CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Ultime news di Mostre ed Esposizioni

Cerca nel blog

Visualizzazione dei post in ordine di data per la query tutto torna. Ordina per pertinenza Mostra tutti i post
Visualizzazione dei post in ordine di data per la query tutto torna. Ordina per pertinenza Mostra tutti i post

sabato 13 marzo 2021

RETROSPETTIVA di GIULIA NAPOLEONE “Viaggi e costellazioni alla ricerca dell’infinito” Opere 1956-2020

 

SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY

RETROSPETTIVA di GIULIA  NAPOLEONE

“Viaggi e costellazioni alla ricerca dell’infinito”

Opere 1956-2020


dal  20 marzo  al 30 giugno  2021

A cura di Sandro Bongiani

#giulianapoleone 


S’inaugura sabato 20 marzo 2021, alle ore 18.00, la mostra Retrospettiva “Viaggi e costellazioni alla ricerca dell’infinito”, dedicata a Giulia  Napoleone, con opere create dal 1956 al 2020. Inoltre, viene presentato il libro d’artista di Giulia Napoleone dal titolo “Come il volo del tuffatore di Paestum” con 7 pastelli inediti creati tra il 2018-19 e con due poesie visuali di Sandro Bongiani. L’evento è sotto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Museo Madre di Napoli.

54 opere, tra dipinti, disegni, pastelli e incisioni, datati 1956-2020, per delineare gli sviluppi dei paesaggi interiori, dei paesaggi “di puntini”, come li definisce lei stessa, di quella ricerca che domina la scena intellettuale e artistica degli anni Sessanta in cui opera l’artista con la sua specifica lettura del reale mediata dalla poesia.

Amica di Alberto Moravia, Carlo Levi, Ennio Flaiano Vanni Schewiller, Leonardo Sinisgalli, Giulia Napoleone –confessa- “La poesia è come un paesaggio, tutta la comprensione delle cose avviene attraverso la poesia, a tutto corrisponde un verso”,  e poi, “La mia lettura è una lettura lenta e tormentata, un processo di assimilazione difficoltoso”. Insomma, un dialogo continuo e costante tra poesia e ricerca grafica-pittorica a caratterizzare l’importanza e la qualità del suo lavoro, dalle prime riflessioni sul tema del segno degli anni Sessanta, fino alla sperimentazione del colore sublime, soprattutto il blu, “colore versatile” che lei considera “del pensiero” ma anche dell’infinito, il più misterioso e metafisico dei colori. La forza  dirompente e inquieta di questo colore connota, da sempre, il lavoro di oltre un settantennio di lavoro di questa importante  e storica artista contemporanea.

La ricerca  di Giulia Napoleone viene approfondita soprattutto dalla seconda metà degli anni Settanta in poi, in cui l’assenza di materia fa riaffiorare la luce e l’emozione. Una ricerca personalissima che trae suggerimenti da Klee, Morandi, Fontana e Tancredi. Agli infiniti intrecci che pervadono gli attraversamenti inoggettivi di Napoleone, corrisponde un nucleo proprio di confluenza che è il disegno, da sempre abilitato a una rilettura specifica dell’altra faccia del visibile, di un paesaggio del tutto mentale costruito tra equilibrio e geometria. che – come suggerisce Leonardo Sinisgalli – è una chimica interiore.   

Per Giulia Napoleone Il viaggio “non è soltanto spostamento da un  luogo per arrivare ad un altro, ai viaggi fisici anche frequenti di Giulia Napoleone corrispondono altrettanti  viaggi mentali di luoghi inesplorati, tra spazi, segni e costellazioni dell’assoluto e dell’indefinito. Una lunga e assidua ricerca  a indagare i segni dell’esistere, del pensiero, che diviene spazio, tempo e profondità in cui la luce entra nella sua ombra per aprirsi all’infinito e divenire paesaggio interiore.

Scrive Sandro Bongiani, “Un dialogo incessante con il blu maestoso dei pensieri che lacerano il tempo per divenire respiro e poi vento fugace che trabocca di luce e si addensa all’orizzonte, un soffio misterioso di leggerezza, un indefinito procedere verso un equilibrio precario che inonda la natura per tramutarsi in aria sottile. Un viaggio insostanziale e al contempo metafisico, con una realtà in equilibrio e un percorso intimo nel mondo interiore che resiste e accompagna in profondità il cammino permettendo ai pensieri di prendere forma, con quella linea ininterrotta dell’orizzonte e del mare che guarda l’infinito, nasconde e desta vecchi ricordi che emergono all’improvviso per divenire evocazione di luce e sperimentazione, appunti e anche note sopraffini della memoria”. Come sempre, nel suo lavoro, il sogno di Sula si fa e si disfa lentamente, raccoglie gli oscuri presagi che si decantano leggeri in superficie, linee sottili e umori sfuggenti che addensati assieme nella penombra si rincorrono per dare nuova vita e destino all’emozione. Segno nel sogno, a scandagliare i sortilegi dell’anima e tramutare i nascosti pensieri che l’occhio indifeso e distratto non può mai recepire. Una traccia dopo l’altra di senso, a suggerire geometrie interiori in un procedere verso l’equilibrio e il silenzio, tra l’ordine apparente e l’improvviso momento di caos. Come nel precario volo dell’ignoto Tuffatore di Paestum, che sprofonda in un abisso per poi riemergere dall’acqua a nuova vita, i colori incantati di Napoleone viaggiano nel cosmo, alla ricerca di un tempo sospeso, tra la percezione di un infinito procedere e la ricerca di un assoluto che non ha ancora trovato sicura stabilità e certezza.   

 

 

Biografia di  Giulia Napoleone                                                                       


 

Giulia Napoleone nasce nel 1936 a Pescara in Abruzzo e oggi vive nella Tuscia, in provincia di Viterbo, con frequenti soggiorni in Ticino (Svizzera). Dopo il diploma magistrale nel 1954 si avvicina alla pratica del disegno con lo scultore Ferdinando Gammelli (1913-1983), studia musica e si appassiona alla fotografia. Nel 1957 completa gli studi superiori nel I Liceo Artistico di Roma e si iscrive alla Scuola libera del Nudo dell’Accademia di Belle Arti dove apprende i principi dell’incisione dai maestri Mino Maccari e Lino Bianchi Barriviera. Nel 1958 conosce Giorgio Morandi che le consiglia di dedicarsi all’incisione, al disegno e all’insegnamento. Le prime opere che espone sono dipinti a olio e nel 1963 inaugura la prima mostra personale, Giulia Napoleone, alla Galleria Numero di Firenze. La carta è il suo supporto preferito, realizza le prime incisioni e, dal 1965, frequenta la Sala Studio della Calcografia Nazionale a Roma per approfondirne lo studio. Compie numerosi viaggi all’estero in Francia, Nord Europa, Australia e per lavoro in Tunisia, dove partecipa al restauro pittorico di alcuni dipinti del Museo del Bardo di Tunisi. Allo stesso tempo intraprende la lunga attività d’insegnamento che la vedrà impegnata fino al 2010: all’Istituto d’Arte di Anagni, al I Liceo Artistico di Roma, alla Calcografia Nazionale, all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, all’Università di Tenerife e di Aleppo, in Siria. Perfeziona la tecnica calcografica con una borsa di studio concessa dal Governo olandese al Rijkmuseum di Amsterdam dove rimane affascinata dai pittori Rembrandt, Hercules Seghers e Franz Hals. Nei primi anni Settanta torna in Olanda, viaggia in Inghilterra e sperimenta l’utilizzo del sicoglass, una plastica durevole e trasparente. Dopo le mostre personali alla Galleria dell’Obelisco a Roma (1973) e alla Galleria Menghelli a Firenze (1974) in cui espone lavori in sicoglass, disegni e incisioni, ritorna a studiare alla Calcografia: l’artista, che originariamente aveva inciso all’acquaforte e all’acquatinta, inizia a lavorare con il bulino e il punzone. Nel 1976 compie un viaggio negli Stati Uniti e in Canada per l’inaugurazione di una mostra personale a Toronto; mentre a Urbino, frequenta prima un corso di xilografia e in seguito dei corsi di incisione con Renato Bruscaglia, che la introducono all’utilizzo della maniera nera. In questi anni Giulia Napoleone entra in contatto con numerosi artisti, intellettuali e poeti anche attraverso la collaborazione con Giuseppe Appella, direttore dello Studio Internazionale d’Arte Grafica L’Arco ed inizia a creare preziose edizioni d’arte. In particolare con Vanni Scheiwiller realizza insieme ad Appella un’edizione con quattro incisioni a punzone dal titolo Non vedo quasi nulla (1978) con due poesie di André du Bouchet. Il libro, esposto al Centre Georges Pompidou di Parigi in occasione di una mostra sulla poesia italiana nelle edizioni Scheiwiller, sarà il primo di un’intensa collaborazione con l’editore milanese. L’artista dipinge acquarelli su carta che espone regolarmente in mostre collettive e personali, tra cui a Milano alla Galleria Bon à tirer (1977), a Roma alla Galleria Il Segno (1980) e alla Galleria Il Millennio (1983), dove presenta un nucleo di opere il cui filo conduttore è il colore azzurro. Nel 1983, inoltre, presso la Biblioteca Comunale di Palazzo Sormani a Milano si svolge un’importante rassegna antologica dell’opera grafica dell’artista, accompagnata da un volume pubblicato da Vanni Scheiwiller. Nel 1986 partecipa con tre grandi acquerelli all’XI Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma (sarà invitata anche nel 1999). Negli anni Novanta continua a realizzare ed esporre incisioni, disegni a pastello, a china, a matite colorate; in particolare per le retrospettive a Le Locle in Svizzera (1990), a Roma (1992), a Bologna (1995) e a Firenze(1996). L’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma nel 1997 le dedica una mostra personale che raccoglie gran parte della sua produzione grafica di cui acquisisce un cospicuo nucleo di opere. Successivamente si costituiscono dei fondi al Museo Villa dei Cedri di Bellinzona in Svizzera (2001), al Gabinetto di Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze (2009, 2011) e in numerosi altri musei e collezioni pubbliche. Durante la sua carriera riceve numerosi riconoscimenti e dal 2007 è Accademico Nazionale di San Luca. Nel 2002 espone una serie di dipinti a olio su tela, Mutano i cieli, presso la galleria fiorentina Il Ponte e l’anno successivo è in Siria ad insegnare alla Private University of Science and Arts di Aleppo. Nonostante l’attività didattica all’estero partecipa a numerose mostre in Italia e in Europa: a Roma all’Istituto Nazionale per la Grafica (2007), all’Associazione Mara Coccia (2007), all’Accademia di San Luca (2008); a Reggio Emilia a Palazzo Magnani (2014) e in Svizzera a Bellinzona al Museo Villa dei Cedri (2007, 2009, 2015). Sempre in Svizzera, la Galleria Stellanove di Mendrisio ospita nel 2011 una mostra di disegni a inchiostro di china e un libro d’artista a cura di Josef Weiss che dà inizio ad un’importante collaborazione editoriale con Giulia Napoleone. Nel 2014 la stessa galleria espone alcuni pastelli dell’artista insieme ad un libro di poesie di Alberto Nessi con sue incisioni (edizioni Il Bulino) e la riproduzione del manoscritto Tempi innocenti del 1980 con l’aggiunta di componimenti poetici di diversi autori (edizioni Pagine d’Arte), mentre l’Atelier di Josef Weiss presenta una scelta di libri d’artista e il volume Nero con disegni originali a inchiostro di china. Nel 2016 il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara le dedica una sala espositiva in occasione della mostra collettiva Percorsi d’Arte Contemporanea. 15 Sale per 15 Artisti. Nel 2017, propone una serie di dipinti a olio alla Galleria Contact di Roma (edizioni Kappabit) e l’inaugurazione presentata da Rosa Pierno, è accompagnata da una performance d’improvvisazione  per voce sola di Ludovica Manzo. Lo Spazio polivalente Arte e Valori di Giubiasco in Svizzera ospita una sua personale di pastelli su carta, seguita da una mostra di pitture a olio a cura di Loredana Müller presso l’Areapangeart di Camorino, presentata da Maria Will, con l’intervento musicale di Walter Fähndrich per tutta la durata dell’esposizione. Alla Biblioteca Salita dei Frati di Lugano  un’antologica di  libri d’artista e incisioni a cura di Alessandro Soldini. Alla Calcografia Nazionale di Roma un’antologica di libri  manoscritti a cura di Antonella Renzitti. Nel 2018 un'importante antologica dal titolo "REALTA' IN EQUILIBRIO" che la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea  di Roma dedica a Giulia Napoleone, ricomponendone il percorso con una mostra  a cura di Giuseppe Appella. Centoquattro le opere (dipinti, sculture, disegni, incisioni, libri d’artista, datati 1956-2018) selezionate per evidenziare la nascita e gli sviluppi di un preciso linguaggio formale: dei paesaggi interiori, dei paesaggi “di puntini”, come li definisce lei stessa, di quella ricerca sulla complessità semantica che domina la scena intellettuale e artistica degli anni Sessanta, in cui l’artista opera con la sua personalissima lettura del reale mediata dalla poesia. Nel 2020 la galleria Il Ponte di Firenze presenta nero di china. Mostra curata da Bruno Corà e corredata da un volume che ripercorre il suo lavoro con l’inchiostro di china fin dalla metà degli anni Cinquanta. Nel 2021 è presente con una Retrospettiva dal titolo: Giulia Napoleone, “Viaggi e costellazioni alla ricerca dell’infinito”, con 54 opere tra  dipinti a olio, acquarelli, pastelli, chine e incisioni presso lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno a cura di Sandro Bongiani.



SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY - SALERNO

COLLEZIONE BONGIANI ART MUSEUM

http://www.collezionebongianiartmuseum.it/   

http://www.collezionebongianiartmuseum.it/sala.php?id=41


Giulia Napoleone, Libro d’artista “Come il volo del tuffatore di Paestum” 2018-19

https://issuu.com/sandrobongiani/docs/-giulia_napoleone__issuu.

https://issuu.com/sandrobongiani

 


martedì 27 agosto 2019

Imola - Rosa Mystica, in mostra il fiore nell'arte sacra - 7-8 settembre

7-8 settembre 2019 – Chiesa del Morelli, Imola 

Mostra "ROSA MYSTICA", il fiore della Vergine in tavola e nell'arte sacra

Alla scoperta del significato della rosa, simbolo floreale della Madonna

 

Sasso Morelli (Imola), agosto 2019 – In occasione della XXVI edizione del percorso artistico "Segni e immagini della devozione popolare", sabato 7 e domenica 8 settembre (dalle 10:00 alle 20:00) si terrà, presso la Chiesa del Morelli, a Sasso Morelli (Imola), la mostra intitolata "ROSA MYSTICA - Il fiore della Vergine in tavola e nell'arte sacra".

 

Dopo il successo dell'anno scorso della mostra "Giardini dell'anima", torna l'affascinante viaggio del simbolismo floreale nell'iconografia cristiana. A dare continuità al percorso intrapreso, con "ROSA MYSTICA" il curatore Marco Violi e CLAI presentano una preziosa e variegata selezione di maioliche prevalentemente d'uso (secc. XVII-XX/inizi), decorate a motivi floreali nei quali predomina il fiore della rosa, insieme ad un nutrito gruppo di opere d'arte sacra: tessuti ed oreficerie liturgiche, sculture, dipinti, targhe ceramiche, reliquiari, incisioni (secc. XVII-XXI) raffiguranti la Vergine e i santi il cui simbolo è la rosa. La mostra vanta numerosi inediti ed alcune interessanti scoperte.

"La rosa nella simbologia cristiana è per eccellenza il fiore della Madonna, la "rosa senza spine", come quelle che si diceva crescessero nel Paradiso Terrestre, perché nata senza peccato originale – spiega Marco Violi, curatore della mostra. – I colori che si svelano nelle innumerevoli varietà, al progressivo sbocciare dei petali, ricordano i Misteri della Redenzione: si passa dal bianco che richiama l'Immacolata e l'infanzia di Gesù, alle striature rosse che ricordano la Passione di Cristo, al giallo eburneo della luce della Risurrezione. La rosa canina a cinque petali fa riferimento poi alle cinque ferite di Gesù in croce. A questo fiore sono legate anche figure mistiche maschili quali San Domenico, Domenico Savio e particolarmente San Francesco, con quel roseto senza spine che, nato improvvisamente in una notte di gennaio, quando il santo, per liberarsi dai pensieri impuri, non esitò a gettarsi su di un rovo, si tramutò all'istante in un magnifico rosaio, mentre dalle ferite di Francesco nacquero rose".

Le opere selezionate per "ROSA MYSTICA" provengono dal Museo Diocesano di Imola, dalla cappella privata del Palazzo Vescovile, dalla Cattedrale di Imola, dalla Chiesa del Carmine, dal Museo della Cooperativa Ceramica di Imola, dal Comune di Crevalcore, da alcune importanti gallerie antiquarie e, infine, da alcune prestigiose collezioni private di Cesena, Imola e Trento. Sono presenti, inoltre, due grandi dipinti di Giovanni Gasparro e Luigi Pellanda (quest'ultimo eseguito appositamente per questa esposizione).

"Nelle ultime mostre abbiamo associato il tema sacro a quello del convivio, della tavola, tema che ritorna puntualmente anche in "ROSA MYSTICA" – commenta Giovanni Bettini, presidente CLAI.Nella concezione cristiana della persona tutto l'umano è compreso, e il cibo è nutrimento per il corpo e per l'anima, tutto vive nel rapporto con il sacro. Le splendide ceramiche esposte rimandano ad una sapienza creativa, che ha trovato particolarmente in Imola e Faenza centri di diffusione di un patrimonio culturale di formidabile valore".


Dove: Chiesa del Morelli (g.c. Fam. Mongardi) a Sasso Morelli

Inaugurazione: venerdì 6 settembre alle ore 17.30

Apertura mostra al pubblico: sabato 7 e domenica 8 settembre 2019

Orari di apertura: dalle ore 10.00 alle 20.00




--
www.CorrieredelWeb.it

martedì 9 ottobre 2018

A Palazzo Diamanti di Ferrara la mostra "Courbet e la Natura". Dopo 50 anni, in esposizione 50 opere da tutto il mondo. Fino al 6 gennaio 2019

L'arte di Courbet torna in Italia, con una retrospettiva che celebra la natura

Dal 22 settembre 2018 al 6 gennaio 2019 a Palazzo dei Diamanti di Ferrara la mostra "Courbet e la Natura". Dopo 50 anni, in esposizione 50 opere provenienti dai musei del mondo. Vantaggi e sconti con il Consorzio Visit Ferrara.

 

Fiumi impetuosi, vallate lussureggianti, rocce e coste mediterranee, laghi e scogliere, paesaggi naturali vivi. Le opere di Gustave Courbet, tra i più apprezzati artisti dell'Ottocento, arrivano a Palazzo dei Diamanti di Ferrara con una grande esposizione, che celebra l'artista in Italia per la prima volta dopo 50 anni


Splendidi capolavori ispirati alla più cara protagonista dei dipinti di Courbet: la natura. La mostra "Courbet e la Natura", dal 22 settembre 2018 al 6 gennaio 2019, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, è un percorso tra 50 tele, provenienti dai più importanti musei del mondo, che racconta i luoghi e i temi dell'appassionante rappresentazione dell'universo naturale da parte dell'artista francese. 


Un'esposizione preziosa e spettacolare, da scoprire grazie alle proposte di soggiorno e ai vantaggi del Consorzio Visit Ferrara, che unisce circa 90 operatori turistici della Provincia ferrarese all'insegna della promo-commercializzazione turistica del territorio. 


Tra le più belle opere di Courbet in esposizione: "Buongiorno signor Courbet", l'autoritratto "L'uomo ferito" e le celebri "Fanciulle sulle rive della Senna". I dipinti sono rappresentazioni dei luoghi vissuti dall'artista - maestro degli impressionisti e considerato il padre del realismo - tra Parigi, la natia Ornans e i suoi dintorni, le coste della Normandia e del Mediterraneo, la Germania e la Svizzera, fra cieli immensi, sottoboschi e ruscelli, cascate e grotte. Ma ci sono anche i dipinti che hanno per tema i nudi e gli animali nel paesaggio. Opere che esprimono il rapporto autentico e rivoluzionario dell'artista con l'ambiente naturale.


Per visitare la mostra, prenotando direttamente sul sito di Visit Ferrara ed inserendo il codice sconto COURBET2018, c'è lo sconto del 10% sul pernottamento.

Sono inoltre previste visite guidate alla mostra per individuali dal titolo "Raccontare l'Arte" tutti i sabati, domeniche e festivi. Visit Ferrara propone anche pacchetti per il soggiorno: la proposta di 2 giorni "Arte a Ferrara" in formula light comprende una notte in hotel con prima colazione, il biglietto d'ingresso alla mostra, lo sconto del 10% sul catalogo, una visita guidata della città di 2 ore. Il prezzo è a partire da 85 euro a persona.


La proposta "Arte a Ferrara" in formula top di 3 giorni, prevede 2 notti in hotel con colazione, una cena tipica a Ferrara e un pranzo in ristorante, un aperitivo alla caffetteria del Castello Estense, una visita guidata della città, l'ingresso alla mostra e il 10% di sconto sul catalogo. Il prezzo è a partire da 230 euro a persona.

 

 

Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Visit Ferrara

Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984

mercoledì 9 maggio 2018

32^ Mostra dell'Artigianato di Feltre: dedicata al “gioco” di espressioni artistiche tra le vie del centro di una delle città più antiche del Veneto.


MOSTRA DELL'ARTIGIANATO DI FELTRE, IL GIOCO È PROTAGONISTA DELLA 32^ EDIZIONE

   
La storica Mostra dell'Artigianato Artistico e Tradizionale di Feltre (Belluno) torna, dal 29 giugno al 1° luglio, ad animare una delle città più antiche e suggestive di tutto il Veneto. 

Un'edizione dove l'arte può essere interpretata come un gioco di forme, colori e materiali delle opere di artisti, provenienti da tutta Italia, esposte all'interno dei palazzi del centro storico e visitabili seguendo un percorso ricco di storia e fascino. 

Inoltre, la Mostra ha in programma un concorso per artisti del ferro battuto e un simposio di scultura del legno ma anche spettacoli e attività didattiche per bambini.

 
Feltre (BL), 9 maggio 2018 – È il gioco di espressioni artistiche il tema centrale attorno al quale ruotano le mostre e le esposizioni organizzate per la Mostra dell'Artigianato Artistico e Tradizionale di Feltre, quest'anno giunta alla 32^ edizione. Una manifestazione che per tre giorni, dal 29 giugno al 1° luglio 2018, anima le vie e gli androni dei palazzi nobiliari assieme alle antiche botteghe del centro storico cittadino. 

Un evento per celebrare le eccellenze dei mestieri artigianali e far conoscere una delle città più suggestive di tutto il Veneto per la sua ricca storia risalente al 1° secolo a.C. e per la sua posizione geografica; nasce in un anfiteatro naturale di rara bellezza situato ai piedi delle Prealpi.
 
Il connubio tra Feltre e l'artigianato vanta origini molto antiche e che ancora oggi gode di ottime espressioni. La città, con le sue connotazioni storiche, culturali e produttive si è prestata nei secoli a diventare una vera e propria culla per lo sviluppo di botteghe e attività artigianali, registrando delle vere e proprie eccellenze in settori come la tessitura, la lavorazione del legno, del ferro e della pietra

Lana, seta e canapa per realizzare panni e stoffe da esportare a Venezia, Bologna, Ferrara; legno per costruire oggetti destinati all'uso quotidiano (sedie, utensili), ma anche per mobili incisi e sculture, o addirittura per le zattere e le travi da utilizzare nella costruzione delle case e delle ville. E poi il ferro, materiale che i fabbri feltrini lavorano per costruire soprattutto le spade destinate alla Repubblica di Venezia e agli eserciti di tutta l'area europea. 

Infine, la pietra estratta e lavorata per realizzare le abitazioni, i camini, i tetti, ma anche gli stemmi nobiliari e le lapidi con iscrizioni di cui la città è particolarmente ricca. Quale luogo migliore di Feltre quindi dove dedicare una mostra alle attività artigianali e artistiche da presentare a turisti e visitatori come esperienza culturale adatta a tutta la famiglia?
 
Quest'anno il programma prevede l'inaugurazione la sera di venerdì 29 giugno e, subito a seguire, il via del Simposio di scultura e il Concorso di forgiatura che ha come tema "il gioco". Entrambe le competizioni, per le quali sono assegnati dei premi al temine della manifestazione, vantano la presenza di affermati artisti nazionali nella lavorazione del ferro e del legno. 

Anche i piccoli visitatori potranno diventare artisti e artigiani per un giorno cimentandosi nella forgiatura, grazie al laboratorio di Daphne Kooistra dedicato ai bambini sia sabato 30 giugno che domenica 1° luglio

Durante l'intera manifestazione sono inoltre previsti spettacoli per bambini che spaziano dal teatro alla giocoleria e l'arte circense. Intanto, per tre giorni, tra le vie della cittadella medievale, negli androni dei palazzi e nei cortili, gli artigiani espositori mettono in mostra i loro manufatti, talvolta facendo anche dimostrazione diretta di come eseguono le loro lavorazioni. Il tema del gioco torna protagonista anche nelle numerose mostre ospitate nei palazzi nobiliari e aperte ai visitatori della Mostra dell'Artigianato. 

In particolare, Palazzo Zasio ospita una rassegna sul personaggio di fumetti e cartoni animati Popeye, Palazzo Villabruna espone le carte da gioco dedicate al Palio di Feltre e realizzate dalla famosa azienda Dal Negro di Treviso su disegni dell'artista feltrino Gian Antonio Cecchin, mentre la Sala Consiliare dello storico palazzo che ospita il Comune fa spazio al modellismo

In mostra "Il metallo delle Dolomiti per le spade dei re" e, a Palazzo Borgasio, l'installazione dell'Arca dei Talenti, progetto che valorizza talenti emergenti nell'ambito dell'artigianato di eccellenza.
 
La manifestazione prevede l'ingresso gratuito al pubblico di tutte le età e all'interno presenta vari punti di ristoro dove poter degustare piatti tradizionali e specialità locali, per godere in compagnia di una sosta enogastronomica nelle pause tra una mostra e uno spettacolo per i più piccoli. 

  
:
Mostra dell'Artigianato Artistico e Tradizionale Città di Feltre - Feltre (BL) 32032 - Piazza Maggiore - Palazzetto Cingolani


--
www.CorrieredelWeb.it

domenica 15 aprile 2018

Beecroft, Picasso, Fellini, Morandi, Guercino: 33 mostre e 2000 opere a Rimini dal 28 aprile per la III Biennale del Disegno

Rimini torna in punta di matita:
33 mostre e più di 2.000 opere per la 3a Biennale del Disegno

 

La mostra di Vanessa Beecroft, quelle su Picasso e Fellini, Guercino e il suo falsario, Giorgio Morandi, Adolfo De Carolis, Felice Giani, Ubaldo e Gaetano Gandolfi, Fortunato Duranti, i fumetti di Sergio Toppi, i collage di Kolár, gli acquerelli di Davide Benati, i contemporanei nel Cantiere Disegno: 33mostre e più di 2.000 opere, a Rimini dal 28 aprile al 15 luglio, per la 3a Biennale del Disegno dal titolo "Visibile e invisibile, desiderio e passione" - Nei luoghi più belli della città, da Castel Sismondo al felliniano Cinema Fulgor, si potrà ammirare un percorso che tocca tutte le arti creative: disegno antico e moderno, fumetto e architettura, calligrafia e grafica, pittura e cinema. Con una traccia sotterranea: l'erotismo - Per l'occasione speciali pacchetti di soggiorno per un fine settimana… in punta di matita.

 

Paul Klee sosteneva che il disegno è l'arte di portare una linea a fare una passeggiata, ma chi ha un cane sa che in molti casi è l'animale a condurre, guidato dalla vaghezza degli odori, dalla traccia dei rumori. In modo analogo il disegnatore è spesso condotto dalla matita, dalla strada tracciata dai segni che induce a inoltrarsi nel bosco bianco della carta. L'artista con il disegno cerca di rendere visibile quel che non lo è: l'idea, un pensiero, una visione, un desiderio. 

Parte da questa riflessione la 3a edizione della Biennale del Disegno, dal titolo "Visibile e invisibile, desiderio e passione", ideata dal Comune di Rimini e dai Musei Comunali, che prosegue l'indagine iniziata nel 2014, sulla centralità del Disegno nell'attività dell'artista.

Da 28 aprile al 15 luglio 2018 Rimini ospita 33 mostre eun percorso di 2.000 opere, che tocca tutti i processi creativi - disegno antico e moderno, fumetto e architettura, calligrafia e grafica, pittura, street art e cinema - scegliendouna traccia sotterranea come l'erotismo.

Rimini mette a disposizione il proprio centro storico trasformato per l'occasione in un cuore pulsante della creatività: da Castel Sismondo al Museo della Città, dal Cinema Fulgor alla FAR, dalla Domus del Chirurgo a Palazzo Gambalunga, il tutto da scoprire comodamente in un fine settimana, grazie anche ai pacchetti soggiorno proposti dagli operatori turistici.

 

33 mostre tra 'Visibile e invisibile, desiderio e passione'

Sono diverse le mostre di altissimo significato che approdano alla 3a Biennale del Disegno di Rimini. Tra tutte l'esposizione di Vanessa Beecroft ospitata alla Far (Fabbrica Arte Riminiin piazza Cavour. Dopo aver individuato e reinterpretato il mondo delle donne attraverso i suoi celebri tableau vivant, Vanessa Beecroft ha ripreso a disegnare, a dipingere, e ha scelto la Biennale deiDisegno di Rimini per esporre una serie di opere nella mostra dal titolo "Disegni americani". Opere eccelse di grandi dimensioni: corpi nudi, figure di donne, muse fragili, silhouette informi sopraffatte dal burka. Un epicentro umano si intuisce in queste figure che si stagliano in solitudine, e anche in quelle che non hanno corpo, che assumono l'aspetto di un fantasmino sotto un lenzuolo nero, da cui affiora un'espressione attonita. 

 

Un altro evento di grande importanza è al Castel Sismondo, la splendida Rocca Malatestiana di Rimini, dove sono messi a confronto, attraverso due mostre dalla traccia erotica, i due maestri del Novecento: Federico Fellini(1920-1993) e Pablo Picasso (1881-1973). Del pittore spagnolo sono esposte 66 incisioni - acqueforti, acquetinte e puntesecche - eseguite nel 1968 per illustrare "La Célestinedi Fernando de Rojas, prima opera drammatica spagnola che diventò simbolo del femminino e di cuiPicasso, con freschezza e originalità, riuscì a renderne la figura.

Accanto nella mostra "Il corpo sognato" i personaggidisincantati del regista italiano nei disegni dal "Libro dei sogni",edove Fellini annotava il suo mondo onirico e in cui Pablo Picasso compare per ben tre volte. Si tratta di 42 disegni di coerente invenzione e di propulsiva ironia. Dal confronto emerge una straordinaria somiglianza, un'unica matrice trasgressiva che accomuna i due maestri, che mai s'incontrarono, ma che tanto condividevano artisticamente.

 

Al Museo della Città un'altra grande mostra dal titolo "Delineavit. Guercino e il caso del Falsario" riunisce un unicum con più di 100 opere, prevalentemente paesaggi,realizzati sia daGuercino (1591-1666)che dall'artista che fu conosciuto come il suo celebre falsario, vissuto intorno alla metà del Settecento. In occasione della Biennale del Disegno viene presentata per la prima volta l'opera dell'artista per secoli anonimo e indicato come il precocefalsario di Guercino e svelata l'identità dello stesso, rivelata ai curatori durante le ricerche preparatorie alla mostra e corrispondente a Francesco Novelli, abile incisore del tempo. La mostra è giocata sul confine tra il vero e i falsi dichiarati e le prove ingannevoli, e prende anche in considerazione l'importante produzione incisoria ispirata ai disegni di Guercino, oltre ad alcuni dipinti particolarmente significativi per la storia dell'arte riminese del Seicento.

 

Accanto a Guercino i disegni inediti di Fortunato Duranti(1787-1863): "Le Carte della Follia dalla Biblioteca di Fermo". 90 sono le opere in mostra al Museo della Città,prodotte dall'artista marchigiano negli anni bui del suo malessere, diverse per soggetto, stile e tratto e accompagnate dagli scritti frammentari dell'artista spesso impossibili da decifrare.

Sempre al Museo Civico vi sono le magnifiche incisioni di Stefano Della Bella (1610-1664) artista che primeggiò nel raccontare la Firenze del Seicento per mezzo della stampa incisa. La mostra dal titolo: "La Poetica del Minuscolo"espone soggetti di formato in gran parte piccolissimo. La caratteristica dell'arte di Della Bella è tutta nel gioco delle proporzioni e nell'incessante variazione di scala.

È la grafia a diventare dipinto, invece, nelle opere di 16 calligrafi esposte nella mostra "Calligrafia Venezia. Caratteri al Femminile" e ispirate alla disciplina che sta alla base del bel tratto nella scrittura. Processo che si replica nell'indagine sull'arte della grafica con l'esposizione: "Visibili e invisibili. I Manifesti Aiap per la Biennale Disegno".

Una mostra collettiva sotto il titolo "Ospiti al Museo" riunisceinoltre le mostre di: "Giovanni Manfredini, MAD MEG, Del Bianco e Lombardelli, la disegneria di Tinin Mantegazza, le xilografie di Giancarlo De Carolis, Luca Piovaccari, Silvio Canini, Umberto Giovannini, Luciano Baldacci e Anna Girolomini.

 

Tornando a Castel Sismondonella preziosa mostra "L'Eco del Tempo" vi sono i disegni di Adolfo De Carolis (1874-1928) dal Fondo del Museo San Francesco di Montefiore dell'Aso, città di origine dell'artista. De Carolisprotagonista dell'arte italiana tra l'Ottocento e Novecentofu preferito da Gabriele D'Annunzio, che lo volle a interprete visivo dei propri testi, delle proprie drammaturgie tradotte a stampa. In mostra un corpus importante: i fogli accurati che studiano a sanguigna le pose dei corpi, i più rapidi e nervosi abbozzi apennello, nei quali la cromia li fa assomigliare a bassorilievi, i rapidi schizzi compositivi che diventano narrazioni, in un groviglio di segni che restituisce tutta la foga creativa del pittore.

Accanto la preziosa mostra "Fogli barocchi" espone opere eccelse: si tratta di disegni di GuercinoFelice Giani,Guido Cagnacci, Donato Creti, Ubaldo e Gaetano Gandolfi, opere dalla metà del Seicento agli sgoccioli del Settecento, ossia dal Barocco al Neoclassicismo, fogli di studio ed esercizi della mano, in vista di opere celebri oppure usciti da aule di lezione. Tutti provenienti dalla collezione del bolognese Maurizio Nobile.

Nell'Ala di Isotta della Rocca espone invece Jiří Kolář (1914-2002), artista e scrittore mondialmente conosciuto per collage, in mostra a Rimini con una personale dal titolo "JK: l'Acronimo della Bellezza". E ancora, accanto, la mostra "Cartoni per vetrate" del pittore di fine Ottocento Giovanni Buffa.

 

Tornando alla FAR l'omaggio al moderno parte da 11 opere di grandi dimensioni di Davide Benati. Dal titolo "Arpabirmana", la mostra raccoglie gli evocativi acquerelli a tema floreale realizzati su carte nepalesi. Il percorso prosegue con le opere di Marilena Pistoia, la più grande disegnatrice del mondo di erbari, e si chiude con la mostra dal titolo "Capriccio russo" che espone disegni di Sergei Tchoban e della tradizione dell'architettura fantastica. 

Infine la mostra dedicata al riminese Davide Arcangeli dal titolo "Più avanti del suo tempo". Del designer di automobili,considerato un genio del disegno nei pochi anni che la vita gli ha concesso, sono in mostra i prototipi straordinari realizzati per i più grandi brand motoristici

 

Nell'Ala nuova del Museo sono 50 gli artisti chiamati a tradurre la realtà sfaccettata e ibrida del disegno contemporaneo nella sezione "Cantiere Disegno". Su tre piani artisti e grafici, disegnatori di graphic novel e di racconti di animazione, pittori e incisori che fondano nel disegno un sistema di azione e di pensiero, in un confronto serrato. Artisti che hanno dato vita sulla carta (e su gli altri supporti) a tracciati e segni, ingombri e latenze, visionarietà e descrizioni del mondo umano e naturale. Espongono: Giovanna Caimmi, Giovanni Frangi, Gabriella Giandelli, Davide Reviati, Marino Neri, Octavia Monaco Dem, Paper Resistance, Scarful, James Kalnda, Alberto Zamboni, Riccardo Angelini, Priscilla Beccari, Elisa Bertaglia, Alvise Bittente, Leonardo Blanco, Roberto Catani, Juan Carlos Ceci, Leonardo Cemak, Giulia Dall'Olio, Barbara Giorgis, Incubo alla Balena, Enrico Lombardi, Emilio Nanni, Barbara Nicoli, Gilda Marconi Sancisi, Toni Pecoraro, Marco Smacchia, Yurii Timoshenko, Veronica Azzinari, Fabio Castellani, Amanda Chiarucci, Sebastiano Guerrera, Giampiero Guerri, Luca Lavatori, Chiara Lecca, Elisa Leonini, Alberto Mingotti, Lucia Nanni, Stefano Ronci, Sandra Santolini, Alessandro Sicioldr, Martina Zena.

 

La Casa del Cinema Fulgor, appena riaperta al pubblico dopo il restauro realizzato dallo scenografo, tre volte premio Oscar, Dante Ferretti, accoglie gli straordinari fumetti di Sergio Toppi (1932-2912). Fumettista, sceneggiatore, illustratore tra i protagonisti del Novecento italiano, Toppi espone in "Lo Spazio dentro il Corpoaccanto alla mostra "Potente di Fuoco" che porta a Rimini i disegni realizzati da bambino dallo street artist Ericailcane"La Scuola del Bornaccino. Un Caso Internazionale" è invece l'esposizione che celebra Federico Moroni. Insegnante e artista, Moroni fu maestro antesignano della didattica artistica e divenne celebre per il metodo che applicava con gli alunni, tanto da essere immortalato dai fotografi del Getty Images per un servizio della rivista LIFE

E ancora, accanto, vi sono le tavole di Filippo Scòzzari, bolognese e avanguardista del fumetto negli anni Settanta. Con lui collaborarono grandi nomi del calibro di Andrea Pazienza. Sempre al Fulgor si trova la mostra che espone gli "avvisi" che Tonino Guerra scrisse nel luglio del 1981, pubblicati in forma di manifesti dalla Maggioli nella veste grafica di Michele Provinciali e che costituiscono un caso singolare nella storia della comunicazione.

 

Palazzo Gambalunganelle storiche sale che preservano il nucleo antico della Biblioteca Gambalunga, un'altra mostra di grande importanza: "Il tempo sulle cose", cheespone incisioni e disegni di Giorgio Morandi (1890-1964)che individuò nella polvere una rappresentazione pittorica. I disegni di Morandi si confrontano sullo scorrere del tempo con le opere polverose di alcuni artisti contemporanei.

 

Alla Domus del Chirurgo espongono Marotta & Russomentre all'Istituto Lettimi la mostra La musica visibileespone le bellissime copertine degli Spartiti musicali illustrati del XIX e XX secolo. L'immagine al servizio della musica potrebbe essere il sottotitolo aggiuntivo a quello scelto, la relazione fra contenuto musicale dello spartito e la sua descrizione grafico-pubblicitaria.

 

Eventi collaterali

Palazzo dell'Arengo è già approdato Caravaggio Experience (dal 24 marzo sino al 22 luglio). La mostra multimediale su Caravaggio promossa dal Gruppo Maggioli,trova collaborazione con la Biennale del Disegno di Rimini offrendo al pubblico la possibilità di acquistare un biglietto unico per i due eventi al prezzo scontato di  16,00 (con un risparmio di  6,00). Caravaggio Experience, spettacolo di proiezioni e musiche in cui sono evocate 58 opere del grande pittore, ospiterà un incontro dedicato al disegno conil critico Claudio Strinati (in data da definire) che si interroga su un tema annoso per gli amanti dell'arte: "è vero che Caravaggio non ha mai disegnato?". 

 

Al Museo storico e archeologico di Santarcangelo apre (fino al 30 settembre) la mostra "Unearth" che espone opere diEron e di Andreco. Al Museo di Arte Povera di Sogliano sul Rubicone apre la mostra "Il disegno di Mirko Vucetich. Quando la grafite traccia l'anima" mentre la mostra di Luciano Baldacci "I segni e le cose" è alla Galleria Comunale Santa Croce di Cattolica. Infine a Cesena, negli spazi di Cristallino la mostra collettiva di artisti contemporanei dal titolo "La linea d'ombra". 

 

Pacchetti alberghieri

Rimini per la Biennale del Disegno rivela la sua anima più artistica. La città è da scoprire passeggiando tra palazzi storici, piazze antiche, strade e vicoli suggestivi, scoprendo gli scorci più importanti di una città profondamente legata alla storia e alle arti, grazie anche ai pacchetti soggiorno proposti dagli operatori turistici.

 


Ingresso: intero € 10,00 – biglietto unificato con Caravaggio Experience  16,00

Catalogo: Lazagne Magazine offerto da Gruppo Maggioli.

 

In collaborazione con: Polo Museale Emilia-Romagna. PartnerRegione Emilia Romagna, IBC–Istituto per i Beni Storici, Artistici e Culturali, APT Servizi SrlRomagna Acque, Hera, Anthea, SGR, UNI Rimini Dipartimento di Scienze della Qualità della Vita, Cartoon Club, Mare di libri, Petroltecnica, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe della Pinacoteca Nazionale Bologna, Museo Civico di Cento, Polo Museale di Montefiore dell'Aso, Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, Fondazione Tito Balestra Longiano, Biblioteca Comunale Spezioli di Fermo, Biblioteca Gambalunga Rimini, Aiap–Associazione italiana design della comunicazione visiva, Gruppo Maggioli.



--
www.CorrieredelWeb.it

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *