Pedro Cano (Blanca, Spagna, 1944) nel 1969 si trasferisce a Roma, all’Accademia di Belle Arti, dopo aver vinto il Prix de Rome all’Accademia di Spagna. Tra le mostre più importanti, il ciclo sulle Città Invisibili ispirate ad Italo Calvino (Firenze/Palazzo Vecchio, Roma/Museo Andersen e Venezia/Arsenale), Identità in transito (alle Terme di Diocleziano a Roma), IX Mediterranei, presso i Mercati di Traiano a Roma e presso la Fondazione Benetton a Treviso. Nel 2010 è stata istituita a Blanca la Fondazione Pedro Cano
Paolo Cavalcanti (Viterbo, 1955) nel 1984 pubblica, per Gammalibri, ’Blues in Chicago’. Nel 1987, per Palombi, ‘Musei d’Arte Moderna in Olanda’. Realizza installazioni fotografiche tra il 1985 ed il 1991 (a Firenze, Roma, ecc) sulla scena musicale australiana ed inglese. Fonda e dirige, dal 1984, Public Delirium, società di promozione ed ufficio stampa per la musica, fotografia e le arti e, dal 1992 al 2001, l’Agenzia per il cortometraggio italiana. Da circa otto anni si occupa di consulenza per l’IT.
Rosario Gallardo (duo) Perturbante, caldo e malvagio, con le sue opere (performance, video, fotografie) il duo R.G. irrompe nel senso del pudore del pubblico e lo scioglie dall’interno. L’individuo cerca invano di resistere alla necessità ancestrale del piacere della carne, l’illuminismo esplode attraverso corpo e movimento e porta ad un più alto concetto di sé e gli altri. Ciò che resta è una sensazione di vibrante consapevolezza e la conoscenza di una differente visione della sessualità: un’arma di liberazione di massa.
Werther Germondari (Rimini, 1963), Artista visivo e filmmaker. Attento a dinamiche innovative sperimentali neo-concettuali che si caratterizzano per un gusto ironico e surreale, svolge da trent’anni una ricerca attraverso numerosi media espressivi. Ha partecipato a esposizioni in gallerie private e spazi sperimentali, alternando installazioni d’ambiente, videowork e atti performativi, focalizzando l’attenzione su elementi nascosti, attinenti a una visione reale, sociale e politica. Nel
Francesco Impellizzeri (Trapani, 1958) vive e lavora a Roma. Nelle sue esposizioni propone performances e installazioni in cui varie espressioni artistiche (musica, teatro, pittura, ecc) si fondono per mezzo dell’ironia fino ad ottenere anche un prodotto fotografico e pittorico. Si cala nei panni di alcune “creature” creando tableaux vivants in cui costumi, musica e regia vengono progettati e realizzati come in un vero e proprio spettacolo teatrale, ma con contenuti sintetici e concetti nascosti.
Calogero Marrali (Licata, 1967) vive e lavora a Torino. Esordisce agli inizi degli anni ’90 con una serie di dipinti astratti materici, per poi proseguire la sua ricerca artistica sperimentando i materiali più disparati, usati per rivestire accessori e capi d’abbigliamento riciclati. Tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000, realizza così installazioni e oggetti. Sua prerogativa è la decontestualizzazione: ogni oggetto anche banale e di uso comune è rielaborato e trasformato nell’aspetto estetico sino ad assumere nuova identità e personalità.