Dal caos al cosmo si assisterà dunque alla formazione di un contesto che passa dal buio alla luce fino alla manifestazione dei quattro elementi naturali, per concludersi con la comparsa della coppia che ruotando si incontra, affondando le proprie radici in un suolo comune, per poi come un albero innalzarsi e fruttificare.
Mario e Mara avendo sempre vissuto la loro esperienza spirituale in stretto contatto col respiro della natura hanno voluto rimarcare con questo happening il momento in cui si affacciano trasformati, non più distinti ma uniti tra loro, con le persone e col paesaggio. La performance guidata dal ritmo dei tamburi, dal movimento dei ventagli e delle sete, descrive il momento in cui l'energia caotica primordiale, ordinandosi mette in relazione l'affetto degli amici con la potenza universale, per esprimersi nella relazione di coppia che si apre verso l'esterno.
Mario e Mara si fanno partecipi di un atto poetico, in cui l'umano assorbe il flusso vitale con la sua presenza, in contatto sia con la materia che con gli elementi invisibili. In questo modo la creazione sembrerà rigenerarsi perché nel mondo come nel matrimonio se dovesse cessare anche per un solo instante, entrambi si distruggerebbero: la performance è dunque un inno alla crescita, alla vita, all'amore.
Tra i primissimi artisti italiani ad espandere l'impronta pittorica dai nuovi materiali alle tecnologie, viene inviato nel 2012 dall'Accademia di Belle Arti di Macerata a tenere una conferenza dal titolo: L'essenza e il dono. Arte, relazione e condivisione, dalla tela all'iPad e nello stesso anno con le opere realizzate mediante l'iPad ed applicate su alluminio partecipa al Premio Termoli. Per tutto il 2014 si è dedicato al progetto Mara as Muse sottolineando, in piena controtendenza, il ruolo di una Musa quale figura ispiratrice dell'atto creativo e delle sue molteplici forme espressive. Nel 2015 realizza delle opere in pura seta intitolate Storie di viaggiatori, territori e bandiere che espone come fossero vessilli di un'arte che torna ed essere simbolo e immagine di un'identità ben precisa e che va oltre le classiche modalità espositive per mostrarsi in una performance nella Pinacoteca civica di Ascoli Piceno, in un happening con le opere disposte al vento sulla cima della Torre dei Gualtieri di San Benedetto del Tronto e al 48° Premio Vasto. Nel mese di maggio esce Planet Aurum il suo primo libro interamente dedicato agli scritti e nello stesso anno la città di Fermo lo invita a dipingere il Palio dell'Assunta dedicandogli contemporaneamente una personale. La città di Santa Vittoria in Matenano gli riserva una grande mostra che raccoglie per la prima volta le opere dagli esordi ad oggi ed una importante pubblicazione generale.