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sabato 11 agosto 2018
Arte Non Arte
venerdì 10 agosto 2018
Roma, MUSIA: mostre settembre e ottobre 2018
Mostra
In relazione
Jota Castro 500 ways
Sergio Fermariello Go-Pro Syria
MUSIA
Galleria 9
4 – 30 settembre 2018
Mostra
Colore, Immagine, Segno, Oggetto, Comportamento
Il secondo Novecento a Roma nella collezione Jacorossi
MUSIA
Galleria 7
4 ottobre 2018 – 12 gennaio 2019
Via dei Chiavari 7/9
Roma
Galleria 9
Il programma autunnale di Musia parte dall'arte contemporanea internazionale e presenta dal 4 al 30 settembre nella Galleria 9 la mostra In relazione con due opere in dialogo di Jota Castro e Sergio Fermariello, artisti che hanno scelto di trattare con il loro lavoro temi inerenti l'attualità, la geopolitica e i problemi sociali.
L'opera 500 ways (2006, installazione composta da gommone, monete, legno) di Castro, proveniente dalla Collezione Jacorossi, e il video Go-Pro Syria (2018, 12 min) di Fermariello documentano i drammatici risvolti delle politiche contrarie all'integrazione culturale, che realizzerà anche un'acquaforte in 100 esemplari per finanziare un progetto di scolarizzazione per i bambini di Aleppo organizzato dalla comunità siriana di Roma.
Jota Castro (Yurimaguas, Perù,1965) vive a Bruxelles ed è redattore di "Janus magazine" in Belgio e "Nolens Volens" in Spagna e insegnante presso l'Università Europea di Madrid. Utilizza media diversi tra cui la fotografia, la scultura, il video allo scopo di realizzare installazioni capaci di parlare al pubblico di problemi sociali. Il suo lavoro è stato sviluppato in diversi paesi e ha partecipato alla Biennale di Venezia, Tirana, Praga e nel 2004 ha vinto la Biennale di Gwandju in Korea.
Sergio Fermariello (Napoli,1961)
Nel 1989 riceve il primo importante riconoscimento con il premio internazionale Saatchi & Saatchi per i giovani artisti a Milano. Da quello stesso anno ha inizio un'intensa collaborazione con la Galleria Lucio Amelio, presso cui esporrà nel 1989, 1991 e 1992. Tra le opere più recenti Guerrieri-scrittura (
Galleria 7
La mostra Colore, immagine, segno, oggetto, comportamento. Il secondo Novecento a Roma nella collezione Jacorossi è la seconda tappa della trilogia espositiva, a cura di Enrico Crispolti in collaborazione con Giulia Tulino, presentata nella Galleria 7 dal 4 ottobre al 12 gennaio prossimo.
Sono esposte una trentina di opera di Renato Guttuso, Corrado Cagli, Antonio Sanfilippo, Cy Twombly, Mario Schifano, Giuseppe Uncini, Nino Franchina, Cesare Tacchi, Giosetta Fioroni, Franco Angeli, Tano Festa, Lucio Fontana e Egidio Costantini, Nedda Guidi, Pino Pascali, Mario Ceroli, Mirko Basaldella, Titina Maselli, Emilio Prini, Giulio Turcato, Claudio Abate, Gino De Dominicis, Guido Strazza, Enrico Castellani, Agostino Bonalumi, Piero Dorazio, Afro, Franco Piruca, Joseph Kosuth, Mimmo Paladino, Gianni Dessì, Marco Tirelli.
Il catalogo, edito da De Luca Editori d'Arte, contiene la seconda intervista a Ovidio Jacorossi di Paolo Di Paolo e tre saggi: Enrico Crispolti traccia un'introduzione generale sull'arte a Roma nel secondo Novecento; Giulia Tulino scrive una storia delle gallerie che hanno lasciato un segno importante a Roma tra la fine della seconda guerra mondiale e gli anni Ottanta; Giuseppe De Rita che descriverà i cambiamenti sociali dal dopoguerra al boom economico, dal '68 agli anni '80.
Sale Pompeo
Nel suggestivo spazio delle
Cucina
Guidata dallo chef Ben Hirst, offre una ristorazione originale ambientata in uno spazio suggestivo, con una grande attenzione alle materie prime e alle eccellenze del territorio laziale e del centro Italia.
Wine Bar
L'identità della Carta dei
Di seguito, le didascalie delle quattro immagini in allegato:
JOTA CASTRO
500 ways
2006
Gommone, monetine e legno
SERGIO FERMARIELLO
Go-Pro Syria
2018
Video, 12 minuti
RENATO GUTTUSO
Europa e disarmo
1958
Collage su carta intelata, cm 50 x 46
MARIO CEROLI
La casa di Germano Lombardi
1965
Scultura in legno
#MusiaRoma
FB @MusiaRoma
IG @musia_roma
TW @musia_roma
Info
MUSIA, Via dei Chiavari 7/9, Roma
Da martedì a sabato ore 16 - 22,30, domenica, lunedì e festivi chiuso
Ingresso: libero
Informazioni: tel. 06 68210213
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Mostre. SCOPRENDO L'UMBRIA: LUCE
SCOPRENDO L'UMBRIA: LUCE Anteprima del progetto Orvieto, Palazzo dei Sette 12 agosto - 18 settembre 2018
Dieci foto di grande formato per un progetto unico, omaggio alla vitalità dell'Umbria, una terra straordinaria che sa reagire. La mostra è un invito a guardare sotto "un'altra luce" luoghi culturali significativi della regione. E' questo il progetto editoriale della Regione Umbria "Scoprendo l'Umbria: Luce" con la finalità di valorizzare i musei del territorio dopo il sisma del 2016. Una seconda edizione del progetto che, attraverso le immagini del fotografo Marco Giugliarelli, racconta la spettacolare visita nei musei umbri di notte.
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giovedì 2 agosto 2018
A Palazzo Fava (Bologna) Mondi Paralleli: la mostra dedicata al pittore Sergio Vacchi, artista visionario e solitario
La mostra, a due anni dalla scomparsa del Maestro, è curata da Marco Meneguzzo, che già nel titolo ha voluto richiamare proprio la capacità della pittura di Vacchi di compenetrare ambiti lontani dal mondo dell'arte, dal cinema alla letteratura al fumetto, anticipando la tendenza contemporanea alla contaminazione e al dialogo tra i diversi linguaggi artistici. Non a caso Vacchi - che da Bologna, sua città di nascita, si trasferì a Roma nel 1959 – entrò immediatamente in contatto non solo con il mondo artistico, ma con tutto il variegato ambiente intellettuale romano, stringendo amicizia con Renato Guttuso, Federico Fellini, Giuliana Calandra, Vittorio De Sica, Goffredo Parise, Paolo Volponi e numerosi altri artisti che gravitavano nella capitale e che mostrarono interesse ed entusiasmo per la sua personalissima pittura: a Roma Vacchi iniziò anche ad avere importanti collezionisti tra cui Carlo Ponti e Sofia Loren che acquistarono negli anni Sessanta ben centodieci suoi quadri.
Pittore quasi "compulsivo", Vacchi procedeva per cicli pittorici a volte lunghissimi, altre esauriti in poche decine di quadri, tutti obbedienti ai propri impulsi, alle proprie storie, alla propria visione del mondo, spesso compenetrata di tragicità e ironia. Singolare la sua fortuna critica, che lo ha visto prima come esponente dell'informalismo, poi maestro del cosiddetto "ultimo naturalismo", infine avviato verso un corrusco e scenografico surrealismo, pieno di rimandi simbolici.
"La mostra di Palazzo Fava, che raccoglie opere dal 1948 al 2008 - spiega il curatore Marco Meneguzzo - non vuole solo restituire alla memoria di Bologna la pittura di uno dei suoi protagonisti più osannati, oggi confinato in un preciso periodo storico, ma vuole proporne una rilettura in chiave non più padana o bolognese, ma internazionale, pensando al suo lavoro come al lavoro di un artista isolato ma di genio, capace di dialogare coi grandi pittori e gli intellettuali della sua epoca, cui non lesinava gli omaggi artistici".
Famosi sono infatti i "ritratti" e gli "autoritratti", ideali e non, che Vacchi ha realizzato a partire dal 1965 per testimoniare dei propri amori intellettuali: Samuel Beckett, Franz Kafka, Alberto Savinio, Francesco Arcangeli, Giuliano Briganti, Roberto Tassi, Otto Dix, Greta Garbo, Francis Bacon e molti altri si ripetono ossessivamente nella sua "galleria dei ritratti" che verrà parzialmente riproposta al secondo piano di Palazzo Fava, sotto forma di "quadreria".
Al piano nobile, invece, i grandi cicli cui era abituato Vacchi dialogheranno idealmente con quelli dei Carracci: si tratta di "storie", di narrazioni, di incontri straordinari con i personaggi di tutte le epoche, in un'atmosfera cupa e grondante, che ricorda i notturni barocchi come le scenografie di Fellini e il Seicento al tempo stesso gaudente e penitente, come i trittici di Francis Bacon o le opere più misteriose di Max Ernst.
Un volume bilingue edito da Skira, con apparati scientifici completi e numerosissime illustrazioni accompagna la mostra: al suo interno i saggi critici inediti del curatore e di Renato Barilli, insieme a una testimonianza di Flavio Caroli.
La mostra è realizzata con la collaborazione della Fondazione Sergio Vacchi e con il sostegno di IMA.
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Mondi Paralleli
Bologna, Palazzo Fava (via Manzoni, 2), dal 28 settembre al 25 novembre 2018
Orari: da martedì a domenica ore 10-19
Un progetto a cura di Genus Bononiae. Musei nella città
Con il patrocinio di: Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Città Metropolitana di Bologna.
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lunedì 30 luglio 2018
Il Giardino Botanico di Villa Carlotta chiude la stagione con "Amata bellezza, fiori e visioni" la mostra di Mario Carrieri
Villa Carlotta chiude la sua stagione di mostre con Mario Carrieri. Amata bellezza, fiori e visioni a Villa Carlotta (15 settembre- 4 novembre 2018) un'esposizione fotografica dedicata al mondo floreale riletto attraverso l'obiettivo di un maestro del XX secolo.
Una serie di opere di grandi dimensioni allestite in vari ambienti della villa offre la possibilità di accostarsi alla incessante ricerca fotografica portata avanti da Carrieri negli ultimi decenni concentrandosi unicamente su un soggetto: i fiori.
Lo sguardo di questo artista rilegge un soggetto tradizionale della pittura e della fotografia in una chiave totalmente inedita, componendo grandi palcoscenici di una visionaria opera teatrale senza tempo, nella quale innocenti fiori-attori recitano una tragedia shakesperiana sull'eterna fragilità della bellezza e sul suo dolore senza fine.
Con la sua luce spietata Mario Carrieri fa emergere dai fiori l'incanto e il dramma che animano ogni creatura. Le opere di grande formato colpiscono dritte la sensibilità dell'osservatore, coinvolgendolo nel sentimento del pathos universale.
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Mario Carrieri (Milano, 1932) è uno dei protagonisti della fotografia italiana, fin da quando nel 1959 pubblica Milano, Italia, un libro fotografico fondamentale, di cui si conservano alcuni scatti nelle collezioni del MOMA di New York e di altri musei internazionali, capace di innestare sull'eredità del neorealismo forti accenti di poesia esistenziale e di drammaticità visionaria. Negli anni a seguire si dedica a un'intensa attività nel campo della fotografia di opere d'arte, impegnandosi in progetti editoriali di grande rilievo, realizzando campagne fotografiche nei più importanti musei del mondo, dall'Europa all'America. Il suo uso peculiare della luce lo rende uno dei più sensibili interpreti fotografici della scultura, che indaga a più riprese nel corso degli anni Settanta in una serie di scatti che nel 1981 confluiscono in una mostra al PAC – Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano. Parallelamente si dedica alle riprese di design e architettura, con un'operosità ininterrotta che lo porta a seguire ai quattro angoli del mondo il lavoro di molti dei più apprezzati architetti del nostro tempo, tra i quali si devono ricordare almeno i nomi di Renzo Piano, Michele De Lucchi, Aldo Rossi, Norman Foster, Richard Meier e Rem Koolhass.
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MARIO CARRIERI. AMATA BELLEZZA, fiori e visioni
15 settembre- 4 novembre 2018
A cura di Maria Angela Previtera
Villa Carlotta
Via Regina 2 - 22016 TREMEZZINA (CO)
ORARI
Dal 15 al 30 settembre 09.00 – 19.30 (ultimo biglietto ore 18.30 - chiusura museo ore 19.00)
Dal 01 al 28 ottobre 09.30 – 18.30 (ultimo biglietto ore 17.00 - chiusura museo ore 17.30)
Dal 29 ottobre al 4 novembre 10.00 – 17.00 (ultimo biglietto ore 16.00 - chiusura museo ore 16.30)
PREZZI
Adulto € 10,00
Over 65 € 8,00 (con carta di identità)
Studente € 5,00 (da 6 a 26 anni con tesserino scolastico/universitario)
Bambini (da 0 a 5 anni) Ingresso gratuito
Famiglia (2 adulti + bambini da 6 a 18 anni): € 20,00
Comitive oltre 20 persone € 8,00
Scolaresche oltre 20 persone € 4,00
INFORMAZIONI
0344 40405
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Villa Carlotta Museo e Giardino Botanico a Tremezzina (CO) aderiscono alla Rete degli Orti Botanici della Lombardia, associazione non profit, che opera per favorire e promuovere le azioni degli Orti botanici aderenti. Ne fanno parte anche l'Orto botanico di Bergamo "Lorenzo Rota"; il Giardino Botanico Alpino "Rezia" di Bormio; gli Orti Botanici milanesi di Brera e Città Studi; l'Orto Botanico di Pavia; il Giardino Botanico "G.E Ghirardi" di Toscolano Maderno (BS). La Rete, nata nel 2002 per valorizzare e mettere in comune le reciproche esperienze, e costituitasi in Associazione nel 2009, si occupa inoltre della tutela, della conoscenza, della promozione e della valorizzazione del patrimonio culturale vegetale degli Orti Botanici, con particolare attenzione alla conservazione delle piante, alla divulgazione scientifica e alle attività educative.
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www.CorrieredelWeb.it
venerdì 27 luglio 2018
Il Giardino botanico di Villa Carlotta chiude la stagione con la mostra "Amata bellezza, fiori e visioni" di Mario Carrieri
Villa Carlotta chiude la sua stagione di mostre con Mario Carrieri. Amata bellezza, fiori e visioni a Villa Carlotta (15 settembre- 4 novembre 2018) un'esposizione fotografica dedicata al mondo floreale riletto attraverso l'obiettivo di un maestro del XX secolo.
Una serie di opere di grandi dimensioni allestite in vari ambienti della villa offre la possibilità di accostarsi alla incessante ricerca fotografica portata avanti da Carrieri negli ultimi decenni concentrandosi unicamente su un soggetto: i fiori.
Lo sguardo di questo artista rilegge un soggetto tradizionale della pittura e della fotografia in una chiave totalmente inedita, componendo grandi palcoscenici di una visionaria opera teatrale senza tempo, nella quale innocenti fiori-attori recitano una tragedia shakesperiana sull'eterna fragilità della bellezza e sul suo dolore senza fine.
Con la sua luce spietata Mario Carrieri fa emergere dai fiori l'incanto e il dramma che animano ogni creatura. Le opere di grande formato colpiscono dritte la sensibilità dell'osservatore, coinvolgendolo nel sentimento del pathos universale.
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Mario Carrieri (Milano, 1932) è uno dei protagonisti della fotografia italiana, fin da quando nel 1959 pubblica Milano, Italia, un libro fotografico fondamentale, di cui si conservano alcuni scatti nelle collezioni del MOMA di New York e di altri musei internazionali, capace di innestare sull'eredità del neorealismo forti accenti di poesia esistenziale e di drammaticità visionaria. Negli anni a seguire si dedica a un'intensa attività nel campo della fotografia di opere d'arte, impegnandosi in progetti editoriali di grande rilievo, realizzando campagne fotografiche nei più importanti musei del mondo, dall'Europa all'America. Il suo uso peculiare della luce lo rende uno dei più sensibili interpreti fotografici della scultura, che indaga a più riprese nel corso degli anni Settanta in una serie di scatti che nel 1981 confluiscono in una mostra al PAC – Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano. Parallelamente si dedica alle riprese di design e architettura, con un'operosità ininterrotta che lo porta a seguire ai quattro angoli del mondo il lavoro di molti dei più apprezzati architetti del nostro tempo, tra i quali si devono ricordare almeno i nomi di Renzo Piano, Michele De Lucchi, Aldo Rossi, Norman Foster, Richard Meier e Rem Koolhass.
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MARIO CARRIERI. AMATA BELLEZZA, fiori e visioni
15 settembre- 4 novembre 2018
A cura di Maria Angela Previtera
Villa Carlotta
Via Regina 2 - 22016 TREMEZZINA (CO)
ORARI
Dal 15 al 30 settembre 09.00 – 19.30 (ultimo biglietto ore 18.30 - chiusura museo ore 19.00)
Dal 01 al 28 ottobre 09.30 – 18.30 (ultimo biglietto ore 17.00 - chiusura museo ore 17.30)
Dal 29 ottobre al 4 novembre 10.00 – 17.00 (ultimo biglietto ore 16.00 - chiusura museo ore 16.30)
PREZZI
Adulto € 10,00
Over 65 € 8,00 (con carta di identità)
Studente € 5,00 (da 6 a 26 anni con tesserino scolastico/universitario)
Bambini (da 0 a 5 anni) Ingresso gratuito
Famiglia (2 adulti + bambini da 6 a 18 anni): € 20,00
Comitive oltre 20 persone € 8,00
Scolaresche oltre 20 persone € 4,00
INFORMAZIONI
0344 40405
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Villa Carlotta Museo e Giardino Botanico a Tremezzina (CO) aderiscono alla Rete degli Orti Botanici della Lombardia, associazione non profit, che opera per favorire e promuovere le azioni degli Orti botanici aderenti. Ne fanno parte anche l'Orto botanico di Bergamo "Lorenzo Rota"; il Giardino Botanico Alpino "Rezia" di Bormio; gli Orti Botanici milanesi di Brera e Città Studi; l'Orto Botanico di Pavia; il Giardino Botanico "G.E Ghirardi" di Toscolano Maderno (BS). La Rete, nata nel 2002 per valorizzare e mettere in comune le reciproche esperienze, e costituitasi in Associazione nel 2009, si occupa inoltre della tutela, della conoscenza, della promozione e della valorizzazione del patrimonio culturale vegetale degli Orti Botanici, con particolare attenzione alla conservazione delle piante, alla divulgazione scientifica e alle attività educative.
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giovedì 26 luglio 2018
Mostra Collettiva Internazionale "70 Ryosuke Cohen”
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