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mercoledì 23 giugno 2010

Anteprima “Ombra e Sole”. Al Festival dei 2 Mondi di Spoleto in diretta dal torchio al pubblico.


Disegni Maestro Igor Borozan stampa Paolo Sgroi

Il Festival dei 2 Mondi di Spoleto è una manifestazione culturale che, a livello nazionale ed internazionale, conserva il suo indiscusso prestigio grazie all’originalità e all’esclusività degli spettacoli proposti. Anche quest’anno, curatore della sezione Arte è Vittorio Sgarbi, trasversale e acuto uomo di cultura che pone l’arte e la sua lettura su di un piano dialettico fruibile a tutti avvicinando il pubblico all’artista e al suo fare, spesso intimo e segreto.

Proprio in questa ottica è stato pensato e voluto l’evento “Ombra e Sole” curato dal maestro Igor Borozan e da Paolo Sgroi, maestro nella stampa d’arte originale. Il loro talento e il loro diverso sapere si uniscono per dar vita ad una serie di incisioni ispirate alla Spagna ma il cui significato ben si adatta alla vita. Camicie bianche come ponti tra est ed ovest, simbologia di vite vissute che si intrecciano al ritmo incalzante del flamenco nell’arena della corrida dell’umana esistenza. Dramma e passione di un artista prendono vita su carta di cotone bagnata, impressa su di una lastra di zinco inchiostrata che, come una sorta di magia, esce dal torchio. Sole e ombra come vita e morte, come chiaro e scuro. Ogni essere umano possiede una duplicità, seppur nascosta, inconscia. Nel “lato oscuro” vive un mondo “diverso”, sommerso, nascosto, eppur intenso e vibrante. La luce ed il buio interagiscono, si susseguono, l’una non può essere senza l’altro, in un contrasto eterno che paradossalmente genera equilibrio. L’opera racchiude una serie di visioni oniriche sulla scia di Goya e Barcelò, i disegni, non a caso, sono nati proprio tra i teatri di flamenco e l’arena di Las Ventas di Madrid, un mix intenso di ingredienti mediterranei come terra, sole, fuoco e danza. Il risultato: un prodotto artistico di forte impatto visivo. Per il maestro Borozan, giovane e poliedrico artista, il ritorno alla tecnica della litografia è avvenuto per il casuale e felice incontro con Paolo Sgroi, discepolo del maestro stampatore ed editore Giorgio Upiglio il quale determina una svolta decisiva nella sua carriera artistica. Inizia infatti collaborozioni di lavoro con artisti di fama internazionale come Bay, Paladino, Botta, Fo, Lam, Vedova, Lee U Fan. Nella sua stamperia, sita nel centro storico di Spoleto, si può respirare ancora l’atmosfera delle antiche botteghe rinascimentali. E proprio in questi giorni, per tutta la durata del Festival dei 2 Mondi, verranno prodotte le prime stampe d’autore “in diretta”. Lo stampatore e l’artista accoglieranno chiunque volesse assistervi tutti giorni dalle ore 9:30 alle 12 e dalle 15 alle 19 presso la stamperia Sgroi in via San Martino (piazza Coligola), nel centro storico di Spoleto. Le incisioni verranno esposte per le prossime Giornate Europee del Patrimonio previste in settembre.

Ingresso libero, prenotazione obbligatoria.

Info:

ACCADEMIA DI BELLE ARTI-INTERNATIONAL ART SCHOOL

Corso Tacito n°20 Terni

Tel 0744 431918

info@italianartschool.it

www.italianartschool.it

martedì 22 giugno 2010

"Firenze Ricordata" Incisioni di Guido Colucci (1877-1949) alla SACI Gallery



SACI GALLERY STUDIO ART CENTERS INTERNATIONAL
VIA SANT’ANTONINO, 11 50123 FIRENZE, ITALIA
www.saci-florence.edu gallery@saci-florence.edu
T 055 289948 F 055 277 6408








"Firenze Ricordata" Incisioni di Guido Colucci (1877-1949)


28 giugno – 30 luglio 2010
Inaugurazione: 28 giugno alle 18:30



La mostra presenta cimeli famigliari e 18 acqueforti, stampate usando le lastre originali, dell’artista toscano Guido Colucci (1877-1949). I soggetti raffigurati descrivono la vita e l’architettura di Firenze durante la prima metà del XX secolo. Saranno presenti la famiglia e gli amici dell’artista, oltre a numerosi collezionisti e agli autori del catalogo monografico pubblicato specificamente per la mostra.

Guido Colucci (1877-1949) è stato un maestro stampatore, designer e pittore formatosi sotto Giovanni Fattori, il celebre artista della corrente dei Macchiaioli. Le sue opere si trovano in molte importanti collezioni pubbliche e private, tra le quali il Gabinetto di Disegni e Stampe degli Uffizi e il Museo di Bastia, Corsica. La presnte serie di edizioni limitate è stata prodotta dall’artista e maestro stampatore Gary Lissa specificamente per la mostra. Stampe senza cornice, provenienti da questa edizione commemorativa, potranno essere acquistate dal pubblico, così come il catalogo a colori. Tutti i guadagni andranno al Fondo per le Borse di Studio di SACI.

La Galleria SACI è aperta dal Lunedì al Venerdì ore 9-19, sabato e domenica ore 13-19.

I MANICHINI DI NANI. Palazzo delle Esposizioni ROMA, 25 giugno-11 luglio 2010

22 giugno 2010

I manichini di Nani
Una mostra di Alessandro Marcucci Pinoli
dal 25 giugno all'11 luglio a Palazzo delle Esposizioni di Roma


Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita dal 25 giugno all'11 luglio I manichini di Nani di Alessandro Marcucci Pinoli. Una scultura-installazione dell'artista sarà visibile sulla scalinata di accesso al Palazzo delle Esposizioni (via Nazionale 194) mentre altri due gruppi di sculture si troveranno nello Spazio Fontana del palazzo (via Milano 9 A) a ingresso gratuito.
Con questa mostra Palazzo delle Esposizioni intende dare il via a una serie di iniziative volte a far conoscere al grande pubblico artisti meno noti, se pur con un considerevole lavoro alle spalle, come appunto il caso di Marcucci Pinoli, riservando loro uno spazio che, proprio perché a ingresso gratuito e situato tra la caffetteria e la libreria, consente a un gran numero di persone di attraversarlo ogni giorno.
Riguardo alla mostra "I manichini di Nani" Armando Ginesi scrive: "Pur senza mai rinunciare alla sua carica ironica che è parte integrante del suo carattere (la si ritrova negli scritti e nelle opere visive: pittoriche, grafiche e scultoree) Alessandro Marcucci Pinoli con questi lavori esprime in modo chiaro quanto stia vivendo un momento di riflessione seria sui perché fondamentali dell'esistenza. Egli sospende, dunque, le sue brillanti, acute, guizzanti incursioni nell'universo di derivazione duchampiana per approcciare in modo più composto, ma mai convenzionale e scontato, le problematiche dell'essere.
L'umanità che i suoi manichini plastici offrono è il campione di un processo di omologazione al quale essa sembra inevitabilmente sottoposta. Gli androidi sono tutti dello stesso colore, nudi (il nudo è spersonalizzante, paradossalmente quanto lo sono le uniformi, nelle quali almeno ci sono i gradi a mantenere un certo orientamento distintivo), privi di pupille con i soli bulbi oculari bianchi che rendono l'uno simile all'altro. L'artista ha dato titoli alle sue opere: Turba (nel doppio senso di voce del verbo turbare: terza persona dell'indicativo presente, ma anche seconda persona dell'imperativo; senza dimenticare il significato di massa, che è una terza opzione di verità); Gabbia (quella che l'umanità, giorno dopo giorno, si costruisce attorno e dentro la quale finirà inesorabilmente imprigionata); Umanità (tre manichini di differente colore – è l'unica eccezione alla monocromia – vale e dire l'umanità dei bianchi, dei neri e dei gialli, legata alla stessa catena, allo stesso destino: ma se ne accorgerà?)

"Luce per l'Arte" - progetto Enel "Frammenti di storia"

Salve.

Abbiamo il piacere di segnalarvi alcuni interessantissimi video di "Luce per l'Arte".
Si tratta di una serie di progetti di illuminazione dei monumenti italiani attraverso l'accordo del gruppo con gli Enti e le Sovraintendenze competenti. Enel ha fatto così della luce un complemento dell'opera d'arte, uno strumento capace di esaltare tutte le potenzialità espressive dei monumenti anche durante le ore notturne.
In questi video, presenti sul canale youtube, potrete ammirare alcuni fra i più bei monumenti italiani, tra i quali a Roma la Pinacoteca Vaticana, i Fori Imperiali e l'Altare della Patria.



Un saluto,

Enel Sharing
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Enel Sharing è la voce di Enel sui Social Media

lunedì 21 giugno 2010

PostDimensione, a cura di Giacomo Zaza


PostDimensione - Viaggio nell'arte contemporanea
a cura di Giacomo Zaza
18 Settembre - 31 Ottobre 2010 Torrione Passari - Molfetta, Bari

Alessandro Bulgini, Jürgen Klauke, Oleg Kulik, Katja Loher, Damir Očko,

Yoko Ono, Daniele Puppi, Jean Toche, Markus Willeke, Lin Yilin
Il progetto PostDimensione – Viaggio nell'arte contemporanea, pensato per gli spazi del Torrione Passari, è promosso dal Comune di Molfetta con il Patrocinio dell'Assessorato alla Cultura della Provincia di Bari e dell' Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia.

Quale evidente avamposto per il monitoraggio delle ricerche artistiche contemporanee nazionali ed internazionali, il Torrione Passari di Molfetta continua a trasmettere input visivi di analisi delle pratiche attuali.

Per la mostra PostDimensione - Viaggio nell'arte contemporanea, pensata in conformità con tutti gli spazi espositivi, la struttura austera e arcana della torre ospita una selezione di artisti (Alessandro Bulgini, Jürgen Klauke, Oleg Kulik, Katja Loher, Damir Očko, Yoko Ono, Daniele Puppi, Jean Toche, Markus Willeke, Lin Yilin) provenienti da diverse aree geografiche, accomunati sia dalla sperimentazione dei linguaggi, sia dalla gestazione di una immaginazione critica, disinibita, comunicativa, a volte ossessiva.

Se la dimensione parallela o universo parallelo si pone come universo ipotetico separato e distinto dal nostro, ma coesistente con esso, la "postDimensione" si caratterizza per la sua derivazione dalla realtà, per il suo fondamento fornito dal mondo attuale, ovviamente imbevuto di un coacervo di entità contingenti, utopistiche, ideologiche, paradossali, eversive. Una dimensione che comprende un multiverso di linguaggi e una molteplicità di attitudini.

L'ambiente globale diventa un luogo di esperienza che trascende i confini geografici ed etnici, di classe e nazionalità, di religione e ideologia. Esso unisce tutti i generi umani.

Negli ambiti attuali della cultura sembra esserci una tendenza inversa, orientata verso una crescente divisione, dove ogni territorio va alla ricerca della propria identità culturale. Nell'arte esiste una messa in relazione tra ciò che è globale e ciò che è locale, il cui dialogo è fonte di creatività. Alcuni artisti reagiscono utilizzando soggetti e mezzi di espressione poliedrici (Bulgini, Willeke), quali suono e performance (Klauke, Očko), trasferiti in nuovi contesti, altri, invece, sviluppano approcci e metodologie dalla nuova tecnologia (Loher, Puppi), o si insidiano nell'apparato collettivo della comunicazione mediale (Toche, Yilin). Altrove, prassi fisiche eversive adottate da Oleg Kulik, trasformato in un cane accanito ad attaccare i passanti, o tattiche comunicative sviluppate da Yoko Ono, dichiarano l'esistenza di spazi interagenti, non asettici e distaccati, ma vettori di questioni mentali, culturali, sociali.

Il percorso espositivo, progettato per il Torrione Passari, oltrepassa gli intenti propagandistici di matrice politica, nello stesso tempo si allontana dalla celebrazione dell'arte contemporanea come qualcosa di esotico e di "trendy", motivato dal mercato e dalla celebrazione mediatica, finanche dal trionfalismo delle strutture locali di governo.

Dopo importanti interventi site-specific, realizzati a Molfetta dal 2002 ad oggi, tra i quali ricordiamo: Jannis Kounellis, Gilberto Zorio, Joseph Kosuth, Daniel Spoerri, fino a H.H.Lim, Rui Chafes, Kader Attia, Mona Hatoum, John Bock e Carsten Nicolai; questa mostra rappresenta un'altra tappa di attenta ricognizione sul contemporaneo con tutte le sue possibili sfaccettature linguistiche.

Il progetto postDimensione intende anche demitizzare tutte quelle espressioni locali che anelano, consciamente o inconsciamente, ad essere globali. Purtroppo l'arte, che si trova a percorre l'era globale, non potrà mai essere consumata velocemente, perché è differente dal meccanismo di produzione e consumazione di immagini obsolete.

Il mondo di oggi sembra reinventare se stesso attraverso il discorso della globalizzazione. Si sa, ormai, che il tempo e lo spazio si sono ridotti grazie all'avvento di più veloci mezzi di trasporto e comunicazione. Il colonialismo sembra esorcizzato, la modernità ridicolizzata. Una forte pressione sulle nuove società industrializzate, nonché sulle comunità asiatiche, fa resuscitare nuove oasi di un capitalismo "liberale e democratico", al servizio del "dogma economico". Il sistema delle multinazionali, unito a quello della finanza mondiale, si impegna a veicolare/importare prodotti monoculturali e stili di vita fin troppo anestetizzati. Mentre l'arte, nel suo procedere aperto e ricettivo, recepisce la dimensione globale e il suo impatto, tenta di metabolizzarla in una "postRealtà", una dimensione della realtà spostata all'interno di una condizione identitaria "flessibile" e in perpetuo movimento. Tuttavia essa non accetta il compromesso di una sfera artistica intesa come puro esercizio di stile, o come esasperato estetismo formale, essendo una post-realtà che controbatte visivamente e concettualmente al cambiamento cognitivo d'oggi, che insiste sull'esperienza dell'uomo agito da un instabile processo di assemblaggio di culture e reti dove poter "navigare" e "naufragare", assillato da una comunicazione decentralizzata e ambivalente, che disorienta e distrae. Così gli artisti invitati si addentrano tra le percezioni di una realtà complessa, sfumata, incerta, paradossale e caotica.

www.torrionepassari.it

Luogo espositivo: Torrione Passari Via Sant'Orsola 7, Molfetta (Ba)

Inaugurazione: 18 Settembre - ore 19.00

Periodo espositivo: 18 settembre - 31 ottobre 2010

Orari apertura: dalle10.30 alle 12.30 - dalle 18.00 alle 21.00

Ideazione e Progetto: Giacomo Zaza

Organizzazione e Comunicazione: Michela Casavola

Tel: 347 4823583

e-mail: michelacasavola@gmail.com

skype: michelacasavola

Segreteria organizzativa: Associazione Culturale @rtistika

340 4849912 • leo.mezzina@libero.it







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