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venerdì 26 ottobre 2018

Mostra-evento > YouNique ARTIGIANALITA' D'ECCELLENZA > 10 - 11 novembre > Lugano, Villa Ciani

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YouNique
ARTIGIANALITÁ D'ECCELLENZA
 
10 - 11 Novembre 2018
 
Villa Ciani
Lugano

 

La prima mostra - evento dedicata all'alto artigianato artistico, ideata e curata

da YouNique Experience con la direzione di Andrea Peri e la consulenza di Anty Pansera e ospitata nelle sale neoclassiche di Villa Ciani, affascinante dimora ottocentesca affacciata sul Lago Ceresio a Lugano.


Un viaggio nell'artigianato d'eccellenza, principalmente italiano e svizzero, ma che tocca anche paesi come Giappone, Germania e Francia, raccontato in tutte le sfaccettature: dalla ceramica al vetro, dal mosaico all'intarsio ed al bronzo, passando per il tessuto, il design autoprodotto e la sartoria fino a gioielli, orologi e auto.


Il racconto di una passione, che accomuna tutti gli espositori, per il pezzo unico realizzato a mano secondo tecniche antiche declinate per il contemporaneo, che troverà il suo compendio al secondo piano della villa nella mostra Grand Tour - Alla scoperta della ceramica italiana, un itinerario storico nelle città italiane della ceramica.


All'interno del percorso anche un tour enogastronomico tra eccellenze italiane e svizzere selezionate dalla sommelier Nicoletta Rossi di Atelier dei Sapori, con la possibilità di scoprire e degustare i sapori e i profumi di materie prime antiche ed esclusive..

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Il 10 e 11 novembre Villa Ciani di Lugano aprirà le sue splendide sale affrescate aYouNique Artigianalità d'Eccellenza, una mostra - evento che vuole celebrare l'alto artigianato artistico, quel fatto a mano che è sinonimo di "fatto ad arte", in tutte le sue declinazioni. Un percorso che celebra la tradizione, reinterpretata in forme attuali e innovative, in cui la creatività dialoga con l'abilità manuale, impiegando tecniche antiche che ancora oggi affascinano e interessano.


YouNique Experience, specializzata in progetti ed eventi "bespoke" per il mondo del lusso, ha scelto l'artigianato di eccellenza per parlare ad un pubblico che cerca l'unicità del fatto a mano e l'esclusività dell'arte in ogni sua forma, dal design, al fashion, fino agli accessori. Proprio per questo non saranno esposti solo prodotti, ma saranno presenti gli stessi artigiani che li creano, per dimostrare che quello dell'artigianato artistico non è un processo mimetico, ma un approccio che si fonda sull'autorialità che usa l'immaginazione per dar vita a qualcosa di irripetibile.


Creazioni fatte per essere utilizzate, indossate, assaporate, quindi vissute da chi ama il lusso del pezzo unico, del tailor made e della materia che viene trasformata dall'ingegno e dall'abilità dell'artiere: un maestro d'arte che custodisce storia e tradizioni, ma che guarda al futuro in un rapporto diretto e privilegiato con il proprio pubblico.


Quaranta espositori animeranno gli spazi di Villa Ciani, componendo una storia fatta di passione, di quel provare e riprovare per apprendere la tecnica che trasforma il manufatto in un'opera d'arte.

 

Il secondo piano di Villa Ciani sarà invece dedicato all'approfondimento e alla storia con lamostra Grand Tour - Alla scoperta della ceramica italiana, un'esposizione itinerante promossa da AiCC, Associazione Italiana Città della Ceramica e curata da Jean Blanchaert, Viola Emaldi e Anty Pansera, che approda per la prima volta a Lugano.

Un omaggio alla tradizione ceramica italiana e quindi all'alto artigianato artistico che prende proprio la forma di una macchina del tempo, un viaggio nelle forme e nei decori delle suppellettili da mensa dall'antichità all'età moderna lungo 35 città italiane di antica tradizione ceramica: dal Convivio dell'antichità, al Banchetto medievale e alla Festa di corte rinascimentale, fino al pranzo della domenica con il servizio di piatti dei nostri nonni.


Sempre rimanendo in ambito ceramico sarà presente un focus su Albisola, in particolare sulle pignatte in terracotta simbolo della usanze tradizionali ligure che giungevano con le navi in tutto il mondo e che erano accompagnatida cadeux, i cosiddetti macachi, che altro non erano che delle statuine del presepe, realizzate dalle donne che lavoravano nelle fabbriche di stoviglie e per molto tempo considerate "brutte", da qui il particolare nome, ma che oggi rappresentano uno spaccato molto interessante della tradizione popolare italiana.

 

Infine un approfondimento dedicato al vetro con Leggerezza e trasparenza a cura di Raffaella Fossati che propone una collezione in vetro di Murano disegnata da vari autori - Elisabetta Gonzo, Alessandro Vicari, Ugo la Pietra, David Palterer, Norberto Medardi - e realizzata da grandi maestri vetrai come Simone Cenedese, Davide Salvadori, Claudio Tiozzo: una testimonianza per non disperdere ma anzi a valorizzare e sostenere un grande patrimonio artigiano che tutto il mondo invidia all'Italia.


A corollario della manifestazione, YouNique, in collaborazione con il Garagino, ospita due iniziative dedicati ai motori: YouNique Rendezvous, un incontro tra alcune delle più belle auto di tutti i tempi, sia d'epoca che hypercar, che si daranno appuntamento in Piazza Manzoni a Lugano la mattina di domenica 11 novembre 2018 per essere ammirate da cittadini e turisti luganesi e Effeffe Cars - un brand che è già leggenda, un emozionante incontro con l'Arch. Leonardo Frigerio creatore con il fratello della FF Berlinetta e delle future Barchetta e Gran Turismo, in programma sabato pomeriggio e domenica pomeriggio.

   Gli Espositori

Alcarol

Atelier Art In Bronzo

Simona Bellini Sculture Ceramiche

Bottega Vignoli Ceramiche

Buben & Zorweg

Calzoleria Rivolta

Caporali Contract

Chanel

Christofer Kaprelian

Cristalexe

Emozioni Olfattive

Eva Mun

Fabrizio Rossini Designer

Favret Mosaici Artistici

Gastone Fioravanzo Interior Design Studio

Fondazione Scuola Merletti Di Gorizia

Fonderia Artistica Versiliese

Francesca Fossati Atelier Alta Moda

Massimo Galleni Scultore

Les Ambassadeurs

 

Idb Isabella Del Bono

Angelo Lussiana - Cardboard & Design

Mikimoto

Arianna Mora

Museo-Laboratorio Di Tessitura A Mano Giuditta Brozzetti

Nannini Mirto

Nh Sartoria Milano

Officine Fratelli Frigerio

Olga Frua

Ferruccio Padoa

Parmeggiani

Pasquale Bruni

Red Mosaic

Rose Barni

Stesil Bike

Alberto Striulli Vetri D'arte

Tappezzeria Colombo

Vacheron Constantin

Roberto Vallini

Isabella Waller


 
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giovedì 25 ottobre 2018

Inaugurazione mostra SWISS ARCHITECTURAL AWARD 2018 e premiazione della vincitrice ELISA VALERO | Auditorio del Teatro dell'architettura MENDRISIO


Giovedì 15 novembre 2018

Premiazione della vincitrice Elisa Valero e

inaugurazione della mostra 

 Swiss Architectural Award 2018 

15 novembre - 23 dicembre 2018

 

Auditorio del Teatro dell'architettura Mendrisio
Università della Svizzera italiana – Accademia di architettura


Il 15 novembre 2018, all'Auditorio del Teatro dell'architettura, a Mendrisio, si terrà la
cerimonia di premiazione dello Swiss Architectural Award 2018, vinto dall'architetto Elisa Valero (Spagna). In quella occasione sarà inaugurata la mostra che documenta l'esito della sesta edizione del premio internazionale di architettura. L'esposizione, che presenta i lavori di 32 candidati provenienti da 19 paesi, resterà aperta al pubblico fino al 23 dicembre 2018.
 

 

Interverranno:

- Boas Erez, rettore dell'Università della Svizzera italiana

- Charles Kleiber, presidente della Fondazione Svizzera per l'Architettura

- Riccardo Blumer, direttore dell'Accademia di architettura – Università della Svizzera italiana

- Mario Botta, presidente della giuria dello Swiss Architectural Award

- Nicola Navone, segretario del premio

- Elisa Valero, vincitrice dello Swiss Architectural Award 2018.

 

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Elisa Valero, edificio scolastico a Cerrillo de Maracena (Granada, 2013-2014) Photo by: Enrico Cano 2018

Giovedì 15 novembre 2018 alle ore 19.00 all'Auditorio del Teatro dell'architettura, Università della Svizzera italiana, l'architetto spagnolo Elisa Valero verrà premiata quale vincitrice della sesta edizione dello Swiss Architectural Award.


La cerimonia sarà anche l'occasione per inaugurare la mostra Swiss Architectural Award 2018, curata da Nicola Navone e dedicata alle opere presentate alla sesta edizione del Premio, che sarà aperta al pubblico fino al 23 dicembre presso l'Auditorio del Teatro dell'architettura, a Mendrisio. L'esposizione documenterà i lavori di 32 candidati provenienti da 19 paesi, con un approfondimento particolare sulle opere della vincitrice. Anche per questa edizione la mostra sarà accompagnata da un volume monografico edito da Mendrisio Academy Press e da Silvana Editoriale in lingua italiana e inglese.

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Nicola Baserga, Christian Mozzetti Nuova Casa anziani / New Elderly Home Giornico (Svizzera / Switzerland) 2010-2018 Foto di / Photo by: Marcelo Villada Ortiz

Promosso dalla Fondazione Svizzera per l'Architettura, con la collaborazione dell'Università della Svizzera italiana – Accademia di architettura di Mendrisio e il sostegno della Fondazione Teatro dell'architettura e della Fondazione per le Facoltà di Lugano dell'Università della Svizzera italiana, il premio Swiss Architectural Award si propone di promuovere un'architettura attenta alle questioni etiche, estetiche ed ecologiche contemporanee e di favorire il dibattito pubblico.

Il Premio è attribuito ad architetti di età non superiore ai 50 anni (nell'anno in cui il Premio è di volta in volta bandito), senza distinzione di nazionalità, che abbiano realizzato almeno tre opere significative rispetto alle finalità proposte.

La vincitrice: Elisa Valero

Nata a Ciudad Real (Spagna) nel 1971, Elisa Valero Ramos si laurea nel 1996 alla ETSA (Escuela Tecnica Superior de Arquitectura) di Valladolid. Nel 2000 ha conseguito il dottorato presso la ETSA di Granada, vincendo nel 2003 una borsa dell'Accademia di Spagna a Roma. Autrice di cinque pubblicazioni monografiche, è stata critica e docente invitata in numerose facoltà di architettura europee e alla UNAM di Città del Messico. Attualmente è professore ordinario di Progettazione presso la ETSA di Granada.

Così Elisa Valero descrive il proprio lavoro: "In un momento in cui la nostra cultura è caratterizzata da un rumore di fondo incredibilmente forte, ho scelto di praticare un'architettura che opera in silenzio, serenamente e senza attirare l'attenzione su di sé. […] Mi interessano gli spazi della vita, il paesaggio, la sostenibilità, la precisione e l'economia dei mezzi espressivi. Non mi interessano gli stili. Mi interessano i libri piuttosto che le riviste, la consistenza piuttosto che il genio, la coerenza piuttosto che la composizione artistica. E intendo l'originalità come la riscoperta del vero significato delle cose. Mi interessa un'architettura radicata alla terra e al proprio tempo. Accetto i fattori determinanti dell'architettura come regole di un gioco molto serio e piacevole, che cerco di interpretare in modo coerente e rigoroso. E benché non sia più di moda parlare dell'architettura in questi termini, credo che l'opera di un architetto sia essenzialmente un servizio volto a rendere più gradevole la vita delle persone: una nobile vocazione a rendere il mondo più bello e umano, e la società più giusta. Nell'architettura non c'è posto per i nostalgici: è un lavoro per ribelli".

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Frida Escobedo La Tallera Cuernavaca (Messico / Mexico), 2012 Photo by: Rafael Gamo

 CONFERENZA STAMPA 
Giovedì 15 novembre 2018 ore 11.00
Auditorio del Teatro dell'architettura Mendrisio
Università della Svizzera italiana.

 

Interverranno:
Elisa Valero, vincitrice Swiss Architectural Award 2018
Mario Botta, presidente della giuria dello Swiss Architectural Award 2018
Charles Kleiber, presidente della Fondazione Svizzera per l'Architettura
Boas Erez, rettore dell'Università della Svizzera italiana
Riccardo Blumer, direttore dell'Accademia di architettura, Università della Svizzera italiana
Nicola Navone, segretario Swiss Architectural Award 2018


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Fabrizio Barozzi, Alberto Veiga Museo d'Arte dei Grigioni / Grisons Museum of Fine Arts Chur (Svizzera / Switzerland), 2016 Photo by: Simon Menges

 LA MOSTRA E IL CATALOGO 

Mostra: Swiss Architectural Award 2018, a cura di Nicola Navone.

Sede: Auditorio del Teatro dell'architettura, Mendrisio.

Promossa da: Fondazione Svizzera per l'Architettura, con la collaborazione dell'Università della Svizzera italiana – Accademia di architettura di Mendrisio e il sostegno della Fondazione Teatro dell'architettura e della Fondazione per le Facoltà di Lugano dell'Università della Svizzera italiana.

Durata: 16 novembre – 23 dicembre 2018.

Orario di apertura: mercoledì / venerdì / sabato / domenica: 12.00-18:00 giovedì: 14.00-20.00 lunedì e martedì chiuso
Ingresso libero

Catalogo: Swiss Architectural Award 2018, a cura di Nicola Navone, Mendrisio Academy Press e Silvana Editoriale, testi in italiano e inglese.


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Gong Dong – Vector Architects Biblioteca in riva al mare / Seashore Library Nandaihe (Cina / China), 2014-2015 Photo by: Xia Zhi

 

SWISS ARCHITECTURAL FOUNDATION

La Fondazione Svizzera per l'Architettura, nuova denominazione della BSI Architectural Foundation, con sede a Lugano presso l'Università della Svizzera italiana (USI), è una fondazione attiva nella promozione delle conoscenze, della formazione e della ricerca nel campo dell'architettura e si propone l'obiettivo di favorire la collaborazione fra l'Università della Svizzera italiana – Accademia di architettura, Mendrisio e i Politecnici federali di Zurigo (Dipartimento di architettura D-ARCH, ETHZ) e di Losanna (Institut d'Architecture, EPFL).

La Fondazione prevede l'istituzione dello Swiss Architectural Award, un premio internazionale di architettura a cadenza biennale che promuova un'architettura attenta alle questioni etiche, estetiche ed ecologiche contemporanee, favorendo il dibattito pubblico.

La Fondazione è presieduta da Charles Kleiber.





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Inaugurazione mostra Isotta Bellomunno a Casa Vuota a Roma: DA CONSUMARSI PREFERIBILMENTE ENTRO

DA CONSUMARSI PREFERIBILMENTE ENTRO

PERSONALE DI ISOTTA BELLOMUNNO

A cura di Francesco Paolo Del Re e Sabino de Nichilo

Roma, Casa Vuota (via Maia 12, int. 4A)

27 ottobre – 2 dicembre 2018

Inaugurazione: sabato 27 ottobre 2018, ore 18:30

 

"Da consumarsi preferibilmente entro" è il titolo della prima mostra personale tenuta a Roma dall'artista napoletana Isotta Bellomunno, a cura di Francesco Paolo Del Re e Sabino de Nichilo e ospitata dal 27 ottobre al 2 dicembre a Casa Vuota (via Maia 12 int. 4A). L'inaugurazione, sabato 27 ottobre a partire dalle ore 18:30, è inserita nel calendario delle iniziative di Rome Art Week. La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì su appuntamento ed è realizzata in collaborazione con Taffo Funeral Services.

La personale presenta al pubblico un corpus di opere realizzate dall'artista negli ultimi cinque anni che ruotano intorno a due temi fondamentali: il nutrimento materno e la morte. Temi che ispirano anche un'installazione pensata appositamente per gli spazi di Casa Vuota.

 

"Da consumarsi preferibilmente entro" è una frase nella quale ci imbattiamo ogni giorno. Quando la leggiamo stampigliata sulla confezione di un prodotto alimentare non ci soffermiamo a pensare che che da neutrale espressione del gergo merceologico potrebbe tramutarsi per noi in una sibillina profezia. L'avvertenza che ci informa sulla scadenza degli alimenti e che associamo in particolare del latte può assurgere infatti a formula critica della società dei consumi e diventare persino metafora della brevità della vita umana.

La morte è da sempre uno dei punti cardine della ricerca di Isotta Bellomunno ed è per lei lo spunto per esprimere il carattere di una napoletanità capace di esorcizzare la paura dell'estremo traguardo con ironia e vitalismo. Al tema della morte l'artista ha dedicato una serie di lavori fotografici e di performance che ruotano intorno a una bara vera. Estrapolata dal contesto funebre, la bara trova una nuova collocazione all'interno della quotidianità domestica. Per esempio nel ciclo fotografico "Io baro", in mostra a Casa Vuota, l'artista usa la cassa lignea come tavolo di lavoro su cui impastare il pane, come divano o come vasca da bagno. Accanto alla morte, in un vivace ossimoro, si pone la ricerca di Isotta Bellomunno sul latte materno, incentrata sull'immagine delle mammelle che, con spirito dissacratorio, sono protagoniste di installazioni, fotografie e disegni.

 

ISOTTA BELLOMUNNO, NOTA BIOGRAFICA

Isotta Bellomunno (www.isottabellomunno.com) nasce a Napoli nel 1987. Nel 2005 si trasferisce a Milano, dove frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera e inizia la sua attività espositiva. Nel suo percorso di ricerca sono riscontrabili due matrici costanti e ricorrenti, da un lato un'amara ironia, a tratti beffarda e perennemente provocatoria, dall'altro le origini familiari, perno gravitazionale esistenziale e artistico. Le soluzioni formali del suo lavoro sono invece variabili e molteplici: dal disegno alla fotografia, dalle soluzioni scultoree all'azione performativa. Attualmente vive e lavora a Napoli.

Le sue mostre personali sono nel 2017 "Un maiale e un elefante", presentazione del libro d'artista presso Tomato a Torino; nel 2015 "Latte di Mamma" a cura di Chiara Reale presso Castel dell'Ovo a Napoli; nel 2013 "#Labarabarca", performance a cura di Anna Lucia Cagnazzi sul Lungomare Caracciolo di Napoli e "From the left side" a cura di Lorenzo Mantile presso Sarajevo Supermarket a Napoli.

Fra le collettive si annoverano nel 2018 "Una stanza tutta per Sé" curata da Eloisa Saldari alle Scuderie Aldobrandini di Frascati; nel 2016 la residenza artistica "BocsArt" a Cosenza; nel 2014 "MantegnaCercasi" alla Casa del Mantegna a Mantova e il "Concorso Internazionale Centro-Periferia" al Museo delle Terme di Diocleziano di Roma; nel 2012 "Video al termine della notte" presso il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore a Napoli, "Womade" alla Fabbrica del Vapore di Milano e il "6° Premio Arte Laguna" alle Nappe dell'Arsenale di Venezia. È stata vincitrice, inoltre, nel 2014 del 7° Internazionale d'Arte LGBTE S.A.L.I.G.I.A. all'Ex Manifattura Tabacchi di Torino.

 

INFORMAZIONI TECNICHE:

TITOLO DELLA MOSTRA: DA CONSUMARSI PREFERIBILMENTE ENTRO

AUTORE: Isotta Bellomunno

A CURA DI: Francesco Paolo Del Re e Sabino de Nichilo

LUOGO: Casa Vuota – Roma, via Maia 12, int. 4A

QUANDO: dal 27 ottobre al 2 dicembre 2018

ORARI: visitabile su appuntamento

VERNISSAGE: sabato 27 ottobre 2018, ore 18:30

IN COLLABORAZIONE CON: Taffo Funeral Services

INFORMAZIONI: cell. 392.8918793 

INGRESSO GRATUITO




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A Roma i dipinti del norvegese Gullvaag per il Festival Internazionale di Arte e Musica Sacra

Arrivano a Roma i dipinti del norvegese Haakoon Gullvaag

Martedì 30 ottobre alle 19 alla Chiesa di San Lazzaro ai Lebbrosi il vernissage a ingresso gratuito con le opere del noto pittore norvegese, nell'ambito del XVII Festival Internazionale di Arte e Musica Sacra. 

L'esposizione, visitabile fino al 4 novembre, sarà accompagnata dal concerto del quartetto d'archi dell'orchestra Trondheim Soloists diretto da Steinar Larsen.

    

Il pittore Haakoon Gullvaag - uno dei più noti in Norvegia nonché ritrattista ufficiale dei Reali norvegesi - arriva a Roma con le sue opere: la mostra è patrocinata dall'Ambasciata di Norvegia e si tiene nell'ambito del XVII Festival Internazionale di Arte e Musica Sacra. 

Il vernissage, aperto al pubblico a ingresso gratuito, avverrà martedì 30 ottobre alle 19 presso la Chiesa di San Lazzaro ai Lebbrosi (Borgo San Lazzaro, 17), e vede sia la presenza straordinaria dell'artista, sia il concerto del quartetto d'archi della nota orchestra Trondheim Soloists diretto da Steinar Larsen.

Visitabile fino al 4 novembre tutti i giorni dalle 17 alle 19 con ingresso gratuito, la mostra comprende una selezione delle opere di Haakoon Gullvaag dedicate al Ciclo Biblico, parte delle quali sono state realizzate nel 2017 durante una residenza di oltre un mese tra Tolfa (Rm) e Civitavecchia

A seguito di quella esperienza, organizzata in collaborazione con l'Ambasciata d'Italia a Oslo, il pittore ha ricevuto anche la cittadinanza onoraria nella città di Tolfa. 

Anticipata da un evento a Civitavecchia, questa mostra di Roma apre un nuovo percorso che vedrà il pittore protagonista di alcune esposizioni nelle principali città italiane, tra il 2019 e il 2020.

Dal suo esordio artistico nel 1983, Gullvaag è stato invitato ad esporre i suoi dipinti in diversi paesi tra cui Danimarca, Francia, Giordania, Polonia e ovviamente in diverse location norvegesi. 

La sua è una pittura surrealista, spesso dedicata al tema della spiritualità, che si accosta alla sua fama di noto e moderno ritrattista



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Allo Stadio di Domiziano in mostra La Forza degli Dei e degli Eroi


Allo Stadio di Domiziano in mostra La Forza degli Dei e degli Eroi
The strength of gods and heroes, un titolo evocativo per un'esposizione che racchiude la simbologia dell'artista Ciro Palumbo. A Roma dal 27 ottobre al 25 novembre

La mitologia e la cultura pop si incontrano e si fondono nelle opere di Ciro Palumbo, artista torinese e protagonista di numerose personali in Italia e all'estero. The strength of gods and heroes (La Forza degli Dei e degli Eroi) è il titolo della mostra, prodotta e organizzata da Canova e curata da Angelo Crespi, che dal 27 ottobre fino al 25 novembre sarà esposta a Roma all'interno dello Stadio di Domiziano, sito archeologico sottostante Piazza Navona e patrimonio UNESCO.

Non solo Roma, in programma un doppio appuntamento per presentare questo artista "pop": la mostra fa parte infatti della rassegna del progetto StArt Mondadori Retail, caratterizzato da un calendario di eventi dedicati alla proposta delle nuove icone Pop, all'interno dei suoi Store nella città di Milano. Il 23 ottobre alle ore 18:00, la città meneghina ospiterà la conferenza stampa e una preview.
 
Ciro Palumbo si pone oggi come un artista di rilievo in Italia e all'estero, e questo è testimoniato non solo dalle numerose mostre a lui dedicate ma anche dalla circolazione delle opere dell'artista all'interno del complesso sistema dell'arte contemporanea. È con questi dati che oggi è possibile analizzare l'andamento culturale di un artista. La sua presenza sul mercato, nelle gallerie, nelle collezioni, misurano la sua capacità di far breccia nell'animo del pubblico.

"Un artista deve da sempre essere riconoscibile e questo concetto porta inevitabilmente all'idea che nell'arte tutto possa essere definito secondo un'ideologia Pop e quindi popolare – afferma Amedeo Demitry, direttore commerciale di Canova e prosegue – Ecco che l'artefice diventa icona, o quanto meno lo diventano le sue opere e il suo linguaggio espressivo. Sussiste una sorta di evoluzione nella pittura di Palumbo che, partendo dai suoi classici temi metafisici, legati ora al mitologico, ora all'immaginario contemporaneo, arriva oggi alle riconoscibilissime icone super Pop, dotate di superPoteri. Ruffiana esibizione di romantiche icone che facilmente colpiscono l'animo di chi guarda? No! Palumbo è un preciso mediatore di una realtà contemporanea, fatta di colore e simboli, bisognosa però di quegli angoli di sicuro rifugio della memoria, che solo il Classico può darci. È il connubio a vincere".
 
L'opening della mostra è il 27 ottobre alle ore 19:00, le opere di Ciro Palumbo saranno visibili al pubblico fino al 25 novembre presso lo Stadio di Domiziano a Roma, durante gli orari di apertura del museo, dalle 10:00 alle 19:00.
 


The strength of gods and heroes
(La Forza degli Dei e degli Eroi)
Dal 27 ottobre al 25 novembre
Stadio di Domiziano - Piazza Navona 45, Roma
Ingresso esposizione - Via di Tor Sanguigna 3
Maggiori informazioni su orari e prezzi:



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martedì 23 ottobre 2018

ARCHITETTURE “ARTIFICIALI” E “UMANE”SI INCONTRANO NEL “SEGNO” DI MARCO MANZO

ARCHITETTURE "ARTIFICIALI" E "UMANE"SI INCONTRANO NEL "SEGNO" DI MARCO MANZO
 
Grande attesa per la performance "Stigma-Il segno" di Marco Manzo, partecipante al Padiglione Nazionale Guatemala all'interno della 16. Biennale di Venezia Architettura

 

 

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La performance "Stigma- Il segno" farà si che quest'ultimo, dopo aver confluito nel design e nella scultura già presenti con l'installazione ambientale di cui Manzo è autore, divenga ornamento della struttura portante del corpo umano, ovvero la colonna vertebrale, su cui verrà incisa una linea retta di colore rosso, traccia indelebile che sarà propria in tale occasione di una delle mannequin più note al mondo, Maria Carla Boscono..

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A dare testimonianza di come pittura, scultura, architettura siano tutte figlie del disegno, poiché generate da quest'ultimo sarà la performance "Stima-Il segno" di Marco Manzo, designer, scultore e tatuatore, che si svolgerà il 29 ottobre alle ore 11 all'interno del Padiglione Guatemala, nell'ambito della 16.Biennale di Venezia Architettura. L'artista tra l'altro è già partecipante a questa edizione della Biennale, nel Padiglione Guatemala, con una installazione composita che accoglie una monumentale scultura-struttura, delle lastre tatuate e due progetti architettonici, laddove ogni elemento è contraddistinto da quel segno primordiale che rinvia alle tradizioni e alla cultura guatemalteca, in uno stretto rapporto di richiami e continuità.
 
La performance "Stigma- Il segno" farà si che quest'ultimo, dopo aver confluito nel design e nella scultura già presenti con l'installazione ambientale di cui Manzo è autore, divenga ornamento della struttura portante del corpo umano, ovvero la colonna vertebrale, su cui verrà incisa una linea retta di colore rosso, traccia indelebile che sarà propria in tale occasione di una delle mannequin più note al mondo, Maria Carla Boscono.
 
Durante lo svolgimento della performance, alcune indossatrici "vestiranno" lo stile ornamentale, già presente in forma statica sulle opere esposte, in un intreccio tra organico e inorganico, vita e morte, generando così un'onirica rappresentazione dell'effimero che incontra l'imperituro.
 
Alle ore 11.30, si terrà una conferenza durante la quale l'artista presenterà il "Manifesto del tatuaggio ornamentale", stilema di cui è fondatore e precursore. 
 



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PER ACCREDITI 


Comunicazione e Ufficio Stampa

Emiliano Belmonte, Giorgio Polacco.

+39 333 8851111

+39 320 1640764

emiliano.stampa@gmail.com

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MARCO MANZO, VISUAL ARTIST, DESIGNER , TATUATORE E SCULTORE 

BIENNALE DI VENEZIA ARCHITETTURA 2018 PADIGLIONE GUATEMALA.

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