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lunedì 26 settembre 2016

Prima mostra del Premio LYNX 2016

 

Il Premio Internazionale d'Arte Contemporanea LYNX 2016 ha i suoi vincitori. 

I premi agli artisti nelle quattro categorie in concorso (pittura, fotografia, digital art, grafica) sono stati assegnati nel corso di una cerimonia tenutasi domenica 25 settembre 2016 presso la sala del Teatro Piccola Fenice di Trieste. 

I curatori, Enea Chersicola e Riccardo Tripodi, insieme all'editore Franco Rosso (membro della giuria e del Direttivo dell'Associazione Culturale Il Sestante) hanno accolto i finalisti e proclamato i vincitori, fra i quali sono stati selezionati coloro che hanno ricevuto i 6 premi speciali fiera d'arte contemporanea e i 6 premi speciali Be Art Builder. 

I trofei dei primi premi appositamente realizzati dal laboratorio 23artstudio di Pietrasanta, sono sculture di bronzo galvanizzato con base in marmo di Aurisina.

Il primo premio per la categoria pittura è andato ad ex-aequo agli artisti Sara Arianpour (Iran) e Thomas Scalco (Italia). 

La seconda categoria in concorso, fotografia, ha visto primeggiare il pordenonese Gaetano De Faveri. 

Il premio alla migliore opera per la categoria digital art va invece all'artista Nina Sumarc Jablonsky (Serbia) mentre il primo premio per la categoria grafica è andato all'artista tedesca Sabrina Vivian Bello. 

Fra i premi in palio l'Associazione Culturale Il Sestante ha voluto dedicarne uno al miglior artista Under 21 e la scelta della giuria è caduta sull'artista Ilaria Dellea della provincia di Varese.

Infine il giovane Fabio Costantino Macis (Italia), classe 1986, si è aggiudicato il Premio Giovani offerto dal Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, costituito da una mostra personale presso la Biblioteca "Livio Paladin" e da un catalogo. 

Alle 17.00 i finalisti e numerosi ospiti si sono ritrovati presso la Lux Art Gallery di Trieste, dove è stata inaugurata la prima delle quattro mostre previste, e sono stati accolti dal gallerista Giorgio Parovel, dai due curatori del Premio e dagli oltre 200 ospiti che hanno voluto partecipare all'evento incontrando gli artisti provenienti da diverse nazioni.

Il giorno 15 ottobre l'associazione Il Sestante aderirà alla giornata del contemporaneo organizzata da A.M.A.C.I. aprendo la Lux Art Gallery ad eventi dedicati nell'ambito del premio Lynx.

L'elenco completo dei premi e dei vincitori è disponibile sul sito web ufficiale www.premiolynx.com e nei prossimi giorni gli utenti potranno consultare anche tutte le opere finaliste. 

Il catalogo, realizzato da Franco Rosso Editore, è disponibile in galleria o tramite richiesta all'indirizzo associazioneilsestante@gmail.com

L'esposizione sarà visitabile fino a domenica 16 ottobre per poi trasferirsi il 18 novembre alla Lokarjeva Galerija di Aidovščina (Slovenia) per la seconda mostra in programma.

Espongono
Sezione Pittura: Sara Arianpour, Enrico Azzolini, Andrea Bellettato, Enrica Berselli, Natasa Bezic, Marco Dal Bo, Ilaria Dellea, Didymos, Rosella Gallicchio, Judit Horvath Loczi, Lina Leoni, Marco Longo, Rolando Mascarin, Gavino Piana, Michele Recluta, Rosalba Ruzzier Mancinelli, Anna Maria Saviano, Thomas Scalco, Narges Soleimanzadeh, Noemi Staniszewska, Inge Valentini, Ghazal Zare.
Sezione Fotografia: Dario Agrimi, Victor Alaluf, Benedetta Alfieri, Rodolfo Angelosante, Eugenio Azzola, Eleonora Costi, Gaetano De Faveri, Paula Haapalathi, Andrea Iran, Fabio Costantino Macis, Alessandro Malinverni, Gianni Mantovani, Birgit Moser, Chiara Paderi, Paola Rizzi, Mark Roemisch, Simona Saggion, Federico Serradimigni.
Sezione Digital Art: Klaus Bittner, Raphael Brunk, Sarah Carter-Jenkins, Peppe Denaro, Ryota Matsumoto, Stefan Reiss, Nina Sumarac.
Sezione Grafica: Sabrina Vivian Bello, Maria Buemi, Elia Canale, Seong Cho, Stane Klančnik, Roberto Mercanti, Ricardo Aleodor Venturi.



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Vernissage Mostra “Stream of Consciousness”



Mercoledì 5 Ottobre 2016, alle ore 18.00, presso Palazzo Senato di Milano, in Via Senato 10, si terrà il Vernissage della mostra “Stream of Consciousness” a cura dell’ Associazione Arte Italia Cultura.

Il Buffet sarà allietato da un  sottofondo musicale delle arpiste Ada Loggioni e Gaia Veronesi.

LANA E DINTORNI: in Alto Adige il giardino delle meraviglie. E’ il “Mondo delle Orchidee”, in mostra nel paradiso esotico loro habitat naturale.

Il giardino delle meraviglie è in Alto Adige: il Mondo delle Orchidee della famiglia Raffeiner.

Si tratta di un paradiso tropicale ai piedi delle Alpi nel comune di Gargazzone, nell'area turistica di Lana e dintorni. 

Un vero e proprio museo dell'orchidea da vivere con tutti i sensi per ammirare questi incredibili fiori nel loro habitat naturale, circondati da vegetazione esotica, uccelli tropicali e laghetti con tartarughe.

Lana e dintorni (BZ) 26 settembre 2016 – Il parco della Floricoltura Raffeiner è una delle tante sorprese che il ricco territorio di Lana e dintorni riserva ai suoi ospiti: proprio ai piedi delle Alpi esiste un paradiso tropicale che accoglie il "Mondo delle Orchidee", il Raffeiner Orchideenwelt.
Il favoloso giardino si trova nel piccolo comune di Gargazzone (BZ), anche grazie alle particolarità climatiche indicate per la coltivazione di questi amatissimi fiori, originari di terre equatoriali e qui coltivati con successo grazie all'intuizione e alla dedizione di Valtl Raffeiner. 

La piccola azienda familiare è da sempre specializzata nella coltivazione di orchidee di rara bellezza ed elevata qualità, ottenute selezionando le piante più sane, ricche di radici, foglie brillanti e con fiori duraturi dai colori, forme e profumi più variegati.

La selezione ha portato a un assortimento di 150 varietà di Südtirol Orchidee, orchidee nate e cresciute in Alto Adige, destinate alla vendita in Italia, Austria e Germania.

Il Raffeiner Orchideenwelt è ben più di una floricoltura da quando, a marzo 2016, si è concretizzato il sogno della famiglia Raffeiner; ossia di aprire un giardino delle meraviglie ricreando nelle grandi serre l'habitat naturale di questa splendida pianta: l'ambiente tropicale che, per quanto insolito, ben si inserisce nel soleggiato paesaggio alpino. 

Si tratta di un vero e proprio museo dell'orchidea che si estende, per circa 500 ettari, in un percorso da vivere con tutti i sensi. Un incredibile intreccio di forme e colori e un inebriante profumo avvolgono i visitatori, su richiesta, guidati da un esperto in grado di svelare segreti e curiosità di questi affascinanti vegetali; anche illustrando i laboratori di coltura. 

Entrare in questo parco tematico è un'esperienza unica: passeggiare immersi nel verde impreziosito da centinaia di orchidee, tra voliere di pappagalli e altri pennuti variopinti, in riva a laghetti abitati da tartarughe e carpe Koi

Giunti a metà percorso è tempo di relax nell'esotica "villa tropicale", che emerge dalla fitta vegetazione, mentre l'avventura attende i più piccoli nelle aree gioco con il percorso delle liane e il ponte sospeso.

Al termine della passeggiata è d'obbligo soddisfare anche il palato nell'originale locale ORCHIDEA, che propone specialità culinarie e torte casalinghe. 

Il Parco è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19 eccetto il martedì; offre noleggio gratuito di carrozzine per gli ospiti disabili, agevolazioni per famiglie (entrata gratuita fino a 6 anni, pacchetto famiglia a 24 euro) ed è fornito di area attrezzata per la sosta dei cani.
www.raffeiner.net
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Vanni Cuoghi @MEB Museo Ebraico di Bologna


Vanni Cuoghi: Da Cielo a Terra
MEB Museo Ebraico di Bologna 
via Valdonica 1/5 
Bologna, dal 17 novembre al 15 dicembre

a cura di Ivan Quaroni e Giuseppe Pero.
Testo in catalogo  di Ivan Quaroni


Inaugura giovedì 17 novembre,  alle 18 presso il MEB Museo Ebraico di Bologna,  via Valdonica 1/5 la mostra "Da Cielo a Terra"  con opere di Vanni Cuoghi 

La parola "ghetto" compie  cinquecento anni  ed è  nata a Venezia  proprio nel 1516.

Su un fazzoletto di terra, già contaminato  da scorie della lavorazione dei metalli, si insedia la comunità Ebraica a cui la Serenissima concede l'isola. 
Qui, come in ogni ghetto ebraico,  ci si accorge di  come gli spazi siano colmi di storie, leggende, superstizioni e immaginazioni, tanto da impregnarne ogni singola parete.

Scrive Vanni Cuoghi: "Questa densità sentimentale  mi ha portato a immaginare che qui abbiano vissuto tutti gli Ebrei del mondo e  di tutte le epoche  e questo ha generato  delle amplificazioni narrative… Hoimmaginato che ogni ghetto  fosse un'isola vista dell'alto. 

Nelle vie si sono succedute e intrecciate, nel corso dei secoli, le storie di un popolo: a Bologna Achille Bocchi e il Vignola si consultano con un rabbino per l'iscrizione da apporre in facciata e Corto Maltese si aggira, in una notte d'estate,nel cimitero scomparso di via Borgolocchi. 

A Ferrara è ambientato, con un frame del film, il mio omaggio al Giardino dei  Finzi- Contini, mentre, di Roma, ho voluto rappresentare il mercato del pesce che si teneva nel Portico D'Ottavia."

La mostra comprende una quarantina di diorami realizzati in carta e dipinti ad acquerello e due libri d'artista.

 Uno di questi rappresenta la condanna al rogo di 25 Ebrei nel 1556 ad Ancona , mentre il secondo rappresenta la triste storia del caso Mortara , le cui  vicende si svolsero prima dell' unità d'Italia e che saranno raccontate nel film di Steven Spielberg The Kidnapping of Edgardo Mortara, le cui riprese inizieranno nel 2017. 
Il film è  tratto dal libro di David Kertzer "Prigioniero del Papa re" (Rizzoli)

La mostra è la prosecuzione ideale di quella tenutasi a Milano, nel dicembre 2015, presso la Galleria di Giuseppe Pero: "Da Terra a Cielo". 
Lo scambio dell'ordine delle parole, nel titolo, è riferito allo sguardo dall'alto con cui vengono rappresentate, in modo schematico, le planimetrie dei principali ghetti ebraici italiani. 


La mostra è a cura di Ivan Quaroni e Giuseppe Pero.
Testo in catalogo  di Ivan Quaroni

Vanni Cuoghi : Da Cielo a Terra

MEB Museo Ebraico di Bologna via Valdonica 1/5 Bologna
dal 17 novembre al 15 dicembre 

da domenica a giovedì 10.00- 18.00
venerdi 10.00 -16.00
chiuso sabato e festività ebraiche.

per info tel +39 051 235430
mail info@museoebraicobo.it
oppure 
www.giuseppepero.it
info@giuseppepero.it
02 6682 3916

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Opening on Thursday 17 November, at 18.00, at MEB Museo Ebraico of Bologna, Via Valdonica 1/5, of the exhibition "Da Cielo a Terra" with works by Vanni Cuoghi 
The word "ghetto" has been around for exactly 500 years now, after being coined in Venice in 1516.
The Venetian Republic set aside a portion of land – an island contaminated by slag from metal foundries – for the Jewish community. Here, as in every Jewish ghetto, we realize that the spaces are packed with stories, legends, superstitions and imagery, extending to every single wall.

Vanni Cuoghi writes: "This emotional density has led me to imagine that all the Jews of the world and of all eras have lived here, and this has generated narrative amplifications… I imagined that every ghetto was an island seen from above. In the streets, across the centuries, the stories of a people have unfolded and intertwined: in Bologna Achille Bocchi and Vignola consult a rabbi for the inscription to place on a facade, and Corto Maltese wanders, on a summer night, in the vanished cemetery of Via Borgolocchi. My tribute to the Garden of the Finzi-Contini is set in Ferrara, with a frame from the film, while from Rome I have represented the fish market that was held in the Porticus Octaviae."

The exhibition presents about forty diaramas made with paper and painted with watercolors, and two artist's books.

One of them represents the death sentence by burning of 25 Jews in 1556 in Ancona, while the second tells the sad story of the Mortara case, events that took place prior to the Italian unification and will be narrated in the film by Steven Spielberg The Kidnapping of Edgardo Mortara slated to be shot in 2017. The film is based on the book of the same title by David Kertzer.

The exhibition is the ideal continuation of the one held in Milan in December 2015 at Galleria Giuseppe Pero: "From Earth to Sky." The swapped order of the words the terms of the title refers to the perspective from above with which the maps of the main Italian Jewish ghettos are represented. 

Exhibition curated by Ivan Quaroni and Giuseppe Pero.
Catalogue essay by Ivan Quaroni.
Vanni Cuoghi: Da Cielo a Terra (From Sky to Earth)
MEB Museo Ebraico of Bologna
Via Valdonica 1/5 Bologna
From 17 November to 15 December 

Sunday – Thursday, 10.00 – 18.00
Friday 10.00 – 16.00
Closed on Saturdays and Jewish holidays.

For info tel +39 051 235430
Mail info@museoebraicobo.it
or
www.giuseppepero.it
info@giuseppepero.it
02 6682 3916






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domenica 25 settembre 2016

Silenzio è morto!


SILENZIO È MORTO


Ma purtroppo nessuno ha scritto niente semplicemente perché nessuno lo ha mai saputo, del resto nessuno sapeva che era vissuto, come nessuno sapeva dove abitava.
Si pensi che addirittura nessuno sapeva bene cosa Silenzio avesse mai fatto o scritto, come nessuno sapeva neanche cosa avesse mai detto, del resto il povero Silenzio era talmente silenzioso che nessuno si era mai accorto di lui. Silenzio era taciturno al punto tale che esiste ancora qualcuno che dubita sia mai esistito, ma io e pochi altri sappiamo bene quale siano i fatti.
Il fatto è, che Silenzio era cosi silenzioso, così silente che è semplicemente morto, è morto e basta, è morto in silenzio, talmente in silenzio che nessuno se né accorto, del resto questo era il suo stile, e nessuno avrebbe potuto accorgersi della sua partenza proprio come nessuno si era mai accorto della sua venuta e tanto meno della sua presenza.
Caro Silenzio spero tu stia ora riposando finalmente in pace e in silenzio, lì nel tuo elemento preferito e per te naturale, lì dove tutto tace, lì dove nessuno grida, lì dove nessuno protesta, lì dove nessuno parla, del resto devo confessarti che sono anche un po’ contento perché quei tuoi silenzi erano cosi assordanti e fastidiosi che qui siamo quasi tutti sollevati che tu non ci sia più.
Fattelo dire amico mio Silenzio la terra dei morti ti s’addice molto di più e lascia a noi, che silenziosi non siamo vivere, vivere, vivere facendolo sapere agli altri, ma sopratutto facendolo sapere a noi stessi.
Condoglianze sincere a tutti i parenti e amici di Silenzio.
Ho scritto questo in memoria di Silenzio
Pino Boresta

sabato 24 settembre 2016

Galleria Open Art, Prato | Conrad Marca-Relli | 8 ottobre - 10 dicembre 2016

Galleria Open Art, Prato
8 ottobre – 10 dicembre 2016

CONRAD MARCA-RELLI
Tra Figura e Astrazione

a cura di Mauro Stefanini

Inaugurazione: sabato 8 ottobre, ore 17.30



"Tra Figura e Astrazione", dall'8 ottobre al 10 dicembre 2016, Conrad Marca-Relli alla Galleria Open Art di Prato (Viale della Repubblica, 24). Curata da Mauro Stefanini, l'esposizione sarà inaugurata sabato 8 ottobre alle ore 17.30.
A più di dieci anni dalla mostra "Conrad Marca-Relli – Tensioni Composte", la galleria Open Art di Prato, in collaborazione con l'Archivio Marca-Relli e la Galleria d'arte Niccoli di Parma, presenta una retrospettiva dedicata al grande artista americano, fondatore nel 1949 dell'8th Street Club con Rothko, Kline e De Kooning e, insieme agli stessi, nel medesimo anno, organizzatore dell'importante mostra "Ninth Street Show", ritenuta la prima esposizione dell'espressionismo astratto.
Dagli anni Quaranta fino alla metà degli anni Ottanta, attraverso più di quaranta lavori, l'opera di Marca-Relli sarà indagata all'interno di questo percorso, a partire dagli esordi legati a un approccio figurativo fino ai collage, tecnica che ha rivisitato con esiti riconosciuti come profondamente originali e spesso su scala monumentale, alle ricerche legate all'astrazione come esito di una sintesi pittorica. 
Molto prestigiose le provenienze delle opere in mostra, la storia di molte delle quali infatti, si è incrociata con le principali gallerie che hanno contribuito direttamente alla crescita ed alla promozione dei Maestri del movimento artistico più importante del Novecentole newyorkesi Kootz e Marlborough Gallery, la Makler Gallery di Philadelphia.
Marca-Relli ha avuto un ruolo centrale in un sistema di rapporti e contrapposizioni che hanno attraversato l'arte del secondo Novecento tra Europa e America: questa mostra presenterà una selezione di opere che permetterà di restituire un'ampia prospettiva storica, il suo rapporto con il classicismo e la centralità del ruolo della figura nel suo lavoro.
Considerato uno dei principali esponenti dell'espressionismo astratto, i suoi collages sono esposti nei musei Solomon R. Guggenheim e Withney, ma anche al MoMA e al Metropolitan, dove una sua tela monumentale campeggia di fianco ad un lavoro del suo intimo amico Jackson Pollock, nella sala principale dedicata all'Action Painting.
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo bilingue, edito da Carlo Cambi editore, con testi critici di Marco Scotti.
L'archivio Marca-Relli, attivo dal 1997 a Parma (nato per volontà dell'artista), ha lo scopo di conservare, promuovere e diffondere la conoscenza dell'opera del Maestro Conrad Marca-Relli.
L'esposizione sarà visitabile fino al 10 dicembre 2016, da lunedì a venerdì con orario 15.00-19.30, sabato ore 10.30-12.30 e 15.00-19.30, chiuso domenica e festivi. 



DATE
08 ottobre  10 dicembre 2016                  
VERNISSAGE
Galleria Open Art
Viale della Repubblica, 24 – Prato 
Sabato 8 ottobre, ore 17.30
INFO & ORARI
15.00-19.30 lunedì-venerdì
10.30-12.30 15.00-19.30 sabato
Chiuso domenica e festivi
www.openart.itgalleria@openart.it
MONOGRAFIA
Carlo Cambi Ed. - ITA/ENG.
Testi critici di Marco Scotti


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Dal 24 settembre 2016 all'8 gennaio 2017 a Ferrara la grande mostra di Palazzo dei Diamanti: "Orlando furioso 500 anni". Da vivere con il consorzio Visit Ferrara.


Tornei e cavalieri, amori, desideri ed incantesimi. Cosa immaginava Ludovico Ariosto? Cosa c'era nella sua mente mentre componeva l'Orlando furioso

In occasione dei 500 anni dalla prima edizione del poema, avvenuta a Ferrara nel 1516, la città simbolo del Rinascimento dedica una grande mostra al poeta e alla sua opera, uno dei capolavori della letteratura di tutti i tempi. 

Dal 24 settembre 2016 all'8 gennaio 2017, a Palazzo Diamanti va in scena l'esposizione "Orlando Furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi". Un viaggio straordinario nel mondo ariostesco, che racconta attraverso dipinti, sculture, armi, arazzi, libri e oggetti la realtà, il contesto storico e sociale in cui si muoveva il poeta. 

Un letterato dal legame indissolubile con la città di Ferrara, che lo celebra con tanti eventi e che grazie al consorzio Visit Ferrara – che unisce circa 90 operatori turistici di tutta la Provincia – trasporta conduce i visitatori nelle trame dell'Orlando furioso e nei luoghi vissuti da Ariosto.

La mostra di Palazzo dei Diamanti è a cura di Guido Beltramini e Adolfo Tura, organizzata da Fondazione Ferrara Arte e dal MiBACT. Il fulcro dell'esposizione è il poema e l'universo che vi è racchiuso. 

La prima edizione dell'Orlando furioso, infatti, viene posta al centro del percorso espositivo, che nella prima parte accompagna il visitatore nel contesto nel quale il poema sarà ambientato e nell'immaginario ariostesco. 

Così si succedono le opere dedicate al mondo cavalleresco, alla giostra e alla battaglia, all'elegante vita di corte, per poi entrare, nel cuore del poema. Per farlo, sono stati individuati i due temi principali: la follia e il desiderio, attraverso capolavori, documenti e manufatti. 

E poi le opere dei grandi artisti del tempo: da Mantegna a Raffaello, da Tiziano a Michelangelo, strettamente connesse con la storia della corte estense.

Per esplorare il mondo ariostesco, il consorzio Visit Ferrara ha pensato a speciali esperienze da vivere nelle incantevoli atmosfere dell'Orlando furioso

Con il pacchetto "Orlando Furioso 500 anni", valido per tutti i fine settimana di apertura della mostra di Palazzo dei Diamanti, si dorme a Ferrara per una notte con prima colazione, si visita l'esposizione grazie al biglietto d'ingresso incluso nel pacchetto, e si partecipa ad una visita guidata la domenica mattina nei luoghi del poeta. Il prezzo parte da 69 euro a persona. 

Il programma di 2 notti "Vivi la Ferrara di Ariosto", include anche la MyFe Card, valida 3 giorni, per visitare tutti i musei di Ferrara e i luoghi Ariosteschi. Il prezzo parte da da 125 euro.

Quanti vogliono immergersi nell'universo di "Ariosto a Ferrara. La magia, l'incanto", partecipando solo alle visite guidate, incluse nei pacchetti, possono prenotare il tour di 2 ore sul sito di Visit Ferrara (8 euro). 

L'itinerario tocca, tra gli altri punti di interesse, i principali monumenti del centro storico rinascimentale ferrarese, la tomba di Ariosto e la Biblioteca Ariostea, il Castello Estense, luogo di incontro di artisti e letterati, dove Alfonso I si faceva leggere l'Orlando Furioso. 

Tutte le offerte su::
www.visitferrara.eu/it/attrazioni/orlando-furioso-500-anni-2
  
Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Visit Ferrara
Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984
E - mail:
 assistenza@visitferrara.eu




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