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venerdì 25 ottobre 2013

MOSTRE: LE PROSSIME APERTURE DAL 26 AL 29 OTTOBRE 2013 - TORNA IL 28 OTTOBRE "UNA NOTTE AL MUSEO"



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MOSTRE: LE PROSSIME APERTURE DAL 26 AL 29 OTTOBRE 2013 - TORNA IL 28 OTTOBRE "UNA NOTTE AL MUSEO"



Le prossime mostre che verranno inaugurate dal 26 al 29 ottobre 2013, segnalate dagli Istituti territoriali del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

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giovedì 24 ottobre 2013

Festival Internazionale della Fotografia FOFU Phot'Art 2013

Fucecchio apre le porte alla fotografia, quella con la F.

Dai grandi maestri Gian Paolo Barbieri e Letizia Battaglia alle fotografie con il cellulare per un'edizione trasversale del FOFU, il festival ormai divenuto un "must"per gli appassionati dell'immagine.

Nell'edizione n°9 del Fucecchio Foto Festival si celebrano due veri maestri della fotografia italiana famosa nel mondo. La scelta per gli organizzatori è stata chiara fin da subito: creare due grandi monografie che avessero ben poco in comune e che potessero incuriosire un pubblico il più possibile eterogeneo.

Da un lato Gian Paolo Barbieri, un'icona della fotografia di moda, che ha dedicato la propria ricerca alla perfezione delle forme, all'estetica e a manipolare la realtà per fabbricarne un mondo magico. Quasi mezzo secolo di scatti per un viaggio attraverso le varie tematiche affrontate dall'autore: dalla moda all'eros passando per i paesaggi esotici. Saranno esposte circa 80 immagini tra le sue più famose che ormai sono divenute vere e proprie icone della storia della fotografia: le copertine di Vogue, i corpi degli indigeni dell'equatore e nudi scultorei nati dall'incontro di erotismo e bellezza.

Di genere piuttosto differente la fotoreporter Letizia Battaglia, siciliana, forse la donna più importante del nostro fotogiornalismo, che ha ottenuto i più importanti riconoscimenti a livello internazionale. Per anni, con un colpo d'occhio inconfondibile, ha documentato il dolore della propria terra, le vittime e i protagonisti della Mafia, realizzando immagini che non lasciano spazio alle parole e che si fanno simbolo di libertà e giustizia. Sono fotografie in bianco e nero, crude, schiette e senza filtri, che proiettano lo spettatore in una dimensione ancora più forte della realtà.

Ma il festival non finisce qui. "Le Blanc" pseudonimo di Sebastian Weiss, è un fotografo che gira il mondo immortalando strutture architettoniche, creando immagini astratte di un raffinato rigore estetico che lo hanno portato a pubblicare sulle più importanti riviste di architettura. La sua particolarità? Utilizza la fotocamera del proprio iPhone. Il FOFU lo ha scoperto e ha deciso di portarlo per la prima volta in una mostra in Italia.

Chris Rain, giovane autore nato e cresciuto a Roma, in collaborazione con Edizioni Postcart, esporrà un progetto dedicato al tema onirico e surreale dove si potranno ammirare fantastiche stampe in bianco e nero, frutto di sapienti elaborazioni analogiche d'altri tempi. Osservando le sue immagini sembra di fare un vero e proprio salto temporale e dimensionale.

Un reportage a quattro mani è il progetto vincitore del FoFu photo challenge 2013. Filippo Bardazzi e Laura Chiaroni hanno documentato le terre del "far west" e lo stato attuale dei simboli su cui si è generato il mito americano. Ne scaturisce un bel racconto dal linguaggio chiaro e al tempo stesso molto personale e coinvolgente.

Il Foto Festival, aprirà le porte il 26 ottobre alle 17.00 e si protrarrà fino al 17 Novembre con il seguente orario: dal Mercoledì al Venerdì con orario 21-24, mentre il Sabato la Domenica e il 1° Novembre con orario continuato 15-24. Il prezzo del biglietto è di 6 € (ingresso gratuito per i minori di 12 anni e prezzo ridotto di 4 € per i soci Coop escluso Sabato e festivi).

La location dell'evento è il Parco Corsini, nel centro storico di Fucecchio, più precisamente all'auditorium La Tinaia e nella nuova sede di Palazzo Corsini adiacente al Museo Civico.

Per informazioni visitare il sito www.fofu.it o telefonare al 339 8767671 o allo 0571 20349.

ARTE IN STAZIONE: a Roma la mostra del LUISS MASTER OF ART


OSMOSIS
                                                                      
            STAZIONE TIBURTINA
            7 - 28 novembre 2013
            Roma - Stazione Tiburtina

In mostra: Allis/Filliol, Mircea Cantor, Ludovica Carbotta, Gea Casolaro, William Cobbing, Fausto delle Chiaie, Mark Jenkins, Margherita Morgantin, Ivan Navarro, Donato Piccolo, Cesare Pietroiusti/Paul Griffiths, Domenico Romeo, RAM radioartemobile.

CONFERENZA STAMPA E PREVIEW MERCOLEDI' 6 NOVEMBRE ore 18



L'arte contemporanea per la prima volta, grazie alla collaborazione con Grandi Stazioni SpA società del Gruppo FS Italiane, invade gli spazi della Stazione Tiburtina di Roma con la mostra OSMOSIS, realizzata dagli studenti della terza edizione del LUISS Master of Art, corso di alta formazione postlaurea organizzato all'interno del LUISS Creative Business Center. Il percorso formativo, sotto la guida di Achille Bonito Oliva (Responsabile scientifico del Master), termina come di consueto con il debutto dell'intero gruppo di studenti e segnala l'identità di un "curatore collettivo" che applica la divisione del lavoro intellettuale in tutte le funzioni progettuali, culturali, organizzative: dal concept alla scelta di artisti e opere, l'allestimento, la comunicazione, sino alla preparazione del catalogo.

OSMOSIS fotografa un istante della realtà: l'incertezza generata dalla crisi.
L'esposizione trova la sua naturale collocazione all'interno della stazione Tiburtina, una moderna opera architettonica di grande valore, hub italiano dell'Alta Velocità, caratterizzata da ampi spazi sospesi, passaggi, attraversamenti. Una delle "bolle" nella galleria centrale si trasforma nello spazio vitale della mostra e la stazione vive il suo ruolo di grande piazza urbana, patrimonio architettonico, spazio pubblico d'incontro in cui poter trascorrere del tempo, con uno sguardo anche all'arte contemporanea.
Uno spazio dinamico e multimediale in cui la mostra Osmosis rappresenta una intenzionale dispersione e frantumazione del tradizionale recinto espositivo della mostra, fino alla smaterializzazione nella pura sonorità (con la collaborazione con RAM radioartemobile).
È il connubio fra l'architettura sospesa e la potenza espressiva dell'arte a restituire un'immagine dell'instabilità del presente e dell'ambiguità della nostra epoca.

Perchè OSMOSIS lo spiegano gli studenti del Master:
<<Non c'è una risposta univoca, l'unica cosa certa è che questa mostra nasce da un'URGENZA, quella di descrivere il nostro presente con tutte le sue incertezze e contraddizioni.
La CRISI ha portato all'instabilità minacciando la certezza del futuro e l'ottimismo che è stato il carburante della nostra società dal dopoguerra in poi. La realtà attuale si ripercuote così sulle persone che la vivono, frantumando le sicurezze e facendo del nostro tempo un momento di attesa e sospensione.
OSMOSIS vuole essere un fenomeno comunicativo, un modo di artificare lo spazio in cui, da un nucleo espositivo centrale, l'energia si propaga spontaneamente tutt'intorno, così come nel processo biologico avviene lo scambio di elementi tra cellula e cellula. Il processo di osmosi culturale ha dunque inizio nella galleria centrale della stazione, precisamente da una delle bolle sospese che, in virtù di questa sua caratteristica architettonica, concretizza fisicamente gli elementi concettuali propri della mostra.
Da questo nucleo alcune opere, rompendo il recinto espositivo tradizionale, si disperdono nello spazio circostante e al di fuori della stazione stessa, rispondendo all'esigenza di interazione con il luogo e le persone.
L'esposizione si sviluppa attraverso le opere di un gruppo di artisti multigenerazionali e multidisciplinari, creando un percorso allestitivo segno di ARTE VIVA, ispirato dalla volontà dei curatori di innescare un meccanismo virtuoso di cui questa possa essere catalizzatrice>>.

La mostra è dedicata alla memoria di Carlotta Nobile, diplomata al LUISS Master of Art 2011/2012

Orari: Tutti i giorni ore: 11 – 20. Ingresso libero

Contatti:
T. 3339511257 - 3336382000

mercoledì 23 ottobre 2013

Domik. Mostra fotografica di Danilo Balducci dal 26 ottobre 2013

"Domik". Fotografie di Danilo Balducci.
In esposizione presso Antropomorpha Fotografia dal 26 Ottobre al 21 Novembre 2013.
Vernissage, musica, aperitivo. Ingresso libero e gratuito.

Continua la ricca stagione espositiva dello studio fotografico Antropomorpha con l'inaugurazione Sabato 26 Ottobre 2013 alle ore 18:30 della Mostra Fotografica "Domik" di Danilo Balducci.

Dopo aver documentato a fondo il terremoto nella propria città d'origine, Danilo Balducci ha sentito il bisogno di vedere e capire altre realtà simili a quella fotografata a L'Aquila.
In Armenia e in particolare nella città di Gyumri, il 7 dicembre del 1988 una violentissima scossa di terremoto uccise all'istante 25.000 persone e a tutt'oggi 2.000 famiglie vivono ancora nei domiks (in russo piccola casa), vagoni ferroviari, containers, case di amianto.
L'inverno è il periodo peggiore per le famiglie che alloggiano nei domiks forniti dal governo sovietico o che, spesso, hanno costruito con le proprie mani.
La scelta di documentare una situazione post-sismica differente nasce dalla necessità di capire l'evoluzione e le mutazioni che, in un contesto assolutamente diverso da L'Aquila, hanno colpito la popolazione armena.
Una ricerca del "come saremo" applicata alla propria città di origine dove, in parallelo con Gyumri, il tessuto sociale è stato disgregato e le abitudini dei cittadini sono cambiate radicalmente.
Balducci continua a lavorare ancora su L'Aquila, sulle case dormitorio sorte intorno alla città senza vita, sui paesi interni al cratere, con uno sguardo intimo, non invasivo, lo sguardo di chi ha vissuto per molti anni la città nella sua normalità e si sente egli stesso parte della popolazione colpita.


Antropomorpha Fotografia
Via Castruccio Castracane 28a
info@antropomorpha.it - 392/9033659


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Antropomorpha
Corsi fotografia | Sala posa | Laboratorio | Agenzia fotografica
Via Castruccio Castracane, 28a - 00176 Roma

Mostra "Icons & Idols" dal 31/10 al MACRO Testaccio

Buongiorno.

Vi segnaliamo l'inaugurazione della mostra multimediale ICONS & IDOLS, con opere di Marta Czok e Jacek Ludwig Scarso. La mostra aprirà i battenti giovedì 31 ottobre a Roma, presso La Pelanda, Centro di Produzione Culturale del MACRO Testaccio.

Di seguito una sintesi del comunicato stampa.
E' possibile scaricare un press kit con comunicato stampa completo, profili degli artisti e foto di alcune opere all'indirizzo:

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L'evento Facebook è:

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L'hashtag della mostra è #iconsidols

Saluti
Webside per l'Arte.

---sintesi comunicato stampa---

Inaugura Giovedì 31 ottobre 2013 a Roma, presso La Pelanda, Centro di Produzione Culturale del MACRO Testaccio, la mostra Icons&Idols. Un percorso interdisciplinare tra le tematiche del sacro e del profano nell'interpretazione di Marta Czok e Jacek Ludwig Scarso con la compagnia Elastic Theatre di Londra.

Attraverso opere pittoriche, installazioni video, suono e live art, il visitatore viene accompagnato in un viaggio quasi onirico e al tempo stesso concreto, sul filo dell'umorismo e del compiacimento voyeuristico. Un viaggio focalizzato sulla realtà di ciò che ci circonda e di ciò che fa parte di noi, nella società così come nei nostri pensieri più intimi, tra pensieri intrusivi, ossessioni compulsive, tentazioni, tabù, idolatrie e superstizioni.

I quadri della Czok conosciuti per l'esplorazione di un figurativo contemporaneo, poetico ed eccentrico, vengono per la prima volta proposti in chiave di installazione itinerante, accompagnati da lavori video, suono e live creati da Jacek Ludwig Scarso con Elastic Theatre. L'insieme è concepito come unico viaggio spettacolare: l'allestimento è stato pensato per unire i due linguaggi artistici e intrecciare le suggestioni offerte da ciascuno, permettendo ai visitatori un'esperienza artistica armonica e doppiamente stimolante. Nei lavori qui presentati una grande importanza viene data al contenuto narrativo: il video si evidenzia come vera e propria performance multimediale.

Quest'insieme è eclettico non soltanto rispetto alle discipline artistiche utilizzate, ma anche nel modo in cui affronta la tematica di questa mostra. Le opere della Czok offrono una critica ironica e radicale degli idoli di una società corrotta: dalle finte figure messianiche della politica e dell'economia, alle celebrità divinizzate e ai miti di una cultura superficiale, tra cui l'arte stessa.
Alle sue prospettive sociali si complementano quelle psicologiche dei lavori multimediali di Scarso ed Elastic Theatre. In Julius, film multicanale realizzato in collaborazione con Savage Mills finanziato da Wellcome Trust e Jerwood Charitable Foundation, vengono affrontate le ossessioni e i rituali compulsivi, in un viaggio narrativo tra il sacro e il profano ispirato al divo Giulio Cesare. Altre opere video saranno accompagnate da interventi live.

Ironia, commentari sociali, esplorazioni psicologiche convergono in un mondo descritto attraverso le convenzioni sacre. Ma il sacro qui non è una dimensione spirituale, quanto un insieme di simboli che vengono infiltrati e volontariamente storpiati in una visione di un mondo curioso e imperfetto.

---fine sintesi comunicato stampa---


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