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martedì 30 aprile 2013

Gli artisti di punta della leccese E-lite studiogallery per il progetto nazionale targato Frattura Scomposta.

"ALIENS. LE FORME ALIENANTI DEL CONTEMPORANEO"

 

La galleria d'arte contemporanea E-lite studiogallery di Lecce approda nel milanese, con i suoi artisti di punta, per il progetto espositivo itinerante firmato Frattura Scomposta.

A Palazzo Pirola dal prossimo 18 maggio.

 

I pugliesi Carlo Cofano, Jara Marzulli, Massimo Quarta e la milanese Anna Caruso, artisti di punta della galleria d'arte contemporanea leccese E-lite studiogallery, approdano dal 18 maggio al 10 giugno 2013 nelle splendide sale di Palazzo Freganeschi-Pirola (Gorgonzola, MI) per la quarta tappa della collettiva "ALIENS. LE FORME ALIENANTI DEL CONTEMPORANEO", il progetto itinerante a cura di Sergio Curtacci, direttore del magazine d'arte contemporanea Frattura Scomposta, che chiama gli artisti a esprimere, ognuno con la propria tecnica e il proprio immaginario, la tematica riguardante l'alienazione umana.

 

Contaminazione dei linguaggi artistici e creativi e convinzione che "la pratica artistica contemporanea si situi in un contesto sociale caratterizzato da due fenomeni complementari e ugualmente significativi, da una parte il predominio delle immagini sul linguaggio e dall'altra il diffondersi dell'esperienza della solitudine e dell'indifferenza, dimensioni esistenziali che non riconducono più necessariamente all'altro di sé (Sergio Curtacci)", queste le caratteristiche di un progetto che non poteva che trovare in E-lite studiogallery, galleria sempre attenta alle nuove istanze del panorama creativo, un attivo e intraprendente compagno di viaggio. La collaborazione di E-lite avrà, infatti, seguito con l'organizzazione a Lecce (il prossimo luglio) della quinta tappa, che sarà ospitata presso il suggestivo spazio espositivo di Corte San Blasio e le magnifiche sale di Palazzo Vernazza.

 

Anna Caruso, Carlo Cofano, Jara Marzulli e Massimo Quarta in occasione della tappa a Gorgonzola presentano opere della produzione più recente e affrontano la tematica dell'alienazione umana mirando a farci riscoprire la realtà con occhi nuovi, occhi scevri da quella sorta di automatismo della percezione di cui la nostra civiltà delle immagini sembra averci resi schiavi. Quattro opere che puntano a restituire al pubblico la facoltà dell'immaginazione e, al tempo stesso, all'immaginazione, la perduta funzione di prezioso scrigno di forme ricevute attraverso i cinque sensi, di mediatrice tra corporeo e incorporeo. Per avere, così, qualcosa che ci leghi gli uni agli altri anche nella situazione di separazione generale degli individui come quella in cui viviamo.

 

Gli artisti invitati per questa quarta tappa sono quarantadue, di cui quindici presenti ad almeno un'edizione della Biennale Arti Visive di Venezia, tre segnalati dal Corriere della Sera come migliori artisti del 2012, uno presente con opere in permanenza presso il museo Mart di Rovereto – museo tra i migliori venti al mondo. Un progetto senza dubbio ambizioso quello di Sergio Curtacci, che ha avuto inizio con la prima mostra a Marghera (VE) nell'avveniristico Spazio Vega nel 2007, in concomitanza con la 52° Biennale di Venezia, e ripartito dopo sei anni, a seguito delle numerose richieste ricevute da più fonti, con la tappa di Como, alla MAG – Marsiglione Arts Gallery, per poi raggiungere lo Spazio San Giorgio di Bologna (dove la mostra sarà inaugurata il prossimo 11 maggio) e Palazzo Pirola a Gorgonzola (MI) dove inaugurerà sabato 18 maggio alle ore 18.30.

 

 

 

 

 

NOTE BIOGRAFICHE ARTISTI E-LITE STUDIOGALLERY

 

Anna Caruso

Nata a Cernusco sul Naviglio (Mi) nel 1980. Vive e lavora fra Treviglio (Bg) e Milano.

 

Ha conseguito il diploma di Laurea presso l'Accademia di Belle Arti di Bergamo e dal 2003 a oggi ha esposto in numerose collettive e personali (White Gallery, Milano; E-lite studiogallery, Lecce; Circoloquadro, Milano) e Fiere di Arte Contemporanea in Italia ("BAF", Arte Fiera Bergamo, Galleria Emmediarte, Bergamo, "Arte Padova", Galleria Emmediarte, Padova) e all'Estero ("Art Basel Miami", Art Gallery Mazzoleni, Miami), conseguendo anche numerosi premi.

 

Il suo lavoro pittorico si fonda sull'indagine tra il mondo fenomenico, reale e tangibile, e l'essenza dell'universo irreale, intellettivo ed emozionale, catalizzando linguaggi ed espressioni del tessuto umano che si sovrappongono al vivere quotidiano. La tecnica di cui si serve mescola acrilico e gesso, per ottenere sovrapposizioni di immagini e significati inusuali, decontestualizzando oggetti e archetipi dell'iconografia classica e ricollocandoli in veste moderna.

 

Carlo Cofano

Nato nel 1972 a Lecce, dove vive e lavora.

 

Espone dal 1990, in Italia e all'estero, con mostre personali (Mediateca Provinciale, Matera; Galleria del Teatro, Roma; Galleria Blu, Torino; Istituto Italiano di Cultura, London (England); Convento di Sant'Anna, Lecce; Galleria My Art, Torino; Palazzo Comunale, Potenza) e collettive (E-lite studiogallery, Lecce; Biblioteca Provinciale, Potenza; Agorà Art Gallery, New York (USA); Palazzo delle Aquile, Palermo; Primo Piano LivinGallery, Lecce; Biennale Internazionale Nojarte, Noicattaro (Ba); Galleria Formaquattro, Bari).

 

La pittura di Carlo Cofano, parte dalla realtà oggettiva e si sviluppa in un crescendo emotivo che rappresenta il percorso di un 'viaggio' che intende cogliere la verità 'parallela' celata oltre il visibile. L'intento della sua pittura consiste in una sorta di 'disvelare facendo', in una tessitura d'immagini in cui si aprono improvvisi squarci di luce che nascono dal profondo della psiche e si nutrono di storia e di memorie. Le sue opere sono concepite sin dalla scelta e preparazione della tela che parte da una mestica acrilica nera dalla quale fa emergere la luce attraverso la tecnica della pittura a olio.

 

Jara Marzulli 

Nata nel 1977 a Bari. Vive e lavora ad Adelfia (BA). 

 

Diplomata all'Accademia di Belle Arti di Bari. Partecipa dal 1999 a numerose mostre personali e collettive in Italia (RezArte galleria, Reggio Emilia, Spaziarti Ungallery, Milano; Fabbrica Borroni, Bollate, Milano; Palazzo Durini, Milano; E-lite studiogallery, Lecce; galleria Contemporanea Roma; Ex Lavanderia, Roma ecc.) e all'estero (Galleria Akbank Sanat, Istanbul, Turkey); è stata selezionata per la XII Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo a Castel Sant'Elmo (NA) e ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.

 

La sua arte racconta di un sentire al tempo stesso estatico e carnale, reso ancor più incisivo e toccante dalla perfezione tecnica che contraddistingue l'artista. Una dimensione liquida e indefinita, in cui bambine e donne si stagliano su sfondi trasparenti e gocciolanti, una lucida e lacerante qualità espressiva, un'indefinibile purezza che si veste di pittura, un costante gioco di spiazzamenti, di scambi di ruolo tra l'artista che dipinge e il soggetto raffigurato.

 

Massimo Quarta

Nato nel 1967a Novoli, dove vive. Lavora a Lecce.

 

Si forma prima al Liceo Artistico di Lecce, poi, nella stessa città, all'Accademia di Belle Arti. Lavora ciclicamente da anni sulle diverse visioni di un mondo parallelo, chiamato Farbomondo, un mondo nuovo, completamente reinventato, non contaminato dalle immagini mediatiche, che funge da finestra su spazi altri e lo aiuta a guardarsi dentro; un mondo dove il colore fa da padrone e le forme, prive di angoli, creano un continuo gioco di pieno e vuoto. A sorreggere la poetica della fantasia di Massimo Quarta è la critica al conformismo e all'omologazione della coscienza collettiva imposti dal sistema capitalista. 

 

Espone dal 1996 in Italia e all'estero con mostre personali (Galleria Wikiarte, Bologna; Cherin Arte Contemporanea, Lecce; Castello Carlo V, Lecce; Paolo Erbetta Arte Contemporanea, Foggia; Cavant-Gard, Canada; Centro Luigi Di Sarro, Roma; Installazioni presso Grandi Magazzini, spazi urbani e naturali, spazi alternativi) e collettive (E-lite studiogallery, Lecce; MAP Museo Mediterraneo dell'Arte Presente, Brindisi; Ex UPIM, Lecce; XIV Quadriennale, Anteprima, Palazzo Reale, Napoli; Arrow Art Centre, Londra; Primo Piano LivinGallery, Lecce).

 

 

E-LITE STUDIOGALLERY

 

Il progetto della galleria d'arte contemporanea E-lite studiogallery di Lecce prende il via nell'aprile del 2012 grazie all'attento e dinamico lavoro di Claudia Pellegrino che, da un'accurata indagine sul panorama creativo contemporaneo italiano, con un'attenzione particolare rivolta al territorio pugliese, arriva a definire una rosa di talenti su cui puntare per proporre un'offerta artistica e culturale di qualità, focalizzata principalmente sulla pittura, nell'ambito della figurazione.

 

All'organizzazione di un programma espositivo nella propria sede, uno spazio del '500 connotato dalla suggestiva e luminosa architettura in pietra leccese,  che presenta quattro o cinque mostre l'anno, di interesse internazionale, e una personale dedicata a un artista di fama mondiale già presente nelle collezioni dei più importanti musei di arte contemporanea, la galleria affianca progetti ed esposizioni in prestigiosi spazi pubblici e privati sia in Italia sia all'estero, con l'obiettivo di valorizzare gli artisti con i quali lavora in maniera continuativa.

        

Le attività espositive e promozionali della galleria puntano ad accrescere la sensibilità artistica di un pubblico quanto più ampio possibile e a contribuire, attraverso un costante dialogo con il sistema dell'arte sia italiano sia internazionale e il coinvolgimento di artisti, curatori e collezionisti nazionali e internazionali, allo sviluppo culturale ed economico del territorio, ponendosi come una concreta possibilità di investimento.

 

 

 

SCHEDA TECNICA

Mostra Collettiva Arte Contemporanea

Titolo: ALIENS. LE FORME ALIENANTI DEL CONTEMPORANEO

Artisti invitati: Alessandro Scapinelli, Alessio Bolognesi, Andrea Valsecchi,          Angela Viola, Anna Caruso, Anna Frida Madia, Annaclara De Biase, Annalù, Antonio De Luca, Carlo Cofano, Cristiano De Matteis, Cristina Iotti, Emila Sirakova, Fulvio Martini, Gabriele Buratti, Giancarlo Marcali, Gianluca Chiodi,                Giovanna Lacedra, Ilaria Margutti, Ilv - Irene Lucia Vanelli, Jara Marzulli,               Luca Skawalker, Luigi Leonidi, Marco Besana, Marco Cecotto, Marco Minotti,             Marco Rea, Massimo Festi, Massimo Quarta , Momò Calascibetta, Paola Turroni,                  Raffaella Formenti, Ramona Zordini, Roberta Ubaldi, Roberto Fontana,               Silvano Bruscella, Silvio Porzionato, Streamcolors, Valentina Chiappini,                Vania Elettra Tam, Vanni Cuoghi, Willow

 

Progetto di: Sergio Curtacci | Frattura Scomposta
Organizzazione: Frattura Scomposta Contemporary Art Magazine | www.fratturascomposta.it | info@fratturascomposta.it

 

Periodo mostra: 18 maggio – 10 giugno 2013

Opening: sabato 18 maggio 2013 ore 18.30 | ingresso libero

Luogo: Palazzo Freganeschi-Pirola | Piazza della Repubblica (angolo vicolo Filippo Corridoni) | Gorgonzola (MI)

Orari: martedì-venerdì: 17.00-19.00 | sabato e domenica: 10.00-12.00 / 16.00-19.00| lunedì: chiuso | ingresso gratuito
Info: www.palazzopirola.it | info@palazzopirola.it

 

Con la collaborazione di: E-lite studiogallery | galleria d'arte contemporanea Lecce | Corte San Blasio, 1c | www.elitestudiogallery.com | info@elitestudiogallery.com

 

Ufficio stampa E-lite studiogallery: FLPress di Flavia Lanza

mail: flpressartnews@gmail.com | mobile: 340_9245760

sabato 27 aprile 2013

Fwd: Comunicato stampa - Siracusa - Seven, al Quadrifoglio una collettiva di artisti “storici” della Galleria



 Agli organi di Stampa

Siracusa, 27/04/2012


Seven, al Quadrifoglio una collettiva di artisti "storici" della Galleria


Venerdì 10 maggio alle ore 18.30 nei locali della Galleria Quadrifoglio in Via dei Santi Coronati 13 (Ortigia), sarà inaugurata la collettiva d'arte contemporanea "Seven" a cura di Mario Cucè.

In mostra circa venti opere di pittura e scultura realizzate da sette artisti: Ariana Lion, Angelo Cortese, Filippo Sgarlata, Francesco Bertrand, Pietro Marchese, Lucia Ragusa, Sesto Mammana.

Si tratta di artisti da sempre vicini alla Galleria che quasi quotidianamente si danno appuntamento al "Quadrifoglio" per discutere e confrontarsi sui temi della cultura e dell'arte contemporanea.

Da questo fecondo confronto scaturiscono spesso scintille di creatività, lucide intuizioni, bagliori di idee e improvvise visioni che poi gli artisti, nel chiuso dei loro laboratori, riescono a fissare sulla tela o a imprimere sulla materia. La mostra intende riproporre e riprodurre proprio questo incontro, questo dialogo, tra sette artisti diversi. Sette come le note musicali, le arti liberali, i colori dell'arcobaleno, le meraviglie del mondo. Artisti diversi anche per generazione, ma capaci di una "concordia discors", di un'armonia e di un equilibrio che scaturiscono dall'impiego di di linguaggi, stili e tecniche differenti.

Ecco, dunque, le sculture in resina policroma di Ariana Lion evocanti la triade memoria, nostalgia e sentimenti accostarsi a quelle di Pietro Marchese, dal linguaggio figurativo fortemente personalizzato. E il dipinto "La memoria degli angeli" di Angelo Cortese denso di citazioni e simboli onirici affiancare le opere di Francesco Bertrand ispirate dalla luce e dal suono del mare o i giardini incantati e variopinti di Lucia Ragusa. Ecco i paesaggi e le nature morte di Filippo Sgarlata emergenti da un sensuale groviglio di materia come un gesto d'amore, accanto ai dipinti di Sesto Mammana dalla pennellata fluida e dal segno elegante, indagatrice del sentimento.

La mostra resterà aperta fino al 30 maggio e potrà essere visitata tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 17.00 alle 20.



Info e contatti

Quadrifoglio Galleria d'arte contemporanea
Via SS. Coronati, 13 - Siracusa
Tel. 0931 64443 -

Sito web: www.galleriaquadrifoglio.it

E-mail:info@galleriaquadrifoglio.it



mercoledì 24 aprile 2013

Mostra di Arte Vedica. Il Percorso degli otto Rasa -- FESTIVAL DELL'ORIENTE - 25/28 aprile 2013 - Parco Esposizioni di Novegro (Milano)




'Una mostra collettiva che segna l'inizio di un nuovo approccio all'arte. Gli artisti come rishi o sagg, non solo esplorano le proprie abilità pittoriche, ma vivono l'arte come un'esperienza interiore nella propria vita, un metodo di meditazione in cui, scavando nel profondo dell'animo, giungono ad esprimere l'essenza dell'arte, concepita per provare emozioni e dare emozioni. Un percorso iniziato nei primi anni '80 con la costituzione della prima Accademia di Pittura Vedica di Firenze, poi evolutosi in maturazioni personali ed ora di nuovo presentato con tutta la forza del vissuto personale arricchito di realizzazioni interiori intrise di trascendenza.

www.gaudiya.it

www.festivaldelloriente.net






--
Redazione del CorrieredelWeb.it


martedì 23 aprile 2013

Percorsi neometafisici di Tancredi Fornasetti

 

Percorsi neometafisici di Tancredi Fornasetti

 

Tancredi Fornasetti esprime la sua arte pittorica attraverso un linguaggio "non oggettivo".
Il "non oggettivo" riguarda essenzialmente la forma come intuizione della formatività, ovvero la forma prius della figura e cioè un fare che al tempo stesso inevitabilmente genera un'invenzione: nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu (niente è nell'intelletto se prima non sia stato nei sensi). E' in questo quadro che dunque va letta la pittura di Tancredi Fornasetti, dove l'intersecarsi delle figure architettonico-geometriche crea strutture "impossibili" ma al tempo stesso realizzabili secondo una loro propria architettura.
Tancredi Fornasetti lavora sul rapporto Spazio-Colore il quale si può definire come il fulcro di quella stretta connessione e interazione di due forze opposte, una analitica e l'altra sintetica, una centrifuga e l'altra centripeta. L'insieme delle forme è sempre complesso, dove la realtà è del tutto apparente e si manifesta con più dinamiche spaziali e più sonorità cromatiche, creando luoghi metafisici dove tutto è possibile anche se apparentemente fermo. Il colore suggerisce forti contrasti armonici, dando profondità e poesia a strutture apparentemente fredde connotandole di grande emotività.
In questi spazi anticlassici i blocchi architettonici si soffocano l'uno contro l'altro in modo armonico, emettendo una loro logica di energie cromatico-dinamiche.  Tra le linee diagonali ed oblique, ovvero quelle linee che hanno la facoltà di mediare le forze dell'attività e della passività, lo spettatore è invitato ad "entrare dentro". In tali strutture vitali Tancredi Fornasetti genera atmosfere di luoghi vissuti tra realtà e immaginazione dove il tempo sembra apparentemente fermo, accettando i piani che diluisce con una serie di slittamenti che si fingono sia come spessori che come profondità. Le strutture assumono una caratterizzazione "umana" attribuendosi una vita propria, specchio dei sentimenti che l'uomo esprime.  Il tutto è condotto secondo la legge della forma dissonante e delle strutture sincopate e il risultato genera un rovesciamento dello spazio cubico di marca umanistico-rinascimentale da horror pleni il quale dà allo spettatore una specie di vertigine nel guardare. E' come se fosse impazzito il polo magnetico della percezione, sia mentale che spaziale.

Manuela Van

 

Info:

 

Percorsi neometafisici di Tancredi Fornasetti

 

A cura di: Alexander Bracci

Testo critico: Manuela Van

 

Inaugurazione:  venerdì 3 maggio 18.30
dal 3 al 9 maggio 2013

 

3b Gallery
Via Bezzecca 3, Roma

arte3b.gallery@yahoo.it  3287886550
orari galleria lun-ven  17.00-20.00

Ingresso gratuito

domenica 21 aprile 2013

Rimembranze. Personale di Loredana Cacucciolo - Lecce




 Rimembranze 
Personale di Loredana Cacucciolo

a cura di Carmelo Cipriani

Vernissage: 11 maggio – ore 19.00
Sala espositiva: Galleria A.R.C.A., Via Palmieri 28, Lecce
Orari per i visitatori: tutti i giorni dalle 18.00 alle 21.00 fino all'8 giugno.
Catalogo in mostra



Inaugurazione: venerdì 11 maggio 2013, ore 19.30
Fondazione Palmieri, Vico dei Sotterranei, 23

Testi critici: Carmelo Cipriani

Catalogo: Edizioni Esperidi (in galleria)
      
Ufficio stampa: Associazione De la dà Mar (info: 320 77.14.234)

La mostra sarà visitabile tutti i giorni (fino a 8 giugno) dalle 18.00 alle 21.00.


Poltrone e sofà da tempo vacanti, lumi spenti, pianoforti serrati e violini appesi al muro, cavalli a dondolo immobili, neanche un soffio di vento a sospingerli, tutto pare abbandonato. Persino le numerose cornici, affastellate su pareti e tavoli, sono annullate: segni di vita trascorsa, di ricordi accumulati, eppure silenziosi come l'ambiente che li ospita. Nessuno entra nelle stanze a turbare la quiete; ogni anelito di vita è sopito. La luce, filtrata dalle grandi finestre, è lontana dal descrivere e serve solo ad accrescere l'oblio a cui ogni dettaglio è destinato. Anche le rade piante hanno perso il loro colore naturale per adeguarsi al grigiore della camera. Mobili e oggetti tramandano storie vissute in un tempo imprecisato, vite consumate nel benessere, forse borghesi, forse dissolute ed eccentriche, ma comunque dimenticate.
Questi gli elementi – o meglio gli enigmi – raccolti nelle "Stanze di Andrea", ricerca tra le più interessanti dell'esperienza artistica di Loredana Cacucciolo, che nel soggetto ha riversato memoria passata e aspettative future, citazioni autobiografiche e tòpoi letterari. La relazione fra l'individuo, l'oggetto ed il contesto di riferimento è da sempre il punto focale della ricerca dell'artista, che considera il suo esercizio pittorico sì una riflessione individuale, ma anche un processo collettivo, un'esperienza categoriale.
Poltrone vuote in vanagloriosi ambienti borghesi, sottilmente percorsi da disattese aspirazioni, ma anche strade trafficate e desolate a un tempo e letti scomposti, elevati a simboli d'intimità profanate, raramente abitati da donne in abiti succinti: questi i testimoni assunti dall'artista per documentare la silenziosa entropia della contemporaneità. Non un'accusa, non una condanna, solo una triste e rassegnata contestazione, resa con una tecnica pittorica infallibile, sintetica nel tratto e conclusa nell'insieme. Esaltando i valori atmosferici e psicologici di ambienti immaginati o vissuti, ma comunque reali, l'artista propone un nuovo sensazionalismo, memoriale prima che tattile.
Indefiniti nelle coordinate spazio-temporali, i suoi ambienti domestici si presentano dei "non-luoghi", connotati non dalla transitorietà, come vuole Augè, ma dall'assenza, dalla dimenticanza, dall'identità sacrificata. A renderli è un ductus pittorico compendiario, strutturato in scale cromatiche prevalentemente fredde e scure, di tanto in tanto interrotte da improvvise accensioni dovute ad energici gialli, rossi vigorosi e bianchi abbacinanti.

Carmelo Cipriani


Loredana Cacucciolo nasce a Bari nel 1968, dopo la maturità scientifica, a partire dal 1991 si dedica attivamente all'attività pittorica, allestendo numerose personali e partecipando ad altrettante collettive. I suoi inizi vedono l'attenzione per le opere dei maestri della storia dell'arte e per lo studio dell'evoluzione figurativa, dalla pittura antica all'espressionismo. Dal 1994 al 1999 è stata direttore artistico di un contenitore culturale con sede in Bari. Nel 1998 indirizza la sua ricerca verso il paesaggio, avviandosi verso uno studio intimistico dei paesaggi suburbani, luoghi di solitudine e riflessione, tema per lungo tempo approfondito. Attualmente gran parte della sua produzione artistica è ispirata dalle letture dei romanzi di Charles Bukowski, il cui pathos è rivissuto rappresentando nelle tele interni alto borghesi, espressioni delle inquietudini quotidiane. Selezionata e vincitrice di importanti premi di pittura nazionali ed internazionali, collabora attualmente con prestigiose gallerie italiane e straniere.
Tra le personali: 2012 - La lucciola, Galleria ADSUM, Terlizzi (Ba); Landscape, Galleria Orizzonti Arte, Ostuni (BR); Nelle stanze di Andrea, Mazzoleni Art Gallery, Alazano Lombardo (BG); 2011 - Nelle stanze di Andrea, Federico II eventi - Art Gallery under the road, Bari; D.O.V.E., Università degli Studi "Aldo Moro", Salone degli affreschi, Bari; 2007 - MUSAE, Museo Urbano Sperimentale d'Arte Emergente, Castelnuovo della Daunia (FG); 2006 - Loredana Cacucciolo, Piziartenet Gallery, Teramo; 2005 - Loredana Cacucciolo, Miami Special Event, Miami; 2003 - Loredana Cacucciolo, Galleria Le Jardin de la Creation, Parigi.
Tra le collettive: 2012 - OPEN SPACE II. Incursioni figurative - Rassegna nazionale di arte contemporanea, Galleria Nazionale di Cosenza Palazzo Arnone - Cosenza; Woman in art - Rassegna d'arte internazionale - Artoteca Vallisa - Bari; 2011 - Quando non servono parole, Galleria Zero Uno Arte Contemporanea, Barletta; Onde d'urto, Museo MAGMA, Roccamonfina (CE); 2010 - Cento pittori a Taormina, Fondazione Mazzullo, Taormina (ME); Sguardo sulla realtà e oltre, Complesso di Sant'Andrea al Quirinale, Roma; Eva e il pennello proibito, Castello dei Vicari, Lari (PI);
Artisti per l'Abruzzo, Casa d'Aste Babuino, Roma; 2009 - Nichilismo Metropolitano, Galleria Previtali, Milano; 2008 - De Visu, Galleria Spazio Zero Uno, Barletta; Exhibition and forum organized in memory of Pippa Bacca, Turkish Artist's Association, Istanbul (Turchia); 2007 - Talenti da… salvare, Fondazione Musarra, Capo d'Orlando (ME); Giovane Arte Europea, Galleria La Pergola, Firenze; 2006 - Un menù per la colomba, Fondazione Bevilacqua La Masa, Galleria 3D, Venezia; 2004 - Post Card, Sharjah Art Museum, Sharjah (Arabia Saudita); 2003 - Nuove proposte, Galleria Cortina, Milano.


Ufficio stampa:
Associazione De la dà Mar
Info: 320.77.14.234

Galleria A.R.C.A.
arte moderna e contemporanea
Info: 329.10.61.703
amicopassa@alice.it

sabato 20 aprile 2013

Tavorartmobil : Esclusiva intervista a Pino Boresta

Tavorartmobil : Esclusiva intervista a Pino Boresta: Abbiamo intervistato in esclusiva Pino Boresta, il performer Romano che ha messo davanti la loro futilità con una azione artistica fortem...

giovedì 11 aprile 2013

Festa d'Artisti




FESTA D’ARTISTI unannodaria & -1 is 1
Casa dell’Architettura,
Piazza Manfredo Fanti, 47
00185 - Roma

INGRESSO LIBERO


mercoledì 17 aprile ore 18.00-24.00


Mercoledì 17 Aprile 2013, alle ore 18.00, presso la Casa dell’Architettura (ex Acquario Romano) ARIA [rivista d’artisti], e la -1 art gallery, festeggeranno entrambe un anno di lavoro.

La rivista ARIA, con le sue pagine di contributi visivi, continua a proporre una testimonianza diretta di partecipazione e di coinvolgimento. Al gioco trasversale della rivista aderiscono artisti che veicolano il loro attuale operato in essa.

La -1 art gallery, spazio del piano interrato della Casa dell’Architettura, è in continua trasformazione: ogni sua parete, una vera pelle mutante, periodicamente si trasforma, per una straordinaria immersione nella street art più attuale.

Si è organizzata una grande festa, aprendo lo spazio alla città, per condividere passione comune e visioni personali con tutti gli artisti e gli amanti dell’arte. Teatro, street art, arte visiva, musica eclettica e performance sono la girandola di scintillanti ingredienti della torta di compleanno.

Programma:
Ore 20:00 Performance musicale: Cristiano Petrucci e Alessandro Altarocca. Clarinetto ed elettronica. Atmosfere ipnotiche
Ore 20.20 Performance: Franco Losvizzero, in collaborazione con Juan Diego Puerta Lopez, presenta per la prima volta “Il soldatino di piombo”, protagonista la scultura meccanica “girogirotondo”, come un grande carillon, l’opera invita il pubblico a salirci sopra ad una sola condizione: bisogna essere nudi. Una performance a gettoni, una giostra della memoria, una performer che sveste i panni del corpo per “la regressione” nella pancia di un acquario materno.
Ore 21:00 Video: Iginio De Luca. “Manica a vento”, un inno nazionale d’artista.
Ore 21.05 RIFFAria: Pino Boresta. Riffa e allegro carosello ideato e condotto da Pino Boresta. In palio opere donate da artisti visivi a supporto di ARIA, rivista indipendente e autofinanziata. Gianni Asdrubali, Ali Assaf, Matteo Fato, Myriam Laplante, Franco Losvizzero, Franco Ottavianelli, Veronica Montanino, Izumi Chiaraluce, gli artisti donatori d’opere.
Videocartolina di auguri di Daniele Spanò. Suo tramite ci proiettiamo al Museo delle Cere, al futuro della rivista.
Ore 21.50 Teatro: Vita Accardi, Riccardo Caporossi, Alvin Curran, Andrea Levialdi Ghiron. “Probabilmente Tondo”, un omaggio ad ARIA. Vita Accardi dà voce alle parole di Samuel Beckett, Riccardo Caporossi costruisce l'azione nello spazio, Alvin Curran interviene dal vivo sulla sua composizione musicale, Andrea Levialdi Ghiron esegue il gioco circolare.
Ore 22.15 Danza/Musica Donato Simone e Luca Venitucci. Simone, atleta dell’equilibrio del corpo, risponde all’imprevedibile fisarmonica di Venitucci in una fantasia sull’aria.
Ore 22.30 Rap: Faida. Free style e hits, microfono alla mano e metropoli sullo schermo.
Ore 23.00 dj set: Ilenia Pastorelli. Dalle nebulose, dagli astri, dalle costellazioni i ritmi deep-house.
Ore 24:00 Video: Iginio De Luca. “Manica a vento”.
installazioni: “Flusso” di Carlo Caloro, “Scorrimento” di Carlo De Meo,
fuochi di erba” di Franco Ottavianelli
live painting: Diamond, Mr. Klevra, omino71, Solo

Presentazione:
Aria è una rivista monografica trimestrale che ospita esclusivamente interventi originali di artisti visivi. ARIA apre a modalità inedite di diffusione e conoscenza. Sulle sue pagine coesistono contributi diversi che nelle intenzioni confluiscono in un’opera collettiva animata da respiri individuali.ARIA è un “luogo” di produzione, pensiero e immagine, alterazione percettiva dell’informazione, atto creativo, colore e forma, parola che trasforma e trasporta, gioco dichiarato, circolarità, è vuoto e pieno, superficie di un’area indefinibile…Nella sua forma partecipata ARIA vuol essere un vassoio virtuale capace di aderire agli spazi cruciali del panorama metropolitano. La rivista si auto-finanzia ed esclude pubblicità. I proventi di opere donate da amici artisti concorrono alla sua esistenza. Il progetto di ARIA prende le mosse dal gruppo romano A.R.I.A. (acronimo di Artisti Romani in Assemblea) nato dal desiderio di confrontarsi e creare spunti di riflessione per cui nel 2011 è stato collettivamente redatto il manifesto “…siamo appena all’inizio di qualcosa che non è facile da definire …” . L’uscita di ogni numero di ARIA è pensato non solo come “presentazione” della rivista ma anche come un evento speciale. I luoghi che ospitano ARIA, sempre diversi, mirati e suggestivi, sprigionano le loro valenze in grande sintonia architettonica con la rivista.
Dopo un numero zero di raccolta delle prime energie in campo (dicembre 2011), il tema proposto per primo numero di ARIA è stato ROSSO, un viaggio di complessa prospettiva attraverso le molteplici accezioni di un colore tutt’affatto fondamentale. Il numero è stato presentato al MACRO – Spazio Area, il 13 aprile 2012. Il secondo numero non-si-sa-poi-cosa, (tratto da un libro di Stefano Benni) è stato presentato alla Fondazione Volume! il 19 luglio 2012. Il tema rifletteva su quelle che potremmo chiamare “raffigurazioni dell’incertezza”, e sull’indefinitezza del campo dell’agire, in realtà, fulcri vivi e meccanismi che risultano essere presupposti per un rinnovata energia partecipativa e comunicazionale. Dalla coscienza artistica collettiva, emergeva l’urgenza di un’espressività in cui Aria intendeva farsi voce.
Il numero tre, a reason to go out from home, è dedicato alla necessità di modificare le proprie certezze per esplorare territori ignorati, fuori della propria consuetudine, spinti da una ragione fondamentale, capace di far sentire stranieri se stessi, tale da permettere di scoprire il senso della realtà con occhi nuovi. Presentato al MAAM – Museo dell’Altro e dell’Altrove città Meticcia - presso METROPOLIZ (Spazio sperimentale di aggregazione culturale multietnica) nel mese di dicembre 2012. Luogo emblematico di questa urgenza d’esplorazione attiva, Metropoliz è una ex fabbrica occupata, abitata da 150 tra migranti e precari di varia nazionalità, ha aperto le sue porte all’arte contemporanea fino a farsi in qualche modo museo sperimentale. Ha presenziato Vita Accardi per l’occasione protagonista della breve pièce “Come preparare un uovo sodo” di E. Ionesco che vantava come singolare oggetto di scena l’“Uovo pineale” di Luigi Ontani.
Attualmente la redazione lavora al numero quattro della rivista, dal titolo c’era una volta, una volta sola in cui ci si interroga su ciò che per un lasso di tempo si è visto, ascoltato, assaporato e toccato ma poi scivolato via lasciando tracce di memorie frammentate ma raccontabili. Questo numero si è scelto di presentarlo il 22 Maggio 2013 al MUSEO DELLE CERE, spazio in cui finzione e realtà si confronteranno.

Redazione:
Arianna Bonamore, Pino Boresta, Tania Campisi, Giorgio de Finis, Carlo de Meo, Cristiana Pacchiarotti, Giovanni Piacentini.

ARIA [rivista d’artisti] - Via dei Quattro Cantoni, 74 - 00184 Roma
Pubblicazione iscritta nel registro della stampa del Tribunale di Roma con il n.54 del 20.03.2013
info: redazionearia@gmail.com - Cristiana Pacchiarotti Tel. +39 3389114093 

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