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Ultime news di Mostre ed Esposizioni

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mercoledì 8 febbraio 2012

domani ore 10.30 presentazione evento "San Valentino", consuntivo dati 2011 e calendario 2012

Domani, giovedì 9 febbraio, dalle ore 10.30 nel Salone del Ministro presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in via del Collegio Romano 27- Roma,

sarà presentato l’evento nazionale “San Valentino” insieme agli ultimi dati di afflusso nei musei ed aree archeologiche statali e al calendario dei prossimi appuntamenti del MiBAC per il 2012.

Interverranno il Segretario Generale del MiBAC, Antonia Pasqua Recchia ed il Direttore Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale, Mario Resca.

(LINK PER I MATERIALI http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_1490600586.html )

Maria Fernanda Bruno

Responsabile delle relazioni esterne

dell'Ufficio del Segretario Generale

Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Via del Collegio Romano, 27

00186 Roma

Tel. +39 06 6723 2192

Fax +39 06 6723 2705

Email: mariafernanda.bruno@beniculturali.it

Email: sg.relazioniesterne@beniculturali.it

lunedì 6 febbraio 2012

“STRADA MADRE”

Luigi "RAPTUZ" Muratore
"STRADA MADRE"

La Mostra: Luigi "RAPTUZ" Muratore - "STRADA MADRE"

GALLERIA SCHUBERT, Via Fontana, 11 - Milano

21 Febbraio 2012 / 9 Marzo 2012

Mostra e Catalogo a cura di: Prof. Lorenzo Bonini (critico d'Arte)

Con il Patrocino di: INWARD (Osservatorio Nazionale Sulla Creatività
Urbana)

"STRADA MADRE"
di Lorenzo Bonini


Le sue opere si generano e nascono nelle città plumbee dei dormitori,
dei
gasometri, nella terra promessa delle periferie dei sobborghi, lì dove
si offrono
solo falsi riflessi della vita e l'illusoria fuga del pensiero nella
messa in scena di
un mondo artificiale, lontano, se non addirittura opposto ai fragori
solari del
giorno e dall'incantevole armonia della città vetusta.
Questa per Raptuz è stata: "La strada madre" (sua la definizione) è
quella che le
ha dato la consapevolezza di valere qualcosa, di crescere come uomo e
artista.
"La strada mi ha dato guai, ma mi ha anche tolto dai guai, dal momento
in cui ho
focalizzato la mia energia sul writing piuttosto che sulle altre
cattive strade che
avrei potuto facilmente prendere."
Il caos narrativo pittorico esaltato dall'invenzione compositiva e
dagli
accostamenti cromatici è la sintesi di uno sconcerto che assale e
permea la
perenne rincorsa delle lusinghe. Le tecniche e i materiali sono quelli
classici della
tradizione writing, soprattutto: vernice spray, acrilici e smalti,
idropitture, le tele
sono preparate in modo da simulare il muro grezzo, spesso utilizza
stencils
tagliati a mano e poi distrutti dopo un solo utilizzo.
Non disdegna l'utilizzo di applicazioni di oggetti che hanno un
significato
simbolico, che conosce bene e fanno parte del suo vissuto, tipo:
pennelli, matite
da muratore, pezzi di cartone, bombolette, proiettili, bandane e
naturalmente il
talento. La movimentata frantumazione nelle opere pubblicate in
monografia
rimanda sempre a quel clima sicuramente di assonanza nell'unione delle
composizioni, dove pensieri, tormenti e sollecitazioni fantastiche
s'incontrano
combinandosi, si materializzano concretamente dando origine all'opera.
Sono
questi validi risultati che ci mostrano il quadro riflesso su questo
nostro artista di
strada, nato e cresciuto nella vasta periferia lombarda, che lascia
intravvedere
anche in modo drammatico la sua storia di vita nel corso dei suoi
venticinque
anni da writing di muri, di treni, di vagoni, di metropolitane, di
ponti, sottopassi, di
cavalcavia, di scavalcamenti, di guardie, di fughe, di arrampicate col
fiato corto e
il cuore in gola ma sempre alla ricerca del fantastico per stupire e
affascinare per
amore.
Nell'opera artistica di Raptuz è doveroso chiedersi dove destina più di
frequente
la sua percezione creativa, poiché il suo operare investe pittura,
grafica e design.
L'abolizione della spazialità volumetrica, la bidimensionalità
prevalente nei dipinti
porta i suoi elaborati pittorici a una spazialità surreale e la
creazione di un
simbolismo "alfabetario" idiolettico, dall'aspetto grafico-decorativo,
ad andamenti
ritmici.
Da una simile definizione potrebbe sortire un'immagine globale
dell'opera di
Raptuz, nettamente segmentata, invece no: è una pittura intrisa di
storie
dell'uomo e della terra, è l'ostinata idiolettica simbologia del segno
che spazia
sulla super- ficie in maniera incondizionata che ne diventa indicazione
d'avanguardia, attraverso il progressivo evolvere del "kaos"
compositivo
cromatologico.
La parata dei lettering che fluttuano impetuosi sulla tela, talvolta
assumono i
connotati di totem, che salgono dal basso e trionfano quasi come
emergessero
dal profondo del colore di assoluto che in esso rispecchia nelle
diverse accezioni
cromatiche. La bidimensionalità, la ricerca spaziale irrobustisce la
risposta
positivista all'affermarsi dei caratteri, ma talvolta essi si rendono
irreperibili si
dissolvono come incubi quotidiani, filtrati dall'attenta regia
compositiva
dell'artista, sono mostrati, svelati con lo stesso travolgente e
sotterraneo
linguaggio con il quale si esprimono di fronte ai nostri occhi.
Simboli delle realtà dimenticate, graffiti dei sotterranei e luoghi di
rifugio, con le
note metalliche e stridenti della selvaggia metamorfosi della nostra
epoca
s'impongono sulla tela proprio perché sono reali.
L'artista si è ancora una volta appropriato dell'esistente, del
fenomeno; spetta a
noi continuare ora decifrarlo. Ogni volta s'impadronisce dell'universo,
ne
prenderà la maschera duttile, v'introdurrà la propria mimica, il
proprio calore, le
proprie grida e lo presenterà, in apparenza, quasi intatto; in realtà,
svuotato della
sua sostanza, al quale il pittore ha sostituito la propria. Mutamento e
trasfigurazione quale misteriosa alchimia la rendono compiuta sotto i
nostri occhi,
plasmando ogni volta un aspetto imprevedibile. Linguistiche
tecnologiche dei
nostri giorni animate da un'insuperabile forza; predomina adesso in lui
la volontà
di immergersi totalmente negli incubi quotidiani, nelle grida e nei
deliri dei
"Raptuz" che avverte nelle realtà sociali metropolitane dei nostri
giorni.


Vernissage: MARTEDI 21 FEBBRAIO 2012 dalle ore 18,00 alle 22,00.

Orari di apertura galleria:
Martedì/venerdì dalle 11,00 alle 19,00 (orario continuato).
Lunedì 15-19
sabato e domenica chiuso
Fine Mostra:
VENERDI 9 MARZO 2012 alle ore 19,00.

venerdì 3 febbraio 2012

sabato 18 febbraio THE BLUES BONDAGE - live chitarra e matita con FABIO "Hot Stuff" REDAELLI @ Comics Boulevard




presentano

LIVE PERFORMANCE CHITARRA E MATITA
CON
FABIO “HOT STUFF” REDAELLI

PRESENTAZIONE DI
“THE BLUES BONDAGE”

SABATO 18 FEBBRAIO ALLE ORE 17.00

Presso la fumetteria
“COMICS BOULEVARD”
via dei Latini 31 (Roma, San Lorenzo) - tel. 06.45.50.42.50

Fabio “Hot Stuff” Redaelli si esibirà con la sua chitarra al ritmo dei classici del blues per una presentazione che unisce disegno e musica, fumetti e colonna sonora.


“I Blues Bondage vivono la loro vita spudorata, il loro cuore batte a tempo di rock, la loro anima è un fantasma con cui non cercano di ricongiungersi. Sono sempre in fuga da tutto e da tutti, si fermano soltanto quando una pupa ci sta.”
(dalla prefazione di Vincenzo Mollica)


THE BLUES BONDAGE
Corde, piedi e pupe legate e imbavagliate: questi sono gli ingredienti di The Blues Bondage (oltre che una buona dose di sano sesso). Storie ironiche i cui protagonisti, Jake e Elwood, ricordano a loro volta i protagonisti di un leggendario film. In un gioco di rimandi, di omaggi alla musica e alla bellezza femminile ecco comparire le grandi interpreti della musica come Aretha Franklin, Tina Turner, Cher e Diana Ross, che diventano co-protagoniste di questo scherzo, ironico ed erotico.


FABIO “HOT STUFF” REDAELLI
- Autore di fumetti e storyboard-artist. Collabora come grafico, colorista, disegnatore, letterista e autore dal 1990 con la casa editrice ACME, poi divenuta Blue Press e Macchia Nera ed ora Coniglio Editore, domani chissà. Pubblica sul mensile erotico "Blue" gli episodi dei "Blues Bondage", come illustratore collabora con le testate "Scuola di Fumetto", "L.A.V. – Piccole Impronte", "Il Romanista" e molte altre. Ha esposto fumetti dipinti su tela di grandi dimensioni a Roma e Zurigo con temi di comics anni ’50, pin-up (insieme a Franco Saudelli) e icone del rock'n'roll. Ha disegnato con Alex Telve la serie animata “J.Pig” andata in onda su FOX FX Italia e su Flop.Tv.

lunedì 30 gennaio 2012

Italian Conversations - Art in the age of Berlusconi Il nuovo numero di Fucking Good Art

Presentazione del volume: Sabato 4 Febbraio 2012 h 17.00

MAXXI B.A.S.E. - Via Guido Reni, 4/A - Roma


Un progetto di Fucking Good Art commissionato da Nomas Foundation, pubblicato da NERO, Roma e post editions, Rotterdam. Con il supporto di Fonds BKVB, Mondriaan Foundation, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi (Roma), Parc Saint Leger-Centre d'Art Contemporain in France. In collaborazione con Careof - con O’, Milano; Nosadella.due, Bologna; Progetto Diogene, Torino; Archiviazioni, Lecce; Fondazione Morra Greco, Napoli; Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, Palermo.


Il volume Italian Conversations – Art in the age of Berlusconi, è il risultato di una residenza itinerante nelle città di Roma, Bologna, Milano, Torino, Napoli, Palermo e Lecce del duo olandese Fucking Good Art (Rob Hamelijnck e Nienke Terpsma) che si è posto come ascoltatore della complessità del panorama culturale italiano nel contesto economico e politico attuale.

La pubblicazione, partendo da una ricognizione sul territorio, attraverso un’esperienza di viaggio e studio, fornisce una mappatura delle realtà culturale italiana, ponendosi come una originale ricerca critica.

I due artisti olandesi, condotti nelle loro indagini dai partner che hanno preso parte al progetto, in luoghi, spazi e situazioni locali, si sono confrontati direttamente con intellettuali artisti, operatori culturali e voci di rilievo, vivendo nel contempo in maniera diretta i fatti che quotidianamente nell’ultimo anno, hanno portato a indebolire il già precario ruolo delle istituzioni nell’ambito.

Attraverso una serie di interviste, racconti, ritagli di giornale, testimonianze, Italian Conversations ci restituisce un ritratto del nostro panorama culturale e sociale nel contesto di una generale ridefinizione delle politiche economiche culturali europee come un mosaico di progetti indipendenti, di forme di auto-organizzazione rese possibili da finanziamenti misti tra pubblico e privato.


Italian Conversation – Art in the age of Berlusconi il ventinovesimo numero di Fucking Good Art, contiene 26 conversazioni con artisti, curatori, critici e galleristi che hanno un ruolo attivo nel panorama dell’arte contemporanea italiana, 7 contributi di artisti e 9 testi, e una lista di iniziative private no-profit indipendenti di artisti, curatori, collezionisti e altri, compilata in collaborazione con i partner provenienti dai sette diversi territori coinvolti in questo progetto.

Il volume sarà presentato sabato 4 febbraio a Roma, al MAXXI B.A.S.E. (Roma).
Interviene: Vincenzo Latronico (scrittore e critico d’arte)

Introducono: Cecilia Canziani, Ilaria Gianni (direttrici artistiche di Nomas Foundation) e Klaus de Rijk ( Consigliere dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma).
L’evento è realizzato in collaborazione con il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma.


Breve bio

Fucking Good Art è un duo formato dagli artisti Rob Hamelijnck e Nienke Terpsma. Fin dalla pubblicazione del primo Rotterdam issue – un pamphlet formato A3 in carta rosa – nel dicembre 2003, hanno realizzato numerose edizioni speciali a Monaco, Berlino, Dresda, Copenhagen, Riga, in Svizzera, a Sal Paolo, Bruxells, Tibilisi solo per citarne alcune.
Fucking Good Art è un progetto editoriale di viaggio per la ricerca artistica. Gli artisti sono interessati alla storia orale, ai film etnografici e documentaristici, alle nuove modalità di giornalismo (estetico), alle contro culture e alle sub culture, alla società civile, alle forme di autoorganizzazione e alle strategie do it yourself, all’arte e all’attivismo, alla resistenza, ai modelli al di fuori del mercato dell’arte e all’ecologia. Seguono una strategia partecipativa e sono naturalmente sensibili al contesto in cui si trovano.



NOMAS FOUNDATION

info@nomasfoundation.com T. +39 0686398381 | +39 338236295

Press info Manuela Contino press@nomasfoundation.com


venerdì 27 gennaio 2012

NASCE "SONDE": LA NEW MEDIA ART INVADE BOLOGNA



In occasione di Arte Fiera Art First 2012 presentazione di

“SONDE - NEW MEDIA ART”
con la Conferenza Stampa in anteprima nazionale
Sabato 28 Gennaio 2012 ore 12 | Arte Fiera - Sala Notturno | Bologna

Anteprima di SONDE - NEW MEDIA ART con proiezione di video d’arte
a cura di Silvia Grandi e Carlo Terrosi
Sabato 28 gennaio 2012 ore 20-24
Cortile d’Onore di Palazzo D’Accursio, P.zza Maggiore | Bologna


Comunicato Stampa

In occasione di Arte Fiera Art First 2012 sarà presentato in anteprima nazionale SONDE – New Media Art con una Conferenza Stampa e una selezione di video arte nel Cortile d’Onore di Palazzo D’Accursio. Questi due appuntamenti anticiperanno l’evento vero e proprio, che, per i suoi contenuti innovativi e sperimentali, è unico nel panorama nazionale e internazionale.

Sabato 28 gennaio alle ore 12.00 sarà presentata nella Sala Notturno di Artefiera la prima edizione del nuovo festival SONDE New Media Art che coinvolgerà nei prossimi mesi l’intera città di Bologna. Arte Fiera ha gentilmente dato la sua ospitalità per la presentazione dell’iniziativa in anteprima nazionale.
SONDE ideato e promosso dal Dipartimento delle Arti Visive dell’Università di Bologna, dall’Associazione BoArt e dall’Associazione Artype, con il Patrocinio dell’Alma Mater Studiorum–Università di Bologna, si avvale di numerosi e importanti Partner Istituzionali, patrocini e collaborazioni in ambito locale, nazionale e internazionale, che hanno sostenuto e incoraggiato questa iniziativa. Gode inoltre del media partnership del Gruppo L’Espresso con il mensile La Repubblica XL.

Sabato 28 gennaio dalle ore 20 alle ore 24, in occasione di Art White Night, il Cortile d’Onore di Palazzo D’Accursio sarà animato da un video tributo all’arte performativa a cura di Silvia Grandi e Carlo Terrosi; i filmati provenienti dall’Archivio Storico della Videoarte di Bologna dell’Associazione BoArt, andranno a comporre un percorso completo e accattivante, che parte dalle origini, negli anni 70, per arrivare alle più recenti produzioni avanguardistiche.

Le proiezioni, realizzate grazie anche alla collaborazione dell’Associazione Media, inizieranno documentando le “Settimane internazionali della performance”, un omaggio non solo alla video arte, ma anche un tributo alla nascita dei programmi off nelle fiere, di cui Arte Fiera è stata l’iniziatrice. Le “Settimane internazionali della performance” del 1977 e del 1978, videro protagonisti alcuni dei performers più noti a livello mondiale - da Marina Abramović e Ulay a Hermann Nitsch, Renate Betlmann, Robert Kushner e Vito Acconci, agli italiani, Gina Pane, Giuseppe Chiari, Vincenzo Agnetti, Luigi Ontani e Vettor Pisani - dei quali saranno proiettati degli estratti dai filmati storici.
Dai video che documentano l’evoluzione della ricerca video-artistica nazionale e internazionale, si arriva sino ai recenti lavori di alcuni tra i più noti video artisti italiani contemporanei - Bianco-Valente, Dafne Boggeri, Anita Calà, Silvia Camporesi, Luca Coclite, Audrey Coïaniz-Saul Saguatti, Christian Niccoli, Daniele Pezzi e Giovanna Ricotta - per arrivare alla sintesi video della prima edizione di DRAFT. Performing Videoart and Music, ideato da Silvia Grandi, che nasce nel 2010 con l’intento di mettere in relazione arte e musica, in un rapporto sinestetico e totalizzante.
Il video documentativo della prima edizione 2010 di DRAFT. Performing Videoart and Music, prodotto dall’Associazione Artype, servirà da anticipazione del Main Event di SONDE New Media Art, che si terrà a Bologna il giugno prossimo.


Agenzia di Comunicazione:

Culturalia di Norma Waltmann
Agenzia di comunicazione
Bologna - Vicolo Bolognetti 11
tel : +39-051-6569105
fax: +39-051-2914955
mob: +39-392-2527126
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web: www.culturaliart.com

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