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mercoledì 24 luglio 2013

Mostra Fienili del Campiaro Grizzana Morandi | | 26 luglio 2013



G R I Z Z A N A  M O R A N D I
 
Casa Studio Giorgio Morandi  |  Fienili del Campiaro
 
 
 
UN'ETICA PER LA NATURA
 
a cura di Eleonora Frattarolo
 
Inaugurazione venerdi 26 luglio ore18.30
26 luglio 31 agosto 2013|info 0516730311

 

Karin Andersen  Ettore Frani

Elisa Laraia  Davide Monteleone  Silvia Zagni

 

ettore frani cattedrale olio su tavola|installazione secondo fienile

 

Con il patrocinio di Regione Emilia Romagna  Accademia di Belle Arti di Bologna  Cosea Ambiente

Progetto grafico di Luciano Leonotti / Trasguardo

 

Il 26 Luglio alle 18,30 in Grizzana Morandi si inaugura la mostra Un'Etica per la Natura, l'evento grazie al quale per la prima volta la Casa Studio di Giorgio Morandi viene aperta ad un'opera di un altro artista, in stretto collegamento con il percorso espositivo dei Fienili del Campiaro. Il Comune di Grizzana continua cosi' a guardare al paesaggio e alla natura come beni preziosi da tutelare e valorizzare anche in funzione della sopravvivenza della stessa specie umana, e lo fa per mezzo dei linguaggi dell'arte contemporanea che si rivolgono alla natura come risorsa espressiva di incommensurabile profondita'. Dopo Il Paesaggio Necessario, che nel 2012 presento' artisti che considerano indispensabile alla vita il paesaggio come sistema culturale e naturale armonico e intriso di bellezza, Un'Etica per la Natura mostra opere dalle relazioni visive e di senso che alludono a comportamenti, a valutazioni, che travalicano consuetudini diffuse per elaborare possibilita' inedite, un immaginario che si nutre a volte di sguardi utopici, a volte di sguardi appuntati sulla durezza del reale, a volte di scarti generatori di devianze rivelatrici. Si snoda cosi' in Un'Etica per la Natura un racconto, un viaggio, che inizia con i luoghi sentimentali e l'identita' poetica della videomaker e performer Elisa Laraia, un video mostrato nel salotto della Casa di Giorgio Morandi. Un avvenimento, suggeritore di come Morandi e i luoghi dove visse possano generare empatie, folgorazioni, ed essere lievito per energie creative del presente e del futuro. Dalla Casa Studio di Morandi ai Fienili del Campiaro, collocati di fronte alla Casa, che il Maestro dipinse e incise innumerevoli volte. Qui saranno esposte le fotografie scandite da rigore e pietas di Davide Monteleone, eseguite in Russia per fermare volti di paesaggi che alitano la stessa malinconia dei volti degli esseri umani; i dipinti e i quadri digitali di Karin Andersen, l'artista che reinventa il pianeta popolandolo di nuove creature, incroci genetici di fiaba e realtà, storia e utopia; i dipinti a olio di Ettore Frani, il pittore di relazioni col sacro, che rappresenta l'essere nel mondo attraverso il velo impalpabile di un'austera e implicata partecipazione spirituale; le sculture di Silvia Zagni, elementi naturali trasformati dalla materia ceramica in lievi e fragili morfologie fantastiche, e installazioni esterne che tracciano impronte esoteriche in dialogo con gli spazi e l'atmosfera dei Fienili.

 

karin andersen

 

martedì 23 luglio 2013

VENEZIA: BUGNO ART GALLERY PRESENTA LE OPERE DI STEFANO CURTO



e

STEFANO CURTO

 

sono lieti di annunciare l'inaugurazione della  mostra

 

Renovatio Splendor

26 luglio - 31 agosto 2013

Vernissage

Venerdì 26 luglio 2013 ore 19:00
Bugno Art Gallery
S. Marco 1996/d – 30124 Venezia

Affermatosi con forza sulla scena artistica italiana, londinese e australiana, dopo una percorso artistico condotto a porte chiuse per sette anni, Stefano Curto è noto per la sua personalissima tecnica espressiva che si avvale di una tavolozza di migliaia e migliaia di cristalli utilizzati come "pennellate sulla tela". Tecnica che ritorna protagonista anche in questa mostra, sintesi dell'attività creativa e della vasta ricerca poetica dell'artista trevigiano.
Guarda i video delle operehttp://www.youtube.com/user/StefanoCurtoArtist

 

CONTATTI

Bugno Art Gallery

S. Marco 1996/d – 30124 Venezia

Tel. +39 041 5231305

E mail: info@bugnoartgallery.it

www.bugnoartgallery.it



 

 

 

 




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Redazione del CorrieredelWeb.it


venerdì 19 luglio 2013

Comunicato per diffusione

 

 

 

Pubblicati i Linked Open Data relativi all’Anagrafe delle Biblioteche italiane.

L’ICCU, l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo,  ha pubblicato come dati aperti le informazioni dell’Anagrafe delle Biblioteche italiane.

I dati dell’Anagrafe sono accessibili, insieme ad altri set di dati aperti, tramite uno SPARQL end-point in daticulturaitalia.it, un progetto pilota collegato al portale CulturaItalia che sta gradualmente implementando una sezione specifica dedicata ai LOD-Linked Open Data.

Pubblicare dati dell’Anagrafe delle Biblioteche (http://anagrafe.iccu.sbn.it) n LOD significa metterli a disposizione di un’ampia rete culturale in formato RDF, strutturati con uno standard interoperabile (in questo caso il CIDOC-CRM) in grado di permettere alle macchine di elaborare i dati e realizzare collegamenti più efficaci tra questi e altre risorse Web.

I dati dell’ABI sono linkati ad altri set di dati come ad esempio i record delle risorse digitali di Internet Culturale, del Polo museale fiorentino e di altri cataloghi aggregati da CulturaItalia, oltre ai dati del VIAF, The Virtual International Authority  File e di Geonames.

Per l’ICCU si tratta di un primo, importante risultato, che fa parte di una più ampia politica recentemente avviata dall’Istituto sui LOD e sviluppata mediante una serie di progetti, che porteranno ad un progressivo incremento dei set di dati aperti, intesi come ‘beni comuni digitali’, a favore della condivisione e del riuso dei dati per una sempre più ampia valorizzazione del patrimonio culturale italiano.

l’ICCU è infatti impegnato in ricerche, progetti e iniziative sia in ambito nazionale che internazionale, per la condivisione di standard, licenze e procedure mirate a diffondere e condividere il patrimonio culturale attraverso le tecnologie digitali: partecipa, con CulturaItalia, allo sviluppo del portale culturale europeo www.europeana.eu,  che aggrega dati messi a disposizione da vari portali nazionali e da altri aggregatori europei e li rende disponibili in LOD. oltre a coordinare, tra l’altro, il progetto europeo Linked Heritage, che sta sviluppando strumenti terminologici multilingue per l’arricchimento semantico dei dati.

 

Per ulteriori informazioni

Sara Di Giorgio, sara.digiorgio@beniculturali.it;

tel. 0649210806

 

 

Maria Fernanda Bruno

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

Tel. +39 06 6723 2192

Email: mariafernanda.bruno@beniculturali.it

Email: sg.relazioniesterne@beniculturali.it

 

 

 

mercoledì 17 luglio 2013

mostra "sensi scoperti"


REC ricerca estetica contemporanea 

SENSI SCOPERTI

collettiva d'Arte Contemporanea

complesso monumentale "chiesa di Sant'Anna"

Locorotondo (BA)

dal 3 al 10 agosto 2013 - 19.00/22.00

vernissage sabato 3 agosto ore 20.00


Ascoltare la forma, entrare nell'opera, diventare attivi in essa e vivere il suo pulsare con tutti i sensi

(Vasilij Kandinskjj)


Con questa mostra, il gruppo REC-ricerca estetica contemporanea, attraverso la poetica e il sentire personale di ogni artista, vuole esplorare il rapporto possibile tra l'arte e il coinvolgimento dei sensi.

L'arte, recuperando la funzione rivelatoria che da sempre le è propria, può richiamare e coinvolgere lo spettatore in un'esperienza in grado di risvegliare passioni ed emozioni. Infatti,attraverso lo sguardo attivo e partecipativo delle forme artistiche, esso  può recuperare la coscienza delle capacità percettive più profonde che gli sono proprie, riattivando le facoltà immaginative. 

In mostra le opere di  Mimmo Avellis, Natalia Bartoli, Angela Consoli, Alessandra Lama, Paolo Tinella, Francesco Avellis.


Con il patrocinio del comune di Locorotondo.


info: https://www.facebook.com/events/198572830305986/

ingresso libero





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Redazione del CorrieredelWeb.it


martedì 16 luglio 2013

Un prezioso tappeto di “pittura connettiva” a Palazzo Merati-Venezia con La stanza del colore di Anna Seccia

Un prezioso tappeto di "pittura connettiva" a  Palazzo Merati-Venezia con La stanza del colore di Anna Seccia  

Continua, con grande successo e affluenza di pubblico a Palazzo Merati d'Audiffret de Greoux, nella cornice della splendita Venezia, fino al 31 luglio 2013 la mostra di Arte Contemporanea Symphonie de colueurs 2, curata da Gregorio Rossi, con la presenza delle opere di 27 artisti selezionati dal Museo M.A.C.I.A e dell'opera collettiva Sinergie di fragmenta 6 realizzata, in questo spazio, con il progetto La stanza del colore di Anna Seccia.

L'opera Sinergie di fragmenta 6, nasce il 9 giugno dall'happening pittorico condotto da Anna Seccia nella sala monumentale del seicentesco palazzo veneziano, spesso rappresentato nei dipinti del Canaletto e del Guardi,  dove visse Casanova e abitò anche Friedrich Nietzsche. 

In un gioco gestuale libero con il colore, il pubblico, presente alla mostra, si è trasformato da spettatore ad oggetto di azione e l'artista, come uno sciamano, attraverso un percorso immaginifico lo ha condotto alla danza pittorica del ritmo musicale delle Opere, appositamente composte dal Maestro Antonio Cericola, introdotte dalla violoncellista Elena Krasantovich.

Baipassando le parole, attraverso un'azione di "pittura connettiva" in un processo circolare di "costruzione e decostruzione" del fare pittorico, giocando con i colori acrilici è stato possibile perlustrare in una dinamica relazionale, quello spazio indefinito di interscambio tra dimensione visiva, forme archetipiche, stesura di colore e suono, per un racconto di senso comune di memorie, in una progressiva dilatazione della fantasia che, attraverso la fusione di gesti, ha prodotto un lavoro in comunione che è di tutti in ugual misura.

Gruppi di partecipanti ad aggregazione spontanea, in piena autonomia e libertà hanno dipinto sei pannelli in legno di misura cm 90 x 145 cadauno sistemati a terra. I pannelli a fine lavoro sono stati riuniti insieme dagli stessi autori in una singola opera, con un senso di racconto condiviso.

Attraverso il successivo procedimento di sintesi attuato dall'artista che ha lasciato spazio alle singolarità di tutte le presenze è venuta alla luce l'opera collettiva Sinergie di fragmenta 6, pittura acrilica su tavola di metri 5.40 x 1.45.

I singoli pannelli, che si mostrano con  un'autonomia compositiva-coloristica autonoma, pur facenti parte di un racconto di un'opera unica  a fine mostra, nel concetto di interrelazione- relazione - dono- scambio, fragmentazione, caro all'artista, andranno singolarmente a dialogare con  Istituzioni e Musei che ne faranno richiesta.

La singolarità della proposta di Anna Seccia ha visto la partecipazione  sia di autorevoli artisti di caratura internazionale che di persone di tutte le età senza nessuna esperienza pittorica, finanche bambini e questo sta a dimostrare quanto l'arte sia portatrice di valori "altri" quando sconfina nella bellezza profonda della partecipazione-condivisione.

Partecipanti

Piero Agostini, Anna Arban, Benedetta Baietta, Libera Carraro, Elena Collet, Angela Crucitti, Alexander  Kanevsky, Daniela Kanevsky, Jeon Kuihee, Elena Mangu, Pasquale Mazzullo, Valentina Morporgo, Flavia Pitarresi,  Caterina Rossi, Anna Seccia,  Barbara Tagliapietra, Stefano Zanus 

L'opera realizzata verrà documentata in un prestigioso catalogo,curato da Gregorio Rossi, inserito nella collana editoriale del Museo d'Arte Contemporanea Italiana in America con i seguenti avvalli: Stemma della Repubblica Italiana, Patrocinio dell'Ambasciata della Repubblica di Costa Rica presso il Quirinale, logo del M.A.C.I.A. 

L'happening è visibile collegandosi al link https://www.youtube.com/watch?v=xzSaPRuEZn8 

Partner: Kaleidos, Sfera design, Maimeri , Accademia delle arti "Antonio Cericola".

 

Symphonie de colours II - un salotto per l'arte: 8 giugno 2013 - 31 luglio 2013

Palazzo Merati: Fondamenta Nuove – Venezia - ore 15,30- 19,30

Gregorio Rossi: www.gregoriorossi.it

Anna Seccia: www.annaseccia.it

M.A.C.I.A: www.museomacia.org

Ufficio Stampa Kaleidos, Simona De Lutiis: info@artekaleidos.it  085.2924031













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Redazione del CorrieredelWeb.it


giovedì 11 luglio 2013

Premio del paesaggio del Consiglio d'Europa 2012 -2013 - Consegna riconoscimenti - 12 luglio 2013

 

 

 




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Segreteria Servizio V
architettura e arte contemporanee
Direzione Generale per il paesaggio,le belle arti,
l'architettura e l'arte contemporanee
Via San Michele, 22 - 00153 ROMA
t. 06.67234815/4810
f. 06.67234818
e-mail: dg-pbaac.servizio5@beniculturali.it

Fino a me stesso

http://tuttomostre.blogspot.it/2013/05/esclusiva-intervista-pino-boresta-1.html



























Esclusiva intervista a Pino Boresta



1) Pino da cosa è stata mossa la tua azione performatica "Io vivrò"? Ti chiedo questo perché personaggi sintetici creati dal sistema in maniera fintamente disfunzionale come Luca Rossi ti hanno accusato di essere troppo estremo e quasi impresentabile, secondo lui/loro e secondo una certa mentalità artistica, provocazioni e lavori come il tuo hanno senso solo quando realmente inquadrati in un sistema.
R: Quale sistema? Ci sono tanti sistemi, a me piace il mio sistema, credo che ognuno debba utilizzare il sistema che preferisce, il giorno in cui questo sistema non fosse più soddisfacente, cambierò sistema... e quale sistema utilizzerò? Probabilmente ancora una volta un sistema di quelli non realmente inquadrati, o forse no o forse si.

2) Tu ti definisci un artista di processo o di prodotto? Quando determini una tua azione artistica pensi in termini di prodotto o t'interessa esplorare il processo che deriva da una suggestione che diventa processo e azione?
R: A me interessa tutto, il prodotto, il processo, l'azione artistica, il prodotto che nasce dall'azione artistica le esplorazioni, le suggestioni e tutto ciò che sorge a galla nel corso dell'azione stessa e dopo e prima di questa.




3) Avevi annunciato la tua morte per poi urlare a Baratta e Gioni che vivrai, ma pensi sul serio che a certi artisti oggi interessi partecipare alla Biennale di Venezia? Forse realmente interessati a partecipare alla Biennale di Venezia sono solo quelli artisti Accademici (per carica artistica di portaborse politico e di partito) che non riescono a risolvere la loro frustrazione con un mercato privato che giustamente non ne ha mai riconosciuto l'attività ed il valore (il problema l'aveva bene evidenziato Sgarbi), ma un artista come te, ben radicato nel suo territorio e nella sua comunità che cosa ha in comune con la fiera del mercato culturale dell'arte con una patina d'istituzionalità?
R: Lo sai che mi hai convinto? Infatti credo che questo sia il mio ultimo tentativo di partecipare alla Biennale di Venezia, anche perché che altro potrei inventarmi? Oddio... una ideuzza mi è venuta.

4) Diciamo qualcosa su Massimiliano Gioni, questo vento nuovo dell'arte contemporanea, di cosa è figlia questa sua presunta competenza superiore? Politi da anni sostiene su Flash Art di essere un suo padre spirituale di formazione, suo come di Cattelan, Bonami, Beatrice e Bellini per esempio, come mai tutte le grandi competenze del sistema dell'arte italia sembrano obbligatoriamente passare da Flash Art?
R: Forse perché lo dice lui? Ma potrebbe anche essere vero... ma non credo mi interessi molto rispondere a questa domanda comunque l'ho fatto.

5) Ti ritrovi nell'etichetta outsider del sistema dell'arte contemporanea? Se accomuno il tuo nome a quello di Marco Lavagetto (l'autore della beffa di Tirana ai danni di Politi e Flash Art e di Luca Lo Coco (l'artista costretto a chiudere il suo sito d'arte ashart sotto provvedimento cautelativo del tribunale di Palermo per una azione legale di Politi e il suo studio legale) sbaglio?
R: Si!

6) Pensi che l'informazione artistica specializzata nell'epoca del web 2.0 abbia ancora un senso? In fondo a cosa servono ancora critici, curatori e galleristi? In questo tempo di forte crisi economica l'artista ha in fondo finalmente la possibilità di relazionarsi senza filtro, col suo lavoro, al suo pubblico ed alla comunità che lo determinano.
R: Gli artisti sono come i bambini, che soffrono se i genitori non elogiano quello che fanno. Lo stesso vale per tutti coloro che cascano in depressione se non trovano nessuno che si accorge di loro.



7) Luca Rossi sostiene che per vivere non bisogna andarlo a urlare alla conferenza della biennale. Sostiene che la tua operazione sia solo critica istituzionale che mostra la tua debolezza che ha bisogno di essere alla Biennale per vivere, dice testualmente "Boresta dipende da ciò che critica, contraddittorio e fine a se stesso". Ho già dichiarato pubblicamente che Luca Rossi è qualcosa che mira a intercettare i cambiamenti in corso per capitalizzarli in futuro attraverso il web, tu cosa vorresti rispondergli direttamente.
R: Io rispondo che Luca Rossi ha ragione e che anche tu hai ragione su quello che dici di lui, ma anche io ho le mie ragioni che nessuno di voi due pero conosce.



8:) "Boresta è il più insider di tutti perché per vivere deve andare alla conferenza stampa della biennale. Neanche alla mostra. Critisca istituzionale di vecchia data. Io vivrò???? Alla conferenza stampa? Vivrà cosa??? Ma dai, si vive con il fare e con i contenuti. Oggi tutti possono scrivere io vivrò sulla propria bacheca. Boresta è incagliato in vecchie logiche sistemiche." Altra critica feroce che il web attraverso il progetto Luca Rossi rivolge alla tua operazione, pensi realmente di essere incastrato con le tue operazioni in vecchie logiche di sistema?
R: No!

Qui i 2 video


Il più outsider di tutti

In tale clima sobrio ma pacifico è parsa quasi finta l'irruzione in sala (assolutamente reale) del perennemente escluso situazionista, Pino Boresta il più outsider di tutti, che aveva da tempo annunciato il suo suicidio nel caso non fosse stato invitato alla Biennale. Non essendo ovviamente stato invitato neanche questa volta ha rassicurato che sì, nonostante tutto, ancora “vivrà”. 

Claudia Colasanti (pubblicato dal Il Fatto Quotidiano)





Pino Boresta vivrà. 


Nuova performance-blitz dell’artista romano durante la conferenza stampa della  Biennale. L’outsider per eccellenza rivendica ancora una volta la propria esistenza


I don’t give up”, urla a pieni polmoni Pino Boresta. E se c’è qualcosa che va riconosciuto all’artista romano, insieme a una rara genuinità, sono la tenacia e la convinzione con cui porta avanti la sua ricerca, da almeno un paio di decadi. Performer, situazionista (o “situazionauta” come ama definirsi), oltre che street artist ante litteram, Boresta è sbucato fuori dal pubblico della conferenza stampa della Biennale di Venezia, ieri a Roma, al grido di “Io vivrò”.
Dopo aver provocatoriamente annunciato, con email, post su forum e pubblicità sui giornali, che si sarebbe tolto la vita se Gioni non l’avesse invitato alla mostra, ha invece a sorpresa deciso di riaffermare con forza la propria esistenza, la propria condizione di outsider, di irregolare, di allegro e consapevole disturbatore. La performance, interrotta dal servizio d’ordine come ogni blitz che si rispetti, si è chiusa con un forte applauso, mentre Paolo Baratta, presidente della Biennale, riprendeva la parola dicendo a Massimiliano Gioni: “pensavo fosse una delle tue trovate”…

Valentina Tanni (su Artribune)

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