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lunedì 29 ottobre 2018

Enrica Borghi in mostra al Castello di Novara - INVITO

ECO
opere di ENRICA BORGHI

Una straordinaria personale dell'artista al Castello Visconteo Sforzesco di Novara

Dall'11 novembre 2018 al 3 febbraio 2019 le sale restaurate del Castello Visconteo Sforzesco di Novaraospitano una grande mostra dedicata a Enrica Borghia cura di Lorella Giudici.

L'esposizione è una sorprendenteantologica che riunisce opere importanti, grandi installazioni e lavori inediti. L'ambizione è quella di offrire uno sguardo d'insieme sul lavoro artistico di Enrica Borghi e seguirlo per quasi trent'anni. È la prima volta che il Castello di Novara dedica una mostra personale non solo a un'artista donna, ma aun'artista donna vivente.

Personaggio caleidoscopicoEnrica Borghi ha creato e continua a creare un universo eterogeneo che si anima e prende vita da materiali che la nostra società rifiuta e scarta. Un gesto creativo che ridà nuova vita, bellezza e forma a oggetti destinati alla discarica e all'oblio.Con la sua ricerca artistica in continuo movimento ed espansioneEnrica Borghisi colloca tra le personalità più interessanti ed eclettiche dell'arte contemporanea, in grado di cristallizzare in bellezza l'anima del nostro vivere quotidiano, indagando i temi del ri-uso, dell'ambiente, del territorio e della femminilità. Così l'artista"Voglioraccontare la seduzione dei rifiuti, la possibilità alchemica della trasformazione".

Novara ha un particolare legame affettivo con la Borghi che, una volta terminati gli studi all'Accademia di Belle Arti di Brera, si trasferisce nella città piemontese. Il piccolo monolocale in affitto è ribattezzato "il mio laboratorio alchemico"Enrica comincia ad accumulare contenitori per detersivi, variopinte bottiglie di plastica, confezioni e involucri alimentari: quei rifiuti sono per l'artista un'inesauribile miniera di materia e di idee.

Le opere in mostra partono dagli anni Novanta e arrivano a quelli più recenti. Daarazzi orditi con strisce ricavate dbuste di plastica ad agglomerati di cotton fioc, bottoncini metallici, unghie posticce, strofinacci e pagliette metalliche che rivestono Veneri busti. Enormi abiti di bottiglie di plastica, gioielli plasmati a regola d'artemosaici di fondi di bottiglia, muri di sfere luminose di alluminiomeduse con lunghi tentacoli, fluttuanti nebulose. Ma anche fotografie di grande formato e pezzi unici dove l'elemento luminoso gioca tra i riflessi scintillanti delle superfici plastiche.

Il vernissage è in programma sabato 10 novembre alle ore 17Seguirà lperformance Parade. RecyclingWarriors Objects alle ore 18maschere, corazze e armature, indumenti-scultura in bilico tra seduzione e fantastico.

ECO – opere di ENRICA BORGHI
Dall'11 novembre 2018 al 3 febbraio 201– Castello Visconteo Sforzesco di NovaraIngresso gratuito. Martedì – domenica, 10:00  19:00

La mostra è organizzata dalla Città di Novara in collaborazione con Castello di NovaraAgenzia Turistica Locale della Provincia di Novara, Associazione Culturale Asilo Biancocon il patrocinio della Regione Piemonte e con il contributo di Fondazione Cariplo, ASSA e Italgrafica.


Sono previste due giornate di workshop con l'artista aperte al pubblico e incentrate sulla trasformazione e il riuso di materiali di scarto, in particolare dellebottiglie di plastica.

 

Enrica Borghi nasce a Macugnaga (Verbania), ai piedi del Monte Rosa. Oggi vive e lavora sulle colline del Lago d'Orta. Si diploma in Scultura all'Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, nel 1989.Insegna Materie Plastiche presso il Liceo Artistico F. Casorati di Romagnano. È Fondatrice e Presidentdell'Associazione Culturale Asilo Bianco. Tra le numerose personali ha esposto al Castello di Rivoli, alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna, al MAMAC di Nizza, al Musée des Beaux-Arts di Bordeaux e all'Estorick Collection di Londra.



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sabato 27 ottobre 2018

Mostra MBU-69 Non è mai troppo tardi 14 novembre 2018 Roma

MBU-69
"Non è mai troppo tardi"
a cura di Francesco Mutti
14 novembre 2018
show-room "Posto", via Virginio Vespignani 2, Roma 
Opening dalle ore 10:00 alle 19:30 
Vernissage ore 17:30
 
Si svolgerà mercoledì 14 novembre 2018, presso lo show-room "Posto" di Roma, "Non è mai troppo tardi", nuovo evento espositivo dell'artista italiano MBU-69, a cura di Francesco Mutti. Nell'ambito di una ricerca formale che affonda le proprie radici strutturali nel fumetto d'autore, questa nuova serie di lavori coglie in pieno la qualità assoluta che la grande illustrazione storica italiana da sempre promuove a livello internazionale, consolidando negli anni un'influenza stilistica oltre che narrativa a cui ancora viene riconosciuta l'appellativo di "scuola". A tale ingombrante presenza, MBU-69 affianca la tecnica artistica del ri-collage con la quale egli dà vita a una sequenza pressoché infinita di stravolgimenti narrativi che interessano la genesi stessa dell'opera  d'arte: non più soggetta a un singolo punto di vista, la storia vede moltiplicata la propria continuità, assecondando da un lato la curiosità dell'osservatore, dall'altro certificando la bontà della visione d'insieme attraverso mirati interventi di colore. MBU-69 reinterpreta così, proprio nel 70° anniversario del celebre TEX, i grandi maestri del disegno italiano, da Guido Crepax a Milo Manara, da Sergio Zaniboni a Tiziano Sclavi, da Fernando Fusco a Luciana e Angela Giussani, da Magnus a Mauro Boselli, Stefano Casini e molti altri, aggiungendo un inconsueto e sovversivo taglio narrativo che ne è, a oggi, firma riconosciuta. Dunque, appunto, grandi lavori tratti da edizioni speciali e dalla collezione privata dell'artista, che egli seziona con diligente sapienza: da TEX e Dylan Dog a Nathan Never e Diabolik; ma anche interventi su strisce storiche di Batman e Superman nonché sull'eccellenza del fumetto erotico e provocante italiano, con celebri brani tratti da Valentina e Miele. Scene piccanti celate dietro il mito dell'eroe, donne bellissime e dal fascino assoluto e uomini figli di un'epoca senza timori, simboli di un'Italia che aveva in sé il germoglio del cambiamento. Le opere alimentano dunque curiosità e seduzione continue, nell'intento di affrancare il grande pubblico dall'idea di un'arte secondaria e puramente grafica da riferirsi solo a un lettura infantile: mentre una forza espressiva assoluta rappresenta al meglio uno dei linguaggi visivi di maggior diffusione degli ultimi cinquant'anni di storia dell'arte. 
 
Short Bio 
MBU-69 (Fiesole - FI, 1969). Artista eclettico votato alla sperimentazione, sin dal 1998 riconosce al linguaggio legato al fumetto un crocevia fondamentale nella creazione di un'opera d'arte. Nel 2001 dà vita alla tecnica del ri-collage. L'utilizzo del fumetto d'autore e del fumetto storico alimentano la particolare ricerca di MBU-69 nei confronti certo di un passato nostalgico eppure fortemente influenzato da una quota parte legata al collezionismo e all'evoluzione del segno grafico occidentale. Fra le sue esposizioni e riconoscimenti ricordiamo: MIA di Milano (2012); Jolly Madison Towers di New York, Lafayette Hotel di Washington, W-Hotel di Hollywood (2016);  Fondazione Carlo Rambaldi e Teatro Grandinetti di Lamezia Terme,  IX Biennale di Soncino, Sale del Podestà di Soresina (Cr),  Premio Speciale della Critica al IIIº Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti - Città di Seravezza (Lu),  Art Adoption a Cortona (Ar),  Galleria d'Arte Bandini di Cecina (Li) (2017);  Salone del Mobile e Fuorisalone di Milano con un progetto curato dall'Architetto Piero Lissoni, dal fotografo di moda Stefano Guindani e da Elisabetta Illy, Chiesa di San Salvatore d'Ognissanti in Firenze (2018).  Vive e lavora a Viareggio (Lu). 
 
MBU-69
"Non è mai troppo tardi"
a cura di Francesco Mutti
14 novembre 2018
show-room "Posto", via Virginio Vespignani 2, Roma 
Opening dalle ore 10:00 alle 19:30 
Vernissage ore 17:30


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venerdì 26 ottobre 2018

Inaugurata a Palermo la mostra “Foresta Urbana” da Fondazione Terzo Pilastro Internazionale

Inaugurata a Palermo la mostra "Foresta Urbana"

Il Prof. Emanuele: L'arte come costante nel rapporto Uomo-Natura-Cultura. 

 

Palermo, 26 ottobre 2018. "Il rapporto tra uomo e natura, tra natura e cultura, è sempre stato una costante dell'arte, fin dagli albori delle prime manifestazioni espressive dell'essere umano. L'uomo primitivo ha rappresentato il mondo circostante in ogni modo, utilizzando gli scarsi strumenti che aveva a disposizione in quell'epoca remota, ma il suo vocabolario artistico e la sua sensibilità estetica si sono via via arricchiti progressivamente nel corso della Storia, con il susseguirsi dei secoli".

Lo ha detto il Professor Emmanuele Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale Italia e Mediterraneo, in occasione della presentazione a Palermo della mostra "Foresta Urbana". La mostra, a cura di Paolo Falcone, è promossa e realizzata dalla Fondazione Cultura e Arte, emanazione della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, in collaborazione con la Città di Palermo ed è visitabile da domani presso il Polo Museale d'Arte Moderna e Contemporanea.

"L'arte – continua il Professore - che oggi definiamo contemporanea, benché personalmente io ritenga che l'arte sia un fluire incessante e continuo che sfugge ad ogni catalogazione o settorializzazione, non fa eccezione caricando questo indissolubile rapporto tra arte e natura di nuovi, urgenti significati: in un mondo in cui l'ambiente è sempre più maltrattato e minacciato, diviene imprescindibile assumere un nuovo impegno morale, attraverso la forza comunicativa dell'arte, che rinnovi e corrobori il rapporto indissolubile tra uomo e natura. Questo il motivo – sottolinea – per cui ho voluto con determinazione questa mostra".

C'è, però, un piccolo rimpianto nelle parole di Emanuele che spiega: "Non posso tacere il mio sincero disappunto per non essere riuscito, a causa della mancata concessione da parte dell'autorità pubblica delle necessarie autorizzazioni, a realizzarla come avevo ipotizzato, una mostra diffusa che portasse nella vecchia Palermo, in particolare nel caratteristico quartiere del Cassaro, una foresta ideale fatta di opere d'arte. Il progetto che era mio desiderio realizzare – spiega il Professore – consisteva nel far "germogliare" l'arte per le strade ed i vicoli della città, per farne dono ai suoi abitanti, che avrebbero potuto ogni mattina scendere per le vie, recarsi a scuola o al lavoro, incontrarsi nel quartiere, trovandosi idealmente in un luogo costellato di opere d'arte, una "foresta di arte", che desse vita a suggestioni e contaminazioni positive per gli occhi e per lo spirito."

"In ogni caso – conclude il Presidente di Fondazione Terzo Pilastro – Foresta Urbana alla fine ha visto la luce, e si configura comunque come un'iniziativa di grande valore culturale creata dai maggiori artisti oggi operanti sulla scena mondiale e che sono veri fuoriclasse nel campo della ricerca espressiva contemporanea a livello internazionale". 



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Mostra Bruno Munari alla Galleria In Arco di Torino

La Galleria In Arco è lieta di invitarvi alla mostra di
 

BRUNO MUNARI ENRICO PRAMPOLINI

MOVIMENTO, LUCE E CREATIVITÀ INFANTILE
a cura di Graziano Menolascina

inaugurazione 
sabato 3 novembre 2018 ore 18.30

dal 3 novembre 2018
al 2 febbraio 2019

 
Bruno Munari
Enrico Prampolini
Dopo l'acclamata mostra "Scacco Matto" dove il teatro futurista e le  geometrie elementari di Fortunato Depero incontravano le composizioni astratte e fluorescenti di Peter Halley, la Galleria In-Arco è lieta di presentare "Movimento, Luce e Creatività Infantile" Bruno Munari ed Enrico Prampolini. La ricerca poliedrica sul tema del movimento, della luce e dello sviluppo della creatività infantile attraverso il gioco di Bruno Munari  si affianca al panorama dell'arte astratta caratterizzata per il suo profondo interesse per il dinamismo -organicismo, sino alla polimatericità influenzata da visioni del microcosmo di Enrico Prampolini.
La mostra curata da Graziano Menolascina, si compone partendo dal 1913 con "Ritmi Spaziali" di Enrico Prampolini sino ai lavori realizzati negli anni cinquanta, continuando con una selezione di dipinti, sculture e carte che percorrono tutta la carriera artistica di  Bruno Munari dal 1950 al 1990. 
Designer, scultore e scrittore. Considerato uno dei massimi protagonisti dell'arte, del design e della grafica del 20° secolo, ha mantenuto inalterata la sua estrosa creatività a sostegno dell'indagine costruttiva della forma attraverso sperimentazioni visive e tattili e insieme, alla sua grande capacità di comunicare attraverso parole, oggetti, giocattoli. Inizialmente vicino al futurismo, se ne allontanò poi gradualmente dedicando la sua ricerca all'approfondimento di forme e colori e all'autonomia estetica degli oggetti. Tra le realizzazioni più emblematiche le «macchine inutili» (dal 1933), congegni meccanici presentati come modelli sperimentali che indagano sulle possibilità percettive, che fecero di Munari un precursore dell'optical art. La ricerca non inquadrabile nelle categorie consuete, tende a una sorta d'ironico analismo, mediante la continua sperimentazione di sempre nuovi strumenti di comunicazione. Partito dalla poetica futurista dell'interpretazione dell'arte come totalità, egli risolve il suo processo inventivo attraverso forme astratte semplici e pure, per offrire all'uomo oggetti utili non solo in senso materiale, ma anche intellettuale ed estetico, nel tentativo di riassumere in essi le contrastanti istanze della tecnica e dell'arte, della necessità, della libertà e dell'imprevisto. La sua costante ricerca è stata quella dell'approfondimento di forme e colori, variabili secondo un programma prefissato e della autonomia estetica degli oggetti.
La figura di Enrico Prampolini, nasce come pittore, scenografo e scrittore d'arte. Fu uno dei più noti rappresentanti del futurismo, cui aderì dal 1912, contribuendovi con «manifesti» e scritti polemici, caratterizzando fin dall'inizio la sua ricerca col prediligere come mezzo espressivo il collage polimaterico. Dopo un periodo preparatorio in cui assimilò, assieme agli elementi futuristi, quelli del cubismo e dell'astrattismo. Prampolini si avviò gradatamente attraverso forme puramente astratte e mezzi polimaterici, verso una rappresentazione di visioni fantastiche di forte luminosità, oggetti e corpi cosmici, che simboleggiano di fatto il potere dello spirito umano sulle forze naturali, attraverso i mezzi della civiltà moderna e la sua compenetrazione con esse. In contatto con i maggiori movimenti d'avanguardia del Novecento, svolse un importante ruolo come organizzatore di eventi. Nel 1945 fondò l'Art club, e proseguì nel suo impegno per la diffusione dell'arte astratta parallelamente alla sua attività pittorica che rimase sempre fedele all'astrazione pura e alla ricerca delle varie possibilità offerte dal polimaterismo (Rapporti armonici, 1954; Astrazione plastica X, 1955, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna). Di grande interesse è il suo contributo teorico nel campo della scenografia teatrale (da Scenografia e coreografia futurista, 1915, a Elementi formativi della scenografia contemporanea, 1950).
GALLERIA IN ARCO

Piazza Vittorio Veneto 3
10124 Torino
tel +39 0118122927 

Mostra American Illustrators fino al 10 novembre presso Collezionando Gallery

La Collezionando Gallery nasce proprio così,con una mostra dedicata agli illustratori americani..."I rivali di Norman Rockwell"


Per questo motivo la galleria partecipa per la prima volta al Rome Art Week con una nuova mostra sugli illustratori.

Ci saranno in esposizione dipinti originali, gouache su carta e studi per illustrazioni pubblicitarie

Copertine del Saturday Evening Post,Cosmopolitan,Life,Red Book, le principali riviste dell'epoca con i racconti illustrati da artisti esposti in mostra.

Illustrazioni,gouache e studi di artisti del calibro di Walter M. Baumhofer, Tom Webb, Frederic Varady, Joe de Mers, Courtney Allen, Paul Burns, Andy Virgil e Dean Cronwell.

Dall'illustrazione per l'inaugurazione della Ferrovia ai racconti del post fino ad arrivare allo studio del murales al Rockfeller center faremo un viaggio nell'illustrazione in tutte le sue sfaccettature.

Artisti in mostra:
Robert ABBETT, Coutney ALLEN, BANSE, Walter M. BAUMHOFER, Oliver BRABBINS, Lynn BUCKHAM, Pruett CARTER, Earl CODREY, Dean CORNWELL, Joe DE MERS, Edwin GEORGI, Albert W HAMPSON, Russ HILL, Mike HINGE, Ruth KING, Tom LOVELL, John MCDERMOTT, Robert PATTERSON, Arthur SARNOFF, John SOLIE, Richard STONE, Frédéric VARADY, Andy VIRGIL, Tom WEBB, Jon WHITCOMB, Coby WHITMORE, Ren WICKS, Richard WILLIAMS, Joe WILLIE


Abstract: 
Esposizione di dipinti originali, gouache su carta e studi per illustrazioni pubblicitarie ma anche copertine del Saturday Evening Post,Cosmopolitan,Life,Red Book, le principali riviste dell'epoca con i racconti illustrati da artisti esposti in mostra,oggetti e curiosità dell'epoca

The Collezionando Gallery was born just like that, with an exhibition dedicated to American illustrators ... "Norman Rockwell's rivals"

For this reason the gallery participates for the first time at the Rome Art Week with a new exhibition on illustrators.

There will be on display original paintings, gouache on paper and studies for advertising illustrations

Covers of the Saturday Evening Post, Cosmopolitan, Life, Red Book, the main magazines of the time with stories illustrated by artists on display.

Illustrations, gouaches and studies by the likes of Walter M. Baumhofer, Tom Webb, Frederic Varady, Joe de Mers, Courtney Allen, Paul Burns, Andy Virgil and Dean Cronwell.

From the illustration for the inauguration of the Railway to the stories of the post up to the study of the murals at the Rockefeller Center we will take a journey through the illustration in all its facets.

Artisti in mostra:
Robert ABBETT, Coutney ALLEN, BANSE, Walter M. BAUMHOFER, Oliver BRABBINS, Lynn BUCKHAM, Pruett CARTER, Earl CODREY, Dean CORNWELL, Joe DE MERS, Edwin GEORGI, Albert W HAMPSON, Russ HILL, Mike HINGE, Ruth KING, Tom LOVELL, John MCDERMOTT, Robert PATTERSON, Arthur SARNOFF, John SOLIE, Richard STONE, Frédéric VARADY, Andy VIRGIL, Tom WEBB, Jon WHITCOMB, Coby WHITMORE, Ren WICKS, Richard WILLIAMS, Joe WILLIE



Abstract: 
Exhibition of original paintings, gouache on paper and studies for advertising illustrations but also covers of the Saturday Evening Post, Cosmopolitan, Life, Red Book, the major magazines of the time with stories illustrated by artists on display, objects and curiosities of the time

"American Illustrators"

dal 20 ottobre al 10 novembre 2018

a cura di Ada Egidio

presso

Collezionando Gallery


La mostra partecipa al RomeArtWeek

Durante la mostra sarà possibile acquistare le affiches di alcune opere in esposizione
e parte dei proventi saranno devoluti all'associazione 
Da Zero A Dieci Onlus


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Le Short Stories di Pier De Felice alla galleria Febo e Dafne di Torino, dal 3 novembre 2018

Pier De Felice

Short Stories

mostra personale
3 novembre – 1 dicembre 2018


Inaugurazione Sabato 3 novembre
Dalle ore 18.00 alle 22.00

Galleria Febo e Dafne
Via Della Rocca 17 – Torino

Limited Space-2015-olio su cartone-32x20,5x8,5cm
cliccare sull'immagine per ingrandirla
Torino, 1 ottobre 2018 – Inaugura sabato 3 novembre Short Stories, la mostra personale di Pier de Felice che presenta alla galleria Febo e Dafne gli ultimi approdi della sua ricerca artistica.

Pier De Felice è un artista torinese con una lunga carriera ed un percorso artistico in continua evoluzione. In questa mostra l'artista presenta i lavori realizzati nell'arco degli ultimi quattro anni, dopo essersi concesso una pausa dalle esposizioni. L'artista sentiva il bisogno di dedicarsi, libero da influenze esterne, a quella ricerca che lo ha portato alla attuale svolta stilistica. Un nuovo debutto quindi in cui le opere degli ultimi anni sintetizzano e reinventano le forme ed i contenuti che avevano caratterizzato in precedenza il suo lavoro.

Short stories (stripes)-2017- Olio, alluminio, legno, chiodi, Dim. 24,8x17,9x7,5 
cliccare sull'immagine per ingrandirla

Dopo essersi dedicato per anni all'indagine dell'uomo in rapporto con la società e con l'ambiente, il lavoro di De Felice giunge ad un'indagine più intima in cui l'artista indaga il rapporto dell'uomo con il tempo e con lo scorrere della vita interiore. L'artista sembra essersi trasferito da una dimensione esteriore ad una più marcatamente personale. Così paesaggi urbani e figure antropomorfe si trasformano in forme minimali, geometrie, colori e composizioni di superfici che sfociano in un superamento della bidimensionalità non solo in senso figurato.

Tavole di legno, scatole di cartone o di tela racchiudono o assemblano oggetti di memoria non più riconoscibili, creano quadri tridimensionali, sculture da parete. Infinite le tecniche utilizzate ed i materiali: pigmenti, bitumi, colle, resine, cellulose, vinili. Un'infinità di imput che si riversano nella sua indagine e che emergono, ricreate ed irriconoscibili, in composizioni che assumono nuove forme estetiche compiute e concluse, ma che richiedono lunghissimi tempi di gestazione e di stratificazione.

Pier De Felice, raccoglie idee e materiali, li accumula compulsivamente nel suo studio ed entra in dialogo con essi, come si fa dialogando con i propri pensieri. Li accosta sul tavolo e periodicamente interviene, ogni qual volta che l'opera lo richiede. Solo dopo lunghi periodi è l'opera stessa che, completamente trasfigurata dalla composizione che era in origine, comunica all'artista di essere compiuta. Divenendo la sintesi del percorso introspettivo che ha condotto l'azione dell'artista a quel risultato estetico.

Le opere in mostra sono dunque delle Short Stories, racconti brevi non in quanto narrazioni corte, ma in quanto riassunti, concentrati ed intensi, di innumerevoli spunti e riferimenti.

 

Pier De Felice è un artista in dialogo con il tempo. Il suo lavoro è un'indagine sulla stratificazione. Il tempo è un concetto astratto che concretamente può essere percepito solo negli attimi di vita vissuti. È il qui e ora, ma anche l'interezza delle vite, il loro fluire e trasformarsi. È il momento che rimane impresso, l'accadimento che forgia le individualità, ma anche l'imperturbabile e inafferrabile scorrere di un'entità che non possiamo razionalmente possedere e della quale piuttosto noi e le nostre azioni facciamo parte.

Sono proprio le azioni che costruiscono le opere di De Felice. Azioni nel tempo, quasi fossero le testimonianze di opere performative non rivolte ad un pubblico, ma eseguite nell'intimità dello studio dell'artista. 



Pier de Felice (Torino, 1969) Vive e lavora a Pianezza (TO).
Ha esposto dal 2002 in numerose mostre personali e collettive, in Italia e all'estero, tra le quali: 54° Biennale Venezia Padiglione Italia Torino Esposizioni, nel 2011; Pier De Felice & Francesco Di Lernia, alla Galerija Dimenzija Napredka - Solkan (Slovenija) a cura di Willy Darko nel 2010; XX x XX Studio D'Ars – Milano, collettiva del 2013 a cura di Daniele Decia.


 

Pier De Felice| Short Stories
mostra personale
3 novembre – 1 dicembre 2018
Inaugurazione Sabato 3 novembre
dalle ore 18.00 alle 22.00

 

Febo e Dafne studio d'arte
Via della Rocca 17, Torino
dal martedì al sabato 10.30 – 12.30 / 15.30 – 19.30

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