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venerdì 27 novembre 2009

PAC: mostra di Yayoi Kusama

AL PAC UNA MOSTRA DELL'ARTISTA GIAPPONESE YAYOI KUSAMA

Milano, 27 novembre 2009 – Da domani, sabato 28 novembre, fino al 14 febbraio, il Padiglione d'Arte Contemporanea ospita la mostra di Yayoi Kusama "I want to live forever", un evento in esclusiva per l'Italia promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune assieme a 24 Ore Motta Cultura.
Curata da Akira Tatehata (direttore del National Museum of Art di Osaka), la mostra è dedicata alla protagonista indiscussa dell'arte contemporanea giapponese. Oltre a dipinti figurativi e astratti di recente realizzazione, sculture di grandi dimensioni e installazioni create nell'ultimo decennio, sarà esposta anche una selezione di disegni risalenti agli anni '50 e '60.

"Nei suoi giochi di specchi e nei riflessi del tempo si scrive la storia di Yayoi Kusama, una delle più importanti artiste giapponesi dei nostri giorni che ha portato in America 'una certa immagine' del Giappone – spiega l'assessore Massimiliano Finazzer Flory -. Un'immagine segnata dalle battaglie dell'impegno civile, colorata dall'indagine sul ruolo della donna, attraversata dalla malattia mentale. Yayoi Kusama pone se stessa all'interno delle opere, ma afferma che in esse non vi sono un inizio, una fine o un centro precisi. Per di più, ricorre a tecniche diverse: disegno, pittura, scultura, installazioni, film, poesie e racconti, in cui la cifra stilistica della ripetizione si afferma con forza".

In mostra anche Narcissus Garden, l'installazione-scultura presentata per la prima volta alla XXXIII edizione della Biennale di Venezia (1966). Kusama produsse questo ambiente interattivo composto da 1500 sfere metalliche con l'assistenza di Lucio Fontana. In una presentazione improvvisata sul prato del Padiglione Italiano, Kusama, vestita in kimono, puntò l'attenzione sugli aspetti commerciali usualmente velati della Biennale, vendendo ogni sfera a 1.200 lire. Più di quaranta anni dopo, Narcissus Garden arriva per la prima volta a Milano.

Kusama produsse i suoi primi enormi dipinti "infinity" alla fine degli anni '50 a New York. Oggi compone ancora questi quadri, come lo spettacolare I Want to Live Forever a cinque pannelli (2008). I suoi ultimi lavori figurativi, come Cosmic Space (2008), riflettono un'ossessione per la mortalità, oltre che per la solitudine, il vuoto e i misteri dell'universo fisico e metafisico.

Nelle sue sculture, Kusama fa uso continuo di specchi, come nell'opera Passing Winter (2005) o nel complesso ambiente Aftermath of Obliteration of Eternity (2008), che utilizza un sistema di semplici ma ingegnosi strumenti ottici per creare un'interazione senza fine di luce riflessa. Il più recente gruppo di sculture monumentali di Kusama - Flowers that Bloom at Midnight - sono fiori barocchi dai colori accesi, che misurano in altezza tra 1.5 e 5 metri.

La mostra è realizzata in collaborazione con Gagosian Gallery.

Per i visitatori sono previste attività didattiche organizzate da Marte snc.



Dal 28 novembre al 14 febbraio 2010

al PAC, Padiglione d'Arte Contemporanea, via Palestro 16

Orari: lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 9.30-19.30; giovedì 9.30-22.30

Informazioni: 02.76020400, www.comune.milano.it/pac

Biglietti: intero 6 euro, ridotto 4 euro, ridotto speciale per gruppi di studenti 3 euro
Il servizio di biglietteria termina un'ora prima della chiusura della mostra







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MOSTRA MOMENTI MITI

Mostra : "MOMENTI MITI"

Collettiva di arte contemporanea e fotografia

Curatore : Cynthia Penna

Testo critico e di presentazione: Cynthia Penna

Vernissage e Presentazione del Progetto "LAND ART" 17 Dicembre 2009 ore 18-22

Performance degli artisti 19 Dicembre 2009 ore 11-20/ Concerto ore 18

Sede: Villa di Donato – Piazza S. Eframo Vecchio Napoli

          Intervento artistico sul territorio: Davide Carnevale, Mina Di Nardo, Filippo Ianniello, Teresa Mangiacapra, Daniela Morante, Massimiliano Santoro, Carla Viparelli, Lisa Weber

          Fotografie: Amedeo Benestante, Vincenzo Maione, Lucia Patalano

          Info: ART1307 tel. 081660216 ore 10-14

"Momenti miti" è una mostra documento con la quale si da vita ad un processo di promozione territoriale dei Campi Flegrei e fa seguito a due eventi già realizzati nel maggio 2006 a Bacoli e nel novembre 2009 a Baia sul tema della "Land Art". Le finalità e gli obiettivi mirano allo sviluppo sostenibile del territorio condivisibile con l'Ente Parco e con tutti i soggetti associativi ed imprenditoriali dell'aerea. A tal fine l'Arch. Francesco Escalona, Presidente dell'Ente Parco Campi Flegrei, parteciperà alla serata inaugurale presentando il progetto coinvolgente il Parco. Durante la mostra saranno esposti disegni, opere e proiezioni video degli eventi realizzati in natura. La mostra sarà arricchita dalla presentazione di opere fotografiche del tutto inedite e create appositamente per l'occasione e da una performance di Land Art nei giardini della villa,( tempo permettendo), dove il pubblico potrà esperire, insieme agli artisti, il concetto di "fruizione lenta" che l'Ente Parco ha assunto come filosofia indispensabile per la fruizione di questi siti: molti ettari di aree protette di macchia mediterranea e siti archeologici. Durante la seconda giornata, alle ore 18,00, sarà offerto agli intervenuti un concerto di chitarra classica di Alessandro Petrosino.

L'evento partecipa al " Progetto Leda" del Network per la Cultura N-UP

Patrocinato da: Ente Parco Regionale Campi Flegrei

Patrocini tecnici: Stufe di Nerone - Lucrino, Ass. Leaf – Pozzuoli, Caffè Letterario – Bacoli, Ass. ADA – Napoli, Complesso BATIS – Baia, Alam Italy – Pozzuoli, Coordinamento architetti – Napoli, Bottega del Parco Campi Flegrei – Bacoli, La Sibilla Vini – Bacoli

"Ovo Sapiens" Davide Silipo - Galleria Blanchaert Milano a cura di Cristina Muccioli

Con la presente si segnala la mostra con
preghiera di pubblicazione:


Jean Blanchaert presenta:


"Ovo Sapiens"
personale di Davide Silipo

a cura di Cristina Muccioli
8 -18 Dicembre 2009
Opening Martedì 8
Dicembre ore 19.00 presso
Antiquum Oratorium Passionis della Basilica
di S.Ambrogio.
Galleria BlanchaertPiazza S.Ambrogio , 4.
20123 Milano

Ovo sapiens
Una sola forma di vita può avere covato le sculture ovali
di Davide Silipo:
quella di una mente che ha ancora voglia di
meraviglia, di genesi –
quando tutto sembra fiaccamente già detto- al
di fuori di ogni schema
mentale e formalistico, culturalizzato e
asfittico.

La dimensione simpatetica con il livello biologico dimostra
quanto la scienza, con
le sue ipotesi e le sue esplorazioni micro e
macro-cosmiche, possa
essere autenticamente vicina all'arte, possa
essere percepita come un atto
creativo.
Ovo sapiens nasce da un
artista sempre aurorale, all'inizio incessante di un nuovo percorso che
ogni volta riconferma il
suo stile, fatto di semplicità di materiali e
mezzi, e di progressiva sofisticatissima abilità nel dar loro forme
fantastiche che corrono il
rischio di apparirci vere.

Cristina
Muccioli

Mostra mercato Art & Art

6 dicembre 2009

appuntamento pre-natalizio con

Art & Art

mostra mercato artistico artigianale

Artigiani selezionati proporranno le loro creazioni artistico artigianali; creative di bijoux esporranno le loro realizzazioni che per la maestria e l’unicità si possono considerare ‘arte da indossare’ .

Pezzi unici, tutti rigorosamente artigianali a prezzi alla portata di tutti.

Sarà presente Marina Valli - designer di gioielli - che durante l'evento presenterà i Corsi specifici sul Gioiello: dal Design del Gioiello alla Modellazione in cera alla progettazione al computer. In mostra disegni ed oggetti realizzati nel suo lungo percorso artistico in cui ha collaborato tra l’altro con la Bulgari Spa, l’Accademia di Costume e Moda e vista come coordinatrice di mostre a livello nazionale. E’ titolare dello Studio Valli di Roma, si occupa di Progettazione di Gioielli ed Oggettistica.

Presente, inoltre, Laura Minuti, artigiana di Genova che realizza sculture in cartapesta; personaggi ‘pezzi unici’ tra cui ‘Le Popolane’ figure di donne decisamente in controtendenza rispetto all’immagine stereotipata femminile.

Sul sito www.incontrieventi.it, nelle relative sezioni, sono visibili i lavori dei singoli artisti.

Sala Cesarini dell’Hotel Palatino ingressi da Via Cavour 213/M e da Via Leonina 44-46 (adiacente uscita metro B Cavour – direzione Via dei Fori Imperiali) – Ingresso gratuito – orario: 10,00-19,30.

Sul sito sono visibili le gallerie fotografiche dei nostri artisti artigiani.

Info: Associazione Incontri e Eventi – www.incontrieventi.it – tel. 348.1498245 – mail: info@incontrieventi.it

giovedì 26 novembre 2009

GE "Immagini sante" da Mosca a Martigny

Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. FONDATION PIERRE GIANADDA MARTIGNY


IMMAGINI SANTE

Il Maestro Denis, Rublev e gli altri

Galleria Nazionale Tretiakov Mosca

3 dicembre 2009 - 13 giugno 2010

tutti i giorni 10-18

Per la terza volta la Fondation Pierre Gianadda ha il grande privilegio di esporre delle icone russe della Galleria nazionale Tretiakov di Mosca, il principale museo dell'arte nazionale russa. Essa porta il nome di Pavel Tretiakov (1832-1898), mercante russo e imprenditore che ne fu il fondatore. Proprietario di una azienda tessile a Kostroma, di edifici d'abitazione a Mosca e di magazzini che vendevano drappi e tessuti di lino, Tretiakov aveva per l'arte una vera passione. All'inizio della sua attività di collezionista, aveva 28 anni, scrive nel suo testamento « Impegno il mio capitale di 150.000 rubli nella costruzione a Mosca di un museo d'arte o di una galleria dedicata alla pittura… ». Per oltre quarant'anni acquista ciò che c'è di meglio nell'arte russa e in particolare le 62 icone, che costituiscono l'inizio della collezione unica di antica arte russa custodita alla Galleria Tretiakov. All'inizio tutte le opere sono esposte nella sua casa, ma a partire dalla fine degli anni sessanta, la sua pur ampia abitazione non è più in grado di contenere le opere acquistate. Così nel 1874 viene costruito un edificio destinato alla collezione che alcuni anni dopo deve già essere ampliato. Nel 1890 la Galleria conta più di 40 sale e nel 1892 Pavel Tretiakov offre tutto alla città di Mosca. La società russa accoglie la notizia di questo generoso dono con entusiasmo e lo testimonia con una riconoscenza profonda a questo mecenate d'eccezione.

Il Maestro Denis et Andrej Rublev

Nel 1998, con « Le icone russe » esposte alla Fondazione si potevano scoprire i temi cristiani tradizionali e della scene veterotestamentarie. Nel 2000 con « I santi russi » l'attenzione veniva focalizzata su personaggi di rilievo, beati e santi, che permetteva al pubblico un approccio alla storia russa, grazie all'iconografia con i suoi racconti, i suoi eroi e i suoi martiri.

Con questa nuova rassegna, che si compone di 64 opere, saranno presentati i temi tradizionali dell'Antico e del Nuovo Testamento, così come i dottori della Chiesa, gli apostoli, ecc. Spazio particolare è riservato ai pittori che hanno segnato questa arte religiosa e in particolare a Maestro Denis e Andrej Rublev. Quest'ultimo, canonizzato nel 1988, è un monaco nato verso il 1360 e morto verso il 1430. Fu assistente di Teofano il Greco e la sua opera perpetua la tradizione bizantina. Egli si libera da canoni greci per lasciare spazio alle influenze locali. Elimina i particoalari narrativi per costruire composizioni dagli equilibri sorprendenti. Il suo ascendente è tale che il « Concilio dei cento » alla fine del XV secolo impone le sue opere come esempi fondamentali della chiesa ortodossa russa. La sua celebre Trinità, eretta a simbolo ed entrata alla galleria Tretiakov nel 1929, è ormai un oggetto di culto da parte dei visitatori. Anche Maestro Denis vive nel XV secolo e il suo atelier partecipa alla decorazione di numerose chiese. Il suo scopo è « rappresentare la bellezza che non è di questo mondo » e contribuire alla elevazione morale e spirituale del credente.

Storia dell'icona russa

La Russia diventa crisiana alla fine del X secolo, quando lo Stato di Kiev impone la sua autorità ai territori russi. Nel 980, Vladimir ottiene il titolo di gran principe di Kiev. In quei tempi egli si rivolgeva ancora agli idoli, poi decidendo di optare per una religione monoteista, esita per un certo tempo tra l'islam e il cristianesimo. Finsce per scegliere l'ortodossia, sedotto dalla bellezza della sua liturgia e la magnificenza delle sue chiese. Per stabilire un'allenza con la potente Bisanzio, sposa Anna, sorella dell'imperatore Basilio II, riceve il battesimo nel 988 e impone il crisianesimo a Kiev. Nel corso dei secoli seguenti, la Russia non assimila solo la concezione crisiana, ma anche le tradizioni relative alla pittura delle icone. I russi conserveranno i legami culturali ereditati da Bisanzio, ma non si accontenteranno di essere copisti senz'anima o semplici imitatori. Al contrario, rispettando i canoni dell'iconografia, sapranno creare una propria figurazione.


L'icona russa si sviluppa dal XII secolo verso un'espressione artistica unica nel suo genere, arricchita dal punto di vista dell'immagine e del contenuto. Pskov e Novgorod sono luoghi importanti della creazione delle icone dagli inizi del XII secolo, poi, a partire dal XIV secolo, è Mosca a prevalere anche in questo e Maestro Denis e quindi Rublev contribuiscono ad una nuova storia della scuola di Mosca. Più tardi, dopo l'annessione di Pskov nel 1510 e l'incendio di Novgorod nel 1547, gli artisti si rifugiano nella capitale moscovita e così la scuola di Mosca assimila definitivamente l'eredità degli atelier regionali.

Creazione di una icona

Per i maestri antichi, la pittura, o come si dice in russo la scrittura dell'icona è una creazione. Una creatività che è sottomessa a manuali e codici, cui i pittori di icone sono strettamente tenuti. Nelle icone, ogni atteggiamento del corpo, ogni gesto della mano, ogni abito, ogni colore, ogni drappeggio, ogni edificio hanno un significato preciso. Le immagini non si limitano a rappresentare un personaggio o un avvenimento sacro, ma danno una interpretazione simbolica conforme ai pensieri dei Padri della Chiesa. Vi si trovano i temi legati alle grandi feste dell'anno liturgico ortodosso o agli espisodi della vita dei santi o alle scene dell'Antico Testamento.

Qualche dettaglio tecnico

Prima di iniziare la sua opera, il pittore di icone doveva tenere una vita pia e osservare un periodo di digiuno. L'icona è dipinta su una tavola di legno, di cui si dice che ricordi la croce del Cristo. La superficie è ricoperta da una tela di lino, poi da una preparazione a base di gesso mescolato a colla di storione, il levkas, stesa a più strati con l'aiuto di un dente d'orso. Per la pittura si mescolano i pigmenti e si stemperano nell'acqua addizionata d'uovo. Per conservare la luminosità del colore, si ricopre il tutto con uno strato di vernice. Il fondo dell'icona è realizzato con l'oro che ricorda la luce eterna.

Alcune opere esposte

La più antica icona esposta nella mostra data al XIV secolo e rappresenta Il Santo Volto (acheropita: non fatto da mano d'uomo): secondo la tradizione il Cristo lascia miracolosamente il suo vero volto impresso sul sudario con cui la Veronica gli asciuga il volto durante la salita verso il Calvario.

Alcune scene dell'Antico Testamento - L'albero di jesse ; La Santa Trintà o La creazione del mondo - introducono alla vita di Gesù evocata in numerose immagini sante con Il Battesimo, La Trasfigurazione, L'entrata in Gerusalemme, ecc. Alcuni episodi poi si riferiscono alla vita di Maria: La presentazione al Tempio, La Santa Madre di Dio mentre allatta, ecc.

I visitatori potranno godere di una vasta panoramica che copre un periodo che va dal XIV al XVII secolo e familiarizzare con questa teologia proposta dalle icone russe che riflettono la bellezza di Dio e dei suoi Santi. Sono immagini sante che si situano al cuore della spiritualità ortodossa, opera inseparabile della fede vivente della Chiesa e della Parola di Dio.

« I nostri pittori di icone - scriveva nel 1916 lo scultore Trobetzkoy - vedevano questa bellezza che salverà il mondo e l'hanno resa immortale nei loro colori ».

Il catalogo della mostra, che è curata da Nadejda Bekeneva, riproduce a colori tutte le opere esposte e comprende testi di Nathalia Cheredega ed Elena Maslova, conservatrici alla Galleria Tretiakov.



FONDATION PIERRE GIANADDA

Rue du Forum 59 - 1920 Martigny (Svizzera)

Tel.: (+41) 27 722 39 78

Informazioni in Italia: 031.269393

www.gianadda.ch

Catalogo: Fr. 45.-- (circa € 30,00)


Il biglietto di ingresso

€ 12,50; terza età: € 11,00; famiglie: € 26,00;

bambini oltre 10 anni e studenti: € 7,00.

consente di visitare anche:

► la Collezione Franck ► il Parco delle sculture ► il Museo gallo-romano ► il Museo dell'automobile

Per chi giunge a Martigny in auto dall'Italia attraverso il tunnel del Gran San Bernardo il pedaggio di ritorno in Italia, dietro presentazione della ricevuta di andata e di un biglietto di ingresso alla Fondation Gianadda, è gratuito. Offerta speciale Ferrovie Svizzere « RailAway » : 20% di sconto sul viaggio in treno, il trasferimento e l'ingresso alla Fondation Pierre Gianadda (prenotazioni biglietti in Italia: telefono 02.67479578).

IMMAGINI DISPONIBILI IN ALTA RISOLUZIONE SUL SITO www.uessearte.it

Ufficio stampa: uessearte via Natta 22 Como

tel. 031.269393 - fax 031.267265 e-mail: info@uessearte.it www.uessearte.it

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