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venerdì 3 settembre 2010

Mostra Angela Chiti a Sesto Fiorentino 12-26 settembre




Spazio espositivo: Centro Espositivo Antonio Berti, Via Bernini 57, Sesto Fiorentino (Firenze)

Titolo dell'evento: Angela Chiti. Passi sospesi. Fotografie 2009-2010

A cura di Alessandra Borsetti Venier

Vernissage: domenica 12 settembre 2010 ore 11.00

Intervengono: Gianni Gianassi, sindaco di Sesto Fiorentino e Sonia Zampini, critico d'arte

La mostra resterà aperta dal 12 al 26 settembre 2010

Nella mostra "Passi sospesi", divisa per vari gruppi tematici, Angela Chiti espone i suoi ultimi microcosmi informali. Queste immagini non hanno nessuna condizione fisica che materialmente le lega a un luogo come a una circostanza, ma respirano e trasmettono un sentire profondo e lontano, che non ha tempo e non ha luogo.


Spesso la realtà, - scrive Sonia Zampini - appare mostrando allo sguardo sensibile, come all'obiettivo di Angela Chiti, un lontano che perdura. Ritrovarne i segni, decifrarne l'entità, è svelare agli occhi l'esplicito nascosto del reale che appare. Immagini nelle immagini, vita sottaciuta nell'imminenza del dire, forme nascenti tra le pieghe di ciò che si mostra. Angela, grazie alla sua sensibilità che sa arrivare oltre, lì dove spesso le circostanze ci inducono a fermarci, asseconda con i suoi scatti il dialogo nascosto del mondo e lo mette in luce. La realtà sopraggiunge depurata da ogni condizione materiale, ed è puro sogno, pura metamorfosi, puro apparire. Avanza, come la poesia mira dritto al nostro sentire, e incede nella scoperta che presto avrà il dono di essere libera da ogni meraviglia e di diventare consapevolezza. Esse appaiono, allo sguardo che sa riconoscerle, come segni, indicazioni che emergono, con apparente casualità, da un mondo che si conosce e si è in grado di decodificare. Il loro mostrarsi parla però di una natura diversa rispetto a quella visibile, tale da risultare estraniante. Destabilizza, infatti, ogni visione logica e ci induce a pensare che la totalità dell'espressione, di qualunque espressione a cui questo reale faccia riferimento, è un nido di sentieri che conduce ad altri significati, come diversi punti di osservazione di un'unica definizione, solo apparentemente conosciuta. La fotografia di Angela Chiti sovverte l'idea che la foto, in quanto tale, immobilizzi, nella cattura del suo scatto, il reale manifesto ma, al contrario, ne rende ora visibile il suo esplicito imperscrutabile.

Angela è strumento - scrive Alessandra Borsetti Venier - che crea diaframmi con il mondo o per interpretarlo, a volte per negarlo o per cercare nel mondo quello che non c'è. E lancia il suo sguardo dentro, come aspettando qualcuno che passi nel vano del mondo, e azzarda la pretesa di catturare visioni dentro la gamma senza fine di un complesso - altro - orizzonte di senso. Angela dà forma all'incomprensibile. Con un linguaggio, che intuiamo ma che non riusciamo del tutto a decodificare, plasma materie implasmabili, si insinua nelle sequenze genomiche e geometriche delle più svariate superfici del sogno o della realtà. Sono immagini in assenza di peso specifico, aliene alla gravità, al tempo e a qualsiasi anatomia. Vi si possono immaginare lievi tracce materiche di realtà, ma forse è soltanto una necessità razionale di chi guarda e non accetta di lasciarsi andare al vuoto di pochi elementi immersi nella luce e nel colore. Un vuoto permeato da un' "essenza" silenziosa che l'artista ha intuito e fermato attraverso la fotografia. Con l'intenzione - forse - di sospendere, anche solo per un istante, il ritmo convulso del vivere, e spostare l'attenzione su tutto ciò che ogni giorno sfugge, cancellato dall'urgenza.

Anche dalla poesia l'artista prende spunto per le sue opere ed ecco perché nel libro/catalogo, pubblicato da Morgana Edizioni per questa occasione, sono inseriti vari testi dei suoi autori preferiti come Amelia Rosselli, Sandro Penna, Alejandra Pizarnik, Dylan Thomas, Luciano Fintoni, che la accompagnano e la ispirano nella ricerca di semantiche nuove.

Orari di apertura: da lunedì a sabato 16.00 – 19.30, domenica 10.00 – 12.00 Ingresso libero

Info: 055 4480914 – 334 3396562 urp@comune.sesto-fiorentino.fi.itwww.comune.sesto-fiorentino.fi.it

Catalogo: Morgana Edizioni www.morganaedizioni.it
Patrocini: Provincia di Firenze, Comune di Sesto Fiorentino
Ufficio Stampa: MultiMedia, Firenze, 055 8398747

Mostra Scambio: LATITUDE 30–40: il 2° atto

Mostra Scambio : LATITUDE 34 – 40: il secondo atto

Organizzatore : Art1307 Napoli e LA Artcore Los Angeles

Sede : Villa di Donato P.za Sant’Eframo Vecchio - NAPOLI

Data : 1° – 30 Novembre

Receptions : 4 Novembre dalle 18 alle 22 su invito

Orario : da Martedì a Sabato su appuntamento

Artisti : Richard Aber, Ann Gooding, Mark Steven Greenfield, Carlo Marcucci, Yoella Razili.

Patrocini: Consolato Generale d'Italia a Los Angeles, Consolato Generale degli USA a Napoli, Regione Campania, Provicia di Napoli, Micucci Design Collection - Los Angeles

Per informazioni : Napoli – Art1307 – Tel. 081 660216 info@art1307.com

www.art1307.com

www.laartcore.org

Un incontro, una correlazione apparentemente azzardata, ma nella realtà tanto reale.

Due città connesse dalla Storia, non da una Storia in comune, ma dalla rispettiva storia individuale passata e presente.

Napoli: un susseguirsi incredibile di dominazioni la forgiano, dopo la caduta dell’Impero romano, come il luogo del possibile: il luogo dove tutto può accadere e tanto di più.

Los Angeles nata come : ” El Pueblo de la Iglesia de Nuestra Señora la Reina de Los Angeles sobre la Porciuncula de Asís ” da un impianto messicano e indio. I nativi americani ( Tongva e Chumash) a cui si sovrapposero i latino-americani provenienti dal Messico: un’invasione che continua tutt’oggi in una storia infinita di migrazione. E poi una comunità bianca, esito di una colonizzazione nella colonizzazione del Nuovo Continente. Questo è alla base dello scambio di visita di artisti italiani a Los Angeles e di artisti Americani a Napoli. L’idea di far incontrare due mondi, due culture due modi di vivere e vedere l‘effetto e comprendere se, dopo tutto, vi siano differenze o meno.

«Latitude 34/40» secondo atto ospita 5 artisti Americani in un affascinante percorso espositivo, che sottopone il pubblico a slanci emotivi e pause di riflessione, fughe nell’immaginario e perentori richiami al reale. Artisti profondamente diversi ma tutti accomunati da quella che John Dewey chiamava “the common substance of the arts”, cioè la sensibilità al proprio mezzo espressivo, in cui l’artista proietta, empaticamente, i propri sentimenti e le proprie emozioni.

SALVATORE MELILLO: SEXTING. L'ARTE DEGLI AUTOSCATTI OSE


SEXTING

L'Arte degli autoscatti Osé

Mostra personale di SALVATORE MELILLO

a cura di Angelo Cruciani & Grace Zanotto

FAMIGLIA MARGINI

Galleria d'Arte Contemporanea - Milano

dal 5 al 30 ottobre 2010

Partecipa al nuovo «giochino» della prostituzione, dell'immagine di sé attraverso MMS. Spogliati e lasciami spiare attraverso l'occhio del cellulare... la Rete ti cattura e si fa bollente, diletto di una generazione viziata nel soddisfare ogni voglia «tutto e subito». Siamo alla soglia di un reato, già si apre un sipario di infinite possibilità di piacere, tanto che varrebbe la pena difendere la libertà d'informazione.

Laura spedisce un messaggio ad Andrea mostrandogli le mutandine di pizzo nuove, David invia una foto a Serena dove i boxer ospitano desideri in eruzione, Matteo e Luca abitano lontani ma tutte le sere fanno cybersex, Massimo è sempre single, ma su Cam4 trova amanti virtuali in ogni momento.

Il progresso tecnologico ha moltiplicato le realtà aprendo nuove possibilità di comunicazione. Oggi è il Sexting la rivoluzionaria forma di liberazione dal senso del peccato imposto nelle relazioni dalle ultime escrescenze bigotte di una cultura religiosa oppressiva. Una strategia per svelare ciò che nascondiamo sotto il burka del perbenismo o semplicemente un piccolo espediente per dire «vieni più vicino».

Mostrarsi è una richiesta di attenzioni per delle verità ormonali e sentimentali che non vanno taciute né represse nel loro fiorire.

Le istruzioni per l'uso alla vita, regalate dalle generazioni precedenti, risultano sempre fallate e il disagio esistenziale è reale quanto l'incalzare del numero di suicidi. Ultimo messaggio d'addio nella casella di aggiornamento dello stato d'umore su Twitter. Esiste un flusso che ci collega tutti come una «memoria archetipica» del terzo millennio. Anche il bisogno d'amore viene postato in internet; navigando non si rischia più d'incappare in un messaggio in bottiglia ma in foto esplicite di nudi adolescenziali.

Nel Labirinto di Freud vaga Salvatore Melillo; munito di cellulare o di PC per rintracciare le interazioni sessuali dell'ultima generazione, tramite il SEXTING. Rinnovando il ruolo sociale dell'artista nell'avanscoperta dell'avvenire, il pittore Salvatore Melillo esplora la rete, stuzzicandosi fra tettine e altre parti anatomiche disponibili agli sguardi fugaci di chiunque, le classifica come un collezionista di farfalle e col suo agile pennello le riporta in materia pittorica. Coraggioso è il percorso che foto dopo foto, desiderio su desiderio, centimetro dopo centimetro si percorre tra le sue opere ardenti e bramose di raccontare il frenetico mondo delle «voglie».

La delicatezza del bianco nero con cui ritrae mutandine a forma di cuoricino e seni al silicone astrae l'immagine dal tempo inserendola nel calendario delle foto erotiche. Lo scorso secolo si racconta attraverso le cartoline delle bellezze anni '30, le foto delle amanti strette al petto dai soldati e i ritratti fotografici prematrimoniali spediti agli immigrati oltreoceano... oggi il sexting e domani?

L'Arte porta in superficie il lato nascosto della vita purificandolo in un'aurea di magnificenza, Francisco Goya e Salvador Dalì e molti altri artisti in ogni tempo vengono ricordati per il loro coraggio nell'aprire le porte verso l'ignoto e per aver saputo sciogliere le paure collettive.

Navigando sull'onda delle sfumature, anche se solo per un secondo, il sesso si trasforma in AMORE.

Salvatore Melillo propone un gioco interattivo chiedendo «il tuo Sexting» per farne materia d'arte. Inviando un autoscatto puoi partecipare all'esposizione che sarà visibile a Milano, presso la galleria Famiglia Margini dal 5 al 30 ottobre 2010.

SEXTING L'Arte degli autoscatti Osé

Mostra personale di Salvatore Melillo

a cura di Angelo Cruciani & Grace Zanotto

FAMIGLIA MARGINI - Ass. culturale e Galleria d'Arte Contemporanea

Milano – dal 5 al 30 ottobre 2010

Inaugurazione: martedì 5 ottobre 2010 ore 18,30

Cocktail offerto da Masseria Felicia

Indirizzo: Via Simone d'Orsenigo n°6, 20135 Milano.

Orario: dal lunedì al venerdì 11,30 alle 20,00 (e su appuntamento)

Info: tel. 02_55199449 – 328_7141308

Sito web: www.famigliamargini.com ; www.salvatoremelillo.com;

Organizzazione: Famiglia Margini - famigliamargini@gmail.com

Catalogo in mostra.

Ufficio Stampa: Flavia Lanza – flavialanza6@gmail.com ; 340_9245760


Vintage Workshop® a Milano per le settimane della moda

Vintage Workshop® a Milano per le settimane della moda

Milano Notizie: Milano Fashion City parte da Vintage Workshop

Milano Notizie: Milano Fashion City parte da Vintage Workshop

Vintage Workshop, esposizione vendita di accessori d'epoca torna a Milano dal 7 settembre 2010

locandina Vintage Workshop 25a ed.
Creativa, inedita, esclusiva e originale. Queste sono le parole chiave che contraddistinguono la nuova ricerca di accessori Vintage che l’Associazione organizzatrice “Ricercatori Moda d’Epoca”, con il suo dinamico evento sempre in progress ad ogni stagione, presenterà nella consueta location di Milano, presso il salone espositivo dell’Hotel Admiral di largo Domodossola nel quartiere di Fieramilanocity.

L’evento, aperto al pubblico di appassionati, collezionisti, amateurs e semplici curiosi ma soprattutto agli operatori della moda che vi giungeranno per trarne nuovi spunti, idee e ispirazioni per progettare le loro future collezioni dedicate all’Autunno/Inverno 2011-2012, è ormai diventato un must stagionale e, in questa edizione, spegnerà dal 7 al 10 settembre prossimi le sue 25 candeline.

Quando abbiamo iniziato diversi anni or sono, come gruppo di associati commercianti e collezionisti di Vintage selezionato, ci rivolgevamo ai nostri clienti acquisiti da tempo, privati e stilisti, ma non pensavamo di raggiungere con il nostro progetto fasce insperate di pubblico”, - afferma il nuovo Presidente in carica Silvio Eupani.
Soprattutto nel 2005 fummo incoraggiati da alcune importanti Case di Moda a sviluppare e ampliare maggiormente la tipologia degli accessori presentati.
Il nostro evento espositivo è progressivamente maturato e si è perfezionato rendendosi sempre più consapevole delle esigenze del pubblico dei ‘decision makers’ della moda. Così, abbiamo acquisito gradualmente la migliore clientela nazionale ed estera, numerosi marchi molto importanti di abbigliamento ma anche piccoli uffici stile che sono cresciuti, si può dire, assieme a noi.
Di pari passo, consolidandosi Vintage Workshop®, sono sempre più aumentate le aspettative del pubblico dei visitatori. Di conseguenza, ormai da diverse stagioni, ci siamo attrezzati per fare in modo che ogni presentazione fosse diversa dalle altre e da tutto ciò che, usualmente, si può trovare nelle fiere o mercatini del settore”.

Tutti gli accessori esposti durante l’evento hanno infatti la caratteristica di essere inediti, non ancora riprodotti nella contemporaneità nonché presentati per la prima volta.

Ad ogni edizione –continua Eupani- tutte le proposte merceologiche Vintage, scarpe, borse, cinture, valigeria, piccola pelletteria, fibbie, cravatte, foulards, lingerie, costumi, cappelli, bijoux e piccoli pezzi di maglieria e abbigliamento, vengono completamente riassortiti e attualizzati alla stagione di ricerca in corso, la p/estate o l’a/inverno, tenendo presente i ‘rumours’ sulle prossime tendenze ed essendo noi stessi propositivi diversificando la gamma delle proposte con nuovi spunti, idee, materiali e colori presi dal passato ma finalizzati alla moda del futuro”.

Riferimenti per saperne di più:
Sito: http://www.vintageworkshop.it/
Blog: http://www.vintagevents.blogspot.com/
Infoline durante gli eventi: 339-6729704


Sede espositiva: Vintage Workshop® Milano: Admiral Hotel, Via Domodossola 16 Ingresso:libero.

Date e orari: dal 7 al 10 settembre, dalle 9 alle 20 (continuato salvo il 1° giorno dalle 15 alle 20).


Comunicato a cura di Comunicazione e Marketing Perla, Uff. Stampa dell’Ass. Cult. Ricercatori Moda d’Epoca comunicazionenuova (at!) libero.it Vicenza, 29 agosto 2010

giovedì 2 settembre 2010

Giuseppe Scaiola. Diversa solenne natura

    Giuseppe Scaiola - Diversa solenne natura

    Titolo: Giuseppe Scaiola - Diversa solenne natura

    Periodo: 5 settembre - 10 ottobre 2010

    Inaugurazione: domenica 5 settembre – ore 11.00

    Catalogo: Brochure in Galleria

    Sede: VALENTE Artecontemporanea – Via Barrili 12 – 17024 Finale Ligure Savona

    Tel.: 019 680343 Cell.: 333 6042004

Fax: 019 693343

    Orari: 9.30 – 13.00 / 15.30 – 19.00 da martedì a domenica festivi inclusi

“Da circa un decennio il linguaggio di Scaiola si ancora su soluzioni di grande originalità, quasi che la scoperta di uno stile “definitivo” coincida con la maturità anagrafica, segno che la pittura farla seriamente, prevede un lento e graduale apprendistato. Il tema continua a essere quello della natura e della terra, con la differenza che tra se e il quadro Scaiola non vuole più porre intermediazioni. Si tratta dunque di entrare nell’opera, viverne la nascita in diretta utilizzando le mani e recuperando quella gestualità che deriva solo in parte dall’informale e invece, dall’esperienza della Land Art. Scaiola tratta il colore come materiale organico, vuole conoscerne le proprietà, gli stati, la consistenza. Grovigli, bozzoli, strati nubeiformi. Può sembrare un gioco di ossimori, eppure è vero, l’arte di Scaiola riesce ad essere terrestre e gassosa, fangosa ed aerea. Ne scopriamo giorno dopo giorno la modernità, dove spicca ancora una volta l’eleganza, il trattenersi dalla tentazione di dare un giudizio. Scaiola ha troppo rispetto per ciò che lo ha portato fin qui. Quello dell’uomo con l’ambiente no è mai un dialogo alla pari, da una parte o dall’altra la bilancia pende: l’artista ligure arriva fino a un

certo punto, con l’innato garbo che lo contraddistingue. Il resto tocca alla sensibilità di ciascuno di noi, e io davanti ai suoi quadri mi sono piacevolmente lasciato andare ritrovandovi echi lontani. Che mi hanno dato da pensare.”

Luca Beatrice, “Riviere” dal catalogo della mostra di Tortona 15 maggio - 15 giugno 2008

Giuseppe Scaiola è nato nel 1951 a Cairo Montenotte, in provincia di Savona.

Vive e lavora tra Milano e Savona, città dove ha studiato al Liceo Artistico A. Martini.

Dopo un breve periodo di insegnamento, si iscrive all’Accademia Albertina di Torino e si diploma nel 1975.

Di quell’anno è la sua prima partecipazione alla X Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma, seguono personali al Palazzo dei Diamanti di Ferrara e in altre gallerie e spazi pubblici in Italia e all’estero

Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private, quali: CIMAC di Milano; MART di Trento e Rovereto; Museum Ludwig di Colonia; Sprengel Museum di Hannover; Museum Bochum di Bochum; Galerie der Stadt Stuttgart di Stoccarda; Kunstmuseum Bonn di Bonn; Kunstalle Mannheim di Mannheim: Städtisches Museum Gelsenkirchen di Gelsenkirchen; The National Museum of the History and Culture of Belarus di Minsk; Städtische Galerie di Villingen-Schwenningen.

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