto 2014

Mostra d’arte visiva contemporanea “Per Terra!” tornare@itaca viii a cura di Mimma Pasqua e Maria Rosa Pividori



nell’ambito di “2013-2014-2015 natura permanente e la cura”

in collaborazione con 10.2! Dieci.due! International research contemporary art di Milano 

Artisti:  

Barzaghi Daniela, Barberis Milena, Bidese Marisa FVG, Bottino Max, Buratti Marina, Calegari Giulio, Cangiano Amalia, Cappanera Loretta FVG, Cerisara Ivana, Cibaldi Silvia, De Francesco Albino, De Palma Teo, Finetti Anna, Gordano Alessandro/Labate Nicola CALABRIA, Granata Alfredo CALABRIA, Larocchi Alessio, Lia Pino CALABRIA, Longo Elda CALABRIA, Magrini Marco, Marra Max CALABRIA, Negro Luigi Barquez FVG, Paonessa Vincenzo CALABRIA, Pasotti Gianni FVG, Pepe Salvatore CALABRIA, Pescador Lucia, Pujia Veneziano Antonio CALABRIA, Ruggieri Antonello, Tomasi Fulvio FVG, Tripodi Franco CALABRIA, Verdirame Armanda, Veronesi Nicoletta, Vidoni Carlo FVG, Zabatino Mariangela.

Musicista: Reverie: Fanny Fortunati – voce e percussioni; Vado Valerio FVG – chitarre e effetti.

Poeti:  Gatto Mario, Gordano Franco, Magri Emanuele, Pepe Mario, Tomasi Fulvio, Zuccolo Andrea

Scrittori/Poeti: Bianco Lorenzo, Cappanera Loretta, Celico Ada, Pasqua Mimma



Dal 19 agosto al 20 settembre presso Palazzo Comunale di Grimaldi  P.ZA CAPITANO ANSELMO 87034 GRIMALDI (Cosenza) Orario : 9-12.30; 17.30-19.30

Inaugurazione  19 Agosto 2014 ore 18,30 presso Sala Consiliare del Palazzo Comunale. Nel corso della serata la scrittrice Ada Celico leggerà, in anteprima, alcuni suoi inediti ed il Prof. Bruno Amantea proietterà un video sul peperoncino.

21 Agosto 2014 ore 20,30 presso l’Auditorium “ Madre Teresa di Calcutta”, Grimadi, Piece teatrale a cura di Ada di Leone tratta dallo spettacolo “Giuditta Levato,  profissioni braccianti”. 

28 Agosto 2014 ore 20,30L’associazione cultura multietnica “ La Kasbah ONLUS” presenta “ Cum panis” . Una pubblicazione a cura di Enza Papa e Francesco Mollo. A seguire proiezione del video “ Mix up” di Alessandro Gordano , prodotto dalla Lago film.

sabato 9 agosto 2014

Tetris. Personale di Fabrizio Fontana - Ostuni


GALLERIA ORIZZONTI ARTE CONTEMPORANEA
L.go Arcid. Trinchera 28 (Centro Storico), Ostuni

presenta

TETRIS
Personale di Fabrizio Fontana

a cura di Carmelo Cipriani



Inaugurazione: sabato 13 agosto 2014, ore 20.00
GALLERIA ORIZZONTI ARTE CONTEMPORANEA,
L.go Arcid. Trinchera 28 (Centro Storico), Ostuni

Testi critici: Carmelo Cipriani

Catalogo: in galleria
                  
La mostra sarà visitabile da martedì al domenica (fino al 31 agosto) dalle 16.00 alle 22.00.


Il secondo evento del mese di agosto con cui la Galleria Orizzonti Arte Contemporanea di Ostuni movimenta lo Spazio Purgatorio, è affidato alla mostra "Tetris" dell'artista Fabrizio Fontana.

Salentino di nascita, Fontana fa del gioco il fulcro di tutto il suo lavoro e in questa mostra, giocando giocando, mette in atto, in performance, un'idea geniale che promette di risolvere il grande dissidio interiore che dilania l'artista tutte le volte che con la vendita si vede costretto a cedere la paternità delle sue opere.


Ecco come Carmelo Cipriani, curatore della mostra, ci apre al nuovo mondo dell'artista:

"Al Tetris, gioco cult degli anni Ottanta, sul quale si sono consumati anni e acribia adolescenziali, è dedicato un filone di ricerca importante della sua produzione. Presentato per la prima volta nel 2006, il tema è ora riproposto con lavori inediti e nuove finalità. Una revisione progettuale nata da una sincera riflessione sul sistema dell'arte, immaginato come un quadrilatero i cui lati sono rispettivamente rappresentati dall'artista, dal critico-curatore, dal gallerista (ma anche dall'operatore museale) e dal collezionista-pubblico. Ciascun elemento è fondamentale per chiudere il cerchio, o meglio, per completare il quadrato. In assenza anche di una sola di queste componenti, il sistema permarrebbe incompleto, inconsistente ed autoreferenziale. Un'indagine impietosa che ha condotto l'artista alla creazione di diciassette opere, differenti l'una dall'altra ma intrinsecamente legate dalla verve polemica, sempre abilmente celata dalla rosea parvenza degli elementi oggettuali, e dalla frase componibile sul retro: opere opistografe, dunque, assemblaggi in box sul fronte, scrittura dipinta sul retro.

Punto focale del sistema è la vendita, che, una volta compiuta, segna il distacco dell'opera dal suo creatore e il diradarsi del rapporto con le opere coeve. Una necessità per l'artista, ma anche un rammarico, simile ad una paternità ceduta. Ma attraverso la scritta retrostante Fontana ha trovato il modo di assoggettare le sue creature ad un sistema di autocontrollo, legandole indissolubilmente le une alle altre. In esse idee politiche, abitudini sociali, dinamiche culturali e spunti autobiografici appaiono condensati in una sintassi iconica che cede volentieri all'eccesso. Un surplus cromatico e formale prodotto da una personalità dicotomica in cui la spensieratezza del bambino trova un proprio equilibrio con la consapevolezza dell'adulto. I titoli, sempre esplicitati, contribuiscono fattivamente all'economia compositiva mediante inserimenti testuali attinti ad ambiti eterogenei, dal letterario al popolare. Nelle sue opere detti e versi assumono uguale dignità, affiancandosi e sovrapponendosi in maniera analoga a quanto nell'esistenza umana fanno tragedia e allegria, vita e morte, bene e male. Concetti, questi, tutti contemplati nell'operare dell'artista, insinuati nel piano pittorico in forma demitizzata, proprio come fossero trattati da un bambino. […].

Attraverso l'ennesima trovata Fontana sembra esortarci al gioco e al recupero dell'infanzia perduta. Ma dietro il volto ludico – un dietro fisico oltre che concettuale – le sue opere rivelano una profonda riflessione sulle contraddizioni dell'esistenza, sulle dinamiche del collezionismo e, per estensione, sull'intero sistema dell'arte. Ed è su questa via che il gioco si fa serio".

La sera dell'inaugurazione è prevista la presentazione del brano inedito dei "T for Trivellor" (gruppo musicale emergente salentino) dedicato al Tetris di Fabrizio Fontana.


Fabrizio Fontana è nato nel 1971 a San Pietro Vernotico (BR), dove vive e lavora. Dopo la laurea conseguita con il massimo dei voti presso l'Accademia di Belle Arti di Lecce, intraprende un'assidua attività espositiva. 

Ha tenuto numerose personali. Tra le più recenti: 2014Jioki Loschi, a cura di Art and Ars Gallery, Dacia Gallery, New York; Il faut jouer pour devenir sérieux, a cura di Roberta Andolfo, Monteoliveto Gallery, Nizza (Francia); 2013Un analgesico per l'emicrania, una coppia di dadi e le mie pantofole blu sono tutto ciò di cui ho bisogno, a cura di Lorenzo Madaro, Palazzo della Cultura, Galatina (LE); 2010Che il jioko sia con te, a cura di Katia Olivieri, Officine Cantalmo, Lecce; 2009 Red-Ink, a cura di San Marione, Art and Ars Gallery, Galatina (LE); 2008Il paese dei balocchi, a cura di Geoffrey Di Giacomo, Galleria Gallerati, Roma; Non tutti amano la Jiokonda, ma chiunque vorrebbe possederla, a cura di Breda Cuk, Palazzo Kongresni, Ljubljana (Slovenia); 2007Jioka come puoi, a cura di Angela Serafino, Plazzo Micheli, Galatina (LE).

Tra le ultime collettive: 2013XX x XX (ventiperventi), a cura di Daniele Decia, Studio d'Ars, Milano; ABC, a cura di Gabriella Damiani, Spazio Purgatorio, Ostuni (BR); Pezzi Unici 2, a cura di Noemi Pittaluga, Galleria Gallerati, Roma; Double, a cura di Art and Ars Gallery, Art and Ars Gallery, Galatina (LE); 2012I fili di Ersilia, a cura di Angelo Raffaele Villani, Galleria Rossocontemporaneo, Taranto; 2010H2O-Interazioni fluide, a cura di Katia Olivieri e Gigi Rigliaco, Castello Carlo V, Lecce; La Terra ha bisogno degli uomini, a cura di Francesco Ruggiero, Reggia di Caserta; 2009Wet and Dry (by Streamfest), a cura di Gigi Rigliaco e Giada Todaro, Palazzo Zeffirino Rizzelli, Galatina (LE); 2008Fuori 3, a cura di Carlo Gallerati, Galleria Gallerati, Roma;




Luogo Evento:
Spazio Purgatorio
c/o Convento delle Monacelle
Via Alfonso Giovine (centro storico)
72017 Ostuni
Cell. 348.8032506

Orizzonti Arte Contemporanea
Piazzetta Cattedrale (centro storico)
72017 Ostuni (Br)
Tel. 0831/335373
Cell. 348.8032506
f: orizzontiartecontemporanea

Media partner: ilsitodell'arte

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